prof. matteo barbari direttore dipartimento di ingegneria agraria e...
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Prof. Matteo BarbariProf. Matteo BarbariDirettore Dipartimento di Ingegneria Agraria e ForestaleDirettore Dipartimento di Ingegneria Agraria e Forestale
Università degli Studi di FirenzeUniversità degli Studi di Firenze
BENESSERE DEI BOVINIBENESSERE DEI BOVINISistema di valutazione e sostegno della Regione Emilia RomagnaSistema di valutazione e sostegno della Regione Emilia Romagna
Reggio Emilia - 28 Novembre2007Reggio Emilia - 28 Novembre2007
Seminario Seminario
Introduzione IBA Norme
Vitelli I Vitelli II
S. fissa
Box S. libera
Mangiatoie Acqua Altri
Conclusioni
112112 AZIENDE DI BOVINI DA CARNE AZIENDE DI BOVINI DA CARNE
105105
77 (Mantova) (Mantova)
Censimento 2000Censimento 2000Emilia Romagna: Emilia Romagna:
125.500 bovini da carne125.500 bovini da carne- 107.774 bovini da ingrasso- 107.774 bovini da ingrasso- 17.683 vacche fattrici - 17.683 vacche fattrici
4.300 aziende4.300 aziende
BOVINI DA CARNE
Varietà di forma di allevamentoVarietà di forma di allevamentoTipo di allevamentoTipo di allevamentoFasi del ciclo produttivoFasi del ciclo produttivo
DimensioniDimensioni51% capienza < 50 capi
Media 108 capi
Allevamento più grande: 1.000 capi
Post
e fis
sePo
ste
fisse
Pasc
olo
Pasc
olo
112112 AZIENDE DI BOVINI DA CARNE AZIENDE DI BOVINI DA CARNE
92 linea vacca vitello92 linea vacca vitello
20 bovini ingrasso20 bovini ingrasso
54 ciclo 54 ciclo chiusochiuso 38ciclo 38ciclo
apertoaperto
STALLE PER BOVINI ALL’INGRASSO E PER VACCHE DA CARNESTALLE PER BOVINI ALL’INGRASSO E PER VACCHE DA CARNE
Stalle a stabulazione fissaStalle a stabulazione fissa Poste lunghePoste lunghe
Poste cortePoste corte
Stalle con box (senza zone differenziate)Stalle con box (senza zone differenziate)Pavimento pieno con lettiera
Pavimento fessurato
Stalle a stabulazione libera Stalle a stabulazione libera Zone funzionali
Zona di riposo
Zona di alimentazione
Zona di esercizio
FeedlotFeedlot
1. A lettiera permanente2. A lettiera inclinata3. A cuccette (solo bovini adulti)
Sistema di valutazione a Sistema di valutazione a indice aziendaleindice aziendale
SISTEMA IBA PER LA VALUTAZIONE SISTEMA IBA PER LA VALUTAZIONE DEL BENESSERE ANIMALEDEL BENESSERE ANIMALE
Check – list
Schede
Classe IBA da 1 a 6Classe IBA da 1 a 6
Sistema di valutazione
Sistema di valutazione
a indice aziendalea indice aziendale
AZIENDA
NON CONFORME AI REQUISITI MINIMI DI BENESSERE
CON LIVELLO SCARSO DI BENESSERE
CON LIVELLO SUFFICIENTE DI BENESSERE
CON LIVELLO DISCRETO DI BENESSERE
CON LIVELLO BUONO DI BENESSERE
CON LIVELLO OTTIMO DI BENESSERE
Non conformità gravi settore vitelli
Tipo di allevamentoTipo di allevamento
Linea vacca-vitello a ciclo aperto Linea vacca-vitello a ciclo aperto RS2RS2vitelli da ristallo, peso di … kg, età di … d
Linea vacca-vitello a ciclo chiusoLinea vacca-vitello a ciclo chiuso RS1RS1 vitelloni, peso di … kg, età di … d
Linea vacca-vitello mista Linea vacca-vitello mista RS3RS3vitelli da ristallo, peso di … kg, età di … d vitelloni, peso di … kg, età di … d
IngrassoIngrasso (senza fattrici) RS4RS4vitelloni, peso di … kg, età di … d
PascoloPascolo (min. 7 mesi anno – 60% capi) PAPA
SCHEDA A-A (IBA)SCHEDA A-A (IBA)
Solo scheda A-ASolo scheda A-A
- 129 - 129 + 279,5+ 279,5
- 108 - 108 + 249,5+ 249,5
- 50 - 50 + 136+ 136
- 14 - 14 + 60+ 60
Numero di vacche allattantiNumero di vacche allattanti: n°……
Numero vacche in asciuttaNumero vacche in asciutta: n°……
Numero vitelli Numero vitelli (da 0 a 6 mesi):a. fino allo svezzamento n°……b. dopo lo svezzamento n°……
