rubrica di cucina -detti e fumetti
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LE FOOD BLOGGER DI DETTI E FUMETTI
Salve, sono Donatella Lena e per Detti e Fumetti mi occuperò di Cucina. Mi daranno una mano
anche altre due amiche: Emanuela Ambrogi e Maria Grazia Cicala, sia per consigli su ricette
sia, rispettivamente, per “la comunicazione” che per “la presentazione” di questo mondo
chiamato Cucina.
Ora sono indaffarate quindi vi scrivo io.
Il cibo per me è memoria. I miei ricordi di infanzia sono legati prevalentemente agli odori che
provenivano dalla cucina delle mie nonne, una ciociara e l’altra romana de Roma, entrambe
ottime cuoche.
Una passione, quindi, che mi è stata tramandata e che mi ha portato negli anni a cucinare (e
mangiare) tanto. Sono una sostenitrice della cucina della tradiziona ma la vita frenetica mi ha
portato a scegliere piatti veloci da preparare ma non per questo meno appetitosi. Le cose che
cucino devono piacere prima di tutto a me! Stare davanti ai fornelli per me è terapeutico: mi dà
gioia, tranquillità. Così ho deciso di portarvi con me a fare questo viaggio nei cinque sensi,
perché il cibo li comprende tutti: è tatto, olfatto, udito, gusto, vista. Buon appetito
Ciao Donatella alias Alice
…Eccoci anche noi;
Ciao io sono Emanuela Ambrogi, Linda per Detti e Fumetti; tra le diverse rubriche di cui mi
occuperò c’è quella della Cucina. Oltre a far parte della squadra delle cuoche insiema a
Donatella e Maria Grazia, vi racconterò di un altro interessante aspetto legato alla Cucina.
Per anni mi sono dedicata al Turismo e all’organizzazione di eventi ed ho constatato che parlare
di turismo in Italia vuol dire soprattutto occuparsi di turismo culturale e culinario. E’ per questo
che sarò per voi l’amica che vi consiglia il tal prodotto da gustare nel tal posto, perchè i viaggi
sono fatti anche di sapori e di aromi talmente potenti da impremersi nella nostra memoria ancor
piu’ delle immagini di una verde montagna o di una pittoresca cattedrale. Seguiteci,ciao
Emanuela
Dulcis in fundo mi presento io, sono Maria Grazia Cicala, Luce per Detti e Fumetti.
Da bravo castoro mi occuperò della “costruzione dello spazio” che ruota attorno ad un evento
che abbia al centro il cibo.
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Creando una sinergia con il mio blog personale arredoeconvivio.com, aiutero’ le mie amiche
Donatella ed Emanuela nella rubrica Cucina fornendo in particolare utili consigli su come
organizzare gli spazi interni al fine di accogliere al meglio i vostri ospiti, al fine di organizzare un
evento… insomma vi ho incuriosito? Bene allora rimanete connessi. Ciao Maria Grazia
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RICETTA GAMBERONI E SPECK #1
CARI AMICI BENVENUTI NELLA MIA CUCINA.
DA OGGI SARO’ CON VOI PER RACCONTARVI ALCUNE INTERESSANTI RICETTE.
INIZIAMO CON QUESTA:
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E’ NATA ABBINANDO DUE TRA I MIEI ALIMENTI PREFERITI, GAMBERONI E SPECK.
UNA MIA AMICA CUCINA QUESTI INVOLTINI CON LA PANCETTA MA IO VORREI
PRESENTARVELI A MODO MIO, ACCOMPAGNANDOLI CON UN’INSALATA CRUDA DI
ZUCCHINE E FINOCCHI.
PREPARARE UN’EMULSIONE CON IL LIMONE, UN CUCCHIAIO D’OLIO E LO SPICCHIO
D’AGLIO E FATE MARINARE I GAMBERONI PER MEZZ’ORA CIRCA.
