elementi fondanti e prospettive della riforma · elementi fondanti e prospettive della riforma fse...
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Alberto F. De Toni Università degli Studi di Udine
Liceo D’Azeglio - Aula Magna
Torino – 20 marzo 2012
Elementi fondanti e prospettive della riforma
FSE per il futuro
2
AGENDA
Dentro il futuro della scuola
Conclusioni
Il contesto scolastico
I fondamentali per la scuola
Verso nuovi paradigmi educativi
L’impianto della riforma
I quesiti dell’Unione Europea
LE COSE CHE POSSONO ACCADERE … ACCADONO SEMPRE PRIMA!
1865 Jules Verne, Libro Dalla Terra alla Luna
1902 George Méliès, film Viaggio sulla luna
20 LUGLIO 1969 Missione Apollo 11 “Fatto”
4
Giugno – 2000: J. C. Venter, F. Collins, Human Genome Project
“Fatto”
1992: Ridley, CIT&MIT
“Ci vorranno ancora 30 o 40 anni prima che si riesca a completare genoma umano”
1975: Bottenstein, MIT
“Ci vorranno più di 100 anni prima che possiamo decodificare l’intero genoma umano”
COME PER LA DECODIFICA DEL GENOMA UMANO
5
IL GATTO DELL’ICT …
6
http://glpetrillo.blogspot.com/2007/12/le-tlc-viste-dagli-studenti.html
VERSO L’HOMO ZAPPIENS
7
Apprende
esplorando e
giocando.
Induce una
profonda
metamorfosi
nella scuola.
LA MAESTRIA EMERGE NELLA TEMPESTA
8
William Shakespeare (1564-1616)
Quando il mare era
calmo tutte le navi
mostravano uguale
maestria nel navigare.
NEL FIUME DEL CAMBIAMENTO: PANTA REI
Tutto scorre via e che
niente rimane immobile,
tanto che non potresti
entrare due volte nello
stesso fiume.
(A. Pasquinelli, I presocratici, 1976, p. 168)
Eraclito,
filosofo greco vissuto attorno al 500 a.C.
Se pensiamo di essere un battello a
vapore e di poter risalire il corso del
fiume ci inganniamo.
IN BATTELLO NEL FIUME DEL CAMBIAMENTO
(Waldrop M. M., Complessità, 2003, p. 533)
Siamo in realtà in una
canoa che discende la
corrente.
IN CANOA NEL FIUME DEL CAMBIAMENTO
(Waldrop M. Complessità, 2003, p. 533)
Ogni tanto possiamo
affondare un remo
nell’acqua e spingerci
da un vortice all’altro.
Il flusso dell’acqua varia
di continuo e conduce
sempre a nuove
complessità.
CARATTERISTICHE DEL CAMBIAMENTO
12
PRESENTE
Sfuggente Molteplice Instabile
PASS
ATO
Diverso Sempre più discontinuo
FUTU
RO
Complesso Sempre più
imprevedibile
Lontano Sempre più
vicino
Viviamo in tempi esponenziali
Viviamo in sistemi sempre più
interdipendenti
Viviamo in ambienti con risposte sempre
più amplificate
CONTESTO
CAMBIAMENTO
ACCELERATO
CAMBIAMENTO
INTERCONNESSO
CAMBIAMENTO
DISCONTINUO
Fonte: De Toni, Battistella,
Siagri, in corso di pubblicazione.
CORRERE DUE VOLTE PIU’ VELOCE
13
Ora, qui, per restare nello stesso posto, devi correre più velocemente che puoi. Se vuoi arrivare da qualche parte, devi correre due volte più veloce.
(Alice attraverso lo specchio – Lewis Carroll)
PER FRONTEGGIARE IL CAMBIAMENTO
14
PR
ESTA
ZIO
NI
PR
EVA
LEN
TI Resilienza
Flessibilità
Rapidità
Trend Segnali deboli Scenari
METODOLOGIE PREVALENTI
CAMBIAMENTO
ACCELERATO
CAMBIAMENTO
INTERCONNESSO
CAMBIAMENTO
DISCONTINUO
Fonte: De Toni, Battistella,
Siagri, in corso di pubblicazione.
