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Luglio 2012
Scheda Paese
Russia
a cura del Servizio Centrale Studi Economici
Federazione ANIE
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia indice della Scheda Paese
Caratteristiche del Paese Pag. 3
Suddivisione amministrativa Pag. 4
Indicatori macroeconomici Pag. 5
Industria Manifatturiera in Russia Pag. 7
Partner commerciali Pag. 12
Interscambio commerciale Italia - Russia Pag. 13
Interscambio commerciale Italia - Russia di Elettrotecnica ed Elettronica Pag. 14
Opportunità Paese: Trasporto Ferroviario, Energia elettrica, Costruzioni Pag. 16
Investimenti diretti esteri (IDE) Pag. 31
Zone economiche speciali e parchi tecnologici Pag. 34
Mercato del lavoro Pag. 35
Tutela proprietà intellettuale Pag. 36
Fiscalità Pag. 37
Certificazione GOST Pag. 40
Rischio Paese (fonte SACE) Pag. 42
Indirizzi utili Pag. 43
Contatti ANIE Pag. 44
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia caratteristiche del Paese
Superficie: 17.098.242 km² Popolazione: 138.082.178 (luglio 2012) Densità della popolazione: 8 abitanti per km² Capitale: Mosca
Lingua Ufficiale: Russo
(presenti numerosissime minoranze linguistiche)
Moneta Ufficiale: Rublo Russo (RUB)
Tasso di cambio 2011 pari a 1 Euro = 40,88 RUB Distribuzione Popolazione:
- Area Urbana: 73%
- Area Rurale: 27%
Il 15,2% della popolazione ha un’età inferiore ai 15 anni Tasso di Alfabetizzazione: 99,4% di cui:
- Uomini: 99,7%
- Donne: 99,2%
Fonte: CIA The World Fact Book
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Distr. Fed. del Volga (mln. ab.)
Nižnij Novgorod (1,3)
Samara (1,2)
Kazan' (1,1)
Ufa (1,0)
Perm' (1,0)
Distr. Fed. Centrale (mln. ab.)
Mosca (14,5)
Voronež (0,8)
Jaroslavl' (0,6)
Rjazan' (0,5)
Lipeck (0,5)
Distr. Fed. Nordoccidentale (mln. ab.)
S.Pietroburgo (4,6)
Kaliningrad (0,4)
Arcangelo (0,4)
Murmansk (0,3)
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Russia suddivisione amministrativa
Fonte: Governo della Russia
La Russia è divisa in 83 soggetti federali, raggruppati in 8 distretti federali. I soggetti federali possono essere repubbliche, città federali o circondari autonomi. Ciascun soggetto federale è poi amministrativamente suddiviso in distretti e città dipendenti dal soggetto federale.
Distr. Fed. Meridionale (mln. ab.)
Rostov (1,1)
Volgograd (1,0)
Krasnodar (0,6)
Astrahan' (0,5)
Soči (0,3)
Distr. Fed. del Caucaso Settentrionale (mln. ab.)
Mahačkala (0,5)
Stavropol' (0,4)
Vladikavkaz (0,3)
Distr. Fed. Degli Urali (mln. ab.)
Ekaterinburg (1,3)
Čeljabinsk (1,1)
Tjumen' (0,5)
Distr. Fed. Siberiano (mln. ab.)
Novosibirsk (1,4)
Omsk (0,9)
Krasnojarsk (0,6)
Distr. Fed. Estremo Oriente (mln. ab.)
Vladivostok (0,6)
Habarovsk (0,5)
Komsomol'sk (0,3)
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia indicatori macroeconomici
* dato di previsione
Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati ROSSTAT, IMF. WB
Indicatori 2008 2009 2010 2011 2012* 2013*
PIL a prezzi correnti (Miliardi di Euro) 1.129,2 876,6 1.121,9 1.329,3 1.540,7 1.777,6
PIL pro capite a prezzi correnti (Migliaia di Euro) 8,0 6,2 7,9 9,3 10,9 12,6
Tasso di crescita del PIL (variazione % a prezzi costanti) 5,2 -7,8 4,3 4,3 4,0 3,9
Indice Produzione Industriale (variazione %) 3,2 -15,2 11,8 -4,7 1,2 1,5
Tasso d'Inflazione (variazione %) 14,1 11,7 6,9 8,4 4,8 6,4
Tasso di Disoccupazione (%) 6,4 8,4 7,5 6,5 6,0 6,0
Tasso di Cambio Euro (EUR) per Rublo Russia (RUB) 36,42 44,14 40,26 40,88 39,36 n.d.
Esportazioni totali (Miliardi di Euro) 318,2 216,5 299,0 370,7 428,9 482,7
Importazioni totali (Miliardi di Euro) 181,5 119,7 172,7 219,3 225,1 231,8
Saldo Commerciale totale (Miliardi di Euro) 136,7 96,8 126,3 151,4 203,8 251,0
Bilancia Commerciale
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia PIL per settori economici
…Industria Manifatturiera composizione per produzione settoriale
Prodotto interno lordo composizione per settori economici
Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati ROSSTAT
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia l’industria Manifatturiera in Russia
Variazioni annue
Distribuzione per comparti – 52,6 miliardi nel 2011
Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati ROSSTAT
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia Focus: Industria degli Apparecchi domestici in Russia
Vendite Grandi Apparecchi domestici in Russia
distribuzione per gruppi merceologici
(Anno 2011 – 11.454 Migliaia di unità)
Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati ROSSTAT
Andamento delle vendite di Apparecchi domestici in Russia
Variazioni annue
Si stima che le vendite di Grandi Apparecchi domestici in Russia abbiano raggiunto la soglia di 6 miliardi di Euro nel 2011 a cui si aggiungono le vendite di Piccoli Elettrodomestici (30 Milioni di unità pari a circa 2,8 Miliardi di Euro). Il principale retailer sul mercato russo è la catena di
distribuzione Eldorado appartenente al Gruppo PPF.
Eldorado è presente in 450 città russe con un numero complessivo di punti vendita, inclusi gli esercizi commerciali in franching, pari a 700 unità.
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Russia Elenco produttori di Apparecchi domestici in Russia I
Nr. Ragione sociale Località
1 Aisberg Oao Smolensk
2 Ariston Termo Rus Ooo Vsevolozhsk G.
3 Beko Ooo Kirzhach
4 Bio Rei Ooo Pravdinski Pos.
5 Bskh Bytovye Pribory Ooo St. Petersburg
6 Dalpribor Oao Vladivostok
7 Elbet Pro Ooo Noginsk
8 Eleka Ooo Kursk
9 Elektromash Ooo Miass
10 Elektropribor Oao St. Petersburg
11 Elektropribory - Bemz Ooo Berdsk
12 Elmat Oao Kaluga
13 Energiya Ooo Pskov
14 Holding Master Oo Krasnoyarsk G.
15 Ikolain Zao Zheleznodorozhny
16 Indesit International Zao dba Indesit International Cjsc Lipetsk
17 Infodain - Torgovaya Kompaniya Ooo Moscow
18 Intertech Ooo Ryazan
19 Kontsern Termal Zao Nizhni Novgorod
20 Kvarts Oao Kaliningrad G.
21 Lg Electronics Rus Ooo Dorokhovo Pos.
22 Lmz-Pp Ooo Lysva
23 Lyum Ooo Rp Malakhovka
24 Metalloshtamp Oao Ekaterinburg
25 Mikromashina Oao Moscow
26 Most Ooo Obninsk
27 Mpk Plus Zao Lipetsk
28 Nizhegorodski Ten Ooo Nizhni Novgorod
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia Elenco produttori di Apparecchi domestici in Russia II