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TRASCORSO QUESTO TEMPO, ASCIUGARE I GAMBERONI E AVVOLGERLI IN MEZZA
FETTA DI SPECK.
VERSARE UN PO’ DELLA MARINATURA IN UNA PADELLA E CUOCERE GLI INVOLTINI DI
PESCE PER 3-4 MINUTI, AGGIUNGENDO DEL PEPE.
NEL FRATTEMPO TAGLIARE A FIAMMIFERO LE ZUCCHINE E I FINOCCHI. (LE VERDURE
SE IMMERSE IN ACQUA FREDDA PRIMA DI ESSERE CONDITE RISULTERANNO PIU’
CROCCANTI) CONDIRE CON OLIO, SALE E DELLE FOGLIOLINE DI MENTA E DISPORLA
AL CENTRO DEL PIATTO.
ADAGIARE SOPRA L’INSALATA I GAMBERONI ED ECCO FATTO!!!
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QUESTO PIATTO MI PIACE PER IL CONTRASTO DEI SAPORI ED ANCHE PERCHE’ ALLA
CROCCANTEZZA DELLE VERDURE FA DA CONTRASTO LA MORBIDEZZA
DELL’INVOLTINO
QUALCHE SETTIMANA FA AVEVO UNA GRAN VOGLIA DI MANGIARE I RAVIOLI E COSI’
HO CHIAMATO MIA MADRE (CIOCIARA) PER CHIEDERLE LE DOSI DELLA PASTA
ALL’UOVO, “MAMMA, QUANTE UOVA DEVO METTERE? E LA FARINA?”. ERO GIA’
PRONTA CON CARTA E PENNA E LEI MI HA RISPOSTO “IO FACCIO AD OCCHIO, NON
SAPREI…”. HA FARFUGLIATO QUALCHE COSA MA GIA’ NON L’ASCOLTAVO. NON
SAPREBBE? HO ATTACCATO IL TELEFONO SCONSOLATA MA NON MI SONO ARRESA,
ORMAI AVEVO DECISO CHE NE AVEVO TROPPO VOGLIA E DOPO AVER PRESO UN PO’
DI SPUNTI QUA E LA’ HO CUCINATO I MIEI BUONISSIMI RAVIOLI. QUESTO PER DIRVI DI
LASCIARVI ANDARE QUANDO SIETE IN CUCINA, DI PRENDERE LE RICETTE COME
RIFERIMENTO MA POI ADATTATELE AI VOSTRI GUSTI E A QUELLO CHE AVETE NEL
FRIGORIFERO.
A PRESTO ALICE
[Donatella Lena per DETTI E FUMETTI -Rubrica di CUCINA - Articolo del 24 aprile 2013]
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RICETTA RISO VENERE E CALAMARETTI #2
HO “CONOSCIUTO” IL RISO VENERE POCO TEMPO FA E MI HA CONQUISTATO.
SOLITAMENTE LO CUCINO CON IL PESCE MA E’ OTTIMO ANCHE CON LE VERDURE.
PULIRE I CARCIOFI E IMMERGERLI IN ACQUA E LIMONE (OPPURE IN ACQUA
FRIZZANTE) PER NON FARLI ANNERIRE.
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TAGLIARLI A FETTINE SOTTILI E DISPORLI SU UNA TEGLIA CON LA CARTA FORNO PER
EVITARE CHE SI ATTACCHINO. CONDIRE CON OLIO, SALE E VINO BIANCO.
CUOCERE IN FORNO A 180° PER CIRCA 15� (IO USO IL FORNO VENTILATO E OGNI
TANTO BUTTO UN OCCHIO).
NEL FRATTEMPO PULIRE I CALAMARI E TAGLIARLI A LISTARELLE SOTTILI.
SCALDARE UNA PADELLA (SENZA OLIO) E METTERCI IL PESCE. I MOLLUSCHI HANNO
BISOGNO DI UNA COTTURA BREVE ED AGGRESSIVA, PER NON PERDERE ACQUA E
PRINCIPI NUTRITIVI.