COGLIERE I SEGNALI DEBOLI
CONTACT
Jodie Foster è un'astronoma, una donna di
scienza. Matthew McConaughey è un
teologo, un uomo di fede. Rappresentano
gli antipodi e si trovano ad essere
protagonisti dell'inizio del più grande
viaggio dell'umanità.
PRODUZIONE USA, 1997
GENERE Drammatico Fantascienza
DURATA 153 minuti
REGIA Robert Zemeckis
CAST
Jodie Foster
Matthew McConaughey
James Woods
Tom Skerritt
15
COSTRUIRE SCENARI
16
Il presente Estrapolazione Il futuro
Molteplici presenti Percorsi multipli Scenari
Mega trend
Segnali deboli
ANTICIPAZIONE
PREVISIONE
17
AGENDA
Dentro il futuro della scuola
Conclusioni
Il contesto scolastico
I fondamentali per la scuola
Verso nuovi paradigmi educativi
L’impianto della riforma
I quesiti dell’Unione Europea
PASSATO, PRESENTE E FUTURO DEI GIOVANI
22
Passato scolorato:
crisi dei grandi racconti
Presente confuso:
politeismo dei valori
Futuro schiacciato:
sul presente, incerto e più povero
LA SCUOLA NON È UNA MACCHINA NON BANALE
24 XXII ciclo di dottorato Università degli studi di Udine
•
•
• •
MACCHINE BANALI MACCHINE NON BANALI
Stesso input stesso output Stesso input di prima, non
necessariamente stesso output
Determinate sinteticamente Determinate sinteticamente
Indipendenti dalla storia Dipendenti dalla storia
Determinabili analiticamente Indeterminabili analiticamente
Prevedibili Imprevedibili
H.V. Foerster
25
AGENDA
Dentro il futuro della scuola
Conclusioni
Il contesto scolastico
I fondamentali per la scuola
Verso nuovi paradigmi educativi
L’impianto della riforma
I quesiti dell’Unione Europea
L’IMPIANTO DELLA RIFORMA
26
La nuova identità come “scuole dell’innovazione”
Superamento della gerarchia dei saperi
Centralità dello studente che apprende
L’assunzione del nuovo paradigma delle competenze
L’integrazione disciplinare
Lo sviluppo di una nuova didattica laboratoriale
Altre innovazioni
L’IMPIANTO DELLA RIFORMA
28
La nuova identità come “scuole dell’innovazione”
Superamento della gerarchia dei saperi
Centralità dello studente che apprende
L’assunzione del nuovo paradigma delle competenze
L’integrazione disciplinare
Lo sviluppo di una nuova didattica laboratoriale
Altre innovazioni
LE DISCIPLINE NON SONO IN GERARCHIA MA IN RETE
29
Per studiare le particelle elementari – i protoni, gli elettroni – serve la fisica.
Le scienze sono interconnesse in una logica di emergenza dal basso, per cui
dove termina la comprensione di una disciplina inizia la comprensione di
un’altra. Non sono posizionate secondo una piramide gerarchica, ma si
presentano come un sistema a rete, con nodi e relazioni multiple.
Per studiare ciò che emerge dalle particelle elementari – gli atomi e le molecole
– serve la chimica.
Per studiare ciò che emerge dalle molecole – le bio-molecole – serve la
biologia.
Per studiare ciò che emerge dalle biomolecole – tessuti e organi – serve la
medicina.
Per studiare ciò che emerge dai tessuti cerebrali – la coscienza individuale –
serve la psicologia, la pedagogia, l’antropologia.
Per studiare ciò che emerge dalla coscienza individuale – la coscienza
collettiva sociale – serve la sociologia, la filosofia, l’economia ecc.
