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Manuale redazionale, t33 snc // pag. 1
POR CRO FESR REGIONE MARCHE 2007-2013 SERVIZIO DI VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI ATTUATI A FAVORE DELLA RICERCA E DELL‟INNOVAZIONE Rapporto Finale
Preparato da: t33 snc.
21/12/2011
Committente: Regione Marche - P. F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE
Il presente documento è stato redatto daT33 snc.
Membri del gruppo di lavoro: Alessandro Valenza, Andrea Gramillano, Giovanni Familiari, Pietro
Celotti.
Membri del comitato degli esperti esterni: Ilario Favaretto, Anne Huff, Kathrin Möslein, Corrado
Cerruti.
t33 di Alessandro Valenza e soci Snc
XXV Aprile, 28/b 60125 Ancona (Italia)
Tel.-fax 071 898093
www.t33.it
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 3
Acronimi
AdG: Autorità di Gestione
ATT: Effetto medio dell'intervento sulle imprese che hanno ricevuto il finanziamento
CRO: Competitività Regionale e Occupazione
DG: Direzione Generale
DOCUP: Documento di Programmazione
FESR: Fondo Europeo di Sviluppo Regionale
FSE: Fondo Sociale Europeo
MAPO: Modalità Attuative del Programma Operativo
MCC: Medio Credito Centrale
PMI: Piccole medie imprese
PO: Programma Operativo
POR: Programma Operativo Regionale
RAE: Rapporto annuale di esecuzione
RDD: Regression Discontinuity Design
R&S: Ricerca e Sviluppo
RIS: Regional Innovation Scoreboard
RUICS: Regione Umbria Innovation & Competitiveness Scoreboard
RUIS: Regione Umbria Innovation Scoreboard
RUMES: Regione Umbria Macroeconomic Environment Scoreboard
SAL: Stato avanzamento Lavori
TAC: Tessile abbigliamento Calzaturiero
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Glossario degli interventi
598 Ricerca: corrisponde all'intervento 1.1.1.4.1 - legge 598/94 art.11 "Ricerca"
Filiere tecnologiche: corrisponde all'intervento 1.1.1.4.2 - Filiere tecnologiche
Trasferimento tecnologico: corrisponde all'intervento 1.1.1.4.3 - Trasferimento tecnologico
598 Innovazione: corrisponde all'intervento 1.2.1.5.1 - legge 598/94 Progetti di innovazione
aziendale legge 598/94
Intervento moda: corrisponde all'intervento 1.2.1.5.2 - Sostegno ai servizi innovativi per il
settore moda
Intervento cultura: corrisponde all'intervento 1.2.1.5.5 - Progetti di Innovazione Aziendale nel
settore cultura
Investimenti tecnologici: corrisponde all'intervento 1.2.1.7.1 - Investimenti tecnologici
Spinoff: corrisponde all'intervento 1.3.1.7.1 - Spin off
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Indice
EXECUTIVE SUMMARY 9
INTRODUZIONE 13
DOMANDE DI VALUTAZIONE E RISPOSTE 14
SEZIONE I - IL CONTESTO 19
1. AGGIORNAMENTO DEL CONTESTO 19
1.1 Indicatori di contesto 20
1.2 La performance delle Marche e le diverse misure per l'innovazione 22
1.3 Interventi e teorie del cambiamento 25
SEZIONE II - I RISULTATI DELLA VALUTAZIONE 29
2. AVANZAMENTO DELL'ATTUAZIONE DELL'ASSE 29
2.1 Avanzamento finanziario 29
2.2 Avanzamento procedurale 34
2.3 Caratteristiche dei beneficiari 36
2.3.a Ripartizione geografica degli interventi 36
2.3.b Analisi dell'ammissibilità e dell'accessibilità al finanziamento 37
2.4 Avanzamento delle realizzazioni fisiche 41
3. RISULTATI DELL'ANALISI STATISTICA (A LIVELLO DI ASSE) 44
3.1 Fatturato 45
3.2 Occupazione 46
3.3 Innovazione di prodotto e di processo 48
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3.4 Reti e Università 48
4. RISULTATI DELL'ANALISI DEI CASI DI STUDIO 50
4.1 Analisi di efficacia: interventi e teorie del cambiamento 51
4.2 Analisi dei fattori esogeni 53
4.3 Effetti sulla performance aziendale 53
4.4 Analisi della sostenibilità e della trasferibilità 55
5. APPROFONDIMENTI STRATEGICI 57
5.1 Obiettivi dell'intervento cultura 57
5.2 Principali effetti dell'intervento cultura 58
5.3 Obiettivi degli interventi nei settori tradizionali 59
5.4 Principali effetti degli interventi nei settori tradizionali 62
SEZIONE III - LEZIONI APPRESE 65
6. CONCLUSIONI E SUGGERIMENTI 65
6.1 Le leve del Programma per innestare innovazione 65
6.2 Le reti 68
6.3 Suggerimenti strategici 70
6.4 Proposte operative 71
ALLEGATI 76
A.1 L'APPROCCIO METODOLOGICO 76
A.1.a Obiettivi e triangolazione delle metodologie 76
A.1.b Analisi statistica ed econometrica 78
A.1.c Analisi delle buone pratiche attraverso i casi di studio 81
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A.1.d Fonti di informazione 82
A.2 DEFINIZIONI DI INNOVAZIONE E ANALISI DEI BISOGNI 90
A.2.a Quadro degli indicatori nel programma 90
A.2.b Regional Innovation Scoreboard 95
A.2.c Ruics Umbria 100
A.2.d Rapporto Unu - Merit 102
A.2.e Rapporto Ismeri 104
A.2.f Rapporto Nesta 106
A.2.g Aggiornamento dell'analisi Swot 108
A.2.h Sintesi dei bisogni del sistema regionale dell'innovazione 110
A.3 ANALISI DEGLI INTERVENTI E TEORIA DEL CAMBIAMENTO 111
A.3.a Descrizione degli interventi 112
A.3.b Interventi e fasi del processo innovativo 114
A.3.c Interventi e Smart specialisation 116
A.3.d Interventi e promozione delle reti 118
A.3.e Interventi e spese ammissibili 120
A.3.f Interventi e domande di valutazione 123
A.3.g Interventi e bisogni del sistema regionale 125
A.3.h Interventi e teorie del cambiamento dell'asse 128
A.4 ANALISI STATISTICA 130
A.5 SCHEDE DEI CASI DI STUDIO 143
A.5.a Ambiti di valutazione dei casi di studio 143
A.5.b Sintesi dei casi di studio 145
A.5.c Report Finali 151
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A.6 APPROFONDIMENTO SETTORE CULTURA 192
A.6.a Mappatura delle imprese del settore cultura 192
A.6.b Report dei casi di studio 194
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EXECUTIVE SUMMARY
L'aggiornamento del contesto consente di confermare le principali debolezze strutturali dello
sviluppo industriale marchigiano registrate in fase di stesura del Programma. Il basso livello di
educazione terziaria e una limitata spesa in R&S pubblica e privata si accompagnano ad uno scarso
numero di imprese innovative che collaborano e ad una limitata capacità di
diffusione/assorbimento della conoscenza. Il sistema industriale si caratterizza per un modello di
sviluppo e di innovazione senza ricerca, molto orientato alle esportazioni ed alla competizione di
costo, sotto-capitalizzato e costituito da imprese di piccola dimensione. Inoltre, dalla ricostruzione
del quadro logico d'intervento seguito dal Por, emerge che tutti gli interventi attuati nell'ambito
dell'Asse 1 sono effettivamente finalizzati alla promozione del trasferimento tecnologico e
rispondono a reali fabbisogni identificati a livello regionale in materia. Da una lettura più attenta
dei risultati evidenziamo quanto segue:
Gli interventi della 598 Innovazione (1.2.1.5.1) e Investimenti tecnologici (1.2.1.7.1) permettono
di incrementare il capitale fisico delle imprese e promuovono le innovazioni di prodotto e di
processo;
Gli interventi per il settore Moda (1.2.1.5.2) e per il settore Cultura (1.2.1.5.5) sono
esclusivamente finalizzati al loro settore di riferimento; gli interventi 598 Ricerca (1.1.1.4.1),
Filiere Tecnologiche (1.1.1.4.2) e Trasferimento Tecnologico (1.1.1.4.3) promuovono, invece,
anche lo sviluppo di ambiti tecnologici nell'ottica di "collaborative/open-innovation"1, con
l'obiettivo di promuovere, cioè, l'evoluzione del modello di sviluppo distrettuale marchigiano
verso un modello avanzato basato sulle “reti aperte”;
L'intervento Spinoff (1.3.1.7.1) sostiene gli spinoff universitari marchigiani alfine di consentire
una loro compiuta trasformazione in imprese.
1 Si veda in proposito H. Chesbrough (2006), Open Innovation: Researching a New Paradigm; Nooteboom,
B. (2000), Learning and innovation in organizations and economies; Huff A. S. et alii (2010),
Introduction to Open Innovation.
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La performance finanziaria dell‟Asse, che rappresenta il 41% di tutte le risorse POR, è da
considerare come soddisfacente; ha inoltre fornito un contributo importante al Programma in
termini di spesa almeno fino ad oggi. Si distinguono per una particolare efficacia le attività 1.1.1
("Ricerca industriale e sviluppo sperimentale") e 1.2.1 ("Trasferimento tecnologico") che
rappresentano tre quarti delle risorse già assegnate secondo quanto riportato nel Rae 2010. L‟entità
dei contributi concessi e il parco progetti hanno consentito una flessibile e tempestiva risposta del
programma anche in ottica anticiclica. La distribuzione territoriale dei progetti finanziati mostra
una sostanziale prevalenza, quanto a numero di beneficiari e importi concessi, della Provincia di
Ancona (2/5), seguita dalle altre province. Tale dato in parte riflette il ruolo di centro per
l'innovazione e trasferimento tecnologico dell'Università Politecnica delle Marche e la
specializzazione industriale del territorio provinciale. Per quanto riguarda l'accessibilità ai
contributi, gli interventi migliori sono: Trasferimento tecnologico, 598 Innovazione, Intervento
cultura, Spinoff, Filiere tecnologiche2. Gli interventi con la migliore performance per la durata
procedurale media sono: Filiere tecnologiche, Spinoff, Trasferimento tecnologico, Intervento
moda, Intervento cultura. In termini di avanzamento fisico, 4 su 11, sia nel caso di indicatori di
realizzazione sia di risultato, hanno già ampiamente raggiunto i target.
Si registra, in termini di occupazione totale, un effetto positivo in particolare per gli interventi di
tipologia tradizionale (598 Innovazione, Investimenti tecnologici, Intervento moda). In termini di
nuovi addetti alla ricerca e sviluppo e di innovazioni di prodotto o di processo, hanno risultati
particolarmente positivi gli interventi con ambito tecnologico (Trasferimento tecnologico, Filiere
tecnologiche, 598 Ricerca). I beneficiari registrano migliori performance anche nella promozione di
occupazione femminile (aumenta nel 42% dei casi). La performance media delle aziende, in termini
di fatturato è migliore nei beneficiari ed in particolare se sono in rete con l'Università. Questo
conferma l'importanza delle reti orizzontali ed "aperte", basate sullo scambio di conoscenze, per il
sostegno alla competività delle imprese marchigiane ed anche la necessità di approfondire il ruolo
delle Università nei processi di trasferimento tecnologico.
L'analisi dei casi di studio evidenzia che tutti i progetti di aziende, con una strategia/una rete per
l'innovazione già definita e con un andamento economico di crescita, hanno maggiore probabilità
di sostenibilità e di efficacia (ad es. Automa, Termosanitari, Varnelli). Dal punto di vista della
performance aziendale si rileva una molteplicità di effetti positivi dei progetti, in termini di
fatturato, investimenti ed innovazione. Nei casi di Aethra e Teuco Guzzini, aziende con andamento
2 L'accessibilità si riferisce a due indicatori: la quota di ammessi sul totale delle imprese che presentano
domanda ai bandi regionali e la quota di finanziati sul totale degli ammessi.
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negativo delle principali variabili economiche, l'intervento ha avuto almeno in parte, una funzione
anticiclica. I progetti di successo contengono un bilanciato mix di invenzione, qualità del processo
produttivo e del prodotto e di orientamento al mercato ed alla vendita. Dal punto di vista della
strategia industriale, in due casi, il progetto finanziato contribuisce ad avviare una radicale
innovazione di prodotto, con la proposta di un prodotto completamente nuovo (ad es. Duna) e la
customizzazione del prodotto (ad es. Distilleria Varnelli). Il successo dei progetti passa, inoltre,
attraverso due fattori principali: le risorse umane e le reti. Il ruolo delle risorse umane è decisivo
sia nei settori tradizionali (ad es. Orvietani Service, Distilleria Varnelli), sia nei settori più orientati
alla ricerca (ad es. Automa, Gulini Termosanitari). Per quanto riguarda le reti, quelle di maggiore
rilevanza, sono, come visto nell'analisi statistica, le orizzontali, ovvero quelle basate su rapporti
"aperti", allo stesso livello, fra imprese e Università. Le Università nelle reti orizzontali svolgono tre
tipologie di funzione: trasferimento tecnologico (ad es. Cottonclub); fornitore di capitale umano
altamente specializzato (ad es. Termoidraulica Sanitari); partner strutturato nei processi innovativi
(ad es. Teuco Guzzini). Rilevano per l'innovazione anche le reti territoriali orientate al mercato
estero (ad es. Varnelli, Termoidraulica Sanitari, Orvietani Service) e le reti di filiera produttiva
tipiche del contesto marchigiano (ad es. Automa, Scatolificio Maura, Orvietani Service). Per quanto
riguarda la sostenibilità dei progetti dipende, in alcuni casi, principalmente da variabili
indipendenti dai progetti (Teuco Guzzini, Distilleria Varnelli, Duna), in altri,
contemporaneamente, da fattori esogeni ai progetti e fattori specifici del progetto (ad es. Automa e
Termoidraulica Sanitari). In ogni caso, la presenza dell'Università nel progetto o nella rete per
l'innovazione dell'azienda è quasi una conditio sine qua non della sostenibilità. In termini di
trasferibilità si individuano i seguenti progetti come "modelli di promozione dell'innovazione" per
le diverse tipologie di interventi: per i settori tradizionali, Distilleria Varnelli e Duna; per la
gestione degli Spinoff, il caso di Erydel; la Termoidraulica Sanitari come caso di riferimento per la
"piccola impresa– laboratorio" nel settore delle energie rinnovabili; Automa per la gestione
funzionale ed efficiente della filiera.
L‟approfondimento dell'intervento per il settore cultura evidenza il contributo dei progetti
finanziati dal Por alla strategia del distretto culturale marchigiano. I progetti finanziati
promuovono l‟innovazione nel settore cultura principalmente attraverso l‟introduzione di
innovazioni di prodotto. Le innovazioni nascono in qualche caso dalla necessità di inserirsi in
nicchie di mercato in parte scoperte, come nel caso dell'editoria piccola e locale (ad es. Cattedrale)
o nella promozione turistica e del territorio (ad es. Consorzio Piceni Art for Job). In tutti i casi
l'innovazione proietta il territorio in una dimensione extraregionale, o su una scena nazionale o
internazionale. Uno dei principali fattori a sostegno della promozione di innovazioni di prodotto
nel settore culturale è la cross-fertilization settoriale, tipica dei processi di open innovation:
competenze esterne specifiche con la passione culturale intervengono nel settore cultura avviando
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processi innovativi (ad es. Bookerang, Rinascita, Maxman Coop, Consorzio Piceni Art for Job,
DA.MA.). In questo senso il ruolo del capitale umano è cruciale poiché l'attività culturale è labour
intensive se non addirittura brain intensive. I progetti investono in maniera diversa sul capitale
umano: con un'ottica di sostegno e promozione delle potenzialità delle giovani generazioni o a
sostegno della qualità eccelsa del lavoro (ad es. Bookerang, DA.MA.). L‟ulteriore fattore a sostegno
dell‟innovazione è la rete, che consente da un lato di aumentare le probabilità di sostenibilità dei
progetti e dall'altro di "fertilizzare" le aziende con il trasferimento di conoscenze. La promozione di
una strategia di open innovation, attraverso la cross-fertilization settoriale, è il principale elemento
per supportare il proseguo della strategia del distretto culturale. Il distretto culturale si nutre,
infatti di contributi anche di altri settori, in particolare della comunicazione ad alta tecnologia (Ict)
e della gestione dei database. In tal senso emerge la necessità di: favorire legami e collaborazioni
reali tra le aziende e le associazioni per fare emergere le diffuse potenzialità inespresse a causa
della mancata aggregazione; valorizzare i progetti e gli effetti principali degli interventi finanziati;
potenziare e favorire le potenzialità del capitale umano; promuovere una maggiore
imprenditorialità in termini gestionali e di sostenibilità economica degli attori del distretto. Da
ultimo a completamento dell'analisi e per calibrare meglio le politiche future andrebbe proseguita
l'attività di mappatura del settore della cultura per tipologia di produzione culturale e per
collocazione geografica.
L‟approfondimento dei settori tradizionali evidenzia che i progetti hanno prodotto degli effetti
positivi per la performance aziendale, nonostante permanga il gap strutturale di innovatività. A tal
proposito, alcuni progetti stimolano anche il rinnovamento radicale delle strategie aziendali per
l‟innovazione (ad es. Aldo Brué, Cottonclub). Gli elementi decisivi per il successo dei progetti
finanziati sono: una compiuta strategia aziendale commerciale (ad es. Distilleria Varnelli); le reti
verticali per affrontare la ridotta dimensione aziendale; le reti orizzontali con le Università per il
trasferimento tecnologico; il capitale umano specializzato quale principale veicolo di innovazione.
L‟approccio utilizzato ha anche consentito di evidenziare delle innovazioni nascoste (hidden
innovation) spesso sottovalutate in precedenti analisi. Ad esempio innovazioni non basate sulla
ricerca (ad es. Scatolificio Maura); innovazioni provenienti da combinazione di tecnologie esistenti
(ad es. Principe di Bologna); innovazioni di piccola scala (ad es. Cottonclub). Questo indica che nei
settori tradizionali vi sia comunque una capacità innovativa inespressa che va sostenuta e
promossa. In questo senso, in una prospettiva di smart specialization coerente con l'Iniziativa Faro
Innovation Union, assumono una particolare rilevanza: gli interventi in grado di promuovere gli
ambiti innovativi attraverso una contaminazione cross-settoriale; l'assunzione di risorse umane
altamente specializzate; la creazione di reti di tipo orizzontale.
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INTRODUZIONE
Lo studio si divide in tre sezioni: la prima relativa al contesto dell'Asse 1 costituita dal capitolo 1; la
seconda descrive i risultati principali dello studio di valutazione, composta dal capitolo 2, 3, 4, 5; la
terza traccia le indicazioni conclusive nel capitolo 6. Il procedimento della valutazione può essere
riassunto nello schema seguente:
Il capitolo 1 procede ad un aggiornamento del contesto e propone una rilettura metodologica
dell'Asse 1 finalizzati ad impostare il quadro della valutazione ed a fornire punti di riferimento
nello spazio e nel tempo alle analisi svolte. Si tratta di un lavoro preliminare alla valutazione nel
senso stretto del termine;
Il capitolo 2 illustra l'avanzamento dell'attuazione dell'Asse;
Il capitolo 3 descrive l'analisi quantitativa degli effetti, condotta a seguito dell'invio di un
questionario alle imprese. Si concentra su diverse variabili risultato: le variabili generali di
performance dell'impresa (fatturato e occupati nel periodo 2007-2010) e le variabili di
performance dell'impresa specifiche per l'innovazione (occupati in ricerca e sviluppo,
innovazioni di prodotto e di processo nel periodo 2007-2010). Il beneficio dell'intervento
consiste nella stima della differenza media fra la “variabile risultato” (ad es. fatturato, occupati)
fra beneficiari e non beneficiari, nel periodo 2007-2010;
Il capitolo 4 analizza, attraverso i casi di studio, gli effetti in termini di addizionalità
comportamentale e di mutamento dei meccanismi di produzione e di innovazione;
Il capitolo 5 approfondisce gli effetti degli interventi relativi al settore cultura ed ai settori
tradizionali;
Il capitolo 6 sintetizza i principali risultati e propone alcuni suggerimenti operativi.
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DOMANDE DI VALUTAZIONE E RISPOSTE
In questa parte si presentano i risultati dello studio articolati e organizzati in forma di risposta alle
diverse domande di valutazione.
D1. Che impatto hanno avuto le diverse tipologie di interventi messi in atto
nell‟ambito del programma operativo su input, processi e risultati dei processi di
innovazione e di ricerca delle imprese del territorio? Quali tipologie di interventi
possono essere considerate buone pratiche?
Si rileva una molteplicità di effetti positivi dei progetti di R&S finanziati dal Por sulla performance
aziendale dei beneficiari. Nei casi di Aethra e Teuco Guzzini, l'intervento ha anche avuto, una
funzione anticiclica (di sostegno all'impresa durante un loro momento di crisi). In linea generale i
progetti di successo combinano l'invenzione con un'elevata qualità del processo produttivo e del
prodotto ed una efficace strategia commerciale. In alcuni casi, il progetto finanziato contribuisce
addirittura ad elaborare una innovazione di prodotto radicale, con la proposta di un prodotto
completamente nuovo (ad es. Duna) e la customizzazione del prodotto (ad es. Distilleria Varnelli).
Fra i fattori produttivi più utili alla strategia del complesso degli interventi per la promozione
dell'innovazione si collocano le risorse umane. Ciò vale sia per i settori tradizionali (ad es. Orvietani
Service, Distilleria Varnelli), sia per i settori più orientati alla ricerca e sviluppo (ad es. Automa,
Termoidraulica Sanitari Gulini). Oltre alle risorse umane, un ruolo cruciale è svolto nello sviluppo
dell'innovazione dalle reti. Quelle di maggiore rilevanza sono le reti orizzontali, ovvero basate su
rapporti "aperti" , allo stesso livello, fra imprese e Università. Di rilievo per l'innovazione, sono
anche le reti territoriali orientate al mercato estero (ad es. Varnelli, Termoidraulica, Orvietani
Service) e le reti di filiera produttiva tipiche del contesto marchigiano (ad es. Automa, Scatolificio
Maura, Orvietani Service). La sostenibilità dei progetti, dipende principalmente da fattori esogeni
ai progetti (ad es. Teuco Guzzini, Distilleria Varnelli, Duna), da fattori esogeni e fattori specifici del
progetto (ad es. Automa e Gulini Termoidraulica Sanitari). Per fattori esogeni si intende
quell‟insieme di variabili pre-esistenti al progetto ma che incidono su di esso (ad es. strategia per
l‟innovazione). I fattori specifici dei progetti sono elementi e scelte attivate contemporaneamente al
progetto che sono rilevanti per la sua sostenibilità. In ogni caso, la presenza dell'Università nel
progetto o nella rete per l'innovazione dell'azienda si caratterizza quasi come una conditio sine qua
non della sua sostenibilità. Per quanto riguarda la trasferibilità e l‟individuazione di buone pratiche
si individuano per la tipologia di progetti per i settori tradizionali, i modelli di promozione
dell‟innovazione rappresentati dai casi di Distilleria Varnelli e Duna; per la gestione degli Spinoff il
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caso di Erydel; per la tipologia di progetto di “impresa – laboratorio” nel settore delle energie
rinnovabili, la Termoidraulica Sanitari; per la tipologia dei progetti di filiera, il caso di Automa
come esempio trasferibile di efficace gestione funzionale della filiera.
D.2 Ampliando la prospettiva di analisi dagli input ed output del processo innovativo
alle modalità attraverso le quali le imprese innovano, i settori di attività più
tradizionali supportati dal programma operativo appaiono ancora „poco innovativi‟?
Da questo punto di vista, il supporto fornito agli attori regionali attraverso il
programma operativo appare giustificato?
I progetti finanziati dai fondi Por hanno prodotto degli effetti positivi sulla performance aziendale,
nonostante permanga il gap strutturale di innovatività nelle imprese dei settori tradizionali. In
alcuni casi i finanziamenti hanno anche stimolato il rinnovamento radicale delle strategie
perseguite dall'azienda nel campo dell'innovazione (ad es. Aldo Brué, Cottonclub). Si è inoltre
potuto rilevare la presenza di processi di innovazione nascosti ("hidden innovation"), ovvero o
sottovalutate o non misurate con gli strumenti standard a disposizione. In questo senso, in una
prospettiva di smart specialization coerente con l'Iniziativa Faro Unione dell‟Innovazione,
assumono una particolare rilevanza gli interventi in grado di promuovere gli ambiti innovativi
attraverso una contaminazione cross-settoriale, l'assunzione di risorse umane altamente
specializzate e la creazione di reti di tipo orizzontale, basate su rapporti aperti o collaborativi e su
scambi di conoscenza che vedono protagonisti università e centri di trasferimento tecnologico. A tal
proposito di particolare interesse sono gli interventi 598 Ricerca, Trasferimento tecnologico.
D.3 Quali effetti hanno prodotto sui beneficiari gli interventi del PO finalizzati alla
promozione di una maggiore cooperazione nel sistema regionale dell‟innovazione ?
L'Asse ha particolarmente investito sugli elementi della "triplice elica", ovvero università e imprese,
e sulla loro collaborazione. La promozione di una maggiore cooperazione nel sistema regionale
passa attraverso la costruzione delle reti, di particolare rilevanza per la struttura distrettuale
dell'economia marchigiana ed anche per la scarsa capitalizzazione e limitata dimensione delle
imprese regionali. Il programma finanzia più direttamente la formazione o il rafforzamento di reti
orizzontali e verticali, che prendono anche la forma di reti territoriali con propensione all'apertura
verso i mercati esteri. Gli interventi più orientati alla promozione della rete e della cooperazione nel
sistema regionale sono di due tipi: interventi a sostegno degli ambiti tecnologici, l'intervento del
settore cultura, interventi di tipo settoriale senza ambito tecnologico. Gli interventi a sostegno degli
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ambiti tecnologici attraverso il superamento dei limiti settoriali e la contaminazione fra settori
sono, in particolare, Filiere tecnologiche e Trasferimento tecnologico. Anche l'intervento
598/Ricerca promuove anche se in maniera intensa la creazione di reti con l'individuazione
dell'ambito tecnologico. L'Intervento cultura invece è finalizzato alla costruzione di una
collaborazione fra imprese per la promozione del distretto "settoriale atipico". Atipico poiché non
punta soltanto ad interessare imprese di settori tradizionalmente culturali (ad es. editoria) ma
anche altri della comunicazione e dell'informazione (ad es.: gestione database, Ict). Infine anche
l'Intervento moda prevede, seppure in maniera meno intensa la premialità per la collaborazione e
per la costituzione della rete, tuttavia con un'ottica strettamente settoriale, rivolta ai settori
calzaturiero, abbigliamento e tessile, e senza individuazione di ambito tecnologico.
Altro aspetto importante degli interventi dell'Asse a sostegno dell'innovazione è la rilevanza delle
reti orizzontali, con un ruolo centrale assunto dalle Università, che rappresentano in alcuni casi
fornitori di tecnologie o di conoscenze, in altri di capitale umano altamente specializzato od
addirittura partner consolidati della rete innovativa. L'utilità della rete con l'Università è anche
dimostra dalla performance media delle aziende, in termini di fatturato, migliore nei beneficiari
che hanno una relazione più robusta con l'Università per le loro attività innovative. Questo
conferma l'importanza delle reti orizzontali per il sostegno alla competitività delle imprese
marchigiane ed anche la necessità di approfondire il ruolo delle Università nei processi di
trasferimento tecnologico. I progetti consentono anche di attivare e stimolare reti territoriali e di
orientarle sempre di più verso il mercato estero. Nel caso del modello di sviluppo industriale di
Distilleria Varnelli, la rete territoriale vede protagonisti, seppure con gradi diversi di integrazione,
oltre alle imprese locali, il Parco dei Sibillini e l'Università di Camerino. Nel caso della Orvietani
Service, grazie al progetto, si rafforza ed in parte costituisce una rete territoriale nelle Marche con
l'intento di realizzare l'obiettivo del Gruppo Orvietani di posizionamento nella filiera produttiva
marchigiana, in ottica internazionale. I progetti finanziati hanno anche supportato le tradizionali
reti di filiera produttiva dello sviluppo marchigiano con un'ottica di cross-fertilization settoriale. La
cross-fertilization settoriale ha consentito sia l‟integrazione per ambito tecnologico fra imprese con
specializzazione in parte diversa (ad es. Automa, Aethra, Aldo Brué, Teuco Guzzini), sia il
protagonismo delle micro e piccole imprese per trainare l'innovazione e l'internazionalizzazione
(Automa).
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D.4 In che misura l‟intervento relativo al settore cultura ha contribuito a favorire la
dimensione imprenditoriale dei soggetti beneficiari e la contaminazione positiva con
altri ambiti di attività economica?
L'intervento Cultura ha dato un contributo significativo alla strategia regionale di sostegno
all'intero sistema culturale, nell‟ambito del Distretto Culturale delle Marche, istituito con
Deliberazione Amministrativa n. 133 del 13/10/2009. In alcuni casi si riscontra ancora un deficit di
imprenditorialità, in altri invece il progetto fornisce e sostiene potenzialità imprenditoriali, anche
attraverso la "contaminazione", ovvero il contributo da altri settori, quali quello della gestione dei
database e dell‟Ict. Per proseguire nella strategia del distretto, emerge la necessità di favorire
legami e collaborazioni reali tra le aziende e di valorizzare i progetti e gli effetti principali degli
interventi finanziati. In sintesi occorre rafforzare e sostenere i principali effetti positivi che
emergono dai progetti analizzati in termini di capitale relazionale, promuovendo ulteriori forme di
aggregazione interne al settore (di filiera) e di tipo cross-settoriale (fra settori diversi). A tal
proposito si evidenzia l'utilità di proseguire nella mappatura del settore della cultura per tipologia
di produzione e per collocazione geografica.
D.5 La strategia adottata dal POR risulta ancora coerente a fronte dei cambiamenti
intervenuti nel contesto economico regionale e nel quadro di policy europeo (Europa
2020)? E‟ necessaria o auspicabile una modifica della struttura degli interventi
previsti dal PO al fine di iniziare ad orientare le attività del programma alla luce delle
priorità delineate per il raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020?
La strategia adottata dal POR risulta ancora coerente nell'ottica di Europa 2020. L‟Iniziativa Faro
Unione dell'Innovazione ed i risultati della valutazione suggeriscono un potenziamento degli
interventi più performanti . Dall‟analisi risulta che gli interventi che individuano un ambito
strategico innovativo (ad es. biotecnologie, domotica…) come Filiere tecnologiche, Trasferimento
tecnologico, hanno una migliore performance in particolare per gli addetti in ricerca e sviluppo, il
numero di innovazioni (di processo e di prodotto), una maggiore sostenibilità e maggiori effetti in
termini di reti (fra imprese ed orizzontali). L'analisi dunque suggerisce un ulteriore potenziamento
degli interventi in grado di promuovere gli ambiti innovativi, attraverso il superamento di
interventi settoriali tradizionali, poiché parte dell‟innovazione, nella realtà marchigiana, è creata
attraverso il contributo di settori diversi verso uno stesso obiettivo progettuale. In particolare
vanno sostenuti i tre principali aspetti che garantiscono il successo dei progetti per l'innovazione. Il
primo è la combinazione di aspetti inerenti la produzione industriale, la gestione manageriale
dell'impresa (in particolare per gli spinoff e le imprese del settore cultura) e la capacità di
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 18
raggiungere il mercato, sia come presupposto nell'ideazione dell'innovazione che come condizione,
a posteriori, per garantire l'economicità dell'intervento. In secondo luogo, dal punto di vista della
riuscita dei progetti, è fondamentale il contributo delle risorse umane, decisivo sia nei settori
tradizionali, sia in quelli orientati alla ricerca. Infine, i progetti di successo si basano, molto
frequentemente sull'attivazione o sulla creazione di reti, e quelle di maggiore rilevanza sono le reti
orizzontali, ovvero basate su rapporti "aperti" allo stesso livello fra imprese e Università per il
trasferimento di tecnologie, di capitale umano od addirittura per un partenariato strutturato nei
processi innovativi.
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 19
SEZIONE I - IL CONTESTO
1. Aggiornamento del c ontesto
Sintesi del capitolo 1
Il capitolo attraverso l'aggiornamento del contesto consente di confermare le principali debolezze
strutturali dello sviluppo industriale marchigiano e di individuare gli obiettivi di policy per il contesto
regionale. Inoltre, dalla ricostruzione del quadro logico d'intervento seguito dal Por, emerge che tutti gli
interventi attuati nell'ambito dell'Asse 1 si sviluppano attorno a cinque strategie (teorie) del cambiamento:
la promozione del trasferimento tecnologico, la capitalizzazione e innovazione nei settori tradizionali,
l‟investimento nel sistema dell'innovazione e della ricerca, la creazione del distretto culturale, la
Costruzione di un sistema regionale di "collaborative/open innovation". In particolare tutti gli interventi
sono finalizzati alla promozione del trasferimento tecnologico. Gli interventi 598 Innovazione e
Investimenti tecnologici promuovono soltanto l‟aggiornamento della dotazione di capitale fisico delle
imprese e innovazioni incrementali di prodotto e di processo. Gli interventi nel settore Moda e Cultura
sono ispirati ad una logica settoriale. Gli interventi 598 Ricerca, Filiere Tecnologiche e Trasferimento
Tecnologico promuovono invece anche lo sviluppo di ambiti tecnologici in ottica di "collaborative/open-
innovation".
L'aggiornamento del contesto è la base di partenza per la valutazione strategica degli interventi
attuati a favore della ricerca e dell‟innovazione dal Programma Competitività e Occupazione FSER
2007-2013 (POR FESR 2007-2013) della Regione Marche. L'aggiornamento delle informazioni
quantitative e degli indicatori di contesto economico è analizzato con un'ottica comparata a livello
nazionale ed europeo (paragrafo 1.1 e 1.2). Inoltre si individuano le tematiche prioritarie dell'asse e
le corrispondenti domande valutative coerenti nell'ambito della costruzione di un modello logico
unitario e della o delle teorie del cambiamento sottostanti la politica regionale (paragrafo 1.3).
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 20
1.1 INDICATORI DI CONTESTO
L‟aggiornamento del contesto economico è realizzato a partire dagli indicatori di Programma,
tenendo conto sia del nuovo quadro di riferimento europeo di policy, delineato in particolare dalla
Strategia Europa 2020, sia della situazione di crisi economica che ha fortemente colpito anche il
territorio regionale. L'aggiornamento degli indicatori di contesto, indicati nell'Offerta Tecnica e nel
Programma Operativo, è riportato in Tabella 1.1.
Tabella 1.1 Aggiornamento indicatori di contesto da Offerta Tecnica
Indicatore Unità di Misura
Valore di partenza
Valore aggiornato Trend
Laureati in discipline tecnico
scientifiche rispetto pop 20-29 X
1000
No. 12,3 (2005) 11,82 (2007) ↓
% spesa in R&S finanziata dalle
imprese % 43,0 (2003) 51,5 (2007) ↑
Brevetti EPO (per milioni di
abitanti) No. 43,6 (2003) 55,91 (2007) ↑
Brevetti EPO ad alta tecnologia
(per milioni di ab.) No. 1,8 (2003) 1,30 (2007) ↓
Produttività del lavoro3 EUR 51,3 (2004) 51,1 (2009) =
Tasso di iscrizione netto al registro
delle imprese4 numero 2,0 (2005) -0,51 (2009) ↓
Spesa in R&S in % del Pil % 0,68 (2003) 0,66 (2007) ↓
Addetti alla R&S X 1000 abitanti No. 1,9 (2003) 3,04 (2007) ↑
Fonte: nostre elaborazioni su dati Istat, InfoCamere, Eurostat, Database Ruics Umbria
3 Il valore dell‟indicatore Produttività del Lavoro è dato da un rapporto che situa al numeratore la differenza
fra “valore aggiunto ai prezzi base in migliaia di euro” – “valori correnti in migliaia di euro”. Al
denominatore si trova la media annua in migliaia di unità di lavoro totali.
4 Il tasso riportato nella tabella è un numero reale, calcolato da un rapporto dove al numeratore si trovano le
imprese iscritte nell‟anno di riferimento meno le imprese cessate nell‟anno di riferimento, al
denominatore il totale delle imprese registrate nell‟anno precedente.
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 21
Si registra fino al 2009:
La crescita della spesa in Ricerca e Sviluppo finanziata dalle imprese, del numero di brevetti
European Patent Office (a fronte di un calo dei brevetti ad alta tecnologia) e degli addetti alla
ricerca e sviluppo;
la tenuta, della pur bassa rispetto alla media europea, produttività del lavoro;
un calo della percentuale di laureati tecnico scientifici e della quota complessiva della spesa
complessiva in ricerca e sviluppo e del tasso di iscrizione al registro delle imprese.
L'analisi congiunturale del contesto marchigiano condotta dalla Banca d'Italia e pubblicata nel
novembre 2011 registra, nei primi nove mesi del 2011, 5:
una lieve ripresa dell'economia marchigiana, in particolare nel primo semestre, ma con
aspettative negative degli operatori economici intervistati per la fine del 2011;
la conferma delle difficoltà strutturali del sistema marchigiano, con una dinamica differenziata
dei settori manifatturieri principali della regione, in parte anche legata alla crisi dei 2-3 anni
precedenti (andamento migliore della media per l'industria calzaturiera e per la meccanica,
inferiore per i mobili e gli elettrodomestici);
una forte sofferenza delle piccole imprese e il ristagno degli investimenti privati;
difficoltà rilevanti nel mercato del credito, in particolare nella seconda parte dell'anno, e
nell'edilizia e nel mercato immobiliare;
la crescita del tasso di disoccupazione;
la crescita delle esportazioni, inferiore però alla media nazionale.
5 Banca d'Italia (Novembre 2011). Economie regionali - L'economia delle Marche - Aggiornamento
congiunturale.
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 22
1.2 LA PERFORMANCE DELLE MARCHE E LE DIVERSE MISURE PER L'INNOVAZIONE
L'andamento congiunturale e l'aggiornamento del contesto confermano le debolezze strutturali
della regione. Al fine di realizzare un'analisi comparata con il livello nazionale od europeo, si
propongono 4 indici sintetici per la descrizione del contesto regionale rispetto all'innovazione. Tali
indici utilizzano una categorizzazione compatibile con il Manuale di Oslo, riferimento utilizzato
anche nella Programmazione Regionale (Mapo, per dettagli si veda allegato A.2).
Regional Innovation Scoreboard
Il Regional Innovation Scoreboard (RIS) è uno dei principali strumenti di analisi comparativa della
condizione delle regioni europee in tema di ricerca ed innovazione per il biennio 2004-2006.
L'esito dell'analisi RIS colloca le Marche al di sotto della media europea per tutte le tre categorie di
“indicatori”:
gli enablers6, le basi di partenza per sostenere i processi innovativi;
le attività, che concernono gli investimenti, le reti e l‟imprenditorialità, gli asset intellettuali;
gli output, che mostrano come l‟innovazione si traduca in benefici per l‟economia.
RUICS Umbria
Il Rapporto Ruics Umbria analizza, con un'ottica comparata nazionale, aspetti più direttamente
legati al tema innovazione come le risorse umane, la creazione di conoscenza e l‟innovazione
finanziaria riconducibili al sotto-indicatore RUIS; aspetti del quadro macro-economico regionale
riconducibili all‟indicatore RUMES. Le Marche, come Toscana e Sicilia, sono in fondo alla classifica
e considerate regione “in ritardo”.
6 Rappresentano le condizioni ex-ante, le basi di partenza per sostenere i processi innovativi (ad es. Numero
di laureati in lauree tecniche).
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 23
Rapporto Unu Merit
Il rapporto compara ciascuna regione europea rispetto a: accessibilità; capacità di assorbire
tecnologia e conoscenza; modalità attraverso le quali la conoscenza si diffonde a livello regionale7.
Il rapporto inserisce la Regione Marche fra le regioni “skilled technology” per una performance
media per la capacità di assorbimento, diffusione e accessibilità alla conoscenza ed una crescita
economica sotto la media.
Rapporto Ismeri
Il Rapporto Ismeri analizza le performance delle regioni europee rispetto a:
la conoscenza pubblica;
la struttura dell‟economia (composizione settoriale);
la tecnologia privata;
le famiglie di apprendimento (Learning Families).
La Regione Marche, insieme ad Umbria, Veneto e Trentino Alto Adige, si colloca fra le regioni High
Techno per l'elevato numero di imprese innovative, l‟importanza degli investimenti privati in
ricerca, un alto livello di Pil procapite, una limitata conoscenza pubblica e un peso limitato delle
learning families, nonostante la scarsa presenza di cluster innovativi.
Le indicazioni fornite dagli indici seppure in parte contrastanti, costituiscono, assieme all'esito dei
focus group con i servizi regionali, alla consultazione del panel di esperti ed all'aggiornamento
dell'Analisi Swot dell'Asse (Allegato A.2 e Tabella 1.2) la base di partenza per l'identificazione delle
teorie del cambiamento e del quadro logico dell'asse.
7 Si veda per ulteriori dettagli ETEPS AISBL, The regional impact of technological change in 2020 –
Synthesis report, 2010.
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 24
Tabella 1.2 Analisi del contesto e indicazioni di policy secondo diversi approcci per il contesto marchigiano
Paradigmi dell’innovazione rispetto alle Marche
RIS Ruics Umbria Unu Merit Ismeri
Po
sizi
on
am
ento
del
le M
arc
he
Posizione medio bassa a livello
Europeo (2004-2006)
Regione in ritardo nel contesto
nazionale (2010)
Skilled technology region (a livello
europeo)
High Techno a livello europeo per
una manifattura avanzata e alto
livello di Pil procapite
Deb
ole
zze
del
le M
arc
he
livello di educazione terziaria creazione di conoscenza media capacità di assorbimento innovazione senza ricerca
spesa in R&S pubblica e privata limitata capacità di diffusione della
conoscenza
modello industriale basato su
competizione di costo
n. imprese innovative che
collaborano
limitata accessibilità alla
conoscenza
n. di innovazioni organizzative o di
marketing
Ob
iett
ivi
di
po
licy
Investire negli enablers sostegno al trasferimento
tecnologico
aumento della collaborazione cross-
settoriale fra imprese
incentivi per i leader industriali con
più alto valore aggiunto, poiché il
resto sarà presto o tardi de-
localizzato, cogliere le opportunità
per produzioni high tech.