SALARE.
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IL RISO IO L’HO PREPARATO CON DEL FUMETTO DI PESCE MA SE NON LO AVETE
POTETE BOLLIRLO NEL MODO CLASSICO.
IL TEMPO DI COTTURA DEL RISO LO TROVATE SULLA CONFEZIONE MA REGOLATEVI,
ASSAGGIANDO OGNI TANTO. SCOLTATE IL RISO E CONDIRLO CON I CALAMARI E UN
FILO D’OLIO. PER UNA PRESENTAZIONE PIU’ GRADEVOLE, POTETE USARE UN
COPPAPASTA E DISPORRE INTORNO I CARCIOFI.
IL FUMETTO LO PREPARO CON TRE PESCI BIANCHI, USANDO LISCHE E TESTE, IN
QUESTO MODO. LAVARE LE LISCHE PER CIRCA 30� IN ACQUA CORRENTE FREDDA.
METTERE QUINDI LE LISCHE E LE TESTE IN UNA PENTOLA CON CIPOLLA, SEDANO,
GAMBO DEL PREZZEMOLO E 2 LITRI DI ACQUA FREDDISSIMA. FAR BOLLIRE PER
CIRCA 20- 25�, LASCIARE FREDDARE E FILTRARE. IL FUMETTO CHE NON USERETE PER
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LA RICETTA, POTETE CONGELARLO ED USARLO ALL’OCCORRENZA…OPPUURE
“LEGGERLO” , PERCHE’ LEGGERE FUMETTI E’ SEMPRE BUONA COSA!
CIAO DA ALICE
[Donatella Lena per DETTI E FUMETTI Rubrica di Cucina- articolo del 24 aprile 2013]
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I SEGRETI DEL FRITTO E LA RICETTA DELLE OLIVE ALL’ASCOLANA #3
Per il ponte che va dal 25 aprile al primo maggio abbiamo deciso di visitare Ascoli. Da quando
hanno aperto il tunnel arrivare ad Ascoli e’ una passeggiata di poco più di mezz’ora se si parte
da Norcia.
“Andiamo che c’e’ il festival del fritto!” mi hanno detto gli amici.
“Ma io ho paura del colesterolo e soprattutto per i miei capelli!” gli ho detto; poi, quando mi
hanno descritto la fiera ho superato i miei timori e mi sono convinta.
Al festival ci sono i fritti più famosi del mondo: dall’inglese fish and chip, al tempura giapponese,
dai dolci messicani ai nostri magnifici fritti italiani. È su questi che mi sono concentrata: ho
iniziato dallo gnocco emiliano alla polenta piemontese, fino agli arancini siciliani e al fritto di
paranza…e dulcis in fondo non poteva mancare la regina della festa: l’oliva ascolana.
La cucina in olio (il tanto temuto e bisfrattato fritto) è ideale per il mantenimento del gusto degli
alimenti: si riesce ad ottenere un cibo croccante fuori e morbido dentro; inoltre ha alcuni segreti
che sono riuscita a carpire dagli chef che ho intervistato per voi alla fiera; ora ve li svelerò.
Sono essenzialmente sei:
-Il primo segreto è nella scelta dell’olio perche’ ciascun olio ha un “punto di fumo” diverso. Il
punto di fumo è la temperatura oltre la quale l’olio brucia divenendo tossico, poichè sprigiona
acroleina.
Più alto è il punto di fumo e più tempo ci metterà a consumare il suo residuo acquoso,
garantendoci una frittura migliore.
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Come ce ne accorgiamo? Quando inizia a mandare cattivo odore e a fare del fumo nero allora
vuol dire che l’acqua è finita (è evaporata) e si sta bruciando il grasso.
- l’olio extravergine di oliva ha un punto di fumo a 210°C.
- l’olio di semi (girasole, mais) ha un punto di fumo a 130/135°C.