Numero bovine oltre 6 mesi Numero bovine oltre 6 mesi e fino all’ingravidamento:n°……
Numero manze gravideNumero manze gravide: n°……
Numero tori riproduttoriNumero tori riproduttori: n°……
Numero di bovini da ingrassoNumero di bovini da ingrasso: n°……
SCHEDA A-A (IBA)SCHEDA A-A (IBA)
scheda L - Settore vacche allattanti (stabulazione libera)scheda L - Settore vacche allattanti (stabulazione libera)
scheda LL - Settore vacche allattanti (stabulazione fissa)scheda LL - Settore vacche allattanti (stabulazione fissa)
scheda D - Settore vacche in asciuttascheda D - Settore vacche in asciutta
scheda E - Settore rimonta (bovini > 6 mesi)scheda E - Settore rimonta (bovini > 6 mesi)
scheda G - Settore vitelli post-svezzamentoscheda G - Settore vitelli post-svezzamento
scheda H - Settore tori da riproduzionescheda H - Settore tori da riproduzione
scheda M - Settore vitelli da ingrasso (fino a 6 mesi)scheda M - Settore vitelli da ingrasso (fino a 6 mesi)
scheda N - Settore vitelloni da ingrassoscheda N - Settore vitelloni da ingrasso
Allevamenti al PASCOLO: solo scheda AAAllevamenti al PASCOLO: solo scheda AA
PRINCIPALI PARAMETRI RILEVATI IN PRINCIPALI PARAMETRI RILEVATI IN
AZIENDAAZIENDASistemi di allevamento e strutture di stabulazioneSistemi di allevamento e strutture di stabulazione
Strutture per il parto e l’isolamentoStrutture per il parto e l’isolamento
Controllo ambientaleControllo ambientale
Alimentazione e acqua di bevandaAlimentazione e acqua di bevanda
Igiene, sanità e comportamento degli animaliIgiene, sanità e comportamento degli animali
Controllo degli animali e degli impiantiControllo degli animali e degli impianti
Personale di stallaPersonale di stalla
Non conformità gravi settore vitelli
Solo 4 aziende (Solo 4 aziende (3,6%3,6%) presentano non conformità vitelli) presentano non conformità vitelli
74 aziende (74 aziende (66,1%66,1%) IBA potenziale almeno sufficiente) IBA potenziale almeno sufficiente
72 aziende (72 aziende (64,3%64,3%) IBA effettivo almeno sufficiente) IBA effettivo almeno sufficiente
12 aziende (12 aziende (10,1%10,1%) IBA buono-ottimo) IBA buono-ottimo
Norme sul benessere dei boviniNorme sul benessere dei bovini
Direttiva - decis ione Recepimento Circolari Titolo
Direttiva 98/58/CE D.Lgs n° 146 – 26/03/2001
Protezione Protezione animali negli animali negli allevamentiallevamentiDirettiva 91/629/CE D.Lgs n° 533
– 30/12/1992Minis tero S alute nota 25/07/2006
Norme minime Norme minime protezione protezione vitellivitelli
Direttiva 97/2/CEModifica alla Direttiva 91/629/CE
D.Lgs n°331 – 01/09/1998
Norme minime Norme minime protezione protezione vitellivitelli
Regione Emilia Romagna – Circ. 20 del 02/12/2004
Norme minime Norme minime protezione protezione vitellivitelli
Decis ione 14/11/06 Minis tero S alute – Circ.10 del 05/11/2001
Raccolta e Raccolta e trasmiss ione dati trasmiss ione dati sulle ispezionisulle ispezioni
VITELLIVITELLISoggetti della specie bovina di età Soggetti della specie bovina di età inferiore a 6 mesiinferiore a 6 mesi
Tutti i boviniTutti i bovini
The welfare of cattle kept for beef productionThe welfare of cattle kept for beef production
Comitato scientifico veterinario sulla salute e sul benessere della Comitato scientifico veterinario sulla salute e sul benessere della Commissione Europea “Health and Consumer ProtectionCommissione Europea “Health and Consumer Protection””
25 aprile 200125 aprile 2001
