udine via aquileia, un futuro senza bus · lute, riccardo riccardi, che è in-tervenuto ieri a...

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II www.gazzettino.it Sabato 8 Settembre 2018 IL MURALE UDINE E’ un enorme murale, lungo quasi 10 metri, l’opera con cui l’istituto Zanon di Udine ha scelto di raccontar- si come scuola a vocazione europea e prospettare un mo- dello di economia etica, soste- nibile ed inclusiva. “Nel mon- do con il mondo per il mon- do”, questo il titolo dell’opera che sarà inaugurata questa mattina in occasione dell’apertura del nuovo anno scolastico, è stato realizzato infatti in collaborazione con la onlus Progettoautismo FVG, con l’Associazione “Za- non Amico” e con il sostegno della Regione. E’ stato realiz- zato da 18 giovani artisti, stu- denti e ragazzi dell’atelier NoUei-NoWay (sotto la super- visione di Daniela Rosi) di Progettoautismo, a seguito di un concorso di idee promos- so lo scorso anno scolastico per raccontare l’istituto e i suoi quattro indirizzi di am- ministrazione, finanza e mar- keting e di turismo. Il colora- tissimo murale, impreziosito da alcune parti a mosaico rea- lizzate insieme a Musivaria, vivacizza la parete davanti all’aula magna della scuola. e.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA Allo Zanon realizzato un murale di 10 metri L’INIZIATIVA FAI LA SPESA E DONA MATERIALE DIDATTICO Torna oggi l’iniziativa “Dona la spesa - Materiale didattico” promosso dalla Coop Alleanza 3.0. In città le donazioni (che verranno raccolte da volontari delle associazioni assieme ai soci volontari Coop e a rappresentanti dei Comitati dei genitori) possono essere effettuate nei punti Coop di via Bassi, via Monte Grappa e via Pradamano. In provincia, nei punti Coop di Cervignano, Cividale, Gemona, Latisana, Majano, Precenicco e San Daniele. L’EVENTO MASSOFOBIA, BISI ALLA LIBRERIA EINAUDI Il Gran maestro del Grande Oriente d’Italia Stefano Bisi sarà oggi a Udine dove, dopo aver partecipato alla tornata del Collegio dei Maestri venerabili del Fvg, sarà alle 18 alla libreria Einaudi di via Vittorio Veneto per presentare il suo libro “Massofobia. L’Antimafia dell’Inquisizione”. COMUNE OPEN DAY ALL’ARCHIVIO ITALIANO DEI GIOCHI Oggi sarà una giornata interamente dedicata al gioco: la sede dell’Archivio italiano dei giochi, in via Sabbadini a Udine, aprirà le porte al grande pubblico e proporrà un nutrito programma di incontri ed eventi. Dalle 9 alle 12 è previsto il convegno dic chiusura del progetto “The playful Paradigm”; dalle 15 alle 17, Laboratorio per bambini dai 3 ai 10 anni e dalle 15 alle 18 presentazione, da parte degli operatori della Ludoteca, del progetto di contrasto al gioco patologico “The smart play”; dalle 16.30 alle 18.30 intrattenimento a cura del Ludobus. CUSSIGNACCO VIA PADOVA, STRUTTURA SPORTIVO-RICREATIVA Nell’area un tempo adibita a campi da tennis, divenuta poi parcheggio per i frequentatori della palestra della scuola elementare sportiva “Zardini”, è stata creata in via Padova la nuova area ludico-sportiva. Sono stati realizzati un competto da calcio con fondo in erba sintetica di circa 400 mq completamente recintato, ed un’area giochi, sempre di circa 400 mq con pavimentazione in gomma colata antitrauma, realizzata in diversi colori. Per gli adulti è stata installata una struttura in tubolare zincato, per praticare il Calisthenics, esercizi a corpo libero. L’area è dotata inoltre di due piccoli aree verdi di cui una alberata, con panchine, fontana e cestini per i rifiuti. Tutta l’area è illuminata grazie ai vecchi pali dei campi dai tennis recuperati e dotati di nuovi proiettori e led. Presenti al taglio del nastro il vice sindaco Loris Michelini, il dirigente del Verde pubblico Claudio Bugatto e alcuni esponenti delle associazioni sportive del territorio, oltre ai rappresentanti delle imprese esecutrici. L’ALLARME UDINE Ratti e topi avvistati ai Giar- dini Ricasoli, in via Mazzini, via Ciconi, via Percoto, in piazzale Diacono e pure in piazza Primo Maggio. A denunciare la situazio- ne è stata la consigliera del Pd, Monica Paviotti, che ha chiesto all’amministrazione quali misu- re siano state adottate. «Proprio stamattina, in via Valussi, ho vi- sto tre topi sotto ai cassonetti, da- vanti ad un bar. Negli ultimi mesi – ha detto -, ci sono arrivate diver- se segnalazioni per la loro presen- za in zone pubbliche, come par- chi, giardini e aree vicine a scuole ed edifici commerciali. Sappiamo che arrivano principalmente dal- le caditoie, da edifici abbandona- ti, materiali accatastati e dai cas- sonetti lasciati aperti. È un feno- meno grave da non sottovalutare, sia dal punto di vista igienico e della salute, sia perché produco- no danni a materiali e contamina- zione dei prodotti alimentari, cui si aggiunge il danno d’immagine per la città. Dato che presto a Udi- ne, ci sarà Friuli Doc, cosa inten- de fare il Comune per contenere la presenza di ratti e topi? Rite- niamo che servano una campa- gna massiccia di derattizzazione nelle aree sensibili e un’azione di sensibilizzazione verso i privati». A risponderle, l’assessore all’Ambiente, Silvana Olivotto, che ha spiegato come il Comune prosegua secondo le modalità del- la precedente amministrazione: «Una ditta specializzata – ha spie- gato -, interviene sulla base delle segnalazioni all’Ufficio Ambiente o in caso di situazioni di rischio. In estate sono stati effettuati in- terventi di potenziamento mirato in alcune situazioni critiche co- me via Ciconi e via Gorizia. Le de- rattizzazioni vengono effettuate in base alle segnalazioni: gli inter- venti a pioggia, infatti, non sono efficaci perché bisogna agire sul- le cause. Sono comunque presi- diati i siti sensibili, come i giardi- ni delle scuole, o quelli periodica- mente soggetti a infestazioni, co- me via Ciconi. Ricordiamo infine che la pulizia delle caditoie è di competenza del Cafc». Lo stesso assessore ha poi ri- sposto anche all’interrogazione della consigliera Pd, Cinzia Del Torre, secondo la quale il Comu- ne, quest’anno, è intervenuto in ritardo sulla disinfestazione con- tro le zanzare. «In passato si usa- vano prevalentemente affidamen- ti diretti, ma alla luce delle nor- mative non è possibile procedere così. La gara per l’appalto trien- nale – ha