Nr. Ragione sociale Località
29 Nomakon Trade Ooo Zhukovski
30 Novel Zao Miass
31 Npo Okean Ooo Ussurisk
32 Npp Transelektro Zao Nizhni Novgorod
33 Optogan Tallinskoe Zao St. Petersburg
34 Optogan Zao St. Petersburg
35 Orski Zavod Kholodilnikov Ooo Orsk
36 Permski Elektroinstrument Ooo Perm
37 Pkv Ooo Gvardeisk
38 Pragma-Kompyuternye Sistemy Ooo Samara
39 Promyshlennye Technologies Ooo Krasnodar
40 Rostekhbyt Ooo Volzhski, Astrakhanskaya Oblast
41 Saratov Zao Saratov
42 Shveitekhtsentr Ooo Moscow
43 Smeg Russiya Ooo Moscow
44 Tekhnologicheskoe Oborudovanie Ooo Moscow
45 Tekhnoprom Ooo Svetly
46 Telebalt Ooo Kaliningrad
47 Teplovoe Oborudovanie Ooo Tosno
48 Tpi Ooo Kaliningrad
49 Uzbt Ooo Chelyabinsk
50 Vesta Oao Kirov
51 Vestel-Sng Ooo Aleksandrov G.
52 Zass Alabuga Ooo Elabuga
53 Zavod Okean Ooo Ussurisk
54 Zlatmash Oao Zlatoust
55 Zp Elektroizdeliya Imeni N R Muzychenko Ooo Zlatoust
56 Zvi Inter Ooo Moscow
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Russia Focus: Industria dei Macchinari di lavorazione in Russia
Import di Macchinari di lavorazione
distribuzione per gruppi merceologici
(Anno 2011 - 1.485,9 Milioni di $)
Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati STANKOINSTRUMENT
Variazioni annue
Principali indicatori 2009 2010 2011 10 / 09 11 / 10
Mercato Interno 1.237,3 1.279,8 1.684,9 3% 32%
Fatturato 229,3 219,0 263,0 -4% 20%
Esportazioni 64,1 58,3 64,0 -9% 10%
Importazioni 1.072,1 1.119,1 1.485,9 4% 33%
Bilancia commerciale -1.008,0 -1.060,8 -1.421,9
Milioni di $
Import di Macchinari di lavorazione
distribuzione per Paesi di provenienza
(Anno 2011 - 1.485,9 Milioni di $)
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Russia partner commerciali
Aree di importazione della Russia (Anno 2011) Aree di esportazione della Russia (Anno 2011)
Nel 2011 le esportazioni della Russia sono state pari a 516 Miliardi di dollari (370 Miliardi di Euro) con una crescita di
trenta punti percentuali e di cui oltre l’80% destinate ai Paesi extra CSI. Principali prodotti esportati sono idrocarburi,
metalli, gomma e plastica, macchinari.
Con una crescita del 33,4% rispetto al 2010 le importazioni russe hanno raggiunto quota 305 Miliardi di dollari (219
Miliardi di Euro). L’aumento delle importazioni è sicuramente dipeso dall’aumento dei prezzi della merce importata,
mediamente del 22%. Principali prodotti importati macchinari e impianti con un’incidenza sul totale superiore al 50%.
Seguono i prodotti chimici, prodotti alimentari e metalli.
Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati ROSSTAT
Nr. Paese Partner Quota % ∆ % 2011/2010
1 Paesi Bassi 14,2 48,2
2 ITALIA 7,6 8,8
3 Germania 6,7 34,2
4 Ucraina 6,2 67,1
5 Turchia 5,6 24,4
6 Cina 5,4 21,8
7 Bielorussia 4,8 8,0
8 Polonia 4,0 19,5
9 Giappone 3,4 17,0
10 USA 3,3 36,3
11 Altri Paesi 38,8 30,7
Nr. Paese Partner Quota % ∆ % 2011/2010
1 Cina 18,3 71,2
2 Germania 12,7 25,8
3 Ucraina 6,5 53,8
4 USA 5,1 21,3
5 Giappone 4,8 41,9
6 Francia 4,7 20,0
7 ITALIA 4,6 27,2
8 Bielorussia 4,5 46,1
9 Sud Corea 3,4 49,4
10 Polonia 2,7 38,2
11 Altri Paesi 32,7 28,2
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Per quanto concerne le importazioni italiane dalla Russia, nel 2011 risultano in accelerazione di oltre venti punti
percentuali attestandosi a 18 Miliardi di Euro. Principale voce in termini di importazioni risultano i Minerali (petrolio
e derivati, gas naturale, carbone) con un’incidenza nel 2011 del 71,7%. Seguono Metalli, Prodotti Chimici e
Alimentari.
Il Saldo della bilancia commerciale rimane per il 2011 negativo per l’Italia con un disavanzo di 8,7 Miliardi di
Euro.
Russia interscambio commerciale dell’Italia con la Russia
Esportazioni italiane verso la Russia per settori industriali (Anno 2011)
Con una crescita di oltre 17 punti percentuali rispetto al precedente anno le esportazioni italiane in Russia nel
2011 hanno superato la soglia dei 9 Miliardi di Euro.
L’export italiano si focalizza nei settori della Meccanica strumentale, comparto che da solo rappresenta circa il
28% del totale esportato, Tessile - Abbigliamento (21%), Elettrotecnica ed Elettronica (oltre l’8%).
Per l’anno in corso il trend si manterrà positivo ma con una crescita moderata e non superiore al 10%. Nel primo
trimestre 2012 l’export italiano verso la Russia ha registrato un incremento del 7,6% rispetto allo stesso periodo
dell’anno precedente.
Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati ROSSTAT, ISTAT
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Fonte: elaborazioni ANIE su dati ISTAT
2007 2008 2009 2010 2011
Esportazioni da Italia verso Russia 928,4 870,7 519,3 723,2 790,5
Importazioni da Russia verso Italia 23,4 29,4 22,4 16,3 17,6
Saldo Commerciale 905,0 841,3 496,8 706,9 772,9
Bilancia Commerciale (Dati in Milioni di Euro)TOTALE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA
Russia interscambio commerciale Italia-Russia di Elettrotecnica ed Elettronica
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia esportazioni di Elettrotecnica ed Elettronica italiane verso la Russia
Fonte: elaborazioni ANIE su dati ISTAT
Totale esportazioni nel 2011
790,5 milioni di Euro
COMPARTI ELETTROTECNICA Milioni di Euro ∆ % 2011 / 2010
Apparecchi Domestici e Professionali 229,5 -0,9
Produzione, Distribuzione, Trasmissione Energia 194,5 -1,7
Illuminazione 96,0 13,5
Cavi 76,1 26,0
Componenti e Sistemi per Impianti 57,8 12,8
Ascensori e Scale Mobili 14,3 11,9
Trasporti Ferroviari ed Elettrificati 13,8 15,6
COMPARTI ELETTRONICA Milioni di Euro ∆ % 2011 / 2010
Automazione e Misura 51,3 28,6
ICT 48,8 -23,0
Componenti Elettronici 4,5 -6,0
Sicurezza ed Automazione Edifici 3,9 -33,1
Elettrotecnica86%
Elettronica 14%
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Le Ferrovie russe – Strade ferrate della Russia, conosciute anche come RZD, sono le ferrovie di Stato della Russia, che le
gestisce in regime di monopolio. Sono una delle più grandi aziende di trasporto ferroviario al mondo, con oltre 1.200.000
dipendenti e circa 85.000 km di linea.
La compagnia contribuisce con il 3,6% all'intero PIL della Russia e trasporta l'80% dei passeggeri e l'82% delle merci.
Esistono altri 270.000 vagoni merci in Russia, posseduti da privati.
Sulla rete ferroviaria russa viaggiano quasi 1,3 Miliardi di passeggeri l'anno e altrettante tonnellate di merci. La società possiede
20.000 locomotive, 25.000 vagoni passeggeri e 650.000 vagoni merci, sebbene solamente 40.000 circa siano attualmente
operativi.
Per motivi probabilmente strategici e militari la Russia non ha adottato lo scartamento Standard di 1.435 mm, in uso in gran
parte del mondo, ma ha considerato invece uno scartamento largo di 1.520 mm, detto anche scartamento russo. Tale
scartamento esteso in altre nazioni dall'espansione dell'impero russo, e dalle realizzazioni della Unione Sovietica, è applicato
attualmente anche in Ucraina, Bielorussia, Mongolia, Finlandia ed altre nazioni dell'ex blocco sovietico.