Riferimenti specifici per i bovini da carneRiferimenti specifici per i bovini da carneAspetti comportamentali, tipologie di stabulazione, controllo Aspetti comportamentali, tipologie di stabulazione, controllo ambientale, spazio attribuito a ogni capo, microclima, pavimentazione e ambientale, spazio attribuito a ogni capo, microclima, pavimentazione e materiali da lettiera, distribuzione dell’alimento e dell’acqua di bevandamateriali da lettiera, distribuzione dell’alimento e dell’acqua di bevanda
D.LGS. N. 331/1998D.LGS. N. 331/1998
BOX INDIVIDUALIBOX INDIVIDUALI
Nessun vitello di età superiore alle 8 settimane 8 settimane deve essere rinchiuso in un recinto individualerecinto individuale, a meno che non debba essere sottoposto a qualche trattamento diagnostico o terapeutico
A decorrere dal 31 dicembre 2006A decorrere dal 31 dicembre 2006
Gazzetta Ufficiale n. 224 del 25-09-1998 Gazzetta Ufficiale n. 224 del 25-09-1998 DECRETO LEGISLATIVO 1 settembre 1998, n. 331. DECRETO LEGISLATIVO 1 settembre 1998, n. 331. Attuazione della direttiva 97/2/CEAttuazione della direttiva 97/2/CE
Il box deve avereIl box deve avere::
paretipareti divisorie divisorie forate forate, che consentano un contatto diretto, , che consentano un contatto diretto, visivo e tattile tra i vitellivisivo e tattile tra i vitelli
una una larghezzalarghezza pari all’altezza al garrese del vitello pari all’altezza al garrese del vitello((circa 0,85 mcirca 0,85 m))
una una lunghezzalunghezza pari alla lunghezza dell’animale, misurata pari alla lunghezza dell’animale, misurata dalla punta del naso all’estremità caudale della tuberosità dalla punta del naso all’estremità caudale della tuberosità ischiatica, moltiplicata per 1,1 (ischiatica, moltiplicata per 1,1 (circa 1,35 mcirca 1,35 m))
D.LGS. N. 331/1998D.LGS. N. 331/1998
ALLEVAMENTO IN GRUPPOALLEVAMENTO IN GRUPPO
Spazio libero Spazio libero disponibile per ciascun vitello deve essere pari ad almeno:
1,5 m1,5 m22 per ogni vitello di peso vivo inferiore a 150 kg150 kg
1,7 m1,7 m22 per ogni vitello di peso vivo tra 150 e 220 kg 150 e 220 kg
1,8 m1,8 m22 per ogni vitello di peso vivo superiore a 220 kg220 kg
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I materiali materiali utilizzati per la costruzione dei locali di stabulazione, e in particolare dei recintirecinti e delle attrezzatureattrezzature con i quali i vitelli possono venire a contatto, non devono essere nocivi per i vitelli e devono poter essere puliti e puliti e disinfettatidisinfettati
L’installazione delle apparecchiature e dei circuiti elettrici deve essere conforme alla regolamentazione nazionale in vigore. L’isolamento termicoisolamento termico, il riscaldamentoriscaldamento e la ventilazioneventilazione devono consentire di mantenere entro limiti non dannosi per i vitelli la circolazione dell’aria, la quantità di polvere, la temperatura, l’umidità relativa dell’aria e le concentrazioni di gas. Ogni impianto automatico o meccanico impianto automatico o meccanico indispensabile per la salute e il benessere dei vitelli deve essere ispezionato ispezionato almeno una volta al giorno. I difetti riscontrati devono essere eliminati immediatamente e se ciò non è possibile, occorre prendere le misure adeguate per salvaguardare la salute e il benessere dei vitelli fino a che non sia effettuata la riparazione, ricorrendo in particolare a metodi alternativi disponibili di alimentazione.
D.LGS. N. 331/1998D.LGS. N. 331/1998
Nel caso in cui venga utilizzato un impianto di ventilazione artificialeventilazione artificiale, deve essere presente un adeguato impianto sostitutivo che permetta un ricambio ricambio di aria di aria sufficiente, e un sistema di allarme sistema di allarme che segnali i guasti all’allevatore. Questo sistema di allarme deve essere verificato regolarmente.