spiegato Olivotto -, è partita il 5 giugno, ma è andata deserta. Quindi, tramite affida- mento diretto, è stato fatto un in- tervento larvicida nei tombini e nei cimiteri a inizio luglio. Dal 24 agosto al 7 settembre, sono state poi fatte disinfestazioni nei cimi- teri e in 34 aree verdi. Per il pros- simo anno, intendo predisporre il bando di gara entro fine 2018, co- sì da pianificare per tempo». Al.Pi. © RIPRODUZIONE RISERVATA Via Aquileia, un futuro senza bus VIABILITÀ UDINE Per un giorno, è sembrato di tornare indietro nel tempo, quando lì si poteva parcheggiare: forse qualcuno ha pensato a una modifica nella viabilità, qualcun altro sicuramente ha fatto il fur- betto, fatto sta che è bastato che il dissuasore retrattile sia rimasto abbassato e il plateatico di piazza XX Settembre è stato occupato da decine di automobili, nel pome- riggio e, soprattutto, nella serata di giovedì. A monte, c’è probabil- mente un’ingenua disattenzione degli incaricati per gli allestimen- ti di Friuli Doc; a fine lavori, non è stata rialzata la colonna a scom- parsa, installata per evitare l’ac- cesso ai mezzi non autorizzati, e così, le stesse ditte ieri mattina si sono trovate la piazza occupata e hanno dovuto chiamare i vigili per far spostare le auto. Intanto, però, su facebook le foto sono cir- colate, scatenando diverse pole- miche e critiche, in particolare sulla pagina dell’associazione Fiab-Abicitudine. «Non c’è nessun cambiamento di indirizzo» ha commentato su- bito il vicesindaco e assessore al- la Mobilità Loris Michelini, che è al lavoro su una revisione totale della viabilità del centro: «Intan- to – spiega -, vogliamo mettere a posto il maggior numero possibi- le di strade e marciapiedi e, nel frattempo, cominciamo a lavora- re sul regolamento della Ztl per poi definire le zone pedonalizzate e le zone a traffico limitato e la re- te delle piste ciclabili. A gennaio, inoltre, si potrà lavorare anche sul sistema del Trasporto Pubbli- co Locale e stiamo valutando co- me procedere». Lo stesso Michelini aveva già detto che, ad esempio, le sue pre- ferenze andavano alla possibilità di usare navette (più piccole dei bus normali) e linee circolari per il centro; tra le varie ipotesi, però, c’è anche quella di creare corsie preferenziali per gli autobus. Una possibilità che si sta analizzando per la viabilità di viale Ungheria e via Aquileia: «Dietro la caserma Duodo, che era della Provincia ed è passata al Comune, c’è un gran- de parcheggio. Se potremo usu- fruirne, magari assieme a quello di Palazzo Belgrado, si potrebbe- ro ricavare un centinaio di posti auto aperti al pubblico – sottoli- nea Michelini -, togliendo le stri- sce blu da viale Ungheria e crean- do la corsia per i bus, liberando allo stesso tempo dal passaggio dei mezzi pubblici via Aquileia, dove si potrebbero ricavare po- steggi a spina di pesce». Per ora è un’ipotesi, ma che avrebbe anche un altro aspetto positivo: via Aquileia, infatti, è soggetta a cedimenti a causa dei veicoli pesanti e, visti i lavori di si- stemazione che dovrebbero parti- re a inizio 2019, questa soluzione permetterebbe di preservare la strada, una volta risistemata. VIA MERCATOVECCHIO Nel ripensamento del centro storico non può essere ovviamen- te esclusa via Mercatovecchio, «che abbiamo dovuto riaprire – sottolinea il vicesindaco -, a causa del caos scatenatosi con i varchi Ztl». La strada dovrà infatti subi- re un intervento di sistemazione e, per diversi mesi, tornerà ad es- sere off limits per le auto: la pri- ma parte del cantiere riguarderà le infrastrutture (fognature, fibra ottica ecc) poi toccherà alla co- pertura: «Stiamo analizzando il bando per capire fino a che punto possono convivere la pietra pia- sentina e il porfido. La gara, infat- ti, riguardava la piasentina e biso- gna trovare un accordo con la dit- ta vincitrice. Io però – continua Michelini -, voglio ci sia anche una parte in porfido perché per- metterebbe allestimenti o lavori sui palazzi senza rovinarsi». VIA POSCOLLE Michelini è contrario alla pro- posta di Alessandro Venanzi che in consiglio aveva presentato una mozione per rendere via Poscolle pedonale il venerdì e sabato dopo le 17. «Hanno governato per 10 an- ni, perché non lo hanno fatto? E dove li spostiamo i bus? E come facciamo per i residenti? Siamo coscienti che occorre trovare una sistemazione perché non è possi- bile che ci passino tre linee, ma serve qualcosa di fattibile. Ho consigliato ai commercianti di creare un’associazione culturale come in via Cussignacco – dice il vicesindaco -; noi siamo disponi- bili, ma servono proposte serie, concrete e temporanee». LA FILOSOFIA Ascoltare tutti, trovare una so- luzione condivisa, ma, alla fine, prendere una decisione definiti- va. «Sto preparando un dossier che poi sarà consegnato agli ordi- ni professionali e agli altri gruppi di interesse – specifica Michelini -, poi faremo una riunione per trovare un progetto condiviso propedeutico a una scelta che de- ve durare per i prossimi 20 anni. Non siamo intenzionati ad aprire e chiudere ogni giorno le strade, così, a spizzichi, senza prospetti- va: noi non siamo qui per giocare. Se ci sono proposte migliorative, siamo disponibili, ma se si tratta di chiacchiere e o idee basate su posizioni politiche aprioristiche, no. Cerchiamo condivisione, ma alla fine decideremo». Alessia Pilotto © RIPRODUZIONE RISERVATA MICHELINI: «STO PREPARANDO UN DOSSIER PER GLI ORDINI PROFESSIONALI E ALTRI GRUPPI DI INTERESSE VOGLIAMO FARE SCELTE CHE DURINO VENT’ANNI» Cassonetti, aree verdi e caditoie in centro “spuntano” topi e ratti CENTRO CITTÀ Topi e ratti segnalati in più punti e in aree sensibili Udine ` Intanto per via Mercatovecchio si cerca una soluzione che permetta di coniugare la presenza della pietra piasentina con quella del porfido ` È l’ipotesi allo studio: spostando i parcheggi dietro l’ex Caserma Duodo sicreerebbe una corsia in viale Ungheria riservata al trasporto pubblico SOSTA Qui sopra (nella foto di Stefano Luperto) come si presentava piazza XX settembre giovedì sera, con le auto tornate “padrone” del plateatico. Nelle altre immagini, tratti di via Aquileia (a sinistra) e via Mercatovecchio (C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP: 79.10.176.1 sfoglia.ilgazzettino.it