Dati i molteplici punti di connessione tra le reti a scartamento standard con quelle a scartamento largo (tipicamente nei punti di
connessione con i paesi dell'Europa centrale e con la Cina) si adottano vari sistemi per evitare il trasbordo di persone e materiali,
permettendo la prosecuzione degli stessi carri su scartamento diverso. Esistono sistemi di diversa tecnologia, dal cambio dei
carrelli all'uso di carri speciali a ruote traslabili sugli assali. Con il giugno 2012 RZD ha lanciato un piano di sviluppo e ammodernamento della linea ferroviaria che prevede un investimento decennale pari a 169 Miliardi di dollari che per un terzo verrà finanziato dal Governo centrale. Tra i progetti previsti c’è la realizzazione di una linea ad alta velocità che collegherà Mosca a San Pietroburgo operativa a partire dal 2018, in coincidenza con l’avvio dei Giochi mondiali di calcio. La linea ferroviaria ad alta velocità si estenderà su un tracciato di 658 km di nuovi binari, appositamente realizzati per i treni che viaggiano a velocità di 400 chilometri all'ora per un investimento previsto di 1.125 miliardi di rubli (circa 35 Miliardi di dollari). Il viaggio tra Mosca e San Pietroburgo richiederà solo 2 ore e trenta minuti, mentre attualmente la tratta tra Mosca e San Pietroburgo è percorsa dal treno ad alta velocità Sapsan in 3 ore e 45 minuti. Per le sole linee ad alta velocità le Ferrovie Russe prevedono di investire nel periodo 2012-2020 2,5 triliardi di rubli (circa 78 miliardi di dollari) per un totale di circa 4.300 km di nuove linee.
a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia Opportunità: Trasporto Ferroviario
Fonte: Ministero dei Trasporti, Governo della Russia
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia Opportunità: Settore elettrico – Quadro generale
Fonte: Ministero dell’Energia, Governo della Russia
Capacità installata per tipologia di impianto (Anno 2011)
La Russia è il quarto produttore mondiale di energia elettrica
dopo USA, Cina e Giappone.
La Russia esporta energia elettrica nei Paesi CSI, Lettonia,
Lituania, Cina, Polonia, Turchia e Finlandia.
Il mercato elettrico russo è dominato dalle società: Inter RAO
e Gazprom Energoholding. Numero di sottostazioni (dati aggiornati al 31/12/2010)
Produzione Energia Elettrica in TWh (Anni 2000 - 2011)
Linee di trasmissione elettrica (dati aggiornati al 31/12/2010)
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia Opportunità: Settore elettrico – Consumi elettrici
Fonte: Ministero dell’Energia, Governo della Russia
Dinamica dei consumi elettrici in Russia: Dati e Previsioni
…per tipologia di consumatori finali
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia Opportunità: Mercato elettrico – Utility I
Fonte: Ministero dell’Energia, Governo della Russia
OAO RAO UES - Unified Energy System è la principale holding russa nel settore elettrico; controlla circa il 70% della
capacità installata e oltre il 70% della linea elettrica dell’intero Paese. E’ stata istituita con decreto presidenziale Nr. 932 nel
1992. La privatizzazione e riorganizzazione di OAO RAO UES ha preso avvio nel 2006 con l’obiettivo di attrarre oltre 80 miliardi
di dollari di investimento da parte di operatori nazionali ed esteri.
STRUTTURA:
Target sector companies (100%):
System Operator - Centralized Dispatching Administration branches - Integrated Dispatching Administrations (IDA)
• branches - Integrated Dispatching Administrations (IDA)
Federal Grid Company of Unified Energy System branches - Territorial Stand-Alone Subdivisions - intersystem power
grids
• branches - Territorial Stand-Alone Subdivisions - intersystem power grids
Wholesale generation companies (49% - 100%):
• ОАО OGK-1, ОАО OGK-2, ОАО OGK -3, ОАО OGK-4, ОАО OGK -5, ОАО OGK-6, HydroOGK
Interregional distribution companies (50% - 100%):
• ОАО Center and North Caucasus IDC, ОАО Northwest IDC, ОАО Urals and Volga IDC, ОАО Siberia IDC,ОАО Volzhskaya
IDC
Territorial generation companies (49% - 100%):
• ОАО TGK-1 , ОАО TGK-2, ОАО Mosenergo (TGK-3), ОАО TGK-4, ОАО TGK-5, ОАО TGK-6, ОАО Volzhskaya TGK *, ОАО
Southern Generation Company TGK-8,ОАО TGK-9, ОАО TGK-10, ОАО TGK-11, ОАО TGK-12, ОАО TGK-13, ОАО TGK-14
JSC "RAO UES INTERNATIONAL" (60%)
AO-Energo joint-stock companies: 11
АО-power plants: 27
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia Opportunità: Mercato elettrico – Utility II
Fonte: Ministero dell’Energia, Governo della Russia
Inter RAO, costituitasi nel 1997 come società sussidiaria di OAO RAO UES - Unified Energy System, assume il compito
di utility russa nel campo dell’esportazione e importazione di energia elettrica.
E’ il 2002 l’anno di svolta per Inter RAO, che attraverso la gestione della centrale termoelettrica di Irikla diventa produttore diretto
di energia elettrica. Nel 2003, con l’acquisizione di Rosenergoatom (holding nel settore dell’energia nucleare) del 40% del
capitale azionario di Inter RAO, la società assume il ruolo di unica azienda russa esportatrice di energia elettrica.
Nel 2005 Inter RAO acquisisce:
• 50% Ekibastuz GRES-2 Power Station
• 25% più 1% North – West Thermal Power Plant
• 70% TGR Energy
• 51% Moldavskaya GRES
Nello stesso anno Inter RAO è co-fondatore di Sangtuda 1 Hydroelectric Power Plant in Tajikistan. Nel 2006 Inter RAO acquisisce il 100% di Electric Power Grids of Armenia. Con il 2008 Inter RAO da avvio alla gestione di asset pubblici nel settore elettrico che il Governo russo non è stato in grado di privatizzare a seguito della riforma nel settore energetico. Nel 2009 Inter RAO è stata nominata unica autorità esecutiva in OGK-1, una delle principali società statali nella generazione di energia elettrica. Nel 2010 Inter RAO costituisce una Join Venture con General Electric e WorleyParsons. Nel marzo 2012 Inter RAO ha annunciato che riorganizzerà le sue attività russe di generazione energia elettrica sotto il controllo di Inter RAO - Electric Power Plants. Come risultato, tutti i principali impianti russi di proprietà di Inter RAO saranno convoglianti sotto il controllo di una singola entità - Inter RAO - Electric Power Plants
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia Opportunità: Mercato elettrico – Inter RAO I
Fonte: Ministero dell’Energia, Governo della Russia
La capacità installata delle centrali elettriche gestite dal Gruppo Inter RAO è di circa 28 GW (Anno 2010).
Inter RAO UES controlla i seguenti impianti di generazione di energia elettrica:
Impianti in Russia Capacità installata (MW)
INTER RAO - Electric Power Plants 2.283
OGK-1 9.861
OGK-3 8.357
TGK-11 1.971
Ivanovo CCPP 110
… Impianti al di fuori del territorio russo
Impianti Localizzazione Capacità installata (MW)
Hrazdan TPP Armenia 1.110
Mtkvari TPP Georgia 600
Khrami HPP-1 Georgia 113
Khrami HPP-2 Georgia 114
Ekibastuz GRES-2 Power Station Kazakhstan 1.000
Moldavskaya GRES Moldavia 2.520
Vydmantai Wind Park UAB Lituania 30
Sangtuda 1 Hydroelectric Power Plant Tajikistan 670
La commercializzazione, nonché
le esportazioni e le importazioni di
energia elettrica, rappresentano il
core business della società. Nel
2011 Inter RAO ha esportato 22,7
miliardi di kWh a fronte di
un’importazione pari a 3,4 kWh. I
principali mercati d'esportazione
per Inter RAO sono la Finlandia,
la Lituania e la Bielorussia.
Le società controllate da Inter
RAO che si occupano di trading di
energia elettrica sono:
Società Mercati di riferimento
Eastern Energy Company CINA
RAO Nordic Oy FINLANDIA
TGR Enerji TURCHIA
Inter RAO Lietuva LITUANIA
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia Opportunità: Mercato elettrico – Inter RAO II
Fonte: Ministero dell’Energia, Governo della Russia
Il Gruppo Inter RAO opera con sette aziende russe nella fornitura di energia elettrica. United Power Supply Company
(UPSC) gestisce la maggior parte delle attività del Gruppo in termini di vendita dell’energia elettrica, ad eccezione della società
RN Energo.