L’IMPIANTO DELLA RIFORMA
30
La nuova identità come “scuole dell’innovazione”
Superamento della gerarchia dei saperi
Centralità dello studente che apprende
L’assunzione del nuovo paradigma delle competenze
L’integrazione disciplinare
Lo sviluppo di una nuova didattica laboratoriale
Altre innovazioni
LEARNER CENTRED EDUCATION
Policy framework for
improving the quality
of teaching and learning
31 Fonte: EFA, Global Monitoring Report 2005, pag. 143
L’IMPIANTO DELLA RIFORMA
32
La nuova identità come “scuole dell’innovazione”
Superamento della gerarchia dei saperi
Centralità dello studente che apprende
L’assunzione del nuovo paradigma delle competenze
L’integrazione disciplinare
Lo sviluppo di una nuova didattica laboratoriale
Altre innovazioni
ESSERE IN POTENZA ED ESSERE IN ATTO
33
La conoscenza è competenza in potenza,
la competenza è conoscenza in atto.
Aristotele
(384 – 322 a.C.)
Il pulcino è un gallo in potenza,
il gallo è un pulcino in atto.
Fonte: A. F. De Toni (Quanto vale Gerusalemme?, Annali, 2011)
DA POTENZA AD ATTO: IL MIRACOLO DELLA LETTERA …
34
Paese Italia
Anno 1984
Durata 107 min - 125 min (versione
integrale)
Genere commedia
Regia Massimo Troisi, Roberto
Benigni
Interpretii e personaggi
• Massimo Troisi: Mario
• Roberto Benigni: Saverio
• Amanda Sandrelli: Pia
• Carlo Monni: Vitellozzo
• Paolo Bonacelli: Leonardo da Vinci
• Peter Boom: Predicatore
L’IMPIANTO DELLA RIFORMA
35
La nuova identità come “scuole dell’innovazione”
Superamento della gerarchia dei saperi
Centralità dello studente che apprende
L’assunzione del nuovo paradigma delle competenze
L’integrazione disciplinare
Lo sviluppo di una nuova didattica laboratoriale
Altre innovazioni
PASSATO, PRESENTE E FUTURO DELL’NTEGRAZIONE
36
Passato:
Nessuna integrazione disciplinare
Presente:
Integrazione delle scienze
Futuro:
Integrazione delle discipline
L’IMPIANTO DELLA RIFORMA
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La nuova identità come “scuole dell’innovazione”
Superamento della gerarchia dei saperi
Centralità dello studente che apprende
L’assunzione del nuovo paradigma delle competenze
L’integrazione disciplinare
Lo sviluppo di una nuova didattica laboratoriale
Altre innovazioni
EPISTEMOLOGIA DEL LABORATORIO
Si portino poi gli studenti in laboratorio e si
facciano lavorare con gli strumenti di misura; si
facciano eseguire a ciascuno di essi le vere e
proprie esperienze della fisica. È questa una forma
di didattica insostituibile e non la si può leggere sul
libro.
38 G. Toraldo di Francia, L’indagine del mondo fisico, Einaudi, Torino, 1976, pp. 9-10
Non s’insisterà mai abbastanza sul fatto che
l’homo sapiens è tale perché è anche homo faber
e viceversa. S’insegni ai ragazzi a lavorare sul
serio e a lungo con le mani; è una prima,
fondamentale forma di sperimentazione fisica.
