anie scheda paese brasile
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Scheda Paese
Brasile
a cura del Servizio Centrale Studi Economici
Federazione ANIE
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Brasile indice della Scheda Paese
Caratteristiche del Paese Pag. 3
Suddivisione amministrativa Pag. 4
Indicatori macroeconomici Pag. 5
Industria Elettrotecnica ed Elettronica in Brasile Pag. 7
Partner commerciali Pag. 11
Interscambio commerciale dell’Italia con il Brasile Pag. 12
Interscambio commerciale Italia - Brasile di Elettrotecnica ed Elettronica Pag.13
Opportunità Paese: Piani governativi di sviluppo, Trasporti Ferroviari, Energia elettrica e Comunicazioni Pag. 15
Investimenti diretti esteri (IDE) Pag. 23
Disciplina generale degli IDE e costituzione delle società in Brasile Pag. 24
Mercato del lavoro Pag. 26
Sistema bancario e tutela dei diritti di proprietà intellettuale Pag. 27
Fiscalità Pag. 29
Accesso al mercato e fiscalità doganale Pag. 31
Rischio Paese (fonte SACE) Pag. 33
Indirizzi utili Pag. 34
Contatti ANIE Pag. 35
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Brasile caratteristiche del Paese
Superficie: 8.514.877 km² Popolazione: 203.429.773 (luglio 2011) Densità della popolazione: 24 abitanti per km² Capitale: Brasilia
Lingua Ufficiale: Portoghese
(presenti numerosissime minoranze linguistiche tra cui spagnolo, inglese, tedesco e italiano)
Moneta Ufficiale: Real (BRL)
Tasso di cambio 2010 pari a 1 Euro = 2,33 BRL Distribuzione Popolazione:
- Area Urbana: 87%
- Area Rurale: 13%
Il 26,2% della Popolazione ha un’età inferiore ai 15 anni Tasso di Alfabetizzazione: 88,6% di cui:
- Uomini: 88,4%
- Donne: 88,8%
Fonte: CIA The World Fact Book
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Brasile suddivisione amministrativa
Il Brasile è composto da 26 stati federati, più un distretto federale nel quale si trova la capitale, che è uno stato autonomo. Da un punto di vista geografico il paese è diviso in 5 grandi regioni geografiche (região, pl. regiões), la suddivisione è stata adottata per fini statistici e non ha dunque rilevanza da un punto di vista amministrativo. Le città principali del Brasile sono San Paolo, Rio de Janeiro, Belo Horizonte, Brasília, Salvador, Fortaleza, Recife, Curitiba, Porto Alegre, Manaus, Belém e Goiânia.
Fonte: Governo del Brasile
Regione Nord
Regione Nord-Est
Regione Centro-Ovest
Regione Sud-Est
Regione Sud
Acre
Amapá
Amazonas
Pará
Rondônia
Roraima
Tocantins
Alagoas
Bahia
Ceará
Maranhão
Paraíba
Pernambuco
Piauí
Rio Grande do Norte
Sergipe
Goiás
Mato Grosso
Mato Grosso do Sul
Distrito Federal do Brasil*
* Stato autonomo
Espírito Santo
Minas Gerais
Rio de Janeiro
São PauloParaná
Santa Catarina
Rio Grande do Sul
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Brasile indicatori macroeconomici
Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economi ANIE su dati IBGE, FMI, MIDC/SECEX
* dato di previsione
Indicatori 2007 2008 2009 2010 2011*
PIL a prezzi correnti (Miliardi di Euro) 1.005,6 1.125,3 1.117,7 1.576,7 1.754,8
PIL pro capite a prezzi correnti (Migliaia di Euro) 5,4 5,9 5,9 8,2 9,0
Tasso di crescita del PIL (variazione % a prezzi costanti) 6,1 5,2 -0,6 7,5 4,5
Indice Produzione Industriale (variazione %) 5,9 2,9 -7,3 10,5 4,2
Tasso d'Inflazione (variazione %) 3,6 5,7 4,9 5,0 6,3
Tasso di Disoccupazione (%) 9,3 7,9 8,1 6,7 6,7
Tasso di Cambio Euro (EUR) per Real (BRL) 2,66 2,67 2,77 2,33 n.d.
Esportazioni totali (Miliardi di Euro) 117,2 134,6 109,7 152,3 164,2
Importazioni totali (Miliardi di Euro) 88,0 117,8 91,5 137,0 149,9
Saldo Commerciale totale (Miliardi di Euro) 29,2 16,8 18,2 15,3 14,3
Bilancia Commerciale
6
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Agroalimentare
26%
Mezzi di trasporto
18%
Metallurgia
12% Chimica
12% Elettrotecnica ed
Elettronica
8%
Meccanica
5%
Plastica e gomma
4%
Tessile e abbigliamento
4%
Altre Industrie
Manifatturiere
11%
Industria Manifatturiera
ed Estrattiva
26%Servizi
68%
Agricoltura
6%
Brasile PIL per settori economici
Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati IBGE
….Industria Manifatturiera composizione per produzione settoriale
Prodotto interno lordo composizione per settori economici
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gen
. -
2005
ma
g. -
2005
sett
. -
2005
gen
. -
2006
ma
g. -
2006
sett
. -
2006
gen
. -
2007
ma
g. -
20
07
sett
. -
2007
gen
. -
2008
ma
g. -
2008
sett
. -
2008
gen
. -
2009
ma
g. -
2009
sett
. -
2009
gen
. -
2010
ma
g. -
2010
sett
. -
2010
gen
. -
2011
ma
g. -
2011
0,0
20,0
40,0
60,0
80,0
100,0
120,0
140,0
160,0
180,0
Industria Manifatturiera
Industria Elettrotecnica
Industria Elettronica
Brasile volumi produttivi dell’industria Elettrotecnica ed Elettronica in Brasile I
Indice base Gennaio 2005 = 100, componente di ciclo trend
Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati IBGE
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Brasile volumi produttivi dell’industria Elettrotecnica ed Elettronica in Brasile II
Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati IBGE
variazioni annue, da dati corretti per giorni lavorativi
-0,2%
8,3%
2,9%
-1,2%
13,6%
5,9%
-3,0%
3,7%
2,9%
-25,5%
-19,8%
-7,3%
3,6%
9,2%
10,5%
2006
2007
2008
2009
2010
Industria Manifatturiera
Industria Elettrotecnica
Industria Elettronica
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214
233
240
2008 2009 2010
8,7%
-35,2%
40,9%
2008
2009
2010
Brasile industria Elettrotecnica in Brasile
Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati IBGE
Unità produttive Unità: 4.966 nel 2010, composizione per dimensione d’impresa
Addetti Forza lavoro occupata, dati in migliaia
Fatturato 28,0 Miliardi di Euro nel 2010, composizione per comparti
Esportazioni Variazioni annue
Piccole imprese
88%
Grandi imprese
3% Medie imprese
9%
45%
25%
13%
9%
3% 3% 2% Energia
Apparecchi domestici e professionali
Cavi
Ascensori e scale mobili
Componenti e sistemi per impianti
Illuminazione
Trasporti ferroviari ed elettrificati
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Brasile industria Elettronica in Brasile
Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati IBGE
Unità produttive Unità: 4.282 nel 2010, composizione per dimensione d’impresa
Addetti Forza lavoro occupata, dati in migliaia
Fatturato 24,3 Miliardi di Euro nel 2010, composizione per comparti
Esportazioni Variazioni annue
Piccole imprese
89%
Grandi imprese
3% Medie imprese
8%
176
170171
2008 2009 2010
31%
27%
24%
8%
4% 6% Informatica
Elettronica di consumo
Apparati e sistemi per comunicazioni
Automazione e misura
Componenti elettronici
Sicurezza e automazione edifici
9,5%
-23,6%
2,5%
2008
2009
2010
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Brasile partner commerciali
Aree di importazione del Brasile (Anno 2010) Aree di esportazione del Brasile (Anno 2010)
Con oltre 150 Miliardi di Euro le esportazioni del Brasile nel 2010 hanno archiviato una crescita del 38,8%. Anche per l’anno
in corso e in virtù delle indicazioni raccolte nel primo semestre 2011 l’export brasiliano dovrebbe confermarsi in un percorso di
crescita. Trainanti i flussi in uscita delle materie prime (soia, caffè e metalli non ferrosi) e mezzi di trasporto. Principali mercati di
sbocco Cina, USA e Argentina con una quota complessiva sul totale esportato nel 2010 superiore al 30%. Principali mercati
europei di destinazione Paesi Bassi, Germania, Regno Unito e Italia (quota aggregata del 13,5%).