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Page 1: Udine Via Aquileia, un futuro senza bus · lute, Riccardo Riccardi, che è in-tervenuto ieri a Udine sul proble-ma, dopo il decesso avvenuto a Latisana di una persona di 88 an-ni,

II

www.gazzettino.itSabato8Settembre2018

IL MURALE

UDINE E’ un enorme murale,lungo quasi 10 metri, l’operacon cui l’istituto Zanon diUdine ha scelto di raccontar-si come scuola a vocazioneeuropea e prospettare unmo-dello di economia etica, soste-nibile ed inclusiva. “Nelmon-do con il mondo per il mon-do”, questo il titolo dell’operache sarà inaugurata questamattina in occasionedell’apertura del nuovo annoscolastico, è stato realizzatoinfatti in collaborazione conla onlus ProgettoautismoFVG, con l’Associazione “Za-non Amico” e con il sostegnodella Regione. E’ stato realiz-zato da 18 giovani artisti, stu-denti e ragazzi dell’atelierNoUei-NoWay (sotto la super-visione di Daniela Rosi) diProgettoautismo, a seguito diun concorso di idee promos-so lo scorso anno scolasticoper raccontare l’istituto e isuoi quattro indirizzi di am-ministrazione, finanza emar-keting e di turismo. Il colora-tissimo murale, impreziositoda alcune parti amosaico rea-lizzate insieme a Musivaria,vivacizza la parete davantiall’aulamagnadella scuola.

e.v.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Allo Zanonrealizzatoun muraledi 10 metri

L’INIZIATIVAFAI LA SPESA E DONAMATERIALE DIDATTICOTornaoggi l’iniziativa “Dona laspesa -Materiale didattico”promossodallaCoopAlleanza3.0. In città le donazioni (cheverrannoraccolte da volontaridelle associazioni assiemeaisoci volontari Coopearappresentanti dei Comitati deigenitori) possono essereeffettuatenei punti Coopdi viaBassi, viaMonteGrappae viaPradamano. Inprovincia, neipunti CoopdiCervignano,Cividale,Gemona, Latisana,Majano, Preceniccoe SanDaniele.

L’EVENTOMASSOFOBIA, BISIALLA LIBRERIA EINAUDIIlGranmaestro delGrandeOriented’Italia StefanoBisisaràoggi aUdinedove, dopoaverpartecipato alla tornatadelCollegiodeiMaestri venerabilidel Fvg, sarà alle 18 alla libreriaEinaudi di viaVittorioVenetoperpresentare il suo libro“Massofobia. L’Antimafiadell’Inquisizione”.

COMUNEOPEN DAY ALL’ARCHIVIOITALIANO DEI GIOCHIOggi saràunagiornatainteramentededicata al gioco:la sededell’Archivio italianodei giochi, in via Sabbadini aUdine, aprirà le porte al grandepubblicoe proporràunnutritoprogrammadi incontri edeventi.Dalle 9 alle 12 èprevistoil convegnodic chiusuradelprogetto “TheplayfulParadigm”;dalle 15 alle 17,

Laboratorioperbambini dai 3 ai 10anni edalle 15 alle 18presentazione, dapartedeglioperatori della Ludoteca, delprogettodi contrasto al giocopatologico “The smart play”;dalle 16.30alle 18.30intrattenimentoa curadelLudobus.

CUSSIGNACCOVIA PADOVA, STRUTTURASPORTIVO-RICREATIVANell’areaun tempoadibita acampida tennis, divenutapoiparcheggioper i frequentatoridellapalestra della scuolaelementare sportiva “Zardini”,è stata creata in viaPadova lanuovaarea ludico-sportiva.Sonostati realizzati uncompettodacalcio con fondo inerba sinteticadi circa400mqcompletamente recintato, edun’areagiochi, sempredi circa400mqconpavimentazione ingommacolata antitrauma,realizzata indiversi colori. Pergli adulti è stata installataunastruttura in tubolare zincato,perpraticare il Calisthenics,esercizi a corpo libero. L’area èdotata inoltredi duepiccoliareeverdi di cui una alberata,conpanchine, fontana e cestiniper i rifiuti. Tutta l’area èilluminatagrazie ai vecchipalidei campi dai tennis recuperatie dotati di nuovi proiettori e led.Presenti al taglio delnastro ilvice sindacoLorisMichelini, ildirigentedelVerdepubblicoClaudioBugatto ealcuniesponenti delle associazionisportivedel territorio, oltre airappresentanti delle impreseesecutrici.

L’ALLARME

UDINE Ratti e topi avvistati ai Giar-dini Ricasoli, in via Mazzini, viaCiconi, via Percoto, in piazzaleDiacono e pure in piazza PrimoMaggio. A denunciare la situazio-ne è stata la consigliera del Pd,Monica Paviotti, che ha chiestoall’amministrazione quali misu-re siano state adottate. «Propriostamattina, in via Valussi, ho vi-sto tre topi sotto ai cassonetti, da-vanti ad un bar. Negli ultimi mesi– ha detto -, ci sono arrivate diver-se segnalazioni per la loro presen-za in zone pubbliche, come par-chi, giardini e aree vicinea scuoleededifici commerciali. Sappiamoche arrivano principalmente dal-le caditoie, da edifici abbandona-ti, materiali accatastati e dai cas-sonetti lasciati aperti. È un feno-menogravedanonsottovalutare,sia dal punto di vista igienico edella salute, sia perché produco-no danni amateriali e contamina-zione dei prodotti alimentari, cuisi aggiunge il danno d’immagineper la città. Dato che presto a Udi-ne, ci sarà Friuli Doc, cosa inten-de fare il Comune per contenerela presenza di ratti e topi? Rite-niamo che servano una campa-gna massiccia di derattizzazionenelle aree sensibili e un’azione disensibilizzazioneverso i privati».A risponderle, l’assessore

all’Ambiente, Silvana Olivotto,che ha spiegato come il Comuneprosegua secondo lemodalità del-la precedente amministrazione:

«Una ditta specializzata – ha spie-gato -, interviene sulla base dellesegnalazioni all’UfficioAmbienteo in caso di situazioni di rischio.In estate sono stati effettuati in-terventi di potenziamentomiratoin alcune situazioni critiche co-me via Ciconi e via Gorizia. Le de-rattizzazioni vengono effettuatein base alle segnalazioni: gli inter-venti a pioggia, infatti, non sonoefficaci perché bisogna agire sul-le cause. Sono comunque presi-diati i siti sensibili, come i giardi-ni delle scuole, o quelli periodica-mente soggetti a infestazioni, co-me via Ciconi. Ricordiamo infineche la pulizia delle caditoie è dicompetenzadel Cafc».Lo stesso assessore ha poi ri-

sposto anche all’interrogazionedella consigliera Pd, Cinzia Del

Torre, secondo la quale il Comu-ne, quest’anno, è intervenuto inritardo sulla disinfestazione con-tro le zanzare. «In passato si usa-vanoprevalentemente affidamen-ti diretti, ma alla luce delle nor-mative non è possibile procederecosì. La gara per l’appalto trien-nale – ha spiegato Olivotto -, èpartita il 5 giugno, ma è andatadeserta. Quindi, tramite affida-mento diretto, è stato fatto un in-tervento larvicida nei tombini enei cimiteri a inizio luglio. Dal 24agosto al 7 settembre, sono statepoi fatte disinfestazioni nei cimi-teri e in 34 aree verdi. Per il pros-simoanno, intendopredisporre ilbando di gara entro fine 2018, co-sì dapianificare per tempo».