- l’olio di palma, di soia, di arachide ha un punto di fumo a 190/200°C.
Capite bene che, dal momento che la frittura va fatta ad una temperatura tre i 165° e 185° gradi,
l’olio di semi di girasole e di mais non dovete usarlo per friggere.
Inoltre se friggete sotto i 165°C l’alimento si lessa solamente ed assorbe olio.
L’olio di palma e l’olio di soia tuttavia hanno un altro difetto: sono ricchi di acidi grassi polinsaturi
quindi devono essere scartati. L’olio d’oliva ha il punto di fumo più alto di tutti ma risulta pesante
perchè l’alimento ne assorbe molto.
Si conclude che per friggere occorre usare l’olio di arachide, perchè è ricco di acidi grassi
monoinsaturi, ed ha un punto di fumo alto, inoltre è poco assorbibile dagli alimenti.
- il secondo segreto: il materiale del contenitore e la sua forma. Visto che tutto si gioca sulla
temperatura, l’acciaio è quello più adatto perchè la mantiene il calore molto bene. Il contenitore
deve essere abbastanza alto; infatti occorre friggere in olio abbondante sia perchè altrimenti il
residuo acquoso lo perdete subito (se l’olio è poco), sia perchè l’alimento assorbe la
temperatura e quindi, come detto prima, se si scende sotto i 165°C non si frigge ma si lessa
solamente.
Da quanto detto avete scoperto il terzo segreto: friggere pochi alimenti alla volta ed in molto
olio.
-Il quarto segreto: mentre l’acqua sul fuoco non va oltre i 100°C, l’olio continua ad andare su di
temperatura, pertanto il quarto segreto consiste nello spegnere i fuochi quando si superano i
185° C. Spegnete di tanto in tanto il fuoco (riaccendendolo dopo qualche minuto per non fare
scendere troppo la temperatura). Per controllare la temperatura amici munitevi di un termometro
da cucina. Costa pochissimo!
Ovviamente vi ricordo di non rabboccare mai con altro olio nuovo (che è freddo e vi
scombussola tutta la temperatura).
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Il verbo friggere è sempre legato a quello di panare e pastellare: ecco quindi il sesto ed ultimo
segreto: la creazione della pastella.
Quando componete la pastella occorre mischiare la farina con l’amido di mais in una
proporzione 70/30 o 60/40 a seconda dell’alimento da friggere dal momento che la farina è ricca
di umidità e danneggia la qualità della frittura.
Per quel che riguarda la panatura “a secco” dovete invece mescolare la farina o il pangrattato
con la semola in una proporzione del 50%.
Alcuni mi hanno chiesto: come faccio ad ottenere un alimento croccantissimo? Tenetelo in frigo
fino a che non lo dovete friggere. Piu’ è freddo più diventerà croccante.
Fidatevi! Se seguirete i miei consigli vi riconciglierete con il mondo della frittura! parola di Linda.
Dopo aver mangiato alla fiera questo trionfo di fritti un digestivo era d’obbligo un bel babà
inzuppato nella famosa anice locale. Fatto!
La passeggiata per i monumenti di Ascoli ha chiuso la stupenda gita. Vi lascio alcune foto. Sulla
strada di casa, Ascoli ci ha salutato con una frase che è tutto un programma: “nella vita c’è
sempre qualcosa da impanare”.
Ed ora amici la ricetta della regina del festival: LE OLIVE ASCOLANE
Ciao a tutti , Linda.
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[Emanuela Ambrogi e Filippo Novelli per DETTI E FUMETTI Rubrica di Cucina - articolo del 27
aprile 2013]
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IL PROSCIUTTO E LA QUERCIA DI OSVY #4
Oggi, piu’ che di una ricetta, voglio parlarvi del mio alimento preferito: il prosciutto. Qualche
giorno fa ho percorso la strada che va da Terni a Norcia, passando attraverso la famosa
VALNERINA, un’antichissima valle che un tempo era sommersa dal mare tanto che il
paesaggio odierno ancora lo ricorda: sembra di essere tra impervie scogliere scozzesi.