Dopo il momentaneo arretramento del 2009, nel 2010 le importazioni brasiliane hanno registrato una forte ripresa a due
cifre. USA, Cina e Argentina sono i principali Paesi fornitori della domanda brasiliana. L’import brasiliano si concentra nei settori
della meccanica, chimica e naturalmente materie prime (petrolio e gas naturale).
Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati IBGE
Nr. Paese Partner Quota % Var. % 2010/2009
1 USA 14,9 35,0
2 Cina 14,1 60,9
3 Argentina 7,9 27,9
4 Germania 6,9 27,2
5 Corea del Sud 4,6 74,8
6 Giappone 3,8 30,1
7 Nigeria 3,3 24,4
8 ITALIA 2,7 32,0
9 Francia 2,6 32,7
10 India 2,3 93,6
11 Altri Paesi 36,8 44,6
Nr. Paese Partner Quota % Var. % 2010/2009
1 Cina 15,3 46,6
2 USA 9,6 23,8
3 Argentina 9,2 44,9
4 Paesi Bassi 5,1 25,5
5 Germania 4,0 31,8
6 Giappone 3,8 67,2
7 Regno Unito 2,3 24,4
8 Cile 2,1 60,3
9 ITALIA 2,1 40,4
10 Russia 2,1 44,7
11 Altri Paesi 44,5 24,4
12
Meccanica strumentale35,8%
Mezzi di trasporto21,1%
Chimica e farmaceutica12,3%
Metallurgia8,2%
Elettrotecnica ed Elettronica7,4%
Prodotti agroalimentari2,5%
Altre Industrie12,7%
a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
In merito alle importazioni italiane dal Brasile, nel 2010 risultano in forte ascesa (1,9 Miliardi di Euro) a fronte del
rallentamento registrato nel 2009.
I principali prodotti brasiliani importati dall’Italia sono ascrivibili ai comparti del tessile–abbigliamento, della metallurgia,
carta e legno.
Il Saldo della bilancia commerciale si conferma nel 2010 positivo per il nostro Paese (2 Miliardi di Euro il
disavanzo).
Brasile interscambio commerciale dell’Italia con il Brasile
Esportazioni italiane verso il Brasile per settori industriali (Anno 2010)
Fonte: elaborazioni ANIE su dati ISTAT
Con un recupero rispetto ai livelli 2009, nel 2010 le esportazioni italiane verso il Brasile hanno quasi raggiunto i 4 Miliardi
di Euro. Secondo le più recenti stime per l’anno in corso il trend dovrebbe confermarsi positivo con un rialzo a doppia cifra.
L’export italiano si focalizza nei settori della meccanica strumentale, comparto che da solo rappresenta oltre circa il 36%
del totale esportato, mezzi di trasporto, chimica e farmaceutica e metallurgia. Il settore dell’elettrotecnica ed elettronica,
con una quota del 7,4%, risulta negli ultimi mesi in forte crescita. Se anche per il resto dell’anno si confermasse il buon
andamento del primo semestre 2011, l’export di settore dovrebbe superare i 300 milioni di euro.
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Brasile interscambio commerciale Italia-Brasile di Elettrotecnica ed Elettronica
Fonte: elaborazioni ANIE su dati Istat
2006 2007 2008 2009 2010
Esportazioni da Italia verso Brasile 232,7 272,3 293,1 241,2 283,4
Importazioni da Brasile verso Italia 53,0 52,6 51,3 55,9 55,2
Saldo Commerciale 179,6 219,7 241,8 185,4 228,2
Bilancia Commerciale (Dati in Milioni di Euro)TOTALE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA
0
50
100
150
200
250
300
350
2006 2007 2008 2009 2010
Esportazioni da Italia verso Brasile
Importazioni da Brasile verso Italia
Saldo Commerciale
Dati in Milioni di Euro
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Elettrotecnica60%
Elettronica 40%
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Brasile esportazioni di Elettrotecnica ed Elettronica italiane verso il Brasile
Fonte: elaborazioni ANIE su dati Istat
Totale esportazioni nel 2010 = 228,2 Milioni di Euro
distribuzione per macro comparti
COMPARTI ELETTROTECNICA mln Euro quota %
Produzione, Distribuzione, Trasmissione Energia 71,1 25,1
Cavi 44,4 15,7
Apparecchi Domestici e Professionali 28,5 10,1
Trasporti Feroviari ed Elettrificati 9,3 3,3
Illuminazione 8,4 2,9
Ascensori e Scale Mobili 5,4 1,9
Componenti e Sistemi per Impianti 3,7 1,2
COMPARTI ELETTRONICA mln Euro quota %
Automazione e Misura 50,1 17,7
Apparati e Sistemi per Comunicazioni 33,2 11,7
Componenti Elettronici 20,1 7,1
Informatica 5,6 2,0
Elettronica di Consumo 3,1 1,1
Sicurezza ed Automazione Edifici 0,6 0,2
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Brasile opportunità Paese: Piani governativi di sviluppo
Fonte: Governo del Brasile
Il Programa de Aceleração do Crescimento (PAC) è stato lanciato nel 2007 dal Presidente Lula e riguarda progetti di
infrastrutture su tre assi: infrastruttura logistica, infrastruttura energetica e infrastruttura sociale e urbana. In tre anni,
secondo fonti governative, è stato realizzato il 63,3% dei progetti previsti, includendo gli investimenti del settore privato.