Al.Pi.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Via Aquileia, un futuro senza bus

VIABILITÀ

UDINE Per un giorno, è sembratodi tornare indietro nel tempo,quando lì si poteva parcheggiare:forse qualcuno ha pensato a unamodifica nella viabilità, qualcunaltro sicuramente ha fatto il fur-betto, fatto sta che èbastato che ildissuasore retrattile sia rimastoabbassato e il plateatico di piazzaXXSettembreè statooccupatodadecine di automobili, nel pome-riggio e, soprattutto, nella seratadi giovedì. A monte, c’è probabil-mente un’ingenua disattenzionedegli incaricati per gli allestimen-ti di FriuliDoc; a fine lavori, nonèstata rialzata la colonna a scom-parsa, installata per evitare l’ac-cesso ai mezzi non autorizzati, ecosì, le stesse ditte ieri mattina sisono trovate la piazza occupata ehanno dovuto chiamare i vigiliper far spostare le auto. Intanto,però, su facebook le foto sono cir-colate, scatenando diverse pole-miche e critiche, in particolaresulla pagina dell’associazioneFiab-Abicitudine.«Non c’è nessun cambiamento

di indirizzo» ha commentato su-bito il vicesindaco e assessore al-la Mobilità Loris Michelini, che èal lavoro su una revisione totaledella viabilità del centro: «Intan-to – spiega -, vogliamo mettere aposto il maggior numero possibi-le di strade e marciapiedi e, nelfrattempo, cominciamo a lavora-re sul regolamento della Ztl perpoi definire le zonepedonalizzatee le zone a traffico limitato e la re-

te delle piste ciclabili. A gennaio,inoltre, si potrà lavorare anchesul sistema del Trasporto Pubbli-co Locale e stiamo valutando co-meprocedere».Lo stesso Michelini aveva già

detto che, ad esempio, le sue pre-ferenze andavano alla possibilitàdi usare navette (più piccole deibus normali) e linee circolari peril centro; tra le varie ipotesi, però,c’è anche quella di creare corsiepreferenziali per gli autobus.Unapossibilità che si sta analizzandoper la viabilità di vialeUngheria evia Aquileia: «Dietro la casermaDuodo, che era della Provincia edè passata al Comune, c’è un gran-de parcheggio. Se potremo usu-fruirne, magari assieme a quellodi Palazzo Belgrado, si potrebbe-ro ricavare un centinaio di postiauto aperti al pubblico – sottoli-nea Michelini -, togliendo le stri-sce blu da viale Ungheria e crean-do la corsia per i bus, liberandoallo stesso tempo dal passaggiodei mezzi pubblici via Aquileia,dove si potrebbero ricavare po-steggi a spinadi pesce».Per ora è un’ipotesi, ma che

avrebbe anche un altro aspettopositivo: via Aquileia, infatti, èsoggetta a cedimenti a causa deiveicoli pesanti e, visti i lavori di si-stemazione che dovrebbero parti-re a inizio 2019, questa soluzionepermetterebbe di preservare lastrada, una volta risistemata.

VIA MERCATOVECCHIONel ripensamento del centro

storico non può essere ovviamen-te esclusa via Mercatovecchio,«che abbiamo dovuto riaprire –sottolinea il vicesindaco -, a causadel caos scatenatosi con i varchiZtl». La strada dovrà infatti subi-re un intervento di sistemazionee, per diversi mesi, tornerà ad es-sere off limits per le auto: la pri-ma parte del cantiere riguarderàle infrastrutture (fognature, fibraottica ecc) poi toccherà alla co-pertura: «Stiamo analizzando il

bandoper capire finoa chepuntopossono convivere la pietra pia-sentina e il porfido. La gara, infat-ti, riguardava la piasentina e biso-gna trovare un accordo con la dit-ta vincitrice. Io però – continuaMichelini -, voglio ci sia ancheuna parte in porfido perché per-metterebbe allestimenti o lavorisui palazzi senza rovinarsi».

VIA POSCOLLEMichelini è contrario alla pro-

posta di Alessandro Venanzi chein consiglio avevapresentatounamozione per rendere via Poscollepedonale il venerdì e sabato dopole 17. «Hanno governato per 10 an-ni, perché non lo hanno fatto? Edove li spostiamo i bus? E comefacciamo per i residenti? Siamocoscienti che occorre trovare unasistemazione perché non è possi-bile che ci passino tre linee, maserve qualcosa di fattibile. Hoconsigliato ai commercianti dicreare un’associazione culturalecome in via Cussignacco – dice ilvicesindaco -; noi siamo disponi-bili, ma servono proposte serie,concrete e temporanee».

LA FILOSOFIAAscoltare tutti, trovare una so-

luzione condivisa, ma, alla fine,prendere una decisione definiti-va. «Sto preparando un dossierche poi sarà consegnato agli ordi-ni professionali e agli altri gruppidi interesse – specifica Michelini-, poi faremo una riunione pertrovare un progetto condivisopropedeutico a una scelta che de-ve durare per i prossimi 20 anni.Non siamo intenzionati ad apriree chiudere ogni giorno le strade,così, a spizzichi, senza prospetti-va: noinon siamoqui per giocare.Se ci sono proposte migliorative,siamo disponibili, ma se si trattadi chiacchiere e o idee basate suposizioni politiche aprioristiche,no. Cerchiamo condivisione, maalla fine decideremo».

AlessiaPilotto

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MICHELINI: «STO PREPARANDOUN DOSSIER PER GLI ORDINIPROFESSIONALI E ALTRIGRUPPI DI INTERESSEVOGLIAMO FARE SCELTECHE DURINO VENT’ANNI»

Cassonetti, aree verdi e caditoiein centro “spuntano” topi e ratti

CENTRO CITTÀ Topi e ratti segnalati in più punti e in aree sensibili

Udine

`Intanto per via Mercatovecchio si cerca una soluzione che permettadi coniugare la presenza della pietra piasentina con quella del porfido

`È l’ipotesi allo studio: spostando i parcheggi dietro l’ex Caserma Duodosi creerebbe una corsia in viale Ungheria riservata al trasporto pubblico

SOSTA Qui sopra (nella foto di Stefano Luperto)come si presentava piazza XX settembregiovedì sera, con le auto tornate “padrone” delplateatico. Nelle altre immagini, tratti di viaAquileia (a sinistra) e via Mercatovecchio

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www.gazzettino.itSabato8Settembre2018

`Il direttore della Clinica delle Malattie Infettivedi Udine è intervenuto dopo il primo decesso in Fvg

`Sino ad oggi i casi confermati in tutta la regionesono stati 14: la concentrazione più alta a Pordenone

IL PERICOLO

UDINE Quattordici i casi conferma-ti e altri 14 quelli probabili su 120situazioni analizzate damaggio aoggi. Perciò «non è epidemia». So-no i numeri delle infezioni da vi-rus West Nile in Friuli VeneziaGiulia diffusi dal vice presidentedella Regione e assessore alla Sa-lute, Riccardo Riccardi, che è in-tervenuto ieri a Udine sul proble-ma, dopo il decesso avvenuto aLatisana di una persona di 88 an-ni, assieme al direttore centraledell’assessorato Gianni Cortiula,al direttore del servizio Preven-zione Paolo Pischiutti e al profes-sorMatteo Bassetti, direttore del-la Clinica delle Malattie Infettivedell’ospedalediUdine.

