tumori ipofisari gh-secernenti. eccesso di gh: non solo acromegalia…
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TUMORI IPOFISARI GH-SECERNENTI
ECCESSO DI GH: NON SOLO ACROMEGALIA…
Dalla biologia molecolare…
…alla clinica.
CLONALITA’ DEI TUMORI IPOFISARI
- Un tumore può avere una origine MONOCLONALE, che implica il suo sviluppo a partire da una singola cellula geneticamente alterata.
- Un tumore può avere una origine POLICLONALE, ossia può originare da un gruppo di cellule stimolate da fattori che ne promuovono la crescita.
Tumori ipofisi
Headache
, lip, tongue
Joint pain
Voice deepening
Snoring
ACROMEGALYCushing: The pituitary body & its disorders
Before disease
Disease onset
12 yrs of disease
17 yrs of disease
Square hand
Phalanges
Diagnosi
Inizio della malattia
MORTALITA’ NELL’ACROMEGALIA
La mortalità nel paziente acromegalico è circa il doppio rispetto a quella attesa nella popolazione sana.
La mortalità è legata soprattutto a:
Malattie cardio-vascolari
Malattie respiratorie
Malattie cerebro-vascolari
Malattie neoplastiche
La terapia degli adenomi ipofisari GH-secernenti può essere chirurgica, radioterapica o medica. Essa è finalizzata a:
a) rimuovere la neoplasia o ridurne il volume;
b) sopprimere l'ipersecrezione ormonale;
c) risolvere o almeno limitare insorgenza e progressione delle complicanze;
d) correggere eventuali deficit ipofisari associati mediante adeguato trattamento sostitutivo.
TERAPIA DELL’ACROMEGALIA
TERAPIA CHIRURGICA
Rappresenta tuttora il trattamento di prima scelta.
Approccio per via trans-sfenoidale.
Guarigione > 80% dei casi se microadenoma (< 1 cm diametro), < 50% se macroadenoma (> 1 cm diametro)
Guarigione =
GH < 2.5 ng/ml
Normalizzazione IGF-1
GH (nadir) < 1 (0.3) ng/ml dopo OGTT
Melmed et al., J Clin Endocrinol Metab 5 1509-1517, 2009
TERAPIA RADIANTE
- La radioterapia è stata per lungo tempo considerata l’opzione terapeutica di seconda scelta e generalmente proposta nelle situazioni in cui le condizioni del paziente non consentano l’intervento o se il tumore è profondamente infiltrato a livello della regione ipotalamica.
- La radioterapia può essere effettuata con metodica convenzionale, frazionata a campi contrapposti o stereotassica.- Il limite principale di quest’opzione terapeutica è rappresentato dall’efficacia assai tardiva (anche 10 anni o più) e dalle possibili complicanze (es. frequente ipopituitarismo). - Oggi è spesso opzione di terza scelta.
Utilizzata come trattamento di “seconda linea” (dopo chirurgia o in attesa di risultato della radioterapia).
Tre classi di farmaci disponibili
Analoghi della somatostatina (octreotide, lanreotide) (successo 60/70% pz.)
Dopamino-agonisti (successo < 10% pz).
Antagonisti recettore GH (pegvisomant). Quest’ultimo indicato per pazienti resistenti agli altri trattamenti (circa 30%).
TERAPIA FARMACOLOGICA
La terapia medica può essere trattamento di scelta in casi in cui le dimensioni e l’estensione sia tale da non rendere possibile un successo chirurgico o in presenza di controindicazioni alla chirurgia legate ad età e/o comorbidità del paziente.