United Power Supply Company (UPSC)
Fornitura energia elettrica
Società Località fornita
Moscow Power Supply Company Mosca
St. Petersburg Power Supply Company San Pietroburgo
Altai Power Supply Company Altai Krai
Saratovenergo Saratov Oblast
Tambov Power Supply Company Tambov Oblast
INTER RAO - Oryol Power Supply Company Oryol Oblast
RN Energo Mosca
Il Gruppo Inter RAO controlla 2 società nella distribuzione di energia elettrica nell’area del Sud Caucaso. La rete di
trasmissione si estende per oltre 34.000 km e nel 2011 le società hanno distribuito più di 7,6 milioni di kWh di energia elettrica
Società Località Estensione Linea elettrica (km) Consumatori (migliaia)
Power Grids of Armenia Armenia 30.335 950,0
Telasi Georgia 3.930 466,9
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia Opportunità: Settore elettrico – Il Sistema Italia in Russia I
Fonte: Enel e Ministero degli Affari Esteri, Governo Italia
Nel luglio 2011 sono diventate operative in Russia le due unità di produzione energia elettrica che Enel, attraverso la
controllata OGK-5, si è impegnata a potenziare e rinnovare sulla base delle direttive indicate dal Governo russo. Si tratta di
nuove centrali elettriche a ciclo combinato alimentate a gas, ciascuna delle potenza di 410 Megawatt con un’efficienza
energetica pari al 58% rispetto al 35-40 per cento degli impianti situati nella centrale di Sredneuralskaya, localizzata 20
chilometri a Nord di Ekaterinburg e in quella di Nevinnomysskaya, vicino a Stavropol, nel Caucaso.
L'investimento realizzato ammonta a oltre 760 milioni di Euro.
Enel OGK-5 ha inoltre avviato la modernizzazione della Centrale di Reftinskaya, localizzata negli Urali, nella Regione di
Sverdlosk che con i suoi 3.800 MW è la più grande centrale a carbone della Russia. In questo caso l'intervento previsto consiste in un aumento dell'efficienza con una massiccia riduzione delle emissioni di CO² di circa il 33% entro il 2020. Nel
dicembre 2010 sono stati avviati i lavori su una prima unità da 300 MW per la quale è previsto un aumento di potenza di 25
Megawatt e una riduzione del 95% delle emissioni di polveri e del 40% di quelle di azoto. La somma d'investimento nel
progetto ammonta a circa 120 milioni di Euro. Il gruppo rinnovato sarà operativo nel 2012. Nei prossimi anni è prevista la
revisione di tutti i gruppi da 300 MW della centrale.
Da rilevare che, nel piano industriale del Gruppo Enel OGK-5 annunciato per il quadriennio 2011-2015, gli investimenti
complessivi fissati sono pari a circa un miliardo di Euro e prevedono un ulteriore potenziamento e ammodernamento dei cicli
combinati a gas con l'aggiunta di 800 Megawatt.
Produzione annua delle centrali ENEL OGK-5 in Russia in GWh
CENTRALI 2007 2008 2009 2010
Konakovskaya GRES 8.504 8.120 7.469 9.195
Nevinnomysskaya GRES 6.236 6.225 5.515 5.739
Reftinskaya GRES 16.363 20.966 21.171 23.100
Sredneuralskaya GRES 7.276 7.694 7.210 7.081
TOTALE 38.379 43.005 41.365 45.115
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia Opportunità: Settore elettrico – Il Sistema Italia in Russia II
Fonte: Ministero degli Affari Esteri, Governo Italia
Nel 2010 Enel ha siglato una serie di protocolli di intesa con Inter RAO UES. Nei protocolli si prevede una cooperazione a largo
spettro che include la filiera nucleare, quella eolica, l'eventuale costruzione congiunta di nuovi impianti, interventi di innovazione
energetica nelle centrali e nelle reti di distribuzione, sia in Russia che nei Paesi dell'Europa dell'Est.
Il progetto di maggiore rilievo attualmente riguarda l’eventuale partecipazione alla costruzione e gestione di una centrale
nucleare a tecnologia russa di terza generazione localizzata a Kaliningrad, che costituirebbe la prima partnership pubblico-privata
nel settore nucleare in Russia con l'obiettivo di esportare energia anche in direzione della UE (Polonia e Germania).
Sempre nel 2010, Enel ha siglato un accordo anche con Rushydro, il più grande produttore di energia idroelettrica russo per
identificare opportunità di investimento congiunte in Russia e nella vendita di elettricità a clienti finali.
Con Rosatom (l'agenzia russa per l'energia nucleare) è tuttora aperto un accordo siglato nel 2007, in parte analogo a quello con
Inter RAO UES, che prevede eventuali investimenti comuni e partecipazioni incrociate per la realizzazione di nuovi impianti nucleari
anche all'estero, la collaborazione nella gestione di impianti già esistenti, nonché la gestione e il potenziamento delle reti di trasporto
dell'energia. Da rilevare che Enel ha acquisito il controllo (66%) della slovacca Slovenske elektrarne, che dispone di centrali
termoelettriche, idroelettriche, di quattro impianti nucleari più due nuovi reattori in via di completamento, e che opera con tecnologie
russe.
Nel segmento della distribuzione, infine, Enel ha siglato alla fine del 2010 un protocollo d'intesa con la russa IDC Holding
(maggiore compagnia russa di distribuzione elettrica). Le parti hanno convenuto di sviluppare progetti congiunti per le tecnologie
avanzate di reti di distribuzione intelligenti (Smart Grid), basato su tecnologie avanzate di misurazione (Smart Metering), attinte dalle
esperienze positive maturate in Italia da Enel con i sistemi di gestione remota.
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia Opportunità: Settore elettrico – Energie rinnovabili
Localizzazione geografica del potenziale russo in fonti rinnovabili
Fonte: Ministero dell’Energia, Governo della Russia
Idroelettrico 852TWh/yr Eolico 0,1TWh/yr Geotermico 1TWh/yr Moto ondoso 250 TWh/yr
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia Opportunità: Settore elettrico – Energie rinnovabili, Target 2020
Fonte: Ministero dell’Energia, Governo della Russia
Indicatori Unità di misura 2005 2010 2015 2020
TWh 2,8 3,5 10,0 20,0
MW 683 850 2.430 4.800
TWh 0,0097 0,21 2,6 17,5
MW 12 120 1.500 7.000
TWh 0,4 0,6 2,0 5,0
MW 71 90 300 750
TWh 5,2 13,5 22,0 34,9
MW 1.413 2.800 5.000 7.850
TWh 0,0 0,0 0,024 2,3
MW 1,5 1,5 12 4.500
TWh 0,00002 0,00003 0,002 0,018
MW 0,02 0,02 1,5 12,1
TWh 0 0 0,1 0,5
MW 0 0 20 250
Incidenza delle fonti rinnovabili
(esclusi grandi impianti idroelettrici)% 0,9% 1,5% 2,5% 4,5%
Altre fonti rinnovabili
Impianti idroelettrici (con capacità installata < 25 MW)
Eolico
Geotermico
Biomasse
Moto ondoso
Solare
Produzione energia elettrica
Capacità installata
LEGENDA
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia Opportunità: Settore idroelettrico
Fonte: Ministero dell’Energia, Governo della Russia
Dinamiche di sviluppo delle centrali idroelettriche Programmi start-up settore idroelettrico
0,4 3,3
2,5
LEGENDA
Scenario di base
Scenario massimo
Piccoli impianti idroelettrici
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia Opportunità: Costruzioni
Il settore delle costruzioni civili in Russia continua a soffrire gli effetti a lungo
termine della crisi economica. Per il 2011 si è verificata una contrazione
del 10% nella consegna di nuovi progetti, che porterà nell’anno in corso
alla formazione di attese tra gli acquirenti.
Mentre la domanda è in forte ripresa, sostenuta anche dalla dinamicità del
settore creditizio, l'offerta di nuove soluzioni soffre l'inerzia tecnica che
impedisce l'adeguamento immediato dell'offerta.
Dopo alcuni anni di crescita sostenuta, il settore immobiliare russo ha
conosciuto un pesante ridimensionamento nel corso del biennio 2008-2009 e
molti progetti sono stati congelati prima del completamento. Le forti
oscillazioni e l'imprevedibilità delle quotazioni ha così condotto molti investitori
russi a preferire destinazioni più sicure per i propri risparmi.
Tuttavia con il primo trimestre 2012 le imprese di costruzioni stanno
scongelando i cantieri fermati durante i mesi della crisi finanziaria.
Innanzitutto, vengono riattivati quelli di costruzioni a uso abitativo, poi quelli di
immobili industriali, mentre rimangono ancora fermi quelli per costruzioni
commerciali.