Il 40,3% delle opere pubbliche è stato concluso.
Il settore con i progetti in stato di maggiore avanzamento risulta essere l’edilizia, con il 66,4% delle opere concluse.
Nell’energia e nella logistica è stato concluso appena il 27,6% delle opere.
Recentemente, il governo federale brasiliano ha lanciato il Programa de Aceleração do Crescimento 2 (PAC 2) che
prevede due fasi per gli investimenti: la prima tra il 2011-14 e la seconda dopo il 2014, per un valore complessivo di 1.590
miliardi di Real (circa 680 miliardi di Euro).
I progetti infrastrutturali saranno divisi in sei aree:
• Energia, acqua e luce per tutti
• Comunità cittadina (per l'aumento della copertura dei servizi nelle città)
• Minha Casa Minha Vida (Casa mia, Vita mia)
• Trasporti
• Città Migliore Si prevede che verranno spesi 958,9 miliardi di Real (circa 410 miliardi di Euro) entro il 2014. La maggior parte degli investimenti sarà destinata ai progetti energetici, per un valore totale di 1.092 miliardi di Real (circa 470 miliardi di Euro). Seguono i progetti nell’edilizia, con 278,2 miliardi di Real (circa 120 miliardi di Euro) per il programma Minha Casa Minha Vida e trasporti (circa 70 miliardi di Euro).
L’IIRSA (Iniziativa per l’infrastruttura regionale sudamericana) è un organismo intergovernativo voluto dal Brasile con
l’obiettivo di elaborare una serie di progetti per grandi assi di comunicazione internodale fra i Paesi dell’America
Latina. All’IIRSA è stata delegata la progettualità e la gestione di alcuni progetti di grande portata, con costi economici
elevati e attenzione all’impatto ambientale per i collegamenti tra gli Stati.
Nel portafoglio dei progetti IIRSA, i 12 governi del Sud America che ne fanno parte hanno trovato l’accordo consensuale
per 514 progetti riguardanti infrastrutture di trasporto, energia e comunicazione, che rappresentano un investimento stimato
alla fine del 2010 di circa 80 miliardi di dollari.
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Brasile opportunità Paese: Trasporti Ferroviari ed Elettrificati
Fonte: Ministero dei Trasporti, Governo del Brasile
La rete ferroviaria brasiliana conta 28.084 km di estensione di cui 1.121 km elettrificati.
Con il 1992 si è dato avvio alla privatizzazione del settore con la liquidazione della società pubblica RFFSA (acronimo di
Rede Ferroviária Federal, Sociedade Anônima). Attualmente il servizio ferroviario è gestito da Associação Nacional
dos Transportadores Ferroviários (ANTF). Le ferrovie brasiliane risultano inadeguate; oltre al fatto che non hanno subito
alcuna evoluzione dall'inizio degli anni Settanta, la rete ferroviaria continua a essere la metà di quelle di Cina e Canada,
due paesi simili in termini di superficie.
Ampi progetti di investimento sono previsti nel settore che riguardano innanzittutto la realizzazione della rete ad alta
velocità. Nel 2010 il Presidente Lula ha lanciato la gara d’appalto internazionale per la costruzione della prima linea
ferroviaria ad Alta velocità dell’America Latina che collegherà le due principali metropoli brasiliane Rio de Janeiro e San
Paolo, e raggiungerà il centro industriale di Campinas.
La linea ferroviaria, che si prevede operativa per il 2015 in tempo per le Olimpiadi, disporrà di nove stazioni, comprese
quelle presso gli aeroporti internazionali delle due metropoli; raggiungerà i 350 km/h e avrà una lunghezza complessiva di
510 chilometri. Si prevede per la realizzazione del progetto un investimento di oltre 13 miliardi di dollari.
La gara riguarda l’affidamento dei lavori di costruzione, la gestione e la manutenzione per un periodo di 40 anni.
Lula ha inoltre firmato nel 2010 un progetto di legge che dà vita alla statale Empresa de transporte ferroviario de alta
velocidad (Etav), con l’obiettivo di progettare l’Alta velocità in tutto il Paese. Il finanziamento governativo di tale importante
progetto è limitato alla quota del 60%.
Rimane prioritario per il governo brasiliano l’ammodernamento della grande ferrovia sulla direttrice nord–sud; in
particolare, è prevista la realizzazione della nuova tratta che congiungerà Miracela, nello Stato del Tocantis, con Lucas do
Rio Verde, nel Mato Grosso, per un percorso complessivo di 900 km.
Il secondo tratto di nuova realizzazione, della lunghezza di 500 km, congiungerà invece la città di Estreito, nel Maranho,
con Eliseu Martins, nel Piaui'.
Il terzo e ultimo tratto, di circa 430 km, riguarda invece un'estensione dell'attuale rete che collega Agailandia, nel
Tocantins, a Bele'm. L’investimento originariamente si aggirava ad oltre 5 miliardi di dollari.
Sono previsti infine investimenti per il miglioramento e l’ampliamento del servizio di metropolitana nella città di San Paolo.
Con 5 linee che si estendono per oltre 70 km, la metropolitana di San Paolo risulta da ultime indagini la più affollata a livello
mondiale. Il servizio copre giornalmente la richiesta di 4 milioni di persone.
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Brasile opportunità Paese: Energia elettrica Il Brasile è la più grande economia dell'America Latina e il decimo maggiore consumatore di energia elettrica nel
mondo. La capacità di generazione in Brasile è dominata da impianti idroelettrici (24 con una produzione di 1.000
MW). L'Agenzia Nazionale per l'Energia Elettrica (ANEEL) ha commissionato studi di fattibilità per alcuni nuovi impianti
idroelettrici di piccole e medie dimensioni, per una capacità complessiva di 31.000 MW. I più importanti progetti
riguarderanno le aree di Jirau, Santo Antônio e Belo Monte.
A partire dal 2007 è stato rilanciato il progetto governativo per il settore nucleare che ha previsto la ripresa della
costruzione dell’impianto Angra 3. E’ attualmente in fase di selezione il sito per la costruzione di un quarto impianto
nucleare da realizzare nel Paese.
In merito agli impianti termoelettrici, attualmente la realizzazione di nuovi impianti è compromessa dalla mancanza di
approvvigionamento sicuro di gas naturale.
La domanda di elettricità è desinata a crescere in Brasile in media annua del 3,6% portando il consumo totale nei
prossimi anni a 504 TWh (consumo medio pro capite 2.572 KWh). Il settore energetico in Brasile serve oltre 50 milioni
di clienti, che corrispondono a circa il 97% delle famiglie residenti nel Paese.