Deve essere presente un’illuminazione adeguata naturale o artificiale un’illuminazione adeguata naturale o artificiale e in quest’ultimo caso dovrà essere almeno equivalente alla durata di illuminazione naturale normalmente disponibile tra le ore 9.00 e le 17.00.Deve essere disponibile un’illuminazione adeguata (fissa o mobile) di intensità sufficiente per consentire di controllare i vitelli in qualunque momento. I vitelli allevati in locali di stabulazione devono essere controllaticontrollati dal proprietario o dalla persona responsabile almeno due volte al giorno due volte al giorno e quelli allevati all’esterno almeno una volta al giorno
I vitelli non devono essere legatiI vitelli non devono essere legati, ad eccezione di quelli stabulati in gruppo che possono essere legati per un periodo massimo di un’ora al momento della somministrazione di latte o succedanei del latte; gli attacchi non devono provocare lesioni al vitello e devono essere regolarmente esaminati; ogni attacco deve essere concepito in modo tale da evitare il rischio di strangolamento o ferimento e da consentire ai vitelli di muoversi
D.LGS. N. 331/1998D.LGS. N. 331/1998
D.LGS. N. 331/1998D.LGS. N. 331/1998
I locali di stabulazione locali di stabulazione devono essere costruiti in modo da consentire ad ogni vitello di coricarsi, giacere, alzarsi ed accudire a se stesso coricarsi, giacere, alzarsi ed accudire a se stesso senza difficoltà, di vedere altri vitellivedere altri vitelli.
La stalla, i recinti, le attrezzature stalla, i recinti, le attrezzature e gli utensili destinati ai vitelli devono essere puliti e disinfettati puliti e disinfettati regolarmente in modo da prevenire infezioni o lo sviluppo di organismi infettivi; controllare che gli escrementi, l’urina e i foraggi che non siano stati mangiati o che siano caduti sul pavimento siano rimossi con la dovuta regolarità per ridurre al minimo gli odori e la ridurre al minimo gli odori e la presenza di mosche o roditoripresenza di mosche o roditori. I pavimenti pavimenti nonnon devono essere sdrucciolevoli sdrucciolevoli e non devono presentare asperitàasperità per evitare lesioni ai vitelli; devono essere costruiti in modo da non causare lesioni o sofferenza ai vitelli in piedi o coricati; la zona in cui si coricano i vitelli deve essere confortevole, pulita, adeguatamente prosciugata; per tutti i vitelli di età inferiore a due settimane inferiore a due settimane deve essere prevista una lettiera adeguata.lettiera adeguata.
Ai vitelli deve essere fornita un’alimentazione adeguata un’alimentazione adeguata alla loro età e al loro peso e conforme alle loro esigenze comportamentali e fisiologiche, al fine di favorire buone condizioni di salute e di benessere. A tal fine gli alimenti devono avere un tenore di tenore di ferro ferro sufficiente; dopo la seconda settimana di età ad ogni vitello deve essere somministrata una dose giornaliera di alimenti fibrosi alimenti fibrosi e il quantitativo deve essere portato da 50 a 250 g al giorno per i vitelli di età compresa fra le 8 e le 20 settimane. Ai vitelli non deve essere messa la museruolamuseruola.
Tutti i vitelli devono essere nutriti almeno due volte al giornonutriti almeno due volte al giorno; se i vitelli sono stabulati in gruppo e non sono alimentati “ad libitum” o mediante un sistema automatico di alimentazione, ciascun vitello deve avere accesso agli alimenti contemporaneamente agli altri vitelli del gruppo. A partire dalla seconda settimana di età ogni vitello deve poter disporre di acqua acqua fresca fresca oppure di altre bevande in quantità sufficiente. Tuttavia i vitelli malati e sottoposti a condizioni atmosferiche di grande calore devono poter disporre di acqua fresca in ogni momento. Le attrezzature per la somministrazione di mangimi e di acqua devono essere tali da ridurre al minimo le possibilità di contaminazione degli alimenti o dell’acqua destinati ai vitelli Ogni vitello deve ricevere colostro bovino colostro bovino quanto prima possibile dopo la nascita e comunque entro le prime sei ore di vitaentro le prime sei ore di vita.