Secondo le previsioni degli esperti un notevole aumento dei volumi di
costruzione potrà essere registrato nell’inverno del 2012, mentre ci si può
aspettare una vera e propria ripresa del settore, accompagnata da uno
sviluppo esplosivo per il 2013. Nei prossimi tre anni a Mosca dovrebbero
essere costruiti più di nove milioni di metri quadrati di abitazioni, tre milioni dei
quali saranno finanziati dal bilancio dell’amministrazione della metropoli:
prima della crisi finanziaria le stime erano di sei milioni di metri quadrati.
Volumi delle opere di costruzioni in Russia
(Miliardi di rubli)
Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati ROSSTAT
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia Opportunità: Oltre Mosca. Sviluppo della competitività nelle altre regioni russe I
REGIONE MURMANSK
Nella regione di Murmansk è stato presentato un programma economico a lungo termine, destinato ad aumentare il grado
di competitività delle imprese del nord della Russia.
Il nocciolo del programma è anche l’aumento del grado di attrattività della regione di Murmansk agli occhi dei potenziali
investitori esteri.
Il piano sarà realizzato su più versanti e dovrà aiutare la regione a sviluppare le piccole e medie imprese, a perfezionare le
attività legate all’organizzazione dei congressi e delle fiere internazionali, ad aumentare il flusso turistico dalla Russia e
dall’estero. Di conseguenza, dovrà migliorare il clima per gli investimenti nell’economia regionale.
In base al programma, per il 2013 il numero delle piccole e medie imprese dovrebbe arrivare a 9.000, aumentando del 5,3%
rispetto al 2009. Il numero degli addetti coinvolti nelle Pmi dovrebbe crescere del 20,4 per cento. Il finanziamento della parte
del piano che interessa le piccole e medie imprese sarà di 10 Milioni di euro, di cui una parte verrà erogata dai programmi
finanziari internazionali. Le spese totali per la realizzazione del programma “L’aumento della competitività della regione di
Murmansk” sono stimate a 1,3 Miliardi di rubli.
REGIONE YAROSLAVI
Il Governo della regione di Yaroslavl ha costituito una struttura speciale - l’agenzia delle garanzie “Yaroslavia” - che offrirà
garanzie e potrà erogare alle imprese piccole e medie del territorio microprestiti a condizioni molto favorevoli.
I fondi finanziari, che potranno essere utilizzati per lo sviluppo di un business già esistente, saranno erogati dal bilancio del
Governo regionale. La principale condizione da rispettare è legata all’anzianità dell’impresa che richiede un credito o per una
garanzia. Per potersi rivolgere all’agenzia un’impresa deve aver iniziato l’attività da almeno sei mesi.
Attualmente il Governo della regione di Yaroslavl può offrire alle Pmi due tipi di sostegno: una garanzia e un micro credito,
erogato a condizioni agevolati. Questi microcrediti saranno elargiti con fondi propri dell’agenzia governativa. I microcrediti
non potranno superare però un Milione di rubli (25mila euro circa) e saranno erogati per un massimo di un anno di tempo. I
tassi d’interesse dipenderanno dallo scopo per cui il credito è stato ottenuto e varieranno dall’8% al 15% l’anno.
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia Opportunità: Oltre Mosca. Sviluppo della competitività nelle altre regioni russe II
REGIONE OMSK
Nella regione di Omsk saranno concessi dei grant ai capi delle municipalità per i migliori risultati a sostegno delle imprese
piccole e medie.
I premi saranno pagati dai fondi che la regione ottiene dal budget federale. La prima tranche di 75,8 milioni di rubli è già stata
versata sui conti dell’Amministrazione della regione di Omsk.
In questo momento il volume totale del programma è di 168 milioni di rubli, con una crescita successiva a 260 milioni di rubli.
Inoltre, è stato istituito un fondo speciale a sostegno delle piccole imprese che operano nel settore delle innovazioni: 30 di
queste società, selezionate da esperti, potranno ottenere ciascuna un grant di 500.000 rubli.
Altre 10 società funzionanti da tempo nel settore delle innovazioni potranno ricevere sussidi pari a cinque milioni di rubli
ciascuna.
REGIONE SVERDLOVSK
Il Ministero dello Sviluppo Economico della Federazione Russa ha appoggiato l’iniziativa del Governo della regione di
Sverdlovsk per la costituzione di una nuova zona economica speciale per la produzione di impianti tecnologici elettrici ed
energetici.
La nuova zona economica speciale, i cui residenti godranno di tutta una serie di privilegi, sarà costituita vicino alla città di
Verkhnjaja Salda e diventerà una parte integrante di un progetto molto più ampio, battezzato “Valle del titanio”.
Lo sviluppo di moderne produzioni elettrotecniche favorirà l’innovazione dell’economia della regione di Sverdlovsk.
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Cipro. 43,2%
Olanda.16,8%
Germania. 7,4%
Isole Vergini. 5,3%
Gran Bretagna. 2,9%
USA. 2,3%
Austria. 2,0%
Altri Paesi. 20,1%
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
0
20
40
60
80
100
120
140
160
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Stock di IDE in entrata Flussi di IDE in entrata (scala dx)
Gli investimenti diretti esteri (IDE) netti italiani in Russia nel 2011 hanno raggiunto quota 800 Milioni di Euro. La principale destinazione degli investimenti italiani riguarda il settore energetico, ma si stanno rafforzando i settori ad alto contenuto tecnologico, le telecomunicazioni, settore automobilistico, elettrodomestici, agroalimentare, banche. Il numero di aziende italiane attualmente presenti in Russia sono oltre 230.
a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia investimenti diretti esteri (IDE)
Macro-aree di provenienza degli Investimenti
distribuzione % Anno 2011
Fonte: elaborazioni ANIE su dati Unctad, ICE
Andamento degli IDE (2001 – 2011)
Miliardi di US$ Miliardi di US$
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia disciplina generale degli investimenti diretti esteri
Le autorità russe sono impegnate a migliorare il clima degli investimenti nel Paese, puntando a rimuovere gli ostacoli di
diversa natura (legislativi, tariffari, amministrativi, giurisdizionali e burocratici) che costituiscono fattori di incertezza per
gli investitori esteri; fra questi, le incertezze del quadro giuridico, complicato da frequenti cambiamenti legislativi e dalla
difficoltà dell’apparato amministrativo ad applicarli e i limiti del sistema giudiziario.
Esiste già un meccanismo di consultazione con grandi gruppi stranieri, il «Foreign Investors Advisory Council» (FIAC),
presieduto dal Primo Ministro (con il Ministro dello Sviluppo Economico come Vice Presidente), del quale fanno parte
42 imprese (di cui quattro italiane: Enel, Eni, Finmeccanica, Unicredit) e che si compone di gruppi di lavoro settoriali
che formulano pareri sulle proposte di legge rilevanti per le attività delle imprese straniere.
Da alcuni anni esiste tra Italia e Federazione Russa la figura del «Tutor», ovvero un’istanza governativa per prevenire
e, se necessario, cercare di risolvere i contenziosi economico-commerciali, particolarmente in quei casi in cui sia
coinvolto un partner dell’altro Paese, evitando, ove possibile, il ricorso allo strumento giudiziario.
Fra le misure adottate per favorire le imprese straniere si segnala la legge che semplifica le procedure per
l’ottenimento dei visti e dei permessi di soggiorno per i dipendenti stranieri altamente qualificati, di interesse
per numerosissime imprese europee e italiane. È stata inoltre emendata nel 2010 la legge in materia di
investimenti stranieri nei settori cosiddetti strategici (difesa, energia), che semplifica le procedure per
l’autorizzazione all’acquisto da parte di imprese straniere di quote di partecipazione in imprese russe.
Fra le altre misure adottate si segnala la costituzione di un Fondo (Russian Direct Investment Fund) attraverso il
quale il Governo russo conta di attrarre investimenti stranieri.
Un altro ambizioso obiettivo del Governo russo è la trasformazione di Mosca in un centro finanziario internazionale, che
faccia da punto di riferimento per l’aerea CIS (in competizione con altri possibili centri quali Istanbul per quanto riguarda
i Paesi dell’Asia Centrale).