Fonte: Ministero dell’Energia , Brasile
Mix energetico in Brasile
distribuzione %, Anno 2009 (ultimo dato disponibile)
Idroelettrico 70,7
La qualità del servizio è condizionato da frequenti
fenomeni di interruzione (in media all’anno la durata delle
interruzioni per abbonato è di 16,5 ore) e di perdite a
livello di distribuzione di energia elettrica quantificabili a
circa il 14%.
Il Ministero dell’Energia e delle Risorse Minerarie ha la
responsabilità di definire le politiche nazionali nel settore
elettrico, mentre l'Agenzia Nazionale per l'Energia
Elettrica (ANEEL) si occupa della regolamentazione del
settore.
Il Gestore del sistema elettrico nazionale (ONS) è un
ente no profit privato creato nel 1998 ed è responsabile
per il coordinamento e controllo della produzione e
trasmissione del sistema nazionale.
Idroelettrico 70,7
Termoelettrico23,9
Rinnovabili 3,6
Nucleare 1,8
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Brasile opportunità Paese: Energia elettrica, fonti rinnovabili
Nell'aprile 2002 il governo brasiliano ha approvato la legge 10.438 (conosciuta con il termine Proinfa). Proinfa è un
programma governativo concepito per la promozione e incentivazione dello sviluppo delle energie rinnovabili in
Brasile. In particolare:
Fotovoltaico
Se è vero da un lato che il comparto del fotovoltaico nel Paese muove ancora i primi passi, si assiste d’altra parte a un
crescente interesse per questa fonte energetica come testimonia il lancio di un piano che vede insieme la società
brasiliana Manserv e il gruppo spagnolo Assyce per la realizzazione di circa 600 MW di parchi fotovoltaici negli stati
brasiliani nordorientali di Bahia, Paraíba, Rio Grande do Norte e Ceará attraverso la società comune Sistema de
Energia Renovável (Ser). Tra i punti chiave del progetto ci sono l'esenzione delle tariffe per la distribuzione e la
trasmissione dell’energia elettrica e l’inserimento del fotovoltaico nel Programa de Incentivo de las Fuentes de Energía
Eléctrica (Proinfa), istituito nel 2002. Tra i benefici attesi, innanzitutto la “riduzione dei costi di produzione e di
distribuzione” e “l'affidabilità” della tecnologia fotovoltaica, che consentirà di far fronte ai numerosi blackout causati in
Brasile non tanto dalla mancanza di energia elettrica, quanto da problemi nella sua trasmissione verso il consumatore
finale.
Eolico
Il governo sta attualmente promuovendo un piano di sviluppo per la realizzazione di 71 progetti in ambito eolico.
Gli impianti eolici pianificati avranno una potenza di 1.805 MW e saranno realizzati negli stati di Rio Grande do Norte,
Ceará, Bahia, Rio Grande do Sul e Sergipe. Il progetto finanziato è di circa 7 miliardi di dollari, in gran parte da
investimenti privati.
Bioelettricità e agroenergia
L’elettricità prodotta nelle centrali saccarifere è per definizione un processo efficiente e sostenibile in termini
ambientali, trattandosi di una produzione di energia a partire dalla biomassa residuale della produzione di etanolo e di
zucchero. Le centrali del settore saccaro-energetico sono storicamente diffuse in Brasile grazie alla disponibilità delle
materie prime e in virtù degli investimenti governativi avviati a partire dal 2004. Il potenziale di generazione nei
prossimi anni sarà funzionale alla tecnologia impiegata e alla disponibilità della biomassa. Si prevede che nel 2020 il
potenziale di generazione raggiungerà quota 14.379 MW.
Fonte: Ministero dell’Energia , Brasile
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Brasile opportunità Paese: Energia elettrica, ristrutturazione rete elettrica
Il Brasile punta al miglioramento dei servizi per la distribuzione dell’energia elettrica attraverso la riorganizzazione di
sei utilitiy presenti nelle regioni del nord e del nord-est del paese. Per portare a termine l’obiettivo ha fatto richiesta di
prestito alla World Bank ottenendo 495 milioni di dollari.
Il progetto di ristrutturazione della rete, che coinvolgerà in primis la società pubblica brasiliana Eletrobras, lavorerà per
la riduzione delle perdite di energia e per il miglioramento delle infrastrutture di distribuzione mediante l’acquisto di
nuove attrezzature, di servizi che perfezionino la distribuzione, di contatori intelligenti per il monitoraggio dei consumi e
per l’acquisizione delle informazioni necessarie alla gestione dell’erogazione del servizio, compresa la vendita
energetica al dettaglio.
Inoltre verrà presentato un centro di formazione e di ricerca per offrire la possibilità di frequentare corsi per la gestione
della risorsa idrica e per la gestione ambientale. Gli interventi programmati andranno a beneficio di circa tre milioni di
persone, divise in 118 comuni rurali.
Previsioni di investimenti governativi nel settore dell’energia elettrica del Brasile
distribuzione % per segmenti, Anni 2012 - 2015
Generazione 57,4
Distribuzione 25,8
Trasmissione 16,8
Fonte: Ministero dell’Energia , Brasile
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Brasile opportunità Paese: Energia elettrica utility del settore I
RAGIONE SOCIALE PRINCIPALI AZIONISTI SITO INTERNET
Eletrobrás Federal Gvt. www.eletrobras.com
CESP SP State Gvt. www.cesp.com.br
Cemig MG State Gvt. www.cemig.com.br
Copel PR State Gvt. www.copel.com
Tractebel Energia GDF Suez www.tractebelenergia.com.br
AES Tiete AES Corp. www.aestiete.com.br
UTILITY SETTORE GENERAZIONE ENERGIA ELETTRICA
RAGIONE SOCIALE PRINCIPALI AZIONISTI AREA TERRITORIALE DI COMPETENZA SITO INTERNET
CTEEP ISA (Colombia) São Paulo State www.cteep.com.br
Terna Participacoes Terna (Italy) Goias, Bahia, Brazilian, Maranhao
Cemig State of MG Minas Gerais www.cemig.com.br
Copel State of Parana Parana www.copel.com
Electrosul www.eletrosul.gov.br
Furans www.furnas.com.br
Electronorte www.eln.gov.br
Chesf www.chesf.gov.br
UTILITY SETTORE TRASMISSIONE ENERGIA ELETTRICA
AZIENDE CHE SI OCCUPANO ANCHE DI TRASMISSIONE ENERGIA ELETTRICA
Eletrobrás Brasile - territorio
Fonte: Ministero dell’Energia , Brasile
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Brasile opportunità Paese: Energia elettrica utility del settore II
RAGIONE SOCIALE PRINCIPALI AZIONISTI AREA TERRITORIALE DI COMPETENZA SITO INTERNET
Cemig MG State Govt Minas Gerais www.cemig.com.br
Eletropaulo AES Corp. São Paulo City www.eletropaulo.com.br
CPFL VBC Group São Paulo State - São Paulo City www.cpfl.com.br
Copel PR State Govt. Parana www.copel.com
Energias do Brasil EDP São Paulo, Rio Grande do Sul www.energiasdobrasil.com.br
Celesc SC State Gvt Santa Catarina www.celesc.com.br
Light Servicos de Electricidade EDF Río de Janeiro City www.lightrio.com.br
Equatorial (Cemar) GP Investimentos/Pactual Maranhao www.equatorialenergia.com.br
Ampla (Cerj) Enersis Rio de Janeiro www.ampla.com
UTILITY SETTORE DISTRIBUZIONE ENERGIA ELETTRICA
Fonte: Ministero dell’Energia , Brasile
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Brasile opportunità Paese: Comunicazioni
Fonte: Anatel, Governo del Brasile
Il sistema di telecomunicazioni brasiliano è profondamente cambiato negli ultimi anni. Nel 1997 sono state approvate
diverse leggi in materia di privatizzazioni e di liberalizzazioni e nel 1998 è stata costituita l’autorità di regolamentazione
del settore (Anatel). Da quel momento varie imprese straniere hanno partecipato al processo di liberalizzazione, in
particolare Mci, Telefonica, Telecom Italia, Portugal Telecom e Telesystem.
