attenzione attenzione stiamo per raccontare la vera storia del
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attenzione
attenzione
stiamoper raccontare
la vera storia del...
signorFusi
Il signor Fusi è un barbiere molto
apprezzato nel suo quartiere, nè povero
nè ricco.
Un giorno il signor Fusi stava sulla porta della sua bottega, in
attesa della sua clientela abituale.
In quel momento si avvicinò un’elegante
automobile color cenerino, ne scese un
signore Grigio che entrò, posò la borsa grigio-piombo sulla
mensola,
appese la bombetta ad un gancio, sedette sulla poltrona, tolse la
sua agenda e cominciò a sfogliarla mentre traeva piccoli sbuffi di fumo dal suo piccolo sigaro grigio.
Il signor Fusi chiuse la porta perchè gli pareva facesse
freddo.
Il signore Grigio con voce atona disse:
«Sono qui per conto della cassa di
risparmio del Tempo, sono l’agente n°
XYQ/384/b.
Sappiamo che lei vuole aprire un conto
presso di noi».
«Per me è una novità», confessò il
signor Fusi sconcertato.
«Adesso lo sa» replicò secco l’altro,
poi guardò il suo taccuino e proseguì:
«Vede, caro signor Fusi, lei spreca la sua vita tra un ticchettìo di forbici, chiacchiere e schiuma di sapone.
Quando morirà sarà come lei non fosse mai
esistito, se invece avesse tempo per vivere una
vera vita, allora sarebbe davvero un altro uomo. Quel che le occorre è il tempo. Ho ragione?».
«Era proprio ciò che stavo pensando»,
mormorò Fusi con un brivido.
«Quanto valuta lei la durata della sua
vita?».
«Beh, io spero di arrivare a settant’anni,
a Dio piacendo».
«Bene, moltiplico trecentoquindicimilionitrecentosessantami
la per sette». E scrisse sullo specchio
i numeri del totale ottenuto:
2.207.520.000 secondi.
Poi lo sottolineò varie volte e dichiarò:
«Questo, signor Fusi, è il capitale a sua
disposizione». Il signor Fusi deglutì, mai aveva pensato di essere così
ricco.
«E’ una cifra impressionante
vero?», fece l’agente, «ma adesso
dobbiamo continuare.
Quante ore dorme ogni notte?» Otto ore
circa, confessò il signor Fusi. L’agente calcolò con la velocità
di un fulmine.
«Quattrocentoquarantunmilionicinquecentoquattromila secondi: è
una somma che possiamo considerare
perduta.
Quanto tempo sacrifica per il lavoro
al giorno?».«Altre otto ore circa».
«Allora dobbiamo registrare ancora la stessa somma nella colonna dei debiti, e
adesso dobbiamo anche registrare il tempo che
perde per nutrirsi,
e poi lei vive con la sua vecchia madre e
ci risulta che le dedica un’intera ora: anche
questo è tempo perduto
Sappiamo inoltre che una volta a settimana lei va a cantare in un coro,
che due volte la settimana lei si incontra con gli amici e persino
legge...
stiamo per finire, ma dobbiamo ancora
parlare di un capitolo privato della sua
vita...
che ci dice della signorina Daria? Visto che rimarrà inchiodata alla sedia a rotelle tutta
la vita perchè è paralizzata, lei ogni
giorno spreca mezz’ora per portarle un fiore.
A che scopo? Ci pensi bene... è proprio un
vero spreco di tempo! Ed ora che abbiamo
finito, vediamo quanto le rimane,
signor Fusi:
SONNO441.504.000 LAVORO
441.504.000PASTI 110.376.000MADRE 55.188.000HOBBY 13.797.000SPESA 55.188.000
AMICI 165.564.000DARIA 27.594.000TEMPO LIBERO
13.696.000TOTALE1.321.512.000
Questa somma è dunque il tempo che
lei ha perso fino a questo momento, che
gliene pare, signor Fusi?
Al signor Fusi non pareva proprio niente. Sedette su una sedia annichilito pensando a quel triste bilancio di tutta la sua vita.
«Non trova, signor Fusi, che lei non può continuare con questi sprechi? Non sarebbe
meglio iniziare a risparmiare?».
Il signor Fusi e il viscido signore Grigio continuò: «Bene, vedo che
comprende, ora però le spiego tutta la
procedura di crediti, debiti e vincoli...
mio caro amico, lei stesso converrà che deve risparmiare in
ogni modo il suo tempo!
Lei deve lavorare più in fretta ed
abbandonare tutte le cose inutili. Eviti gli
svaghi da perditempo.
Riduca l’ora che passa con sua madre a mezz’ora. Meglio
sarebbe ricoverarla in un ospizio per vecchi, poco costoso, dove la assisteranno al suo
posto.
Vada da Daria soltanto ogni 15
giorni, non sperperi il tempo cantando o
leggendo oppure con i suoi cosiddetti
amici».
«Va bene, tutto questo posso farlo, ma del tempo che mi
avanza cosa ne faccio?».