Fonte: Ambasciata italiana a Mosca
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia disciplina societaria Le società straniere possono costituire in Russia:
• Uffici di Rappresentanza: in Russia il numero di dipendenti stranieri in tali rappresentanze è in genere limitato a 5 ma
può anche arrivare a 8. Gli uffici di rappresentanza non sono considerati persone giuridiche e non possono svolgere
attività commerciale
• Filiali o Sussidiarie operative: sebbene siano legalmente vincolate alla casa madre, esse possono operare
indipendentemente a proprio nome. La filiale è registrata presso le autorità locali per un periodo di uno-tre anni, e non è
soggetta a vincoli numerici di personale
• Società di capitali: tali società possono prevedere una partecipazione di capitale russo ed estero oppure solamente
estero sotto forma di Società in nome collettivo; Società fiduciarie; Società a responsabilità limitata; Società con
responsabilità supplementare; Società per azioni; Cooperative di produzione.
SOCIETA’ PER AZIONI
In Russia esistono due tipi di società per azioni:
• Aperte in cui l'alienazione (vendita) dei titoli è libera
• Chiuse in cui l'alienazione (vendita) dei titoli è soggetta all'approvazione dei soci
Il capitale sociale non può essere inferiore alla misura della remunerazione minima del lavoro, moltiplicata per cento nel
caso delle società chiuse e mille nel caso delle società.
In tema di responsabilità la precedente normativa prevedeva la responsabilità del socio limitatamente al conferimento, a
meno che egli fosse anche direttore generale della società. La legge federale sulle società per azioni, in vigore dal 1°
gennaio 1996, estende la responsabilità degli amministratori della società nei confronti dei soci e dei creditori nei casi di
cattiva gestione della società dovuti a dolo o gravi negligenze. La S.p.A. deve annualmente pubblicare: il rendiconto, il
bilancio contabile, il conto dei profitti e delle perdite.
SOCIETA’ A RESPONSABILITA’ LIMITATA
A differenza della S.p.A., il capitale sociale è suddiviso non in azioni ma in quote. Per il resto, struttura e adempimenti
sono quasi analoghi. Il capitale sociale non può essere inferiore alla misura della remunerazione minima del lavoro
moltiplicata per mille. la responsabilità del socio è limitata al conferimento, a meno che non ricopra specifici incarichi di
direzione. La S.r.l., come la S.p.A., deve annualmente pubblicare: il rendiconto, il bilancio contabile, il conto dei profitti e
delle perdite.
Fonte: Governo della Russia
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia Zone economiche speciali
Nel quadro del processo di modernizzazione del Paese e dell’attenzione dedicata allo sviluppo delle aree produttive
periferiche, e al fine di attrarre investimenti dall’estero, sono state create e sviluppate delle Zone Economiche Speciali
(ZES).
A livello federale esistono quattro tipi di Zone Economiche Speciali di tipo industriale e produttivo:
• Lipetsk
• Tatarstan
• Samara
• Sverdlovsk
Altre Zone Economiche Speciali sorte per i settori delle tecnologiche e per l’innovazione sono:
• aree di Mosca: Zelenograd e Dubna Tomsk
• San Pietroburgo
A queste devono aggiungersi le numerose Zone Economiche Speciali stabilite dalle Regioni (fra cui si segnala in particolare,
per l’elevato potenziale di sviluppo, quelle delle Regioni di Sverdlovsk e Ul’janovsk).
Emblematico dello sforzo di modernizzazione e apertura alle imprese straniere è anche il progetto del centro di
innovazione di Skolkovo, che sorgerà alle porte di Mosca. Oltre ad aver concluso con alcuni grandi gruppi stranieri (Boeing,
Cisco, Intel, Microsoft, Nokia, Siemens ecc.) intese per svolgere attività di ricerca, la Fondazione Skolkovo, guidata dal
magnate Vekselberg, ha già avuto numerosi incontri con il mondo imprenditoriale e accademico italiano per sviluppare progetti
congiunti. Le aree prioritarie individuate dal Governo russo nelle quali indirizzare la ricerca sono la farmaceutica, l’energia
nucleare, lo spazio, l’informatica e l’efficienza energetica.
Fonte: Ambasciata italiana a Mosca
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Agricoltura10%
Industria27%
Servizi63%
In Russia il contratto di lavoro è regolato da numerosi atti legislativi
comprendenti anche gli accordi internazionali. Il ruolo più importante è
svolto comunque dal Codice del Lavoro della Federazione Russa
entrato in vigore il 1 febbraio 2002. Le tipologie contrattuali vigenti in
Russia sono il contratto a tempo determinato e indeterminato; il
contratto può prevedere un periodo di prova, anche se non è
obbligatorio.
Un aspetto importante che distingue i contratti di lavoro in Russia è la
tassazione. Il datore di lavoro è infatti obbligato a pagare la Tassa
unificata sociale a proprio carico (aliquota al 13%) e l’Imposta sul
reddito delle persone fisiche a carico del dipendente, in funzione della
misura della retribuzione. Nei contratti derivanti dal codice civile, la
società contraente ha l’obbligo di effettuare il pagamento dell’IRPEF
fungendo in questo caso come sostituto d’imposta (agente fiscale).
L’orario di lavoro settimanale è in media di 40 ore.
Il salario minimo mensile è stabilito con apposita Legge federale. Esso
serve non soltanto a determinare il diritto dei lavoratori a una
retribuzione minima, ma anche a stabilire le imposte, le penali e le
responsabilità di alcuni contratti di diritto civile. Si noti, tuttavia, che vi
sono due parametri per la determinazione del salario mensile minimo:
da una parte è fissato il salario mensile minimo che serve alla
determinazione della retribuzione (pari attualmente a 600 rubli) e
delle indennità sociali e dall’altra è stabilito il salario mensile
minimo che serve alla determinazione dei valori delle tasse e dei
contratti civili (pari attualmente a 100 rubli). Il lavoratore ha diritto a
maggiorazioni della retribuzione per il lavoro straordinario, per il lavoro
festivo, per il lavoro notturno.
a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia mercato del lavoro
Fonte: elaborazioni ANIE su dati del Ministero del lavoro della Russia
Occupazione per Settori
Categoria Rublo Russo (RUB) Euro
Operai e Tecnici 5.500 - 8.550 135 - 210
Operai Specializzati 8.000 - 8.800 195 - 215
Capisquadra 8.000 - 10.000 195 - 245
Quadri Medi 10.500 - 12.000 260 - 300
Quadri Superiori 12.000 - 14.000 300 - 350
Dirigenti 14.500 - 16.000 360 - 400
SALARI MEDI MENSILI NETTI
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Bisogna tuttavia fare attenzione: in Russia non
sono presenti tribunali specializzati in tema di
proprietà intellettuale.
I giudici con esperienza in questo campo sono
ancora relativamente pochi e con pochi casi alle
spalle, quindi è preferibile - se non necessario -
indicare in sede di contratto un luogo terzo in cui
risolvere controversie giudiziarie, come ad
esempio ricorrere all’arbitrato internazionale.
a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia tutela dei diritti di proprietà intellettuale
La Russia, Paese membro WTO dal 2011, ha preso parte alla maggior parte dei trattati e convenzioni internazionali per la
protezione della proprietà intellettuale, per questo non sono presenti consistenti differenze con gli standard internazionali.
Inoltre a livello normativo interno dal 1° gennaio 2008 è entrata in vigore la quarta parte del Codice Civile della Federazione
Russa relativa alla sola sezione della Proprietà intellettuale, che regolamenta le questioni riguardanti l’attività intellettuale e
creativa.
La nuova Legge russa ha introdotto alcune modifiche molto importanti che riguardano diversi aspetti della proprietà
intellettuale. Prima di tutto è stata ampliata la lista dei beni oggetto di proprietà intellettuale, che ora comprendono anche i diritti
su database, i diritti dell’editore, i diritti sulla denominazione commerciale. Alcuni dei diritti sono stati regolamentati più
dettagliatamente come il diritto sulla denominazione societaria e know-how.
La nuova legge ha sottolineato di nuovo che come autore può essere considerata solo una persona fisica, e solo a quella
possono appartenere i diritti personali mentre alle persone giuridiche possono appartenere solo i diritti patrimoniali.
Gli Articoli 1233-1238 del Codice regolamentano il passaggio dei diritti sulla proprietà intellettuale, che può essere
considerato come novità in quanto la legislazione precedente non dedicava molta attenzione a questo aspetto. Vengono
identificati due tipi di contratto: il contratto di alienazione del diritto e il contratto di licenza (contratto d’uso), che può essere
sia esclusivo sia non esclusivo.
Molta attenzione in genere è stata dedicata alla responsabilità per la violazione dei diritti. In particolare, il Codice prevede anche
una forma di risarcimento che libera il detentore della proprietà intellettuale dall’obbligo di provare l’entità dei danni.