Incentivare la collaborazione delle
imprese per la ricerca e sviluppo avanzamento della ricerca promozione uso di Ict
sviluppo nei settori manifatturieri cofinanziamento di Ricerca e
Sviluppo applicata
migliore dotazione di formazione e
istruzione
nuovi intermediari di trasferimento
tecnologico
Fonte: Elaborazione delle metodologie da t33
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 25
1.3 INTERVENTI E TEORIE DEL CAMBIAMENTO
L'individuazione delle teorie del cambiamento degli interventi dell'Asse 1 è finalizzata alla
ricostruzione di un quadro/modello logico che rappresenti lo schema di riferimento per valutare gli
impatti in termini di efficacia, addizionalità, sostenibilità e trasferibilità. L'analisi si articola in tre
fasi (Allegato A.3):
a) la definizione del set dei bisogni;
b) la ricostruzione della strategia e degli interventi;
c) l'incrocio finale tra bisogni - strategia - teoria del cambiamento - domande di valutazione.
Il processo ha adottato il nuovo modello concettuale sviluppato dalla Commissione Europea (si
veda Figura 1.1). Le teorie del cambiamento dell'Asse sono state individuate anche attraverso un
lavoro di pilot test condotto sull'intero programma che consente di riorganizzare gli assi con
un'impostazione strategica.
Figura 1.1 Sintesi delle fasi della costruzione del Quadro Logico
Fonte: Rielaborazione da Benati, Milanetto (2004), Mc Cann, Barca (2011).
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 26
a) La base della concezione di una strategia di policy è la definizione del set dei bisogni, che
consiste nella mappatura delle esigenze del contesto di policy. Attraverso l'aggiornamento della
Swot del Programma (Allegato A.3) e l'aggiornamento del contesto (Allegato A.2), condotta nei due
paragrafi precedenti, è possibile enucleare i seguenti bisogni del contesto marchigiano:
Bassa educazione terziaria e difficoltà di impiego per i laureati;
Bassa spesa in R&S (pubblica e privata);
Poche imprese innovative collaborano e ridotta dimensione delle imprese;
Ridotta capacità di creazione, accessibilità, assorbimento e diffusione di conoscenza (limiti al
trasferimento tecnologico);
Basso tasso di accumulazione di capitale e scarsa diffusione del capitale di rischio per
l'innovazione;
Basso numero di innovazioni organizzative e di marketing;
Specializzazione manifatturiera a basso contenuto tecnologico e bassa produttività.
Il set di bisogni rappresenta sia il punto di partenza per la definizione del quadro strategico di
policy dell'Asse sia il riferimento per la valutazione dell'efficacia, in termini di raffronto fra risultati
attesi e risultati previsti, cioè fra gli obiettivi, necessità e interventi dell'Asse 1 del Por Fesr.
L'attività di valutazione dell'efficacia nell'attuazione degli interventi sarà al centro della Sezione II
"Risultati della Valutazione" e sarà condotta anche considerando la presenza di fattori esterni, quali
la variazione dei bisogni e degli obiettivi (ad esempio per: mutamenti del contesto, crisi) e la
focalizzazione degli interventi rispetto agli obiettivi individuati.
b) La ricostruzione della Strategia dell'Asse attorno alle diverse teorie del cambiamento esistenti è
stata condotta attraverso (per maggiori dettagli si veda l'Allegato A.3):
un'analisi documentale del Programma Operativo per l'Asse 1;
un'analisi di matching fra i diversi interventi sottoposti a valutazione e le fasi del processo
innovativo. In particolare si è considerato uno schema di valutazione dei processi di creazione
dell'innovazione "coerente" con il Manuale di Oslo. I processi di creazione dell'innovazione
sono configurati da "monte a valle", ovvero dalla Ricerca di base, Ricerca e Sviluppo applicate,
Adeguamento dei macchinari, Innovazioni di prodotto, processo,organizzazione e infine
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 27
innovazione di marketing. Sulla base di questo schema, sono analizzati i vari interventi valutati
(per ulteriori dettagli si veda l'Allegato A.3);
un'analisi documentale dei bandi dei singoli interventi per evidenziare quali fattori e quali
spese ammissibili all'interno del processo innovativo siano presi in considerazione dagli
interventi.
c) L'ultimo step dell'analisi, finalizzata alla ricostruzione del quadro logico dell'Asse per preparare
l'avvio dell'attività valutativa, consiste nell'incrocio finale tra bisogni - strategia - teoria del
cambiamento e domande di valutazione. Le domande di valutazione predisposte già dall'avvio
dell'attività di valutazione hanno una duplice utilità:
verificare se l'asse risponde o meno alle questioni ed alle domande sollevate;
avviare, sulla base di queste domande, una valutazione nel merito degli interventi dell'asse, al
fine di individuare le teorie di cambiamento ed il quadro logico e dunque verificare l'attuazione
degli interventi in termini di confronto fra risultati reali e risultati attesi.
Ad esemplificare questo lavoro di incrocio, spiegato in dettaglio in Allegato A.3, sono riportate le
tabelle seguenti che rispettivamente collegano domande di valutazione e teorie del cambiamento e
gli interventi con la numerosità di bisogni del sistema regionale e delle teorie del cambiamento
dell'Asse.
In sintesi emerge che tutti gli interventi sono finalizzati alla teoria del cambiamento della
promozione del trasferimento tecnologico per assecondare il bisogno del sistema regionale di
aumentare la capacità di creazione, accessibilità, assorbimento e diffusione di conoscenza. Gli
interventi 598 Ricerca, l'intervento per il settore Moda e Cultura sono interventi strettamente
settoriali: i primi due interventi sono riconducibili ai settori tradizionali "C-A-T" - ovvero
Calzatura, Abbigliamento, Tessile, il terzo al settore cultura con la prospettiva di un distretto
culturale. Gli interventi Filiere Tecnologiche e Trasferimento Tecnologico sono, invece, quelli che
sono riconducibili a più teorie del cambiamento, poiché prevedono sia l'investimento sul sistema
regionale nel suo complesso con la promozione di meccanismi di collaborative - open innovation
sia l'intervento in settori tradizionali seppure con modalità innovative. Inoltre i due interventi sono
anche quelli che più degli altri si sono in grado di "rispondere" a tutti (o quasi) i bisogni del sistema
industriale e dell'innovazione regionale.
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 28
Tabella 1.3
N
Domande di valutazione
Teorie del cambiamento
D.1 Che impatto hanno avuto le diverse tipologie di interventi messi in atto
nell’ambito del programma operativo su input, processi e risultati dei processi
di innovazione e di ricerca delle imprese del territorio? Quali tipologie di
interventi possono essere considerate buone pratiche?
T.1 Promozione del
trasferimento tecnologico
D.2a Ampliando la prospettiva di analisi dagli input ed output del processo
innovativo alle modalità attraverso le quali le imprese innovano, i settori di
attività più tradizionali supportati dal programma operativo appaiono ancora
‘poco innovativi’?
T.2 Capitalizzazione e
innovazione nei settori
tradizionali
D.2b Da questo punto di vista, il supporto fornito agli attori regionali attraverso il
programma operativo appare giustificato?
D.3 Quali effetti hanno prodotto sui beneficiari gli interventi del PO finalizzati alla
promozione di una maggiore cooperazione nel sistema regionale
dell’innovazione ?
T.3 Investimento nel sistema
dell'innovazione e della
ricerca
D.4 In che misura l’intervento relativo al settore cultura ha contribuito a favorire la
dimensione imprenditoriale dei soggetti beneficiari e la contaminazione
positiva con altri ambiti di attività economica?
T.4 Creazione del distretto
culturale
D.5a La strategia adottata dal POR risulta ancora coerente a fronte dei cambiamenti
intervenuti nel contesto economico regionale e nel quadro di policy europeo
(Europa 2020)?
T.5 Costruzione di un
sistema regionale di
collaborative / open
innovation (Allegato A.3) D.5b E’ necessaria o auspicabile una modifica della struttura degli interventi previsti
dal PO al fine di iniziare ad orientare le attività del programma alla luce delle
priorità delineate per il raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020?
Tabella 1.4
Intervento Teorie del cambiamento (numero)
Bisogni del sistema regionale (numero)
1.1.1.4.1 598/94 art. 11 "Ricerca" 3 4
1.1.1.4.2 Filiere tecnologiche 4
6 + 1 (la rete come
riduzione del problema
della dimensione)
1.1.1.4.3 Trasferimento tecnologico 4 6
1.2.1.5.1 Progetti di innovazione aziendale 598/94 2 2
1.2.1.5.2 Sostegno ai servizi innovativi per il settore
moda 3 3
1.2.1.5.5 Progetti di Innovazione Aziendale – Cultura 2 3
1.2.1.7.1 Investimenti tecnologici 2 1
1.3.1.7.1 - Spin off 3 3
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 29
SEZIONE II - I RISULTATI DELLA VALUTAZIONE
2. Avanzamento dell 'attuazione dell 'Asse
Sintesi del capitolo 2
La performance finanziaria dell‟Asse è soddisfacente. Per una particolare performance si distinguono le
attività 1.1.1 ("ricerca industriale e sviluppo sperimentale") e 1.2.1 ("trasferimento tecnologico") che
rappresentano trequarti delle risorse già assegnate. L‟entità dei contributi concessi e il parco progetti
hanno consentito una flessibile e tempestiva risposta del programma anche in ottica anticiclica. La
distribuzione territoriale dei progetti finanziati mostra una sostanziale prevalenza, quanto a numero di
beneficiari e importi concessi, della Provincia di Ancona (2/5), seguita dalle altre province. Per quanto
riguarda l'accessibilità ai contributi, ovvero il tasso di ammissibilità ai bandi e la quota di imprese
ammesse effettivamente finanziate, gli interventi migliori sono: Trasferimento tecnologico, 598
Innovazione, Intervento cultura, Spinoff, Filiere Tecnologiche. Gli interventi con la migliore performance
per la durata media procedurale sono Filiere tecnologiche, Spinoff, Trasferimento tecnologico, Intervento
moda, Intervento cultura. In termini di avanzamento fisico, si sottolinea che 4 su 11, sia fra gli indicatori
di realizzazione e sia fra quelli di risultato, hanno già ampiamente raggiunto i target.
L‟analisi del processo di attuazione riguarda gli aspetti di natura finanziaria, fisica e procedurale
dei progetti, nonché la descrizione delle caratteristiche dei beneficiari.
2.1 AVANZAMENTO FINANZIARIO
Le risorse già assegnate rappresentano il 68% della dotazione d‟asse (circa 127 Meuro), il 43%
delle risorse concesse in totale dal Programma (199 Meuro a fine 2010). Gli impegni raggiungono il
56% del contributo totale ed i pagamenti il 32% (vedi tabella seguente).
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 30
Tabella 2.1 Importi impegnati ed erogati Asse 1 “Innovazione ed economia della conoscenza”
Contributo Totale Attuazione finanziaria
Impegni (€) Pagamenti (€) Impegni (%) Pagamenti (%)
( a ) ( b ) ( c ) ( b/a) ( c/a )
€ 127.114.029 71.408.444,67 40.692.082,48 56,17 32,01
Fonte: RAE Marche 20108
La performance finanziaria è analizzata alla luce di tre indicatori principali:
la capacità di assorbimento delle risorse dell'Asse 1, ovvero il rapporto tra le risorse impegnate
(impegni da graduatorie/atti di concessione del contributo) e le risorse stanziate da piano
finanziario è oltre il 65%. Tra le diverse attività, emergono per capacità di assorbimento, le
attività 1.1.1 e 1.2.1, (si veda la figura seguente);
la performance di spesa dei progetti, ovvero il rapporto tra la spesa certificata e il contributo
concesso. L'Asse 1 è il più dinamico del POR con circa 40 Meuro di pagamenti (a fronte dei 25
Meuro a fine 2009), contribuendo al 65% del totale dei pagamenti del Programma, in
particolare per la cospicua erogazione di anticipi alle PMI;
la capacità di spesa, ovvero il rapporto fra la spesa certificata e le risorse stanziate sul piano
finanziario. L‟Asse ha già certificato la metà delle risorse a disposizione (Rae Marche 2010).
8 Il RAE a cui si fa riferimento per il 2010 è la versione del maggio 2011.
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 31
Figura 2.1 Capacità di assorbimento per attività POR
Fonte RAE Marche 2010
L'analisi della rendicontazione delle spese realizzata nel 12 dicembre 2011, consente ulteriormente
di estendere la descrizione in termini di distribuzione delle spese e del cofinanziamento delle stesse
a livello di Assi, attività ed interventi. L'analisi della rendicontazione realizzata nel dicembre 2011
evidenzia che:
l'Asse 1 ha un livello di contributo pubblico privato leggermente al di sotto alla media del
Programma e con una distribuzione 51% privato 49% pubblico (di cui 39% come per tutti gli
Assi Fesr, corrispondente al 19% del totale);
la quota di finanziamento pubblico delle spese rimborsabili sono al 100% per l'intervento
1.3.1.7.1 Spinoff e 1.1.1.4.2 Trasferimento tecnologico; intorno al 60% per l'intervento 1.2.1.5.5 -
Intervento cultura (59%), e l'intervento 1.1.1.4.3 - Filiere tecnologiche (67%); fra il 30 e il 40%
1.2.1.5.1 - 598 Innovazione, 1.1.1.4.1 598 Ricerca, 1.2.1.5.2 Intervento Moda, 1.2.1.7.1
Investimenti tecnologici.
€ -
€ 10.000.000,00
€ 20.000.000,00
€ 30.000.000,00
€ 40.000.000,00
€ 50.000.000,00
€ 60.000.000,00
1.1.1 1.2.1 1.2.2 1.3.1 1.4.1 1.4.2
Capacità di assorbimento per attività POR
Dotazione
impegno
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 32
Tabella 2.2 Quota di finanziamento pubblico e europeo a livello di Assi del Por Fesr
Asse Spese Rimborsabili di cui Contributo
Pubblico
di cui UE Fondi pubblici
quota del totale
Fondi Ue quota
del totale
1-Innovazione ed
economia della
conoscenza
115.112.881
56.233.190
21.984.313
49%
19%
2-Società
dell'informazione
3.796.672
3.454.548
1.350.552
91%
36%
3-Efficienza energetica e
promozione delle energie
rinnovabili
20.603.933
9.274.537
3.625.872
45%
18%
4-Accessibilità ai servizi
di trasporto
11.357.071
8.555.231
3.344.660
75%
29%
5-Valorizzazione dei
territori
8.643.043
6.687.185
2.614.349
77%
30%
6-Assistenza tecnica
3.638.871
3.638.871
1.422.613
100%
39%
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 33
Totale Por
163.152.471
87.843.563
34.342.359
54%
21%
Fonte: Rendicontazione del 12/12/2011
Tabella 2.3 Quota di finanziamento pubblico e europeo a livello di Assi del Por Fesr a livello di interventi sottoposti a valutazione
Intervento Spese Rimborsabili
di cui Contributo Pubblico
di cui UE quota finanziamento pubblico
quota finanziamento Ue
1.1.1.4.1 598 Ricerca 17.310.009 5.466.954 2.137.300 32% 12%
1.1.1.4.2 Filiere tecnologiche 7.987.659 7.987.659 3.122.768 100% 39%
1.1.1.4.3 Trasferimento
tecnologico
6.623.648 4.427.191 1.730.806 67% 26%
1.2.1.5.1 598 Innovazione 20.069.746 6.339.410 2.478.386 32% 12%
1.2.1.5.2 Settore Moda 18.435.944 7.180.859 2.807.350 39% 15%
1.2.1.5.5 Intervento cultura 976.176 574.978 224.787 59% 23%
1.2.1.7.1 Investimenti Tecnologici 23.733.753 8.023.019 3.136.592 34% 13%
1.3.1.7.1 Spinoff 2.556.949 2.556.949 999.637 100% 39%
Fonte: Rielaborazione da dati rendicontazione del 12/12/2011
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 34
2.2 AVANZAMENTO PROCEDURALE
L'analisi dell'avanzamento procedurale consente di completare il quadro con una serie di indicatori
in grado di misurare l'accessibilità ai contributi per i beneficiari secondo:
1) il funzionamento procedurale che dipende dai tempi dell'istruttoria, (che va dalla
presentazione della domanda alla formazione della graduatoria) e dai tempi di erogazione, (che
va dalla comunicazione dell‟inserimento in graduatoria alla liquidazione del contributo);
2) la durata procedurale media (tempo che trascorre dal bando alla prima graduatoria) come
proxy dei costi di transazione e di informazione che riducono l‟efficacia della policy.
Funzionamento procedurale
Nel complesso dell‟Asse 1, l‟entità dei contributi concessi e l‟esistenza di un parco progetti di
particolare rilevanza hanno consentito una flessibile e tempestiva risposta del programma alle
richieste del territorio anche in ottica anticiclica, visto il periodo di crisi (si veda Tabella 2.4).
Tabella 2.4 – Bandi, graduatorie e risorse assegnate per attività dell‟Asse 1
Attività N.bandi pubblicati
Graduatorie approvate
Risorse assegnate
1.1.1 Promozione di progetti di ricerca
industriale e sviluppo sperimentale 3
3 (con 2
scorrimenti) € 30.297.294,96
1.2.1 Promozione dell’innovazione diffusa
nelle imprese favorendo il trasferimento
tecnologico
6 5 (con altrettanti
scorrimenti)
€ 37.408.377,12
1.2.2 Sostegno agli investimenti delle PMI
finalizzati alle tecnologie pulite e la
protezione dell’ambiente
4 4 (con 2
scorrimenti) € 3.492.121,41
1.3.1 Promozione di una nuova
imprenditorialità attraverso il sostegno allo
spin off 1 1 € 4.547.153,17
1.4.1 Attivazione e potenziamento di
strumenti innovativi per facilitare l’accesso
al credito e ai capitali da parte delle PMI 1 1 decreto di
aggiudicazione € 10.250.000,00
1.4.2 Attivazione e potenziamento di
strumenti innovativi per facilitare l’accesso
al credito e ai capitali da parte delle PMI - - -
Fonte: RAE Marche 2010
Con riferimento all'Attività:
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 35
1.1.1, sono stati attivati 3 interventi sui 5 previsti dal Mapo, ovvero tutti gli interventi per i quali
erano stanziate risorse nel periodo 2007-2010. Il doppio scorrimento di graduatoria
dell'intervento 1.1.1.04.02 - “Promozione della ricerca e dello sviluppo in filiere tecnologico-
produttive” ha consentito che l'impegno finanziario superasse il 60% della dotazione prevista
sull‟attività 1.1.1 (quasi l‟intero importo previsto);
1.2.1, sono stati attivati 5 interventi su 6 previsti dal Mapo, ovvero tutti gli interventi per i quali
erano previste risorse per le annualità 2007-2010. Si riscontrano livelli di impegno elevati con
una capacità di assorbimento pari al 79% della dotazione prevista. Si sono verificati 5
scorrimenti di graduatoria, di cui 2 nel 2010. Si ricordi che l‟attività nel 2009 è stata rivista
sostituendo l‟intervento sulle politiche distrettuali con quello del sostegno al settore
tradizionale moda che, a febbraio 2010, aveva già impegnato praticamente per intero la
dotazione prevista (8,9 Meuro);
1.2.2, sono stati attivati tutti e tre gli interventi previsti con il 40% delle risorse disponibili,
senza raggiungere però lo stanziamento previsto sulle prime quattro annualità del Piano
finanziario;
1.3.1, si segnala l‟impegno di tutta la disponibilità del piano finanziario che corrisponde ad un
peso finanziario moderato;
1.4.1, a fine 2010, l'importo del Fondo di ingegneria finanziaria delle Marche in gestione al
Medio Credito Centrale trasferito superava 8 Meuro contro i 10,2 complessivamente vincolati
per l‟intervento a fine 2010. A dicembre 2010, erano state presentate 22 richieste da altrettante
PMI, 14 sono state considerate ammissibili determinando una quota di accantonamenti sul
Fondo pari a 2,6 Meuro a fronte di un importo totale dei finanziamenti garantiti pari a 39,8
Meuro (moltiplicatore 1 a 15). Interessante sinergia è sviluppata con l‟FSE per 1,5 Meuro,
attraverso il microcredito per la creazione di nuove imprese da parte di soggetti privi di lavoro;
1.4.2, non vi sono interventi attivati nel 2010, poiché la disponibilità di risorse parte dal 2011.
Durata procedurale media
In termini di durata media procedurale gli interventi si individuano fra quelli di:
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 36
maggiore durata (superiore a 10 mesi): l'intervento "Investimenti tecnologici" (1.2.1.7.1) e gli
interventi della legge 598/94, sia in ambito Ricerca (1.1.1.4.1) sia per l'intervento di Innovazione
Aziendale (1.2.1.5.1), entrambi gestiti dal Medio Credito Centrale;
minore durata (inferiore a 6 mesi) si registra per gli interventi per il settore moda (1.2.1.5.2) e
per la cultura (1.2.1.5.5);
durata intermedia: Filiere tecnologiche (1.1.1.4.2), Spin off (1.3.1.7.1), Promozione di nuove
conoscenze - giovani tecnologi (1.1.1.4.3).
Tabella 2.5 Durata Procedurale e spesa finanziata media
N. intervento Denominazione intervento Tempo Bando/Prima graduatoria
Media spesa
finanziata per
impresa (€) mesi (n.) giorni (n.)
1.1.1.4.1 L. 598/94 art. 11 "Ricerca" - MCC 11,6 347 150220
1.1.1.4.2 Filiere tecnologiche 9,8 293 207967
1.1.1.4.3 Promozione di nuove conoscenze - giovani
tecnologi 9,5 286
133173
1.2.1.5.1 Progetti di Innovazione Aziendale (L.
598/94 art. 11 PIA) - MCC (primo bando) 10,4 312
59435
1.2.1.5.5 Progetti di Innovazione Aziendale –
Cultura 5,9 176
47621
1.2.1.7.1 Investimenti tecnologici 10,9 327 84279
1.3.1.7.1 Spin off 7,0 209 379763
Fonte: www.europa.marche.it
2.3 CARATTERISTICHE DEI BENEFICIARI
22..33..aa RRiippaarrttiizziioonnee ggeeooggrraaffiiccaa ddeeggllii iinntteerrvveennttii
Secondo l‟analisi “La politica industriale nel POR FESR Marche: illustrazione dei primi risultati”9
del dicembre 2009, partecipavano al Programma circa 20 grandi imprese partecipanti per un
finanziamento complessivo non superiore al 6% del totale dei contributi alle imprese. Tale analisi
9 L‟analisi “La politica industriale nel POR FESR Marche: illustrazione dei primi risultati” è stata presentata
dall‟AdG nella seduta del CdS del 3 dicembre 2009.
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 37
seppure condotta a fine 2009, può ritenersi ancora molto utile poiché nel 2010 i nuovi progetti
finanziati sono sostanzialmente riconducibili a un nuovo bando e a due scorrimenti. Gli interventi
dell‟Asse 1 finanziano principalmente l'attività delle PMI. Si segnala la presenza di centri di ricerca
ed università nell‟ambito dell‟attività 1.1.1 nonché di grandi imprese sull‟intervento “Promozione
della ricerca e dello sviluppo in filiere tecnologico-produttive”. Le grandi imprese figurano inoltre
fra i possibili beneficiari dell‟intervento 1.2.1.5.2 “Sostegno ai servizi innovativi per il settore
Moda”, ma sulla base delle informazioni disponibili non è possibile rilevarne la presenza tra i
destinatari dei finanziamenti concessi. La distribuzione territoriale dei progetti finanziati mostra
una sostanziale prevalenza, quanto a numero di beneficiari e importi concessi, della Provincia di
Ancona (2/5), seguita da Pesaro Urbino e Macerata (poco più di 1/5 ciascuna) e da Fermo e Ascoli
(poco meno di 1/5 in totale)10. Tale ripartizione è in linea con i dati su numerosità e dimensioni
delle unità produttive nelle diverse province. Estendendo l'analisi su un campione di progetti che
attengono il periodo 2003-2009, quindi anche Programmi diversi e precedenti all'attuale Por Fesr
2007-2013, non differiscono molto in termini ordinali. La Provincia di Ancona raggiunge il 31%,
Pesaro Urbino e Macerata il 20 %(confermando la proporzione di 1/5 del totale), Ascoli Piceno
11,3%, Ferm0 17,9%. Proporzioni non dissimili si ritrovano per la distribuzione del costo
preventivato dei progetti per bando e per provincia sempre nel periodo 2003-2009 11.
22..33..bb AAnnaalliissii ddeellll''aammmmiissssiibbiilliittàà ee ddeellll''aacccceessssiibbiilliittàà aall ffiinnaannzziiaammeennttoo
L‟analisi delle caratteristiche dei beneficiari è anche utile per verificare in quale misura i
finanziamenti disponibili siano rispondenti alle richieste / necessità dei potenziali beneficiari. In
altri termini tale analisi si propone di indagare in quale misura le imprese finanziate rispondano
alle caratteristiche previste nel disegno dell‟intervento ed in quale misura le imprese finanziate
possano dirsi “svantaggiate”, ovvero rispondenti a quelle che sarebbero dovute essere le
beneficiarie. Tale analisi sarà condotta attraverso due indicatori:
tasso di finanziamento =
10 Elaborazioni AdG.
11 Il sistema della ricerca e dell'innovazione nelle Marche di Regione Marche e Università Politecnica delle
Marche, Fondazione Aristide Merloni, Maggio 2011, edizioni Conerografica.
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 38
tasso di ammissibilità =
Il tasso di ammissibilità è un indicatore di proporzionale "accessibilità" degli interventi, In termini
di tasso di ammissibilità:
sopra il 90%, ad alta accessibilità all'ammissibilità del bando, sono gli interventi: 1.2.1.5.1 - 598
Innovazione, 1.2.1.5.2 - Intervento Moda, 1.2.1.5.5 - Intervento cultura, 1.2.1.7.1 - Investimenti
tecnologici, 1.3.1.7.1 - Spinoff;
fra il 60 e il 90%, a media accessibilità all'ammissibilità del bando, sono gli interventi: 1.1.1.4.2 -
Filiere tecnologiche, 1.1.1.4.3 - Trasferimento tecnologico.
Con modalità analoga il tasso di finanziamento è utile per misurare l'effettiva accessibilità del
finanziamento. In termini di tasso di finanziamento degli ammessi:
sopra il 90 %, ad alta accessibilità di finanziamento, si trova l'intervento 1.1.1.4.3 -
Trasferimento tecnologico;
fra il 60 e il 90%, a media accessibilità di finanziamento gli interventi sono: 1.1.1.4.2 - Filiere
tecnologiche (con il 59% in realtà), 1.2.1.5.1 - 598 Innovazione, 1.2.1.5.5 - Intervento Cultura ,
1.3.1.7.1 - Spin off;
sotto il 60%, sono gli interventi: 1.2.1.7.1 - Investimenti tecnologici, 1.2.1.5.2 - Intervento Moda.
In sintesi gli interventi si raggruppano come segue :
attorno alla media per entrambi gli indicatori: l'intervento 1.1.1.4.2 - Filiere tecnologiche
sopra la media: Intervento 1.1.1.4.3 - Trasferimento tecnologico (per alta accessibilità al
finanziamento); Intervento 1.2.1.5.1 - 598 Innovazione; Intervento 1.2.1.5.5 - Intervento cultura;
Intervento 1.3.1.7.1 - Spinoff (per alta ammissibilità al bando);
sotto la media: Intervento 1.2.1.5.2 - per il settore Moda; Intervento 1.2.1.7.1 - Investimenti
tecnologici (per bassa accessibilità al finanziamento.
Si evidenzia infine come per l'intervento Filiera a ogni progetto in media corrispondono 3,3
imprese. Si precisa come l'intervento Ricerca non sia inserito in questa analisi poiché risulta
finanziato da molte altre risorse oltre quelle Por Fesr.
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 39
Tabella 2.6 Accessibilità al bando e accessibilità al finanziamento a
cces
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à a
l fi
na
nzi
am
ento
per
gli
am
mes
si
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nte
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ti
a
lta
Intervento 1.1.1.4.3 -
Trasferimento tecnologico
Med
ia
Intervento 1.1.1.4.2 - Filiere
tecnologiche;
Intervento 1.2.1.5.1 - 598
Innovazione; Intervento 1.2.1.5.5
- Intervento cultura; Intervento
1.3.1.7.1 - Spinoff
ba
ssa
Intervento 1.2.1.5.2 - per il
settore Moda; Intervento
1.2.1.7.1 - Investimenti
tecnologici
Ammissibilità al bando
bassa Media alta
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 40
Tabella 2.7 Progetti, tasso di finanziamento e di ammissibilità per intervento
Intervento
Progetti
Tasso di finanziamento dei
progetti [a/(a+b)]
Tasso di ammissibilità dei
progetti
(a+b)/(a+b+c) Ammessi finanziati
(a)
Ammessi non
finanziati (b) Esclusi (c)
Intervento 1.1.14.1
598/94 art. 11 "Ricerca" 56 30 68 65% 56%
Intervento 1.1.1.4.2
Filiere tecnologiche 22 (imprese: 73) 15 (imprese: 49) 15 (imprese: 49) 59% 71%
Intervento 1.1.1.4.3
Trasferimento tecnologico 54 0 24 100% 70%
Intervento 1.2.1.5.1 - Progetti di
Innovazione Aziendale 598/94 245 122 11 67% 97%
Intervento 1.2.1.5.2 - Sostegno ai servizi
innovativi per il settore moda 106 166 3 39% 99%
Interventi 1.2.1.5.5 Progetti di
Innovazione Aziendale – Cultura 21 20 0 82% 100%
Intervento 1.2.1.7.1
Investimenti tecnologici 137 572 42 18% 94%
Intervento 1.3.1.7.1
Spin off 12 8 0 60% 100%
Fonte www.europa.marche.it
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 41
In sintesi, per quanto riguarda:
l'accessibilità, gli interventi migliori sono: l'intervento Trasferimento Tecnologico, 598
Innovazione, l'Intervento cultura, l'intervento Spinoff, l'intervento Filiere Tecnologiche;
la durata media procedurale, gli interventi di maggiore successo sono Filiere tecnologiche
(1.1.1.4.2), Spin off (1.3.1.7.1), Promozione di nuove conoscenze - trasferimento tecnologico,
(1.1.1.4.3), intervento per il settore moda (1.2.1.5.2), l'intervento per il settore cultura (1.2.1.5.5).
2.4 AVANZAMENTO DELLE REALIZZAZIONI FISICHE
L‟analisi dell‟avanzamento fisico è condotta relativamente ai progressi condotti dal PO – Asse 1
utilizzando gli indicatori di realizzazione e di risultato dall‟ultimo RAE 31-12-201012. Vi sono degli
indicatori che hanno già ampiamente raggiunto i loro target:
per gli indicatori di realizzazione (4 sul totale di 11): progetti in ricerca e sviluppo in rete,
progetti relativi ad innovazione di prodotto, imprese che hanno introdotto processi eco-
innovativi, progetti di sostegno alla creazione di imprese innovative, relativi a tecnologie
ambientali;
per gli indicatori di risultato (4 sul totale di 11): investimenti indotti in tecnologie avanzate per
la ricerca pre-competitiva ed industriale, totale imprese beneficiarie, relativamente ad
innovazioni di prodotto e / o processo, investimenti indotti per il sostegno all'innovazione nel
tessuto imprenditoriale13.
12 La percentuale di indicatori valorizzati sul totale dei 36 indicatori di risultato di programma è di per sé
un‟informazione rilevante evidenziando l‟achievement ratio del PO.
13 Si sottolinea che alcuni target hanno una pertinenza limitata e/o avranno comunque qualche difficoltà ad
essere conseguiti.
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 42
Tabella 2.8 Indicatori di realizzazione Asse 1 “Innovazione ed economia della conoscenza”, per progetti
Indicatore Unità Baseline Obiettivo Aggiornamento 2010 Scostamento =
Aggiornamento 2010 –
Obiettivo
Progetti ricerca e sviluppo numero 0 200 124 -76
Progetti in ricerca e sviluppo che coinvolgono reti di imprese % 0 15 55 40
Progetti finanziati per promuovere l'innovazione diffusa per le imprese e favorire il
trasferimento tecnologico numero 0 700 460 -240
Progetti finanziati relativi ad innovazione di prodotto % 0 40 - 50 54 +4 / +14
Progetti di cooperazione tra imprese ed enti di ricerca % 0 10 0 -10
Imprese che hanno introdotto processi ecoinnovativi numero 0 20 577 557
Progetti turismo numero 0 81 26 -55
Progetti di sostegno alla creazione di imprese innovative numero 0 15 12 -3
Progetti di sostegno alla creazione di imprese innovative, relativi a tecnologie
ambientali % 0 10 - 15 42 + 27 / + 32
Progetti riguardanti nuovi strumenti finanziari sperimentati numero 0 3 1 -2
Progetti relativi al sistema delle garanzie regionali numero 0 3 0 -3
Fonte: RAE Marche 2010
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 43
Tabella 2.8 Indicatori di risultato Asse 1 “Innovazione ed economia della conoscenza”: imprese e investimenti
Indicatore Unità Baseline Obiettivo
Aggiornamento 2010
Scostamento =
Aggiornamento 2010
- Obiettivo
Totale imprese coinvolte in attività di ricerca e sviluppo numero 200 350 178 -172
Investimenti indotti in tecnologie avanzate per la ricerca pre-competitiva ed
industriale € 000 0 47000 67585 20585
Totale imprese beneficiarie, relativamente all'innovazione numero 1000 2500 460 -2040
Totale imprese beneficiarie, relativamente ad innovazioni di prodotto e / o
processo % 0 70 100 30
Investimenti indotti per il sostegno all'innovazione nel tessuto imprenditoriale € 000 0 92000 160687 68687
Imprese create, sempre esistenti dopo tre anni % 0 70 0 -70
Imprese create in spin-off ricerca numero 0 7-8 0 - (7-8)
Investimenti indotti per promuovere l'imprenditorialità innovativa € 000 0 11000 6496 -4504
Totale imprese destinatarie dei fondi di capitale di rischio numero 0 10 1 -9
Ammontare interventi per l'accesso al credito relativamente ai fondi di garanzia € 000 23600 65000 / /
Ammontare interventi per l'accesso al credito relativamente al Capitale di rischio € 000 0 4000-5000 0 - (4000-5000)
Investimenti indotti € 0 25000000 10250000 -14750000
Fonte: RAE Marche 2010
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 44
3. RISULTATI DELL'ANALISI STATISTICA (A LIVELLO DI ASSE)
Sintesi del capitolo 3
L'esito dell‟analisi degli effetti quantitativi si concentra sulle variabili generali di performance
dell'impresa (fatturato e occupati nel periodo 2007-2010) e sulle variabili di performance dell'impresa per
l'innovazione (occupati in ricerca e sviluppo, innovazioni di prodotto e di processo nel periodo 2007-
2010). Le variabili prese in considerazione per ponderare e bilanciare il campione rispetto ai due gruppi
(imprese beneficiarie e imprese non beneficiarie che costituiscono il gruppo di controllo) è condotta
attraverso l'analisi dei fattori di differenziazione indipendenti dall'intervento (si veda Appendice A.4 per
ulteriori dettagli): localizzazione, dimensione di impresa per numero di addetti, settori seguendo
l'indicazione dei Codici Ateco, differenziazione interventi. Il beneficio dell'intervento consiste nella stima
della differenza fra la variabile risultato (ovvero la variazione del fatturato) fra beneficiari e non
beneficiari, media per impresa nel periodo 2007-2010. In sintesi per quanto riguarda la variazione
dell'occupazione totale, vi sono effetti positivi, in particolare grazie ai casi degli interventi di tipo
tradizionale senza individuazione di ambito innovativo. Per la variazione dell'occupazione di addetti in
Ricerca e Sviluppo, vi sono effetti positivi seppure molto limitati (inferiori all'unità), in particolare grazie
ai casi degli interventi con ambito innovativo. Invece per ciò che concerne la variazione del fatturato, vi
sono effetti limitati, in parte dovuti a problematiche di stima. Questo non significa che l'intervento non
abbia avuto per nulla un effetto anticiclico, anche se molto "limitato". La variazione delle innovazioni di
processo e prodotto è positiva, in particolare grazie agli interventi con ambiti tecnologici. I beneficiari
registrano migliori performance anche nella promozione di occupazione femminile (aumenta nel 42% dei
casi). La performance media delle aziende, in termini di fatturato è molto migliore nei beneficiari ed in
particolare se sono in una rete robusta e rilevante con l'Università. Questo conferma l'importanza delle
reti orizzontali, che sono basate su rapporti aperti o collaborativi e su scambi di conoscenza che vedono
protagonisti Università e centri di trasferimento tecnologico.
L'analisi degli effetti è stata condotta anche attraverso l'invio di un questionario alle imprese
ammesse alle graduatorie dei bandi regionali per l'innovazione nell'ambito dell'Asse 1 del Por Fesr
2007-2013 (per i dettagli della metodologia Appendice A.1). Nella categoria di ammessi (si veda
cap. 2) rientrano sia le imprese beneficiarie dei finanziamenti sia quelle che non hanno ricevuto
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 45
ancora risorse o che non ne riceveranno per assenza di risorse ma che sono state inserite in
graduatoria. Il campione su cui verte l'analisi questionaria è composto di 180 imprese partecipanti
ai bandi della regione sopra considerati (escluso il bando cultura), di cui 100 sono imprese
ammesse e beneficiarie, 80 ammesse non beneficiarie. La valutazione è orientata agli effetti della
performance aziendale tenuto conto delle caratteristiche e della differenziazione delle imprese. La
valutazione della performance aziendale è condotta per descrivere come gli interventi abbiano
inciso sulla competitività aziendale nel suo complesso. A tale scopo le variabili prese in
considerazione sono:
variabili generali di performance dell'impresa (fatturato e occupati nel periodo 2007-2010);
variabili di performance dell'impresa per l'innovazione (occupati in ricerca e sviluppo,
innovazioni di prodotto e di processo nel periodo 2007-2010).
Le variabili prese in considerazione per ponderare e bilanciare il campione rispetto ai due gruppi
(imprese beneficiarie e imprese non beneficiarie che costituiscono il gruppo di controllo) è
condotta attraverso l'analisi dei fattori di differenziazione indipendenti dall'intervento (si veda
Appendice A.4 per ulteriori dettagli): localizzazione, dimensione di impresa per numero di addetti,
settori seguendo l'indicazione dei Codici Ateco, differenziazione interventi.
3.1 FATTURATO
L'analisi sul fatturato è stata condotta individuando come variabile risultato la variazione, in valori
nominali, del fatturato nel periodo 2007-2010. Il beneficio dell'intervento consiste nella stima della
differenza media per impresa fra la variabile risultato (ad es. la variazione del fatturato) fra
beneficiari e non beneficiari, nel periodo 2007-2010. Dall'analisi sono state eliminate le 4 grandi
imprese e lo Spinoff e sono state considerate solo le imprese, beneficiarie e non beneficiarie, di
micro (0-9 dipendenti), piccola (10-49 dipendenti), media (50-249 dipendenti) dimensione.
L'analisi evidenzia in termini di variazione media per impresa nel periodo 2007-2010, in valori
nominali:
Una differenza positiva anche se di entità limitata di variazione del fatturato nominale in tre
anni dei beneficiari rispetto ai non beneficiari, nel complesso degli interventi ed in particolare
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 46
negli interventi che prevedono ambiti innovativi (1.1.1.4.1., 1.1.1.4.2, 1.1.1.4.3) rispetto a quegli
interventi di tipologia tradizionale (1.2.1.5.1, 1.2.1.5.2, 1.2.1.7.1, si veda Cap. 5) 14;
Una migliore performance, ovvero una maggiore variazione del fatturato, per le aziende
appartenenti con produzione a medio contenuto tecnologico (settori specializzati, si veda Cap.
5), rispetto a quelli tradizionali. Tale risultato è riconducibile ad un sottocampione di circa 140
imprese, raggruppate nelle due categorie maggiormente rappresentate (circa l'80% del totale),
settori tradizionali e specializzati 15.
In sintesi per quanto riguarda:
la variazione dell'occupazione di addetti in Ricerca e Sviluppo, vi sono effetti positivi seppure
molto limitati (inferiori all'unità), in particolare grazie ai casi degli interventi con ambito
innovativo;
la variazione del fatturato, vi sono effetti limitati, in parte dovuti a problematiche di stima in
parte al fatto che non era il principale obiettivo degli interventi quello di stimolare il fatturato
Questo non significa che l'intervento non abbia avuto per nulla un effetto anticiclico, anche se
molto "limitato", in particolare negli interventi con ambito innovativo;
3.2 OCCUPAZIONE
In questo caso, il beneficio dell'intervento, in termini controfattuali, consiste nella stima della
differenza fra la variabile risultato (ovvero la variazione degli occupati e degli occupati in ricerca e
sviluppo) fra beneficiari e non beneficiari, media per impresa nel periodo 2007-2010. Dall'analisi
sono state eliminate le 4 grandi imprese e sono state considerate solo le imprese, beneficiarie e non
14 In termini di valori assoluti, la variazione a seconda dei metodi di stima si attesta fra 114000 e 1480000
euro di variazione di fatturato in tre anni. L'entità è limitata se confrontata ad elevati errori standard
nelle stime (si veda Allegato A.5).