L’IMPIANTO DELLA RIFORMA
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La nuova identità come “scuole dell’innovazione”
Superamento della gerarchia dei saperi
Centralità dello studente che apprende
L’assunzione del nuovo paradigma delle competenze
L’integrazione disciplinare
Lo sviluppo di una nuova didattica laboratoriale
Altre innovazioni
ALTRE INNOVAZIONI
40
presenza di opzioni con quote di flessibilità fino al 35% nei
tecnici e 40% nei professionali
partnership formativa con le imprese e il mondo del lavoro
(stage, tirocini, alternanza scuola-lavoro)
insegnamento in lingua inglese di una disciplina tecnica
quinto anno orientativo al post-secondario
esami di Stato finali con presenza di esperti esterni nelle
commissioni
istituzione dei Dipartimenti
istituzione del Comitato Tecnico-Scientifico
istituzione dell’Ufficio Tecnico
riduzione indirizzi (11 istruzione tecnica e 6 istruzione
professionale) con presenza di articolazioni
LA NUOVA SECONDARIA NELL’AMBITO DEL SECONDO CICLO
SISTEMA DI ISTRUZIONE
SECONDARIA SUPERIORE
SISTEMA DI ISTRUZIONE E
FORMAZIONE PROFESSIONALE
6
LICEI
11
ISTITUTI
TECNICI
6
ISTITUTI
PROFES-
SIONALI
21
PERCORSI
TRIENNALI
21
PERCORSI
QUADRIENNALI
Diploma
di
istruzione
liceale
Diploma
di
istruzione
tecnica
Diploma
di
istruzione
profes-
sionale
Qualifica
di
operatore
professionale
Diploma
professionale
di
tecnico
42
AGENDA
Dentro il futuro della scuola
Conclusioni
Il contesto scolastico
I fondamentali per la scuola
Verso nuovi paradigmi educativi
L’impianto della riforma
I quesiti dell’Unione Europea
CAMBIARE I PARADIGMI DELLA SCUOLA
43
Ken Robinson (1950)
Professor of Arts Education
at the University of Warwick
RIFLESSIONI DI KEN ROBINSON
44
La scuola è una istruzione anestetizzata: i disturbi
dell’attenzione come peste moderna (demotivazione).
La creatività dell’individuo nel tempo viene sempre più
conculcata: c’e’ una risposta sola che si trova alla fine
del libro.
Copiare significa imbrogliare, fuori della scuola si
chiama collaborazione. Impedire l’apprendimento in
gruppo è una azione di disgiunzione della persona
rispetto alla sua situazione naturale.
SCUOLA BASATA SUL MODELLO INDUSTRIALE
45
Modello industriale tradizionale
(mass production)
• parcellizzazione del lavoro (discipline)
• adozione di standard nella logica one
best way (metodologie e percorsi
didattici uguali per tutti)
• produzione a lotti (le classi )
46
Modello industriale avanzato
(mass customization):
• allargamento e arricchimento del lavoro
(integrazione disciplinare)
• superamento degli standard nella logica
del miglioramento continuo (metodologie
innovative e percorsi didattici differenziati di
recupero e di eccellenza)
• produzione a lotto unico (progressione
personale con superamento della classe)
EVOLUZIONE DEI MODELLI INDUSTRIALI
CREARE CONTESTI PER L’EMERSIONE DEI TALENTI
47
Le risorse umane sono come le risorse
naturali; giacciono spesso in profondità.
Devi andare a cercarle. Non si presentano in
superficie. Bisogna creare le condizioni per
permettere ad esse di manifestarsi.
E ci si può immaginare che è l'educazione il
contesto dove ciò accade.
Fonte: Ken Robinson
COME MOTIVARE GLI STUDENTI …
48
Paese Italia
Anno 1984
Durata 107 min - 125 min (versione
integrale)
Genere commedia
Regia Massimo Troisi, Roberto
Benigni
Interpretii e personaggi
• Massimo Troisi: Mario
• Roberto Benigni: Saverio
• Amanda Sandrelli: Pia
• Carlo Monni: Vitellozzo
• Paolo Bonacelli: Leonardo da Vinci
• Peter Boom: Predicatore
RICORDATI CHE DEVI … STUDIARE
HOLE IN THE WALL EXPERIMENT
49
Professor of Educational
Technology at Newcastle
University
Sugata Mitra (1952)
L’esperimento del buco nel muro …
SCUOLE COME LEARNING ORGANIZATION
52
Le persone imparano
finché vivono,
le organizzazioni vivono
finché imparano.