L’INTERVENTO«Non siamo in presenza di

un’epidemia – ha affermato il pro-fessor Bassetti - ma di un’infezio-ne che si autolimita». Ciò che è in-vece importante «è che si tratta diun’infezione che deve essere af-frontata da mani esperte», auspi-candoperciò «una centralizzazio-ne della trattazione dei casi» neiduehubregionali – gli ospedali diUdine e Trieste – dove sono ope-rative tutte le specialità, oltre allaClinica delle Malattie Infettive,chiamate a intervenire nei realicasi di infezione, a partire dallaNeurologia. Un segnale quellochehavolutodare ieri l’assessoreRiccardi, poiché «le strutture sa-nitarie regionali sono attive epronte all’intervento», ha sottoli-neato. Non da ultimo, «sono stati

operati tutti i controlli necessarisulle sacche di sangue e sui tessu-ti donati», al fine di escludereogni contaminazione. Dei 14 casiconclamati, 10 riguardano perso-ne residenti in provincia di Porde-none, 2 in provincia di Udine. Glialtri due casi (una a Trieste e unoa Pordenone) riguardano perso-ne che hanno avuto un’esposizio-ne da altre regioni. Attualmente,ha specificato ancora Riccardi,c’è «ancora un caso critico inFriuli Venezia Giulia», un pazien-te «grande anziano che è stato ri-coverato per altri motivi», haspiegato Bassetti, e sul quale nelcorso degli accertamenti si è veri-ficataanche la presenzadel virus.«La reazione all’interventosull’infezione sta andando moltobene – ha proseguito il medico -,ma sono le sue condizioni genera-le e pregresse a mantenere la cri-ticità». Un esempio per racco-mandare «attenzione» a dare no-tizia di decessi a causa del virusdel Nilo, «poiché occorre verifica-

re la vera causa che ha provocatolamorte». L’infezione da virus, insostanza, potrebbe configurarsicome un’incidentalità, poiché èin generale è caratterizzata da«bassa aggressività e assenza disintomi». Dunque nessun motivodi preoccupazione? «Occorremantenere costante la sorveglian-za come la Regione ha fatto e stafacendo», ha affermato il profes-sor Bassetti, e avere come primoriferimento «il proprio medico dimedicina generale quando ci so-no sintomi compatibili». Un pun-to, quest’ultimo, su cui l’infettivo-logo ha insistito. Il quadro dei ca-si, infatti, dice che «possiamo sta-re assolutamentemolto tranquil-li». Nel caso, «sarà ilmedico di ba-se a fare lo screening», ha prose-guito l’esperto, sottolineando chel’allerta è data dalla presenza di«sintomi neurologici abbinati afebbrealta».

LE RISPOSTEIl sistema sanitario «ha lavora-

to bene – ha affermato il direttoreCortiula -, comedimostrano i casisubito intercettati e tutto il proce-dimento adottato per il controllodelle donazioni di sangue e tessu-ti, al fine di garantire la salute didonatori e riceventi». Altrettanto«importante», ha confermato lasollecitazione del professor Bas-setti alla «centralizzazione» dellapresa in carico dei casi probabilid’infezione da West Nile. Ancheperché, ha aggiunto l’infettivolo-goBassetti, «una terapia specificanon c’è ed è perciò importante lapresenza di diverse specialità disupporto». Si tratta, infatti, diun’infezione che «stiamo impa-rando a conoscere giorno pergiorno», ha aggiunto, sia perquanto riguarda i sintomi neuro-logici «molto variegati», sia perquanto riguarda il periodo di in-cubazione, attualmente comun-que individuato «tra le duee le tresettimane».

AntonellaLanfrit

©RIPRODUZIONERISERVATA

LE CONTROMISURE

UDINE L’infezione da West Nile èprovocata dalla puntura di unacomune zanzara, che nel caso, pe-rò, è portatrice del cosiddetto vi-rusdelNilo, isolatoparecchi annifa in Uganda e ora insediatosi sta-bilmente anche qui. Assume,quindi, un’ importanza strategicala prevenzione attraverso la disin-festazione. Un’attività che è in ca-po ai Comuni e che il vicepresi-dente e assessore alla Salute Ric-cardo Riccardi, a seguito dei casidi infezione registrati in Regione,sta valutando se metterla in capoall’amministrazione regionale.Lo ha detto ieri intervenendo allaconferenza stampa indetta nellasede della Regione a Udine per

sottolineare che «la situazione èsotto controllo», sia dal punto divista prettamente sanitario siadelle azioni volte a contrastare ladiffusione di zanzare infette. Se aLatisana, dopo i due casi riscon-trati sul territorio, si sta proce-dendo a un’azione di disinfesta-zione a opera del Comune edell’Azienda sanitaria, il monito-raggio sull’eventuale presenzadell’insettomalato è attiva dame-si in tutto il Friuli Venezia Giuliacon diverse tipologie di intercet-tazione, come ha raccontato ieriil responsabile del servizio Pre-venzione dell’assessorato alla Sa-lute, Paolo Pischiutti. «Dall’iniziodell’estate in zone strategiche so-no attive trappole per zanzare,analizziamo le carcassedi volatiliselvatici, uccelli bersaglio (i polli)

e i cavalli, tutti gli animali cioèche sono i veri serbatoi del virus»,ha specificato. Più in generale, haproseguito l’esperto, «non siamoinpresenza di un aumento del nu-mero delle zanzare, ma queste siinfettano di più». Quanto alle cau-se, potrebbero non essere estra-nei i cambiamenti climatici incorso. «Se occorre aumentare lalotta alle zanzare – ha proseguito

-, occorre anche ricordare chepossiamo tutti adoperarci a tal fi-ne». Sul punto, tuttavia, propriol’assessore Riccardi ieri ha antici-pato di stare valutando se «regio-nalizzare la competenza della di-sinfestazione, ora in capo ai Co-muni, per le risorse e la capacitàorganizzativa che essa richiede».Poiché la zanzara portatrice delvirus West Nile è una zanzara ditipo comune, la disinfestazione èquella che si attua abitualmenteper contrastare il proliferare delfastidioso insetto estivo. «L’opera-zioneavviene solo inmaniera piùmassiccia», ha specificato Pi-schiutti. A Latisana, come ha det-to il sindaco Daniele Galizio cheieri si è incontrato con l’assessoreRiccardi, l’operazione partiràmartedì, dopo l’ordinanza emes-

sa ieri e pubblicata sul sito webdel Comune. In essa si «ordina»alla popolazione che abbia «l’ef-fettiva disponibilità di spaziall’aperto» di permettere l’acces-so al personale dell’Azienda sani-taria e della ditta incaricata delladisinfestazione «per realizzarel’ispezione del sito e la rimozionedei focolai larvali presenti in areaanche privata». Nel documentodel primo cittadino, si danno,inoltre, indicazioni sui comporta-menti da assumere durante iltrattamento di disinfestazione esi «ordina» di evitare l’abbando-no di contenitori in cui possa rac-cogliersi acqua stagnante. AGori-zia il terzo ciclo di disinfestazioneè stato attuato la scorsanotte.

A.L.

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DISINFESTAZIONE

Attualmente spetta ai Comuni

La paura

L’ASSESSORE REGIONALERICCARDO RICCARDIHA ELOGIATOLA RISPOSTADEL SISTEMA SANITARIO

IlparlamentarediForza Italia,RobertoNovelli, hapresentatoalministrodellaSaluteGiuliaGrilloealministrodell’AmbienteSergioCostaun’interrogazioneariguardodelladiffusionedelvirusWestNile, «per saperequaliiniziativeconcreteeimmediatamenteefficaciintendanoadottare,perquantodicompetenza,perarginare ladiffusionedelvirus». Inoltre,Novelli vuoleaccertarsi «seintendanoadoperarsi, inraccordocongli enti territorialicompetentipercontrastare ilpiùefficacementepossibile ilfenomeno».