15 Questo risultato è da considerarsi al netto del fatto che le imprese beneficiarie del nostro campione hanno
un andamento migliore nel periodo 2009-2010 e peggiore nel 2007-2009, rispetto alle non
beneficiarie. In questo senso si evidenzia maggiormente l'efficacia, almeno parziale, anti-ciclica degli
interventi.
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 47
beneficiarie, di micro (0-9 dipendenti), piccola (10-49 dipendenti), media (50-249 dipendenti)
dimensione. L'analisi evidenzia nel periodo 2007-2010:
un beneficio medio per impresa di circa 4,5 occupati nell'intero periodo16. Il beneficio positivo
è in particolare ascrivibile agli interventi di tipologia tradizionale (1.2.1.5.1, 1.2.1.5.2, 1.2.1.7.1, si
veda Cap. 5). Il beneficio è inferiore, intorno ad una unità, se consideriamo solo gli interventi
con ambito tecnologico (1.1.1.4.1, 1.1.1.4.2, 1.1.1.4.3, si veda Cap. 5);
un beneficio medio di poco meno di un occupato in ricerca e sviluppo, nel complesso degli
interventi. Se consideriamo solo gli interventi con ambito tecnologico (1.1.1.4.1, 1.1.1.4.2,
1.1.1.4.3), l'incremento è 1,5 occupati di variazione in tre anni;
una performance positiva, non molto differenziata fra le imprese (140 in tutto) del
sottocampione dei settori tradizionali e specializzati.
L'analisi statistica del campione consente anche di evidenziare, relativamente alla promozione
dell'occupazione nella ricerca e femminile:
una migliore performance in termini di promozione di pari opportunità ed economia della
conoscenza presso i beneficiari piuttosto che presso i non beneficiari. Il 42% dei beneficiari ha
visto l'aumento dell'occupazione femminile contro il 32% dei casi dei non beneficiari, in
particolare presso le micro e le medie imprese ed in particolare grazie agli interventi di tipo più
tradizionale;
una migliore performance in termini di promozione dell'occupazione in ricerca e sviluppo dei
beneficiari rispetto ai non beneficiari. Il 47% dei beneficiari ha incrementato l'occupazione dei
laureati contro il 26% dei non beneficiari, in particolare presso le micro e le medie imprese e
grazie nei casi di interventi con ambito tecnologico individuato.
16 Si precisa che l'occupazione media è di 33 occupati circa.
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 48
3.3 INNOVAZIONE DI PRODOTTO E DI PROCESSO
In questo caso, il beneficio dell'intervento, in termini controfattuali, consiste nella stima della
differenza fra la variabile risultato (ovvero la variazione delle innovazioni di prodotto o di processo)
fra beneficiari e non beneficiari, media per impresa nel periodo 2007-2010. Dall'analisi sono state
eliminate le 4 grandi imprese e sono state considerate solo le imprese, beneficiarie e non
beneficiarie, di micro (0-9 dipendenti), piccola (10-49 dipendenti), media (50-249 dipendenti)
dimensione. L'analisi evidenzia che la variazione delle innovazioni di processo e prodotto è positiva
anche se molto limitata, in particolare grazie agli interventi con ambiti tecnologici. L'analisi
evidenzia nel periodo 2007-2010 un beneficio medio per impresa di poco più di 1 innovazione di
prodotto e 0,5 di processo nell'intero periodo. L'effetto sulla capacità innovativa delle imprese a
seguito degli interventi (sui beneficiari rispetto ai non beneficiari) è dunque positivo, sia presso le
aziende dei settori specializzati sia quelle dei settori tradizionali.
3.4 RETI E UNIVERSITÀ
L'analisi verteva anche su un indagine circa la rilevanza di diversi attori per l'innovazione. In tale
senso rimane prevalente la struttura di filiera distrettuale marchigiana, anche se acquiscono
sempre più importanza le reti orizzontali. In ordine di importanza, oltre al contributo dei centri di
progettazione o di ricerca interni, per la costruzione di reti per l'innovazione si presenta la seguente
situazione: in prima posizione si posizionano le relazioni con fornitori e clienti (reti verticali)
quindi i rapporto con le Università, centri studi e centri di ricerca (reti orizzontali), infine i rapporti
con le categorie ed altri attori del tessuto economico marchigiano. I punteggi assegnati dalle
imprese all'importanza delle diverse relazioni seguivano una scala su quattro livelli (molto,
abbastanza, poco, per nulla). L'aspetto maggiormente è dato però dall'efficacia delle reti, in termini
di performance delle aziende. La performance media delle aziende, in termini di fatturato è molto
migliore nei beneficiari ed in particolare nei beneficiari che hanno una rete con l'Università che
giudicano importante abbastanza o molto per le loro attività innovative. Questo conferma
l'importanza delle reti orizzontali per il sostegno della competitività delle imprese marchigiane ed
anche la necessità di approfondire il ruolo delle Università nei processi di trasferimento
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 49
tecnologico. Un contributo, anche in termini di addizionalità comportamentale17 a seguito degli
interventi, è fornito nei Capitoli 4 e 5.
Tabella 3.1 Differenze di crescita fra beneficiari e non beneficiari
Fonte: Elaborazioni da indagine t33
17 Il tentativo di misurare i cambiamenti generati dagli strumenti di policy utilizzati rispetto al modo in cui le
imprese conducono ricerca e innovazione può essere definito come addizionalità comportamentale
(behavioural additionality).
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 50
4. RISULTATI DELL'ANALISI DEI CASI DI STUDIO
Sintesi del capitolo 4
L'analisi dei casi è condotta su quattro livelli: efficacia teorie del cambiamento - effetti dell'intervento;
fattori esogeni del progetto; performance aziendale legata al progetto; sostenibilità e trasferibilità.
L'analisi dei casi di studio evidenzia che tutti i progetti di aziende con una strategia e una rete per
l'innovazione già definite in fase di crescita, hanno maggiore probabilità di sostenibilità e di efficacia (per
es. Automa, Termosanitari, Varnelli). Dal punto di vista della performance aziendale si rileva una
molteplicità di effetti positivi dei progetti. Nel casi di Aethra e Teuco Guzzini, l'intervento ha avuto almeno
in parte, una funzione anticiclica. I progetti di successo contengono un bilanciato mix di invenzione,
qualità del processo produttivo e del prodotto e approccio market – oriented. Dal punto di vista di
strategia industriale, in due casi, il progetto finanziato contribuisce ad avviare una radicale innovazione
di prodotto, con la proposta di un prodotto completamente nuovo (ad es. Duna) e la customizzazione del
prodotto (ad es. Distilleria Varnelli). Due aspetti sono cruciali, in sintesi, per i successi dei progetti: risorse
umane e reti. Il ruolo delle risorse umane è decisivo sia nei settori tradizionali (per es. Orvietani Service,
Distilleria Varnelli), sia R&D based (per es. Automa, Termosanitari Gulini). Per quanto riguarda le reti,
quelle di maggiore rilevanza, sono le orizzontali, ovvero basate su rapporti "aperti" allo stesso livello fra
imprese e Università per trasferimento tecnologico, di capitale umano e per un partnerariato strutturato
nei processi innovativi. Rilevano per l'innovazione anche le reti territoriali orientate al mercato estero
(Varnelli, Termoidraulica, Orvietani Service) e le reti di filiera produttiva tipiche del contesto marchigiano
(Automa, Scatolificio Maura, Orvietani Service. Per quanto riguarda la sostenibilità dei progetti. dipende
principalmente da fattori esogeni (Teuco Guzzini, Distilleria Varnelli, Duna), da fattori esogeni e fattori
specifici del progetto (Automa e Gulini Termoidraulica Sanitari). In ogni caso, la presenza dell'Università
nel progetto o nella rete per l'innovazione dell'azienda è una conditio sine qua non "de facto" della
sostenibilità. In termini di trasferibilità si inviduano i seguenti progetti come "modelli di promozione
dell'innovazione": per i settori tradizionali, Distilleria Varnelli e Duna, per la gestione degli Spinoff
Erydel, come, per l'impresa – laboratorio nel settore delle energie rinnovabili Termoidraulica Sanitari;
per la gestione funzionale della filiera Automa.
L'analisi dei casi di studio è stata condotta a livello di singolo progetto finanziato prevedendo
un'analisi del contesto, delle procedure e dell'implementazione del progetto, degli effetti e della
sostenibilità. L'analisi (descritta dal punto di vista metodologico nell'allegato A.1 e a livello di
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 51
progetto nell'Allegato A.5) comparata degli interventi ha l'obiettivo di valutare l'addizionalità in
termini di fattori tangibili (output del processo innovativo), intangibili o comportamentali (per es.
creazione di reti, addizionalità comportamentale). L'analisi dunque è sia di tipo quantitativo che
qualitativo. La valutazione degli effetti degli interventi è condotta su quattro livelli:
1) analisi di efficacia "teorie del cambiamento - effetti dell'intervento", che ha l'obiettivo di
verificare, ex-post, a quali teorie del cambiamento rispondano gli interventi;
2) analisi dei "fattori esogeni", con l'obiettivo di evidenziare gli elementi esterni al progetto che
hanno inciso sull'andamento dei progetti analizzati. Le tipologie di fattori esogeni sono: l'asset
strategico aziendale, ovvero l'esistenza di strategie di sviluppo per l'innovazione o reti per
l'innovazione, l'andamento dell'azienda o del settore prima del progetto;
3) analisi di "performance aziendale legata al progetto", attorno alle variabili output principali:
fatturato, investimenti, credito, mercato, capitale relazionale, capitale umano, tipologia di
innovazione;
4) analisi della sostenibilità e della trasferibilità. La sostenibilità consiste nella continuazione o
follow-up delle attività sviluppate nel progetto ed include la valorizzazione dei risultati. La
trasferibilità riguarda le potenzialità che i risultati del progetto e il modello di innovazione
proposto siano applicabili in altri contesti. Si distinguono: trasferibilità interna, se il risultato
può essere utilizzato in altri ambiti all'interno della stessa azienda, trasferibilità esterna se
sussistono elementi per l'individuazione di un modello di riferimento, di una buona pratica.
I progetti selezionati sono descritti e differenziati nell'Allegato A.5 anche in funzione del peso
finanziario, della localizzazione geografica e dell‟intervento di riferimento.
4.1 ANALISI DI EFFICACIA: INTERVENTI E TEORIE DEL CAMBIAMENTO
L'analisi dei casi di studio evidenzia che tutti i progetti rispondono alle teorie di cambiamento e agli
obiettivi per cui sono stati concepiti gli interventi. Gli interventi di maggiore successo, in termini di
capacità di integrare più teorie del cambiamento e bisogni del sistema regionale, sono: 1.1.1.4.2 -
Filiere tecnologiche, 1.1.1.4.3 - Trasferimento tecnologico, 1.1.1.4.1 - Ricerca (Capitolo 1). Queste
tipologie di interventi si orientano ad un incremento della spesa per ricerca, sviluppo e
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 52
innovazione, con l'obiettivo di accrescere l'absorptive capacity delle imprese (la capacità di
assorbimento dell'innovazione) e le innovazioni organizzative. L'intervento Filiere tecnologiche e
Trasferimento tecnologico investono nel complesso del sistema dell'innovazione e della ricerca
regionale prevedendo la promozione di "collaborative/open innovation", la cross-fertilization fra i
settori, la creazione di una rete orizzontale per l'innovazione costruita con l'Università o Centri di
trasferimento tecnologico. Filiere tecnologiche associa alla rete orizzontale una rete verticale,
ovvero di filiera produttiva fra imprese. La leadership della rete è in maniera differenziata
assegnata ad imprese di diversa dimensione; nel caso dei progetti studiati nella presente
valutazione, Automa è una micro-impresa, Teuco Guzzini ed Aethra due grandi imprese.
L'intervento Trasferimento tecnologico, che riceve anche un contributo del Fondo sociale europeo,
investe ulteriormente sulla rete orizzontale con l'occupazione e la formazione di risorse umane
altamente specializzate, che in qualche caso permangono in rapporto permanente con l'azienda
anche dopo l'intervento (Gulini Termosanitari).
Gli interventi 1.2.1.5.1 - Innovazione Aziendale, 1.2.1.7.1 Investimenti tecnologici e l'intervento
1.2.1.5.2- settore moda sono di tipo più tradizionale poiché puntano prevalentemente a promuovere
dei processi di innovazione incorporata (embodied innovation), attraverso la produzione di
innovazioni di prodotto e di processo con un'ottica prevalentemente settoriale e poco focalizzata su
meccanismi di cross-fertilization intrasettoriale. L'analisi dei progetti dell'intervento nel settore
moda, evidenzia due schemi di modelli innovativi molto differenziati: uno di tipo R&D-based
(Duna), un altro strettamente artigianale (Principe di Bologna), promuovendo in entrambi i casi
l'attivazione di processi di cross-fertilization settoriale per sostenere le innovazioni di prodotto e di
processo. In entrambi i casi si punta comunque alla brevettazione ed alla difesa della qualità del
made in Italy, con un nuovo marchio nel caso di Duna e con una strategia di e-commerce, senza
intermediari, nel caso di Principe di Bologna.
Gli interventi per il settore cultura e Spin off seppure in contesti produttivi molto diversi finanziano
dei progetti che hanno l'obiettivo di promuovere l'imprenditorialità, rispettivamente, nel settore
delle attività culturali e nel trasferimento dei risultati della ricerca universitaria. Il successo di
questi interventi è dunque riconducibile non solo ai processi innovativi legati agli specifici output
di settore, ma anche all'addizionalità comportamentale finalizzata alla costituzione di un'impresa,
organizzata compiutamente con ottica manageriale.
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 53
4.2 ANALISI DEI FATTORI ESOGENI
I fattori esogeni sono delle condizioni ex-ante che incidono sul successo dei progetti di promozione
dell'innovazione (Allegato A.5). I fattori esogeni più rilevanti che emergono dall'analisi dei progetti
sono: la presenza di una strategia aziendale e di una rete per il trasferimento tecnologico prima del
progetto, condizioni presenti nella quasi totalità delle imprese (12 su 14 possedevano un'organica
strategia aziendale, 11 su 14 una rete per l'innovazione). La valutazione degli effetti dei fattori
esogeni sul successo dei progetti analizzati evidenzia che:
l'esistenza di fattori esogeni positivi amplifica i benefici del progetto (Automa, Gulini
Termosanitari, Distilleria Varnelli);
l'intervento ha contribuito in maniera decisiva a creare una politica aziendale per l'innovazione
(Cottonclub);
l'intervento è servito parzialmente in ottica anticiclica a fronte di un difficile andamento
aziendale o settoriale (Aethra, Teuco Guzzini, Duna e Principe di Bologna).
4.3 EFFETTI SULLA PERFORMANCE AZIENDALE
Gli effetti sulla performance aziendale sono valutati attraverso una tassonomia, dettagliata a livello
di progetto nell'Allegato A.5. In sintesi emerge:
l'efficacia della politica nel suo complesso di adempiere al trasferimento tecnologico (Cap.1 e
A.2). In tutti o quasi i casi analizzati si producono innovazioni di processo e/o di prodotto ed un
riscontrabile effetto in almeno uno fra investimenti fatturato ed occupati;
la forte differenziazione fra la tipologia delle innovazioni di prodotto. In alcuni casi si promuove
una radicale differenziazione del prodotto (Duna), in altri una strategia di customizzazione a
nuovi mercati di un prodotto esistente (Distilleria Varnelli);
l'importanza di un approccio market – oriented per trasformare l‟invenzione in innovazione
(Distilleria Varnelli, Principe di Bologna). Il successo di un progetto da elementi dal lato della
domanda e dal lato dell'offerta, indipendentemente che siano generati dal progetto o fattori
esogeni. Risulta particolarmente rilevante l'esistenza di una strategia commerciale verso il
mercato estero, vista la stagnazione della domanda interna;
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 54
il ruolo delle risorse umane, sulle quali i progetti hanno effetti anche permanenti per la durata
del rapporto di lavoro sia in modelli di innovazione incorporata (per es. Orvietani Service,
Distilleria Varnelli), sia nei casi più legati alla ricerca e sviluppo (per es. Automa, Termosanitari
Gulini). Nel settore moda i progetti stimolano processi di assunzione stabile in ambiti molto
diversi che seguono le differenti strategie di differenziazione produttiva: Duna verso la ricerca e
sviluppo, Principe di Bologna verso l'artigianato.
la costituzione di reti orizzontali con un ruolo centrale dell'Università, che si esprime con tre
modalità differenti, a crescente integrazione nei processi produttivi ed innovativi e con un
maggiore contenuto tecnologico: fornitore di conoscenza (Cottonclub), fornitore di capitale
umano ad alta specializzazione (Gulini Termosanitari), partner strutturato dei processi
innovativi (Teuco Guzzini, Aethra, Duna, Automa per il ruolo dello Spinoff Ariellab,). Nel caso
del progetto Geotermotec di Gulini Termosanitari, l'impresa si trasforma in un laboratorio di
ricerca e sviluppo permanente nella sperimentazione delle energie rinnovabili, dall'alto valore
aggiunto per l'azienda (in termini di nuovo mercato);
la costituzione di reti territoriali orientate al mercato estero, caratteristica in parte tradizionale
dello sviluppo distrettuale marchigiano, ma con aspetti di interessante novità. Nel caso della
Distilleria Varnelli, la rete territoriale vede protagonisti oltre alle imprese locali, il Parco dei
Sibillini e l'Università di Camerino. Nel caso della Orvietani Service, grazie al progetto, si
rafforza ed in parte costituisce una rete territoriale nelle Marche con l'intento di realizzare
l'obiettivo del Gruppo Orvietani di posizionamento nella filiera produttiva marchigiana;
una mappatura estremamente variegata del funzionamento degli Spinoff. L'elemento comune è
l'eccellenza del prodotto di ricerca, con ricadute positive in termini di appropriabilità
(prosecuzione dell'attività brevettuale per Synbiotec e Erydel, parziale riconoscimento di
marchio per Duepuntozero). La principale differenziazione sta nel raggiungimento di un assetto
manageriale, uno dei principali obiettivi dell'intervento. Erydel ricorre per la sua attività al
venture capital ed ad una gestione manageriale dello Spinoff, autonoma dall'Università.
Duepuntozero rappresenta il laboratorio di Ricerca di Nautes, che fornisce la rete commerciale.
Synbiotec svolge il ruolo di centro di Ricerca di grandi imprese, ma mantiene ancora una
gestione che difficilmente potrà rendersi autonoma nel breve periodo dall'Università. Lo
Spinoff Ariellab, infine analizzato quale componente della rete di Automa, svolge la funzione di
centro di ricerca aziendale e della rete ed di "agenzia" di reclutamento e formazione del
personale altamente specializzato;
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 55
la presenza di cross-fertilization settoriale. La permanenza di una struttura industriale di filiera
è presente in molti dei progetti analizzati, anche di interventi diversi, ma con due importanti
novità. La prima consiste nel ricorso ad una ricorrente integrazione fra imprese con
specializzazione in parte diversa ma che si integrano in un'ottica di ambito tecnologico
(Automa, Aethra, Aldo Brué, Teuco Guzzini). Il secondo è il protagonismo delle micro e piccole
imprese che non necessariamente subiscono la rete di subfornitura ma si candidano a trainare
l'innovazione e l'internazionalizzazione (Automa).
4.4 ANALISI DELLA SOSTENIBILITÀ E DELLA TRASFERIBILITÀ
La sostenibilità consiste nella continuazione (o follow-up) delle attività sviluppate nel progetto ed
include la valorizzazione dei risultati. La trasferibilità riguarda il potenziale per l‟applicazione dei
risultati o elementi come i metodi e gli strumenti sviluppati in altri contesti: regioni o aree di
attività. In premessa ad un'analisi della sostenibilità e della trasferibilità dei progetti finanziati, è
utile evidenziare che le Università svolgono un ruolo cruciale nella sostenibilità e nella continuità
dei processi di trasferimento tecnologico e di produzione di conoscenza per l'innovazione e la
ricerca. La presenza dell'Università si evidenzia quasi come una conditio sine qua non della
sostenibilità e dunque della trasferibilità del modello di produzione dell'innovazione. Tutti i
progetti che hanno sostenibilità e trasferibilità prevedono un ruolo centrale per l'Università (o
come fattore endogeno o esogeno al progetto).
Dall'analisi della sostenibilità dei progetti risulta che:
alcuni casi devono la loro sostenibilità principalmente a fattori esogeni (Teuco Guzzini,
Distilleria Varnelli, Duna);
altri casi riconducono la sostenibilità a fattori endogeni ed in parte esogeni al progetto
(Automa, Gulini Termoidraulica Sanitari). Nel caso di Automa, il fattore endogeno al progetto è
la gestione della rete e quello esogeno il consolidamento di una strategia aziendale per la
domotica. Nel caso di Geotermotec della Gulini, l'aspetto endogeno è legato al rapporto
università – impresa che si avvia con il progetto e l'aspetto esogeno è la strategia aziendale nei
prodotti del mercato delle fonti rinnovabili.
Dall'analisi di trasferibilità dei progetti risulta che:
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 56
il progetto di Automa è l'esempio di riferimento di una gestione virtuosa, dinamica e sostenibile
di un meccanismo di reti verticali, a leadership di una micro impresa, e reti orizzontali
dell'economia della conoscenza, coordinate dallo Spinoff Ariellab, di centro di ricerca della rete;
il progetto Geotermotec di Termoidraulica Sanitari trasforma l'impresa in un modello di
trasferimento tecnologico "attivo" di riferimento per una piccola impresa specializzata in un
settore in espansione. La Termoidraulica Sanitaria diventa un'impresa-laboratorio di ricerca,
fondamentale riferimento per l'Università di Urbino, che fornisce, dal canto suo, il contributo
scientifico e risorse umane altamente specializzate utili all'attività dell'impresa;
Distilleria Varnelli e Duna sono due modelli interessanti di innovazione in due settori
tradizionali. Nel primo caso la trasferibilità è data da un modello di impresa inserito in una rete
sia "territoriale verso il mercato estero", sia orizzontale, basata su rapporti stretti con
l'Università di Camerino, di cui l'azienda finanzia il dottorato in chimica. Il caso di Duna,
invece, ha nel cambiamento radicale e continuo basato su un giusto mix di reti verticali
(Ottobock) ed orizzontali (Università Politecnica delle Marche) e sulla centralità delle risorse
umane, la garanzia del mantenimento di un'alta qualità (quasi-artigianale) del prodotto e di
innovazione permanente e sostenibile;
Erydel rappresenta un modello di riferimento per il sistema gestionale tipicamente aziendale
che può fungere da modello di riferimento per gli spin-off.
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 57
5. APPROFONDIMENTI STRATEGICI
Sintesi del capitolo 5
L‟approfondimento del settore cultura evidenza il contributo dei progetti finanziati dal Por alla strategia
del distretto culturale marchigiano. I progetti analizzati sono principalmente caratterizzati da
innovazioni di prodotto, esito dei contributi di esterni al settore culturale come tipico dei processi di
fertilizzazione da open innovation. Per proseguire la strategia del distretto, emerge la necessità di favorire
legami e collaborazioni reali tra le aziende e di valorizzare i progetti e gli effetti principali degli interventi
finanziati. I principali effetti positivi che emergono dai progetti analizzati sono sul capitale relazionale,
ma vi sono diffuse potenzialità inespresse a causa della mancata aggregazione (es. Cattedrale e
Bookerang). L'aggregazione e la rete sono i principali fattori di sostenibilità futura dei progetti analizzati:
in questo senso sono numerosi gli elementi di interesse per la strategia del distretto culturale. Emerge la
necessità di una prosecuzione della mappatura del settore della cultura per tipologia di produzione
culturale e per collocazione geografica.
L‟approfondimento dei settori tradizionali evidenzia che i progetti hanno prodotto degli effetti positivi per
la performance aziendale, nonostante permanga il gap strutturale di innovatività. A tal proposito, alcuni
progetti stimolano anche il rinnovamento radicale delle strategie aziendali per l‟innovazione (ad es. Aldo
Brué, Cottonclub). Gli elementi decisivi per il successo dei progetti finanziati sono: una compiuta strategia
aziendale commerciale (ad es. distilleria Varnelli); le reti verticali per affrontare la ridotta dimensione
aziendale; le reti orizzontali con le Università per il trasferimento tecnologico; il capitale umano
specializzato quale principale veicolo di innovazione. L‟approccio utilizzato ha anche consentito di
evidenziare delle innovazioni nascoste (hidden innovation). Ad esempio innovazioni non R&D based (ad
es. Scatolificio Maura), provenienti da combinazione di tecnologie esistenti (ad es. Principe di Bologna),
innovazione di piccola scala (Cottonclub). Questo indica che nei settori tradizionali vi sia comunque una
capacità innovativa inespressa che va sostenuta e promossa in un‟ottica di ambito innovativo, cross-
settoriale in una prospettiva di smart specialization, coerente con l'iniziativa faro Innovation Union,
5.1 OBIETTIVI DELL'INTERVENTO CULTURA
L‟approfondimento strategico prevede un'analisi degli “Incentivi all‟innovazione volti al
miglioramento della competitività e dell‟occupazione per le P.M.I. del settore Cultura” concessi
dalla Regione Marche nell'ambito del POR FESR 2007-2013. Partendo dal Libro Verde della
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 58
Commissione Europea del 30 Luglio 2010 “Le industrie culturali e creative, un potenziale da
sfruttare”, il Gruppo di valutazione ha individuato le tematiche, che emergono dal dibattito
europeo, riconducibili agli interventi per l'innovazione nel settore cultura. L‟orientamento delle
scelte strategiche a livello comunitario vede nella cultura non tanto una risposta a esigenze di
svago, quanto un settore strategico che può contribuire alla creazione di ricchezza ed al
miglioramento della qualità della vita dei cittadini, così come a livello regionale ci si interroga su
come le politiche regionali possono sostenere tale cambiamento e rappresentare un fattore di
vantaggio competitivo per il territorio. L'obiettivo dello studio è dunque quello di incrementare e
migliorare la disponibilità di informazioni settoriali, evidenziare le opportunità di trasferimento
culturale e creativo, valutare se l‟intervento sia riuscito a stimolare la collaborazione e il
trasferimento di conoscenze tra imprese culturali e creative, istituti di ricerca e settore privato ed in
ultima analisi a promuovere l‟imprenditorialità nel settore cultura. Quest'ultimo obiettivo è
presente anche per un altro intervento (1.3.1.7.1 Spin off), seppure in contesti produttivi molto
diversi. Il successo di questi interventi è dunque riconducibile non solo ai processi innovativi legati
agli specifici output di settore, ma anche all'addizionalità comportamentale finalizzata alla
costituzione di un'impresa, organizzata compiutamente con ottica manageriale.
5.2 PRINCIPALI EFFETTI DELL'INTERVENTO CULTURA
L‟approfondimento del settore cultura evidenzia il contributo dei progetti finanziati dal Por alla
strategia del distretto culturale marchigiano. Per proseguire la strategia del distretto, emerge la
necessità di favorire legami e collaborazioni reali tra le aziende e di valorizzare i progetti e gli effetti
principali degli interventi finanziati. I principali effetti positivi che emergono dai progetti
analizzati sono legati a:
il capitale relazionale, per cui emergono diffuse potenzialità inespresse a causa della mancata
aggregazione (es. Cattedrale e Bookerang). Da qui deriva la necessità di una prosecuzione della
mappatura del settore della cultura per tipologia di produzione culturale e per collocazione
geografica;
la cross-fertilization settoriale nel settore cultura, tipica dei processi di open innovation.
Competenze esterne e specifiche con la passione culturale intervengono avviando processi
innovativi (Bookerang, Rinascita, Maxman Coop, Consorzio Piceni Art for Job, DA.MA.);
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 59
il capitale umano quale principale fattore produttivo. Questo dipende dal fatto che il settore
culturale è principalmente labour intensive se non addirittura brain intensive. I progetti
investono in maniera diversa sul capitale umano: con una particolare preferenza per le giovani
generazioni (ad es. Cattedrale), la qualità specialistica del lavoro (Bookerang, DA.MA.);
l'innovazione di prodotto in qualche caso consente di inserirsi in nicchie di mercato in parte
non presidiate, come nel caso dell'editoria piccola e locale (Cattedrale) o nella promozione
turistica e del territorio (Consorzio Piceni Art for Job), dove la rete o realtà territoriale viene
proiettata su una scena nazionale o internazionale. In qualche altro caso l'innovazione, ovvero
una sala cinematrografica digitale avanzata, è uno strumento per riportare la tradizione del
cinema nel centro città (Maxman coop). Infine l'innovazione di prodotto consiste anche nella
creazione di un circuito della bibliodiversità con la prospettiva di realizzare un “piccolo Google
delle bibliografie” (Rinascita);
la rete quale fattore spesso mancante e determinante per la sostenibilità ed a cui poter vincolare
futuri finanziamenti per il distretto culturale. L'allargamento della rete è fondamentale per la
sostenibilità dell'innovazione (Maxman coop, Rinascita, Cattedrale, Bookerang) e un territorio
fertile e sensibile all'innovazione anche in termini di domanda di servizi televisivi ad alto
contenuto tecnologico è un altro criterio rilevante per la sostenibilità dei progetti (ad es.
DA.MA. ha come committente nelle Marche la Rai nazionale, ma non la regionale).
5.3 OBIETTIVI DEGLI INTERVENTI NEI SETTORI TRADIZIONALI
In letteratura si distinguono due principali tipologie di aggregazioni di industrie:
per caratteristiche istituzionali (tassonomia di Pavitt, 1984): settori basati sulla scienza
(science-based), settori ad alta intensità di scala (scale intensive), settori specializzati
(specialised suppliers), settori tradizionali (supplier dominated);
per intensità tecnologica (Ocse, 2003): alta tecnologia, medio alta tecnologia, medio bassa
tecnologia, bassa intensità tecnologica.
Ai fini della nostra analisi, possiamo considerare come settori tradizionali, in senso stretto secondo
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 60
la tassonomia di Pavitt, il tessile, l'abbigliamento, le calzature e l'alimentare. Se invece si adottasse
un approccio di intensità tecnologica, si includerebbero anche altri settori, quali la stampa della
carta e il mobile. L'analisi seguente sarà condotta tenendo conto di entrambi gli approcci per
consentire una valutazione anche delle attività a contenuto tecnologico. Due domande di
valutazione sono relative ai settori che sono al centro di questo approfondimento.
D.2a - Ampliando la prospettiva di analisi dagli input ed output del processo innovativo alle
modalità attraverso le quali le imprese innovano, i settori di attività più tradizionali
supportati dal Programma operativo appaiono ancora „poco innovativi‟?
D.2b - Da questo punto di vista, il supporto fornito agli attori regionali attraverso il
programma operativo appare giustificato?
Queste due domande di valutazione sono funzionali a valutare in quale misura gli interventi
rispondano al bisogno del sistema regionale di sostenere la competitività dei settori tradizionali,
indicato come "B.7 Specializzazione manifatturiera a basso contenuto tecnologico e bassa
produttività". Gli interventi che si muovono in questa direzione sono riconducibili alla teoria del
cambiamento individuata come T.2 "Capitalizzazione e innovazione nei settori tradizionali" (si
veda Allegato A.2)18. Gli interventi che riguardano i settori tradizionali si dividono in quattro
categorie secondo gli obiettivi che intendono perseguire:
i. interventi con approccio settoriale;
ii. interventi con identificazione di ambiti tecnologici cross-settoriali;
iii. interventi misti;
iv. interventi di solo trasferimento tecnologico.
i. Interventi con approccio settoriale:
18 Si precisa come anche l'intervento 1.1.1.4.2 Filiere tecnologiche punta ad un incremento della dotazione
tecnologica delle imprese e della produttività, seppure non si riferisca strettamente a imprese dei
settori tradizionali.
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 61
1.2.1.5.1 Innovazione Aziendale, finalizzato a promuovere innovazioni organizzative, di
processo, di prodotto e di marketing limitatamente al pur vasto insieme dei settori
manifatturieri;
1.2.1.5.2 Servizi innovativi per il Settore moda, finalizzato a promuovere servizi presso le
aziende del settore moda.
Questi interventi mirano dunque ad un accrescimento della dotazione tecnologica delle imprese dei
settori tradizionali non influenzando in maniera radicale il loro orizzonte strategico e produttivo.
ii. Interventi con identificazione di ambiti tecnologici cross-settoriali:
1.1.1.4.2 Filiere Tecnologiche, finalizzato principalmente a settori a medio alto contenuto
tecnologico, ma che nella rete può includere anche imprese di settori tradizionali;
1.1.1.4.3 Trasferimento tecnologico, finalizzato non solo ai settori tradizionali all'interno del
manifatturiero od a specializzazioni a basso contenuto tecnologico.
Gli interventi puntano ad orientare l'attività delle imprese attraverso i progetti finanziati verso
degli ambiti tecnologici identificati dalla politica regionale: meccatronica, efficienza energetica,
nuovi materiali, Ict, biotecnologie, domotica (quest'ultimo solo nel caso di Filiere tecnologiche).
Elementi comuni sono il ruolo delle reti orizzonali per la diffusione della conoscenza ed una
relativa maggiore rilevanza (nei punteggi dei progetti) rispetto agli altri interventi per la qualità
dell'occupazione promossa. L'intervento Filiere tecnologiche punta al trasferimento tecnologico
attraverso reti fra imprese, Trasferimento tecnologico considerando le risorse umane quale
principale veicolo del trasferimento di conoscenze e competenze.
iii. Intervento misto:
1.1.1.4.1 598/Ricerca, focalizzato sul complesso settoriale tradizionale del CAT - calzaturiero,
abbigliamento e tessile. L'intervento 1.1.1.4.1 investe per un riorientamento strategico
dell'azienda verso gli ambiti tecnologici identificati dalla politica regionale: meccanica
avanzata, nuovi materiali e Ict verso i quali fare tendere i settori tradizionali riconoscendo la
premialità di reti orizzontali.
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 62
iv. Intervento di puro trasferimento tecnologico:
1.2.1.7.1 Investimenti Tecnologici, con l'obiettivo dell'acquisizione di conoscenza già presente
sul mercato e l'adeguamento e l'acquisizione di macchinari. L'intervento 1.2.1.7.1 punta
all'aggiornamento tecnologico senza però individuare un orizzonte strategico né un precisato
obiettivo settoriale.
5.4 PRINCIPALI EFFETTI DEGLI INTERVENTI NEI SETTORI TRADIZIONALI
In sintesi dai casi studiati emerge che:
permane un gap di innovatività dei settori tradizionali, seppure dai casi di studio sia evidente
un progresso in termini di output innovativi (fatturato, investimenti, innovazioni di prodotto,
processo);
i progetti per l'innovazione in quelli a basso contenuto tecnologico e/o tradizionali necessitano
di una compiuta strategia aziendale commerciale ancora più che in molti altri settori, in
particolare in un contesto di crisi della domanda interna (ad es. Distilleria Varnelli);
i progetti studiati attivano anche una rilevante addizionalità comportamentale presso le
imprese o con radicali cambiamenti o con il semplice rinnovamento della strategia aziendale
per l'innovazione (si veda Cap. 3 ed i casi di Duna, Principe di Bologna, Cottonclub,
Informasistemi);
le reti, orizzontali e territoriali verso l'estero, ma anche verticali, sono fondamentali per fare
fronte al problema dimensione e di capitalizzazione di molte aziende dei settori tradizionali
impegnate nei processi innovativi (Cap. 3);
il capitale umano ad alta specializzazione è un ulteriore fattore cruciale per consentire
l'innovazione nei settori tradizionali, in particolare quando si rende necessario un
riorientamento strategico complessivo;
nei settori tradizionali esiste un elevato potenziale di innovazione in parte inespresso, in parte
presente ma non "rilevato" dagli attuali meccanismi di misurazione. L'approccio della
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 63
valutazione consente, nel rispetto dei contributi teorici del Manuale di Oslo, ripreso nel MAPO
del POR FESR Marche 2007-2013 19, la necessità di considerare l‟innovazione in un senso più
ampio, oltre l‟approccio lineare basato sulla ricerca scientifica, attraverso l'utilizzo dello studio,
differenziarsi da settore a settore20. In particolare vengono identificate quattro tipologie di
“innovazioni nascoste” a cui sono associati alcuni progetti analizzati: l‟innovazione esclusa dalle
misurazioni (Orvietani Service), l‟innovazione senza una base scientifica e tecnologica
(Scatolificio Maura), l‟innovazione creata dalla combinazione di tecnologie esistenti
(Scatolificio Maura, Principe di Bologna), l‟innovazione locale di piccola scala (Cottonclub). Per
ulteriori dettagli si rinvia all'allegato A.2.f.
Tabella 5.1 Innovazione nascosta nei progetti delle aziende dei settori tradizionali
Tipologia di Innovazione nascosta
(Hidden Innovation)
Progetti Analizzati
Innovazione rilevante ma generalmente
esclusa dalle misurazioni
Orvietani Service
Produzione con riduzione di impatto ambientale e induzione di
innovazione a grappoli nella filiera
Innovazione senza una base scientifica e
tecnologica Scatolificio Maura
Innovazione organizzativa che ha trasformato progressivamente
l'azienda in "magazzino permanente" per le aziende del territorio
Innovazione creata dalla combinazione di
tecnologie esistenti
Scatolificio Maura
Trasferimento di risultati alla produzione di scatole "flessibili"
Principe di Bologna
Realizzazione di una piattaforma di e-commerce
Innovazione locale di piccola scala o
incrementale Cottonclub
Serie di innovazioni incrementali da un modello produttivo e
gestionale "artigianale" ad uno innovativo meccanizzato e
flessibile
19 Si veda ad esempio la pubblicazione “Regions Matter – Econmic recovery, innovation,and sustainable
growth”, OECD, 2009.
20 Lo studio fa riferimento alla definizione dell‟US Advisory Committee on Measuring Innovation in the
Twenty-First Century Economy secondo cui l‟innovazione è “il design, l‟invenzione, lo sviluppo e/o
l‟implementazione di un nuovo o sostanzialmente modificato prodotto servizio, processo sistema,
struttura organizzativa o modello di impresa per il fine di creare nuovo valore per i consumatori e
ritorni finanziari per l‟impresa”. Si veda per maggiori dettagli: NESTA del 2007 del National
Endowment for Science, Technology and the Arts del Regno Unito, Hidden Innovation – How
innovation happens in six „low innovation‟ sectors, 2007.
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 64
Il modello di sviluppo regionale è ancora prevalentemente centrato sui settori tradizionali e questo
in parte indica l‟esistenza nel tessuto economico di un potenziale di “innovazione nascosta” e
suggerisce l'utilità di ulteriori analisi21. L'analisi degli effetti giustifica ancora un supporto agli
attori regionali nell'ambito dei settori tradizionali, con la preferenza per interventi con un
approccio più smart-specialization oriented, basato su una cross-fertilization settoriale e sul
trasferimento tecnologico con un ruolo centrale delle risorse umane e delle reti orizzontali (A.2).
21 L‟industria / n.s., a. XXVII, n. 3, luglio-settembre 2006 L‟innovazione industriale in Italia: persiste il
modello «senza ricerca»? Pietro Moncada-Paternò-Castello, Constantin Ciupagea, Andrea Piccaluga
Commissione europea di Sevilla (Spain), Scuola Superiore S. Anna di Pisa.
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 65
SEZIONE III - LEZIONI APPRESE
6. CONCLUSIONI E SUGGERIMENTI
6.1 LE LEVE DEL PROGRAMMA PER INNESTARE INNOVAZIONE
Sebbene vi siano diverse prospettive dalle quali leggere l‟attuale contesto economico regionale,
esiste un generale accordo sul fatto che le Marche si caratterizzino per uno sviluppo economico
basato su un tessuto manifatturiero costituito da piccole e piccolissime imprese che operano per lo
più in settori tradizionali caratterizzati da un basso livello di innovazione. Questo si traduce in una
bassa propensione ad investimenti nella ricerca e sviluppo e alla capacità di produrre e assorbire
conoscenza in una dimensione collaborativa tra imprese che prescinda dai tradizionali rapporti di
subfornitura.
Fino ad ora questo modello ha giocato la sua competitività sui mercati globali solo sul prezzo, ma la
competizione dei paesi emergenti con bassissimo costo del lavoro a questo punto, costringe ad un
radicale cambiamento: innestare percorsi di crescita invece fondati sulla capacità di
innovare prodotti e processi.
Coerentemente con questa lettura della situazione economica, il Programma ha adottato una
strategia che mira a supportare l‟innovazione attraverso il trasferimento tecnologico. Il
Programma però persegue diverse strategie (teorie) su come produrre questo
cambiamento. Gli incentivi perseguono una pluralità di obiettivi: promuovono l‟aggiornamento
della dotazione di capitale fisico delle imprese e supportano le innovazioni incrementali di prodotto
e di processo (598 Innovazione e Investimenti tecnologici), si ispirano ad una logica settoriale
Settore Moda e Cultura, hanno un‟ottica di collaborative/open-innovation e di ambito tecnologico
(598 Ricerca, Filiere Tecnologiche e Trasferimento Tecnologico).
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 66
Gli interventi hanno un effetto positivo sull‟occupazione e sulla capacità di innovare. Le imprese
che hanno ricevuto l‟aiuto crescono di più in termini di occupazione. Dal punto di vista della
qualità dell‟occupazione, l'indagine mostra che presso i beneficiari degli interventi, nel periodo
2007-2010, il 47% dei beneficiari ha incrementato l'occupazione dei laureati contro il 26% dei non
beneficiari. Ma soprattutto le imprese introducono più innovazioni sia a livello di processo che di
prodotto. Il risultato è particolarmente apprezzabile tenuto conto del fatto che, necessariamente,
l‟analisi non coglie il pieno dispiegarsi degli effetti degli investimenti. Dato il periodo preso a
riferimento (2008-2010), l‟analisi non riesce valorizzare in maniera esaustiva tutti gli effetti degli
interventi che, conclusisi da meno di un anno, non hanno ancora beneficiato commercialmente
degli investimenti intrapresi.