VITA
APPRENDIMENTO
IKUJIRO NONAKA
Professore alla Berkeley University e professore emerito di International Business Strategy alla Hitotsubashi (Graduate school of International Corporate Strategy) (1935)
ORGANIZATIONAL KNOWLEDGE CONVERSION
Fonte: I. Nonaka, 1991
Ontological
dimension
Epistemological
dimension
Individual Group Organization Inter-organization
Knowledge level
Explicit
knowledge
Tacit
knowledge
Combination Internalization
Socialization Externalization
LA SPIRALE DI CREAZIONE DELLA CONOSCENZA
SOCIALIZATION EXTERNALIZATION
INTERNALIZATION COMBINATION
Tacit Knowledge
Tacit
K
no
wle
dg
e
Tac
it
Kn
ow
led
ge
Exp
licit
Kn
ow
led
ge
E
xp
licit
Kn
ow
led
ge
Explicit Knowledge
Explicit Knowledge
Tacit Knowledge
Fonte: I. Nonaka e Tacheuchi, 1994
E
I I
E
G
I
I I
I
I
E
O
G G
G G
E
I
I=Individual
G=Group
O=Organization
E=Environment
CHOO CHUN WEI
Professore alla Facoltà di Information Studies all’Università di Toronto e visiting professor all’Università di Amsterdam.
KNOWLEDGE CREATING
SENSE MAKING
DECISION MAKING
Signal from the environment
Shared Meaning and Purpose Shared Meaning and Purpose
New capabilities
and Innovation External
Knowledge
Goal-Directed
Adaptative
Behavior
Beliefs
Enactments Interpretations
Cultural
Knowledge
Tacit
Knowledge
Explicit
Knowledge
Preferences
Routines Rules
Fonte: Chun Wei Choo, 1998
1
2 3
ORGANIZATIONAL KNOWING CYCLE
L’AUTO-ORGANIZZAZIONE NELLE SCUOLE
58
L’auto-organizzazione,
in tutta la sua infinita
varietà, è la
prospettiva più
affascinante per le
scuole.
L’AUTO-ORGANIZZAZIONE PUO’ STUPIRE
59
Se dici alla gente
dove andare, ma
non gli dici come,
sarai stupito da
cosa succede.
Generale
George Smith Patton
(1885-1945)
61
AGENDA
Dentro il futuro della scuola
Conclusioni
Il contesto scolastico
I fondamentali per la scuola
Verso nuovi paradigmi educativi
L’impianto della riforma
I quesiti dell’Unione Europea
Le 8 questioni poste dalla Commissione UE(1/3)
1. Come organizzare le scuole in modo che possano fornire a tutti gli studenti la serie completa delle competenze di base?
2. Come possono le scuole fornire ai giovani le competenze e la motivazione necessarie a rendere l'apprendimento un'attività perma-nente?
63
3. Come possono i sistemi scolastici contribuire ad appoggiare la crescita economica sostenibile a lungo termine in Europa?
4. Come possono i sistemi scolastici soddisfare in modo ottimale la necessità di fornire equità, di tener conto delle diversità culturali e di ridurre l'abbandono scolastico?
5. Se le scuole devono soddisfare le esigenze educative di ogni singolo alunno, come si può agire a livello dei programmi, dell'organizzazione scolastica e del ruolo degli insegnanti?
Le 8 questioni poste dalla Commissione UE (2/3)
6. Come possono le comunità scolastiche aiutare i giovani a diventare cittadini responsabili, in armonia con valori fondamentali quali la pace e la tolleranza di fronte alle diversità?
7. Come fornire al personale scolastico formazione e sostegno per affrontare i problemi che si presentano?
8. Come possono le comunità scolastiche ricevere la guida e la motivazione necessarie per avere successo? Come possono acquisire la facoltà di evolvere per poter affrontare i cambiamenti a livello delle esigenze e delle domande?