La Valnerina è una ambita meta di motociclisti, di camperisti, di amanti del Rafting di tutta Italia,
ma non solo, è anche la meta di quelli come me, degli amanti del prosciutto.
Sui costoni delle montagne che la costeggiano spuntano, come diamanti incastonati tra i boschi,
dei pittoreschi paesini. Ero proprio tra il paesino di Castel s. Felice e quello di Santa Anatolia,
quando improvvisamente mi venne fame.
“Ora trovo una bella locanda e mi prendo un bel piatto di prosciutto”, pensai tra me e me.
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Arrivai alla “Quercia”, ristorante così chiamato perchè il proprietario fu così rispettoso della
natura da salvare la quercia che si ergeva sul suo terreno, costruendovi tutto attorno il suo
locale.
Il prosciutto (nome che deriva da prosciugare) è ricavato dalla carne di maiale (la coscia) salata
ed essiccata direttamente all’aria per almeno un anno senza alcun altro trattamento. E’ quindi
un prodotto ad alto valore nutritivo è povero di grassi ed ha straordinarie caratteristiche
organolettiche.
Ne presi un piattone e lo finii in un baleno tanto era buono; prima di riprendere il viaggio, scattai
alcune foto per ricordo.
Quando andai a rivederle rimasi esterefatta: la quercia, attorno al quale era stato costruito il
ristorante, aveva un aspetto molto familiare… aveva le sembianze …di Osvy. Guardate voi
stessi se non ci credete!
Capite cosa intendo?
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La quercia (di Osvy) vi aspetta! Andateci anche voi, il prosciutto qui è buonissimo!
Ciao, Linda
p.s.: se volete saperne di piu’ sulle origini e sulla lavorazione del prosciutto andate QUI
[Emanuela Ambrogi per Detti e Fumetti -sez. Cucina -articolo del 25 aprile 2013]
[Illustrazioni di Filippo Novelli]
[tutti i diritti riservati]
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RAVIOLI DI PERSICO AL SUCCO D’ARANCIA #5
Qualche sera fa sono uscita con le mie amiche, solito ristorante di pesce, lo stesso tavolino di
sempre. Cucinano divinamente e il nostro amico Antonello ci consiglia sempre per il meglio.
Quella sera ho mangiato dei ravioli di pesce, gustosi e dal sapore delicato. Non so come li
hanno preparati, io ve li propongo così.
Fondere in una casseruola 50 gr di burro con lo spicchio d’aglio.
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Aggiungere i filetti d’acciuga e poi il pesce persico tagliato a tocchetti.
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Versare mezzo bicchiere di vino, salare e coprire con un coperchio. Far cuocere per circa 10
minuti. A fine cottura, schiacciate il pesce con una forchetta oppure passatelo al mixer, come
preferite (io ho fatto con la forchetta).
Ora prepariamo i ravioli.
Mettete sulla spianatoia la farina (a fontana) e al centro le uova con il sale. Impastate per un po’
di minuti. Se vedete che l’impasto non è omogeneo e tende a sfaldarsi, aggiungete un po’ di
acqua tiepida e continuate ad impastare fino a che non otterrete una bella palletta compatta.
Fate riposare per circa 30 minuti.
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A questo punto potete stendere l’impasto. Io ho utilizzato la macchinetta Imperia, quella che usa
la mia mamma. Ho preso un po’ di pasta e l’ho ripassata più volte allo spessore 6; poi sono
passata allo spessore 5 e gli ultimi passaggi li ho fatti allo spessore 4 (i ravioli non devono
essere troppo sottili).
Formate le strisce ho messo un po’ di impasto al centro e le ho ripiegate. Aiutandomi con uno
stampino per ravioli gli ho dato una forma ed ecco fatto!