Sul piano qualitativo, l‟analisi dimostra che, anche con diversa intensità, gli interventi impattino
in maniera profonda sugli asset intangibili delle imprese beneficiarie soprattutto relativamente a:
capitale umano; tutte le tipologie di interventi spingono le imprese a potenziare le proprie
risorse umane sia in relazione al numero che alle capacità. Il ruolo dell‟Università è importante
anche quando è formalmente assente dal progetto. Infatti essa è luogo di formazione ma anche
di reclutamento per il personale delle imprese. Il contatto tra i due mondi assicura una mutua
“contaminazione di saperi”;
capitale relazionale (reti); gli interventi costruiscono reti che differiscono dalle tradizionali
filiere verticali di produzione, ma assumono una natura “orizzontale” e non gerarchica. Di
questa natura si dirà di più nel prossimo paragrafo, ma è significativa la presenza nelle reti
costituitesi di imprese che appartengono non al medesimo “settore” ma allo stesso ambito
tecnologico.
I casi di studio evidenziano come il successo dei progetti aziendali dipenda in parte da fattori
esogeni come l‟assetto strategico delle imprese e la situazione congiunturale. La predisposizione
di un‟impresa a perseguire in modo compiuto una strategia d‟innovazione (dalla
gestione delle risorse umane a quella degli asset finanziari, dalla progettazione al lancio sul
mercato) è un elemento indispensabile per la sostenibilità e la redditività degli investimenti. Lo è
soprattutto nel caso degli spinoff dove, l‟attitudine al mercato e un‟organizzazione aziendale
definita devono accompagnarsi alle capacità tecniche e scientifiche per poter garantire che il
progetto possa diventare un‟autonoma esperienza imprenditoriale.
Anche le diverse tipologie di intervento incidono in maniera diversa sulla dimensione del
trasferimento tecnologico. Alcuni interventi (598 Innovazione e Investimenti tecnologici)
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 67
assicurano un processo di innovazione “nascosto” o “incorporato” che passa attraverso
l‟acquisizione di nuovo capitale materiale (macchinari, strumentazione) o immateriale (consulenze
specialistiche). In questo caso l‟innovazione avviene implicitamente ma spesso non si radica e non
attiva processi fecondi e sostenibili all‟interno delle aziende. Altri interventi (598 Ricerca, Filiere
Tecnologiche e Trasferimento Tecnologico) invece assicurano un effetto duraturo
provocando il “cambiamento” dei comportamenti interni alle aziende. In questo si è di
fronte al fatto che l‟azienda costruisce o consolida reti e relazioni orizzontali e arricchisce il suo
capitale umano di competenze specialistiche o di alte professionalità .
Gli interventi impattano positivamente anche nei settori tradizionali anche se con un grado di
intensità inferiore. Le tipologie di interventi con una capacità maggiore di incidere sull‟innovazione
di questi settori sono quelle ( Filiere Tecnologiche e Trasferimento Tecnologico) che costringono
l‟impresa ad aprirsi e a collaborare al di là della propria filiera abituale e del proprio settore. In
sostanza le imprese che riescono a fare un “salto di qualità” sono quelle che si
pongono in un ottica di collaborative/ open innovation.
Tab 6.1 Sintesi dei principali effetti del Programma
Teorie del cambiamento Intervento
Nuovi prodotti e processi
Effetti occupazione
Effetti capitale umano
Effetti Rete
promozione di
"collaborative/open
innovation", la cross-
fertilization
1.1.1.4.1 598/94 art. 11
"Ricerca"
1.1.1.4.2 Filiere
tecnologiche
1.1.1.4.3 Trasferimento
tecnologico
promuovere dei processi di
innovazione incorporata
(embodied innovation)
1.2.1.5.1 Progetti di
innovazione aziendale
598/94
1.2.1.5.2 Sostegno ai
servizi innovativi per il
settore moda
1.2.1.7.1 Investimenti
tecnologici
Promozione inprenditorialità 1.3.1.7.1 - Spin off
Legenda: = significativo = presente = assente o trascurabile
Fonte: Indagine t33
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 68
6.2 LE RETI
Un approfondimento è necessario sul tema delle reti e delle relazioni costruite dagli interventi
finanziati perché, ad avviso del valutatore, rappresentano l‟effetto più significativo
prodotto dagli interventi . Se, in tema d‟innovazione, le teorie del cambiamento prese in esame
nel cap. 1 possono identificare e pesare in modo diverso i fattori chiave, assegnano alle reti il
ruolo di motori essenziali del cambiamento. Soprattutto in tema di “open innovation” o
“collaborative innovation”, la componente relazionale delle aziende assume la massima priorità. Un
ulteriore prova dell‟importanza delle reti è data dal concetto di “cross fertilization” cioè dal fatto
che, soprattutto in settori a bassa intensità tecnologica e con tessuti produttivi frammentati,
l‟innovazione avviene attraverso la contaminazione tra settori diversi e la creazione di
“ambiti” tecnologici che esulano dai rapporti verticali della filiera tradizionale.
Sulla natura delle reti creata si è detto nel capitolo 3 e 4, descrivendo le diverse tipologie di
relazioni che si sono venute a creare nell‟ambito degli interventi finanziati. Qui si sintetizzano
alcuni punti:
Le reti create dagli inteventi sono differenti qualitativamente da quelle in cui l‟impresa opera.
L‟impresa marchigiana normalmente opera in una filiera verticale (fornitore – sub fornitore –
sub/sub fornitore) in cui le relazioni sono gerarchiche (basate sulla dimensione) e rigide
(basate su un contratto);
Le reti innovative sono orizzontali, costruite intorno a progetti comuni dove il personale tecnico
delle imprese interagisce come in una “comunità di pratica” in una dimensione di mutuo
apprendimento. La gerarchia è sfumata e orientata ad un comune obiettivo;
Il ruolo dell‟Università è determinante. L‟Università diventa un soggetto “terzo” nel rapporto
tra le imprese che aiuta a creare un rapporto “extra contrattuale” tra le alte professionalità e le
competenze tecniche delle imprese. In altre parole l‟Università, avendo un ruolo meno
direttamente commerciale, aiuta ad approcciare il progetto in modo più strategico e con una
visione “lunga”, aiutando a stabilire relazioni professionali incentrate sul trasferimento della
conoscenza.
Le reti di questo tipo, considerato che si fondano sul supporto pubblico, prefigurano il famoso
modello della tripla elica - “triple helix” ritenuto il modello di riferimento per l‟innovazione. La
tripla elica prefigura una collaborazione tra soggetto pubblico, impresa e università. In questo
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 69
senso gli incentivi supportano la realizzazione concreta di questo modello.
Box 6.1: cosa è la tripla elica?
La competizione globale ha reso il trasferimento tecnologico, nelle economie avanzate, lo strumento
principale per promuovere l‟innovazione delle imprese e quindi lo sviluppo economico e sociale.
L‟Università quindi si trova ad ampliare la sua missione tradizionale dovendo contribuire direttamente
alla capacità di competere del sistema. Si realizza un sistema in cui accademia e mondo imprenditoriale
si trovano a convergere e necessitano del sostegno dell‟attore pubblico per sviluppare forme di
collaborazione efficaci. Le modalità ed i meccanismi con cui questi tre sistemi interagiscono, per
innescare dinamiche di sviluppo basate sull‟innovazione e sul progresso tecnico sono state ampiamente
descritte e “modellizzate” in letteratura da due studiosi, Henry Etzkowitz e Loet Leyesdorff, attraverso la
metafora della Tripla Elica.
Va sottolineato che anche l‟Università ha diversi vantaggi nel costruire rapporti con l‟impresa:
risorse addizionali per la propria ricerca interna. In certi casi l‟impresa stessa diventa
laboratorio per i ricercatori dove raccogliere dati, analizzare informazioni e verificare e testare
le proprie tesi;
nuova consapevolezza delle esigenze del mercato e quindi aggiornamento dei corsi per
adeguare i CV dei propri studenti;
possibilità di “placement “ nelle imprese dei propri laureati e ricercatori.
Se sembra evidente il ruolo di Università e imprese, ci si può chiedere perché è necessario e quale
ruolo gioca l‟attore pubblico, o in altre parole, quale sia il valore aggiunto del Programma Operativo
stesso. Nella nostra analisi abbiamo riscontrato che le reti create spesso non esistevano prima e si
sono realizzate grazie all‟incentivo pubblico. Questo perché sussiste una difficoltà evidente che il
“mercato” della domanda e dell‟offerta di ricerca nella regione Marche si incontrino per diverse
motivazioni:
le imprese difficilmente conoscono i programmi di ricerca dei dipartimenti e non esistono
luoghi dove esprimere questa domanda;
per le imprese i costi di transazione sono spesso troppo alti, le Università sono dei rischiosi
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 70
“fornitori” in termini soprattutto di tempi;
le imprese hanno spesso dimensioni troppo piccole per assorbire la capacità scientifica
dell‟Università.
L‟incentivo pubblico ovvia alla maggioranza di questi problemi attivando un mercato della ricerca,
sebbene imperfetto, dove le imprese e i dipartimenti ricercano partnership attivamente. Il
“linguaggio” del bando diventa uno strumento comune che allinea simultaneamente tempi,
procedure e obiettivi. L‟obbligo di associazione tra imprese sopperisce alla taglia delle piccole
imprese e costruisce massa critica.
6.3 SUGGERIMENTI STRATEGICI
La valutazione ha potuto appurare che gli interventi pur da differenti prospettive (teorie del
cambiamento) producono effetti positivi sia in termini quantitativi (numero di innovazioni
introdotte e occupati) che sugli asset intangibili delle imprese. Ad avere un effetto più marcato sono
però gli interventi che prevedono la costituzione di partenariati, il coinvolgimento dell‟Università,
un ambito tematico e non solamente settoriale. In altre parole gli interventi che hanno una
performance migliore sono quelli che aiutano il territorio a strutturarsi attorno al modello della
tripla elica.
Nell‟ottica della prossima programmazione 2014/2020, le lezioni apprese dalla presente
valutazione inducono a suggerire di intraprendere in maniera decisa la strada di interventi
ambiziosi che supportino la messa in rete sistematica, su basi di concreti progetti, dei
tre soggetti: pubblico – privati – Università. La costruzione di collaborazioni solide e di
ampia visione può avvenire attraverso il cambiamento dei comportamenti dei singoli soggetti ma
anche del quadro istituzionale d‟insieme. In altre parole, è necessario che l‟attore regionale
definisca una strategia coerente e univoca che possa indicare la tripla elica come modalità di
innovazione comune a tutti i soggetti. Il nuovo periodo di programmazione 2014/2020, come
previsto dalla proposta dei regolementi dello scorso ottobre, offre una chiara opportunità
attraverso l‟obbligatorietà di una Strategia per la ricerca e per l‟innovazione (cfr. art. 17 e allegato
IV della proposta di reg. generale del 6 ottobre 2011 COM(2011) 615).
La strategia potrebbe essere contenuta in un piano regionale dell‟innovazione che identifichi i
concreti bisogni (SWOT), le modalità di incentivo, la governance e le risorse a disposizione. Questo
per poter indirizzare tutti gli attori regionali verso un modello e facendo massa critica aggregando
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 71
le risorse UE, statali, regionali, nazionali, pubbliche e private. Il Piano dovrebbe prevedere
soprattutto le azioni complementari tra FESR e FSE tenendo in considerazione dell‟assoluta
priorità del capitale umano nel contesto dell'innovazione. Altresì il piano dovrebbe prevedere le
modalità di integrazione con Europa 2020 e soprattutto con gli strumenti messi in campo
dall‟Iniziativa Faro “Unione dell‟innovazione”.
Il piano dovrebbe anche essere un momento di dibattito regionale sul tema dell‟innovazione e in
un‟ottica di “open innovation” cercare di raccogliere il maggior numero di contributi possibili
anche adottando modalità WEB 2.0 di contatto. Questo da una parte arricchirebbe di elementi
nuovi e imprevisti (sempre in ottica di open innovation) il Piano, dall‟altra darebbe concretamente
l‟immagine di collaborazione e di costruzione comune.
Un‟ultima questione che dovrebbe trovare ulteriore approfondimento è rappresentata dal
problema del finanziamento e dell‟accesso al credito anche per gli investimenti in innovazione. Il
tema non è stato trattato direttamente dalla valutazione ma è sempre stato presente come tema e
problematica trasversale. Il dibattito suscitato dal piano e la necessità di identificare nuove
modalità di intervento dovrebbe essere l‟occasione per affrontare il problema del ruolo del credito e
eventualmente del venture capital. Il sistema marchigiano infatti non è solamente a bassa intensità
d‟innovazione ma anche di capitalizzazione. Dunque si dovrebbe interrogarci – e la valutazione si
arresta su questo punto – se esiste la necessità di un modello a quadrupla elica: pubblico,
privato, Università e Banche.
6.4 PROPOSTE OPERATIVE
La valutazione offre alcuni suggerimenti operativi complementari al quadro del piano strategico
delineato nel capitolo precedente. I suggerimenti naturalmente potranno applicarsi soprattutto al
prossimo periodo di programmazione 2014/2020. Alcune delle proposte sono state già
parzialmente attuate nella presente programmazione.
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 72
1. Attività di
promozione della
domanda e
dell‟offerta di
ricerca e
innovazione nelle
Marche
Una difficoltà riscontrata durante l‟attività di valutazione è l‟incontro
tra domanda e offerta di ricerca. Per tale motivo si suggeriscono le
seguenti attività:
a) Prevedere all‟interno dell‟evento annuale regionale
sull‟innovazione (nel 2010 fu Fiastra) un momento di incontro sia
attraverso workshop tematici specialistici che stand dei dipartimenti
e spinoff dove questi presentino concretamente i loro attuali lavori di
ricerca;
b) Promuovere e arricchire il sito www.marcheinnovazione.it già
esperienza di eccellenza nel panorama nazionale. La Regione
dovrebbe farne il punto di riferimento per il tema innovazione;
c) Dotare del sito Marche innovazione di modalità WEB 2.0 in modo
da poter costruire comunità virtuali e favorire l‟incontro tra imprese e
università.
2. Destinatari
degli incentivi
Un elemento di forza degli incentivi è dato dal ruolo delle imprese
che, essendo le dirette destinatarie degli incentivi, hanno potuto
selezionare il partner tecnico – scientifico (università – spinoff –
centri di ricerca regionali). Questa scelta ha creato una situazione di
“quasi mercato” e di competizione senza generare rendite di
posizione. Per i possibili rischi di creare diseconomie da rendita di
posizione degli intermediari tecnologici scientifici, si veda il paper di
Bonaccorsi “Towards better use of Conditionality in Policies for
Research and Innovation under Structural Funds - The Intelligent
Policy Challenge, Andrea Bonaccorsi, University of Pisa, Italy”. Il
suggerimento è di mantenere come destinatari diretti e senza
intermediazione le imprese per evitare, appunto, la creazione di
rendite e mantenere un certo livello di concorrenza.
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 73
3. Modalità di
selezione
Il sistema di selezione dei progetti è necessariamente molto oneroso.
Le imprese, oltre all‟onere dei documenti di carattere strettamente
amministrativo (come ad esempio iscrizione alla Camera di
commercio, certificato antimafia) devono redigere, giustamente,
Business Plan e Project Plan dettagliati. Questi documenti sono
essenziali per mantenere la qualità del documento e hanno
indirettamente un effetto di capacity building sulle imprese
costringendole spesso a dotarsi di strumenti pianificatori prima
assenti (specie il business plan). L‟idea di poterli eliminare potrebbe
minare la qualità dei progetti e la credibilità degli strumenti che si
ridurrebbero a dei semplici aiuti generici alle imprese e non specifici
per l‟innovazione. Si propone quindi di prevedere:
a) un processo in due tempi: i) manifestazioni di interessi ii) bando.
Una prima selezione delle domande, in cui si prende in esame l‟idea
innovativa, garantirebbe alle imprese ammesse una maggior
probabilità e quindi in generale una diminuzione degli oneri
amministrativi;
b) la creazione di documenti standard per la definizione dei Business
Plan e delle idee progetto in modo che le imprese possano
familiarizzare e fare propri gli strumenti di pianificazione;
c) sessioni tecniche formative per i progettisti per innalzare la qualità
totale dei progetti durante la fase di presentazioni dei documenti;
d) la “firma” dei progettisti sulle proposte in modo da
responsabilizzare i professionisti e creare una sorta di comunità
professionale.
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 74
4. Il passaporto
dell‟impresa
IL COR (Comitato delle Regioni) in una sua recente opinione ha
suggerito alla Commissione Europea nell‟ambito della nuova
normativa sugli appalti (Direttiva sul public procurement) di definire
un passaporto per le PMI nel quale compaiono le informazioni
necessarie – una sorta di accreditamento - svolto una tantum.
Andrebbe preso in considerazione se questo fosse possibile tramite
l‟attuale sistema SIGFRIDO sulla scorta di quanto già fa la Regione
Toscana per gli appalti pubblici. Inoltre l‟uso della firma elettronica
dovrebbe essere reso obbligatorio insieme all‟abolizione di qualsiasi
uso del cartaceo.
5. Modalità di
concessione dei
contributi
In questo caso, come per i destinatari degli aiuti, il suggerimento è di
confermare una prassi già in uso. In particolare di proporre mix di
aiuti in conto interesse, conto capitale e garanzia come già si è fatto
nel caso della L. 598 ricerca. Questo aumenterebbe la leva finanziaria
dell‟impresa e coinvolgerebbe le banche nel processo, in un‟ottica di
divisione dei rischi. Naturalmente la re-ingegnerizzazione finanziaria
degli interventi dovrebbe essere inquadrato in un‟ottica strategica di
accordi con specifici istituti di credito nel quadro del Piano
dell‟Innovazione.
6. Modalità di
rendicontazione
delle spese
Sulla scia di quanto è previsto nei nuovi regolamenti ((cfr. art. 57 e
allegato IV della proposta di reg. generale del 6 ottobre 2011
COM(2011) 615) si suggerisce di prevedere in maniera massiccia:
rimborso dei costi ammissibili effettivamente sostenuti e pagati
unitamente, se del caso, a contributi in natura e ammortamenti;
tabelle standard di costi unitari;
somme forfettarie non superiori a 100 000 EUR di contributo
pubblico;
finanziamenti a tasso forfettario, calcolati applicando una
determinata percentuale a una o più categorie di costo definite.
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 75
7. Sistema di
verifica e
monitoraggio
Il sistema degli indicatori e del monitoraggio dovrà essere costruito
ex-ante e trovare piena rispondenza nelle informazioni che si
richiedono alle imprese anche in fase di predisposizione, tutto questo
al fine di avere dati e informazioni per successive valutazioni
controfattuali. Questo meccanismo, nel nuovo periodo di
programmazione, sarà oltremodo utile anche ai fini della premialità,
in modo da avere un sistema di misurazione della performance
efficace e a basso costo (cfr. art. 18 e allegato IV della proposta di reg.
generale del 6 ottobre 2011 COM(2011) 615).
8. Sistemi
premiali e buone
pratiche
È utile che il sistema futuro degli incentivi introduca anche una
cultura dell‟eccellenza e quindi l‟introduzione di sistemi di premialità
sia finanziaria che reputazionale: in questa sede se ne suggeriscono in
particolare due:
a) MARCHE STAR: nell‟ambito dell‟evento regionale dell‟innovazione
(come in parte è stato già fatto) deve essere un momento dove chi ha
fatto bene venga riconosciuto. Quindi sarebbe interessante poter
premiare con riconoscimento (sulla scia di quello che già si fa in
Europa) MARCHE STAR di tipo reputazionale da assegnare al
miglior progetto innovativo (o ai migliori 3 progetti) valutato da una
giuria indipendente (magari composto anche dalle associazioni).
b) VOUCHER per ulteriori risorse europee. Ai progetti più
promettenti dovrebbe essere riconosciuto un voucher con il quale
acquistare consulenze sul mercato per partecipare alle future attività
europee ricadenti nell‟ambito dell‟iniziativa faro l‟Unione
dell‟Innovazione.
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 76
ALLEGATI
A.1 L'APPROCCIO METODOLOGICO
L'allegato fornisce un approfondimento circa le metodologie e gli strumenti che il gruppo di lavoro
ha adottato nell‟ambito della valutazione degli effetti del programma. L'approccio metodologico e
le attività della valutazione strategica ed operativa fanno riferimento al dettaglio fornito nell‟ambito
dell‟offerta tecnica presentata in sede di gara. Le metodologie e gli strumenti sono l'esito anche
della discussione con: i componenti dello Steering Group del Piano di Valutazione del POR FESR
Marche 2007-2013; l‟AdG; il Servizio Industria, Artigianato ed Energia; gli esperti e i componenti
del Comitato Scientifico.
AA..11..aa OObbiieettttiivvii ee ttrriiaannggoollaazziioonnee ddeellllee mmeettooddoollooggiiee
L'obiettivo generale della valutazione è lo stimolo a processi di apprendimento collettivo, attraverso
una maggiore trasparenza ed accountability delle politiche, finalizzato ad un affinamento delle
politiche ed ad una riflessione pubblica. Dal punto di vista metodologico la Valutazione si basa su:
l‟integrazione delle varie metodologie (e.g. Triangolazione);
i risultati dei recenti studi (Regional Innovation Scoreboard -RIS, Ruics Umbria 2010,
Rapporto Unu Merit 2010, Rapporto Ismeri 2010);
i contributi di tipo istituzionale riguardo la Strategia Europa 2020 e i nuovi orientamenti di
programmazione.
La metodologia è concepita per valutare la capacità del programma di raggiungere i suoi obiettivi
strategici, nonché, più in generale, l'efficacia a medio e lungo termine della politica adottata. Il
gruppo di lavoro ha seguito due direttrici parallele: da un lato la valutazione quantitativa, quale
approccio standard di valutazione degli impatti dei fondi strutturali e, dall‟altro, una valutazione
qualitativa degli effetti più rilevanti generati sul territorio. L‟analisi valuta sia i risultati e gli effetti,
laddove possibile, degli interventi sugli input (es. spese in ricerca e sviluppo) e sugli output (es.
innovazione, occupati) dei processi innovativi attivati nell‟ambito dei progetti; sia gli eventuali
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 77
cambiamenti indotti nelle modalità attraverso le quali i soggetti beneficiari conducono le proprie
attività di ricerca e sviluppo e di innovazione. Per riuscire ad intercettare non soltanto gli output
finali dei processi innovativi ma anche i meccanismi con i quali questi sono stati raggiunti la nostra
metodologia utilizzerà una triangolazione di strumenti diversi:
analisi desk, finalizzata a descrivere gli elementi preliminari alla valutazione;
analisi di impatto statistica, utile a verificare gli impatti e i risultati;
analisi dei casi studio, utile a spiegare i meccanismi che hanno generato o bloccato i processi
innovativi.
Figura A.1.a Triangolazione degli strumenti metodologici
Da notare il carattere combinato dei due approcci – quello qualitativo e quello quantitativo – nel
formulare giudizi di sintesi e articolati sugli effetti prodotti dal programma a livello territoriale.
Vanno evidenziati alcuni limiti per l'analisi degli effetti degli interventi:
molte delle operazioni suscettibili di analisi si sono concluse da poco, o sono ancora in corso di
svolgimento;
la numerosità delle operazioni finanziate dai singoli interventi è in molti casi ridotta e può
rendere inadeguata l‟adozione di metodologie di analisi puramente statistico inferenziale;
le ipotesi che verranno fatte per isolare il gruppo di controllo attraverso lo statistical matching
sono derivate dall'esperienza in letteratura, ma non riconducono necessariamente alla
costruzione di un modello strutturale o matematico di causa-effetto.
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 78
Il processo di valutazione si è diviso in due parti: la valutazione operativa che utilizza come
principali strumenti di valutazione: l'analisi desk e documentale. La valutazione operativa verifica
l‟avanzamento procedurale, finanziario e fisico, analizza gli indicatori ai fini di un‟eventuale e
futura revisione. La valutazione strategica invece adotta diversi strumenti: l'analisi desk e
documentale, l'analisi statistica d‟impatto e il caso di studio. Gli obiettivi sono l'analisi degli
interventi in termini di addizionalità comportamentale e quantitativa (“Le imprese finanziate sono
più innovative grazie all‟intervento?”), l'analisi della sostenibilità degli interventi, dei meccanismi
virtuosi per la produzione di innovazione, dell'efficacia (tangibile e intangibile). Nell‟ambito
dell‟analisi qualitativa, l‟approfondimento valutativo si concentra sul grado di efficacia del supporto
pubblico nell‟influenzare la direzione e la condotta della ricerca e dell‟innovazione a livello
aziendale.
Gli studi relativi all‟impatto dei finanziamenti pubblici a ricerca ed innovazione incontrano
generalmente due problematiche principali, tra loro correlate: la così detta fallacia di progetto,
ossia la difficoltà a distinguere tra un singolo progetto finanziato e l‟impegno aziendale innovativo a
più lungo termine di cui è parte; problemi di misurazione ed attribuzione: cioè difficoltà nella
definizione degli effetti da misurare e dell‟attribuzione degli stessi all‟intervento pubblico. In questo
senso, nell‟ambito dell‟analisi qualitativa, il gruppo di lavoro intende adottare un‟accezione ampia
della prospettiva comportamentale, riferita quindi non solo al singolo progetto ma volta ad
analizzare come il sostegno pubblico interagisce con ed influenza le strategie e le capacità delle
imprese beneficiarie, e distinguendo tra livello operativo e strategico.
AA..11..bb AAnnaalliissii ssttaattiissttiiccaa eedd eeccoonnoommeettrriiccaa
L‟analisi statistica fa riferimento alle tecniche dell‟inferenza: essa cerca di quantificare, a partire da
un campione, le caratteristiche o tendenze di fondo di una popolazione “madre”. Nella valutazione
dell'Asse 1 si stima il beneficio degli interventi al fine del raggiungimento degli obiettivi di
programma. Tale valutazione cercherà di stimare gli effetti “netti” delle variabili d‟interesse,
isolando le influenze di contesto esterne alla programmazione. La stima è stata svolta su un
campione tratto da un'indagine con questionario, predisposto in partenariato con
l‟Amministrazione, presso le imprese beneficiarie degli interventi co-finanziati dal FESR e presso
una popolazione “contro-fattuale” ( ammesse alle graduatorie di finanziamento, ma non
finanziate). Sono state escluse le imprese non ammesse ai bandi sia per ragioni di disponibilità di
dati anagrafici sia per predisporsi all'analisi di un campione che avesse una minima omogeneità al
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 79
suo interno. L'analisi controfattuale è utile a rispondere a domande di valutazione del tipo:
“l‟intervento ha fatto la differenza?” e “le imprese finanziate migliorano la loro performance (in
termini di variabile output)?”.
La fattibilità dell‟utilizzo dell‟analisi controfattuale dipende dallo stato di avanzamento dei progetti,
dalla numerosità del campione dei beneficiari previsti per ogni tipologia di intervento, nonché dalla
numerosità degli ammessi non beneficiari, che costituiranno il campione di controllo. Le tecniche
utilizzate per l'analisi controfattuale sono:
l‟analisi intorno alla soglia (del punteggio di graduatoria), nota come Regression Discontinuity
Design (RDD);
lo statistical matching.
Il RDD individua due sotto popolazioni: una composta dai progetti ammissibili beneficiari (o dalle
imprese ammissibili e beneficiarie) ed una dai progetti ammissibili marginalmente non beneficiari
(o dalle imprese ammissibili marginalmente non beneficiarie), che rappresenta il gruppo di
controllo controfattuale. L‟ipotesi di base di questo approccio sta nel fatto che, attorno al punto di
discontinuità (individuato attorno al punteggio di esclusione per i non beneficiari), le imprese
siano abbastanza simili. Questo è possibile se le imprese non possono completamente influire sulle
graduatorie. In questo senso, l‟efficacia dell‟intervento, cioè l‟addizionalità si misura in una
differenza significativa, in termini di variabile output, tra le imprese marginalmente ammesse
rispetto a quelle marginalmente non ammesse. L'applicazione di tale approccio è a livello di
intervento e i suoi risultati dipendono strettamente dalla numerosità campionaria. I risultati di tale
approccio non sono riportati nel rapporto perché poco significativi dal punto di vista statistico e per
la ridotta numerosità campionaria per alcuni interventi.
L‟addizionalità può essere analizzata costruendo il gruppo controfattuale in maniera diversa,
ovvero non necessariamente attorno ad una soglia. Un altro modo può essere quello di verificare gli
effetti complessivi della performance aziendale, tenendo conto delle imprese finanziate e delle
imprese non finanziate, ma le cui prestazioni hanno lo scopo di approssimare “quello che le
imprese finanziate avrebbero fatto senza l‟intervento”. Trovare imprese di questo tipo è senza
dubbio difficile: soprattutto è difficile riuscire a selezionare imprese che abbiano caratteristiche
molto simili a quelle finanziate. Si ipotizza dunque che la differenza nella performance dei due
gruppi può essere dovuta a due fattori: le differenze di partenza e gli effetti del progetto. "Depurata
la performance aziendale" dalle differenze si isolano così gli effetti dei finanziamenti. Una tecnica
utilizzabile per affrontare e tentare di risolvere questo problema è la procedura dell‟abbinamento (o
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 80
matching) statistico22. La metodologia dello “Statistical Matching” consiste nel creare ex post un
gruppo di controllo statistico composto dai soggetti non trattati simili nelle caratteristiche
osservabili e, su questa base, valutare l‟effetto della politica eliminando gli effetti fissi d‟impresa ed
escludendo gli outliers. Per i dettagli sull'approccio si veda il Box…. (…).
Box A.1.a Approccio operativo per l'analisi econometrica
Problema da affrontare: la misurazione dell‟effetto è problematica poiché consiste in un confronto fra la
variazione della variabile risultato della politica, fra le imprese agevolate e le stesse qualora non fossero state
agevolate (situazione controfattuale
Soluzione: Introduzione di un‟ipotesi di identificazione, ovvero, i dati pre-intervento sono “sufficienti” per
ricostruire la situazione controfattuale, cioè per costruire il gruppo di controllo “presso i non trattati”, i non
beneficiari dell‟intervento.
Individuazione delle variabili ex-ante
Stima del Propensity score che indica la probabilità che l‟impresa riceva gli incentivi in base alle
caratteristiche di cui sopra
Eliminazione degli outliers, ovvero delle imprese “difficilmente” confrontabili per PS troppo diversi
Scelta della variabile risultato (se è vero che l‟obiettivo dell‟aiuto è “creare posti” nelle piccole imprese,
non ne cessariamente è la stessa cosa per il benessere collettivo)
Stima dell‟effetto, ovvero del beneficio dell'intervento, dato dalla differenza fra la variabile risultato nel
22 Per una trattazione in italiano si veda Gli effetti occupazionali delle politiche di aiuto alle imprese: una
valutazione comparativa tra diverse modalità di agevolazione Daniele Bondonio Dipartimento POLIS,
Working paper n. 101, novembre 2007, Impact identification strategies for evaluating business
incentive programs di D. Bondonio, Dipartimento Polis, Working paper n. 145, Luglio 2009; “Valutare
gli effetti delle politiche pubbliche: metodi e applicazioni al caso italiano” a cura di A.Martini, L. Mo
Costabella, M. Sisti. Del Formez. Ulteriori riferimenti sono: Bondonio D. (2009), Impact Identification
Strategies for Evaluating Business Incentive Programs, Università del Piemonte Orientale, Bondonio
D. (2007), Gli effetti occupazionali delle politiche di aiuto alle imprese: una valutazione comparativa
tra diverse modalità di agevolazione, Working paper n. 101. Becker O. S., Ichino A. (2001), Estimation
of average treatment effects based on propensity scores, Stata Journal. Luigi De Iaco L., Fantozzi D.
(2010), Metodi quantitativi per la valutazione della politiche Pubbliche, Istat
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 81
tempo dei beneficiari e dei non beneficiari al netto di variabili ex-ante (effetti fissi di impresa).
Per ulteriori dettagli si veda l'Allegato A.4.
AA..11..cc AAnnaalliissii ddeellllee bbuuoonnee pprraattiicchhee aattttrraavveerrssoo ii ccaassii ddii ssttuuddiioo
L‟identificazione ed analisi delle buone pratiche consente di rendere disponibili informazioni per
una migliore comprensione delle modalità con le quali i progetti selezionati hanno partecipato in
modo positivo al conseguimento degli obiettivi di programma. A questo proposito fornisce il
“tassello” necessario alla comprensione delle modalità con le quali i progetti, nella loro diversità,
convergono a rafforzare la logica di programma. L‟analisi delle buone pratiche fornisce inoltre
elementi più operativi sulla governance dei progetti, individuando quei fattori di successo che
possono fungere da modello per l‟attuazione dell‟intero parco progetti.
Il gruppo di lavoro ha definito dei criteri chiave per l‟individuazione dei casi di studio:
“avanzamento fisico e finanziario”, con l'obiettivo di scegliere dei progetti già chiusi o per i quali
sia possibile condurre una valutazione;
“rappresentatività”, che riguarda, da un lato, la numerosità di casi per intervento, e, dall‟altro,
la dimensione dell‟impresa. Ogni intervento valutato è rappresentato almeno in un'unità, in
qualche caso addirittura tre (Filiere Tecnologiche) per cogliere al meglio la caratterizzazione del
progetto;
“livello complessità”, riconducibile all‟importanza del Progetto in termini di spesa finanziata a
livello di impresa;
“interesse e tematiche regionali”, è un ulteriore criterio che consente di selezionare il caso di
studio più facilmente riconducibile agli ambiti e le ipotesi di ricerca / valutazione legate alla
politica regionale per l‟innovazione e all‟Asse 1. Fra questi rientra la verifica di addizionalità e
sostenibilità della costruzione delle reti, fra impresa e Università, fra imprese e della creazione
di nuovi posti di lavoro.
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 82
Figura A.1.a - Criteri di scelta dei casi studio
AA..11..dd FFoonnttii ddii iinnffoorrmmaazziioonnee
Per lo svolgimento delle attività di valutazione, il gruppo di lavoro ha utilizzato le fonti seguenti:
Sistema informativo Sigfrido, per quanto riguarda lo stato di avanzamento degli interventi e
delle operazioni, e le caratteristiche anagrafiche di progetti e beneficiari;
Sito web Marche Innovazione (www.marcheinnovazione.it), relativamente alle caratteristiche
anagrafiche di progetti e beneficiari;
Documentazione fornita dall‟AdG e dall‟Amministrazione Regionale, relativamente al
programma, agli interventi ed alle procedure di attuazione;
Documentazione rilevante proveniente da altre fonti (UVAL/MEF, vari Ministeri, ISTAT, ecc,);
Interviste ai e focus group con responsabili di intervento, e ad altro personale all‟interno
dell‟Amministrazione Regionale;
Interviste ai beneficiari, con particolare riferimento all‟analisi quantitativa e qualitativa degli
impatti.
Di seguito si forniscono gli strumenti analitici che sono stati utilizzati per reperire ulteriori
informazioni direttamente, in particolare il questionario ed il toolbox, ovvero l'insieme di domande
che hanno guidato le interviste dei casi di studio.
Avanzamento fisico e finanziario (progetti chiusi)
Rappresentatività (2 per intervento,
dimensione impresa)
Livello complessità
Interesse tematiche regionali
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 83
Figura A.1.b Questionario inviato alle imprese
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 85
Figura A.1.c Toolbox casi di studio
0. CONTESTO DI RIFERIMENTO
(1 pagina e 1/2)Fonti di inform azioni Dom ande Risposte
tipologia di prodotti
mercato e settore
vantaggio comparativo dell'impresa
principali clienti
posizione nella filiera
competitor
principali imprese
livello di specializzazione
ruolo delle associazioni e delle istituzioni
congiuntura
Contesto dell'Attiv ità (risorse / obiettiv i)
Intervento / i del Por (Titolo / risorse richieste,
ammissibili, finanziate)
Altri documenti di programmazione
Graduatoria e Bando
MAT ERIALE MULT IMEDIALE
pagina web dell'impresa
ripresa distretto
foto prodotti
0.1 Mercato di riferim ento dell‟azienda
0.2 Distretto e area produttiva
0.3 Contesto di policy
Sito WEB dell'impresa,
Impresa leader
associazioni patronali/ letteratura
Documenti di Programmazione e Bando
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 86
1. Descrizione progetto Fonti di
informazioni
Domande Risposte
Titolo Completo del Progetto
Denominazione impresa Leader
Telefono
Indirizzo e Comune sede produttiva
Provincia sede produttiva
Indirizzo e Comune sede legale
Provincia sede legale
Fatturato 2010
Occupati (inclusi dipendenti, esclusi collaboratori) 2010
Appartenenza ad un Gruppo (italiano, straniero, misto)
Persona interv istata impresa Leader (ruolo: imprenditore, socio, dirigente,
impiegato, consulente... / impresa / codice Ateco/settore)
Persona interv istata altre imprese (ruolo/impresa/codice Ateco/settore)
Persona interv istata altre imprese (ruolo/impresa/codice Ateco/settore)
Persona interv istata altre imprese (ruolo/impresa/codice Ateco/settore)
Persona interv istata altre imprese (ruolo/impresa/codice Ateco/settore)
Persona interv istata Università (ruolo/Università/codice Ateco/settore)
Budget totale
% cofinanziamento
budget impresa leader
budget II impresa
budget III impresa
budget IV imprresa (o UNIV)
tipologia investimenti (spese ricerca e spesa sv iluppo)
ambito di innovazione (meccanica avanzata, nuovi materiali, ICT, ….)
Descrizione attiv ità
Obiettiv i di competitiv ità
Esternalità positive
1.1 Anagrafica del progetto e
Descrizione dei partners
Proposta progettuale
(solo a residuo
impresa leader e in
parte direttamente
dall'interv ista)
Scheda Progetto
Proposta progettuale
(solo a residuo
impresa leader e in
parte direttamente
dall'interv ista)
Scheda del Progetto
Scheda del Progetto /
sito Web
1.3 Ouput del progetto
1.2 Quadro econom ico del progetto
1.4 Obiettivi del progetto
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 87
Descrizione effetti (1 pagina) Fonti di
inform azioni
Dom ande Risposte
Fattori di successo
Lezioni Apprese
A seguito del progetto, si è
registrato un aumento del fatturato
(al netto degli effetti della crisi)?
A seguito del progetto, si è
registrato un aumento degli
investimenti(al netto degli effetti
della crisi)?A seguito del progetto, si è
registrato un aumento degli
investimenti in Ricerca e Sv iluppo
/ Macchinari (al netto degli effetti
della crisi)?
2.2 Effetti sul credito Interv ista
L'intervento è serv ito per
migliorare la posizione negoziale
con il sistema creditizio?
Incrementi sul mercato interno
Incrementi sul mercato estero
Rapporti con altre imprese
Rapporti con l'università
Rapporti con istituzioni
Rapporti con associazioni di
categoria
Rapporti con clienti/fornitori
Personale formato / laureato
Addetti R&S
occupazione (collaboratori /
dipendenti nuovi)
Innovazioni organizzative
Innovazioni in ambito Ict
Innovazioni di processo
Innovazioni di prodotto
Licenze, marchi, domini web
Brevetti
Interv ista
Interv ista
2.4 Effetti sul capitale relazionale
(perm anenti e m om entanei)
2.1 Effetti sul fatturato
2.3 Effetti sul m ercato e sull'export
2.6 T ensione/attenzione
all'innovazione
2.5 Effetti sul capitale um ano
(perm anenti e m om entanei)
2.0 Fattori di successo/lezioni appreseInterv ista e in parte
nostra sintesi
Interv ista
Interv ista
Interv ista
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 88
Descrizione im plem entazione (3 - 4
pagine)
Fonti di
inform azioni
Risposte
3.1 Progettazione Interv ista
3.2 Governance della rete con partners
interni / esterni nelle fasi di: ideazione,
progettazione, im plem entazione,
organizzazione, m anagem ent
Interv ista
Soluzioni intraprese
3.3 Problem i incontrati/ soluzioni
intraprese: partnership e leadershipInterv ista
Dom ande
Problemi Incontrati
Rapporti con l'università
Rapporti con altre imprese (leadership)
qual è il problema per cui il processo è stato
attivato ed il progetto realizzato?
a quali bisogni corrisponde il progetto?
come è nata l'idea? (il progetto era già esistente?)
Rapporti con istituzioni
Rapporti con associazioni di categoria
Ruolo ufficio Progettazione interno
Rapporti con clienti/fornitori
Valutazione Innovazione Marche, Rapporto Finale t33 snc // Pagina 89
Sostenibilità /
T rasferibilità
Fonti di
inform azioni
Dom ande Risposte
Si è verificata (o si prevede) una
continuazione del progetto (in termini di
risultati fisici) dopo il finanziamento ?
I partners del progetto continuano la loro
strategia di partenariato anche dopo il
progetto ? Il partenariato era pre-
esistente?
Ci sono elementi del progetto applicabili
per altri progetti? Descriv ili
Quali cambiamenti potrebbero essere fatti
per "trasferire" i risultati altrove ?
4.3 Utilizzo di più
fondiintervista
E' stato utile potere accedere a più fonti di
finanziamento regionale? Si nota una
differenza nella forma di finanziamento fra
i vari interventi?
4.1 Sostenibilità
4.2 T rasferibilità
intervista
intervista
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 90
A.2 DEFINIZIONI DI INNOVAZIONE E ANALISI DEI BISOGNI
L'allegato presenta il quadro degli indicatori di programma e poi i vari approcci
all'innovazione, tutti compatibili con il Manuale di Oslo alla base del Por e del Mapo in
attuazione del Programma. I principali riferimenti degli approcci sono:
Il RIS, Regional Innovation Scoreboard 2004-2006 della Commissione Europea;
Il Ruics Umbria (2010), dal nome del rapporto curato dal 2004 dall‟area della
Programmazione strategica e socio-economica della Regione Umbria;
Il rapporto Unu-Merit (2010);
Il rapporto Ismeri-Italia (2010);
Lo studio Nesta, che non fornisce informazioni prescrittive per il sistema marchigiano,
ma una serie di indicazioni metodologiche ed operative per completare l'analisi
dell'innovazione a livello aziendale ed in particolare nei settori cosiddetti tradizionali.
