tutti i modi per rendere opendata
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su openaccess e opendata: come distribuire la propria conoscenza sfruttando le licenze opendata per promozione e strategia economicaTRANSCRIPT
tutti i modi per rendere aperti e riusabili i dati - 2013-02-20 IUAV -
2013_02_20 IUAV
2013 @lucacorsato distribuito in CC-BY-SA
tutti i modi per rendere aperti e riusabili i dati- 2013-02-20 IUAV
http://lucacorsato.it/2013/01/13/conoscenze-da-divulgare-in-esempio-di-aaron-swartz/
http://lucacorsato.it/ http://www.facebook.com/groups/opendatavenezia/
http://www.okfn.it http://www.spaghettiopendata.org
http://www.iwa.it http://dati.venezia.it
luca corsato #opendatavenezia OpenKnowledge Foundation Italia Spaghetti Open Data IWA Comune di Venezia
chi vi annoia oggi?
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condividete i vostri dati?
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http://commons.wikimedia.org/wiki/Commons:Riuso_del_contenuto_al_di_fuori_di_Wikimedia
Questa pagina è indirizzata a coloro che vogliono riusare il contenuto dei progetti Wikimedia (testi e/o file multimediali) sul proprio sito web, oppure come materiale stampato, o in altra maniera. Si concentra sul contenuto di Commons, che è specificatamente una raccolta di contenuto multimediale riutilizzabile, ma getta le basi per riusare il contenuto di qualunque progetto Wikimedia. La Wikimedia Foundation non possiede nulla del contenuto dei siti Wikimedia, che appartiene invece ai rispettivi creatori individuali. Quasi tutto può essere liberamente riusato senza chiedere il permesso del creatore, a patto che vengano rispettati i termini d'uso sanciti dalla particolare licenza o licenze con cui il creatore ha pubblicato la sua opera. Non hai quindi bisogno di ottenere una specifica dichiarazione di autorizzazione dal licenziatario (a meno che tu non voglia usare l'opera secondo termini d'uso differenti da quelli fissati dalla licenza d'uso). Anche se le informazioni sul copyright e sui termini di riuso per ogni singolo file vengono indicate il più accuratamente possibile, la Wikimedia Foundation non dà alcuna garanzia, espressa o implicita, sullo status del copyright o correttezza dei termini di licenziamento. Se decidi di riusare dei file da Commons, devi condurre una tua analisi indipendente per determinare lo status del copyright e le leggi applicabili di ogni file, come quando vuoi riusare un file presente in altre fonti.
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Hello all, My name is Aaron Swartz and I'm participating in this group on behalf of the HTML Writers Guild[1]. My interests are in this project are quite varied, including: - in working to integrate the RDF and the Semantic Web with the web pages we already have (through the Blogspace[2] project) - collecting and sifting through RDF metadata to build useful informational systems (through the Info Network[3]) - building a strong foundation for the growth of the Semantic Web (through my work with SWAG: The Semantic Web Agreement Group[4]) I began my interest in RDF relatively recently through the RSS project[5] which works is a format for website authors to provide RDF metadata about their sites for syndication and other purposes. It has been quite successful so far. This drew me deeper into work with RDF doing numerous small applications and learning more about it in the RDF-interest email list and IRC forums. I'm thrilled to be a part of this group and feel that we're truly working to build the foundation of what will become a revolutionary force in the world. As part of this, I feel it's extremely important to maintain focus of real-world applications and test cases (as Dan Connolly has pointed out). I also believe it is essential to maintain lines of communication with the wide interest group, and the many RDF users, or future-RDF-users who are not represented here. Glad to be on board! See you at the teleconference. [1] http://www.hwg.org/ [2] http://www.blogspace.com/about/ [3] http://www.theinfo.org/ [4] http://purl.org/swag/ [5] http://purl.org/rss/1.0/ -- [ Aaron Swartz | [email protected] | http://www.aaronsw.com ]
Fri, 27 Apr 2001
http://lists.w3.org/Archives/Public/w3c-rdfcore-wg/2001Apr/0062.html
http://www.w3.org/
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http://it.wikipedia.org/wiki/RSSRSS (acronimo di RDF Site Summary, spesso riportato come Really Simple Syndication) è uno dei più popolari formati per la distribuzione di contenuti Web; è basato su XML, da cui ha ereditato la semplicità, l'estensibilità e la flessibilità. L'applicazione principale per cui è noto sono i flussi RSS che permettono di essere aggiornati su nuovi articoli o commenti pubblicati nei siti di interesse senza doverli visitare manualmente uno a uno.