A.L.

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Doppia interrogazionedi Novelli ai ministri

In Parlamento

L’ESPERTO PISCHIUTTI:«NON RISCONTRIAMOUN AUMENTODEL NUMERODI ZANZARE,SI INFETTANO DI PIÚ»

Primo Piano

VIRUS DEL NILO Nonostante la prima vittima in Friuli l’assessore alal Sanità ha tenuto a precisare che non c’è una emergenza sul territorio regionale

Il vicepresidente: «Regionalizziamo la disinfestazione»

«Non esiste un’epidemia di virusdel Nilo: è un’infezione limitata»

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V

www.gazzettino.itSabato8Settembre2018

IL CROLLO

TRIESTE Un colpo cupo e improv-viso, come di tuono soffocato.Subitodopounaltra cannonata.In pochi attimi un pezzo dimon-tagna si stacca all’improvvisodalla parete del Buinz rivelandouno strato sottostante di un gial-lo chiaro. Il crollo avviene in unfrastuono apocalittico di massie polverone bianco. Gli escursio-nisti sul piazzale del non vicinis-simoRifugioGrego si voltanodiscatto, guardano il cielo versoEst sopra l’Alta Spragna, la con-ca ghiaiosa stretta fra Jof Fuarte Montasio, nel cuore delle AlpiGiulie. Nessuna nubeminaccio-sa: abbassano lo sguardo e capi-scono: è venutagiùuna falda delversante Nord del Montasio, omeglio del suo sottogruppoorientale. Sia stato il caldo ro-vente dell’estate? Possibile, as-sieme al quasi esaurimento del-le falde conservate dalle roccepermilioni di anni. Ma a provo-care la “spinta” definitiva po-trebbe essere bastato uno stam-becco con un calcio a un sasso.Probabilmente non lo sapremomai.

TRAGEDIA SFIORATACiò che sappiamo per certo è

che il crollo, fosse avvenuto sol-tanto un paio di settimane ad-dietro, avrebbe potuto travolge-re senza speranza i numerosiescursionisti che ogni anno ri-salgono il sentiero dalla Val Sai-sera al Bivacco dedicato a DarioMazzeni, sul costone alla cuisommità si slancia l’omonimaTorre dedicata a uno scalatoretriestino caduto in montagna esepoltoaValbruna.

SENTIERI DEVASTATIDal bivacco, che appartiene

al Cai di Trieste (Società Alpinadelle Giulie), si dipartono dueimportanti sentieri che ora an-dranno ritracciati e posti in sicu-rezzanel tratto investito damas-si e detriti: un itinerario scendenel valloncello alla base dell’Al-ta Spragna per poi risalire a ser-pentina, con regolari tornanti,l’erto ghiaione che da ultimo sirinserra fra le pareti in una lin-gua di pietrisco: alla sommità

del colatoio si trova la ForcellaLavinal dell’Orso, che a quota2.138metri segna lo spartiacquefra la Saisera e la Val Rio del La-go fra i bastioni della Cima dellaPuartate, avamposto delMonta-sio, e la Cima de lis Codis e le Ci-me Castrein del Fuart. Luoghiausteri e solenni, paradiso deglistambecchi e di un piccolo bran-co di camosci, fra larici antichiche emergono appena per mez-zo metro a causa della quota esoprattutto del mare di ghiaiasul quale sono capitati a nasce-re. Scenario commovente cheammaliò anche il grande pionie-re dell’alpinismo Julius Kugy,luoghi che conobbero la soffe-renza di soldati carinziani e friu-lani opposti proprio fra questebalze negli anni della Grandeguerra.

ITINERARI STORICIL’altro itinerario travolto dal

crollo dellamontagna è il sentie-ro Carlo Chersi, dedicato a unostoricopresidente dell’AlpinadiTrieste: si diparte dal BivaccoStuparich, sotto lo speronedellaTorre Palizza al centro del ver-sante Nord del Montasio, perscendere verso oriente a fascia-re lo sperone della Cresta Berdoe raggiungere la base dell’AltaSpragna oltre il “Mazzeni”, pro-prio dove la frana ha terminatola sua corsa rovinosa. Da qui iltracciato risale il canale, disse-minato di neve e sfasciumi roc-ciosi, verso la Sella Nabois e daquesta in discesa al Rifugio Pel-larini.

LA MONTAGNALa parete di roccia si è stacca-

ta sotto la Sella Buinz (il nome,in friulano di montagna, si ri-conduce allo strumento bilan-ciato sulle spalle per portare isecchi, la cui forma appare re-plicata in scala gigantesca dalla

conformazione del monte). LaSella separa le cime del Foro-non (a occidente) e del Modeon(a oriente), sulla cui vetta sorgeda pochi anni ilm moderno eospitale Bivacco Luca Vuerich,dedicato al fortissimo alpinistalocale compagno in numeroseimprese della Signora degli Ot-tomila Nives Meroi e del maritoRomano Benet. Vuerich è mor-to a 37 anni cadendo nel genna-io 2010 da una cascata di ghiac-cio sulle Giulie slovene, quasimontagnedi casa.

LE STRADE DELL’ORSOSe il crollo fermerà probabil-

mente a lungo gli escursionistimeno esperti e meno temerari,resterà da vedere come si com-porterà adesso il giovane orsoMirtillo: l’Università di Udine,grazie al radiocollare del qualeè dotato il plantigrado, ha già re-gistrato due salite di Mirtillo alLavinal dell’Orso (mai toponi-mo arcaico trovò migliore con-ferma), probabilmente per spia-re Camosci e stambecchi nel so-gno ricorrente di difficili manon impossibili imprese preda-torie.

MaurizioBait

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SOLIDARIETÀ

AVASINIS Matteo Rodaro, lo chefgiramondo, scomparsonel 2013 a35 anni per un male incurabile,continua ad essere fonte di solide-rietà e di aiuto a favore dei menofortunati. Quest’anno l’associa-zione “Matteo chef giramondo”voluta da amici e parenti, ha do-nato un contributo concreto allaricerca, devolvendo al Cro diAviano il ricavato - diecimila eu-ro - del concerto per Matteo 2018promosso nei mesi scorsi al par-co della Colonia di Osoppo al qua-le avevanopartecipato tra gli altrii Vegas, I Ribelli (complesso cheaccompagnava Adriano Celenta-no nei primi anni Sessanta) e An-drea Brando, storico chitarrista

di Vasco Rossi. I fondi sono staticonsegnati ieri sera ad Avasinis -nel corso di una serata che ha vi-sto anche la partecipazione dellacomica e cabarettista Catine - aimedici del Cro di Aviano (presen-ti con il primario Carlo Gobitti,Giovanni Franchin, primariodell’Oncologia radioterapica) eserviranno a sostenere un proget-to specifico chepermetterà al Crodi inviare medici a Houston perapprendere le più avanzatemeto-dologie di radioterapia. MatteoRodaro era noto come “chef gira-mondo” perché, fin dal diploma,aveva scelto di esercitare la suaprofessione sposandola alla pas-sione per i viaggi, cosa che lo haportato dall’America ai Caraibi,in giroper l’Europa... conqualchetappaanche in Italia.