AA..22..aa QQuuaaddrroo ddeeggllii iinnddiiccaattoorrii nneell pprrooggrraammmmaa
La ricostruzione del quadro degli indicatori è stata utilizzata anche nell‟ambito del Pilot TEST
condotta dall‟UVAL e Commissione per il quale la Regione Marche rappresenta un caso
pilota per fornire indicazioni per la futura programmazione post 2014. La ricostruzione
prende prima in esame l‟evoluzione del set degli indicatori rispetto alla passata
programmazione e poi esamina come questi sono stati redatti per il presente POR Marche.
Gli indicatori dei programmi finanziati dal FESR nella Regione Marche hanno subito nei tre
diversi periodi di programmazione (1994-1999, 2000-2006, 2007-2013) un‟evoluzione in
base anche ai diversi layout di programmazione.
Box A.2.a Indicatori di contesto
Il DOCUP 5b 94/99 fornisce un‟ampia illustrazione del contesto (aspetti demografici, settore agricolo,
risorse ambientali, industria, terziario, turismo, settore industriale e artigianale, formazione). Le
informazioni sono per lo più qualitative e descrittive. Esiste un‟appendice statistica con informazioni
su base provinciale e distrettuale circa gli abitanti e il livello di industrializzazione. La valutazione ex
ante fornisce ulteriori informazioni addizionali. Le fonti principali sono ISTAT (censimenti generali
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 91
1981 e 1991) ed elaborazioni della società di assistenza tecnica (Agriconsulting).
Il DOCUP 2000 – 2006 contiene un‟analisi dettagliata del contesto prevedendo i seguenti specifici
campi di indagine: aria e qualità dell‟aria, risorse idriche, suolo e sottosuolo, rifiuti, ecosistemi
naturali, rischio industriale e prevenzione, mobilità e traffico, turismo, energia, patrimonio storico e
culturale. Nella descrizione sono massicciamente disseminati dati e analisi di tipo statistico ed
economico ma non sono presentati sotto forma di indicatori “baseline” e non esiste un quadro di
insieme di sintesi. Soprattutto non è sempre chiara e definita la correlazione tra strategie del DOCUP e
le informazioni contenute nel contesto. La fonte principale è l‟ISTAT (censimento intermedio 1996).
Il POR 2007-2013, invece, è complessivamente meno ricco di informazioni e dati del precedente.
Prevede un capitolo specifico dedicato agli indicatori statistici che coprono i seguenti aspetti: prodotto
interno lordo, produttività del lavoro, valore aggiunto pro capite, capacità di esportazione, livelli di
istruzione, occupazione, turismo, cultura, infrastrutture, copertura banda larga, accessibilità e R&S. La
maggior parte degli indicatori riportano i dati a livello regionale, Centro Italia, nazionale, europeo. Il
POR contiene anche una tabella sintetica riassuntiva che oltre a riportare in maniera sinottica tutti gli
indicatori di contesto, evidenzia anche quelli correlati ai possibili impatti del POR. Per questi
indicatori sono forniti target di riferimento. Le fonti sono molteplici: ISTAT, APAT, EUROSTAT,
TAGLIACARNE, OSSERVATORIO BANDA LARGA, Sistema Informativo Statistico Regionale e
Autorità Ambientale. nearest neighbor matching (tecnica di abbinamento: selezione di unità non
trattate).
Box A.2.b Indicatori di Programma
Il DOCUP 5b 94/99 fornisce per ogni misura un set di indicatori per lo più di realizzazione fisica. I
target di realizzazione fisica sono quasi sempre quantificati. E‟ stato anche stimato l‟impatto netto
incrementale complessivo del Programma in termini di valore aggiunto e occupazione (creata e
mantenuta). Il metodo prevede che per ogni misura: i) si identifichi in dettaglio il tipo di interventi
previsti ii) si stimi il numero degli occupati di cantiere e di gestione iii) il reddito incrementale medio
creato iv) il valore aggiunto complessivo. Il DOCUP 2000 – 2006, prevede indicatori, in linea
generale, di impatto con target quantificato per ogni obiettivo specifico ( 26 in tutto) e una baseline (in
genere di fonte statistica). Non tutti i target e le baseline sono identificati e quantificati. Inoltre il
programma fornisce un set di indicatori per misura non distinti però per realizzazione, risultato e
impatto. Il DOCUP 2007-2013, ha una sezione dedicata agli indicatori di “impatto globale” dove per
ogni asse sono forniti 2-3 indicatori. Per ogni indicatore è descritta i) la fonte, ii) il metodo di calcolo,
iii) il target. Per ciascun obiettivo specifico (attività) di ogni asse sono previsti indicatori di
realizzazione e risultato. Anche in questo caso, per ogni indicatore è descritta i) la fonte ii) il metodo di
calcolo iii) il target.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 92
Nei tre cicli di programmazione si assiste ad un‟evoluzione quantitativa e qualitativa nella
definizione degli indicatori e in particolare:
a livello di contesto, gradualmente si incrementa il numero di dati statistici. Nell‟ultimo
periodo è evidente lo sforzo di collegarli con la strategia dell‟asse;
il numero delle fonti dati aumenta e si evidenzia la capacità interna di produrre ed
elaborare statistiche;
la quantificazione dei target diventa gradualmente più sofisticata e specifica rispetto agli
obiettivi propri del programma;
i soggetti “tecnici” coinvolti aumentano (Servizi Regionali Statistici, Autorità di Gestione,
Autorità Ambientale);
si registra un‟attenzione più spinta alla robustezza delle stime e alla trasparenza delle
modalità di calcolo dei target.
Gli indicatori dei programmi finanziati dal FESR nella Regione Marche hanno subito nei tre
diversi periodi di programmazione (1994-1999, 2000-2006, 2007-2013) un‟evoluzione in
base anche ai diversi layout di programmazione. La definizione del set degli indicatori è
avvenuta nella fase finale di redazione del POR ed è stata elaborata seguendo strettamente le
indicazioni metodologiche della Commissione e in stretta collaborazione con il rapporteur. Le
caratteristiche fondamentali dell‟approccio seguito sono state:
tre dimensioni: realizzazione, risultato e impatto. Rispetto alla gerarchia strategica degli
obiettivi: gli indicatori di realizzazione e risultato sono legati a gli obiettivi operativi
(attività) e quelli di impatto alle priorità di Programma e trasversali della Commissione;
un numero limitato di indicatori: (meno di 100 complessivamente);
l‟utilizzo del sistema di monitoraggio per la popolazione degli indicatori di risultato e
realizzazione;
l‟impiego della valutazione ex ante e in itinere per la quantificazione degli indicatori di
impatto;
l‟integrazione sistematica dei core indicator della Commissione.
Gli indicatori di impatto sono presenti in numero contenuto. Tutti gli indicatori di contesto
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 93
sono correlati con quelli di impatto di cui diventano anche le rispettive baseline. Per
indicatori di impatto relativi alle emissioni (CO2) e all‟occupazione, il legame al contesto
rende più evidente la magnitudo (scarsa) degli effetti del Programma. Nella fase iniziale di
redazione del documento, la Commissione ha lasciato un grado di libertà maggiore nella
definizione degli indicatori e nelle modalità di inserimento (ad esempio non quantificando i
target ma definendo dei trend). Successivamente la Commissione è intervenuta in maniera
più netta.
Per gli indicatori di risultato e realizzazione, i target sono stati definiti attraverso:
i costi medi e le serie storiche (del DOCUP Marche e di altre regioni del Centro Italia)
soprattutto per gli aiuti alle imprese (asse I);
stime ingegneristiche per gli impianti energetici (asse II);
la pianificazione regionale per la banda larga (asse III);
stime tratte dai progetti esecutivi delle grandi infrastrutture dei progetti di trasporto (asse
IV);
stime dell‟Autorità Ambientale per progetti di bonifica (asse V).
Gli indicatori sono stati elaborati dall‟Autorità di Gestione in stretta collaborazione con
l‟ufficio statistico. Tutti i target sono stati poi condivisi con i servizi responsabili di
attuazione. Gli indicatori sono stati poi sottoposti al partenariato locale nell‟ambito di tavoli
di concertazione e al Consiglio Regionale nell‟ambito della più generale concertazione del
POR.
Sono occorse due variazioni del set degli indicatori:
nel 2009, in seguito alla rimodulazione post crisi, gli interventi a favore delle imprese
(asse I) sono stati riformulati e gli indicatori ridefiniti in caso di rimodulazione
finanziaria superiore al 10%. Anche in funzione dei tempi ristretti, l‟indicatore è stato
nuovamente stimato, in accordo con i servizi di DG REGIO, proporzionalmente alla
variazione finanziaria dell‟intervento di riferimento. Rispetto all‟asse I, il 30% del totale
degli indicatori sono stati ridefiniti;
nel 2010, alcuni (pochi) indicatori sono stati variati sempre in funzione di una
rimodulazione finanziaria per asse.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 94
Nell‟attuale fase di implementazione i due principali canali di raccolta delle informazioni
sono le attività di Monitoraggio e Valutazione. Per il monitoraggio, un importante strumento
operativo entrato in funzione quest‟anno è il sistema informatico SIGFRIDO attraverso il
quale transitano tutte le informazioni del programma. L‟aggiornamento degli indicatori di
realizzazione e risultato è in funzione degli stati di avanzamento dei lavori (SAL). Il sistema
richiede al beneficiario o al responsabile di procedimento l‟inserimento delle informazioni e
quindi si produce un sistema di triggering tra dato finanziario e indicatore. Questo permette:
a) omogeneizzazione nel sistema di raccolta delle informazioni;
b) aggiornamento contestuale;
c) accesso “intelligente”ai dati.
Le attività di valutazione strategica (sull‟innovazione, sulle misure ambientali, sulle pari
opportunità) stanno invece elaborando e producendo le informazioni per gli indicatori di
impatto. Per l‟ambiente sono già disponibili, per l‟innovazione lo saranno a settembre, per le
pari opportunità entro l‟anno.
Alcune riflessioni:
c‟è un trade off tra la precisione della quantificazione dei target e il dettaglio del livello di
programmazione. Alcuni parametri (costo energia, costi tecnologici, ecc.) sono altamente
“volatili”;
i costi medi non sono uno strumento affidabile per gli incentivi alle imprese data l‟alta
variabilità delle modalità di aiuto (il Por non è un complemento di Programmazione);
le stime di tipo ingegneristico o basate sui progetti offrono basi più robuste;
i portatori di interesse non sono affatto sensibili alla questione indicatori;
la partecipazione del valutatore per portare valore aggiunto deve essere contestuale
all‟elaborazione del documento e non in fase di chiusura.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 95
AA..22..bb RReeggiioonnaall IInnnnoovvaattiioonn SSccoorreebbooaarrdd
Il RIS fornisce un‟analisi sintetica del posizionamento delle regioni europee relativamente al
tema dell‟innovazione, basata su un insieme di (sedici) indicatori raggruppati in tre categorie
(Allegato 1) :
enablers, ovvero le fondamenta, le basi di partenza per sostenere l‟innovazione (risorse
umane, finanza e supporto, organizzazione dei sistemi di ricerca);
le attività delle imprese, che concernono gli investimenti, le reti e l‟imprenditorialità, gli
asset intellettuali;
gli output, che mostrano come l‟innovazione si traduca in benefici per l‟economia nel suo
complesso.
Al fine di consentire una lettura del contesto marchigiano coerente con tale metodo, gli
indicatori sono ricondotti alla suddivisione enablers, attività, output, proposta dal RIS23. Per
quanto concerne:
gli enablers, le Marche risultavano nel 2004-2006 al di sotto della media europea rispetto
a tutti gli indicatori considerati dal RIS. Circa il livello di educazione terziaria e la quota di
laureati in discipline tecnico scientifiche della popolazione fra 20 e 29 anni, si registra
addirittura un calo nel periodo successivo. Per quanto riguarda la partecipazione alla
formazione permanente, si registra un calo dal 2006 al 2009, che colloca le Marche, a
fronte di una stabilità a livello nazionale, in una condizione di ritardo rispetto all‟Italia nel
suo complesso. Relativamente alla spesa pubblica in ricerca e sviluppo, nonostante
l‟aumento degli ultimi anni (sebbene inferiore rispetto a quello della quota privata), la
situazione permane peggiore rispetto al contesto italiano, nonostante questo abbia fatto
registrare un arretramento nel periodo 2004-2007. Si registra infine un aumento nella
23 Con riferimento agli indicatori relativi alle pre-condizioni che possono favorire ricerca ed
innovazione (enablers), va notato che si tratta nella maggior parte dei casi di variabili sulle quali
gli interventi finanziati dal POR FESR non hanno capacità di incidere. Ciò nonostante, si ritiene
importante presentarli per consentire una più completa comprensione della situazione regionale
relativamente al tema della ricerca e dell‟innovazione.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 96
quota di famiglie con utilizzo di Internet nel periodo 2006-2009, rispetto al quale le
Marche registrano una posizione di leadership nazionale.
le attività di impresa, le Marche risultavano nel 2004-2006 al di sotto della media
europea rispetto a tutti gli indicatori considerati, ottengono una valutazione
complessivamente “medio bassa”. Relativamente alla spesa privata in ricerca e sviluppo,
va registrata una crescita nel periodo 2003-2007. Sui Brevetti Epo e Epo in Ict si segnala
un importante aumento24.
gli output, le Marche sono al di sotto della media europea rispetto ad alcuni indicatori
considerati e ottengono una valutazione “medio bassa”. Al di sopra delle media europea si
collocano nel periodo 2004-2006 dove si registra comunque un miglioramento sia per
l‟occupazione in settori di medio alta ed alta tecnologia, sia per i servizi ad alta intensità
di conoscenza. La crescita si mantiene nel periodo 2005-2008 per gli occupati nel settore
manifatturiero ad alta e medio alta tecnologia e si mantiene la stabilità per l‟Occupazione
nel settore dei servizi ad alta tecnologia e “conoscenza intensa”, a fronte di una stabilità
del livello nazionale, rispetto al quale, le Marche hanno una posizione migliore, nel caso
del primo indicatore, e peggiore nel caso del secondo. Anche il dato del 2004 per la quota
delle PMI che introducono innovazioni di prodotto o processo è superiore alla media
europea.
Inoltre per quanto concerne il contesto, misurato dagli altri indicatori presenti nelle tabelle,
si registra:
una stagnazione dei seguenti indicatori per i quali le Marche rimangono dietro alla media
nazionale: la produttività del lavoro, la spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo nel
periodo 2003-2007, anche se aumenta nel periodo 2004-2007 e l‟indice Tagliacarne di
infrastrutturazione economica;
un miglioramento, circa la quota degli addetti alla Ricerca e Sviluppo e la diffusione della
banda larga nelle imprese, per la quale però permane un ritardo rispetto alla media
nazionale;
24 Secondo il database Eurostat, i brevetti nei settori ad alta tecnologia, ovvero quelli di tre tipologie :
computer e equipaggiamento automatizzato privato, ingegneria dei micro-organismi e genetica,
aviazione, tecnologie della comunicazione, semiconduttori, laser. I settori ICT si dividono in
quattro gruppi: telecomunicazioni, elettronica, computer e macchinari di ufficio ed altri settori
ICT.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 97
un arretramento rispetto alla nascita di nuove imprese ed all‟accumulazione di capitale,
per la quale permane un ritardo rispetto alla media nazionale. Si registra inoltre un calo
nel periodo 2006-2009, anche per effetto della crisi, delle esportazioni di prodotti high
tech e del Tasso di copertura del commercio di prodotti high tech, pur conservando una
condizione migliore rispetto alla media nazionale.
Tabella A.2.c Aggiornamento degli Indicatori di contesto da Offerta Tecnica
Denominazione Unità
Misura
Valore di
partenza
Valore
aggiornato
Tendenza Tipo
Laureati in discipline
tecnico scientifiche rispetto
pop 20-29 X 1000
No. 12,3 (2005) 11,82 (2007) ↓
Enablers
% spesa in R&S finanziata
dalle imprese
% 43,0
(2003)
51,5 (2007) ↑
Attività
Brevetti EPO (per milioni
di abitanti)
No. 43,6 (2003) 55,91 (2007) ↑
Attività
Brevetti EPO ad alta
tecnologia (per milioni di
ab.)
No. 1,8 (2003) 1,30 (2007)
↓
Attività
Produttività del lavoro EUR25
51,3 (2004) 51,1 (2009)
=
Contesto
Tasso di iscrizione netto al
registro delle imprese
numero
26
2,0 (2005) -0,51 (2009) ↓
Contesto
25 Il valore dell‟indicatore Produttività del Lavoro è dato da un rapporto che situa al: numeratore la
differenza fra “valore aggiunto ai prezzi base in migliaia di euro” – “valori correnti in migliaia di
euro”; denominatore la media annua in migliaia di unità di lavoro totali.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 98
Spesa in R&S in % del Pil % 0,68
(2003)
0,66 (2007) ↓
Contesto
Addetti alla R&S X 1000 a. No. 1,9 (2003) 3,04 (2007) ↑ Contesto
Fonte: nostre elaborazioni su dati Istat, InfoCamere, Eurostat, Database Ruics Umbria
Tabella A.2.d Aggiornamento con ulteriori Indicatori di contesto
Denominazione Unità
di
misura
Note Situazione
all’aggiorna
-mento
rispetto
all’Italia
Tipo Ris Trend
Marche
Trend
Italia
Popolazione con
istruzione post-
secondaria
No. Ruics
(2005-
2008)
Posizione
migliore
Enabler
↓ =
Partecipazione alla
formazione
permanente
(%) Ruics
(2006-
2009)
Ritardo Enabler
↓ =
Spesa pubblica in
R&S
(%) Ruics
(2004-
2007)
Ritardo Enabler
↑ ↓
Utilizzo di internet
da parte delle
(%) Ruics Leadership Enabler ↑ ↑
26 Il tasso riportato nella tabella è un numero reale, calcolato da un rapporto dove al numeratore si
trovano le imprese iscritte nell‟anno di riferimento meno le imprese cessate nell‟anno di
riferimento, al denominatore il totale delle imprese registrate nell‟anno precedente.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 99
famiglie (2006-
2009)
nazionale
Brevetti EPO in ICT No. Ruics
(2004-
2007)
Ritardo Attività
↑ ↓
Indice di diffusione
dei siti web delle
imprese
(%) Ruics
(2006-
2009)
Ritardo Attività
↓ ↑
Imprese attive in IT (%) Ruics
(2006-
2009)
Ritardo Attività
= ↑
Occupati nel settore
manifatturiero ad
alta e medio alta
tecnologia
(%) Ruics
(2005-
2008)
Posizione
migliore
Output
↑ =
Occupazione nel
settore dei serivizi
ad alta tecnologia e
“conoscenza
intensa”
(%) Ruics
(2005-
2008)
Ritardo Output
= =
Diffusione della
banda larga nelle
imprese
(%) Ruics
(2006-
2009)
Ritardo Contesto
↑ ↑
Esportazioni di
prodotti high tech
(%) Ruics
(2006-
2009)
Posizione
migliore
Contesto
↓ =
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 100
Tasso di copertura
del commercio di
prodotti high tech
rapporto Ruics
(2006-
2009)
Posizione
migliore
Contesto
↓ =
Indice di
infrastrutturazione
economica
Indice
(Italia =
100)
Tagliacar
ne (1999,
2004,
2007)
Ritardo Contesto
=
Accumulazione di
capitale
Ruics
(2004-
2007)
Ritardo Contesto
↓ =
Fonte: Nostre elaborazioni su dati Istat, InfoCamere, Eurostat, Database Ruics Umbria
AA..22..cc RRuuiiccss UUmmbbrriiaa
L‟aggiornamento del contesto può essere condotto attraverso altri indici sintetici che, pur
non rinviabili alla ripartizione proposta dal RIS, sono in grado di cogliere, integrando diverse
tipologie di indicatori, importanti caratteristiche relative alle dinamiche strettamente
innovative o più generalmente macro-economiche regionali.
E‟ importante rilevare come in alcuni casi tali indicatori siano utilizzati non solo al fine di
costruire dei ranking su base regionale, ma, attraverso tecniche di clustering, per definire
delle tipologie analitiche finalizzate ad identificare dei peer group regionali omogenei per
caratteristiche innovative. Tale approccio risulta particolarmente utile ai fini di una migliore
comprensione del contesto marchigiano, anche in vista del previsto orientamento delle future
politiche in una prospettiva di specializzazione intelligente.
Il Ruics Umbria è rapporto realizzato nel 2010, curato dal 2004 dall‟area della
Programmazione strategica e socio-economica della Regione Umbria Rispetto all‟analisi RIS,
il Ruics analizza sia ambiti legati più direttamente al tema innovazione (sotto-indicatore
RUIS) sia aspetti riconducibili al più ampio quadro macro-economico regionale (RUMES). Il
Ruics 2009 fornisce, dunque, una comparazione a livello nazionale delle performance
regionali in tema di competitività ed innovazione di particolare rilevanza per l‟
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 101
aggiornamento dell‟analisi di contesto. L‟analisi Ruics 2009 si basa su:
alcuni fattori specifici, cui corrispondono degli indici sintetici costruiti aggregando, a
differenza del modello RIS, anche variabili del contesto non strettamente legate
all‟innovazione (anche in considerazione del fatto che l‟analisi è allargata nel caso del
Ruics al tema della competitività);
la ricostruzione del trend regionale nel periodo 2005-2009, ovvero successivo all‟analisi
di contesto del Por, che utilizzava dati non più recenti del 2005. La tabella sottostante
sintetizza la performance tendenziale della regione Marche durante tale periodo.
Tabella A.2.e Tendenza Regione Marche per il periodo 2005-2009 relativamente ai
sotto-indicatori Ruics per il periodo 2005-2009
Denominazione Tendenza
Marche
RUIS – risorse umane =
RUIS – creazione di conoscenza ↑
RUIS - innovazioni finanziarie, di prodotto e di struttura di
mercati ↓
RUIS sintetico =
RUMES – apertura all‟esterno ↓
RUMES crescita economica ↓
RUMES ↓
Fonte: Nostre elaborazioni database Ruics 2009
L‟indicatore sintetico RUIS evidenzia una sostanziale stabilità. La migliore performance fra i
tre sotto indici che compongono il Ruis sintetico, si registra nell‟indicatore RUIS per la
creazione di conoscenza. Ciò è ascrivibile principalmente al dinamismo fatto registrare dalla
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 102
Regione negli ultimi anni - crescita della proporzione della spesa privata in ricerca e sviluppo,
dell‟attività di brevettazione, del numero di addetti alla Ricerca e Sviluppo -, ma è anche
dovuto al ritardo di partenza della Regione.
In termini di risorse umane la Regione Marche si mantiene stabile nel periodo considerato,
poiché presenta dati positivi in termini di crescita di occupazione nei settori avanzati, ma un
calo nelle variabili che riguardano l‟istruzione e la formazione, Si registra il calo sensibile
della quota di popolazione con istruzione post-secondaria, rispetto ad una stabilità della
tendenza nazionale. Le Marche mantengono comunque in questo ambito una collocazione
migliore rispetto al quadro nazionale. Le Marche registrano un calo invece per le innovazioni
finanziarie, di prodotto e di struttura di mercati. Nonostante la leadership nazionale
nell‟utilizzo di internet delle famiglie, si registra il calo degli indicatori di diffusione delle
nuove tecnologie fra le imprese e il calo della natalità delle imprese nonché del capitale di
rischio. Va sottolineato che, se la costruzione di questo indice sintetico fosse leggermente
rivista, riducendo la ponderazione di alcuni sotto-indicatori forse meno rilevanti come il
tasso di natalità delle imprese, il quadro per le Marche sarebbe probabilmente meno
negativo.
Il quadro macroeconomico restituito dal RUMES sintetico e dai sotto indicatori RUMES fa
registrare un calo per le Marche, che si inserisce però in una fase di crisi generalizzata. , Al
tempo stesso, gli indicatori RUMES confermano la caratterizzazione manifatturiera ed
orientata all‟export della Regione relativamente al contesto italiano, così come la posizione di
ritardo in termini di produttività, nonostante la crescita registrata nel periodo pre-crisi.
L‟indice sintetico RUICS colloca le Marche, per innovazione e competitività, , nella classe più
bassa del ranking, quale regione “in ritardo”, assieme alla Sicilia e alla Toscana. Le regioni
Leader dell‟innovazione sono invece Lazio, Emilia Romagna e Liguria. Gli Innovatori
Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. In recupero risultano Trentino,
Umbria, Abruzzo, Valle d‟Aosta, Sardegna, Calabria, Basilicata, Campania, Puglia e Molise.
AA..22..dd RRaappppoorrttoo UUnnuu -- MMeerriitt
Una lettura alternativa del posizionamento regionale emerge da uno studio condotto da
ETEPS AISBL - The network for European Techno-Economic Policy Support per la DG
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 103
Regional Policy27. Anziché interpretare l‟innovazione come un processo lineare basato sulla
ricerca, l‟approccio adottato dallo studio allarga la prospettiva di analisi per ricomprendere
nell‟analisi un insieme di condizioni legate al contesto sociale, economico ed istituzionale.
Quello che ne risulta è una struttura concettuale che evidenzia come il raggiungimento di un
impatto economico dalla “capitalizzazione” tecnologica e dall‟innovazione dipenda da
processi interattivi dinamici che coinvolgono individui, imprese ed istituzioni che assorbono,
applicano e diffondono la tecnologia. In tale ottica, un ampio numero di condizioni di sistema
risultano importanti per massimizzare l‟impatto dei processi di innovazione.
Tale nuovo paradigma riconosce inoltre una maggiore diversità nel potenziale regionale e
specificità nel patrimonio territoriale rispetto a quanto viene suggerito dai tradizionali
modelli centro-periferia che discriminano tra le regioni rispetto ad una sola dimensione: a
seconda cioè che beneficino o meno di processi di agglomerazione.
La posizione ed attitudine di ciascuna regione rispetto alla tecnologia ed alla conoscenza
viene messa in relazione a tre differenti dimensioni: accessibilità; capacità di assorbire
tecnologia e conoscenza; modalità attraverso le quali la conoscenza si diffonde a livello
regionale.
A sua volta, il posizionamento rispetto a ciascuna di tali dimensioni è collegato alla presenze
ed allo sviluppo di una serie di fattori sottostanti. Più in particolare, l‟accessibilità regionale –
e cioè l‟esposizione della regione alla nuova conoscenza ed alle nuove tecnologie - è legata a
fattori quali: infrastrutture locali, connettività, prossimità ai mercati, densità, governance
regionale, e qualità dei flussi informativi; oltre a incidenza degli istituti di conoscenza, ed
attività e reti in tema di ricerca e sviluppo, ed innovazione.
La capacità di assorbire conoscenza proveniente dall‟esterno dipende dal livello di
competenze, dalle attrezzature e dalle reti professionali che operano nella regione, così come
dalla disponibilità di servizi ad alta intensità di conoscenza e dall‟incidenza dell‟outsourcing.
Gli spillover di conoscenza da opportunità tecnologiche vicine e l‟interdipendenza tra
concorrenti rinforza ulteriormente la capacità di assorbimento. L‟internalizzazione di nuova
tecnologia e conoscenza dipende anche dal livello del capitale umano, mentre a sua volta la
formazione del capitale umano è guidata dall‟applicazione di nuove tecnologie.
27 Si veda per ulteriori dettagli ETEPS AISBL, The regional impact of technological change in 2020 –
Synthesis report, 2010.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 104
La diffusione di conoscenza e tecnologia si manifesta per lo più nei flussi di prodotti e
macchinari ad alta tecnologia, sia sui mercati di esportazione internazionali che nelle reti
locali acquirenti-fornitori, oltre che nei flussi di conoscenza „non commerciali‟. I legami tra
attività industriali e la ricerca e sviluppo pubblica e privata ha un‟importanza preminente nei
processi di diffusione della conoscenza. Anche gli investimenti esteri, il commercio
internazionale, la capacità di trovare nuovi mercati e la mobilità dei professionisti tra le
regioni e le specializzazioni tecnologiche, impattano sulla capacità di diffondere conoscenza.
Utilizzando una serie di indicatori statistici per rilevare le caratteristiche di ciascuna regione
relativamente ai tre ambiti di analisi (accessibilità, assorbimento e diffusione), e sulla base di
un analisi di cluster, lo studio sviluppa una tipizzazione analitica delle regioni europee
relativamente alla tematica dell‟innovazione. In particolare, vengono identificate sette
tipologie di regioni, a ciascuna delle quali corrispondono caratteristiche simili con riguardo
alla relazione tra cambiamento tecnologico e sviluppo (vedi Allegato 2). Il Rapporto inserisce
la Regione Marche fra le regioni “skilled technology” come 38 regioni in Germania, Nord
Italia e Austria. Queste regioni sono caratterizzate da:
una performance media per la capacità di assorbimento, diffusione e accessibilità alla
conoscenza;
una performance economica oltre la media;
una crescita economica sotto la media.
AA..22..ee RRaappppoorrttoo IIssmmeerrii
Il Rapporto Ismeri analizza le performance delle regioni europee relativamente a quattro
diversi fattori:
la conoscenza pubblica (public knowledge), funzione di: risorse umane altamente
specializzate e formate, spesa pubblica in R&S, occupazione di alta qualità. La ricerca e
sviluppo pubblica e l‟alta formazione sono legate ai servizi di alta tecnologia;
i servizi urbani (urban services), che dipendono dalla struttura dell‟economia
(composizione settoriale); i servizi urbani non sono associati con la ricerca e sviluppo, che
è più rilevante per l‟innovazione nella manifattura;
la tecnologia privata (private technology) dipendente da: Spesa in Ricerca e Sviluppo
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 105
privata, occupazione in scienza e tecnologia, occupazione in manifattura di alto livello.
Una specializzazione regionale prevalentemente agricola si collega ad una bassa spesa in
Ricerca e Sviluppo privata, principalmente riscontrabile nei settori manifatturieri;
le famiglie di apprendimento (Learning Families), dipendenti dalla quota di popolazione
al di sotto dei 10 anni: tale fattore può indicare un ambiente positivo per l‟apprendimento
e la partecipazione.
Su tale base, e attraverso l‟utilizzo di un‟analisi fattoriale, vengono distinte 11 tipologie di
Regioni: Learning, Central Techno, Local Science & Services, High Techno, Aging Academia,
Service Cohesion, Manufacture Cohesion, Rural industries, Low-Tech Government, Nordic
High Tech Learning, Science & service center.
La Regione Marche, insieme ad Umbria, Veneto e Trentino Alto Adige, sono classificate fra le
regioni High Techno ma, pur dimostrando un numero elevato di imprese innovative, non
sono caratterizzate dallo stesso grado di innovazione dei cluster presenti all‟interno di altre
regioni della categoria. Queste altre regioni ospitano infatti le industrie con tecnologie
maggiormente avanzate, collocate in Germania (Bayern and Baden-Wurtemberg) ed in Italia
(Lombardia) o in Francia. Veneto, Umbria, Abruzzo e Marche non sono “trainate” nel loro
modello di sviluppo né da Università particolarmente performanti né dalla presenza di poli
ad alta tecnologia. Si tratta inoltre di regioni che stanno sperimentando delle difficoltà ad
aggiustare le strutture produttive esistenti alle nuove sfide dei mercati globalmente integrati
e ai cambiamenti tecnologici.
In generale nell‟insieme di questo cluster definito High Techno, è molto importante la
tecnologia privata, si registra un alto livello di Pil procapite, sono deboli conoscenza pubblica
e learning familiies, ad esempio nella formazione continua. La crescita del Pil procapite è
attualmente bassa, e la disoccupazione non è fortemente mutata negli ultimi anni
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 106
AA..22..ff RRaappppoorrttoo NNeessttaa
Tali risultati possono essere efficacemente combinati con i contributi teorici del Manuale di
Oslo, ripreso nel MAPO del POR FESR Marche 2007-2013, che, oltre a focalizzare
sull‟innovazione tecnologica di prodotto e di processo (TPP), evidenzia28 la necessità di
considerare l‟innovazione in un senso più ampio, oltre l‟approccio lineare basato sulla ricerca
scientifica. Lo studio del 2007 del National Endowment for Science, Technology and the
Arts29 del Regno Unito, parte dal riconoscimento della debole performance fatta registrare
dal Regno Unito rispetto ad altre economie avanzate relativamente alle misure tradizionali di
innovazione. Concentra l‟attenzione sul fatto che l‟innovazione basata sulla ricerca non
rappresenta la sola dimensione importante dell‟innovazione per l‟economia nazionale, e che
l‟innovazione rilevante sembra differenziarsi da settore a settore. In particolare vengono
identificate quattro tipologie di “innovazioni nascoste30” a cui sono associati alcuni progetti
analizzati:
l‟innovazione che è identica o simile alle attività rilevate con gli indicatori tradizionali, ma
è generalmente esclusa dalle misurazioni (es. sviluppo di nuove tecnologie
nell‟esplorazione del petrolio). In tal senso il progetto della Orvietani Service è stato
predisposto con un'ottica di risparmio energetico e di riduzione dell'impatto ambientale
dell'etichettatura che è legata all'applicazione di nuove tecnologie nella stampa e per
l'incollatura. Tale innovazione è rilevante e non è trascurabile, sia perché ha messo in
moto una serie di innovazioni a grappolo nella filiera produttiva locale, sia perché
rappresenta l'unico modo di avanzare la produzione agli standard di qualità europei e
difenderla a fronte della competizione di costo dei paesi emergenti;
28 Si veda ad esempio la pubblicazione “Regions Matter – Econmic recovery, innovation,and
sustainable growth”, OECD, 2009.
29 Si veda per maggiori dettagli: NESTA, Hidden Innovation – How innovation happens in six „low
innovation‟ sectors, 2007.
30 Lo studio fa riferimento alla definizione dell‟US Advisory Committee on Measuring Innovation in
the Twenty-First Century Economy secondo cui l‟innovazione è “il design, l‟invenzione, lo
sviluppo e/o l‟implementazione di un nuovo o sostanzialmente modificato prodotto servizio,
processo sistema, struttura organizzativa o modello di impresa per il fine di creare nuovo
valore per i consumatori e ritorni finanziari per l‟impresa”.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 107
l‟innovazione senza una base scientifica e tecnologica, come quella relativa ai modelli
organizzativi e di impresa (es. nuovi contratti fra fornitori e clienti). In tal senso
l'organizzazione che viene promossa e potenziata dal progetto dello Scatolificio Maura per
fornire un ampio mercato in espansione delle scatole da giochi in piccoli lotti, crea un
elemento innovativo importante. Infatti, l'organizzazione dell'impresa, avviata con il
progetto del Por Fesr e grazie all'acquisizione del macchinario, ha radicalmente cambiato
le prospettive produttive e di competitività aziendali, sia per l'ampliamento di contratti
con fornitori e clienti anche in altri settori (come nella calzatura dove erano già esistenti),
sia all'organizzazione fisica dell'azienda, che si configura come "magazzino" permanente
per le aziende del territorio di cui è subfornitrice nella calzatura e in Francia di cui è
subfornitrice per la produzione di scatole da giochi;
l‟innovazione creata dalla combinazione di tecnologie esistenti (es. sistemi IT per il
funzionamento dei servizi bancari e finanziari). In tale caso lo Scatolificio Maura ha
utilizzato la tecnologia e la "customizzazione" della produzione legata al finanziamento
del Progetto regionale per le scatole da gioco per "trasferire" le competenze acquisite
anche sulla produzione di scatole "flessibili" che possono essere montabili e smontabili,
direttamente spedite e poi imballate e confezionate altrove. Un altro itneressante esempio
è quello della Principe di Bologna che con l'intervento moda ha predisposto tramite un
sistema di Information Technology un innovativo sistema di e-commerce ancora allo
stato sperimentale. Tale innovazione si inserisce in un processo produttivo artigianale e
punta a consentire all'azienda di raggiungere nuovi mercati, senza intermediari e
promuovendo in modo innovativo la qualità eccelsa del proprio prodotto;
l‟innovazione locale di piccola scala (Cottonclub) (es. quella incrementale che si fa nei
laboratori o nelle piccole imprese). L'azienda Cottonclub con un progetto precedente a
questo Programa Operativo, quindi con il progetto 598/Ricerca, qui valutato, e quello
altro finanziato di Trasferimento Tecnologico ha intrapreso un percorso di innovazione
incrementale, che, raffrontato ad altre aziende potrebbe essere trascurabile. Tuttavia il
processo di innovazione incrementale dell'ultimo decennio, rappresenta la principale
possibilità di tenuta economica e competitiva sul mercato italiano ed estero. Questo
processo ha consentito di passare da una gestione ed una progettazione completamente
affidata all'intervento diretto dei lavoratori, ad una parziale meccanizzazione che
consente un elevato risparmio di costi di materie prime e di tempo, una riduzione del
time to market, la customizzazione del prodotto e l'assunzione di un ingegnere che
rappresenta la figura professionale cruciale per la prosecuzione dei processi di
innovazione.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 108
AA..22..gg AAggggiioorrnnaammeennttoo ddeellll''aannaalliissii SSwwoott
La ricostruzione delle dinamiche socio-economiche e l‟aggiornamento della SWOT del POR
FESR 2007-2013, in particolare dell‟ambito “Imprese e Innovazione”, sono riassunti in
tabella31.
Tabella A.2.f Aggiornamento Swot POR FESR 2007-2013
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
Casi di successo di imprese spin off in settori
fortemente innovativi
Netto miglioramento dell‟accessibilità telematica
delle famiglie, per cui le Marche sono leader
nazionali
Rilevante dinamismo delle imprese con più di 50
addetti per la ricerca (superiore alla media
nazionale)
Nei livelli pre-crisi si registra una crescita relativa
dell‟occupazione manifatturiera alta e medio alta
tecnologicamente (quella high-tech è invece
altalenante)
Confermata forte vocazione imprenditoriale ( 17%
dei distretti industriali italiani)
Tendenza alla costruzione di reti rilevanti per
l‟innovazione fra imprese diverse
Sistema produttivo prevalentemente costituito di
aziende manifatturiere e di piccole e medie
dimensioni che operano principalmente nei
settori “tradizionali” a basso contenuto
tecnologico e bassa produttività, che registrano
un calo nella produzione, in particolare
manifatturiere del 10% sia nel periodo 2008-
2009, sia nel 2007-2008
Si confermano le debolezze strutturali, in termini
di spesa in ricerca, seppure aumentino gli addetti
alla ricerca e sviluppo e la spesa privata che
supera il 50% del totale,
il basso livello di educazione terziaria, la bassa
spesa in ricerca e sviluppo, il deficit
infrastrutturale non sono mutati
Bassa capacità di attrazione di investimenti
diretti esteri
31 Per l‟aggiornamento della Swot, oltre all‟utilizzo delle fonti e dei risultati illustrati nel paragrafo 1.1,
sono stati adottati quali principali riferimenti gli studi di Nesta per il Regno Unito, gli atti del
Convegno sul Innovazione promosso dalla Regione Marche, il Rapporto di Banca d‟Italia
e alcuni contributi della letteratura italiana sull‟innovazione.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 109
Importante presenza di Centri Universitari e di
Centri Servizi per l‟innovazione
Scarsa cooperazione fra imprese innovative e
scarsa innovazione di mercato e organizzativa
Basso tasso di specializzazione nel comparto dei
servizi avanzati
Difficoltà nel trasferimento tecnologico tra centri
di ricerca e imprese
Scarsa diffusione del capitale di rischio nelle
imprese ad alta tecnologia
Riduzione delle imprese e basso tasso di
accumulazione di capitale(ma non delle imprese)
Aumento del Ritardo nella diffusione dei siti web
delle imprese e del numero di imprese attive in
IT, nonostante la crescita della diffusione della
banda larga nelle imprese
OPPORTUNITA‟ MINACCE
Contesto politico e programmatico regionale,
nazionale ed europeo favorevole al supporto delle
attività di R&S nelle imprese
Presenza di un potenziale nella ricerca e
innovazione a livello regionale non ancora messo
a disposizione del sistema produttivo
l‟internazionalizzazione delle imprese dipende
dall‟innovazione nelle Marche più che nel resto
d‟Italia
Incremento delle imprese innovative nel settore
dei servizi negli ultimi dieci anni
Necessità di una maggiore programmazione
pluriennale nel quadro delle politiche di sviluppo
regionale
Necessità di esplorazione di nuovi scenari e di
investimenti sulla capacità competitiva dei settori
e sugli enablers
Apertura crescente dei mercati internazionali alla
concorrenza dei Paesi emergenti
Rischio di insostenibilità ed inefficienza di lungo
termine del modello di sviluppo marchigiano
Difficoltà del sistema universitario che rischia di
acuirsi a seguito dei tagli di bilancio. Si registrano
le difficoltà dell‟Ateneo di Urbino e la necessaria
cooperazione fra l‟Ateneo di Macerata e Camerino
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 110
AA..22..hh SSiinntteessii ddeeii bbiissooggnnii ddeell ssiisstteemmaa rreeggiioonnaallee ddeellll''iinnnnoovvaazziioonnee
L'analisi dei diversi paradigmi consente di formulare un insieme di bisogni che diventano
obiettivi della politica secondo lo schema del quadro logico (Capitolo 1)
Tabella A.2.g Bisogni del sistema regionale
Bisogni del sistema Regionale Codice
Bisogno
Ba ssa edu ca zion e ter zia r ia e difficoltà di im pieg o per i
la u r ea t iB.1
Ba ssa spesa in R&S (pu bblica e pr iv a ta ) B.2
Poch e im pr ese in n ov a tiv e colla bor a n o B.3
Ridotta ca pa cità di cr ea zion e, a ccessibilità ,
a ssor bim en to e diffu sion e di con oscen za (lim it i a l
tr a sfer im en to tecn olog ico)
B.4
Ba sso ta sso di a ccu m u la zion e di ca pita le, r idotta
dim en sion e delle im pr ese e sca r sa diffu sion e del
ca pita le di r isch io per l'in n ov a zion e
B.5
Ba sso n u m er o di in n ov a zion i or g a n izza t iv e e di
m a r ketin gB.6
Specia lizza zion e m a n ifa ttu r ier a a ba sso con ten u to
tecn olog ico e ba ssa pr odu tt iv itàB.7
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 111
A.3 ANALISI DEGLI INTERVENTI E TEORIA DEL CAMBIAMENTO
La costruzione delle teorie del cambiamento segue la procedura indicata nella seguente
figura.
