psicologia dell'apprendimento collaborativo
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Dott.ssa Daria Grimaldi
Psicologia dell’apprendimento collaborativo
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Di che parleremo?
Apprendimento collaborativo
o Interazione di gruppo
o Comunità di pratiche
oApprendimenti multimediali
o Comunicazione mediata dal computer
o Strumenti della cooperazione
oReti sociali di apprendimento
oReti creative
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apprendimento collaborativo
Apprendimento che si basa sulla valorizzazione della collaborazione all'interno di un gruppo di allievi.
Da wikipedia
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Interazione ed apprendimento
Ogni interazione, che ha come
risultato un apprendimento, è
un punto dello uno spazio individuato da questi tre assi.
Vittorio Midoro, Istituto Tecnologie Didattiche da T.D. N. 4 Autunno 1994
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Interazione ed apprendimento
nello spazio dell'interazione è quasi
impossibile avere interazioni che giacciano sugli assi, e ciò perché le
tre componenti (individuale, sociale e fisica) sono, in diversa
misura sempre presenti.
Vittorio Midoro, Istituto Tecnologie Didattiche da T.D. N. 4 Autunno 1994
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apprendimento
si possono distinguere diversi casi:
1) imparare per mezzo di altri;
2) imparare dagli altri;
3) imparare con gli altri.
Vittorio Midoro, Istituto Tecnologie Didattiche da T.D. N. 4 Autunno 1994
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1. imparare per mezzo di altri
In questo tipo di interazione il controllo del processo didattico è nelle mani dell'agente didattico ed esistono due flussi di informazione:
A. dall'agente didattico a chi apprende,
B. da chi apprende all'agente didattico.
Daria Grimaldi
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1. imparare per mezzo di altri
In questo caso si parla
di sistemi didattici ad anello chiuso e i processi risultanti sono processi "controllati".
esistenza del feedback da parte di chi apprende e il modellarsi della comunicazione didattica sulla base del feedback.
Daria Grimaldi
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2. imparare dagli altri
Manca il feedback esplicito sull'apprendimento raggiunto e la comunicazione spesso non è intenzionalmente rivolta a indurre un apprendimento.
(es. un documento, un programma una CoP)
Tutti i tipi di comunicazione monodirezionale
Daria Grimaldi
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2. imparare dagli altri
Questo tipo di processi didattici viene denominato ad
anello aperto.
Particolare attenzione in questi ultimi tempi è stata posta all'apprendimento che emerge dall'operare in una comunità di pratica e che va sotto il nome di situated learning.
Daria Grimaldi
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3. imparare con gli altri
distinguere due casi:
A. il caso in cui è importante l'apprendimento collettivo del gruppo (come avviene in una squadra di calcio o di basket che impara uno schema etc).
La sincronizzazione è il maggior fuoco dell'apprendimento.
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3. imparare con gli altri
A. il compito di ciascuno è differente e molta parte delle abilità richieste per la sua esecuzione vengono apprese individualmente.
Durante la performance, ognuno esegue il proprio compito, ma deve sincronizzarsi strettamente con gli altri.
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3. imparare con gli altri
B. Il caso in cui un gruppo è impegnato nella realizzazione di un compito, come ad esempio nella realizzazione di un prodotto o di un servizio, o nell'impostazione e soluzione di un problema.
Qui l'apprendimento individuale è il risultato dell'attività svolta dal singolo all'interno del gruppo.
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3. imparare con gli altri
La struttura del compito determina l'organizzazione del lavoro.
In generale, un compito può essere scomposto in una
serie di sottocompiti, a ciascuno dei quali può essere assegnato un gruppo di lavoro.
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3. imparare con gli altri
Qui un individuo agisce all'interno di due contesti:
1. quello del gruppo di lavoro responsabile del sottocompito
2. quello del gruppo di lavoro responsabile dell'esecuzione dell'intero compito.
soluzione cooperativa di un problema: diversi gruppi formulano soluzioni (stesso compito) e poi le confrontano, apprendendo dalla discussione e dal confronto.
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Collaborare (co-labore) vuol dire lavorare insieme, il che implica una condivisione di compiti, e una esplicita intenzione di "aggiungere valore" - per creare qualcosa di nuovo o differente attraverso un processo collaborativo deliberato e strutturato, in contrasto con un semplice scambio di informazioni o esecuzione di istruzioni.
Cooperative learning
Anthony Kaye
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L'apprendimento collaborativo si ha in presenza di:
una reale interdipendenza tra i membri del gruppo nella realizzazione di un compito;
un impegno nel mutuo aiuto;
un senso di responsabilità verso il gruppo e i suoi obiettivi.
Anthony Kaye
Cooperative learning
Daria Grimaldi
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Cooperative learning
Questa modalità di apprendimento si basa su attività di comunicazione
sincrona (in presenza, in aula)
asincrona (a distanza, in rete)
Daria Grimaldi
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I livelli dell’interazione
COOPERARE
COLLABORARE
CONDIVIDERE
COMUNICARE
Daria Grimaldi
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I livelli dell’interazione
Comunicare
Non si hanno problemi comuni, ci si scambiano occasionalmente domande e risposte: “Ho questo problema, chi mi può aiutare…. ?”
Condividere
Si hanno interessi comuni e si può attingere a comuni risorse. Ciascuno poi procede, perseguendo i propri obiettivi.
Daria Grimaldi
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Collaborazione
Collaborare
Tutti condividono un problema comune, ciascuno lo affronta separatamente avvalendosi dell'aiuto reciproco.