Fonte: Governo della Russia
Categoria Anni
Brevetto 20
Disegno industriale 15 + (un signolo rinnovo massimo di 10 anni)
Marchio 10 + 10
Autore perenne + 70 anni
Software perenne + 70 anni
ATTUALI NORMATIVE CHE REGOLANO LA PROPRIETA' INTELLETTUALE
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia imposta sul reddito delle persone giuridiche
L'ordinamento fiscale russo è disciplinato attualmente nelle parti I e II del Codice tributario della Federazione russa e
dalla Legge federale - Delle imposte e dei tributi - del 9 luglio 1999, entrata in vigore il 10 dicembre 2001 e mirata a
razionalizzare il sistema fiscale.
Il sistema fiscale della Federazione russa prevede tre livelli di imposizione: federale; regionale; locale.
La tassa sui redditi delle società viene riscossa sulla base dell’Articolo 26 del Codice tributario della Federazione
Russa.
Per contribuenti si intendono: Società russe; Società estere che hanno attività nella Federazione Russa attraverso
le Rappresentanze permanenti e o che hanno dei redditi provenienti dalle fonti nella Federazione Russa.
L’oggetto dell’imponibile sono i redditi ottenuti dal contribuente.
La tassa deve essere versata entro il termine, stabilito anche per la presentazione delle dichiarazioni fiscali per il
corrispondente periodo tributario, come previsto dall’Articolo 289 del Codice fiscale della Federazione Russa.
L’aliquota della tassa sul reddito delle società è del 24% di cui il 6,5% viene versato nel budget della Federazione
Russa, mentre il 17,5% viene trasferito ai budget dei soggetti della Federazione Russa.
Per alcune categorie di imprese, l’aliquota della tassa, che deve essere versata nei budget dei soggetti della
Federazione Russa può essere abbassata, ma non sotto l’aliquota del 13,5 per cento.
I dividendi percepiti da società residenti sono soggetti a una ritenuta finale del 9 per cento. Non sono previste deduzioni
o detrazioni a fronte di reddito da investimenti. Gli interessi bancari sono, in genere, esenti. E' prevista, comunque, una
ritenuta del 35% sull'interesse che eccede il tasso di interesse stabilito dalla banca centrale.
I capital gain percepiti nell'ambito dell'attività d'impresa confluiscono nella determinazione di tale reddito. Il reddito da
alienazione di un bene immobile è esente se esso è detenuto da almeno tre anni. Nel caso di possesso per meno di tre
anni è comunque presente una deduzione di un milione di rubli per gli immobili residenziali e 250 mila per gli altri tipi di
immobili.
Il reddito da capital gain è generalmente sottoposto a ritenuta d'imposta alla fonte.
Fonte: Governo della Russia
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IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO (IVA)
L'imposta sul valore aggiunto si applica sulla vendita di beni e servizi effettuati nella Federazione Russa,
sull'importazione in essa di beni, nonché sul consumo di beni e servizi. Le esportazioni, e i servizi ad esse connessi,
sono invece esenti IVA. Sono inoltre previsti altri beni e servizi che non comportano l'assoggettamento ad imposta, quali
ad esempio i servizi sanitari, l'affitto immobiliare, i contratti assicurativi, i servizi del settore creditizio nonché la
compravendita di appezzamenti di terreno.
Si considerano invece soggetti passivi IVA tutte le società e gli imprenditori individuali residenti, nonché le società non
residenti che svolgono attività imprenditoriale in Russia attraverso una stabile organizzazione, o comunque una filiale o
un ufficio di rappresentanza che svolga attività commerciale. Possono chiedere di essere esentati dall’applicazione
dell’IVA i soggetti che hanno volume d’affari inferiore ai 2 milioni di rubli.
E' prevista un'aliquota standard pari al 18%. La base imponibile IVA è costituita dal prezzo dei beni venduti e dei
servizi prestati, mentre per le donazioni si fa riferimento allo specifico valore di mercato.
a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia tassazione delle persone fisiche
In Russia, ai fini fiscali, vige il criterio del world wide principle in base al quale i residenti sono soggetti a imposizione
sul reddito ovunque prodotto mentre per i non residenti l'imposizione è limitata soltanto ai redditi prodotti nel Paese.
Soggetti passivi d'imposta sono sia i soggetti residenti che i non residenti.
Secondo la legislazione russa si considera fiscalmente residente il soggetto che ha soggiornato nella Federazione per
almeno 183 giorni, anche non consecutivi, nell'anno fiscale ed è di nazionalità russa.
Il reddito da lavoro dipendente e le altre remunerazioni sono soggetti a una aliquota del 13 per cento (slide 35
presente documento) mediante un sistema di trattenute operate direttamente dal datore di lavoro. In caso di
assicurazioni obbligatorie per legge, ovvero di assicurazioni mediche per piani pensionistici entro un limite quantitativo
pro-capite all'anno, i contributi assicurativi o quelli per il piano pensionistico versati dal datore di lavoro non
costituiscono reddito imponibile per il lavoratore.
I premi sull'assicurazione sulla vita versati dal datore di lavoro, invece, sono tassati in capo al lavoratore.
In caso di lavoro autonomo la base imponibile è pari alla differenza tra entrate e uscite relative.
A differenza delle spese effettive deducibili integralmente, per taluni redditi da lavoro autonomo, un contribuente può
applicare deduzioni lump-sum, variabili a seconda del reddito percepito tra il 20 e il 40 per cento.
Fonte: Governo della Russia
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia disciplina doganale
BARRIERE TARIFFARIE:
In generale, il livello medio dei dazi russi, pari a circa l'11-12%, è già oggi in linea con quello di altri Paesi membri
dell'OMC/WTO (la Russia ha aderito all’Organizzazione Mondiale per il Commercio a partire dal dicembre 2011).
Tuttavia, la Russia impone ancora dazi doganali elevati in alcuni settori (Tessile, Arredo, Agroalimentare). La situazione
è migliorata decisamente grazie alla firma del protocollo bilaterale con la Commissione Europea, che disciplina
le condizioni di accesso della Russia all'OMC. Mosca ha accettato una riduzione generale delle tariffe, compresa
una leggera diminuzione dei picchi tariffari nei settori strategicamente sensibili per la propria industria (automobili,
aeronautica, acciaio). La media tariffaria dei prodotti industriali sarà a breve pari al 7,6%, un valore sensibilmente
inferiore rispetto all’8,9% ottenuto dai cinesi al momento della loro accessione all'OMC.
BARRIERE NON TARIFFARIE:
Nella Federazione Russa permangono varie barriere di natura non tariffaria, con numerosi ostacoli tecnici al commercio
di prodotti industriali ed agro-alimentari. Il sistema russo delle certificazioni e standardizzazioni, dei controlli sanitari e
fitosanitari, delle procedure di registrazione e rilascio di licenze è eccessivamente minuzioso e poco trasparente, oltre
che scarsamente armonizzato con le pratiche internazionali in materia. L'autocertificazione viene di rado accettata,
mentre prevale un uso estensivo della certificazione demandata a terzi e le autorizzazioni sono di durata limitata.
Pertanto, l'esportatore verso la Federazione Russa è costretto di regola ad affrontare una serie di controlli e costose
procedure per la registrazione, l'ottenimento e il rinnovo di licenze e permessi, con conseguenti frequenti ritardi. Le
Autorità statali (l'Ente statale Gostandard, le Agenzie federali ed i singoli dicasteri tecnici) normalmente non accettano
le certificazioni comunitarie (ad esempio ISO 9000), ma chiedono attestati di qualità e/o conformità ad hoc ed
impongono complesse procedure di registrazione (vedere slide successiva). La materia è al momento al centro di una
significativa revisione, nel quadro dell'Unione Doganale con Bielorussia e Kazakhstan e dell'entrata in vigore del codice
doganale comune e dell'armonizzazione delle normative interne ai tre Paesi. Anche le aziende straniere che hanno
avviato investimenti sul territorio russo incontrano spesso talune difficoltà per ottenere dalle Autorità locali i permessi e
le necessarie autorizzazioni amministrative (in campo sanitario, ambientale, edilizio e per gli allacciamenti ai servizi di
energia elettrica ed acqua). Fonte: Governo della Russia
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L’ente accreditato per il rilascio della certificazione è
Gosstandard.
