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Esercitazione: misura della linea elastica 1. Introduzione, descrizione generale L’esercitazione proposta ha lo scopo di rilevare sperimentalmente la linea elastica di una trave nella
configurazione di flessione su tre punti (three point bending): ciò corrisponde ad avere la trave appoggiata
su due supporti alle estremità caricata da una forza in posizione centrale (Fig. 1).
Fig. 1 – Attrezzatura di carico e di misura per l’esercitazione sperimentale
La misura dello spostamento verrà effettuata mediante un trasduttore di spostamento induttivo di tipo
LVDT (Linear Variable Differential Transformer). La misura della forza avviene mediante una cella di carico
estensimetrica (nella quale la forza è prima convertita in deformazione meccanica misurata mediante un
ponte di estensimetri elettrici a resistenza).
La forza, misurata mediante la suddetta cella di carico, sarà generata mediante un sistema a vite azionato
manualmente. La vite produrrà una forza che passerà attraverso la cella di carico (che ne permetterà quindi
la misura) e sarà quindi applicata al punto centrale della trave oggetto dell’esperienza.
LVDT
Forza
Trave
Cella di
carico
Supporto
Supporto
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Il trasduttore di spostamento è invece traslabile lungo l’asse della trave per poter misurare gli spostamenti
di diversi punti a varie coordinate: misurando in un numero sufficiente di punti adeguatamente distanziati
si otterrà una approssimazione della linea elastica.
Le misure di forza e spostamento avverranno mediante una scheda di acquisizione a due canali (per forza e
spostamento) collegata al PC a disposizione. Un software sviluppato in ambiente NI LabView® permetterà
di misurare i campioni di forza e spostamento. I valori dovranno essere rilevati e memorizzati per
successive elaborazioni e per produrre il documento di valutazione dell’avvenuta esperienza (da compilare
sull’apposita scheda del portale della didattica nella propria pagina personale).
Nota bene: per come è impostata l’esercitazione verranno misurati simultaneamente campioni di forza e
spostamento.
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1.1. Procedura Si considerino i seguenti 5 punti di misura, per ovvie ragioni di simmetria limitati a una metà della trave:
L’esercitazione si svolge sinteticamente nel modo seguente (dopo aver preparato e predisposto tutta
l’apparecchiatura necessaria ed effettuato i necessari collegamenti e posizionamenti):
a) Posizionamento dell’LVDT in uno dei punti di misura lungo l’asse della trave
b) Rilevazione della posizione assiale mediante scala graduata (o metro a nastro o qualsiasi sistema di
misura della posizione)
c) Applicazione della forza mediante il sistema a vite (carico applicato a partire da 0 fino ad un valore
adeguato per leggere la curva corsa-spostamento a video del calcolatore), successivo scarico,
ripetizione almeno un’altra volta del ciclo carico/scarico (in totale 2 cicli carico-scarico).
d) Registrazione di 4 valori di forza e spostamento per ogni ciclo di carico e di scarico e valutazione del
valore di rigidezza statica puntuale, ovvero della forza corrispondente ad uno spostamento di
valore unitario
e) Ripetizione dei punti da a) a d) per tutti i punti di misura sulla trave.
1.2. Materiale fornito per l’esperienza Il materiale a disposizione necessario per l’esperienza consiste di (Fig. 2):
Trave in alluminio: sezione da rilevare, lunghezza fra gli appoggi da rilevare.
Telaio di carico con supporti, sistema di carico a vite, cella di carico (AEP modello TCA , con portata
di 500 N), LVDT (AML/EU/±5/S, con corsa di ±5 mm) e relativa slitta per il posizionamento
Cavi di collegamento
Alimentatore regolabile da laboratorio (ISO-TECH IPS303DD, Vout 0 → 30V)
Scheda di acquisizione e conversione analogica/digitale a 2 canali NI 9218 (in chassis cDAQ-9171,
CompactDAQ, 1 slot, con connessione USB)
Personal computer con software di acquisizione dedicato (sviluppato in ambiente NI LabView®)
Calibro ventesimale
L
L/8
1 2 3 4 5
N
mm
1 ciclo carico-scarico - 4 punti
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(A)
(B)
(C) (D)
Fig. 2 – Attrezzatura fornita per l’esercitazione: (A) cella di carico AEP modello TCA; (B) LVDT; (C) alimentatore ISO-TECH IPS303DD; (D) Scheda NI 9218 e chassis cDAQ-9171 (CompactDAQ)
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2. Svolgimento Prima di tutto occorre accendere il PC e le apparecchiature elettroniche collegate. Dopo di ché si effettuerà
il login mediante nome utente/password del portale della didattica e si andrà sulla propria pagina
personale del portale della didattica.