Il mercato delle telecomunicazioni in Brasile risulta in forte crescita, soprattutto nei comparti della telefonia mobile, con
l’accelerazione della sostituzione Fisso-Mobile, e in virtù della diffusione della banda larga. Il mobile broadband
rappresenta sempre più un’alternativa particolarmente competitiva al fixed broadband, in relazione sia alle
caratteristiche delle reti fisse che alle peculiarità geografiche del Paese. Secondo le stime più aggiornate, in Brasile
sono attualmente in funzione più di 68 milioni e mezzo di cellulari che, assieme ai 40 milioni di telefoni fissi, collocano il
Paese al quinto posto su scala mondiale per teledensità dopo Cina, Stati Uniti, Giappone e Germania.
Ulteriori piani governativi di diffusione della telefonia mobile sono stati programmati nell’agenda governativa nel corso
degli ultimi anni. In primis sono stati previsti incentivi per l’acquisto di telefoni cellulari a favore delle fasce più deboli
della popolazione (si stima 11 milioni di abitanti beneficeranno di tali agevolazioni).
Inoltre sono previsti ulteriori investimenti pubblici per la
diffusione della banda larga e per il miglioramento della rete
Infrastrutturale, che coinvolgerà i più importanti centri urbani
sede degli avvenimenti sportivi di rilevanza internazionale in
programma nei prossimi anni.
Da segnalare che recentemente (luglio 2011) Telecom Italia
ha rafforzato la sua presenza in Brasile attraverso
l’acquisizione per 700 milioni di euro di Aes Atimus,
operatore di telecomunicazioni con una rete di 5.500
chilometri di fibra ottica che copre gli Stati di San Paolo e
Rio de Janeiro.
Mercato della telefonia mobile
(45 miliardi di Euro nel 2010)
distribuzione % per i principali operatori telefonici
Vivo 29,5
Claro 25,6
Tim Brasil 25,6
Altri operatori 19,4
23
Paesi Bassi 18,8
USA 16,0
Spagna 11,2
Germania 8,1Francia 7,0
Giappone 5,5
Altri Paesi33,4
0
10
20
30
40
50
60
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011*
IDE dato aggregato IDE implementati per singolo anno (scala dx)
a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Brasile investimenti diretti esteri (IDE)
Paesi di provenienza degli Investimenti
distribuzione %, Anno 2009 (ultimo dato disponibile)
Fonte: elaborazioni ANIE su dati Unctad, Banco Central di Brasil
Il Brasile è il più importante mercato dell’America Latina in termini di destinazione degli investimenti diretti esteri. Sulla base
dei primi dati del semestre 2011, gli investimenti per l’anno in corso dovrebbero confermarsi in segno positivo e superare la
soglia dei 40 miliardi di dollari. Fatta eccezione per i Paesi Bassi (piazza finanziaria internazionale), i principali Paesi
investitori sono USA, Spagna, Germania e Francia.
Dal 2000 ad oggi gli investimenti diretti esteri italiani implementati in Brasile ammontano complessivamente a oltre 3
miliardi di dollari. Al 2011 sono state censite 370 filiali e uffici di rappresentanza italiani in loco, di cui 50 grandi imprese
produttive, 6 imprese di costruzione, 4 istituti di credito e oltre 300 PMI.
Andamento degli IDE (2000 – 2011*)
Milioni di US$ Milioni di US$
* Gennaio - Giugno
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Brasile disciplina generale degli investimenti diretti esteri
La disciplina normativa degli investimenti stranieri in Brasile è basata sulla legge 4.131 del 1962 (conosciuta come Lei de Capitais Estrangeiros), modificata dalla legge 4.390 dell’agosto 1964; tali leggi sono state regolate attraverso il decreto 55.762 del 17 febbraio 1965 e successive modifiche. Ulteriori regole sono emanate dalle autorità monetarie brasiliane. In conformità a tali norme sono compresi nel concetto di capitale straniero: “i beni, le macchine e gli impianti introdotti in Brasile senza una spesa valutaria iniziale, destinati alla produzione di beni o servizi, nonché le risorse finanziarie o monetarie introdotte nel Paese e destinate ad attività economiche, a condizione che, in entrambe le ipotesi, appartengano a persone fisiche o giuridiche residenti, domiciliate o con sede all’estero”. La Costituzione Federale, in vigore dal 5 ottobre 1988, conteneva delle restrizioni in materia di investimenti stranieri in settori quali ricerca e lavorazione dei giacimenti di petrolio, nucleare, TLC e servizi e installazioni di energia elettrica ed utilizzo a fini energetici delle risorse idriche. A partire dal 1995, a seguito di alcune revisioni costituzionali, sono state ampliate le possibilità d’intervento degli investitori stranieri nelle materie sopra indicate, essendo stata eliminata la differenziazione delle imprese costituite in Brasile sulla base dell’origine, nazionale o straniera, del capitale. In virtù di tali novelle costituzionali è stata, inoltre, consentita la partecipazione straniera allo sfruttamento delle risorse minerarie ed idriche. È stato inoltre eliminato il monopolio pubblico nei settori delle telecomunicazioni. È importante evidenziare che in data 11 gennaio 2003, è entrato in vigore in Brasile il Nuovo Codice Civile (NCC), approvato dalla Legge 10.406 del 10 gennaio 2002. Tale intervento legislativo ha unificato le normative che erano regolate in precedenza dal Codice Civile e dal Codice Commerciale, adottando un sistema unico per il Diritto Privato (alla stregua del Codice Civile Italiano del 1942).