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Per preparare il condimento, mettete in un pentolino il succo delle arance e 50 gr di burro. Dopo
avere scolato i ravioli ponete sopra il succo e le scorzette di arancia e se vi piace del
prezzemolo.
L’odore delle arance mi riporta ad un viaggio fatto tanti anni fa in Sicilia, alle isole Eolie dove ho
mangiato degli involtini alle melanzane semplicemente divini. Ma questa è un’altra storia.
A presto, Alice.
[Donatella Lena per DETTI E FUMETTI-sez. CUCINA - art del 30 aprile 2013]
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POLPETTE DI PESCE PERSICO #6
Non sempre azzecco le quantità quando faccio la spesa, così l’altro giorno mi sono trovata in
frigo un filetto di pesce persico dalle dimensioni esagerate. Con un trancio ho farcito dei ravioli
(vi ho già dato la ricetta), con ciò che rimaneva ho preparato delle polpette che i miei bimbi
hanno assai gradito.
Ecco la ricetta:
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sminuzzate con il coltello il filetto di pesce (usate il mixer se siete pigri); unire l’uovo, il
parmigiano, il timo (se non vi piace potete metterci il prezzemolo o niente…), il pangrattato e il
sale.
Amalgamare bene tutti gli ingredienti. Formate le polpette della grandezza e della forma che
preferite. Io le ho fatte un po’ schiacciate. Passatele nella farina e friggetele nell’olio caldo.
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Se siete molto attenti alla linea, cuoceteli pure in forno ma il fritto mangiato ogni tanto, secondo
me, pacifica l’anima, il corpo e il cuore…
Ciao da Alice
[Donatella Lena per DETTI E FUMETTI-sez. CUCINA - art del 30 aprile 2013]
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ROTOLO ESTIVO DI PASTA SFOGLIA #7
Questo rotolo è buono servito durante una cena estiva sul vostro terrazzo (o anche dentro
casa), in compagnia dei vostri amici a festeggiare la bella stagione ormai arrivata.
Le dosi le trovate come al solito nella mia scheda che potete ingrandire e conservare.
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STENDERE IL ROTOLO DI PASTA SFOGLIA (LO TROVATE NEI SUPERMERCATI GIA’
PRONTO)
DISPONETE SOPRA LA SCAMORZA TAGLIATA A FETTE SOTTILI.
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QUINDI AGGIUNGETE I POMODORI TAGLIATI A PEZZETTI, I FILETTI D’AGGIUGA
SMINUZZATI E LE OLIVE SNOCCIOLATE (IO HO USATE LE TAGGIASCHE). TERMINATE
CON UNA BELLA SPOLVERATA DI ORIGANO.
ARROTOLATE LA SFOGLIA, CHIUDENDO BENE LE ESTREMITA’ E INFORNATE PER 30
MINUTI CIRCA A 180°.
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Mi raccomando di fare raffreddare prima di servire, anche perchè riuscirete a tagliarlo meglio.
Se avete altra pasta sfoglia potete tagliarla a triangolini e mettere al centro del formaggio
morbido, tipo philadelpia e aggiungere salmone, carciofini, prosciutto, insomma quello che
troverete nel vostro frigo. Arrotolateli, formando dei cornettini, spennellateli con dell’albume e
infornateli. I miei ospiti li divorano e mi chiedono sempre come li ho fatti. Come vedete, niente di
più semplice!
Ciao Alice
[Donatella Lena per DETTI E FUMETTI - rubrica di Cucina. Articolo del 3 maggio 2013]
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TAGLIATA DI MANZO CON PERE E PECORINO #8
Uno dei miei abbinamenti preferiti è la pera con il formaggio. Così ho deciso di condirci la
tagliata di manzo.
Per le dosi potete leggere la scheda ingrandendola e conservandola.
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LAVARE LA RUCOLA E I POMODORINI, CONDIRLI CON OLIO E SALE E DISPORLI SU UN
PIATTO.