Figura A.3.a Procedura di ricostruzione delle teorie del cambiamento e legame con gli
interventi
Descrizione degli int erv ent i
Fa si del processo innov a t iv o (da m ont e a v a lle, da ricerca e
m erca t o)
Int erv ent i e qu a lit à dell 'occu pa zione
Int erv ent i e sm a rt specia liza t ion (set t ore e a m bit o di
innov a zione)
Prom ozione delle ret i per l 'innov a zione
Spese a m m issibili
Dom a nde di v a lu t a zione
Bisogni del sist em a regiona le
Interventi e
teorie del
cambiamento
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 112
AA..33..aa DDeessccrriizziioonnee ddeeggllii iinntteerrvveennttii
L‟intervento 1.1.1.4.1 è rivolto alle piccole e medie imprese, in forma singola o associata,
anche in collaborazione con Università, Enti pubblici di ricerca e Centri per il trasferimento
tecnologico con l‟obiettivo di sostenere progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale:
in ambiti tecnologici innovativi (meccanica avanzata, nuovi materiali e ICT); presentati da
imprese dei settori tessile, abbigliamento e calzature.
L‟intervento 1.1.1.4.2 è volto a incentivare gli investimenti in ricerca e sviluppo nelle filiere
produttive del territorio regionale, attraverso:
la formazione di clusters tecnologici di piccole, medie e grandi imprese finalizzati allo
sviluppo di prodotti o processi innovativi;
la collaborazione di Università, Enti pubblici di ricerca e Centri per il trasferimento
tecnologico in ambiti tematici strategici (domotica, meccatronica, biotecnologie, nuovi
materiali, efficienza energetica e fonti rinnovabili);
L‟intervento 1.1.1.4.3 è rivolto alle piccole e medie imprese ed è finalizzato alla:
creazione, la diffusione ed il trasferimento delle conoscenze nei processi innovativi
attraverso il coinvolgimento e la messa in rete delle competenze specialistiche provenienti
dal mondo universitario e dai centri di ricerca;
qualificazione professionale ed imprenditoriale del capitale umano nelle attività di ricerca
e sviluppo;
valorizzazione di competenze specialistiche di giovani ricercatori e dottorandi con
l‟inserimento in azienda.
L‟intervento 1.2.1.5.1, che è rivolto alle piccole e medie imprese e prevede degli incentivi per
la realizzazione di programmi di sviluppo aziendale integrati nei seguenti ambiti:
innovazione tecnologica;
innovazione ambientale;
innovazione organizzativa;
sicurezza negli ambienti di lavoro;
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 113
innovazione commerciale e supporto ai processi di internazionalizzazione.
L‟obiettivo è quello di sostenere ed implementare i processi innovativi nelle piccole e medie
imprese, puntando sul miglioramento delle funzioni di organizzazione aziendale, della
politica commerciale e di internazionalizzazione dell‟impresa, con una particolare attenzione
alle problematiche ambientali e alla sicurezza sul lavoro;
L'intervento 1.2.1.5.2 - Servizi innovativi per il Settore moda, finalizzato a promuovere servizi
presso le aziende del settore moda. L'intervento mira dunque ad un accrescimento della
dotazione tecnologica delle imprese del settore moda non influenzando in maniera radicale il
loro orizzonte strategico e produttivo.
L'intervento 1.2.1.5.5 - Sostegno al settore cultura è finalizzato a implementare prodotti-
servizi, processi, organizzazioni e format con contenuto innovativo e di impatto sulle stesse
PMI, sui settori di appartenenza, nell‟ambito del Distretto Culturale delle Marche, istituito
con Deliberazione Amministrativa n. 133 del 13/10/2009. Il Distretto Culturale rappresenta
un modello di sviluppo territoriale da implementare per mezzo di forme appropriate di
gestione e in particolare tramite: processi di riorganizzazione dell‟impresa e progettazione,
beni e servizi per la messa a punto e l‟implementazione di nuovi “prodotti” o servizi B2B
(business to business) o B2C (business to consumer).
L‟intervento 1.2.1.7.1 sostiene:
gli investimenti tecnologici nelle piccole e medie imprese;
l‟introduzione di macchinari innovativi;
l‟acquisizione delle tecnologie informatiche per le progettazione e produzione, con un
focus particolare su acquisizione di macchinari computerizzati che utilizzano tecnologie
pulite e/o materiali eco‐compatibili.
L‟intervento 1.3.1.7.1 Spin off è rivolto alla nascita e allo sviluppo di nuove imprese generate
da spin‐off accademici.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 114
AA..33..bb IInntteerrvveennttii ee ffaassii ddeell pprroocceessssoo iinnnnoovvaattiivvoo
Nel percorso di individuazione delle teorie del cambiamento dell'Asse, componenti del
Quadro logico dell'Asse, si ricostruisce il legame fra il processo innovativo e gli interventi
sottoposti a valutazione. In particolare, facendo anche seguito ai vari contributi teorici (Ris,
Ruics, Ismeri, UnuMerit, Manuale di Oslo, Nesta) si suddividono le fasi del processo
produttivo in alcune parti che vanno dall'invenzione al mercato:
Ricerca: che si colloca a monte del processo di produzione dell'innovazione, e si compone
di una fase di ricerca di base, ricerca industriale e sviluppo;
Attività di trasferimento tecnologico, ovvero di adeguamento macchinari, strumenti ecc…;
Una fase di realizzazione dell'innovazione con la produzione di : innovazioni di prodotto /
processo, innovazioni organizzative ed innovazioni di marketing.
Visto il modello di innovazione senza ricerca e innovazioen incorporata delle Marche tutti gli
itnerventi finanziano l'innovazione di processo o prodotto e il traferimento tecnologico,
attarverso l'adeguametno di strumenti e/o macchinari. Solo a questo nucleo di fasi del
processo di innovazione fa riferimento l'intervento 1.2.1.7.1. A partire dalle fasi toccate
dall'intervento 1.2.1.7.1, con l'aggiunta di altri due elementi di output (verso valle) del
processo innovativo (innovazioni organizzative e/o di marketing), si collocano anche 1.2.1.5.1,
1.2.1.5.2, 1.2.1.5.5. Più spostati verso monte, ovvero verso la ricerca applicata e lo sviluppo si
situano gli altri interventi: 1.1.1.4.1, 1.1.1.4.2, 1.1.1.4.3, 1.3.1.7.1.
Interventi e occupazione di qualità
L'analisi dei bandi evidenzia ovunque la presenza nei punteggi di valutazione dei progetti del
fattore di promozione della qualità dell'occupazione. I due interventi che assegnano più
importanza alla qualità dell'occupazione promossa a tale aspetto sono: 1.1.1.4.2 (13/100) e
Trasferimento Tecnologico (15/100). Anche l'intervento per il settore cultura, Spinoff e
598/Ricerca assegnano importanza relativa alla promozione della qualità dell'occupazione.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag.
115
Tabella A.3.a Interventi e fasi del processo innovativo
Fonte: Analisi dei bandi dell'Asse 1 - t33
Ricerca di baseRicerca
industrialeSv iluppo
Adeguamento
macchinari,
strumenti
Innov azione di
prodotto / di
processo
Innov azione
organizzativ a
Innov azione
marketing
1 .1 .1 .4.1 598 Ricerca
1 .1 .1 .4.2 Filiera
1 .1 .1 .4.3Trasferimento
Tecnologico
1 .2.1 .5.1 598 Innov azione
1 .2.1 .5.2 Settore moda
1 .2.1 .5.5 Settore cultura
1 .2.1 .7 .1Inv estimenti
Innov ativ i
1 .3 .1 .7 .1 Spin off
Interventi
Fasi del processo
l'interv ento incide in maniera rilev ante
sulla fase indicata del processo innov ativ o
l'interv ento incide in maniera limitata sulla
fase indicata del processo innov ativ o
l'interv ento incide in maniera non rilev ante
sulla fase indicata del processo innov ativ o
Legenda
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag.
116
AA..33..cc IInntteerrvveennttii ee SSmmaarrtt ssppeecciiaalliissaattiioonn
Gli interventi dell'asse sono stati ri-letti in un'ottica di Europa 2020 nella logica della smart
specialisation e della place-based policy (reti fra imprese, trasferimento tecnologico,
innalzamento della qualificazione professionale) e quindi sono da potenziare nel proseguo del
Programma. La smart specialisation è un importante concetto guida per le politiche
dell'innovazione e si basa sulla promozione di un uso efficiente, efficace e sinergico delle
risorse pubbliche per sostenere la capacità innovativa, in un contesto di competizione
globale. Si combina con gli obiettivi della nu0va Strategia Europa 2020 con l'iniziativa Faro
Unione dell'Innovazione con un processo dinamico e imprenditoriale che coinvolge gli attori
chiave dal mondo amministrativo, dell'impresa,istituzioni, accademia. In questo senso anche
in un'ottica di un piano per una politica per l'innovazione orientata alla smart specialisation
che sarà fra le richieste per l'accessibilità ai futuri fondi comunitari, si valutano gli interventi
nell'ottica di fornire dei contributi alle future decisioni.
Gli interventi si dividono in quattro tipologie:
interventi con approccio settoriale;
interventi con identificazione di ambiti tecnologici cross-settoriali;
interventi misti;
interventi di solo trasferimento tecnologico.
i. Interventi con approccio settoriale:
1.2.1.5.1 Innovazione Aziendale, finalizzato a promuovere innovazioni organizzative, di
processo, di prodotto e di marketing limitatamente al pur vasto insieme dei settori
manifatturieri;
1.2.1.5.2 Servizi innovativi per il Settore moda, finalizzato a promuovere servizi presso le
aziende del settore moda;
1.2.1.5.5 Settore cultura, finalizzato a promuovere la strategia regionale del distretto
culturale con un approccio settoriale "atipico", che vede il coinvolgimento anche di
imprese non strettamente culturali (gestione database, Ict);
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 117
Questi interventi mirano dunque ad un accrescimento della dotazione tecnologica delle
imprese dei settori tradizionali non influenzando in maniera radicale il loro orizzonte
strategico e produttivo.
ii. Interventi con identificazione di ambiti tecnologici cross-settoriali:
1.1.1.4.2 Filiere Tecnologiche, finalizzato principalmente a settori a medio alto contenuto
tecnologico, ma che nella rete può includere anche imprese di settori tradizionali;
1.1.1.4.3 Trasferimento tecnologico, finalizzato non solo ai settori tradizionali all'interno
del manifatturiero od a specializzazioni a basso contenuto tecnologico;
1.3.1.7.1 Spinoff, finalizzato alla trasformazione delle imprese in Spinoff
iii. Intervento misto:
1.1.1.4.1 598/Ricerca, focalizzato sul complesso settoriale tradizionale del CAT -
calzaturiero, abbigliamento e tessile. L'intervento 1.1.1.4.1 investe per un riorientamento
strategico dell'azienda verso gli ambiti tecnologici identificati dalla politica regionale:
meccanica avanzata, nuovi materiali e Ict verso i quali fare tendere i settori tradizionali
riconoscendo la premialità di reti orizzontali.
iv. Intervento di puro trasferimento tecnologico:
1.2.1.7.1 Investimenti Tecnologici, con l'obiettivo dell'acquisizione di conoscenza già
presente sul mercato e l'adeguamento e l'acquisizione di macchinari. L'intervento
1.2.1.7.1 punta all'aggiornamento tecnologico senza però individuare un orizzonte
strategico né un precisato obiettivo settoriale.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 118
Tabella A.3.b Interventi e Smart Specialisation
Interventi Approccio settoriale
(settori…)
Ambito tecnologico (ambiti…)
1.1.1.4.1 598 Ricerca Sì (Calzaturiero,
abbigliamento tessile)
Sì (meccanica avanzata, Ict, nuovi
materiali)
1.1.1.4.2 Filiera No (Plurisettoriale) Sì (biotecnologie, meccatronica,
efficienza energetica, domotica, nuovi
materiali)
1.1.1.4.3 Trasferimento
Tecnologico
No (Plurisettoriale) Sì (biotecnologie, meccatronica,
efficienza energetica, Ict, nuovi
materiali)
1.2.1.5.1 598
Innovazione
Sì (manifatturiero) No
1.2.1.5.2 Settore moda Sì (Tac) No
1.2.1.5.5 Intervento
cultura
Sì in modo atipico (distretto
culturale)
No
1.2.1.7.1 Investimenti
Innovativi
No (Plurisettoriale) No
1.3.1.7.1 Spin off No (Plurisettoriale) Sì (biotecnologie, meccatronica,
efficienza energetica, domotica, Ict
nuovi materiali)
Fonte: Analisi dei bandi Asse 1
AA..33..dd IInntteerrvveennttii ee pprroommoozziioonnee ddeellllee rreettii
Un altro aspetto che è stato valutato è quello della promozione delle reti, proprio perché è
parte della storia dello sviluppo marchigiano (struttura distrettuale dell'economia) ed anche
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 119
perché è uno degli accorgimenti che le imprese adottano per fare fronte alla scarsa
capitalizzazione e limitata dimensione. Inoltre si evidenzia come parte della letteratura mette
in luce l'aspetto relazionale e sociologico nella produzione di innovazione nell'economia della
conoscenza. In tal senso la costituzione di reti anche informali, dette comunità di pratica, o di
tipo infratecnologico, è di fondamentale importanza per la promozione dell'innovazione.
La casistica delle reti, individuata nella valutazione è molto variegata. Si individuano almeno
tre tipologie: le reti orizzontali, ovvero aperte, tipiche di rapporti collaborativi od addirittura
aperti (collaborative / open innovation) e di scambi di conoscenza e dell'economia della
conoscenza, vedono protagoniste università e centri di trasferimento tecnologico; le reti
verticali (reti di filiera - subfornitura produttiva), le reti territoriali con propensione verso
l'estero (miste con istituzioni, università, altri attori dello sviluppo ma che hanno un
orientamento al mercato estero. Il programma finanzia più direttamente la formazione o il
rafforzamento di reti orizzontali e verticali, che prendono anche la forma di reti territoriali
con propensione verso l'estero (cfr i concetti di distretto e metadistretto).
La previsione o meno di una premialità o di una obbligatorietà di una rete/relazione
orizzontale o verticale nella valutazione dei progetti non impedisce ovviamente che le
imprese siano inserite in una fitta rete per l'innovazione e la competitività, che rimane
comunque specifica del modello marchigiano di sviluppo. Dall'analisi dei bandi, emerge la
rilevanza di reti per l'innovazione nella valutazione dei progetti. Si individua una
classificazione degli interventi nel seguente modo:
Obbligatorie (previste dunque dal bando), in tabella segnalate con "O";
Non obbligatorie (non previste dunque dal bando), in tabella segnalate con "NO";
Premiate (prevista dunque una premialità dal bando), in tabella segnalate con "P";
Non Premiate (non prevista dunque alcuna premialità dal bando), in tabella segnalate
con "NP".
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 120
Tabella A.3.c
Gli interventi si dividono dunque in:
interventi "senza rete", come 1.2.1.5.1 e .1.2.1.7.1, per motivi legati al modello di sviluppo
legato ad un approccio settoriale e tradizionale. A questi si aggiunge 1.3.1.7.1, che intende
promuovere con lo Spinoff un trasferimento tecnologico, quindi la rete è probabilmente
considerata "implicita";
interventi "network oriented", come 1.1.1.4.2, 1.1.1.4.3 che prevedono un modello
industriale di sviluppo di ambito tecnologico per cui la cross-fertilization è centrale e
l'intervento 1.2.1.5.5 per il settore culturale, nell'ottica di un distretto "settoriale atipico"
che unisca imprese di settori tradizionalmente culturali (ad es. editoria ed anche altri
della comunicazione e dell'informazione (ad es.: gestione database)
Gli altri interventi sono in parte misti (1.1.1.4.1 e 1.2.1.5.2) poiché' non prevedono l'obbligo,
ma introducono la premialità della rete, questo appare coerente con interventi orientati al
settore del Cat, nel primo caso con un'ottica sia di ambito che di settore, nel secondo con
un'ottica puramente settoriale.
AA..33..ee IInntteerrvveennttii ee ssppeessee aammmmiissssiibbiillii
Le spese ammissibili degli interventi sono riconducibili a diverse categorie, ricondotte a delle
macro-categorie, in modo tale da potere enucleare i principali obiettivi, anche in termini di
spesa, che ogni intervento andava a finanziare. Dall'analisi risulta che:
Orizzontali Verticali1 .1 .1 .4 .1 5 9 8 Ricer ca NO e NP NO m a P
1 .1 .1 .4 .2Filier e
tecn olog ich eO e P O e P
1 .1 .1 .4 .3Tr a sfer im en to
Tecn olog icoO P
1 .2 .1 .5 .15 9 8
In n ov a zion eNO e NP NO e NP
1 .2 .1 .5 .2 Settor e m oda NO e NP NO m a P
1 .2 .1 .5 .5 Settor e cu ltu r a P P
1 .2 .1 .7 .1In v est im en ti
In n ov a tiv iNO e NP NO e NP
1 .3 .1 .7 .1 Spin off NO e NP NO e NP
Reti
Intervento
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 121
tutti gli interventi finanziano il trasferimento tecnologico attraverso aggiornamento
macchinari e studi di consulenza ad hoc (si veda tabella seguente);
interventi che prevedono l'ammissibilità di spesa per parte delle spese generali,
conoscenza già esistente sul mercato (anche marchi o altro), capitale Ict (1.2.1.5.1,
1.2.1.7.1, 1.2.1.5.5);
interventi che prevedono un finanziamento diretto od indiretto legato al capitale umano
od a sua formazione come (1.1.1.4.1, 1.1.1.4.2, 1.1.1.4.3, 1.2.1.5.2, 1.3.1.7.1);
interventi che prevedono parte del loro processo innovativo il finanziamento di
un'innovazione di marketing, ovvero la necessità del raggiungimento del mercato
(1.2.1.5.1 e 1.3.1.7.1).
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag.
122
Tabella A.3.d Interventi e spese ammissibili
Fonte: Rielaborazione da analisi dei bandi dell'Asse 1
Ca pita le ICT
Con oscen za g ià
pr esen te su l
m er ca to
Ca pita le Um a n oFor m a zion e
ca pita le u m a n o
spese g en er a li,
fin a n zia m en to e
fu n zion a m en to
Ma r ketin gCon oscen za a d
h oc
m a cch in a r i e
str u m en ti
1 .1 .1 .4 .1 5 9 8 Ricer ca
1 .1 .1 .4 .2Filier e
tecn olog ich e
1 .1 .1 .4 .3Tr a sfer im en to
Tecn olog ico
1 .2 .1 .5 .15 9 8
In n ov a zion e
1 .2 .1 .5 .2 Settor e m oda
1 .2 .1 .5 .5Settor e
cu ltu r a
1 .2 .1 .7 .1In v est im en ti
In n ov a tiv i
1 .3 .1 .7 .1 Spin off
Intervento
Spese a m m issibili
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag.
123
AA..33..ff IInntteerrvveennttii ee ddoommaannddee ddii vvaalluuttaazziioonnee
Nell'offerta tecnica, poi nel Disegno di Valutazione e nel Rapporto Intermedio sono state
proposte e legate alla strategia del programma delle domande di Valutazione, che sono state
progressivamente raffinate allo scopo di cogliere le dimensioni chiave alla base dell'Asse 1 per
l'Innovazione e la Ricerca. Le domande di valutazione sono ascrivili a cinque grandi tipologie
a cui è possibile associare al massimo, dunque, cinque tipologie di teorie del cambiamento
del sistema economica e industriale marchigiano al fine di ricomporre il quadro logico
dell'Asse 1. Le domande di valutazione sono riconducibili a 5 tipologie:
Trasferimento tecnologico:
D.1 Che impatto hanno avuto le diverse tipologie di interventi messi in atto nell‟ambito del
programma operativo su input, processi e risultati dei processi di innovazione e di ricerca
delle imprese del territorio? Quali tipologie di interventi possono essere considerate buone
pratiche?
Tale domanda è ascrivibile ad una strategia complessiva di tutti gli interventi, riconducibile
ad una teoria generale del cambiamento che passa per il trasferimento tecnologico;
Capitalizzazione nel sistema marchigiano fatto di piccole imprese ed in particolare
innovazione nei settori tradizionali
D.2a Ampliando la prospettiva di analisi dagli input ed output del processo innovativo alle
modalità attraverso le quali le imprese innovano, i settori di attività più tradizionali
supportati dal programma operativo appaiono ancora „poco innovativi‟?
D.2b Da questo punto di vista, il supporto fornito agli attori regionali attraverso il
programma operativo appare giustificato
Tale domanda è ascrivibile ad una strategia che affronta in parte il problema diffuso della
sottocapitalizzazione ed in particolare il ritardo di innovazione nei settori tradizionali;
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 124
Sostegno al sistema regionale dell'innovazione e della ricerca
D.3 Quali effetti hanno prodotto sui beneficiari gli interventi del PO finalizzati alla
promozione di una maggiore cooperazione nel sistema regionale dell‟innovazione ?
Tale domanda è ascrivibile ad una strategia che punta al sostegno dell'intero sistema
regionale dell'innovazione e della ricerca, in particolare gli attori e le loro reti rilevanti per
l'innovazione;
Sostegno alla strategia di Distretto Culturale delle Marche
D.4 In che misura l‟intervento relativo al settore cultura ha contribuito a favorire la
dimensione imprenditoriale dei soggetti beneficiari e la contaminazione positiva con altri
ambiti di attività economica?
Tale domanda è ascrivibile ad una strategia che punta al sostegno dell'intero sistema
culturale, nell‟ambito del Distretto Culturale delle Marche, istituito con Deliberazione
Amministrativa n. 133 del 13/10/2009. Il Gruppo di valutazione - ad integrazione della
domanda di valutazione sopra richiamata e tenendo conto dello studio commissionato dalla
DG Istruzione e Cultura della Commissione Europea, intende analizzare la misura in cui
l'intervento regionale abbia consentito di:
migliorare la disponibilità di informazioni di mercato a livello intersettoriale,
interregionale e transfrontaliero;
stimolare la collaborazione e il trasferimento di conoscenze tra imprese culturali e
creative, istituti di ricerca e settore privato;
far emergere il ruolo dei soggetti intermediari capaci di mettere in collegamento le
imprese culturali e creative con altri soggetti del sistema economico.
Costruzione di un sistema regionale di collaborative / open innovation
D.5a La strategia adottata dal POR risulta ancora coerente a fronte dei cambiamenti
intervenuti nel contesto economico regionale e nel quadro di policy europeo (Europa 2020)?
D.5b E‟ necessaria o auspicabile una modifica della struttura degli interventi previsti dal
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 125
PO al fine di iniziare ad orientare le attività del programma alla luce delle priorità
delineate per il raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020?
Le due domande sono ascrivibili ad una strategia che punta alla costruzione di un sistema
regionale industriale e dell'innovazione orientato all'economia della conoscenza,
all'open/collaborative innovation.
AA..33..gg IInntteerrvveennttii ee bbiissooggnnii ddeell ssiisstteemmaa rreeggiioonnaallee
L'analisi dei bisogni del sistema regionale ha consentito nell'Allegato A.2 di giungere
all'identificazione di alcune "debolezze" della Regione Marche che sono il punto di partenza
secondo l'approccio del quadro logico per impostare una politica e poi per poterne valutare
l'efficacia. Tali bisogni sono affrontati dagli interventi in maniera differenziata, come è
possibile affermare, dopo l'analisi sin qui svolta. Gli interventi sono da intendere come
strumenti della strategia dell'Asse 1 per risolvere i "bisogni".
Tutti gli interventi sono riconducibili alla necessità del sistema di potenziare l'absorptive
capacity e il trasferimento tecnologico (B.4) e di conoscenza, evidente assonanza con la D.1
che indica un'importante presenza generale come teoria del cambiamento del programma per
il trasferimento tecnologico (spiegata anche dalla caratterizzazione delle spese ammissibili).
Partendo dall'ipotesi che tutti gli obiettivi e dunque i bisogni riconducibili a loro siano
equipollenti si può redigere una scala crescente degli intereventi in termini di "risposte ai
bisogni"
Alta, per l'Intervento 1.1.1.4.2 Filiere tecnologiche e 1.1.1.4.3 totalizzano 6 bisogni, filiere
tecnologiche in parte con la strategia di messa rete interviene parzialmente anche sul
bisogno B.5 che è quello della "capitalizzazione finanziaria e la ridotta dimensione delle
imprese". Per questo in tabella è indicato fra parentesi (rete);
Media, (da 3 a 4) Intervento 1.1.1.4.1 598 Ricerca totalizza (4 bisogni): B2, B4, B4, B6, B7;
1.2.1.5.2-Settore Moda, B.4, B.6, B.7, si comporta in modo simile all'intervento Ricerca, a
parte per il fatto che non incidono sulla bassa ricerca e sviluppo regionale; 1.2.1.5.5
Intervento cultura e 1.3.1.7.1 Spin off sono riconducibili alla stessa tipologia di bisogni 3
in particolare: B.1, B.4, B.6, come ad evidenziare che seppure rispondano a due logiche
"industriali" molto diverse, hanno molti elementi in comune come obiettivi generali di
intervento;
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 126
Bassa, 1.2.1.5.1 598 Innovazione si riconduce a B.4 e B.6, Investimenti tecnologici solo al
trasferimento tecnologico. Entrambi dunque si caratterizzano come interventi con una
bassa rilevanza in termini di bisogni a cui danno risposta.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag.
127
Tabella A.3.e Interventi e bisogni del sistema regionale
Fonte: Rielaborazione da analisi dei bandi dell'Asse 1
B.1 B.2 B.3 B.4 B.5 B.6 B.7
Interventi
Ba ssa edu ca zion e
ter zia r ia e
difficoltà di
im pieg o per i
la u r ea t i
Ba ssa spesa in R&S
(pu bblica e
pr iv a ta )
Poch e im pr ese
in n ov a tiv e
colla bor a n o
Lim it i a l
tr a sfer im en to
tecn olog ico
Ba ssa a ccu m u la zion e di
ca pita le, piccole im pr ese e
sca r sa diffu sion e del
ca pita le di r isch io per
l'in n ov a zion e
Ba sso n u m er o di
in n ov a zion i
or g a n izza t iv e e di
m a r ketin g
Specia lizza zion e
m a n ifa ttu r ier a a
ba sso con ten u to
tecn olog ico e ba ssa
pr odu tt iv ità
1 .1 .1 .4 .1 x x x x
1 .1 .1 .4 .2 x x x x x (r ete) x x
1 .1 .1 .4 .3 x x x x x x
1 .2 .1 .5 .1 x x
1 .2 .1 .5 .2 x x x
1 .2 .1 .5 .5 x x x
1 .2 .1 .7 .1 x
1 .3 .1 .7 .1 x x x
Bisogni del sistema regionale
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag.
128
AA..33..hh IInntteerrvveennttii ee tteeoorriiee ddeell ccaammbbiiaammeennttoo ddeellll''aassssee
Le teorie del cambiamento dell'Asse 1 sono sintetizzate nella tabella… con un codice …La
teoria del cambiamento T.6 è riconducibile a delel attività non sottoposte a valutaizone
secondo il capitolato d'oneri.
Tabella A.3.f Teorie di cambiamento
Partendo dall'ipotesi che tutte le teorie del cambiamento siano equipollenti, senza in questa
fase discutere l'importanza della numerosità, in termini di efficacia, di teorie di cambiamento
si può redigere una scala crescente degli interventi in termini di "capacità di sintetizzare gli
obiettivi per cui il Programma è stato pensato". Si precisa che tutti gli interventi sono
riconducibili alla T.1, ovvero alla "promozione del trasferimento tecnologico", per il resto la
capacità è:
Alta, per l'Intervento 1.1.1.4.2 Filiere tecnologiche e 1.1.1.4.3 (4 teorie del cambiamento),
poiché si orientano alla capitalizzazione e innovazione nei settori tradizionali,
all'investimento sul sistema della ricerca e innovazione, alla promozione di un sistema di
open/collaborative innovation;
Media (3 teorie), Intervento 1.1.1.4.1 598 Ricerca e 1.2.1.5.2 Settore Moda, ancora una
volta appaiati, concentrati sulle medesime teorie del cambiamento si orientano alla
capitalizzazione e innovazione nei settori tradizionali, alla promozione di un sistema di
Strategia - Le teorie di cambiamento
dell'asse
Codice
Teoria
Pr om ozion e del tr a sfer im en to tecn olog ico T.1
Ca pita lizza zion e e in n ov a zion e n ei settor i
tr a dizion a liT.2
In v est im en to su l sistem a dell'in n ov a zion e e della
Ricer caT.3
Cr ea zion e del distr etto cu ltu r a le T.4
Colla bor a t iv e / open in n ov a tion (r ela ted v a r iety ,
a g g lom er a zion e ter r itor ia le con ester n a lità , cr oss
fer t iliza t ion )
T.5
Mig lior a m en to dell'a ccesso a l cr edito T.6
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 129
open/collaborative innovation, per questo secondo soprattutto l'intervento Ricerca; anche
l'intervento si riconduce a 3 teorie 1.3.1.7.1 Spin off per l'investimento sul sistema della
ricerca e innovazione, e la promozione di un sistema di open/collaborative innovation,
Bassa (2 teorie), Intervento 1.2.1.5.5 per il settore cultura, 1.2.1.5.1 598 Innovazione,
1.2.1.7.1, che si focalizzano oltre come tutti gli altri casi al trasferimento tecnologico su un
obiettivo di tipo "settoriale". Nel caso dell'intervento cultura, il cambiamento auspicato è
la creazione di un distretto culturale, nell'altro caso il sostegno alla capitalizzazione delle
imprese e l'innovazione nei settori tradizionali.
La sintesi del quadro è riportata in tabella…
Figura A.3.b Bisogni, interventi, teorie del cambiamento, domande di valutazione
Interventi B.1 B.2 B.3 B.4 B.5 B.6 B.7 T.1 T.2 T.3 T.4 T.5 T.6
1 .1 .1 .4 .1 x x x x x x x
1 .1 .1 .4 .2 x x x x x (r ete) x x x x x x
1 .1 .1 .4 .3 x x x x x x x x x x
1 .2 .1 .5 .1 x x x x
1 .2 .1 .5 .2 x x x x x x
1 .2 .1 .5 .5 x x x x x
1 .2 .1 .7 .1 x x x
1 .3 .1 .7 .1 x x x x x x
D.1 D.2 a D.3 D.4 D.5 a
D.2 b D.5 b
Bisogni del sistema regionale Teoria del cambiamento
n on
v a lu ta to
Domande di valutazione
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 130
A.4 ANALISI STATISTICA
L'allegato analizza in dettaglio i risultati dell'elaborazione statistica condotta sui dati del
questionario inviato alle imprese marchigiane. I rispondenti sono circa 200. Per motivi
temporali e di popolamento se ne utilizzano, in questo rapporto, concretamente soltanto 180.
Queste imprese sono tutte ammesse ai bandi regionali del Por Cro Fesr - Asse 1: 80 non sono
beneficiarie e 100 beneficiarie. L'analisi statistica è condotta su un campione di 172, poiché
vengono eliminate alcune imprese per ragioni di comparabilità (grandi imprese, Spinoff) e di
disponibilità di dati. L'analisi potrebbe ulteriormente essere dettagliata e proseguita. Si
presentano qui soltanto i risultati finalizzati alla lettura del presente rapporto, fornendo
suggerimenti utili per piste di ricerca / studio, ovvero approfondimenti ulteriori. L'analisi
viene condotta attraverso i seguenti step:
a) rappresentatività del campione rispetto all'universo;
b) individuazione delle variabili risultato / obiettivo e statistiche descrittive;
c) matching statistico fra beneficiari e non beneficiari;
d) risultati dell'analisi.
a) Rappresentatività del campione rispetto all'universo
Si precisa che l'analisi del questionario va riferita non all'intero campione delle imprese
marchigiane. L'universo di riferimento è piuttosto l'insieme delle imprese ammesse ai bandi
regionali dell'Asse 1 del Por Fesr. C'è una rappresentanza del 12% del questionario
effettivamente utilizzato (o del 14% del totale dei questionari ricevuti) rispetto al totale delle
imprese, con una distribuzione per localizzazione simile a quella dell'universo di riferimento
(imprese ammesse alle graduatorie dei bandi). Il numero medio di progetti presentati da ogni
impresa nell'universo è di 1,3, la stessa si mantiene nel nostro campione.
Pur non essendo primario l'obiettivo di garantire una rappresentatività fra le imprese del
campione e le imprese dell'Universo, si osserva una buona rappresentatività per quanto
riguarda:
la proporzione fra progetti e numero di imprese (1,3);
la proporzione fra imprese per la localizzazione provinciale.
Il campione risulta, dunque, abbastanza rappresentativo dell'Universo. Il campione al suo
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 131
interno si divide per intervento secondo tre tipologie già individuate nell'analisi:
beneficiari e non beneficiari per un qualsiasi tipo di intervento;
beneficiari e non beneficiari, considerando solo gli interventi con ambito tecnologico
(1.1.1.4.1, 1.1.1.4.2, 1.1.1.4.3);
beneficiari e non beneficiari, considerando solo gli interventi di tipo più tradizionale.
(1.2.1.5.1, 1.2.1.5.2, 1.2.1.7.1).
Se consideriamo l'analisi per qualsiasi tipo di intervento, si evidenziano 95 beneficiari e 77
non beneficiari, con una distribuzione per provincia fra il 40 ed il 50% di beneficiari e non
beneficiari per tutte le province, tranne Ancona, dove prevalgono i beneficiari sui non
beneficiari in termini di 2/3 su 1/3.
Figura A.4.a Localizzazione provinciale, beneficiari e non beneficiari
Fonte: Elaborazioni T33 sui dati del questionario
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
An Pu Mc Ap Fm
database
questionario
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 132
Figura A.4.b Localizzazione provinciale (in numeri) nel campione
Fonte: Elaborazioni T33 sui dati del questionario
Analizzando gli interventi con ambito tecnologico si individuano 40 beneficiari e 132 non
beneficiari circa il 30%. Per la provincia di Ancona i beneficiari sono il 39% del totale, nel
resto dei casi sotto il 20%. Considerando gli interventi di tipo più tradizionale i beneficiari
rappresentano il 39% del totale. Intorno alla media Ancona, Macerata e Ascoli Picena, sopra
Fermo e sotto Pesaro Urbino.
Si individuano cinque tipologie di raggruppamento dei settori (codici ateco), tratte
dall'approccio della tassonomia di Pavitt (1984) (Cap. 5). I settori scaleintensive
rappresentano l'8% del campione, i sciencebased il 9%, i settori specialized suppliers il 36%, i
settori tradizionali il 40%, il resto (principalmente servizi) il 6%32. La numerosità va
comunque ponderata poi per il peso che in termini di fatturato hanno le aziende nel loro
complesso. Tale aspetto sarà trascurato in questo allegato, per motivi di brevità.
32 Per ricostruire questa classificazione si annoverano fra i settori tradizionali, alimentare, carta,
stampi, legno e mobili, pelli e cuoio, tessile, abbigliamento; specializzati (speciliased suppliers):
altre industrie, apparecchi elettrici, costruzioni, gomma e plastica, installazioni elettriche,
installazione di impianti, minerali non metalliferi, prodotti in metallo; scaleintensive: macchine,
elettrodomestici, mezzi di trasporto ; sciencebased: chimica, informatica, energia; servizi e
altro: consulenza alle imprese, progettazione, smaltimento rifiuti, servizi alle imprese, le
rimanenti.
0
10
20
30
40
50
60
70
An Pu Mc Ap Fm
Beneficiari Non beneficiari
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 133
b) Individuazione delle variabili risultato
Le variabili risultato individuate sono di due tipi:
Fatturato (variabile che indica generalmente la capacità di vendita e di competere delle
aziende);
Occupati (numero di addetti e soci dell'azienda esclusi i collaboratori e consulenti).
Generalmente presenta maggiore rigidità nel valore nominale rispetto al fatturato in un
breve lasso di tempo;
Brevetti, verranno in parte tralasciati in questa analisi poiché in termini quantitativi non
si registra un grande numero di brevetti presso le imprese marchigiane e del nostro
campione;
Innovazioni di processo e innovazioni di prodotto, che sono due output del processo
innovativo. Si utilizzano le definizioni del Mapo. L'innovazione di processo si verifica
quando l'impresa introduce un processo di produzione, un metodo di fornitura dei servizi
o di consegna dei prodotti, nuovi o nettamente modificati. Il risultato deve essere
significativo per quanto riguarda il livello di produzione, la qualità dei prodotti o i costi di
produzione. L'innovazione di prodotto si ha, invece, quando l'impresa introduce sul
mercato di un prodotto nuovo (bene o servizio) o modificato in modo sostanziale rispetto
alle proprie caratteristiche fondamentali, le relative specificazioni tecniche, i software
incorporati o altra componente materiale o immateriale incorporata.
Fatturato e occupati sono due variabili riconducibili al generale andamento dell'azienda.
Tuttavia si debbono distinguere poiché il fatturato è in valori nominali ed è più sottoposto
alle variazioni intertemporali, mentre gli occupati variano in modo minore in un breve
periodo di tempo. Si precisa comunque che le variabili di generale andamento dell'azienda
per un modello di innovazione senza ricerca come quello marchigiano sono misure
comunque della competitività dell'impresa e dunque indirettamente della capacità di
rimanere sul mercato attraverso l'innovazione.
Una volta individuate le variabili risultato, l'obiettivo del Rapporto è quello di "cercare" di
attribuire all'intervento l'effettiva (se presente) migliore performance del gruppo dei
beneficiari rispetto a quella del gruppo che non riceve il contributo.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 134
c) Matching statistico fra beneficiari e non beneficiari
L'obiettivi di un'analisi di valutazione di un programma o di un asse, o più in generale di una
politica è quello di misurare gli effetti della stessa. L'effetto è dato dalla differenza fra il valore
osservato dopo l'intervento per una certa variabile risultato (nel nostro caso fatturato,
innovazione, occupati), e il valore osservato se l'intervento non ci fosse stato. Questo termine
di paragone è definito "controfattuale", purtroppo non è osservabile poiché evidenzia
un'eventualità impossibile (cioè che l'intervento non c'è stato). La metodologia (A.2)
propone due approcci il RDD (Regression Discontinuity Design) e la stima dell‟ATT
attraverso lo Statistical Matching. Nel primo caso si ipotizza che le imprese (beneficiarie) e il
gruppo controfattuale (non beneficiarie) siano sostanzialmente simili prima e dopo la soglia
di aggiudicazione (corrispondente ad un determinato punteggio) e dunque confrontabili. La
differenza di performance attorno alla soglia è dunque direttamente riconducibile all‟effetto
dell‟intervento. Tale approccio, seppure applicato, non ha consentito di ottenere risultati
statisticamente significativi, seppure di interesse esplorativo. Questo in parte è dovuto ad una
dimensione campionaria molto limitata. Tali problematiche erano già in parte state
annunciate nell‟Offerta Tecnica e anche nell‟Allegato A.2. Per questo si presentano i risultati
dell'applicazione del solo approccio dello Statistical Matching.
Approccio Operativo (Allegato A.2)
i. Individuazione di tutte la variabili rilevanti dell'impresa (ex-ante) in
grado di influire sulla dinamica della variabile output;
ii. Stima del Propensity score = probabilità che l‟impresa riceva gli
incentivi in base alle caratteristiche di cui sopra;
iii. Eliminazione delle imprese “difficilmente” confrontabili per PS troppo
diversi
iv. Stima dell‟impatto con eliminazione degli effetti fissi di impresa, con la
variazione della variabile risultato nel tempo e l‟utilizzo delle variabili
rilevanti ex-ante
i. Le variabili rilevanti ex-ante sono state scelte sulla base dei suggerimenti della letteratura
(Bondonio, 2007). Non si va tuttavia a costruire un modello econometrico strutturale e
teorico che leghi e microfondi la relazione fra queste variabili e la variabile output. Le
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 135
variabili sono:
Binarie: impresa artigiana oppure no, variabili dimensionali (piccola, media, micro
impresa), appartenenza ai raggruppamenti settoriali (sciencebased, specializzati,
servicealtro, tradizionale, si veda Box…), appartenenza ad gruppo, localizzazione
geografica provinciale (Ancona, Pesaro Urbino, Macerata, Fermo, Ascoli Piceno)
Qualitative: indicatori della rilevanza (da 1 a 4) dell'intensità di rete per l'innovazione. I
soggetti per i quali si valuta l'intensità di rete sono: il laboratorio interno di progettazione
e ricerca (intensità di rete negativa), i fornitori e i clienti (reti verticali), l'università e gli
studi di mercato (reti orizzontali), le associazioni di categoria.
ii. La stima del propensity score
La stima del propensity score (PS), ovvero della probabilità di essere selezionati e ricevere il
contributo è effettuata con un modello logit e con l'utilizzo delle variabili sopra descritte (i).
iii.Eliminazione delle imprese “difficilmente” confrontabili per PS troppo diversi
L'introduzione dell'ipotesi del supporto comune consente di restringere l'analisi a quelle
imprese che hanno un propensity score confrontabile.
iv,Stima dell'impatto
Il beneficio per i trattati (ATT) corrisponde ad una doppia differenza (temporale e fra
beneficiari e non beneficiari). In altri termini l‟ATT corrisponde alla differenza della
variazione della variabile output dal 2007 al 2010 (o comunque nel periodo considerato) fra i
beneficiari e i non beneficiari dell‟intervento. La stima è effettuata con diversi stimatori
dell'ATT: l'Attnd, l'Attk, l'Atts (si veda box).