http://it.wikipedia.org/wiki/Resource_Description_FrameworkIl Resource Description Framework (RDF) è lo strumento base proposto da W3C per la codifica, lo scambio e il riutilizzo di metadati strutturati e consente l'interoperabilità tra applicazioni che si scambiano informazioni sul
Web. È costituito da due componenti: RDF Model and Syntax: espone la struttura del modello RDF, e descrive una possibile sintassi.
RDF Schema: espone la sintassi per definire schemi e vocabolari per i metadati. L'RDF Data Model si basa su tre principi chiave:
Qualunque cosa può essere identificata da un Universal Resource Identifier (URI). The least power: utilizzare il linguaggio meno espressivo per definire qualunque cosa.
Qualunque cosa può dire qualunque cosa su qualunque cosa.
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http://commons.wikimedia.org/wiki/File%3ALawrence_Lessig_and_Aaron_Swartz.jpg
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http://blog.iwa.it/w3c/difendere-la-cultura-libera-in-ricordo-di-aaron-swartz-open-data-rdf-rss/
http://www.iwanet.org/en/home http://www.iwa.it/
@dagoneye
@raimondiandhttp://www.pionero.it/2013/01/11/a-cosa-servono-davvero-i-metadati/
http://uniroma.academia.edu/AndreaRaimondi http://deficienza-artificiale.posterous.com/
http://aubreymcfato.com/@AubreyMcFato
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Guerrilla Open Access Manifesto Aaron Swartz
http://aubreymcfato.com/2013/01/14/guerrilla-open-access-manifesto-aaron-swartz/
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L’informazione è potere. Ma come con ogni tipo di potere, ci sono quelli che se ne vogliono impadronire. L’intero patrimonio scientifico e culturale, pubblicato nel corso dei secoli in libri e riviste, è sempre più digitalizzato e tenuto sotto chiave da una manciata di società. Vuoi leggere le riviste che ospitano i più
famosi risultati scientifici? Dovrai pagare enormi somme ad editori come Reed Elsevier.
C’è chi lotta per cambiare tutto questo. Il movimento Open Access ha combattuto valorosamente perché gli scienziati non cedano i loro diritti d’autore e pubblichino invece su Internet, a condizioni che
consentano l’accesso a tutti. Ma anche nella migliore delle ipotesi, il loro lavoro varrà solo per le cose pubblicate in futuro. Tutto ciò che è stato pubblicato fino ad oggi sarà perduto.
Questo è un prezzo troppo alto da pagare. Forzare i ricercatori a pagare per leggere il lavoro dei loro
colleghi? Scansionare intere biblioteche, ma consentire solo alla gente che lavora per Google di leggerne i libri? Fornire articoli scientifici alle università d’élite del Primo Mondo, ma non ai bambini del
Sud del Mondo? Tutto ciò è oltraggioso ed inaccettabile.
“Sono d’accordo,” dicono in molti, “ma cosa possiamo fare? Le società detengono i diritti d’autore, guadagnano enormi somme di denaro facendo pagare l’accesso, ed è tutto perfettamente legale — non c’è niente che possiamo fare per fermarli”. Ma qualcosa che possiamo fare c’è, qualcosa che è già stato
fatto: possiamo contrattaccare.
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Tutti voi, che avete accesso a queste risorse, studenti, bibliotecari o scienziati, avete ricevuto un privilegio: potete nutrirvi al banchetto della conoscenza mentre il resto del mondo rimane chiuso fuori. Ma non dovete — anzi, moralmente, non potete — conservare questo privilegio solo per voi, avete il
dovere di condividerlo con il mondo. Avete il dovere di scambiare le password con i colleghi e scaricare gli articoli per gli amici.