CUOCETE LA CARNE IN BASE AL VOSTRO GUSTO (A ME PIACE POCO COTTA). QUINDI,
TAGLIARLA A FETTE UN PO’ ALTE E DISPORLA SULL’INSALATA DI RUCOLA.
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AGGIUNGERE LE PERE TAGLIATE E FETTINE, LE SCAGLIE DI PECORINO E LA SALSA DI
ACETO.
E’ UN PIATTO VELOCE E GUSTOSO, SOPRATTUTTO SE LA MATERIA PRIMA E’ BUONA.
PER LA CARNE FATEVI CONSIGLIARE AL VOSTRO MACELLAIO SUL TAGLIO CHE VA
BENE PER LA VOSTRA TAGLIATA. BUON APPETITO! ALICE
[Donatella Lena per DETTI E FUMETTI - rubrica di Cucina. Articolo del 3 maggio 2013]
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LASAGNA AL PESTO (buona anche per celiaci) # 9
Tempo d’estate, tempo di passeggiate e poco tempo da trascorrere a casa a cucinare.
Così l’altro giorno con quelle poche cose che avevo in frigo ho preparato questa gustosa
lasagna al pesto.
Eccovi come di consuetubdine la vostra scheda da conservare. Se siete costanti nella loro
collezione avrete un comodo ricettario! [fai click sull'immagine per ingrandirla]
PREPARAZIONE:
Gli ingredienti sono facilmente trovabili… l’unica cosa da fare è preparare la besciamella (senza
glutine se dovete cucinarla per i ciliaci). Ecco il procedimento.
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Sciogliere il burro in un tegame e aggiungere la farina, mescolando con un cucchiaio di legno.
Cuocere un paio di minuti.
Unire il latte caldo e continuare a girare fino a che il composto non si addenserà (non troppo,
naturalmente). Salare.
In questo caso alla besciamella non ho aggiunto nè pepe nè noce moscata, per non mescolare
troppi sapori (ma questo è il mio gusto). Fare raffreddare. Un consiglio. Il latte versatelo
togliendo il tegame dal fuoco e girate con una frusta di piccole dimensioni qualora vediate che si
stanno formando dei grumi. Poi rimettete il tegame sul fuoco.
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Versare il vasetto di pesto nella besciamella e cominciare a comporre la lasagna, in questo
modo:
uno strato di pasta, besciamella al pesto, parmiggiano, mozzarella e così di seguito.
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Infornare a 180° già per circa 30-40 minuti.
Buona gita a tutti!
Alice
[Donatella Lena per DETTI E FUMETTI- rubrica di cucina - articolo del 28 maggio 2013]
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CIAMBELLONE ALLO YOGURT #10
Da brava mamma nella mia dispensa non manca mai nulla per i miei bimbi. Loro adorano le
merendine e per questo…mi scordo sempre di comprarle. Anche perchè, quando ero piccola,
mia mamma mi diceva che facevano male e mi preparava sempre e solo ottimi dolci fatti in
casa. Così ieri, visto che la scatola dei dolci gridava vendetta ho deciso di coinvolgere i miei
bimbi nella preparazione di un ottimo (sulla fiducia) ciambellone allo yogurt.
[fai click sull'immagine per leggere le dosi]
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PREPARAZIONE:
Separare i tuorli dagli albumi e montare questi ultimi a neve (ricordatevi di aggiungere sempre
un pizzico di sale). Sbattere le uova con lo zucchero e aggiungere man mano tutti gli altri
ingredienti. Gli albumi montati vanno girati partendo dal basso verso l’alto (in questa fase fate
un po’ più di attenzione).
Informare a 180° per 40 minuti. Sfornare e spolverizzare con zucchero a velo.
Per la buona riuscita di un ciambellone il forno deve essere ben caldo, quindi accendetelo prima
di iniziare la preparazione del dolce.
Questa ricetta è facile da preparare e il risultato è garantito. In più si passa un po’ di tempo con i
bimbi a pasticciare in cucina. Il problema è pulire dopo, quando si è finito.