Montagna, crolla un fianco del Buinz`Due importanti sentieri andranno ora ritracciati e postiin sicurezza nel tratto investito dai massi e detriti franati

Vent’anni fa scomparveuna sorgente perenne

SE IL CEDIMENTOFOSSE AVVENUTODUE SETTIMANE FAAVREBBE TRAVOLTOGLI ESCURSIONISTIDIRETTI AL “MAZZENI”

LA FERITA Gli effetti del crollo sul Buinz nel Gruppo del Montasio

`Distacco improvviso di una parte della parete del monte che faparte del sottogruppo orientale del versante Nord del Montasio

Accaddevent’anni fa, sempresulpoderosoversanteNorddelMontasio.Dal ghiaioneadEstdellaTorrePalizza,proprioaldi sopradelBivaccoStuparich, si staccòuna franaimmanecherotolò conformidabile rapidità finoalfondovalledellaSaisera.Travolseogni cosa: alberi emacchiedipinomugocheoccupavanodasecoli quelleposizionialtere.Probabilmentequalcheanimale.L’evento,originatopocosotto l’attaccoghiacciatodelladirettaNordKugyalMontasio (leggendariaimpresadel 24agosto 1902),trasformòper sempre laconformazionedei luoghi: unasorgenteperenneposta sottol’attaccodellaviaKugysi“inabissò”sotto laghiaiae lepietre, salvo ricomparireunpo’piùavalle inepocarecente.

M.B.

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Il precedente

Diecimila euro al Cro in ricordo di Matteo

BENEFICENZA Unmomento della consegna dei fondi al Cro diAviano nella serata organizzata ieri ad Avasinis

Friuli

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VI

www.gazzettino.itSabato8Settembre2018

EDILIZIA RESIDENZIALE La giunta regionale ha approvato i nuovi requisiti necessari per poter accedere ad alloggi e contributi

Sicurezza, sulla A4 lavori in corso su 161 manufatti

IL RAPPORTO

TRIESTE Autovie Venete ha tra-smesso al ministero dei Traspor-ti, a due settimane di distanza dal-la richiesta fatta alle concessiona-rie autostradali dopo il crollo delponte Morandi a Genova, il re-port sullo stato di conservazionee manutenzione delle opere pre-senti nelle proprie tratte di com-petenza. Ad illustrarlo, durante il

primo consiglio di amministra-zione dopo le ferie estive che si ètenuto ieri a Trieste, è stato ieri ilpresidenteMaurizioCastagna.

I NUMERISono 1.334 le opere d’arte in ge-

stione a Autovie Venete. Per que-ste e per lamanutenzione ordina-ria dell’intera rete stradale la con-cessionaria investe ogni anno 14milioni di euro. Delle 1.334 opered’arte, 359 sono cavalcavia/so-vrappassi, ponti, viadotti e sotto-vie e 975 sono opere minori. «Unpatrimonio dimanufatti che ven-gonocostantementeverificati daitecnici di Autovie Venete – riferi-sce la concessionaria - ma anche

durante apposite visite ispettiveche prevedono un “contraddito-rio” puntuale fra ispettori mini-steriali e tecnici».Spiega Castagna: «Nel report

inviato oltre ai dati relativi a ognisingolo manufatto, è stato messoin evidenza come il ponte sul fiu-me Tagliamento e uno di quelliche insistono sul nodo di Palma-nova siano stati “alleggeriti” dallapressionedel traffico, soprattuttopesante - transiti eccezionali -con l’introduzione di limiti dimassa, in attesa dello loro rico-struzione». Si tratta di limitazioniprovvisorie «in quanto i due ma-nufatti verranno sostituiti dallenuove opere, inserite nel quadro

dei lavori della terza corsia».

OPERE DA RIFARELe opere d’arte per le quali è

previsto, o è in corso, o è stato ap-pena realizzato il rifacimento, so-no 161, ovvero quasi la metà dei359manufatti principali. Entro lafine dell’anno, a completamentodel primo dei due viadotti che an-dranno a comporre il ponte nuo-vo sul fiumeTagliamento, è previ-sto lo spostamento di tutto il traf-fico sulla nuova sede. Quanto alcavalcavia superiore del nodo diPalmanova, il cui varo sarà con-cluso entro stasera, lo spostamen-to del traffico è previsto entrol’estate del 2019, quando saranno

completati anche i getti della so-letta e l’asfaltatura.

TRAFFICO ESTIVOTransiti sostanzialmente in li-

neaconquelli della stagione 2017:la task force (oltre 230 persone allavoro sulle 24 ore fra tecnici de-gli impianti, operatori di sala ra-dio, manutentori, esattori e ausi-liari al traffico) «ha fronteggiatoegregiamente il traffico intensosoprattutto nei fine settimana diluglio e agosto, giornate dove lamediadei transiti arriva a toccarepunte anche di 190mila veicoli inuna sola giornata».

ElisabettaBatic

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I PROGETTI

UDINE Innovazione di processo edi prodotto per sviluppare la filie-ra della carne friulana di PezzataRossa guardando con attenzionealle esigenze del consumatore, al-la sostenibilità degli allevamenti,a nuovi mercati e a un incremen-to del valore aggiunto delle im-prese del comparto agricolo e del-la lavorazione della carne. Sonoalcuni degli obiettivi del progettodedicato alla razza bovina friula-na, finanziato con 49.854 euro erealizzato nell’ambito del pro-gramma di sviluppo rurale (Psr)del Fvg 2014-20.Grazie al progetto, lo scorso

aprile è stato costituito il polo del-la carne friulanadi PezzataRossadi cui fanno 18 imprese agricoleche allevano bovini a duplice atti-tudine di razza Pri, di 16 Comunidella Regione, con capofila la so-cietà agricola Pris, assieme a duecooperative agricole di carni euna ditta di macellazione e lavo-razione carne per un totale di 24partner.Fra i risultati attesi vi è l’au-

mento della produzione sosteni-bile e responsabile della trasfor-mazione e della commercializza-zione regionale della carne e de-gli hamburger friulani di Pezzatarossa, l’incremento dei vitelloni edelle scottone allevati e la venditanelle filiere corte negli agrituri-smi e nei nuovi mercati. L’atten-zione almercato è stata apprezza-ta dall’assessore regionale allePolitiche agricole, Stefano Zan-nier soprattutto riguardo al fattodi “avere previsto dei momenti diverifica attraverso un’analisi sen-soriale del consumatore sul pro-dotto». Altro aspetto rilevanteper Zannier è la valorizzazionedegli animali di fine carriera cheoffre ampie opportunità di mer-cato al momento non sfruttate.L’offerta attuale di carne regiona-

le non considera, infatti, la vaccaa fine carriera che invece, con laproduzione di macinata, ha am-pie opportunità di mercato comedimostra l’esplosione in Italia del-lehamburgherie.