Fonte: Agenzia per la Promozione degli Investimenti esteri, Brasile
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Brasile procedure per la costituzione di società Le società estere possono operare in Brasile sia in via diretta, per mezzo di succursali o filiali, sia in via indiretta, per mezzo di affiliate o tramite joint-ventures, costituite secondo una delle diverse forme previste dall’ordinamento giuridico.
Fonte: Governo del Brasile
Succursale di società estera
Tale forma societaria è disciplinata dall’art. 64 e
seguenti del Decreto-Legge n. 2.627 del 26.09.40. Le prescrizioni del NCC confermano la necessità di un’autorizzazione da parte del potere esecutivo, per il funzionamento di società estere in territorio nazionale. La società estera che desideri ottenere tale autorizzazione per poter operare in Brasile dovrà presentare domanda al Departamento Nacional de Registro do Comércio (DNRC), corredata da una specifica documentazione. Il legale rappresentante della società deve essere obbligatoriamente residente nel Paese.
Succursale di società estera
Società a Responsabilità Limitata (Sociedade Limitada - Ltda.)
Società per Azioni (Sociedade Anônima - S.A.)
PRINCIPALI FORME DI ORGANIZZAZIONE
DI UN’IMPRESA
Società a Responsabilità Limitata Il modello di società in questione costituisce la forma preferita dagli investitori per la semplicità di struttura, organizzazione e funzionamento, che comporta minori oneri e spese rispetto alla Sociedade Anônima (società per azioni). La responsabilità dei soci è limitata alle quote di loro titolarità, ma sussisterà una responsabilità solidale per il versamento integrale del capitale sociale. I soci stranieri non potranno esercitare l’amministrazione della società, ma dovranno nominare a tal fine un amministratore, residente in Brasile. La società è costituita da due o più persone fisiche o giuridiche, rappresentate eventualmente da procuratori, mediante un contratto che dovrà contenere la sottoscrizione di un avvocato, senza l’esigenza, in generale, di un capitale minimo, né di versamenti anticipati, dovendosi indicare il termine per il versamento dei conferimenti, i quali potranno essere espressi in denaro, in beni o in diritti. Nell‘ipotesi di conferimenti in natura da parte dell’investitore straniero, è importante che i beni siano regolarmente importati.
Società per Azioni La S.A. brasiliana è assimilabile alla Corporation americana ed alla società per azioni italiana. Tale tipo di società è la forma più idonea per medie e grandi imprese. I soci o azionisti devono essere come minimo due persone fisiche o giuridiche. La loro responsabilità sarà limitata al prezzo d’emissione delle azioni sottoscritte o acquisite. Le società quotate in borsa sono sottoposte alla regolamentazione della CVM – Comissão de Valores Mobiliários. In occasione della sottoscrizione del capitale, gli azionisti devono versare in denaro il 10% (dieci percento) del valore delle azioni sottoscritte presso un istituto bancario.
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Agricoltura20%
Industria14%
Servizi66%
a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Brasile mercato del lavoro
Fonte: elaborazioni ANIE su dati del Ministero del lavoro del Brasile
Occupazione per Settori
Non è necessario un contratto scritto per l’assunzione di un dipendente, poiché la contrattazione verbale è
assolutamente valida, essendo obbligatorio che vengano effettuate le dovute annotazioni nel libretto di lavoro e comunicato
alla Previdenza Sociale. Il libretto, infatti, è obbligatorio per qualsiasi lavoratore dipendente brasiliano e straniero, compresi i
dipendenti rurali. Come regola generale, il dipendente è assunto per un periodo indeterminato, essendo necessario stabilire
per scritto il periodo di prova (60/90 giorni a secondo del sindacato); i contratti a tempo determinato costituiscono un’eccezione
alla regola e ricorrono nei casi in cui la natura del lavoro lo richieda. La giornata di lavoro nelle imprese private è fissata in
8 ore e la settimana prevede un massimo di 44 ore di lavoro. Normalmente, gli operai possono effettuare un massimo di 2
ore di straordinario al giorno, che devono essere pagate con una maggiorazione del 50% rispetto al valore pagato per le ore
ordinarie lavorate. Nel caso il datore di lavoro voglia rescindere il contratto senza giusta causa, deve concedere un preavviso al
dipendente di almeno 30 giorni, se il pagamento del salario è mensile o di 8 giorni se il pagamento è settimanale. Il datore di
lavoro è obbligato a stipulare un’assicurazione contro gli incidenti sul lavoro per i propri dipendenti presso l’Istituto
Nazionale della Sicurezza Sociale (INSS), nella misura del 2% sul totale della busta paga. Il premio di tale assicurazione è
fissato dal Ministero Brasiliano del Lavoro e della Sicurezza Sociale.
Stipendio in Real contributo lavoratore contributo datore
< 840,55 7,65% 20,00%
da 840,56 a 1.050,0 8,65% 20,00%
da 1.050,1 a 1.400,91 9,00% 20,00%
da 1.400,92 a 2.801,82 11,00% 20,00%
> 2.801,82 11,00% 20,00%
IMPOSTA PREVIDENZA SOCIALE
Categorie da a
Operaio 200 1.200
Impiegato 700 1.500
Dirigente 2.100 5.200
SALARI
(VALORI MEDI MENSILI IN EURO)
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Brasile sistema bancario
L’attuale struttura del sistema bancario brasiliano è regolata dalla legge n. 4.595 del 31/12/64, che considera istituti
finanziari tutti quegli enti, pubblici e privati, che svolgano come attività principale o secondaria la valutazione,
intermediazione o sottoscrizione di risorse finanziarie proprie o di terzi, in valuta brasiliana o estera, così come la
custodia di terzi. Secondo la suddetta legge, il sistema bancario brasiliano è articolato in:
Consiglio Monetario Nazionale (CMN): regola le politiche monetarie e di credito mirate allo sviluppo economico e
sociale del Paese
Banca Centrale (BC): ha la funzione di far attuare e rispettare le disposizioni stabilite dal CMN. Autorizza, in via
esclusiva, la costituzione, le attività e le cessazioni nel paese delle istituzioni finanziarie
Banca Nazionale per lo Sviluppo Economico e Sociale (BNDES): è stata creata con la finalità di implementare le
politiche di investimento del Governo Federale
Altre istituzioni finanziarie pubbliche e private: banche commerciali, banche di investimento, società di credito,
finanziamento ed investimento
Fonte: Governo del Brasile, ICE San Paolo
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Brasile tutela dei diritti di proprietà intellettuale
Il processo di ammodernamento della legislazione brasiliana in materia di Proprietà Intellettuale, avviato ormai da
diversi anni, sta cominciando a dare i suoi frutti. Sulla spinta all’adeguamento della propria legislazione in base agli
standard internazionali, il Brasile ha promulgato tre leggi relative alla protezione della proprietà intellettuale:
1) Legge sulla Proprietà Intellettuale, L. 9.279/96 del 14 maggio 1996
2) Legge sul Diritto d’Autore, L.9.610 del 19 febbraio 1998
3) Legge sulla Tutela del Software, L. 9.609 del 19 febbraio 1998
Il principale ente di riferimento della proprietà intellettuale, per quanto attiene alla registrazione di marchi e brevetti, in
Brasile è l’INPI (Istituto Nazionale della Proprietà Intellettuale, con sede a Rio de Janeiro).