1. Accendere l’alimentatore e regolare la tensione in uscita ad un valore un po’ superiore a 12 V
(orientativamente fra 13 V e 15 V) mediante i due comandi VOLTAGE (Fig. 2(C); se la tensione letta
sul display di destra non aumentasse e non fosse regolabile, aumentare il valore della corrente con
i comandi CURRENT)
2. Verificare il collegamento o collegare il cavo di alimentazione dell’LVDT (dall’alimentatore al
CompactDAQ) alle due prese rispettando i colori rosso e nero (in basso a destra)
3. Verificare il collegamento dell’LVDT al sistema di acquisizione CompactDAQ (*)
4. Verificare il collegamento della cella di carico al sistema di acquisizione CompactDAQ (*)
5. Verificare il collegamento del sistema di acquisizione CompactDAQ al PC (*)
6. Montare la trave sui supporti e collegare (meccanicamente) il sistema di carico alla trave (se non
già collegato)
7. Attivare il programma di acquisizione (Fig. 3)
Fig. 3 – Schermata del programma di acquisizione misure
8. Regolare la posizione longitudinale della slitta e del relativo LVDT nella posizione di misura
centrale, ovvero a circa metà della lunghezza della trave (a lato della piastrina di carico).
9. Dare avvio all’acquisizione con il programma
10. Iniziare la prova caricando e scaricando la trave (almeno 2 cicli carico-scarico verificando la
ripetibilità sul grafico visualizzato dal programma di acquisizione) seguendo questa procedura:
10.1 Regolare la posizione verticale dell’LVDT fino a leggere a schermo un valore circa uguale a 0
mm: questo si ottiene facendo rientrare parzialmente il cursore dell’LVDT verso l’interno (Fig.
2(B), a sinistra nell’immagine). Registrare questo primo valore premendo il tasto SAVE
10.2 Aumentare il carico agendo sulla manopola collegata alla cella fino ad ottenere un
abbassamento del punto centrale
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10.3 Leggere e registrare questo nuovo valore come sopra (passo 10.1)
10.4 Aumentare nuovamente il carico mediante un secondo passo
10.5 Ripetere i passi precedenti 10.4-10.3 fino a ottenere 4 misure totali. Memorizzare il valore
di carico massimo Pmax
10.6 Ripetere gli step di carico in modo decrescente fino a tornare a 0N memorizzando i
corrispondenti valori sulla curva di scarico.
10.7 Ripetere carico/scarico almeno 1 altra volta (totale di 2 cicli carico-scarico)
10.8 Dopo aver acquisito i valori misurati (sfruttando la funzione SAVE ) esportarli in formato
Excel come in Fig. 4 (selezionare i dati nella tabella a destra, tasto destro, Export → Export
Data To Excel)
11. Ripetere la prova, passi 10.1 a 10.7, spostando la slitta con l’LVDT nelle altre 3 posizioni di misura
tra metà lunghezza della trave e uno dei due appoggi. Negli altri punti di misura non eccedere il
valore del carico massimo Pmax anche se la corsa massima sarà minore che in precedenza. Prima di
iniziare a registrare le nuove misure azzerare le rilevazioni mediate il pulsante RESET dopo il
passo 10.8
Una volta completata la prova lasciare il sistema montato. I tecnici e gli assistenti di laboratorio
provvederanno a smontare e sistemare l’attrezzatura.
(*) in caso di problemi contattare gli assistenti di laboratorio
Fig. 4 – Esportazione misure
2.1. Elaborazione Per calcolare il valore della rigidezza della trave in ciascun punto di misura, si effettua la regressione lineare
dei dati di forza rispetto ai valori di spostamento. La pendenza (coefficiente angolare) della retta forza-
spostamento (grafico in Fig. 4) è la rigidezza statica puntuale (flessionale) della trave (in N/mm).