BROVADAIntanto l’associazione dei pro-

duttori della Brovada Dop ha da-to il via a un percorso per la nasci-ta di un Consorzio di tutela, conl’obiettivo di valorizzare e pro-muore l’antichissimo tipico dellatradizione gastronomica friula-na. Lo rende noto Agrifood Fvg,l’Agenzia di sviluppo del Clusterregionale dell’Agroalimentare eBioeconomia: «Abbiamo concor-dato all’unanimità che la Brova-da oggi vada salvaguardata daconcorrenze sleali e valorizzata,distinguendola da prodotti similicome la rapa fermentata slove-na», spiegaMarta Stefani, projectmanager di Agrifood Fvg. Il pros-simo passo sarà la presentazioneal ministero per le Politiche agri-cole dello statuto del Consorzio.Una volta approvato, l’iter di co-stituzione si concluderà davantiaunnotaio.

Pezzata rossa, progetti di rilancioBrovada, sì al Consorzio di tutela

`Prevista la revoca ai responsabili di violenze domestichema le persone conviventi potranno subentrare nel contratto

`La giunta regionale ha approvato l’allungamento da 2 a 5 annidel periodo di residenza in Fvg per accedere a case e contributi

IN GIUNTA

UDINE Ulteriore passo dellaGiun-ta regionale per allungare da 2 a5 gli anni di residenza in FriuliVeneziaGiulia per poter accede-re alle case popolari, ai contri-buti per l’edilizia agevolata eper abbattere l’affitto: ieri, infat-ti, l’assessore al Territorio Gra-ziano Pizzimenti ha presentatoall’Esecutivo un disegno di leg-ge che ridisegna la materia inquesta direzione. Inoltre, i ri-chiedenti che non appartengo-no all’Unione europea dovran-no certificare con atto ufficialedell’ Ambasciata del Paese diprovenienza – non più con l’au-tocertificazione – di non posse-dere beni immobili agibili diproprietà né in Italia, né all’este-ro. Ulteriore novità in senso re-strittivo del disegno di legge è laprevisione che possa essere re-vocato l’alloggio agli autori diviolenza domestica: «Fino adora –ha specificatoPizzimenti –uno straniero poteva ottenereun alloggio popolare semplice-mente dichiarando di non pos-sedere altre abitazioni, né in re-gione, né nel suo Paese d’origi-ne. In proposito – ha proseguito– i nostri uffici hanno constata-to che talvolta queste autocerti-ficazioni sono false, ma soprat-tutto il più delle volte sono im-possibili da verificare».Da qui una delle decisioni in-

novative assunte dalla Regionecon il provvedimento che oradovrà approdare in Consiglioper il voto inAula. Le disposizio-ni, comunque, si applicherannoper i nuovi richiedenti enonpercoloro che hanno già avuto ac-cesso alle case Ater o alle agevo-lazioni abitative.Quanto poi alla perdita di tito-

larità dell’alloggio nel caso di at-tori di violenza domestica, l’as-sessore ha puntualizzato chel’azione della Regione nasce per«proteggere e tutelare i familia-ri che quella violenza l’hannosubita. Se, infatti, agli autori del-le violenze sarà tolto l’alloggio -ha precisato -, le altre personeconviventi non perdono il dirit-to alla casa e subentranonella ti-tolaritàdel contratto».

TRENI PER ROMASu un altro fronte, ieri l’asses-

sore Pizzimenti ha delineato

«l’ulteriore evoluzione del servi-zio ferroviario regionale» con lenovità che arriveranno domeni-ca, con l’avvio dell’orario inver-nale di Trenitalia. Ci sarannouna nuova coppia di treni regio-nali veloci sulla Trieste-Venezia(con transito per la linea dellaBassa friulana e quindi non perUdine), l’affinamento dell’offer-ta sulla Pedemontana nella trat-ta Sacile-Maniago e il già annun-ciato collegamento con la Slove-nia (il servizio prenderà il viadomani, con due collegamentigiornalieri, di cui uno sulla di-rettrice Udine-Trieste-Lubianaed un altro nella sola tratta tra ilcapoluogo regionale e la capita-le).Nel dettaglio, da domenica sa-

ranno attivati due nuovi convo-gli tra Trieste e Venezia SantaLucia: il primo con partenza dalcapoluogo regionale alle 4.25del mattino e arrivo alle 6.20,l’altro in partenza daVenezia al-le 20.50 con arrivo a Trieste alle22.50. Per quanto riguarda la li-nea Pedemontana, sono stati de-finiti orari dei treni più compati-bili con le esigenze degli studen-ti di Sacile, Brugnera eManiago,sono state migliorate le coinci-denze alla stazione di Sacile perVenezia ed è stato introdotto unservizio serale Sacile-Mania-go-Sacile nella fascia oraria del-le ore 20.

A.L.

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PRESIDENTEMaurizio Castagna

`I dati del Rapportoinviato al ministero:1.334 le opere gestite

TRASPORTO FERROVIARIO

DUE NUOVI TRENI

SULLA VENEZIA-TRIESTE

“RAZIONALIZZATO”

IL SERVIZIO SULLA TRATTA

SACILE-MANIAGO

Arlef, Navarria:«Ai friulani almenole stesse risorsedegli sloveni»

L’intervento

Leggo con meraviglia sul Gaz-zettino l’articolo a firma di LisaZancaner “Arlef in attesa diuna guida ma già si stringono icordoni”. Dopo l’annuncio del-la prossima nomina del Cdadell’Agjenzie Regjonâl pe Len-ghe Furlane e una citazionedell’assessore regionale Pier-paolo Roberti che demanda al-la futura dirigenza le indicazio-ni sul nuovo corso, il pezzo pro-segue con esemplificazioni ditagli di spesa che non è chiarodi chi siano farina, se dell’asses-soreodella giornalista.Ricordo che appena il 28 ago-

sto scorso l’assessore Roberti,davanti ai sindaci dell’Assem-blea della Comunità Friulanariuniti ad Udine, ha rimarcatoche “le differenze sul nostro ter-ritorio sonoun valore inestima-bile e contribuiscono ad ali-mentare la specialità di cui dob-biamo andare fieri e che dob-biamo difendere ogni giorno”,rinnovando il supporto dellaRegione con risorse e persona-le.Mi attendo quindi che pren-

da le distanze dai tagli al bilin-guismo visivo, alla certificazio-ne linguistica, alla formazionedegli insegnanti in lingua friu-lana (Docuscuele), elementi in-dispensabili per una correttapolitica linguistica, previsti dal-la legge e già parte sostanzialedel Piano approvato dalla Re-gione.Vorrei che fosse chiaro poi

che i finanziamenti per la Fie-ste de Patrie del 3 aprile, non fi-niscono in frico e ribolla, ma ininiziative culturali e artistichedei comuni che li richiedono.Infine, perché parlare di strin-gere i cordoni alla minoranzafriulana - oltre 600mila parlan-ti - già estremamente sottofi-nanziatamentre si è appena co-stituitounUfficio per laLinguaSlovena a carico della strutturaregionale?Per me è assolutamente cor-

retto supportare la minoranzaslovena: chiedo solo che i friula-ni, anche semolto più numero-si, abbiano almeno gli stessi fi-nanziamenti degli sloveni.

DiegoNavarria

Presidentedell’AssembleadellaComunità

Linguistica Friulana

MAGGIOREATTENZIONEAL MERCATOA PARTIREDALLE FILIERECORTE NEGLIAGRITURISMI

Regione

Alloggi Ater, ora parte la “stretta”

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