storie d'amore
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Libro realizzato dai ragazzi a cura di progetto cittàTRANSCRIPT
Un ricordo di cinque anni fa: pri-
mo giorno di attività nel pro-
getto Attività ludiche artistiche
ed espressive negli ospedali pediatrici del
comune di Bari. Ospedale Giovanni XXIII: l’
enorme sala di attesa del poliambulatorio
con le sedie disposte lungo le pareti, geni-
tori e figli in attesa ai loro posti e un enorme
spazio vuoto centrale col pavimento tirato a
lucido . Una visione inconsueta, per un ani-
matore di lungo corso che ha lavorato nelle
scuole, nelle piazze o nei cortili di paesi e
città e per la prima volta si trova ad osserva-
re bambine e bambini che sono nello posto
da ore e non si guardano, non si parlano, non
giocano. La capacità straniante dell’ ospe-
dale, che modifica e stravolge l’ orizzonte
della normalità e della quotidianità della vita
di bambini e adulti comincia sulla porta di in-
gresso delle strutture di cura, nelle piastre
ambulatoriali, nelle sale di attesa. Arriviamo
in questi spazi come attori che salgono sul
palco: tiriamo un respiro profondo, entria-
mo, ci sistemiamo al centro della sala, salu-
tiamo, ci presentiamo, apriamo i nostri ta-
volini e cominciamo a tirare fuori dalle borse
degli attrezzi materiali variamente assor-
titi: fogli e bottoni, colle ed elastici, colori e
bulloni, bottiglie di plastica e pezzi di legno,
stoffa e cannucce. Piano piano i bambini si
avvicinano, guardano, toccano, chiedono. E
noi proponiamo solitamente la costruzione
di oggetti e giocattoli di facile realizzazione:
volani, bilboquet, girandole, equilibristi, mi-
nibigliodromi, burattini a dito, giochi ottici.
Iniziamo a lavorare e siamo subito gruppo,
“ Jennyha un fidanzatospeciale... ”
conosciamo i nomi degli altri, ci passiamo le
forbici, ci scambiamo i colori, chiacchieria-
mo di squadre di calcio e cartoni, di maestre
e piatti preferiti, di mamme rompiscatole
e di papà che ti tolgono il computer se vai
male a scuola.
Altre volte arriviamo con una valigia piena di
libri assortiti, scelti con cura per affascinare
e incuriosire bambini e bambine di ogni età:
libri pop up sui mostri, libri sui dinosauri, libri
su streghe imbranate, libri su talpe che si
vedono arrivare una cacca sulla testa, libri di
zebre che fanno pipì dappertutto...i volumi
vengono sfogliati, scambiati, passati da un
capo all’ altro della sala ai bambini che son
rimasti seduti o a qualche genitore curioso.
Raccontiamo storie, quella del mostro pelo-
so, quella del coccodrillo imbranato che non
riesce mai a mangiare un bambino, quella
del ragazzino che prepara una medicina ma-
gica per curare l’ antipatia della nonna...sul
tavolo teniamo in bella vista matite, colori,
colle, cartoncini, giornali, cucitrici. E chiedia-
mo al gruppo di costruire di un libro. Spesso
proponiamo noi un tema su cui lavorare: le
giraffe, i dottori, gli stranimali (animali scom-
posti e ricombinati come il muccastrello e il
brucodrillo). Altre volte sono i bambini stessi
a tirare fuori l’ idea di progetto, come è acca-
duto con Otto storie d’ amore: una bambina
chiede se possiamo fare un libro sui fidanza-
ti, visto che è il 14 febbraio e i grandi festeg-
giano san Valentino con cioccolatini, fiori e
regali L’ idea piace e ci mettiamo al lavoro.
Mentre i bambini si disegnano con i fidan-
zati e le fidanzate, alcuni reali altri no, alcuni
consenzienti altri meno, raccogliamo storie,
ricordi, visioni dell’ amore. Diamo gli ultimi
ritocchi ai disegni, ritagliamo, incolliamo,
assembliamo i fogli con la cucitrice a brac-
cio, facciamo girare il libro tra le mamme e i
papà. E così il tempo dell’ attesa si riempie,
passa più in fretta, si entra a fare un prelievo
o una visita con meno paura, con la voglia di
finire presto per tornare fuori a completare
il lavoro. Alla fine dell’ attività, come succede
tutte le volte che chiudiamo i tavoli e andia-
mo via, la sala di attesa è diventata piazza,
con i bambini che ci salutano veloci e conti-
nuano a giocare e a parlare insieme.
Gina Depalma
Il concetto di salute non è, in generale, solo legato alla presenza o meno di malattia o ad una lettura in chiave puramente sanitaria. Specie tra i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze, entrano potentemente in gioco anche altre componenti più sociali e culturali. Un corpo è sano se riesce a stare in armonia con gli altri e con sè stesso, se si alimenta in modo corretto ma anche se può esprimersi con competenza, se può sperimentare i propri limiti ed esplorare le proprie potenzialità in modo gratificante e plurale. Ci sono, dunque, terapie a disposizione di tutti, che i ragazzi più immediatamente riescono a percepire e usare, capaci di prevenire, ridurre o addirittura cooperare alla cura di uno stato di disagio determinato da una patologia: il gioco, l’arte, la creatività. La sperimentazione di questi “farmaci” è da alcuni anni proposta e verificata con risultati positivi e straordinari dall’Amministrazione Comunale di Bari attraverso l’Assessorato al Welfare con il servizio “Attività Ludiche, Artistiche ed Espressive” in tutti e tre gli Ospedali cittadini in cui sono presenti bambini e ragazzi.
Questa collana di piccoli grandi libri ne è testimonianza concreta.Il piacere di stare insieme e di porre il proprio pensiero e le proprie mani a inventare, raccon-tare, creare è quello che, attraverso l’impegno di operatori esperti e motivati, proponiamo ai ragazzi e ai loro accompagnatori adulti anch’essi spesso coinvolti, insieme al personale sani-tario, medico e ai volontari nelle attività presso gli ambulatori e nei reparti pediatrici. Un ser-vizio offerto gratuitamente all’utenza di minori e famiglie, riconosciuto e apprezzato anche a livello nazionale, che garantisce in modo concreto e partecipato il diritto dei bambini a vivere e ad essere rispettati come persone intere e uniche; sempre.
Ludovico AbbaticchioAssessore al Welfare
Servizio finanziato con fondi della Legge n. 285/97
ATTIVITÀ LUDICHE ARTISTICHE ED ESPRESSIVE NEGLI OSPEDALI PEDIATRICI
Capofila Cooperativa Sociale Progetto Città onlus In ATI con Associazione Granteatrino onlus
www.giocospedale.org giocospedale @giocospedale
I disegni e i testi presenti in questo volume sono stati realizzati all’interno
dei laboratori del servizio Attività Ludiche-Artistiche ed Espressive
negli Ospedali Pediatrici del Comune di Bari – Assessorato al Welfare
condotti da: Gina Depalma, Nicola Lupoli,
Nicola Ranieri, Costanza Solazzo
Si ringraziano tutti i bambini, le bambineche ci hanno regalato la loro creatività e fantasia,i loro genitori e parenti, tutto il personale medico,
paramedico e volontario operante pressoi Reparti di Onco-Ematologia Pediatrica
del Policlinico di Bari
Stampato a Modugno (Ba) da “Pubblicità & Stampa” nel mese di maggio 2012
EDIzIONI OSPEDALéè una collana di libri per guarire giocando con l’arte e la creatività
Ideata e diretta da Andrea Mori