Le 8 questioni poste dalla Commissione UE (3/3)
65
AGENDA
Dentro il futuro della scuola
Conclusioni
Il contesto scolastico
I fondamentali per la scuola
Verso nuovi paradigmi educativi
L’impianto della riforma
I quesiti dell’Unione Europea
I FONDAMENTALI DEL BASKET
66
1 Palleggio
2 Passaggio
3 Tiro
4 Terzo tempo
5 Schiacciata
6 Alley-oop
7 Rimbalzo
8 Tap-in
9 Tap-out
10 Stoppata
11 Blocco
12 Pick & Roll
13 Scarico
14 Taglio
RISULTATI DELLA RICERCA OCSE-PISA
68 XXII ciclo di dottorato Università degli studi di Udine
25 fattori che influenzano le prestazioni degli studenti
System/Schools Resources Classes
1. Educational standards
2. School autonomy
3. Institutional
differentiation
4. Public/private school
5. School size
6. School admittance
policy
1. Number of qualified
teachers
2. Physical
infrastructures
3. Learning time
4. ICTs
5. Curriculum
1. Size
2. Discipline
3. Student
support
4. Pedagogy
Teachers Students Parents
1. salary and working
conditions
2. Motivation
3. Education/ development
4. Teachers assessment
1. Motivation
2. Sense of belonging
3. Students
assessment
4. Students-teachers
relations
1. Expectations
2. Involvement
Fonte: Bernard Hugonnier, Pisa and the performance of educational systems, in “Ricercazione” 1 (2009)
I 7 FATTORI PIU’ DISCRIMINANTI
69 XXII ciclo di dottorato Università degli studi di Udine
System/Schools Resources Classes
1. Educational standards
2. School autonomy
3. Institutional
differentiation
4. Public/private school
5. School size
6. School admittance
policy
1. Number of qualified
teachers
2. Physical
infrastructures
3. Learning time
4. ICTs
5. Curriculum
1. Size
2. Discipline
3. Student
support
4. Pedagogy
Teachers Students Parents
1. salary and working
conditions
2. Motivation
3. Education/ development
4. Teachers assessment
1. Motivation
2. Sense of belonging
3. Students
assessment
4. Students-teachers
relations
1. Expectations
2. Involvement
Fonte: Bernard Hugonnier, Pisa and the performance of educational systems, in “Ricercazione” 1 (2009)
OBIETTIVI SU CUI PUNTARE
70 XXII ciclo di dottorato Università degli studi di Udine
70
1. Educational standards
2. School autonomy
3. Institutional differentiation
4. Learning time
5. Discipline
6. Student support
7. Students-teachers relations
Curricolo e
organizzazione
Ambiente
educativo di
apprendimento
1. L’IMPORTANZA DELLA RELAZIONE DOCENTE ALLIEVO
71
Nessun bambino
è perduto se ha
un insegnante
che crede in lui. Bernhard Bueb (1938) filosofo, teologo e pedagogo tedesco.
Giotto e Cimabue
Verba movent, exempla trahunt
(Le parole incitano, gli esempi trascinano)
QUANDO IL DISCEPOLO È PRONTO, IL MAESTRO ARRIVA
2. PROGRESSIONE E SOSTEGNO PERSONALE
73
Permangono diversità:
• socio-economiche
• personali
• etniche
• di genere
INVARIANZA DELL’INTELLIGENZA
74
L’intelligenza è distribuita in modo invariante
rispetto alle diversità
Partita a scacchi,
Van Leyden Lucas
- 1510 ca.
(Berlino,
Gemaeldegalerie)
Insegnare è al contempo
un privilegio – grazie al
rapporto costante con
soggetti liberi – e una
pesante responsabilità,
perché la nostra
influenza può cambiare
delle vite.