Brevetti
Il Codice della Proprietà Industriale (CPI) assicura all’autore di un’invenzione, modello o disegno industriale il diritto di
ottenere un brevetto, che gli garantisca la proprietà e l’uso esclusivo. Secondo quanto stabilito dalla legge, il CPI
assicura all’autore di qualsiasi nazionalità, il diritto di brevettare la propria invenzione, purché alla data della richiesta
del deposito abbia i caratteri di novità, attività inventiva ed applicazione industriale. La durata del brevetto è di 20 anni
a partire dalla data del deposito (15 anni nel caso di modelli e 50 anni nel caso di software). I tempi per l’approvazione
definitiva variano in media dai 4 ai 6 anni. La legge sulla proprietà industriale obbliga ciascun titolare di brevetto a
registrare il contratto di licenza presso l’INPI – Istituto per la Tutela della Proprietà Industriale.
Marchi
Il deposito di un marchio in Brasile ha validità di 10 anni dalla registrazione, ma può decadere prima della scadenza
per mancato uso o perché il titolare ha interrotto l’uso per un periodo superiore a 5 anni successivi. Possono essere
depositati anche i marchi esteri, di proprietà di qualsiasi persona fisica o giuridica, senza l’obbligo della nazionalità,
domicilio o residenza brasiliani. Tuttavia, le persone non residenti in Brasile potranno presentare la richiesta di
deposito solo attraverso un rappresentante (normalmente un ufficio legale specializzato) residente e domiciliato in
Brasile, con poteri per ricevere citazioni. Ai fini fiscali, le royalty pagate per la licenza di un marchio possono essere
detratte dai costi aziendali fino all’1% del fatturato netto.
Fonte: Governo del Brasile, ICE San Paolo
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Brasile imposta sul reddito delle persone giuridiche
L’imposta sul reddito delle persone giuridiche incide per il 15% sugli utili; esiste inoltre un’addizionale del 10% sugli utili
mensili oltre i 20.000 Real.
Per il calcolo dei profitti soggetti ad imposizioni tributarie possono essere utilizzati i seguenti metodi: Presunto – possono godere dei vantaggi di questo metodo semplificato di calcolo, le imprese con ricavi lordi annui uguali o inferiori a 48 milioni di Real (sono escluse alcuni tipi di società, soprattutto banche ed affini). Gli utili imponibili sono stimati trimestralmente in quota percentuale sul fatturato lordo, variabile dall’1,6% al 32%, secondo il tipo di attività svolta dall’azienda (per l’industria manifatturiera l’aliquota prevista è dell’8%) Reale – accertamento trimestrale sulla base del bilancio patrimoniale, rispettando le regole previste nella legislazione fiscale (utile reale). Tale modalità di calcolo è utilizzata sia dalle aziende che non possono usufruire del metodo precedente, sia da quelle che, pur potendo usufruire del calcolo stimato degli utili imponibili, trovano più vantaggioso il calcolo reale. Gli utili imponibili sono determinati a seguito della detrazione dei costi e delle spese, tra cui anche formazione del personale, buoni pasto, incentivi alla cultura e all’educazione, altre spese sociali. Stimato – trattasi di un sistema sostanzialmente misto, che prevede il pagamento durante l’ esercizio sulla base del calcolo sulle percentuali di fatturato sopra indicate (metodo presunto), ma con successivo conguaglio annuale sulla base del sistema dell’utile reale. Arbitrato – ipotesi eccezionali in cui vi è l’impossibilità materiale di provare i profitti. Il pagamento dell’imposta sul reddito deve essere realizzato entro l’ultimo giorno utile del mese successivo al trimestre di accertamento, oppure può essere ripartita in 3 rate mensili (maggiorate di interessi). Non esiste alcuna differenza, ai fini fiscali, tra imprese estere stabilite in Brasile e imprese nazionali, anche perché si reputa soggetta alla normativa brasiliana qualunque impresa che abbia sede in Brasile. Sono inoltre soggetti ad una ritenuta del 15% a titolo di Imposta sul Reddito i pagamenti effettuati all’estero relativi a contratti per lo sfruttamento di brevetti, per la licenza sull’uso di marchi, per la prestazione di assistenza tecnica ed il trasferimento di tecnologia.
Fonte: Governo del Brasile
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Brasile tassazione delle persone fisiche
Fonte: Governo del Brasile
In Brasile, l’imposizione fiscale sulla persona fisica è basata sulla tassazione dei redditi, le cui aliquote sono state
recentemente modificate dalla Misura Provvisoria n. 451/2008 del 15 dicembre 2008.
L’imponibile non ricade su tutte le voci facenti parte della retribuzione.
Per quanto attiene ai carichi di famiglia, in Brasile la legislazione presenta delle differenze rispetto a quella italiana: - sono deducibili, in primo luogo, le spese sostenute per la propria educazione e per quella delle persone a carico così
come risulta dalla dichiarazione dei redditi annuale - sono deducibili le spese mediche del soggetto dichiarante e delle persone a carico, afferenti medicina generale,
odontoiatria, psicologia, fisioterapia, esami da laboratorio, servizi radiologici - sono altresì deducibili i pagamenti, sia del contribuente che dei soggetti a suo carico, a favore di istituti di previdenza
privata brasiliani per l’ottenimento di assistenza complementare alla Previdenza Sociale
Base imponibile in Real Aliquota (%) Somma deducibile dall’imposta di rendita (Real)
< 1.499,15 - -
da 1.499,16 a 2.246,75 7,50% 112,43
da 2.246,76 a 2.995,70 15,00% 280,94
da 2.995,71 a 3.743,19 22,50% 505,62
> 3.743,20 27,50% 692,78
IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Brasile accesso al mercato
Dagli anni 80 il Brasile ha compiuto notevoli progressi sul piano della liberalizzazione commerciale, anche se il livello delle
tariffe per alcuni prodotti resta elevato e permangono alcune barriere non tariffarie.