D.LGS. N. 331/1998D.LGS. N. 331/1998
PRIMO PERIODO FINO A 30-50 GIORNIPRIMO PERIODO FINO A 30-50 GIORNI
La stabulazione dei vitelli nel primo periodo prevede l’adozione dei box singoli box singoli collocati:
1) in apposito locale (vitelleriavitelleria)
2) all’apertoall’aperto, in strutture adeguatamente protette dal vento e dalle intemperie
STABULAZIONE DEI VITELLISTABULAZIONE DEI VITELLI
VITELLERIAVITELLERIA
VITELLIVITELLI
PAVIMENTO DEI BOX INDIVIDUALIPAVIMENTO DEI BOX INDIVIDUALI
sopraelevatisopraelevati su pavimento fessurato di legno, metallo o plastica
a terra su pavimento di calcestruzzo con pendenza del 4÷6% verso
la cunetta di raccolta dei liquami
In entrambi i casi per il giaciglio dei vitelli è preferibile l'impiego di abbondante lettiera di paglialettiera di paglia
(obbligatoria per i vitelli di età inferiore alle 2 settimane)
Adeguato apporto di paglia
Nel caso si stabulazione all’interno di un edificio
prestare particolare cura al controllo ambientale
(coibentazione, ventilazione, riscaldamentocoibentazione, ventilazione, riscaldamento)
Controllo ambientale
VITELLI ALL’APERTOVITELLI ALL’APERTO
BOX INDIVIDUALI DA ESTERNOBOX INDIVIDUALI DA ESTERNO
TettoiaTettoia di fibrocemento o in pannelli sandwich
Struttura a capanninacapannina di vetroresina o altro materiale sintetico
Ristagni idrici
Correnti d’aria
SECONDO PERIODO SECONDO PERIODO
DA 30-50 GIORNI FINO ALLO SVEZZAMENTO E PER LA DA 30-50 GIORNI FINO ALLO SVEZZAMENTO E PER LA SUCCESSIVA FASE FINO A 6 MESISUCCESSIVA FASE FINO A 6 MESI
La stabulazione dei vitelli nel secondo periodo prevede l’adozione dei box collettivibox collettivi collocati:
1) in stallain stalla
2) all’apertoall’aperto, in strutture adeguatamente protette dal vento e dalle intemperie
Sono box a lettiera permanente o inclinata
STABULAZIONE DEI VITELLISTABULAZIONE DEI VITELLI
Box a lettiera integrale
prevedere su tutta la superficie di stabulazione destinata ai vitelli un’abbondante lettiera di paglia
Adeguato apporto di paglia
Ricoveri “di fortuna”
Sul mercato sono disponibili tipologie prefabbricatetipologie prefabbricate di box collettivo da collocarsi all’aperto, dotate o meno di recinto scoperto e realizzate con materiali diversi
Di norma, vengono appoggiate direttamente sul terreno e rifornite di abbondante lettiera di paglia
Comitato scientifico veterinario sulla salute e sul Comitato scientifico veterinario sulla salute e sul benessere della Commissione europeabenessere della Commissione europea
Raccomandato di evitare Raccomandato di evitare svezzamenti precoci di routinesvezzamenti precoci di routine
Svezzamenti precoci (Svezzamenti precoci (2-3 mesi2-3 mesi) possono ) possono
avere un effetto negativo sulla salute dei vitelliavere un effetto negativo sulla salute dei vitelli Raccomandato uno svezzamento a Raccomandato uno svezzamento a 6-9 mesi6-9 mesi
Parametri Parametri soggettivisoggettivi
M.3 – Aspetti igienico-sanitari e comportamentali (aspetto del pelo e presenza di lesioni, stato di pulizia degli animali, atteggiamento degli animali alla presenza del rilevatore)
VITELLIVITELLI
Parametri Parametri soggettivisoggettivi
STALLE A STABULAZIONE FISSASTALLE A STABULAZIONE FISSA
Ancora presenti in piccole Ancora presenti in piccole
stalle di collina e montagnastalle di collina e montagna
POSTE LUNGHEPOSTE LUNGHE
POSTE CORTEPOSTE CORTE
Comitato scientifico veterinario sulla salute e sul Comitato scientifico veterinario sulla salute e sul benessere della Commissione europeabenessere della Commissione europea
Raccomandato non tenere legati i Raccomandato non tenere legati i bovini da carnebovini da carne
aumento del rischio di problemi alla saluteaumento del rischio di problemi alla salute limitata l’attività comportamentale e la vita limitata l’attività comportamentale e la vita
socialesociale
Pulizia del pavimento
Soluzioni irrazionali
Alloggiamento vitelli
STALLE CON BOX (SENZA ZONE DIFFERENZIATE)STALLE CON BOX (SENZA ZONE DIFFERENZIATE)
PAVIMENTO PIENO CON LETTIERAPAVIMENTO PIENO CON LETTIERA
PAVIMENTO FESSURATOPAVIMENTO FESSURATO
Una fila di box con corsia di
foraggiamento laterale
(strutture aperte su lato mangiatoia)
Orientamento
BOVINI INGRASSOBOVINI INGRASSO
Due file di box con corsia di
foraggiamento centrale
(stalle chiuse stalle chiuse con ampie superfici
apribili per la ventilazione)
Portata di ventilazione
BOVINI INGRASSOBOVINI INGRASSO
Il singolo box è dimensionato Il singolo box è dimensionato per ospitare da un minimo di per ospitare da un minimo di 88 ad un massimo di ad un massimo di 1616 capi capi
Tendenza a privilegiare le capienze minori al fine di limitarei conflitti e l’agitazione all’interno del gruppo
BOVINI INGRASSOBOVINI INGRASSO
NUMERO CAPI PER BOXNUMERO CAPI PER BOX
Un gruppo nonnon dovrebbe essere maggiore di 40 animalimaggiore di 40 animali.