La procedura di ottenimento di certificazione include:
• la dichiarazione per l’ottenimento di certificato (con
tutta la descrizione tecnica dei prodotti e altri
documenti rilevanti)
• la decisione sulla dichiarazione, incluso lo schermo
specifico applicabile a una categoria dei prodotti
• selezione e identificazione di campioni per la loro
omologazione
• la valutazione della produzione
• la valutazione dei risultati ottenuti e la decisione finale
sul rilascio o rifiuto di rilascio del certificato
• il controllo/ispezione dei prodotti.
a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia certificazione - GOST
Il quadro regolamentare in Russia è molto diverso dal contesto europeo. Se nel mercato UE vige il principio del mutuo
riconoscimento e la certificazione obbligatoria (marcatura CE) è richiesta solo per determinate famiglie di prodotti
pericolosi o associati a gravi rischi, in Russia, in base alla legge n. 508 del 22/07/92 sulla difesa dei diritti dei
consumatori, la maggior parte dei prodotti destinati alla commercializzazione sui mercati interni della
Federazione deve essere certificata per verificare la conformità del prodotto agli standard nazionali russi.
Nel sistema di controllo doganale della sicurezza delle merci, il documento principale è costituito dal certificato di
conformità rilasciato nell’ambito del sistema di certificazione obbligatoria GOST-R.
GOST è un'abbreviazione di "Gosudarstvennyj Standart" (Standard di Stato in russo). Tale sistema nazionale di
certificazione è stato introdotto per proteggere la salute pubblica e assicurare la sicurezza e qualità dei prodotti importati
che hanno inondato i mercati nazionali dei Paesi ex-URSS.
I prodotti per cui è richiesta per legge la certificazione sono:
• Alimentari e confezionamento
• Impianti elettrici
• Cosmetici
• Prodotti tessili
• Prodotti dell’industria meccanica, impianti
• Macchinari meccanici e strumentazione elettronica
• Materiali da costruzione
• Prodotti di lavorazione delle materie prime
Fonte: Governo della Russia
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La cooperazione istituzionale tra Italia e Federazione Russa avviene nel seno dei periodici Vertici, ai quali partecipano
regolarmente anche i Ministri economici (Comunicazioni, Energia, Finanze, Sviluppo Economico) e di un organismo ad
hoc, il Consiglio italo-russo per la Cooperazione Economica, Industriale e Finanziaria, istituito dal Trattato bilaterale di
Amicizia e Cooperazione del 1994.
Il Consiglio co-presieduto dal Ministro degli Esteri da parte italiana e dal Primo Vice Primo Ministro da parte russa si
riunisce ogni anno, alternativamente in Italia e in Russia, e rappresenta il massimo foro istituzionale di riferimento e di
coordinamento delle relazioni economiche bilaterali.
I lavori del Consiglio sono in genere preceduti, nel corso dell’anno, dalle riunioni dei Gruppi di lavoro tematici bilaterali:
• Cooperazione nel settore dello spazio
• Cooperazione nel settore agricolo
• Cooperazione economica e finanziaria
• Task Force per le PMI e i distretti industriali
• Gruppo di lavoro per il partenariato per la modernizzazione
• Cooperazione nel campo dell’industria e delle alte tecnologie
• Cooperazione nel settore del turismo
• Comitato imprenditoriale. La percezione del Made in Italy presso il pubblico russo è legata prevalentemente a beni di consumo nel settore agroalimentare, nella moda e nel design. Meno conosciute, ma altrettanto apprezzate dagli addetti ai lavori, sono le nostre eccellenze in altri campi - macchinari, tecnologia, beni industriali intermedi - che riguardano circa il 50% delle nostre esportazioni. In questi settori l’Italia ha conquistato importanti quote di mercato (nei settori dei macchinari per la lavorazione del legno, della plastica, del materiale di imballaggio per prodotti alimentari, delle macchine per l’agricoltura ecc.), collocandosi saldamente al secondo posto, dopo la Germania. La nostra posizione nel settore dei beni strumentali e di consumo beneficia del favore con il quale i consumatori russi guardano al Made in Italy, sinonimo di qualità, soffrendo del crescente ingresso nella Federazione Russa di merce contraffatta. La nostra presenza commerciale, inoltre, permane ancora eccessivamente concentrata a Mosca e San Pietroburgo, e pertanto appare opportuno puntare di più alla penetrazione commerciale nel resto della Russia, in particolare in quelle città la cui economia cresce a tassi elevati (Ekaterinburg, Kazan’, Novossibirsk, Samara, Tomsk, Vladivostok). Un limite all’incremento della penetrazione commerciale di prodotti italiani è rappresentato dall’assenza di imprese italiane nella grande distribuzione commerciale, dove invece sono molto attive numerose società straniere (francesi, svedesi, tedesche e turche).
a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia la cooperazione istituzionale Italo-Russia
Fonte: Ambasciata italiana a Mosca
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RISCHIO POLITICO
La vittoria di Putin alle recenti elezioni Presidenziali garantisce una certa stabilità alla guida del Paese. Non sembra
inoltre in discussione la prosecuzione dell’attuale linea economico-politica, caratterizzata da una forte ingerenza politica
nei settori strategici. In Cecenia il processo di stabilizzazione, imposto con la forza dal Presidente Kadyrov, sembra
ormai avviato, tuttavia nelle altre regioni del Caucaso settentrionale si assiste alla crescente instabilità politica: si
registra infatti un aumento dell’attività terroristica di stampo islamista.
RISCHIO ECONOMICO
Dopo la recessione del 2009, nel 2010 l’economia ha evidenziato una ripresa, sebbene discontinua. Il tasso di inflazione
rimane a livelli piuttosto elevati.
RISCHIO BANCARIO E OPERATIVO
Le autorità hanno gestito con successo la crisi di liquidità. Ora il rischio principale è costituito dal deterioramento degli
asset, in particolare a causa dell’aumento dei crediti inesigibili. L’attività degli investitori può essere ostacolata dalla
limitata trasparenza del sistema e dall’elevata burocrazia.
Condizioni di assicurabilità SACE:
categoria OCSE: 3/7- rischio medio
Rischio sovrano: senza condizioni
Rischio bancario: senza condizioni
Rischio privato: senza condizioni
a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia Rischio Paese (fonte SACE)
Ultimo aggiornamento SACE: Novembre 2011
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Russia
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Russia indirizzi utili UFFICI ITALIANI IN RUSSIA
AMBASCIATA ITALIANA A MOSCA
Denezhny Pereulok, 5
115127 Mosca
Tel: +7 495 7969691
Fax: +7 499 2410330
E-Mail: [email protected]
ICE – UFFICIO A MOSCA
Krasnopresnenskaja Naberezhnaja 12,
Edificio 13, Ufficio Nr. 1202
123610 Mosca
Tel: +7 495 9670275
Fax: +7 495 9670274
E-Mail: [email protected]
PROMOS – UFFICIO MOSCA
Responsabile: Filippo Li Gotti
1a Tverskaya-Yamskaya, n. 6,
building 1, piano 4, ufficio 46 e 47
125047 - Mosca
E-Mail: [email protected]
MINISTERI ENTI – GOVERNO RUSSO
MINISTERO DEGLI ESTERI
32/34 Smolenskaya-Sennaya Ploshchad
119200 - Mosca
Tel/Fax: +7 499 2441606
MINISTERO DELL’ECONOMIA
1,3 1-ya Tverskaya-Yamskaya, Mosca
Tel: +7 495 6940353
Fax: +7 499 2516965
MINISTERO DELL’ENERGIA
42 Shchepkina St,
107996 - Mosca
Tel: +7 495 7105500
MINISTERO TRASPORTO FERROVIARIO
1/1 Ulitsa Rozhdestvenka
109012 – Mosca
Tel: +7 495 6261010
ENTI PUBBLICI
Federal Service for Intellectual Property
30-1 Berezhkovskaya nab. Moscow G-59
GSP-5 123995 Russian Federation
RZD – Russian railways
Novaya Basmannaya 2,
107174 – Mosca
Tel : +7 499 2621628
Fax: +7 499 9752411
OAO RAO UES
Tel/Fax: +7 495 6201609
INTER RAO UES
Krasnopresnenskaya Naberezhnaya 12, Entrance 7
123610 - Mosca
Tel: +7 495 9670527
Fax: +7 495 9670526
E-Mail: [email protected]
GOSTCONSULT – Certificazione GOST (Ufficio Italia)
Viale Europa 7
35129 Ponte San Nicolò (PD)
Tel: +39 340 2530963
Fax: +39 049 7969202
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