ricerca e formazione universitaria: classifiche internazionali
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L’università vista dal mondo esterno Ricerca e sviluppo: imprese e accademia La domanda di formazione Linee guida per il futuroTRANSCRIPT
Gli atenei ed il “mondo esterno” prima, durante e dopo la
“riforma” Gelmini
Giuseppe De Nicolao – Università di Pavia
Roma, 3 Marzo 2011
Sommario
• L’università vista dal mondo esterno
• Ricerca e sviluppo: imprese e accademia
• La domanda di formazione
• Linee guida per il futuro
L’università vista dal mondo esterno
che nell’università ci siano troppi professori è un fatto
F. Giavazzi, Corriere della Sera 24-10-10
In luglio il Senato ha approvato la riforma dell'università. Non è una legge ideale, ma va dato atto al ministro Gelmini di aver fatto un importante passo avanti. La legge riconosce che i corsi devono essere ridotti, le università snellite, alcune chiuse
F. Giavazzi, Corriere della Sera 24-10-10
al di là della retorica, e con le solite dovute eccezioni che è sempre possibile citare,
l’università italiana non ha un ruolo significativo nel panorama della ricerca
mondiale
F. Perotti, L’Università truccata, Einaudi 2008
Bisogna concepire la ricerca come un formidabile processo internazionale in cui il nostro apporto è di qualche percento… Noi
siamo un paese che ha limiti e bisogna prendere atto di questi limiti. Non possiamo
assolutamente più pensare di essere un paese di serie A in tanti settori perché le
ricerche sono condotte con mezzi che non possiamo permetterci.”
Guido Possa – Radio3, 22 Febbraio 2011
Ricerca e sviluppo: imprese e accademia
Università italiane:
• ultimi posti delle classifiche internazionali• autoreferenziali
• non danno supporto alle imprese ad alta tecnologia
è vero?
In base ai dati OCSE:
• nell’alta tecnologia, l’Italia è in declino
• le imprese spendono troppo poco in ricerca e sviluppo
• numero insufficiente di ricercatori nelle imprese
e l’università?
Ricerca e sviluppo dell’università: i dati OCSE dicono che •si spende poco•ci sono pochi ricercatori
Come misurare i risultati?
Contiamo il numero di articoli pubblicati su riviste scientifiche “di qualità”
Italy’s Relative Production of DocumentsElaborazione SCImago basata sulla Banca Dati “SCOPUS”
% of Europe
% of world
Classifica dell’Italia in base alle citazioni degli articoli 2008 (SCImago/SCOPUS)
Subject Area Rank
All 8
Medicine 5Pharmacol., Toxicol. & Pharmaceutics 5
Earth and Planetary Sc. 6
Mathematics 6
Neuroscience 6
Biochem., Genetics & Molec. Biol. 7
Dentistry 7
Health Professions 7
Immunology and Microbiology 7
Nursing 7
Physics and Astronomy 7
Veterinary 7
Chemistry 8
Subject Area Rank
Computer Science 8Economics, Econometrics and Finance 8
Engineering 8
Arts and Humanities 9
Energy 9
Multidisciplinary 9
Psychology 9
Agriculture and Biol. Sc. 10
Decision Sciences 10
Environmental Science 10
Social Sciences 10
Chemical Engineering 11
Materials Science 11
Business, Manag. & Accounting 13
Ricerca e sviluppo dell’università: i dati OCSE dicono che l’Italia
•è l’ottava “potenza scientifica” mondiale
•mantiene la sua quota mondiale nonostante la crescita della Cina
•guadagna terreno in Europa
Obiezione! Tutti sanno che nessuna università italiana entra nelle prime posizioni delle classifiche internazionali (Shanghai, Timee Higher Education, etc)
Risposta:
1.contiamo quanti atenei entrano in classifica
2. disaggreghiamo gli indicatori per capire i punti deboli
Fonte: “Malata e Denigrata” a cura di M. Regini, Donzelli 2009
Fonte: “Malata e Denigrata” a cura di M. Regini, Donzelli 2009
INTERNAZIONALIZZAZIONE
Conclusioni sulle classifiche degli atenei:
1.Buon livello medio degli atenei italiani (eccellenze distribuite sul territorio)
2.Buona reputazione scientifica
3.Punti deboli dovuti alle poche risorse:
• basso rapporto docenti/studenti• scarsa internazionalizzazione di docenti e
studenti
La domanda di formazione
Quale % della popolazione di età 25-34 anni ha un titolo di studio
universitario?
Quanto si spende cumulativamente in formazione terziaria per singolo studente?
Average expenditure per student throughout the course of university studies
Quanto spendono le nazioni in proporzione alla loro ricchezza?
Expenditure for university education as %GDP’07
i corsi devono essere ridotti, le università snellite, alcune chiuse?
• % della popolazione nella fascia 25-34 anni con titolo di studio universitario: posizione 30 su 36 nazioni
• Spesa cumulativa per singolo studente nel corso dei suoi studi: posizione 16 su 24 nazioni
• Spesa % sul PIL: posizione 30-32 su 33 nazioni
Linee
guida
per il futuro
Linee guida per il futuro
• È urgente mettere in atto politiche industriali per colmare il grave ritardo delle imprese sul fronte dell’innovazione
• La ricerca accademica regge la competizione internazionale: valorizzare il capitale scientifico dell’università e degli enti di ricerca per arrestare il declino economico della nazione
• Siamo il fanalino di coda nella spesa per formazione universitaria: più formazione per tutti come leva di progresso materiale e morale della società
• Se vogliamo che l’Italia non scenda in serie B o C, dobbiamo esigere un’università di serie A