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 136
Box A.4.a Descrizione degli stimatori
Atts - Metodo della stratificazione (stratification matching):
Definizione: è una tecnica di ponderazione, che pesa i valori della variabile risultato in modo da
fare risaltare la maggior vicinanza di alcune unità trattate alle unità non trattate. In particolare
divide il range della variazione del propensity score in intervalli tali che all'interno di ognuno,
beneficiari e non beneficiari, abbiano in media lo stesso propensity score. All'interno di ogni
intervallo è poi calcolata la media dell'Att (Becker, Ichino, 2001).;
Problemi: scarta le osservazioni nei blocchi nei casi in cui o i beneficiari o i non beneficiari siano
assenti.
Attnd - Metodo del Nearest Neighbor Method:
Definizione: è una tecnica di abbinamento, solitamente implementata con la sostituzione, nel
senso che un'unità non beneficiaria può essere usata come migliore matching per più di un
beneficiario. In questo caso tutti i beneficiari trovano un matching (Becker, Ichino, 2001);
Problemi: la conseguenza di questo approccio con sostituzione e "combinazione sicura" potrebbe
comportare un matching molto "povero".
Attk - Metodo del Kernel Matching:
Definizione: è una tecnica di ponderazione, per cui i valori della variabile risultato sono pesati in
modo da fare risaltare la maggiore vicinanza di alcune trattate alle unità non trattate. Le unità
sono associate con media ponderata di tutti i controlli tenendo conto dei pesi che sono
inversamente proporzionali alla distanza fra il propensity score dei beneficiari e dei non
beneficiari che si riduce ai confini del supporto comune e del campione ridotto;
Problemi: la qualità del matching può essere migliorata con l'ipotesi del supporto comune,
generalmente scelta nell'analisi condotta in questo rapporto.
In letteratura viene anche utilizzata, alle volte un'altra tecnica di abbinamento basata sulla selezione
delle unità non trattate, il Radius Matching (attr). L'associazione del beneficiario con il non
beneficiario è vincolata al fatto che il propensity score ricada all'interno di un certo valore (radius).
Minore è la dimensione del radius maggiore è la qualità del matching. La definizione del radius
altera la stima e per motivi di semplicità e di limitatezza del campione si opta per il non utilizzo di
tale tecnica. Si precisa inoltre che nella distinsione fra beneficiari e non beneficiari (in particolare
per la suddivisione fra gli interventi con ambito e tradizionali) anche fra i non beneficiari dell'
intervento risultano presenti imprese beneficiarie di altri interventi anche regionali. Il gruppo di
controllo esclude solo le imprese per cui si valuta l'effetto dell'intervento.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag.
137
d) Risultati dell'analisi
Prima di procedere con i risultati della stima si propongono alcuni interessanti elementi
dell'analisi statistica.
Tabella A.4.a Analisi statistica
Fonte: elaborazione dati T33
V a r ia bile
osser v a -
zion im edia
osser v a -
zion im edia
osser v a -
zion im edia
con
in ter v en to
sen za
in ter v en to
v a r ia zion e
in n ov a zion e pr odotto
2 007 -2 01 0
7 7 1 ,4 7 4 4 2 ,09 3 3 0,6 4
v a r ia zion e
in n ov a zion e pr odotto
2 008 -2 009
7 4 0,8 6 4 2 1 ,1 7 3 2 0,4 7 x x
v a r ia zion e
in n ov a zion e pr ocesso
2 007 -2 01 0
7 2 0,2 6 4 2 0,5 2 3 0 -0,1 0
v a r ia zion e
in n ov a zion e pr ocesso
2 009 -2 01 0
7 5 0,2 8 4 4 0,3 4 3 1 0,1 9 x x
v a r ia zion e
occu pa zion e 2 007 -
2 01 0
1 7 2 1 ,3 3 9 5 2 ,8 5 7 7 -0,5 5
v a r ia zion e
occu pa zion e 2 007 -
2 008
1 5 7 1 ,4 0 8 7 1 ,6 7 7 0 1 ,06 x x
v a r ia zion e
occu pa zion e 2 009 -
2 01 0
1 5 5 0,7 3 8 6 1 ,7 1 6 9 -0,4 9 x
v a r ia zion e
occu pa zion e R&S
2 007 -2 01 0
1 4 9 0,5 7 8 5 0,7 8 6 4 0,2 8
v a r ia zion e
occu pa zion e R&S
2 008 -2 009
1 4 1 0,2 0 8 0 0,4 0 6 1 -0,07 x
v a r ia zion e
occu pa zion e R&S
2 009 -2 01 0
1 4 2 0,3 4 8 0 0,1 5 6 2 0,5 8 x
v a r ia zion e fa ttu r a to
2 007 -2 01 0 (Eu )1 6 3 -5 4 3 04 ,07 9 1 -1 3 7 3 7 8 ,7 0 7 2 5 06 9 3 ,1 0
v a r ia zion e fa ttu r a to
2 009 -2 01 0 (Eu )1 5 4 9 1 4 6 4 3 ,3 0 8 7 1 2 6 4 1 8 7 ,00 6 7 4 6 07 5 8 ,4 0 x x
v a r ia zion e fa ttu r a to
2 007 -2 009 (Eu )1 5 3 -7 2 9 9 4 9 ,1 0 8 5 -1 03 2 7 6 4 ,00 6 8 -3 5 1 4 3 0,3 0
tota le in ter v en to sen za in ter v en to per iodo m ig lior e
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 138
Dall'analisi statistica emerge che per quanto riguarda le variazioni di:
innovazioni di prodotto, il periodo migliore sia per i beneficiari e i non beneficiari, è stato
il 2008-2009;
innovazioni di processo, il periodo migliore sia per i beneficiari e i non beneficiari, è stato
il 2009-2010;
occupazione, il periodo migliore sia per i beneficiari e i non beneficiari, è stato il 2007-
2008, ad indicare la presenza della crisi negli anni successivi. Tuttavia si registra per i
beneficiari una ripresa considerevole, non avvenuta per i non beneficiari;
occupazione degli Addetti in Ricerca e Sviluppo, per i beneficiari il periodo migliore in
termini di variazione è stato il 2008-2009, per i non beneficiari il 2009-2010;
fatturato, il periodo migliore è stato il 2009-2010, a segno di una parziale ripresa, sia per i
beneficiari sia per i non beneficiari.
Tuttavia se incrociamo questi dati con l'analisi della variazione dell'intero periodo (2007-
2010) e la confrontiamo fra beneficiari e non beneficiari troviamo nel caso di:
innovazioni di prodotto e occupazione in Ricerca e sviluppo, una variazione positiva per
entrambi, ma superiore per i beneficiari;
innovazioni di processo ed occupazione totale, una variazione positiva per i beneficiari e
negativa per i non beneficiari;
fatturato, una variazione negativa dei beneficiari (nonostante il recupero 2009-2010)
rispetto ad una variazione lievemente positiva dei non beneficiari.
Si tratta ora di verificare tramite la stima controfattuale se il beneficio della partecipazione
agli interventi sia stato effettivamente positivo, considerando uno statistical matching basato
sulle condizioni ex-ante sopra definite. L'analisi statistica evidenzia come la variazione del
trend in termini di realizzazione sia positiva per tutte le variabili tranne che per il fatturato,
tra l'altro variabile interessante per misurare la competiviità aziendale, ma difficilmente e
strettamente riconducibile alle dinamiche da attivare attraverso gli interventi del Por Fesr.
La stima viene effettuata con i metodi Atts, Attnd, Attk.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag.
139
Tabella A.4.b Risultati di stima - benefici dei beneficiari di finanziamento
Fonte: elaborazioni t33 su dati questionario
LR ch i2 Pr ob > ch i2 Pseu do R2 Log likelih ood ben eficia r in on
ben eficia r ieffetto Std. Er r . t
9 5 4 2 5 ,8 2 ,4 2 ,4 A ttn d
9 5 6 6 4 ,1 2 ,0 2 ,1 A ttk
9 4 7 4 4 ,3 1 ,6 2 ,7 A tts
8 6 3 1 0,8 0,7 1 ,2 A ttn d
8 6 5 9 0,9 0,4 2 ,3 A ttk
8 4 6 1 0,8 0,4 2 ,3 A tts
9 1 4 4 3 4 8 000 1 1 3 0000 0,3 A ttn d
9 1 6 4 1 1 4 000 7 5 4 000 0,2 A ttk
9 1 6 4 -4 0000 6 6 9 000 -0,1 A tts
4 4 1 7 2 ,2 1 ,1 2 ,0 A ttn d
4 4 2 8 1 ,9 1 ,1 1 ,7 A ttk
4 4 2 8 2 ,2 1 ,0 2 ,2 A tts
4 2 1 3 0,6 1 9 0,5 2 5 1 ,1 7 9 A ttn d
4 2 2 9 0,6 8 5 0,6 5 7 1 ,0 A ttk
4 2 2 9 0,6 1 4 0,2 05 3 ,0 A tts
V a r ia zion e
dell'occu pa zion e
2 007 -2 01 0
Propensity score Stima
3 3 ,5 0,02 9 7 0,1 4 1 6 -1 01 ,5 2 9 8 2
Qualsiasi
intervento
dell'Asse
V a r ia zion e del
fa ttu r a to 2 007 -
2 01 0 in Eu r o
3 0,8 7 0,02 9 8 0,1 3 8 -9 6 ,4 3 9 1 07
V a r ia zion e
dell'occu pa zion e
R&S 2 007 -2 01 0
3 4 ,9 0,009 7 0,1 7 05 -8 4 ,9 006 3 9
V a r ia zion e delle
in n ov a zion i di
pr odotto 2 007 -
2 01 0
V a r ia zion e delle
in n ov a zion i di
pr ocesso 2 007 -
2 01 0
0,2339
Not e
n on si pu ò
r ig etta r e
l'ipotesi n u lla
per il p-scor e
sen za
dim en sion e
d'im pr esa
2 7 ,8 9 0,04 6 2 0,2 8 5 2 -3 4 ,9 5 7 03 2
sen za la
dim en sion e di
im pr esa n ella
st im a
sen za
dim en sion e
d'im pr esa
sen za
dim en sion e
d'im pr esa , m a
ca m bia poco
con la
dim en sion e di
im pr esa
me
tod
o
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 140
Tabella A.4.c Risultati di stima - benefici dei beneficiari di finanziamento con interventi che prevedono ambiti innovativi
Fonte: elaborazioni t33 su dati questionario
LR ch i2 Pr ob > ch i2 Pseu do R2 Log likelih ood ben eficia r in on
ben eficia r ieffetto Std. Er r . t
4 0 2 1 1 ,8 5 ,1 0,4 A ttn d
4 0 6 9 0,5 4 ,5 0,1 A ttk
4 0 6 9 0,4 2 ,3 0,2 A tts
3 9 2 0 2 ,5 0,9 2 ,7 A ttn d
3 9 5 4 1 ,4 0,8 1 ,7 A ttk
2 8 6 6 0,9 0,4 2 ,1 A tts
3 9 2 3 1 4 8 0000 1 1 6 0000 1 ,3 A ttn d
3 9 7 5 8 4 8 000 1 3 3 0000 0,6 A ttk
3 9 7 5 6 2 0000 6 6 0000 0,9 A tts
2 3 1 0 1 ,9 1 ,2 1 ,6 A ttn d
2 3 1 1 1 ,9 1 ,3 1 ,5 A ttk
2 3 1 1 1 ,8 2 ,1 0,8 A tts
2 0 8 1 ,2 0,7 6 7 2 A ttn d
2 0 2 0 1 ,3 0,8 1 5 1 ,6 A ttk
2 0 2 0 1 ,4 0,5 9 2 ,4 A tts
Interventi
con ambito
innovativo
Propensity score Stima
me
tod
o
V a r ia zion e
dell'occu pa zion e
2 007 -2 01 0
6 4 ,1 3 0 0,3 5 4 1 -5 8 ,4 8
V a r ia zion e
dell'occu pa zion e
R&S 2 007 -2 01 0
6 3 ,5 7 0 0,3 8 3 8 -5 1 ,04
V a r ia zion e del
fa ttu r a to 2 007 -
2 01 0 in Eu r o
6 2 ,3 5 0 0,3 5 6 5 -5 6 ,2 6
V a r ia zion e delle
in n ov a zion i di
pr odotto 2 007 -
2 01 0
4 2 ,07 0,0004 0,4 6 6 4 -2 4 ,07
V a r ia zion e delle
in n ov a zion i di
pr ocesso 2 007 -
2 01 0
3 5 ,1 6 0,003 8 0,4 3 05 -2 3 .2 6 1 .8 9 1
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 141
Tabella A.4.d Risultati di stima - benefici dei beneficiari di finanziamento con interventi tradizionali senza ambiti innovativi
Fonte: elaborazioni t33 su dati questionario
LR ch i2 Pr ob > ch i2 Pseu do R2 Log likelih ood ben eficia r in on
ben eficia r ieffetto Std. Er r . t
6 3 3 7 4 ,9 2 ,2 2 ,3 A ttn d
6 3 1 03 4 ,7 2 ,1 2 ,3 A ttk
5 9 1 06 4 ,9 1 ,9 2 ,6 A tts
5 5 3 1 0,8 0,5 1 ,7 A ttn d
5 5 8 9 0,6 0,3 1 ,6 A ttk
5 0 9 3 0,6 0,3 2 ,0 A tts
6 0 3 4 8 4 7 000 1 1 6 0000 0,7 A ttn d
6 0 9 5 3 9 9 000 9 2 7 000 0,4 A ttk
6 0 9 6 4 8 1 000 7 9 5 000 0,6 A tts
2 6 1 3 1 ,8 1 ,5 1 ,2 A ttn d
2 6 4 2 1 ,7 1 ,6 1 ,1 A ttk
1 9 4 9 1 ,8 1 ,8 1 ,0 A tts
2 6 1 1 0,1 0,5 2 4 0 A ttn d
2 6 3 5 0,3 0,4 9 4 0,7 A ttk
2 6 3 5 0,3 0,4 9 4 0,7 A tts
Interventi di
tipo
tradizionale
Propensity score Stima
me
tod
oV a r ia zion e
dell'occu pa zion e
2 007 -2 01 0
2 7 ,9 8 0,06 2 3 0,1 2 3 8 -9 9 ,00
V a r ia zion e
dell'occu pa zion e
R&S 2 007 -2 01 0
2 8 ,8 3 0,05 05 0,1 4 6 2 -8 4 ,1 6
V a r ia zion e del
fa ttu r a to 2 007 -
2 01 0 in Eu r o
2 8 ,5 9 0,05 3 6 0,1 3 3 3 -9 2 ,9 5
V a r ia zion e delle
in n ov a zion i di
pr odotto 2 007 -
2 01 0
2 6 ,1 6 0,07 1 6 0,2 6 5 7 -3 6 ,1 6
V a r ia zion e delle
in n ov a zion i di
pr ocesso 2 007 -
2 01 0
0,3 1 7 2 il
pscor e n on è
sig n ifica t iv o
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag.
142
I risultati ci consegnano una situazione in parte a conferma dell'analisi statistica in parte
colgono l'effetto "anticiclico" dell'intervento. Tuttavia introducendo la suddivisione fra
interventi con ambito tecnologico e quelli più tradizionali senza ambito tecnologico
consentono di aggiungere interessanti contributi all'analisi. In sintesi per quanto riguarda:
la variazione dell'occupazione totale, vi sono effetti positivi e confermati anche da un
inferiore errore standard rispetto al valore della stima dell'effetto per l'analisi su tutti gli
interventi fra beneficiari e non beneficiari, in particolare grazie ai casi degli interventi
tradizionali. Nel caso degli interventi con ambiti innovativi è difficile individuare dei
benefici per un elevato standard error, superiore alla stima dell'effetto;
la variazione dell'occupazione di addetti in Ricerca e Sviluppo, vi sono effetti positivi
molto limitati (inferiori all'unità) e confermati anche da un inferiore errore standard
rispetto al valore della stima dell'effetto per l'analisi su tutti gli interventi fra beneficiari e
non beneficiari, in particolare grazie ai casi degli interventi con ambito innovativo. Nel
caso degli interventi tradizionali è difficile individuare dei benefici per un elevato
standard error, superiore alla stima dell'effetto;
la variazione del fatturato medio sul fatturato è positiva seppure con un elevato errore
standard che evidenzia la "debolezza" dello stimatore. L'errore standard supera
addirittura il valore dell'effetto, quindi è difficile potere individuare il beneficio degli
interventi. Questo non significa che l'intervento non abbia avuto per nulla un effetto
anticiclico, anche se molto "limitato", in particolare negli interventi con ambito
innovativo. Questo risultato va considerato con il fatto che non era il principale obiettivo
degli interventi quello di stimolare il fatturato e che comunque il fatturato è una variabile
del generale andamento aziendale, non direttamente una variabile di misura
dell'innovazione, seppure rilevante. Si suggerisce in proposito la necessità di ulteriori
analisi;
la variazione delle innovazioni di processo è positiva anche se molto limitata, al limite
della significatività e rilevante soprattutto per gli interventi con ambiti tecnologici;
la variazione delle innovazioni di prodotto, è difficile potere considerare l'effetto positivo
poiché non si è riusciti a condurre una stima soddisfacente per il propensity score. Se si
utilizza l'ulteriore suddivisione fra gli interventi quelli con ambito hanno una
performance leggermente migliore di quelli tradizionali.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 143
A.5 SCHEDE DEI CASI DI STUDIO
L'allegato presenta i risultati dell'analisi condotta attraverso lo strumento dei casi di studio.
L‟analisi dei casi di studio è una delle componenti della metodologia "triangolare" adottata
dal gruppo di lavoro. E' finalizzata ad una migliore comprensione delle modalità con le quali i
progetti selezionati hanno partecipato in modo positivo al conseguimento degli obiettivi di
programma. Fornisce elementi operativi sulla governance dei progetti, individuando quei
fattori di successo che possono fungere da modello per l‟attuazione dell‟intero parco progetti.
AA..55..aa AAmmbbiittii ddii vvaalluuttaazziioonnee ddeeii ccaassii ddii ssttuuddiioo
Gli ambiti di valutazione dei casi di studio sono la sintesi del toolbox (A.1), e costituiscono i
paragrafi del report finale di ogni caso di studio e sono:
Identificativo dell'azienda: nome dell'azienda capofila e collocazione geografica
Identificativo del Progetto: nome del progetto
Fattori di successo e lezioni apprese: sintesi degli elementi positivi e di successo del
progetto e di conclusioni utili a fornire un contributo di analisi più generale. Tali elementi si
dividono:
dal lato dell'offerta (fattori produttivi): Spesa R&S, riduzione costo, differenziazione del
prodotto e diversificazione del settore, ruolo delle risorse umane, riduzione del time-to-
market, ruolo dell'università o del parco tecnologico o del centro tecnologico coinvolto,
ambito innovativo individuato e collaborazione cross-settoriale attivata, ruolo della rete
di imprese, customizzazione del prodotto;
dal lato della domanda:esistenza o meno di una strategia commerciale legata al progetto.
La valutazione dei fattori di successo è effettuata con una scala su tre livelli: il punteggio "N"
corrisponde al fatto che il fattore non sia presente fra quelli di successo per il progetto; "L" se
è relativamente e limitatamente rilevante per il successo del progetto; "P" se è presente
ovvero se è uno dei fattori di successo del progetto.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 144
Informazioni di contesto
Fattori esogeni al progetto: informazioni relative al mercato ed all'area produttiva
dell'azienda. Un andamento positivo degli ultimi anni del settore o dell'azienda è
segnalato con "↑", negativo con "↓", senza particolari variazioni con "=". Inoltre si valuta
anche l'assetto del contesto strategico aziendale circa l'esistenza o meno di una strategia
per l'innovazione e di una rete strutturata per l'innovazione. La valutazione dell'esistenza
o meno di una strategia per l'innovazione o di una rete è effettuata con una scala su tre
livelli: il punteggio "N" indica l'assenza; "L" si associa ad una rilevanza limitata; "P"
evidenzia la presenza. Questa analisi è di particolare importanza per verificare se i
progetti di maggiore successo siano anche quelli che godono di un contesto aziendale
fertile con cultura innovativa, con una particolare strategia di sviluppo aziendale,
relazioni robuste per l'innovazione e per un andamento non negativo dell'azienda stessa.
Contesto di policy: indica il tipo di intervento al quale il progetto analizzato appartiene, il
budget, le principali attività, il numero e la denominazione di imprese partecipanti.
Implementazione: riguarda i bisogni all'origine del progetto, la rete, la sua governance, i
problemi incontrati / soluzioni intraprese.
Effetti: gli effetti sulle variabili economiche (fatturato, investimenti, credito, mercato estero,
mercato interno) sono valutati con una scala su tre livelli: il punteggio "N" indica l'assenza di
effetti; "L" si associa ad effetti limitati o per via di una crisi già in corso o per potenzialità in
parte ancora inespresse; "P" evidenzia la presenza di effetti positivi e la crescita della
variabile.
Inoltre la valutazione degli effetti riguarda anche le ricadute sul capitale umano, sul capitale
relazionale e sulla tipologia di innovazione promossa. Per quanto riguarda la tipologia di
innovazione si distinguono: gli output del processo innovativo (innovazioni organizzative, Ict,
di processo e di prodotto) e le modalità di protezione/appropriabilità dell'output
dell'innovazione (licenze, marchi e brevetti). Gli effetti su capitale umano, relazione e
tipologia di innovazione sono valutati nella loro dimensione temporale con una scala su tre
livelli: "N" corrisponde ad assenza di effetti; "T" ad effetti di tipo temporaneo, "P", ad effetti
permanenti.
Sostenibilità e Trasferibilità: La sostenibilità consiste nella continuazione o follow-up
delle attività sviluppate nel progetto ed include la valorizzazione dei risultati. La trasferibilità
riguarda il potenziale per l‟applicazione dei risultati o elementi come i metodi e gli strumenti
sviluppati in altri contesti: regioni o aree di attività. Sostenibilità e trasferibilità sono valutate
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 145
con una scala ascendente con una scala su tre livelli: il punteggio "N" indica l'assenza; "L" si
associa ad una rilevanza limitata; "P" evidenzia la presenza di sostenibilità o trasferibilità.
AA..55..bb SSiinntteessii ddeeii ccaassii ddii ssttuuddiioo
Si sintetizzano in termini generali gli ambiti di valutazione dei casi di studio si evidenzia che:
Identificativo dell'azienda: per quanto riguarda la collocazione geografica, 6 capofila
erano nella provincia di Ancona, 3 a Fermo e Pesaro Urbino, 2 a Macerata. Le reti attivate nei
processi filiera hanno coinvolto nel caso di: Teuco Guzzini 2 imprese di Macerata (una poi
fallita); Aethra, 1 di Ancona e 1 di Macerata; Automa 1 di Macerata, 3 di Ancona. Nel caso di
Informasistemi l'altro partner di progetto è di Ascoli Piceno. I casi di studio sono collocati
con un'ampia copertura geografica, prendendo in considerazione il Parco Tecnologico delle
Marche, le Università più attive della Regione per l'innovazione (Camerino, Politecnica delle
Marche, Urbino), tutte le province, circa 20 aziende.
Informazioni di contesto
Fattori esogeni: 12 su 14 casi possedevano già un'organica strategia aziendale per
l'innovazione e 11 su 14 erano inseriti in una formale od informale rete per l'innovazione.
Per quanto riguarda l'andamento del settore, gli interventi riguardano 5 imprese in
crescita in settori in espansione, 3 in fase negativa in settori non in espansione. Gli
interventi hanno avuto la capacità di influenzare anche i casi con fattori esogeni più
negativi spingendo alla formulazione di un assetto strategico aziendale per l'innovazione
nel caso di Cottonclub, seppure con un esito limitato per sostenibilità e trasferibilità, con
meno risultati positivi nel caso di Informasistemi e di Synbiotech. Nel caso invece di
Aethra e Teuco Guzzini ed in parte anche per Duna e Principe di Bologna, l'intervento è
servito per invertire parzialmente una situazione difficile che si stava verificando o che
era già era posta in essere, limitando cioè gli effetti negativi attraverso un importante
investimento in innovazione e qualche caso ricerca (effetto anticiclico).
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 146
Tabella A.5.a Fattori esogeni e casi di studio
Fattori esogeni - Informazioni di contesto
Assetto strategico aziendale (N- assente, L - limitata, P - presente)
Andamento / Prospettive
Caso di studio
Intervento strategia aziendale per innovazione
rete per innovazione
settore azienda
Cottonclub 1.1.1.4.1 - 598/94 art.
11 "Ricerca"
L N ↓ ↓
Teuco Guzzini 1.1.1.4.2 - Filiere
tecnologiche
P P ↓ ↓
Aethra P P ↑ ↓
Automa P P ↑ ↑
Geotermotec 1.1.1.4.3 -
Trasferimento
tecnologico
P P ↑ ↑
Informasistemi P (più per
Informasistemi che
Aldo Brué)
L (meno per
Informasistemi
che Aldo Brué)
↓
(calzatur
a)
=
Distilleria
Varnelli
1.2.1.5.1 - Progetti di
Innovazione Aziendale
598/94
P (borse di
dottorato)
P = ↑
Scatolificio
Maura
P (demand-driven,
piccoli lotti,
subfornitura)
P ↑ ↑
Principe di
Bologna
1.2.1.5.2 - Sostegno ai
servizi innovativi per il
settore moda
P (qualità
artigianale)
L ↓ ↓
Duna P (differenziazione
e rapporto con
multinazionale
Ottobock)
P ↓ ↑
Orvietani service 1.2.1.7.1 - Investimenti
tecnologici
P (gruppo
Orvietani)
P (rapporto con
il territorio e
con le
multinazionali)
↑ ↑
Synbiotec 1.3.1.7.1 - Spin off L P ↑ =
Erydel P P ↑ ↑
Duepuntozero P P ↑ =
Fonte: Analisi casi di studio t33
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 147
Effetti
L'effetto più positivo sull'andamento aziendale è quello degli investimenti, in quasi tutti i casi
si attivano investimenti legati al progetto che innesca dunque dei processi positivi di
innovazione. Tuttavia solo in sei casi si indviduano evidenze sulla crescita del fatturato e solo
in un caso (Erydel), il progetto modifica i rapporti con il mercato del credito attraverso il
ricorso strutturale al venture capital e la trasformazione di Srl in Spa.
In termini di ambito innovativo prevalgono innovazioni (permanenti) di prodotto e di
processo, in alcuni casi si attivano anche meccanismi di protezione del made in Italy e
dell'innovazione (marchi e brevetti). I progetti hanno effetti permanenti in 9 casi su 14 sugli
addetti (non solo in ricerca e sviluppo), e nei rapporti con l'Università e centri di
trasferimento tecnologico (7 su 14). L'Università è il partner per l'innovazione con cui più
frequentemente si costruiscono relazioni permanenti.
Tabella A.5.b Effetti ed interventi
Fonte: Analisi casi di studio t33
Ca so di stu dio In ter v en to fa ttu r a to in v est im en ti cr editom er ca to
ester o
m er ca to
in ter n o
Cotton clu b
1 .1 .1 .4 .1 -
5 9 8 /9 4 a r t . 1 1
"Ricer ca "
L N N L N
Teu co Gu zzin i L C N C C
A eth r a L C N L L
A u tom a C C N L L
Ter m oidr a u lica C C N N C
In for m a sistem i N C N N N
Dist iller ia
V a r n elliC C N C N
Sca tolificio
Ma u r aC C N C C
Pr in cipe di
Bolog n aL C N L L
Du n a C C N L L
Or v ieta n i
ser v ice
1 .2 .1 .7 .1 -
In v est im en ti
tecn olog ici
L C N L C
Sy n biotec N L N L L
Er y del C C C L L
Du epu n tozer o L C N L L
Effett i (L - effett i lim ita t i o per u n a m oder a ta ten u ta
n on osta n te la cr isi o per poten zia lità in espr esse, C-
cr escita , N-n o)
1 .1 .1 .4 .2 -
Filier e
tecn olog ich e
1 .1 .1 .4 .3 -
Tr a sfer im en to
tecn olog ico
1 .2 .1 .5 .1 -
Pr og ett i di
In n ov a zion e
A zien da le
1 .2 .1 .5 .2 -
Sosteg n o per il
settor e m oda
1 .3 .1 .7 .1 - Spin
off
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag.
148
Tabella A.5.c Effetti su relazioni, capitale umano e tipo di innovazione
Fonte Analisi casi di studio t33
Ca so di stu dio In ter v en toa ltr i
pa r tn er s
u n iv er sità
/ r icer ca
clien ti/
for n itor ifor m a zion e a ddett i or g a n izza t iv e Ict pr ocesso pr odotto
licen za ,
m a r ch iobr ev etto
Cotton clu b
1 .1 .1 .4 .1 -
5 9 8 /9 4 a r t . 1 1
"Ricer ca "
N P N N N P N P N N N
Teu co Gu zzin i P P T P P N N P P N P
A eth r a N P N N P T P N P N N
A u tom a P P T P P P N T P P N
Ter m oidr a u lica N P T T T N N N P N N
In for m a sistem i T T N T T N T N T N N
Dist iller ia
V a r n elliN N N T P N N P P P N
Sca tolificio
Ma u r aN N N N N P N P P N N
Pr in cipe di
Bolog n aN N N N P N P N P N N
Du n a P P P P P P N P P P N
Or v ieta n i
ser v ice
1 .2 .1 .7 .1 -
In v est im en ti
tecn olog ici
P N P P P N N P P N N
Sy n biotec N N N M M N N N P M P
Er y del N N N P P P N P P N P
Du epu n tozer o N P P N P N N P P P N
1 .1 .1 .4 .2 -
Filier e
tecn olog ich e
1 .1 .1 .4 .3 -
Tr a sfer im en to
tecn olog ico
1 .2 .1 .5 .1 -
Pr og ett i di
In n ov a zion e
A zien da le
1 .2 .1 .5 .2 -
Sosteg n o per il
settor e m oda
1 .3 .1 .7 .1 - Spin
off
Effett i (P-per m a n en ti, T-tem por a n ei, N-n o)
Rela zion i per l'in n ov a zion e Ca pita le u m a n o A m bito di in n ov a zion e (ou tpu t e str u m en ti di a ppr opr ia bilità )
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 149
Fattori di successo
I fattori di successo può ricorrenti dal lato dell'offerta sono: la differenziazione del prodotto e
del settore 13 su 14, il ruolo delle risorse umane (10 su 14), il ruolo dell'Università (10 su 14,
includendo i casi della presenza di Spinoff e la spesai n Ricerca e Sviluppo (9 casi su 14). La
presenza di rete fra imprese è relativamente rilevante e risulta problematica in due casi. 8
casi su 14 sono progetti per il cui successo è rilevante la strategia dal lato della domanda e il
raggiungimento del mercato.
Sostenibilità e trasferibilità
I 4 casi (Automa, Termoidraulica sanitari, Distilleria Varnelli, Erydel) che presentano sia
sostenibilità sia trasferibilità, possedevano già una strategia aziendale per l'innovazione
organica prima del progetto ed erano inseriti in una rete e vivono una fase espansiva e sono
tutti legati grazie al progetto o già in precedenza da una rete orizzontale con l'Università.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag.
150
Tabella A.5.d Fattori di successo, sostenibilità e trasferibilità
Fonte: Analisi casi di studio t33
Domanda
Ca so di stu dio In ter v en to Spesa R&Sr idu zion e
costo
differ en zia zion e
pr odotto/settor e
r isor se
u m a n e
tim e-to-
m a r ket
r u olo
u n iv er sità /
pa r co
tecn olog ico
a m bito
in n ov a tiv o e
cr oss-
settor ia le
r ete im pr esecu stom izza zion e
pr odotto
str a teg ia
com m er cia le
Sosten ibilità
del pr og etto
Tr a sfer ibilità
del pr og etto
Cotton clu b1 .1 .1 .4 .1 - 5 9 8 /9 4
a r t . 1 1 "Ricer ca " N P P N P L N N P L L L
Teu co Gu zzin i P P P N N P P pr oblem a L P P L
A eth r a P N P P N P P L N L L L
A u tom a P N P P N Spin off P P N P P P
Ter m oidr u a lica P P N P L P P N N L P P
In for m a sistem i P L P L L P P L L N N N
Dist iller ia
V a r n elliN N N P N N N N P P P P
Sca tolificio Ma u r a N P P N P N N N P P L P
Pr in cipe di
Bolog n aN N P P P N N pr oblem a P L L L
Du n a P N P P P P N P P P P P
Or v ieta n i ser v ice
1 .2 .1 .7 .1 -
In v est im en ti
tecn olog ici
N P P P P N N P P P L L
Sy n biotec P N P P N Spin off N N N N N N
Er y del P N P P N Spin off N N N P L P
Du epu n tozer o P N P P P Spin off N P P P L L
1 .2 .1 .5 .1 - Pr og ett i
di In n ov a zion e
A zien da le 5 9 8 /9 4
1 .2 .1 .5 .2 - Sosteg n o
a i ser v izi
in n ov a tiv i per il
settor e m oda
1 .3 .1 .7 .1 - Spin off
Sosten ibilità e tr a sfer ibilità
(N- a ssen te, L - lim ita ta , P -
pr esen te)
Fattore di successo per promuovere l'innovazione
Offerta (fattori produttivi)
1 .1 .1 .4 .2 - Filier e
tecn olog ich e
1 .1 .1 .4 .3 -
Tr a sfer im en to
tecn olog ico
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 151
AA..55..cc RReeppoorrtt FFiinnaallii
Identificativo dell'azienda: l'azienda interessata è la Cottonclub srl, Fabriano, Ancona,
con un fatturato 8 milioni di Euro circa (2010)
Identificativo del Progetto: Gestione di Linee di prodotto personalizzato nell‟ambito
della produzione e commercializzazione della corsetteria
Fattori di successo e lezioni apprese: Il progetto finanzia un‟innovazione di processo,
quale presupposto dell‟innovazione di prodotto e della competitività dell' impresa in
particolare nel settore tradizionale dell'abbigliamento, consentendo:
una riduzione strutturale del time-to-market (riduzione dei tempi) (P);
una riduzione del costo unitario di produzione e dei costi dei materiali attraverso la
standardizzazione dei processi (P);
il mantenimento della qualità legata ad una produzione sempre più “customizzata" e
differenziato (a partire da tecnologie di progettazone 2D) (P);
Il progetto evidenzia che per una maggiore efficacia, l‟innovazione andrebbe
ulteriormente combinata ad una strategia commerciale e di marketing, in particolare
verso l‟estero, a fronte della caduta della domanda interna (L). Si sottolinea che l'
Università Politecnica delle Marche assume un ruolo di consulente esterno
nell'elaborazione del progetto, ma il suo ruolo è limitato ed è in fase progettuale anche se
con rapporti di tipo permanente nel tempo (L).
Informazioni di contesto
Fattori esogeni: L'attività aziendale si colloca in un contesto generalizzato di crisi del settore
tessile e abbigliamento che interessa anche l'azienda (↓). L‟azienda è particolarmente
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 152
specializzata nell‟intimo “fascia medio alta”, con diversi marchi (Cottonclub,
Rcrescentini…ecc). L'azienda ha una recente strategia aziendale per l'innovazione (L) e
nessuna particolare e stabile rete per l'innovazione (N);
Contesto di policy: L'intervento di riferimento è il 1.1.1.4.1 598/94 Ricerca. Il budget prevede
315600 Eur di risorse ammesse, di cui concesse 102660 Eur, per un 67% di cofinanziamento
da parte privata. Il progetto si inserisce nell‟ambito di una -serie di azioni mirate ad innovare
sia dal punto di vista produttivo, gestionale e dei processi, e, dunque, ad acquisire una
maggiore competitività colmando il gap tecnologico aziendale tipico del settore.
Implementazione
Bisogni affrontati dal progetto: sostituire la manualità della prototipizzazione, velocizzare la
fatturazione e l'ordinazione attraverso l'utilizzo della "pistola";
Rete: pur non essendo obbligatorio, è cruciale il ruolo dell'UnivPm come consulente esterno;
Problemi incontrati/soluzioni intraprese: problemi burocratici, legati alla tempistica ed alla
modulistica.
Effetti
Fatturato:l'intervento ha contribuito ad una minore crisi aziendale, seppure in maniera
difficilmente quantificabile (L);
Investimenti: non si registra un effetto di particolare rilevanza (N);
Credito: non si registrano effetti rilevanti (N);
Mercato estero: il progetto consente una customizzazione del prodotto, in modo tale da
renderlo adattabile ai diversi mercati, tale progetto ha ancora prodotto limitati effetti sul
mercato estero (L);
Mercato interno: non si registrano effetti rilevanti (N);
Capitale relazionale: si istaura un rapporto stabile con l'Università Politecnica delle
Marche, in particolare con il Prof. Germani (P);
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 153
Capitale umano: non si registrano effetti rilevanti (N);
Innovazione: il progetto contribuisce all'accelerazione e alla standardizzazione dei
processi (P) con un meccanismo di risparmio di costi (si evita il taglio) utilizzando
tecnologie “2D”. Si registrano innovazioni organizzative (P) ed in ambito Ict (P) di tipo
permanente.
Trasferibilità: limitata ad altre aziende nella stessa condizione di ritardo di innovazione dei
processi produttivi ed altamente specializzata in produzioni di alto livello. Tuttavia si
evidenzia come il nuovo modello organizzativo lanciato con il progetto (e proseguito anche da
altri interventi ad esempio Trasferimento Tecnologico - 1.1.1.4.3) sia già presente, seppure
con modalità in parte diverse, in molte altre imprese del settore e del territorio e dunque non
risulta particolarmente innovativo. A tal proposito si può anche citare il progetto
Informasistemi che punta ad innovare in maniera molto più marcata nel settore calzaturiero,
con difficoltà di successo, in parte perché l'innovazione non ha la velocità necessaria nel
raggiungere il mercato (L).
Sostenibilità: Il progetto ha consentito l'avvio di una strategia innovativa aziendale, per ora
intrapresa in maniera prevalente attraverso risorse pubbliche, questo ne limita la
sostenibilità (L). La strategia aziendale si è spostata sempre di più verso la prototipizzazione
del prodotto, attraverso realizzazione più snella e flessibile che è stata proseguita anche con il
contributo dell'intervento Trasferimento tecnologico – Giovane Tecnologo , focalizzato su
tecnologie 3D, dopo l'utilizzo delle tecnologie 2D del progetto finanziato con l'Intervento
1.1.1.4.1 - 598 Ricerca.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 154
Identificativo dell'azienda: Teuco Guzzini, di Montelupone (Fm) e Filiera
Identificativo del Progetto: Hydrating Skin with 40 kHz in Innovative Bathtubs
Fattori di successo e lezioni apprese: Il progetto contiene alcuni fattori di successo dei
processi innovativi:
la cultura dell‟innovazione come fattore di competitività aziendale e non solo come
esigenza di riduzione di costo, anche legato agli importanti investimenti nell'ambito della
proprietà per riattivare l'attività in un momento di crisi (P);
l'innovazione sui materiali consente la riduzione dei costi generali d'azienda (costi di
magazzino) e apre nuove prospettive di sviluppo di innovazione radicale utile anche alla
realizzazione di prodotti "customizzati" (P);
il progetto Filiera consente, attraverso l'investimento in Ricerca e Sviluppo (P), la
realizzazione di prodotti innovativi associata al Made in Italy, in termini di
differenziazione del prodotto (P);
la creazione di una rete virtuosa non solo con il territorio, ma anche con l'Università
Politecnica delle Marche che rappresenta il fulcro dei rapporti con il mondo della ricerca e
dell'innovazione dei materiali (P);
l'intervento si riferisce agli ambiti innovativi (P): meccatronica, efficienza energetica e
fonti rinnovabili, nuovi materiali. Il progetto ha consentito la contaminazione cross-
settoriale fra un'azienda di settori comunicanti ma in parte diversi: Teuco Guzzini,
Apparecchiature igienico sanitarie, Faggiolati, costruzione elettropompe;
Un elemento di difficoltà è rappresentato dal venire meno della Iseda che va in
fallimento, questo non impedisce però la continuazione del progetto.
Informazioni di contesto
Fattori esogeni La crisi del settore dell‟idromassaggio (↓) coincide con la crisi aziendale della
Teuco Guzzini (↓), poiché l'idromassaggio definisce il brand aziendale. In termini
quantitativi, la Teuco Guzzini passa da 95 milioni di euro nel 2007 a 52 milioni di euro nel
2010, con una riduzione del 46%, che corrispose ad una riduzione del 15% dell'occupazione
(68 lavoratori), ma con il mantenimento attorno al 12-13% della quota di occupati in ricerca e
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 155
sviluppo. L‟azienda decide di innovare per recuperare quote di mercato e il calo del fatturato.
L'intervento si inserisce all'interno di una nuova strategia aziendale per l'innovazione che
consista nell'aprirsi al mercato dell‟ “arredamento del bagno”, dove conta di più la qualità e la
customizzazione del prodotto. Il progetto è un elemento cruciale per la nuova strategia, per
cui non è necessaria una strategia commerciale, perché esiste già quella della Teuco Guzzini.
La rete per l'innovazione, già esistente, è di supporto per la nuova strategia aziendale, di cui il
progetto è un componente importante.
Contesto di policy:L'intervento è 1.1.1.04.02 "Filiere Tecnologiche". L' investimento ammesso
è di € 1610043,4, su un costo totale del progetto di € 1952950. L'ammontare effettivamente è
di € 805.041,15. Il partnerariato della filiera è costituito da Faggiolati Pumps, stabile partner
della Teuco Guzzini, ed Iseda che invece è fallita creando problemi di rallentamento del
progetto che comunque è stato proseguito. Il 60% circa delle risorse sono andate per la
ricerca industriale, il 40% circa per lo sviluppo sperimentale.