In ambiente excel, la regressione lineare può essere ricavata mettendo in grafico i dati sperimentali (Grafico
“Dispersione”), tasto destro sui punti inseriti nel grafico: “aggiungi linea di tendenza” e spuntare “visualizza
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l’equazione sul grafico”. In alternativa, mediante la funzione REGR.LIN() o LINEST() nelle versioni italiana o
inglese, rispettivamente.
Attenzione: non è corretto valutare la rigidezza come semplice rapporto tra un valore singolo di
spostamento ed il corrispondente valore di forza. Un errore di bias (azzeramento non preciso di uno dei
due segnali misurati) comporta un errore nel rapporto (come per esempio in Fig. 4).
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3. Elaborazione dei risultati dell’esercitazione L’elaborazione dei risultati può essere utilizzata per tracciare la linea elastica flessionale. Per fare ciò
occorre uniformare le misure relative a tutti i punti di misura alla medesima forza applicata. A tal fine, si
scelga un valore di forza (in N) arbitrario (compreso nel range delle misure effettuate) e costante per ogni
punto, lo si divida per il valore puntuale della rigidezza statica (in N/mm) calcolata in precedenza.
I valori di spostamento (in mm) così ricavati sono uniformi e possono essere messi in grafico.
Si richiede di effettuare il confronto fra la linea elastica sperimentale misurata in laboratorio e la linea
elastica teorica ottenuta dalla relativa equazione. Tale confronto deve essere effettuato e commentato a
parte (non utilizzando il report automatico) e allegato alla stampa del report stesso.
I risultati sperimentali possono essere confrontati con quelli relativi alla linea elastica di una trave in
flessione su tre punti secondo la teoria di De Saint Venant (three point bending, vedi appendice A). Lo
spostamento trasversale v rispetto alla linea media indeformata può essere stimato mediante la relazione:
1216)(
32 zzL
EJ
Pzv 0 z L / 2
La massima deflessione a centro piastra (freccia, f) è valutabile mediante la ben nota espressione:
fL
EJ
PLzv
48)
2(
3
Si noti che la rigidezza statica puntuale teorica k(z) può essere stimata come:
1216
32 zzL
EJzk 0 z L / 2
Nelle due espressioni i simboli hanno il seguente significato:
P, carico applicato a metà lunghezza
L, distanza fra gli appoggi (la lunghezza totale della trave sarà superiore e può essere qualsiasi)
E, modulo elastico del materiale (alluminio, circa 70×10³ MPa)
J, momento d’inerzia della sezione (rettangolare cava, misurare le dimensioni o chiedere agli
assistenti di laboratorio)
z, coordinata longitudinale misurata a partire da uno degli appoggi
v(z), spostamento trasversale alla coordinata z
f, freccia (trasversale)
4. Verifica dei risultati dell’esercitazione L’avvenuta effettuazione dell’esercitazione e della raccolta di dati corretti e ragionevoli sarà verificata
tramite la generazione guidata di un report da caricare sulla propria pagina personale del portale della
didattica.
In allegato (Appendice B) una traccia indicativa dello schema di relazione che si dovrà predisporre.
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5. Appendice A
Linea elastica Sotto l’azione di carichi trasversali, distribuiti o concentrati, rispetto all’asse della trave si verifica
internamente la presenza di una distribuzione di taglio e momento flettente. L’azione del momento
flettente, e in misura minore del taglio, causano traslazione e rotazione dei punti appartenenti all’asse della
trave. La deformata così ottenuta dell’asse della trave prende il nome di linea elastica. Nel caso di una trave
rettilinea si avrà l’incurvamento dell’asse con traslazione rispetto all’asse precedentemente rettilineo.
Dalla teoria elastica delle travi rettilinee si arriva a determinare che la curvatura della linea d’asse è
proporzionale al valore del momento flettente nel punto considerato:
zJzE
zMz
x
x
x )(
Avendo indicato con:
χx(z), curvatura della linea d’asse della trave nel punto di coordinata longitudinale z
Mx(z), momento flettente agente nella sezione di coordinata longitudinale z
E(z), modulo elastico del materiale della trave nel punto di coordinata longitudinale z
Jx(z), momento quadratico della sezione nel punto di coordinata longitudinale z
Per semplicità si riduce l’analisi alla flessione nel piano yz. Si limiterà inoltre lo studio al caso di modulo
elastico e sezione costanti e pari ad E e Jx rispettivamente.