Cooperare
Tutti lavorano per produrre un unico oggetto (il migliore possibile tra tutti, per esempio un progetto da presentare). Tra tutte le proposte si sceglie la migliore, escludendo le altre.
Daria Grimaldi
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Lavoro collaborativo
Lavorare in gruppo significa:
1. mettere insieme competenze diverse
2. costruire-su (Build-on) le idee altrui
3. condividere la responsabilità dell’apprendimento sia peril proprio che per l’apprendimento altrui
4. Perseguire uno scopo comune
Ligorio, Cucchiara 2009Daria Grimaldi
![Page 23: Psicologia dell'apprendimento collaborativo](https://reader034.vdocumenti.com/reader034/viewer/2022051109/547c3285b37959582b8b4f43/html5/thumbnails/23.jpg)
Lavoro collaborativo
Il lavoro collaborativo è cognitivamente significativo perchépermette di:
imparare a porre domande e a dare risposte,
partecipare a gruppi di lavoro,
sviluppare un adeguato senso di identità attraverso ilconfronto con gli altri
intrattenere relazioni interpersonali positive
Ligorio, cucchiara 2009Daria Grimaldi
![Page 24: Psicologia dell'apprendimento collaborativo](https://reader034.vdocumenti.com/reader034/viewer/2022051109/547c3285b37959582b8b4f43/html5/thumbnails/24.jpg)
La collaborazione è una relazione dotata di uno scopo, alla cui base c'è il bisogno di creare e scoprire qualcosa, all'interno di
un contesto di vincoli (expertise, tempo, risorse economiche).
Il fulcro è l'integrazione di una buona tecnologia della collaborazione con una buona modalità dell'organizzazione.
Appare evidente che la collaborazione quasi mai è un dato di partenza. La collaborazione va costruita.
Collaborazione
Daria Grimaldi
![Page 25: Psicologia dell'apprendimento collaborativo](https://reader034.vdocumenti.com/reader034/viewer/2022051109/547c3285b37959582b8b4f43/html5/thumbnails/25.jpg)
Come cambia l’apprendimento?
Daria Grimaldi
IERI
OGGI
Dall’accumulazione di informazioni…
…alla valorizzazione delle proprie connessioni
![Page 26: Psicologia dell'apprendimento collaborativo](https://reader034.vdocumenti.com/reader034/viewer/2022051109/547c3285b37959582b8b4f43/html5/thumbnails/26.jpg)
Ruolo delle tecnologie
Il potenziale delle tecnologie è quello di sostenere comunità ampie e composite che, oltre ad usare le risorse disponibili, riescono anche a creare nuovi strumenti per contribuire allo sviluppo della cultura e del contesto (Calvani, 2005).
Ligorio, Cucchiara 2009
Daria Grimaldi
![Page 27: Psicologia dell'apprendimento collaborativo](https://reader034.vdocumenti.com/reader034/viewer/2022051109/547c3285b37959582b8b4f43/html5/thumbnails/27.jpg)
Le tecnologie multimediali consentono di sostituire allo
schema classico dell’apprendimento «faccia-a-faccia»
tra allievo e insegnante una rete comunicativa in
cui confluiscono linguaggi e segni di natura diversa.
Mammarella, Cornoldi, Pazzaglia. Psicologia dell’apprendimento multimediale, Il Mulino, 2004
Daria Grimaldi
Apprendimento collaborativo
![Page 28: Psicologia dell'apprendimento collaborativo](https://reader034.vdocumenti.com/reader034/viewer/2022051109/547c3285b37959582b8b4f43/html5/thumbnails/28.jpg)
Come cambia l’apprendimento?
Daria Grimaldi
![Page 29: Psicologia dell'apprendimento collaborativo](https://reader034.vdocumenti.com/reader034/viewer/2022051109/547c3285b37959582b8b4f43/html5/thumbnails/29.jpg)
Il docente non è più trasmettitore di contenuti ma si inserisce nella triade
insegnante-tecnologia-allievo
come «mediatore dei media»
Diventa necessaria un’ accurata
programmazione e scelta del
docente riguardo al media più adatto ai contenuti e alle esigenze conoscitive degli allievi.
Mammarella, Cornoldi, Pazzaglia. Psicologia dell’apprendimento multimediale, Il Mulino, 2004
Daria Grimaldi
Apprendimento collaborativo
![Page 30: Psicologia dell'apprendimento collaborativo](https://reader034.vdocumenti.com/reader034/viewer/2022051109/547c3285b37959582b8b4f43/html5/thumbnails/30.jpg)
il successo della multimedialità come
strumento formativo non dipende tanto dai progressi di una tecnologia, quanto
piuttosto dalla possibilità di indagare i principi e i processi coinvolti in
questo specifico apprendimento in modo
da renderlo massimamente efficace.
Mammarella, Cornoldi, Pazzaglia. Psicologia dell’apprendimento multimediale, Il Mulino, 2004
Daria Grimaldi
Apprendimento collaborativo
![Page 31: Psicologia dell'apprendimento collaborativo](https://reader034.vdocumenti.com/reader034/viewer/2022051109/547c3285b37959582b8b4f43/html5/thumbnails/31.jpg)
Apprendere assume una connotazione squisitamente sociale
La conoscenzaattualmente è distribuita
attraverso un network che include persone ed
artefatti.
Come cambia l’apprendimento?
Daria Grimaldi
![Page 32: Psicologia dell'apprendimento collaborativo](https://reader034.vdocumenti.com/reader034/viewer/2022051109/547c3285b37959582b8b4f43/html5/thumbnails/32.jpg)
Alterazione profonda della cultura del modo di fare cultura
(Rhein
gold
, 2000)
Daria Grimaldi