Tutti voi che siete stati chiusi fuori non starete a guardare, nel frattempo. Vi intrufolerete attraverso i
buchi, scavalcherete le recinzioni, e libererete le informazioni che gli editori hanno chiuso e le condividerete con i vostri amici.
Ma tutte queste azioni sono condotte nella clandestinità oscura e nascosta. Sono chiamate “furto” o
“pirateria”, come se condividere conoscenza fosse l’equivalente morale di saccheggiare una nave ed assassinarne l’equipaggio, ma condividere non è immorale — è un imperativo morale. Solo chi fosse
accecato dall’avidità rifiuterebbe di concedere una copia ad un amico.
E le grandi multinazionali, ovviamente, sono accecate dall’avidità. Le stesse leggi a cui sono sottoposte richiedono che siano accecate dall’avidità — se così non fosse i loro azionisti si rivolterebbero. E i
politici, corrotti dalle grandi aziende, le supportano approvando leggi che danno loro il potere esclusivo di decidere chi può fare copie.
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Non c’è giustizia nel rispettare leggi ingiuste. È tempo di uscire allo scoperto e, nella grande tradizione della disobbedienza civile, dichiarare la nostra opposizione a questo furto privato della cultura pubblica.
Dobbiamo acquisire le informazioni, ovunque siano archiviate, farne copie e condividerle con il mondo.
Dobbiamo prendere ciò che è fuori dal diritto d’autore e caricarlo su Internet Archive. Dobbiamo acquistare banche dati segrete e metterle sul web. Dobbiamo scaricare riviste scientifiche e caricarle sulle
reti di condivisione. Dobbiamo lottare per la Guerrilla Open Access.
Se in tutto il mondo saremo in numero sufficiente, non solo manderemo un forte messaggio contro la privatizzazione della conoscenza, ma la renderemo un ricordo del passato.
Vuoi essere dei nostri?
Aaron Swartz
Luglio 2008, Eremo, Italia
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http://pdftribute.net/
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http://archive.org/index.phpInternet Archive è una biblioteca digitale non-profit che ha lo scopo dichiarato di
consentire un "accesso universale alla conoscenza". Essa offre uno spazio digitale permanente per l'accesso a collezioni di materiale digitale che include, tra l'altro, siti
web, audio, immagini in movimento (video) e libri. Internet Archive fu fondato da Brewster Kahle nel 1996 e fa parte della IIPC (International Internet Preservation Consortium). In
aggiunta alla sua funzione primaria di archiviazione, Internet Archive è un'organizzazione attivista che si batte per una Internet libera ed aperta ed è un'associazione no profit
riconosciuta ufficialmente negli Stati Uniti d'America.
http://it.wikipedia.org/wiki/Internet_Archive
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http://opendefinition.org/
http://openglam.org/
http://opendatahandbook.org/it/
http://creativecommons.org
http:www.lessig.org
http://ckan.org
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Clay Shirky: How cognitive surplus will change the world
Larry Lessig: Laws that choke creativityhttp://www.ted.com/talks/lang/it/larry_lessig_says_the_law_is_strangling_creativity.html
http://www.ted.com/talks/lang/it/clay_shirky_how_cognitive_surplus_will_change_the_world.html
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[...] Solo la condivisione impedisce atti di esclusione o sottrazione delle conoscenze acquisite. La competizione tra derivazioni di una stessa
conoscenza, garantisce l’evoluzione delle applicazioni delle conoscenze e favorisce la graduale scomparsa dei monopoli conoscitivi, proprio
grazie alla condivisione.
In questo modo si potrà alimentare il bacino dei beni comuni della Conoscenza. In questo modo si potrà creare dal passato nuovi beni
comuni della Conoscenza.
Non ricerchiamo l’aggregazione, ma la condivisione.
http://it.okfn.org/2013/01/24/manifesto-dellestrazione-di-conoscenza-per-un-apocalisse-dei-dati/
Manifesto dell'estrazione di conoscenza: per un'apocalisse di dati
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http://arduino.cc/en/
http://www.ted.com/talks/massimo_banzi_how_arduino_is_open_sourcin
g_imagination.html
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GRAZIE ...
annoiati?
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luca corsato
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