Trascurando l’effetto della deformazione a taglio, nell’ipotesi di Eulero-Bernoulli, la curvatura risulta pari
alla derivata prima della rotazione della sezione trasversale nel punto considetato e, per piccole rotazioni,
pari alla derivata seconda dello spostamento trasversale v(z):
x
x
xEJ
zMz
dz
zvd )(
2
2
Integrando due volte la distribuzione di momento flettente, ed applicando le necessarie condizioni al
contorno, si valuta la distribuzione dello spostamento trasversale v(z) ovvero la linea elastica cercata.
Per risolvere il problema in esame si dovrà quindi prima ottenere la distribuzione di momento flettente
lunga la trave, poi mediante doppia integrazione si ricaverà la linea elastica cercata. Sfruttando la simmetria
del problema in esame (carico al centro e appoggi simmetrici rispetto al punto centrale) si potrà limitare il
calcolo ad una sola metà della struttura in esame.
Le distribuzioni di taglio e momento sono mostrate in Fig. A1
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Fig. A1 – Schematizzazione del problema e distribuzioni di taglio e momento
Le distribuzioni di taglio e di momento sono descritte dalle seguenti equazioni:
4)
2(
22
20
2)(
22
20
2)(
max,
PLLzMM
LzL
zP
Lzz
P
zM
LzLP
Lz
P
dz
zdMzT
xx
x
x
y
Si tratta quindi di integrare l’equazione del momento flettente nell’intervallo 0 ≤ z ≤ L / 2 imponendo le
seguenti condizioni al contorno:
00
02
zv
Lz
dz
dv
Ovvero rotazione nulla al centro (z = L / 2) e spostamento nullo in corrispondenza dell’appoggio (z = 0).
Prima integrazione dà:
dzEJ
Pz
EJ
zM
dz
zvd
EJ
zM
dz
zvd
x
x
x
x
22
2
2
2
P
P / 2 P / 2
P / 2
P / 2
+
−
P L / 4 P / 2 +
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1
2
4C
EJ
Pz
dz
zdv
x
Imponendo la prima condizione al contorno (dv /dz (L / 2) = 0):
xxLz EJ
PLCC
EJ
PL
dz
zdv
160
16
2
11
2
2/
Seconda integrazione dà:
dz
EJ
PL
EJ
Pz
dz
zdv
EJ
PL
EJ
Pz
dz
zdv
xxxx 164164
2222
2
23
1612C
EJ
zPL
EJ
Pzzv
xx
Imponendo la seconda condizione al contorno (v(z = 0) = 0):
0016
0
12
00 22
23
CCEJ
PL
EJ
Pzv
xx
L’espressione finale esplicita della linea elastica risulta quindi:
1612
23 zLz
EJ
Pzv
x
Una rappresentazione dell’andamento per il caso in esame è mostrato in Fig. A2.
Fig. A2 – Linea elastica (i valori numerici sono solo a titolo di esempio)
P
P / 2 P / 2
-6
-4
-2
0
0 200 400 600 800 1000
Dis
pla
cem
en
t (m
m)
Position (mm)
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6. Appendice B
Struttura della maschera di verifica dei risultati sperimentali
Scheda valutazione Esperienza
Corso: Fondamenti di Meccanica Strutturale
Tema: Studio sperimentale della linea elastica di una trave su tre appoggi
Descrizione esperienza (campo obbligatorio, minimo 500 caratteri)
Descrizione della procedura (campo obbligatorio, minimo 500 caratteri)
Descrizione dell’attrezzatura utilizzata (campo obbligatorio, minimo 200 caratteri)
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Rilevazioni (campi obbligatori, con verifica automatica del risultato)
Punto No. 1 2 3 4 5
Posizione, z (mm) z1 z2 z3 z4 z5
Freccia, f (mm) f1=0 f2 f3 f4 f5
Analisi dei risultati e conclusioni (campo obbligatorio, minimo 300 caratteri)
Commenti (campo facoltativo, massimo 1000 caratteri)
Deformata elastica sulla base delle misure indicate
1 2 3 4 5
z z2
f3 f4 f5 f2
z3 z4 z5 z1