Tutti gli importatori sono obbligati alla registrazione presso il Segretariato al commercio estero della Banca
Centrale (Secex) e le importazioni sono ripartite in tre categorie principali:
1) importazioni che non richiedono alcuna documentazione di accompagnamento, fra cui i campioni privi di valore
commerciale e certi materiali educativi
2) importazioni che richiedono un certificato, rilasciato dal Secex
3) importazioni vietate, prodotti chimici per uso agricolo, alcuni farmaci per i quali non è stata concessa la licenza per
motivi di sicurezza, igiene o politica industriale
Le licenze rilasciate sono di due tipi:
- licenza automatica, rilasciata al momento dell'ingresso dei beni nel paese, che copre la maggioranza dei prodotti
importati
- licenza non automatica, generalmente rilasciata entro due giorni dalla richiesta, che riguarda i prodotti soggetti a quote
di importazione, riduzione tariffaria, affitto o sostituzione, i campioni, i beni oggetto di donazione, i prodotti medici e
farmaceutici, poiché soggetti a controlli speciali del Secex o ad obbligo di approvazione da parte di altri enti statali.
Fonte: Governo del Brasile
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Brasile fiscalità doganale
Le tre principali imposte che gravano sull'importazione dei prodotti sono il dazio, l'IPI (Imposta sui Prodotti
Industrializzati) e l'ICMS (Imposta sulla Circolazione delle Merci e dei Servizi). La prima si applica
esclusivamente ai prodotti importati, mentre le altre due anche sulla produzione nazionale.
Il dazio e l'IPI variano da prodotto a prodotto ed i criteri per la determinazione delle aliquote tengono conto della
disponibilità e del fabbisogno di un determinato prodotto da parte del paese e dell'esistenza o meno di prodotti locali
succedanei.
Le aliquote del dazio variano tra lo 0% ed il 31%, mentre quelle dell'IPI tra lo 0% ed il 15% del valore CIF delle merci.
L'ICMS è un'imposta statale territoriale, che varia da uno stato all'altro della Federazione Brasiliana con
aliquote tra il 7% ed il 18% in conformità con la legislazione interna dello Stato dove transita la merce.
L'importazione di merci di valore inferiore a 50 dollari US non è soggetta ad alcun tipo di tassazione.
Le altre spese che gravano sullo sdoganamento delle merci importate sono:
- AFRMM, imposta a favore della Marina Mercantile Brasiliana, pari al 25% del valore del nolo marittimo
- spese portuarie di handling e magazzinaggio, calcolate sul peso, sul volume, sul valore della merce e sul tempo di
magazzinaggio
- spese aeroportuali di handling e di magazzinaggio e ATA imposta riscossa in favore degli aeroporti
La documentazione da presentare per lo sdoganamento delle merci è costituita da:
- fattura commerciale, da redarre in 5 copie in lingua portoghese o inglese
- fattura consolare, per il pagamento dei servizi realizzati in Brasile da aziende estere, da presentare all'Istituto
Nazionale della Proprietà Industriale
- documenti di trasporto (polizza di carico o lettera di vettura in 5 copie)
Fonte: Governo del Brasile
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RISCHIO POLITICO
L’insediamento di Dilma Rousseff alla carica di Presidente del Brasile all’inizio del 2011 suscita interrogativi su quanto le
sue politiche si discosteranno da quelle del suo predecessore (Lula). Il primo nodo da sciogliere è quello
dell’apprezzamento continuo del real, senza il quale non sarà possibile mantenere il percorso di crescita dell’economia
brasiliana.
RISCHIO ECONOMICO
Il 2010 è stato l’anno della ripresa economica, dopo il rallentamento registrato nel 2009 a causa della crisi internazionale
che ha frenato la domanda interna. Per l’anno in corso si prevede una tenuta della crescita grazie anche alle politiche di
sostegno ai consumi privati (incentivi per l’acquisto di elettrodomestici e auto) e agli investimenti infrastrutturali.
RISCHIO BANCARIO E OPERATIVO
Il sistema bancario ha beneficiato delle condizioni favorevoli del mercato finanziario globale. Tuttavia la politica di
accesso al mercato del credito del Paese rimane ancora tra le più restrittive dell’America Latina.
Condizioni di assicurabilità SACE:
categoria OCSE: 3/7- rischio medio-basso
Rischio sovrano: senza condizioni
Rischio bancario: senza condizioni
Rischio privato: senza condizioni
a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Brasile Rischio Paese (fonte SACE)
Ultimo aggiornamento SACE: 23 luglio 2010 0
7
Brasile
3
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Brasile indirizzi utili UFFICI ITALIANI IN BRASILE
AMBASCIATA ITALIANA IN BRASILE
S.E.S. – Avenida das Naçoes,
Quadra 807 – Lote 30
70420 - 900 Brasilia
Tel: +55 61 3442 9900
Fax: +55 61 3443 1231
E-Mail: [email protected]
CONSOLATO GENERALE DI SAN PAOLO
Avenida Paulista, 1963
01311 – 300 São Paulo
Tel: +55 11 3549 5699
Fax: +55 11 3253 8801
ICE – UFFICIO SAN PAOLO
Avenida Paulista, 1971
01311 – 300 São Paulo
Tel: +55 11 2148 7250
Fax: +55 11 2148 7251
E-Mail: [email protected]
MINISTERI ENTI – GOVERNO BRASILE
MINISTERO DELLO SVILUPPO, INDUSTRIA E COMMERCIO ESTERO
Esplanada dos Ministérios, Bloco J
70053 – 900 Brasilia
Tel: +55 61 2027 7000
MINISTERO DELL’ENERGIA
Esplanada dos Ministérios, Bloco U
70065 - 900 Brasilia
Tel: +55 61 3319 5555
MINISTERO DEI TRASPORTI
Esplanada dos Ministérios, Bloco R
70044 - 900 Brasilia
Tel: +55 61 2029 8035
MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI
Esplanada dos Ministérios, Bloco R
70044 – 900 Brasilia
Tel: +55 61 3311 6000
ENTI PUBBLICI e SOCIETA’ BRASILIANE
Associação Nacional dos Transportadores Ferroviários (ANTF)
Setor de Autarquia Sul
Quadra 01 - Bloco J
70070 - 010 Brasilia
Tel: +55 61 3226 5434
Operador Nacional de Sistema Eléctrico (ONS) Web Site: www.ons.org.br
Electrobras
Avenida Presidente Vargas, 409/13º andar
20071 – 003 Rio de Janeiro
Tel: +55 21 2514 5151
Anatel (Agéncia Nacional de Telecomunicações)
SAUS Quadra 6 Blocos C, E, F e H
70070 - 940 Brasilia
Tel: +55 61 2312 2000
Fax.: +55 61 2312 2002
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Brasile contatti ANIE
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Servizio Centrale Studi Economici
CONFINDUSTRIA FEDERAZIONE ANIE
Via V. Lancetti, 43
20158 Milano
tel. 02-3264.397
fax 02-3264.212
email: [email protected]