Al disopra di questo numero gli animali possono avere problemi nello stabilire la struttura sociale e quindi possono essere più frequenti i combattimenti.
Comitato scientifico veterinario sulla salute e sul Comitato scientifico veterinario sulla salute e sul benessere della Commissione europeabenessere della Commissione europea
Raccomanda gruppi non troppo Raccomanda gruppi non troppo numerosinumerosi
BOVINI INGRASSOBOVINI INGRASSO
SUPERFICIE DI STABULAZIONESUPERFICIE DI STABULAZIONE
Densità
Peso vivo medio
kg/capo
Box pavimento fessurato
Box lettiera inclinata *
Box lettiera inclinata con zona alimentazione a pavimento piano
Zona lettiera
Zona alimentazione
Totale
221-350 1,80 2,30 1,65 0,95 2,60351-400 1,85 2,55 1,85 1,05 2,90410-450 2,00 2,80 2,00 ,115 3,15451-500 2,20 3,05 2,20 1,25 3,45501-500 2,35 3,30 2,35 1,35 3,70551-600 2,50 3,50 2,50 1,50 4,00
Superfici di stabulazione consigliate per bovini da ingrasso (m2/capo) per peso vivo medio finale della fase di allevamento (fonte C.R.P.A., modificato)
* Zona riposo-alimentazione con pendenza anteriore o posteriore
BOVINI INGRASSOBOVINI INGRASSO
Comitato scientifico veterinario sulla salute e sul Comitato scientifico veterinario sulla salute e sul benessere della Commissione europeabenessere della Commissione europea
Raccomanda le superfici / capo Raccomanda le superfici / capo riportate in tabellariportate in tabella
Categoria di peso S uperficie di s tabulazione (m2/capo)Bovino di 400 kg 2,5
Bovino di 500 kg 3,0Bovino di 600 kg 3,5Bovino di 700 kg 4,0Bovino di 800 kg 4,5
limitare i problemi di salutelimitare i problemi di salute
assicurare che gli animali non siano assicurare che gli animali non siano disturbati quando si alzanodisturbati quando si alzano
SUPERFICIE DI STABULAZIONESUPERFICIE DI STABULAZIONE
BOVINI INGRASSOBOVINI INGRASSO
PAVIMENTO PIENO CON LETTIERAPAVIMENTO PIENO CON LETTIERA
Rispetto recenti tendenze in materia di benessere animale
Produzione di letame paglioso con benefici sia di ordine agronomico, sia di ordine ambientale
Adeguato apporto di paglia
Il ricorso a semplici box con lettiera consente di ridurre i m2 coperti e quindi i costi.
Se non si somministra paglia in quantità adeguata si hanno animali molto sporchi e condizioni igienico-sanitarie precarie
BOVINI INGRASSOBOVINI INGRASSO
Variazione di livello della lettiera:- regolazione in altezza della mangiatoia- rastrelliera non autocatturante
Semplicità costruttiva :Semplicità costruttiva :
il ricorso a semplici box con lettiera consente di ridurre i m2 coperti e quindi i costi
BOVINI INGRASSOBOVINI INGRASSO
Soluzione molto diffusa in Pianura PadanaSoluzione molto diffusa in Pianura Padana
MotiviMotivi1) semplificazione nelle operazioni di pulizia1) semplificazione nelle operazioni di pulizia
2) facile controllo degli animali2) facile controllo degli animali
3) minore superficie per capo rispetto ai box a lettiera3) minore superficie per capo rispetto ai box a lettiera
PAVIMENTO FESSURATOPAVIMENTO FESSURATOBOVINI INGRASSOBOVINI INGRASSO
Il pavimento fessurato esteso all’intera superficie del box
Pannelli prefabbricati di calcestruzzo armato
Fosse liquami sottostanti
PAVIMENTO FESSURATOPAVIMENTO FESSURATO
BOVINI INGRASSOBOVINI INGRASSO
Dimensioni delle fessure o dei fori
Categoria Larghezza fessura (mm)
Larghezza travetto (mm)
Vitelli peso fino a 200 kg
20 – 25 80 – 120
Vitelloni peso fino a 500 kg
30 – 35 100 – 140
Vitelloni peso oltre 500 kg
30 – 35 120 – 160
Comitato scientifico veterinario sulla salute e sul Comitato scientifico veterinario sulla salute e sul benessere della Commissione europeabenessere della Commissione europea
Sconsigliato utilizzare pavimento Sconsigliato utilizzare pavimento totalmente fessuratototalmente fessurato
raccomandata predisposizione di una zona a raccomandata predisposizione di una zona a
pavimento pieno con lettierapavimento pieno con lettiera adozione di fessurati con superficie di calpestio di adozione di fessurati con superficie di calpestio di
gommagomma
PAVIMENTO FESSURATOPAVIMENTO FESSURATO