3. PRIVILEGIO E RESPONSABILITÀ DELL’INSEGNANTE
Marcel Hénaff filosofo e antropologo,
Università di San Diego
I DOCENTI COME IL SIGNOR WOLF …
78
Titolo
originale
Pulp Fiction
Lingua
originale
inglese
Paese USA
Anno 1994
Durata 154 min
Genere thriller, humor nero, azione,
drammatico, gangster movie
Regia Quentin Tarantino
Interpreti e personaggi
• John Travolta: Vincent Vega
• Samuel L. Jackson: Jules Winnfield
• Tim Roth: Zucchino
• Uma Thurman: Mia Wallace
• Harvey Keitel: Sig. Wolf
4. COSTRUIRE LINGUAGGI E CONTESTI COMUNI
Totò, Peppino e ... la
malafemmina I fratelli Totò e Peppino alla ricerca a Milano
del figlio della sorella …
PRODUZIONE Italia, 1956
GENERE Commedia
DURATA 105 minuti
REGIA Camillo Mastrocinque
CAST
Totò, Peppino De Filippo,
Dorian Gray, Teddy Reno,
Nino Manfredi
« Il miglior modo per imparare è fare, chiedere e fare.
Il modo migliore per insegnare è quello di sollevare inter-rogativi negli studenti e poi fare.
Non predicare fatti, ma stimolare atti »
Paul Richard Halmos
(1916 – 2006)
matematico e statistico
ungherese
5. INQUIRE BASED EDUCATION
7. L’INTEGRAZIONE DISCIPLINARE
83
Via via che la scienza si sviluppa, diventa
sempre più difficile averne una visione
complessiva; si cerca allora di dividerla in
tanti pezzi e di accontentarsi di un pezzo
solo; in una parola, ci si specializza.
Continuare in questa direzione sarebbe di
grave ostacolo ai progressi della scienza.
Lo abbiamo già detto: sono le connessioni
inattese tra i diversi domini scientifici che
rendono possibili tali progressi.
Specializzarsi troppo significa precludersi la
possibilità di stabilire tali connessioni .
J.H. Poincarè
(1854-1912)
(Scienza e Metodo,
1908)
Le connessioni inattese
CHUSI SI MUORE: 2° PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
86
Sistemi termodinamicamente chiusi: aumentano il disordine (entropia) muoiono
Sistemi termodinamicamente aperti: costruzione di ordine vivono ed evolvono scambiando energia e materia con
l’ambiente
10. AUTO-ORGANIZZAZIONE, RETI DI SCUOLE E POLI FORMATIVI
SISTER ACT
Involontaria testimone di un omicidio compiuto
dal boss suo ex-amante, Deloris, cantante nei
night club, denuncia il crimine a un poliziotto
che, per proteggerla, la nasconde in un
convento travestita da suora.
PRODUZIONE USA, 1992
GENERE Commedia
DURATA 102 minuti
REGIA Emile Ardolino
CAST Whoopi Goldberg, Maggie
Smith and Kathy Najimy
11. COSTRUIRE UN GRUPPO DI DOCENTI PER ELABORARE
UN PROGETTO EDUCATIVO
12. APPRENDIMENTO IN GRUPPO PEER TO PEER: GLI
STUDENTI IMPARANO AD ESSERE UNA SQUADRA
88
Julio Velasco (1952)
GLI SCHIACCIATORI NON PARLANO DELL’ALZATA, LA RISOLVONO
89
AGENDA
Dentro il futuro della scuola
Conclusioni
Il contesto scolastico
I fondamentali per la scuola
Verso nuovi paradigmi educativi
L’impianto della riforma
I quesiti dell’Unione Europea
94
RISPONDE SHAKESPEARE
Ogni cosa è pronta,
se anche i nostri
cuori lo sono. (Shakespeare,1564-1616)
PER APPROFONDIMENTI SULLA COMPLESSITÀ
… Ai saggi
che sanno vivere
all’orlo del caos.
Dedicato…
2005
96
PER APPROFONDIMENTI SUL MANAGEMENT
COMPLESSO
… Ai visionari
che si realizzano
nel creare.
Dedicato…
2010
97
PER APPROFONDIMENTI SULL’AUTO-ORGANIZZAZIONE
Dedicato …
… Agli uomini
che accolgono
l’emergenza del
divenire.
98
2011