Alla prossima!
Alice
[Donatella Lena per DETTI E FUMETTI - rubrica di cucina - articolo del 25 giugno 2013]
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DETTI E FUMETTI IL PROGETTO
“Niente ci fa perdere più tempo della fretta”
Inizia con un aforisma il racconto di questo progetto, Detti e Fumetti, un blog e un free comic
press dedicato al Fumetto ma non solo.
Se il fine ultimo del Mercato è farti conoscere il prodotto e costringerti a leggere il comunicato
che lo accompagna, inevitabilmente accade che tu ogni giorno venga tempestato da slogan e
spot, che la strada che percorri per recarti a scuola, in ufficio o al mercato sia costellata da
cartelloni pubblicitari, il tuo social da spot, il tuo bar da free press.
Una notizia, pur di farla arrivare all’utente finale la si abbrevia. Del discorso si prende un
frammento che ne diventa il sunto, il suo concentrato.
Se la brevità di un contenuto è vista come la soluzione per catturare la tua attenzione, allora
l’aforisma è il prodotto ideale, anzi è di più in quanto è capace di darti un messaggio senza
raccontarlo esplicitamente, ma facendotelo solo intuire.
Ti stai chiedendo il perchè dell’accostamento del fumetto agli aforismi?
Osvy, la serie a fumetti presente in Detti e Fumetti, è un supereroe dei nostri tempi. Il suo super
potere è recitare aforismi, perché l’aforisma è un aiuto che l’uomo offre ad un altro uomo, una
guida per evitare l’errore o porvi rimedio, il conforto che l’esperienza può dare a chi deve ancora
affrontarla. Osvy è raccontato attraverso il medium letterario del fumetto perché il fumetto
sintetizza il mondo reale così come l’aforisma sintetizza un pensiero; se ne deduce che il
fumetto, ed in particolare la strip breve, è un aforisma grafico.
Detti e Fumetti raccoglie quindi le strip di Osvy ma vuole essere di piu’ di un blog, un free comic
press, incentrato sugli aforismi a fumetti. Per spezzare il ritmo delle vignette è stato dato spazio
a momenti di curiosità ed approfondimento sul mondo del Fumetto e le altre Arti, in modo da
tenerti informato sulle ultime novità culturali dal Mondo, quasi a voler ribaltare lo schema
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giornalistico dei quotidiani classici che alle strip, o al fumetto in genere, concedono piccoli e
sporadici spazi tra un articolo e l’altro.
E’ per questo che Detti e Fumetti contiene rubriche di Musica, di Teatro, di Cinema, di Country
living, di Salute ed Ecompatibilità, di Danza, di Architettura e Design, e su tanti altri settori del
vivere quotidiano.
Ovviamente il taglio è degno del nome della testata: le rubriche sono realizzate mediante il
medium del fumetto o comunque sono accompagnate da illustrazioni dedicate.
Anche i redattori, alcuni obtorto collo, si sono dovuti adeguare trasformandosi nel loro
personaggio a fumetti.
La redazione è un gruppo di amici ciascuno dei quali ha scritto un editoriale che puoi leggere
cercando la rubrica nella barra in alto.
LE STRIP DI OSVY
Nelle sue strip Osvy recita gli aforismi dei piu’ grandi autori della cultura mondiale. Nel Free
Comic Press cartaceo,grazie alla presenza di un QR CODE per ogni vignetta, il lettore,
semplicemente avvicinando ad esso il suo smartphone, viene indirizzato verso la pagina della
biografia e verso i libri dell’autore avendo l’opportunità di approfondire la sua conoscenza. Il
progetto è condiviso con le Biblioteche di Roma che hanno patrocinato il progetto DETTI E
FUMETTI, mettendo a disposizione del lettore decine di E-book scaricabili dal proprio sito e
leggibili mediante device effettuando la semplice iscrizione alla biblioteca.