BOVINI INGRASSOBOVINI INGRASSO
CONTROLLO AMBIENTALEComitato scientifico veterinario sulla salute e sul Comitato scientifico veterinario sulla salute e sul
benessere della Commissione europeabenessere della Commissione europea
Fornisce indicazioni su alcuni Fornisce indicazioni su alcuni parametri climaticiparametri climatici
Le temperature all’interno dell’edificio Le temperature all’interno dell’edificio dovrebbero essere mantenute tra un valore dovrebbero essere mantenute tra un valore > 0°C > 0°C e minore di e minore di 30°C30°C, quando l’umidità , quando l’umidità relativa supera l’relativa supera l’80%80%
I livelli di gas tossici devono essere tenuti i I livelli di gas tossici devono essere tenuti i più bassi possibili , e la massima più bassi possibili , e la massima concentrazione di concentrazione di ammoniacaammoniaca dovrebbe dovrebbe essere essere 10 ppm 10 ppm
CONTROLLO AMBIENTALECONTROLLO AMBIENTALE
VENTILAZIONEVENTILAZIONE
BOVINI INGRASSOBOVINI INGRASSO
Aperture ingresso – uscita aria sottodimensionate
NONO SEMPLICI CAMINI
SISI EDIFICI MOLTO APERTI EDIFICI MOLTO APERTI
Peso vivo medio
Kg/capo
Ventilazione minima invernale m3/h.capo
Ventilazione massima estiva
m3/h.capo100 35 150200 60 270300 85 370400 110 470500 130 580600 155 680
Portate di ventilazione minime e massime per bovini da ingrasso Portate di ventilazione minime e massime per bovini da ingrasso (fonteC.R.P.A.)
CONTROLLO AMBIENTALECONTROLLO AMBIENTALE
DIFESA DAL CALDODIFESA DAL CALDO
BOVINI INGRASSOBOVINI INGRASSO
Ventilatori di movimentazione aria(fino 4 – 5 m/s)
8 capi (p.v. max di 600 kg) /boxsuperficie libera di 2,5 m2 /capo fronte alla mangiatoia di 0,65 m
BOVINI INGRASSOBOVINI INGRASSO Ampia disponibilità di informazioni Ampia disponibilità di informazioni sulle pubblicazioni CRPAsulle pubblicazioni CRPA
STALLE A STABULAZIONE LIBERASTALLE A STABULAZIONE LIBERA
1. A lettiera permanente2. A lettiera inclinata3. A cuccette (solo bovini adulti)
ZONA DI RIPOSOZONA DI RIPOSO
ALLEVAMENTO BRADO O ALL’APERTOALLEVAMENTO BRADO O ALL’APERTOAnimali mantenuti al pascolo per tutto l’anno
ALLEVAMENTO SEMI-BRADO O SEMICONFINATOALLEVAMENTO SEMI-BRADO O SEMICONFINATOAnimali mantenuti al pascolo per il periodo primaverile-estivo e confinati nel periodo invernale (periodo dei parti)
ALLEVAMENTO STALLINO O CONFINATOALLEVAMENTO STALLINO O CONFINATOAnimali mantenuti in stalla per tutto l’anno
LINEA VACCA - VITELLO
ZONA VITELLIZONA VITELLI
Indipendentemente dalla tipologia di
stalla è necessaria una zona di
stabulazione a lettiera esclusivamente per
i vitelli
Caratteristiche principali- attrezzature somministrazione alimenti e acqua bevanda- superficie sana e confortevole- facilmente accessibile da parte dell’allevatore- separazioni a ritti verticali (passaggio vitelli ma non vacche)
LINEA VACCA-VITELLOLINEA VACCA-VITELLO
Stalla con una fila di box a lettiera inclinata e zona di alimentazione piana per 80 vacche da carne e vitelli
Zona riservata vitelli
Ad ogni vacca + vitello deve essere garantita una superficie di stabulazione
pari a 7-8 m2, di cui 5 m2 in zona riposo
Ad ogni vitello deve essere garantita una superficie aggiuntiva pari a 2 m2 m22 (solo zona vitelli)
Spazio alla mangiatoia per vacca pari a 0,7-0,75 m
LINEA VACCA-VITELLOLINEA VACCA-VITELLO
LINEA VACCA-VITELLOLINEA VACCA-VITELLO
Lettiera permanente
Lettiera inclinata
LINEA VACCA-VITELLOLINEA VACCA-VITELLO
BOVINI DA RIMONTABOVINI DA RIMONTA
Stalla a lettiera permanente
BOVINI DA RIMONTABOVINI DA RIMONTA
Stalla a lettiera inclinata
BOVINI DA RIMONTABOVINI DA RIMONTA
Stalle a lettiera inclinata
Cuccette per bovini in accrescimento
ZONA DI ESERCIZIOZONA DI ESERCIZIO
Attenzione al pavimento
La pavimentazione dei paddock, se troppoabrasivaabrasiva o in cattivo stato di manutenzionecattivo stato di manutenzione, può portare all’abrasione eccessiva dellasuola ed a lesioni di diversa entità. Una pavimentazione in calcestruzzo troppoliscioliscio può risultare eccessivamente scivolosa e può causare lesioni agli arti, in caso di caduta.
TettoieTettoie nei recinti all’aperto nei recinti all’aperto, per garantire agli animali un riparo in caso di condizioni ambientali estreme (dalla pioggiapioggia al solesole).
Protezione da sole e pioggia
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Raccomanda la presenza di tettoie Raccomanda la presenza di tettoie per la protezione degli animali per la protezione degli animali
all’apertoall’aperto
RASTRELLIERE - MANGIATOIERASTRELLIERE - MANGIATOIE
Per minimizzare la competizione quando non vi è una somministrazione dell’alimentazione a volontà, ogni animale dovrebbe avere accesso alla ogni animale dovrebbe avere accesso alla mangiatoia nello stesso momentomangiatoia nello stesso momento. Un accesso simultaneo alla mangiatoia per animali alimentati a volontà non è necessario, anche se preferibile.
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Raccomanda l’accesso Raccomanda l’accesso contemporaneo alla mangiatoia contemporaneo alla mangiatoia
Il modello più comune di rastrelliera per bovini da ingrasso prevede due tubi orizzontali due tubi orizzontali d’acciaio zincato, dei quali il superiore fisso e l’inferiore ad altezza regolabile altezza regolabile e spostato esternamente rispetto al box
FRONTE ALLA MANGIATOIA FRONTE ALLA MANGIATOIA
Lo sviluppo in lunghezza della rastrelliera dipende dal numero di capi ospitati e dal fronte unitario alla mangiatoia, variabile in base al peso vivo medio unitario a fine ciclo
Lunghezza della mangiatoia per bovini da ingrasso, con alimentazione contemporanea (fonte C.R.P.A.)
Il fabbisogno idrico medio indicativo per bovini da ingrasso di 600 kg di peso vivo unitario è pari a circa 50 l/d, ma quando la temperatura
ambientale supera i 30 C può raggiungere gli 85 l/d
FABBISOGNI IDRICI- quantità di s.s. ingerita- caratteristiche di razione e acqua di bevanda- microclima della stalla- peso vivo- attività- stato fisiologico dei soggetti
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Raccomanda la disponibilità Raccomanda la disponibilità continua di acqua di bevanda di continua di acqua di bevanda di
buona qualitàbuona qualità
ABBEVERATOI
Almeno due abbeveratoi per ogni Almeno due abbeveratoi per ogni gruppogruppo, per garantire la somministrazione dell’acqua anche nel caso di momentanea rottura di un erogatore
Generalmente vengono utilizzati abbeveratoi individuali a tazza, costituiti da un contenitore di forma e dimensioni variabili
ABBEVERATOIABBEVERATOI
Collettivi a vasca di forma allungata e dimensioni variabili, che consentono l’abbeverata contemporanea a due o più animali
Abbeveratoi con dispositivo antigeloantigelo
ACQUA DI BEVANDAACQUA DI BEVANDA
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Raccomanda la presenza di Raccomanda la presenza di strutture per la movimentazione e strutture per la movimentazione e
la catturala cattura
Agevolare la gestione degli animali sia per il benessere degli animali che degli operatori aziendali
Assicurare facili operazioni di gestione e contenimento degli animali, riducendo al riducendo al minimo lo stressminimo lo stress
Recinti di raccolta: attrezzature molto importanti nell'organizzazione del lavoro dell'allevatore. Consentono il controllo, il confinamento ed il bloccaggio degli animali, al fine di effettuare in piena sicurezza per gli operatori, tutte le operazioni di gestione e controllo della mandria.
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Raccomanda la presenza di box Raccomanda la presenza di box per animali ammalatiper animali ammalati
Matteo Barbari