Implementazione
Bisogni affrontati dal progetto: Il progetto studia e sviluppa una linea di vasche innovative
per il benessere psico-fisico dell‟utente, attraverso: tecniche di sonoforesi per l‟idratazione
cutanea e la cura estetica del corpo; elettropompe silenziose e ad alta efficienza energetica
che contribuiscono al comfort del trattamento; interfacce prodotto innovative, usabili ed
interattive; materiali e processi produttivi innovativi attraverso i quali sia possibile ottenere
manufatti di particolare pregio estetico, personalizzabili a seconda delle esigenze del cliente e
a bassi costi di produzione. Il progetto è stato elaborato internamente e viene da esigenze del
mercato e di competere con maggiore qualità e minori costi.
Rete: l'unico problema è stato il fallimento di Iseda, la rete è consolidata.
Problemi incontrati/soluzioni intraprese: il fallimento di Iseda ha rallentato le procedure, ma
grazie anche alla collaborazione dei servizi regionali, non ha impedito il completamento del
progetto.
Effetti
Fatturato: c'è un effetto limitato per il rilancio dell'azienda, vista la crisi in corso (L);
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 156
Investimenti: in particolare nella Ricerca e Sviluppo (C);
Mercato interno ed estero: acquisizione di una quota del mercato molto rilevante
nell'ambito tradizionale, a fronte di una marcata contrazione dell'idromassaggio e
nell'arredamento da bagno (C);
Credito: non si registrano effetti rilevanti (N);
Capitale relazionale: Relazioni permanenti con l‟Università Politecnica delle Marche (P), e
almeno temporanei con Centri di ricerca Università di Camerino, Università di Napoli,
Università La Sapienza. L‟Università Politecnica delle Marche diventa il punto di
riferimento (da qui in avanti) per l‟azienda e il suo "centro di ricerca" esterno. La
partnership con Iseda si interrompe per il fallimento dell'azienda, si rafforza quello con
Faggiolati Pumps (P). Si instaurano altri rapporti momenti con clienti e fornitori (T);
Capitale umano: si registrano nuove assunzioni e collaborazioni con ingegneri e
università, ma non in grado di ridurre il saldo occupazionale negativo degli ultimi anni
(P);
Innovazione: L'innovazione prodotta riguarda: 1) i materiali (polimerizzazione a freddo
sull‟acrilico) in grado di consentire di ridurre il magazzino e la meccanizzazione della
produzione e la customizzazione del prodotto; 2) prototipo di nuovo motore e di nuova
elettropompa che potrà essere utilizzato in futuro per le docce; 3) interfacce di prodotto
innovative, 4)ionoforesi per idratazione cutanea e cura estetica del corpo. Le future
prospettive di innovazione si legano ad ulteriori nuovi materiali (dopo l‟acrilico) e a nuove
tecnologie che consentano una pulitura meccanizzata e velocizzata dello stampo. Si
registrano dunque innovazioni di prodotto e di processo (P). L‟innovazione ha prodotto la
domanda di brevetti (P).
Trasferibilità: I risultati del progetto (motore e pompa) sono utilizzabili per altre tipologie
di prodotti e innovazioni. Il proseguimento della ricerca sui materiali può consentire
un'innovazione radicale nel campo di attività della Teuco Guzzini che potrebbe avere una
trasferibilità molto elevata anche al di fuori del settore di riferimento aziendale. Tuttavia il
funzionamento del progetto per la fuoriuscita di un'azienda dalla rete rende la trasferibilità
non completa (L).
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 157
Sostenibilità: La sostenibilità dell'intervento dipende dal fatto che il finanziamento del
progetto consente l‟accesso a delle risorse per la realizzazione di una strategia aziendale per
l'innovazione. L'azienda si è inserita in un percorso innovativo che la pone sulla frontiera
della ricerca applicata nell'utilizzo di nuovi materiali. La rete con Faggiolati Pumps continua
e con i partner tecnologici si consolida per la prospettiva di future innovazioni “radicali” nel
settore dei materiali. In tale senso si colloca il progetto di creazione di una rete “banca-
impresa-università” per la governance della ricerca e dell‟innovazione, a cui partecipa oltre
che la Teuco Guzzini e l'Università Politecnica delle Marche anche imprese, fra cui Loccioni,
Mts, Elica. Il consorzio si specializza nell'innovazione Homeled, con al centro le tematiche
della domotica. L‟obiettivo è avviare un consorzio che faccia massa critica ed attragga
investimenti (P).
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 158
Identificativo dell'azienda: Aethra di Ancona (oggi acquisita per questo ramo aziendale
da Rad Vision) e Filiera
Identificativo del progetto: TASCA - Tecnologie Avanzate per Sistemi domotici della
Comunicazione Audiovisuale
Fattori di successo e lezioni apprese: Il progetto contiene alcuni fattori di successo dei
processi innovativi:
L'Università Politecnica delle Marche rappresenta il contesto principale di produzione
della conoscenza specialistica adeguata per produrre l'innovazione di prodotto ricercata
(P);
il progetto rappresenta un riferimento virtuoso di applicazione dell'ambito innovativo
della domotica quale contesto di integrazione e contaminazione cross-settoriale che ha
rappresentato, in particolare per l'Aethra, un importante strumento di salvataggio di
parte della sua occupazione, nonostante la vendita del ramo di azienda e la pesante
ristrutturazione a Rad-Vision e dunque di permanenza sul territorio marchigiano di
produzione ad altissimo valore aggiunto ed alta qualità di ricerca e innovazione (P);
la presenza di ingegneri di altissimo profilo è l'elemento di più grande importanza per il
successo del progetto (P);
L'assetto funzionale della rete è un aspetto positivo del progetto per l'innovazione ma
un'importanza limitata nel successo del progetto stesso (L);
Spesa in Ricerca e Sviluppo per la realizzazione di nuovi prodotti e il mantenimento della
funzionalità aziendale nelle Marche (P)
Informazioni di contesto
Fattori esogeni L'azienda leader della filiera, Automa vive un periodo di particolare
espansione anche sui mercati esteri, addirittura arrivando, in parte anche grazie al progetto,
a costituire un ufficio commerciale per l'internazionalizzazione con due nuovi dipendenti
(uno di lingua francese e uno italiano. I principali competitor sono Vimar, Bticino.
Contesto di policy: L'intervento è 1.1.1.04.02 "Filiere Tecnologiche". L' investimento
ammesso è di € 1878000, di cui 85% Ricerca industriale e 15% Sviluppo Sperimentale. La
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 159
Ricerca industriale è prevalentemente concentrata in Aethra e Bsoft. L'ammontare
effettivamente finanziato è di € 317750,47, con oltre l'80% di cofinanziamento privato. Il 30%
delle risorse è assegnato al capofila, il rimanente in proporzioni simili agli altri partners del
progetto. Aethra spa, era, poiché oggi per il ramo di azienda di nostro interesse è stata
venduta all'israeliana Rad Vision, un'azienda con un fatturato di Euro 83824755(2007),
prevalentemente specializzata nella Roberto fabbricazione di apparecchi elettrici ed
elettronici per telecomunicazioni. La BSOFT srl, di Macerata invece è un'impresa che nel
2007 aveva circa 180mila euro di fatturato e si occupa di realizzazione di software e di
consulenza per i software. Aci Farfisa Srl, della provincia di Ancona si occupa di produzione e
e commercializzazione di apparecchi per la videocitofonia, con un fatturato di circa 9 milioni
di euro nel 2007. L'attività del progetto era la realizzazione di un nuovo prodotto nell'ambito
di innovazione della domotica che potesse sivluppare tecnologie e moduli multifunzionali e
interconnettibili all'interno dell'abitazione, tratime una rete IP e compatibili con la NGN. Lo
scopo dell'azienda è anche quello di ridurre i cablaggi elettrici, dei costi e l'erogazione di
nuove funzioni per un miglioramento delle condizioni di vita nella casa.
Implementazione
Bisogni affrontati dal progetto: Il progetto non deriva dallo sviluppo di brevetti già depositati
alla data di pubblicazione del bando;
Rete: un importante partner scientifico del progetto è stato il dipartimento di Elettronica,
Intelligenza Artificiale e Telecomunicazioni dell‟Università Politecnica delle Marche;
Problemi incontrati/soluzioni intraprese: le principali difficoltà sono dovute all'andamento di
Aethra.
Effetti
Fatturato: ci sono effetti potenziali anche se difficilmente quantificabili (L);
Investimenti: si registra un incremento in particolare nella Ricerca e Sviluppo (C);
Mercato interno ed estero: il progetto è previsto avere un importante impatto dal punto di
vista delle quote di mercato, ma è ancora difficile compiere una valutazione (L);
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 160
Credito: non si registrano effetti rilevanti (N);
Capitale relazionale: le relazioni intraprese con i partner di progetto e con l'Università si
consolidano e diventano nella maggior parte dei casi permanenti (P)
Capitale umano: il progetto contribuisce a mantenere, almeno parzialmente, forza lavoro
altamente specializzata e formata nel territorio marchigiano (P);
Innovazione: L'innovazione riguarda l'organizzazione in filiera della produzione anche se
è difficile dire quanto siano permanenti per l'andamento delle imprese stesse, in
particolare del capofila (T). L'innovazione concerne anche il prodotto (P), che apre una
nuova linea di produzione e nuove prospettive di mercato, ed anche l'utilizzo di
tecnologie ICT (P).
Trasferibilità: E' di particolare interesse l'integrazione fra imprese di tipo diverso, tuttavia
è difficile considerare il progetto modello di trasferibilità per i problemi attraversati da
Aethra (L).
Sostenibilità: La sostenibilità della strategia aziendale di Aethra e del progetto stesso è
molto legata all'andamento della capofila e quindi difficilmente potremmo dire che è elevata
(L).
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 161
Identificativo dell'azienda: Automa di Monsano, Provincia di Ancona e Filiera
Identificativo del progetto: CORED - COntrollo domotico intelligente per il Risparmio
Energetico negli ambienti Domestici
Fattori di successo e lezioni apprese: Il progetto contiene alcuni fattori di successo dei
processi innovativi:
il commitment dell‟imprenditore di Automa che si esplica soprattutto nella gestione
“virtuosa” della rete e nella ricerca di nuovi fondi per la ricerca (Settimo Programma
Quadro), che rappresenta la garanzia principale di sostenibilità dei risultati del progetto
in termini di capitale umano, relazionale e di output innovativi (P);
la struttura a rete della filiera che funziona attraverso un efficace assetto funzionale. Un
esempio di questa “complementarietà-integrazione” fra i partner di micro, piccole e
medie dimensioni è il ruolo di “selezionatore” di “capitale umano di qualità” dello Spin-
off Ariellab. Tale partner è strategico e permanente nella filiera produttiva di Automa.
Anche per Duebbi, S.P.I.L.T e R.S. Elettronica, il progetto diventa strategico poiché
introduce la propria produzione specializzata, rispettivamente di infissi, sistemi
idrotermosanitari integrati e di prodotti elettronici, in un mercato innovativo (P);
l‟investimento dal lato dell'offerta prevede parallelamente una strategia di marketing e
commerciale verso l'estero, anche con l‟assunzione di due dipendenti da parte di Automa
creando un ufficio commerciale (P);
il progetto evidenzia la necessità di un'assistenza tecnica per le imprese per la
progettazione in ambito europeo con particolare riferimento al Programma Quadro per la
Ricerca;
il progetto rappresenta un riferimento virtuoso di applicazione dell'ambito innovativo
della domotica quale contesto di integrazione e contaminazione cross-settoriale (P);
il progetto promuove l'occupazione di risorse umane altamente specializzate (P);
il progetto è particolarmente rilevante per l'investimento cospicuo in ricerca e sviluppo
(P) e per la differenziazione di prodotto e parzialmente di settore, che deriva dalla
combinazione di imprese parzialmente diverse (P).
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 162
Informazioni di contesto
Fattori esogeni L'azienda leader della filiera, Automa vive un periodo di particolare
espansione anche sui mercati esteri, addirittura arrivando, in parte anche grazie al progetto,
a costituire un ufficio commerciale per l'internazionalizzazione con due nuovi dipendenti
(uno di lingua francese e uno italiano). La società Automa è un'azienda srl micro del settore
metalmeccanico, di nove dipendenti con un fatturato di circa 700mila euro nel 2007, che vive
un aumento di circa l'80% negli ultimi 3 anni. La crescita dipende in parte dalla domotica e
dagli investimenti per l'automazione degli edifici, ambiti di particolare espansione. L'attività
dell'azienda è quella di produrre innovazioni di processo e di prodotto per l'automazione
industriale, con particolare riferimento, adattabili in maniera trasversale a diversi settori, in
particolare, trattamento dati, automazione industriale, edifici e apparecchi di misurazione.
Gli altri componenti della filiera sono: lo spin-off dell'Università Politecnica delle Marche,
Ariellab; la R.S. Elettronica di Osimo che produce e monta apparecchi elettrici e si occupa di
assemblaggio, di circa 40 occupati e 4 milioni di euro di fatturato nel 2007; la S.P.I.L.T. di
Ancona, piccola impresa di 25 occupati, con un 1,7 milioni di euro di fatturato nel 2007, che
si ocucpa di installazione di impianti idraulici e di riscaldamento; la Duebbi di Civitanova
marche che si occupa di inscatolamento e integrazione negli infissi. La ripartizione del
contributo è per il 59% Ricerca industriale e 41% sviluppo sperimentale. La ricerca
sperimentale prevale in R.S. Elettronica (56%), Automa (75%) e Ariellab (100%), piuttosto
che in S.P.I.L.T (32%) e Duebbi (22%), anche per la caratteristiche di specializzazione delle
imprese. In sintesi l'intervento prevede la realizzazione di un sistema auto-adattativo di
"climatizzazione intelligente" per le abitazioni. L'intervento ha un impatto positivo in termini
di esternalità ambientali ed economiche sul territorio, poiché il prodotto mira al risparmio
energetico e dunque economico per famiglie ed imprese per il riscaldamento.
Contesto di policy: L'intervento è 1.1.1.04.02 "Filiere Tecnologiche". L' investimento
ammesso è di € 733161,03. L'ammontare effettivamente è di € 424614. Il 30% delle risorse è
assegnato al capofila, il rimanente in proporzioni simili agli altri partners del progetto.
Implementazione
Bisogni affrontati dal progetto:L'idea è nata presso Automa ed Ariellab, proveniente da
esigenze di risparmio energetico market-driven;
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 163
Rete: l'attribuzione dei compiti è stata coordinata da Automa seconda una logica funzionale,
essendo il progetto stato concepito da Automa e Ariellab;
Problemi incontrati/soluzioni intraprese: difficoltà di accesso ai contributi regionali è molto
limitata e, comunque risolvibili, rispetto a quelli di altri bandi, come Industria 2015 (dove le
procedure e le valutazioni sono molto più complicate e stringenti) o del Programma Quadro,
per cui l'azienda ha deciso più volte di concorrere. Si registra la necessità di un'assistenza
tecnica per le Piccole e medie imprese per la progettazione europea, sui bandi regionali,
nazionali, europei con particolare attenzione per il Programma Quadro per la Ricerca.
Effetti
Fatturato: c'è un effetto di crescita anche se difficilmente quantificabile (C);
Investimenti: c'è un effetto di crescita anche se difficilmente quantificabile in particolare
nella Ricerca e Sviluppo (C);
Mercato interno ed estero: il progetto è previsto avere un importante impatto dal punto di
vista delle quote di mercato, ma è ancora difficile compiere una valutazione (L);
Credito: non si registrano effetti rilevanti (N);
Capitale relazionale: le relazioni intraprese con i partner di progetto, in particolare
Ariellab, diventano sempre più robuste, al punto che lo spinoff si caratterizza quale centro
di ricerca e scouting tecnologico ed in parte di reclutamento di personale R&S per
Automa e per la filiera produttiva. Si instaurano altri rapporti con clienti e fornitori ma di
tipo temporaneo (T)
Capitale umano: il progetto contribuisce a nuove assunzioni sia nel campo degli addetti
alla ricerca sia nel campo dell'ufficio commerciale (P), sia per la formazione del personale
interno;
Innovazione: L'innovazione riguarda l'organizzazione in filiera della produzione (P) ed il
prodotto (P) che apre una nuova linea di produzione e nuove prospettive di mercato.
L‟innovazione è stata seguita da un parziale riconoscimento del marchio (P).
Trasferibilità: Il modo di “gestire” la rete è virtuoso poiché legato ad una logica
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 164
prevalentemente funzionale, ma la trasferibilità è elevata e dipendente dalla capacità
imprenditoriale.
Sostenibilità: La rete è permanente, così come l‟accesso ai nuovi mercati e gli effetti
occupazionali del progetto. La sostenibilità della strategia aziendale è anche suffragata dalla
continuazione parziale della rete e dalla presenza di altri investimenti e progetti che vanno
nella stessa direzione dell'ambito tecnologico su filiera produttiva della domotica.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 165
Identificativo dell'azienda: Termoidraulica e Sanitari di Gulini Luca & C. di Urbino
Identificativo del progetto: Geotermotec - Acquisizione ed utilizzo di nuove conoscenze
geologiche e termotecniche da applicare alle pompe di calore geotermiche
Fattori di successo e lezioni apprese: Il progetto mette in evidenza:
il rapporto strategico con l‟Università per l‟innovazione, in particolare attraverso i due
“giovani tecnologi” (P);
che tale intervento per il trasferimento tecnologico che vede protagonista le “risorse
umane – giovani tecnologi” sia uno strumento efficace e “sostenibile” di trasferimento
tecnologico (P). Sia per l‟impresa poiché instaura un rapporto stabile con l‟Università (P),
sia per l‟Università perché offre nuove opportunità di lavoro ai ricercatori e nuove risorse
per “avanzare” nella ricerca applicata;
Il fatto che il progetto assieme ad altri investimenti coevi costituisca di fatto parte della
nuova sede aziendale evidenzia la sostenibilità dell'intervento ed allo stesso tempo il fatto
che gli esiti del progetto sono strettamente legati al futuro dell'azienda (P).
Informazioni di contesto
Fattori esogeni: Il settore è quello della costruzione pompe di calore e fornitura energetica
che ha una grande espansione anche a fronte dell'aumento dei prezzi di fornitura delle fonti
tradizionali di approvvigionamento energetico e di provvedimenti di incentivo di livello
nazionale. L'azienda è una piccola impresa artigiana, una Sas, nel settore dell'installazione di
impianti idraulico sanitari.
Contesto di policy: L'intervento è 1.1.1.04.03 "Trasferimento Tecnologico". Il costo totale è di
€ 320400, di cui il costo ammesso è di € 317000 e concesso è di € 158700. La quota di
cofinanziamento privata è di circa il 50%. Il progetto prevede la formazione di due Giovani
Tecnologi. Il progetto prevede l'acquisizione, attraverso i due Giovani Tecnologi, di
conoscenze nel campo delle scienze geologiche e della termotecnica per permettere una
diffusione delle pompe di calore geotermiche alla stessa stregua di molti altri paesi
occidentali. Il progetto prevede l'attivazione anche del Fondo Sociale Europeo per la
formazione dei Giovani Tecnologi. I partner tecnologici del progetto sono l'Università
Politecnica delle Marche e soprattutto l'Università Carlo Bò di Urbino. La realizzazione del
progetto costituisce un‟opportunità eccezionale per l‟impresa dal momento che fornisce una
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 166
banca dati unica a livello regionale sulle rese termiche delle pompe di calore geotermiche in
differenti contesti geologici. L'azienda, con il progetto, si dota di un macchinario prototipo
per la misurazione della resa termica del sottosuolo che risulta indispensabile per il corretto
dimensionamento degli impianti di questo tipo. Il progetto consente la realizzazione e la
standardizzazione di una serie di prove chimico-fisiche che dovrebbero sempre essere
eseguite per un corretto dimensionamento degli impianti e il monitoraggio della vulnerabilità
idrogeologica. L'impresa con l'occasione dell'inaugurazione del suo nuovo capannone lo
realizza come un laboratorio dove sperimentare le innovazioni nel settore delle pompe di
calore, fra cui il progetto in questione. Gli obiettivi sono diversi. Il primo è la realizzazione di
studi, ricerche e sperimentazione per l'efficienza energetica nel campo della geotermia a
bassa entalpia e di nuove malte di riempimento del foro in cui vengono messe in opera le
sonde. Il secondo consiste nella progettazione e realizzazione di un macchinario prototipale
per la misurazione della resa termica (MPRT), utile allo studio del comportamento chimico
fisico del fluido termovettore all'interno delle sonde geotermiche, e di un impianto
geotermico sperimentale.
Implementazione
Bisogni affrontati dal progetto: la necessità di risparmio energetico e di inserirsi in un
mercato in espansione. Il progetto è stato preceduto da uno studio di pre-fattibilità
Rete:è fondamentale il rapporto con il Prof. Renzulli dell'Università di Urbino e con la Energy
Resources
Problemi incontrati/soluzioni intraprese: si sono evidenziati alcuni problemi per la
rendicontazione, ma normalmente superati.
Effetti
Fatturato : si riscontrano effetti positivi ma difficilmente quantificabili (C);
Investimenti: si registra un incremento in particolare nella Ricerca e Sviluppo (C);
Mercato interno: si registra un mercato in crescita, in particolare presso le Amministrazioni
Pubbliche (Comuni di Orciano e Pesaro). Presso la rete di mercato esistente si è verificato un
effetto di cross-selling, ovvero la vendita di un prodotto/servizio aggiuntivo rispetto a quanto
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 167
richiesto o già posseduto dal cliente(C);
Mercato estero e credito: non ci sono effetti riscontrabili (N);
Capitale relazionale: si è creato un rapporto stabile con l'Università Politecnica delle
Marche e con l‟Università di Urbino (P);, si sono aperte nuove prospettive per l‟azienda
(Consorzio Navale della Geotermia e Ordine dei Geometri) con un corso di formazione dei
geometri (T);
Capitale umano: il progetto contribuisce alla formazione in modo temporaneo (T), ma
non contribuisce in maniera permanente all'assunzione di alcuno con contratto
dipendente, seppure alla creazione di un rapporto quasi permanente con l'Università
anche attraverso i Giovani Tecnologi. Il progetto è servito come creazione di ulteriori
opportunità lavorative e di ricerca anche per i Giovani Tecnologi interessati, come ad
esempio per la creazione di una estesa banca dati di osservazioni sulla geotermia;
Innovazione: l'innovazione realizzata è di prodotto con effetti duraturi (P). Gli ambiti
tecnologici del progetto sono l'efficienza energetica e i nuovi materiali.
Trasferibilità: Il natural cooling rappresenta la conseguenza “trasferibile” ad altri progetti
più importante dal punto di vista produttivo. Inoltre il modello di rapporto e di gestione del
progetto è capitalizzato dall‟impresa e le rimane in dote. Seppure il rapporto Università-
ricercatori-azienda sia nato con presupposti informali, il progetto ha contribuito a
trasformare l'azienda in un laboratorio di ricerca e sviluppo ed innovazione permanente, in
cui, con modalità diverse anche dopo il progetto continuano i rapporti con i ricercatori. Di
conseguenza si riscontra una positiva trasferibilità nel modello del progetto.
Sostenibilità: Il progetto dimostra sostenibilità per la continuazione del rapporto università
– impresa e per la tipologia di prodotti che accedono al mercato.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 168
Identificativo dell'azienda: Informasistemi con sede ad Ancona e Aldo Brué
Identificativo del progetto: GesturalShoe - progettazione innovativa di calzature
mediante interazione naturale con dispositivi multi-touch
Fattori di successo e lezioni apprese: il progetto contiene alcuni fattori di successo dei
processi innovativi:
la riduzione del “time-to-market”, anche in un settore altamente competitivo ed
innovativo come l‟informatica e in un mercato di un settore tradizionale come il settore
calzaturiero. la riduzione del costo unitario di produzione. il mantenimento della qualità
legata ad una produzione sempre più “customizzata” (utilizzo di tavoli aptici). L'efficacia
del funzionamento della rete (L) e l'assenza di una compiuta valutazione ex-ante del
“time-to-market” del prodotto e della capacità di raggiungimento di un‟adeguata
economia di scala in grado di “ammortizzare” il costo dell‟innovazione rappresentano i
più evidenti limiti del progetto. Il progetto manca di un‟adeguata strategia commerciale e
di marketing (N).
il progetto, dunque, dal lato dell'offerta evidenzia l'importanza degli investimenti e
dell'ottica strategica, ma manca nella parte di dell‟appropriabilità dell‟innovazione,
problematica tipica dei settori dell‟informatica applicati, in particolare ai settori
tradizionali, dove è alta la concorrenza. Si veda tabella degli effetti;
la partecipazione del ruolo del Parco Tecnologico delle Marche per la creazione di
innovazione (P);
l'opportunità di innovazione nei settori tradizionali proviene anche dalla contaminazione
cross-settoriale (P)
Per la promozione dell'innovazione è cruciale il ruolo delle risorse umane.
Informazioni di contesto
Fattori esogeni: La crisi del settore calzaturiero per l'elevata concorrenza impone
l'innovazione e la ricerca per elevare la qualità della produzione ed allo stesso tempo renderla
più flessibile e meno costosa. Anche per Informasistemi diventa importante con un approccio
cross-settoriale estendere la propria tecnologia a diversi settori di applicazione. La strategia
aziendale dell'Informasistemi prevede già una totale dedica all'innovazione ad una rete per
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 169
promuoverla, proprio su questa base si orienta Aldo Brué. Quindi il progetto rientra, seppure
sembra manchi la valutazione degli effetti economici, all'interno di una strategia aziendale
per l'innovazione.
Contesto di policy: L'intervento è 1.1.1.04.03 "Trasferimento Tecnologico". Il costo totale è di
€ 520300, di cui il costo ammesso è di € 512000 di Fesr e € 5000 di Fse. Il contributo
concesso Fesr è di circa € 500000 e Fse è di € 4000. La quota di cofinanziamento privata è di
circa il 50%. Il progetto prevede la formazione di due Giovani Tecnologi, già presenti nel
network di esperti di Informasistemi, un maschio laureato in informatica, una femmina
laureata di ingegneria informatica e telecomunicazioni. L'obiettivo delle attività è lo sviluppo
di due prodotti (tavolo aptico e scanner 3d) per la progettazione innovative di calzature
attraveerso interazione naturale con l'utilizzo di dispositivi multitouch. Gli effetti attesi sono
legati nono solo al processo di proegttazione ma anceh al miglioramento dell'ambiente di
lavoro per l'elevato grado di informatizzazione
Implementazione
Bisogni affrontati dal progetto: Il progetto nasce dall'esigenze dell'azienda Aldo Brué di una
nuova modellistica delle scarpe, per potere produrre in maniera più flessibile e customizzata
la scarpa. Le tecnologie Cad consentono un accorciamento della filiera ed una riduzione dei
costi
Rete: l'attività della rete funziona per ambito funzionale, il Parco Tecnologico delle Marche
supporta per l'analisi della progettazione dello scanner 3D e del tavolo aptico per la
sperimentazione e i test;
Problemi incontrati/soluzioni intraprese: le principali difficoltà sono dovute al fatto che la
rete di vendita di Aldo Brué non consente di raggiungere le sufficienti economie di scala per
arrivare ad una produzione efficiente. Inoltre a questo si aggiunge il fatto che la lentezza nel
raggiungimento sul mercato ha reso l'innovazione prodotto attraverso una progettazione 3D
della scarpa meno "vantaggiosa" sul mercato per la crescita dei competitor, in particolare
francesi, nello stesso ambito del settore calzaturiero.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 170
Effetti
Fatturato, mercato interno ed estero, credito: non ci sono effetti riscontrabili poiché il
prodotto non è riuscito ad arrivare sul mercato (N);
Investimenti: si registra un incremento in particolare nella Ricerca e Sviluppo (C);
Capitale relazionale: le relazioni intraprese con i partner di progetto non sembrano avere
grande continuità (T) mentre diventa strutturale il rapproto con il Parco Tecnologico
delle Marche in particolare per la definizione dello Scanner 3D e del tavolo aptico, nonché
per la formazione dei Giovani Tecnologi (P);
Capitale umano: il progetto non contribuisce in maniera permanente all'assunzione di
alcuno con contratto dipendente (T), ma solo alla formazione (T);
Innovazione: l'innovazione attesa dove essere di tipo di processo per la progettazione
delle linee di stile, di organizzazione per nuovi metodi di progettazione e per un sistema
innovativo per l'acquisiostzione di superfici texturizzate. I risultati in tale ambito possono
essere solo di tipo temporaneo poiché non sono ancora completati e il loro
completamento è in forte discussione per l'assenza di una sostenibilità economica dei
prodotti per la progettazione di calzature sul mercato (T).
Trasferibilità: Non si riscontrano particolari aspetti di trasferibilità, I metodi e gli
strumenti sviluppati nel progetto sono tecnicamente riproducibili e trasferibili in quanto
incidono significativamente sul processo di progettazione della calzatura; miglioramento
dell‟ambiente di lavoro a causa dell‟elevato grado di informatizzazione. L‟innovazione (tavolo
aptico e 3D) può essere trasferita, come in parte già avvenuto nell‟ambito della televisione,
anche per la vendita (altre imprese calzaturiere del contesto italiano e marchigiano. Ad es:
Nero Giardini) e per l‟esposizione museale ( Museo Pitti, Firenze)
Sostenibilità: La sostenibilità della strategia aziendale Limitata, per motivi economici e di
mercato del “settore” e dell‟impresa calzaturiera, nonché per difficoltà di protezione
dell‟innovazione.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 171
Identificativo dell'azienda: Distilleria Varnelli a Muccia, Macerata
Identificativo del progetto: Progetto di Innovazione Aziendale
Fattori di successo e lezioni apprese: Il progetto ha principalmente prodotto i suoi
fattori di successo nell'ambito dell'innovazione di processo produttivo e commerciale (P),
attraverso una customizzazione del prodotto (P), non tanto una sua differenziazione (N),
all'interno di una strategia commerciale (P) e di politica aziendale per l'innovazione che ha
saputo anche trovare nuovi mercati e produrre un effetto positivo in termini di occupati (P),
al quale hanno contribuito anche altri investimenti aziendali. L'innovazione di processo e di
ambito di lavoro è basa sull'eco-innovazione.
Informazioni di contesto
Fattori esogeni:La crisi della domanda interna, che comunque non sembra interessare il
settore della distillazione, comunque spinge l'azienda ad orientarsi sempre di più verso
l'estero. La Distilleria Varnelli è un'azienda nata nel 1868. E' un'azienda di 11 dipendenti e 4
soci. Inoltre l'attenzione all'innovazione non è solo legata all'intervento in questione ma
rientra in una più completa strategia aziendale. La strategia aziendale basa la sua rete per
l'innovazione (P) e la competitività sul rapporto stretto con il territorio, sia per la qualità del
prodotto, per l'immagine aziendale sia per il rapporto con l'Università, per la quale la Varnelli
è finanziatrice di borse di dottorato nell'ambito della chimica e delle scienze di base, per
potere essere sulla frontiera tecnologica vista la sua specializzazione unica nel settore della
distillazione. Inoltre il modlelo di impresa è orientato alla responsabilità sociale, alla qualità
del lavoro ed al rispetto ed alla promozione dlela natura (P). Questo è testimoniato dal fatto
che l'azienda investe nel dottorato di ricerca dell'Università di Camerino per essere
all'avanguardia nella distillazione. Inoltre l'attenzione dell'azienda all'innovazione si lega ad
aspetti di qualità ambientale del processo produttivo e qualità del lavoro e per la promozione
dle proprio territorio circostante evidente anche dal logo Varnelli in particolarei nc
ollaborazione con il Parco dei Sibillini . L'azienda esprime con la sua identità e la sua
strategia per l'innvoazione la responsabilità socaile e territoriale dell'azienda. L‟andamento
del settore alimentare comparto dei liquori e distillati vede un buon andamento dell‟Impresa
e non particolari contrazioni, nonostante le crisi industriali ed economiche del distretto e
dell‟area produttiva di riferimento (Muccia). Questo non è solo importante per le questioni
dal lato della domanda ma anche perché il distillato Varnelli è un prodotto del Territorio che
ha i sapori, la storia e la bellezza del territorio dentro.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 172
Contesto di policy: L'intervento è 1.2.1.05.01 "Promozione dell'innovazione aziendale /
598/94" per la Distilleria Varnelli: € 94.640,00 L‟intervento prevedeva un‟inovazione
organizzativa (software per la gestione della contabilità e delle accise), innovazione
commerciale (accesso mercato Giappone e Usa, rafforzamento ITalia), certificazione
ambientale (il percorso che è stato intrapreso integra sicurezza e ambiente su cui l‟azienda
aveva in parte già investito e ricevuto riconoscimenti), innovazione dei macchinari.
Implementazione
Bisogni affrontati dal progetto: il progetto risponde ad un'evoluzione eco-compatibile della
produzione, alla ricerca attraverso l'innovazione di prodotto e processo di nuovi mercati
Rete: non si registrano particolari elementi della rete per l'implementazione
Problemi incontrati/soluzioni intraprese: nessun problema di particolare rilevanza
Effetti
Fatturato: il fatturato è aumentato (10%), ma è difficilmente riconducibile solo a questo
progetto, senz‟altro però il progetto ha contribuito (C)
Investimenti: si registra un incremento in particolare per il processo produttivo (C);
Mercato estero: si sono aperte grazie al progetto interessanti prospettive su mercato
estero (C);
Mercato interno, credito: non ci sono effetti riscontrabili (N);
Capitale relazionale: non ci sono effetti riscontrabili riconducibili al progetto (N);
Capitale umano: il progetto contribuisce, almeno in parte, all'assunzione di due occupati
nell'ambito gestionale (P) e alla loro formazione (T).
Innovazione: Innovazione di processo: Iso 9001- certificaizone di qualità (P), gadget
legati alla promozione turistica del territorio “Viaggi di Marca”, Marchi (P), innovazione
di prodotto (P).
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 173
Trasferibilità: Gli studi di mercato, le innovazioni organizzative, il marketing hanno
notevoli elementi di trasferibilità per tutti i prodotti aziendali (non solo quelli rivolti al
pubblico italiano e straniero in questo momento) ed anche per le imprese che si interessano
alla promozione e sponsorizzazione del territorio ed alla promozione del Made in Italy.
Sostenibilità: Presenti elementi di sostenibilità, poiché tali investimenti hanno consentito
di avviare delle campagne di marketing e di pubblicità per aggredire nuovi mercati a
domanda crescente e di avere una produzione più efficiente grazie al macchinario che è stato
acquistato ed inserito all‟interno della catena produttiva per velocizzare i processi di
distillazione.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 174
Identificativo dell'azienda: Scatolificio Maura, Fermo
Identificativo del progetto: Progetto di Innovazione Aziendale
Fattori di successo e lezioni apprese: Il progetto ha principalmente prodotto i suoi
fattori di successo nell'ambito dell'innovazione di processo produttivo e commerciale (P) per
la differenziazione di un prodotto (la scatola) adatto ad al mercato dei giochi da tavola ma che
ha prodotto dei feedback positivi anche per la produzione di altre scatole (settore della
calzatura ad esempio. Due ulteriori fattori sono stati vincenti nel progetto la capacità di
ridurre i costi di produzione (P) attraverso un incremento della produzione (in termini di
quantità e qualità) e di raggiungere il mercato più velocemente ed efficientemente anche a
piccoli lotti, dove la nicchia era rimasta libera (P).
Informazioni di contesto
Fattori esogeni:La crisi della domanda interna, in particolare per una crisi del settore
calzaturiero (in luglio in lieve ripresa), la necessità di innovare la produzione delle scatole, la
propensione dell'azienda a stare sul mercato internazionale (partecipa a fiere da anni), ha
spinto qualche anno fa la Scatolificio Maura a tentare la strada del settore delle scatole da
gioco. L'azienda ha ricevuto un lotto di produzione dalla Clementoni che non riusciva a
raggiungere le giuste economie di scala per piccoli lotti, in pochissimo tempo e con un'alta
qualità, quasi artigianale della produzione. Il progetto regionale si inserisce e rende
"strutturale" questa strategia innovativa, solamente esplorata anni fa, e consente allo
Scatolificio Maura l'acquisizione di un macchinario che ha effetti non solo per le scatole da
gioco ma anche per altre tipologie. Lo Scatolificio Maura rafforza la sua posizione di sub-
fornitore di scatole nei mercati della calzatura e delle scatole, con una particolare
caratteristica, quella di fare da "magazzino" esterno per molte aziende. I negozi locali o i
piccoli produttori locali di scarpe o internazionali di giochi (in particolare in Francia)
chiedono infatti in brevissimo tempo, piccoli lotti ad alta qualità Il macchinario acquistato ha
consentito ed ha contribuito anche ad un'evoluzione della strategia, visto che parte della
produzione di giochi e di scarpe si è spostata all'estero. Lo Scatolificio Maura ha prodotto
delle scatole che si piegano e poi sono facilmente trasportabili e rimontabili una volta
realizzato il prodotto finito (magari a molti chilometri di distanza). L'innovazione è cruciale
per la sopravvivenza dell'attività aziendale minacciata dalla concorrenza a basso costo.
Contesto di policy: L'intervento è 1.2.1.05.01 "Promozione dell'innovazione aziendale /
598/94": € 598/Pia Innovazione € 25.549,78 (primo scorrimento) e € 56.850,22 (secondo
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 175
scorrimento). Il budget ammesso è € 318500.
Implementazione
Bisogni affrontati dal progetto: il progetto risponde alla necessità di dotare l'azienda di un
macchinario per migliorare la produzione in una nicchia di mercato ritenuta strategica
Rete: non si registrano particolari elementi della rete per l'implementazione
Problemi incontrati/soluzioni intraprese: nessun problema di particolare rilevanza
Effetti
Fatturato: il fatturato è aumentato anche grazie al contributo del progetto (C)
Investimenti: si registra un incremento in particolare per il processo produttivo (C);
Mercato estero: si sono aperte grazie al progetto interessanti prospettive su mercato
estero (C);
Mercato interno, credito: non ci sono effetti riscontrabili (N);
Capitale relazionale: non ci sono effetti riscontrabili riconducibili al progetto (N);
Capitale umano: non ci sono effetti riscontrabili riconducibili al progetto (N);
Innovazione: Innovazione di processo, di prodotto e organizzativa grazie al
potenziamento dell'azienda in "impresa-magazzino" e ad una nuova organizzazione per
velocizzare la produzione e ridurne i costi (P).
Trasferibilità: l'azienda rappresenta comunque un modello di impresa innovativa che
attraverso un giusto mix di gestione del magazzino, innovazione incrementale e produzione
efficiente, di qualità e snella rimane sul mercato, nonostante la concorrenza estera (P).
Sostenibilità: la sostenibilità del progetto è limitata al fatto che la strategia aziendale
dipende dareti di sub-fornitura e da condizioni del mercato favorevoli (L).
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 176
Identificativo dell'azienda: Principe di Bologna, Fermo
Identificativo del progetto: Principe di Bologna - Ati Cina East side
Fattori di successo e lezioni apprese:
Artigianato + Commitment,
innovazione serve per la riduzione di costi (di distribuzione) e di riduzione del costo di
magazzino, Posizionamento altissima.
Super qualità, manualità, riduzione dei costi di distruzione.
Innovazione di Prodotto
Informazioni di contesto
Fattori esogeni: La crisi del settore Settore delle calzature artigianali
Contesto di policy: Intervento 1.2.1.5.2 Sostegno ai servizi innovativi per il settore moda .
Contributo concesso 118.400.000 eu (regione 16.164,15 Stato 55.947,48 UE 46.288,37 ).
Obiettivi del progetto: favorire la commercializzazione diretta del prodotto incrementando i
ricavi; gestire in maniera efficiente le rimanenze di campionario (vendendole on line) e
soprattutto le rimanenze di piccoli quantitativi di singoli tipi di pellame. In quest'ultima caso
si tratta di giacenze di pellame del valore di oltre 1 milione di euro che però sono inutilizzabili
per produzioni di 5o pezzi. L'opportunità di vendere on line garantirsce la possibilità di
sfruttare queste rimanenze di pellame per produrre singoli paia di scarpe da
commercializzare on line. L'introduzione dell'ecommerce potrebbe quindi permettere la
realizzazione di un magazzino con merci da vendere on line (fino ad ora il magazzino non è
esitito perchè si è sempre prodotto su ordinazione), L'idea iniziale era di collaborare con la
Cherie spa (specializzata in calzature per bambino) per entrare nel mercato cinese attraverso
prodotti di fascia alta da commercializzare attraverso una piattaforma e-commerce. Col
tempo Cherie ha abbandonato il progetto mentre Principe di Bologna ha sviluppato il
progetto realizzando la piattaforma e-commerce e unsa nuova linea produttiva di altissima
fascia completamente a mano (oltre i 1200 eu)
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 177
Implementazione
Bisogni affrontati dal progetto: … necessità di investire sulle competenze artigianali per fare
fornte alla crisi
Rete: si rompe la rete con Cherie Spa
Problemi incontrati/soluzioni intraprese: problema in parte non ancora risolto
Effetti da completare
Fatturato: il fatturato è aumentato (10%), ma è difficilmente riconducibile solo a questo
progetto, senz‟altro però il progetto ha contribuito (C)
Investimenti: si registra un incremento in particolare per il processo produttivo (C);
Mercato estero: si sono aperte grazie al progetto interessanti prospettive su mercato
estero (C);
Mercato interno, credito: non ci sono effetti riscontrabili (N);
Capitale relazionale: : non ci sono effetti riscontrabili riconducibili al progetto (N);
Capitale umano: il progetto contribuisce, almeno in parte, all'assunzione di due occupati
nell'ambito gestionale (P) e alla loro formazione (T).
Innovazione: Innovazione di processo: Iso 9001- certificaizone di qualità (P), gadget
legati alla promozione turistica del territorio “Viaggi di Marca”, Marchi (P), innovazione
di prodotto (P)
Trasferibilità da completare: si riscontrano limitati aspetti di trasferibilità (L).
Sostenibilità: si riscontrano limitati aspetti di sostenibilità (L).
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 178
Identificativo dell'azienda: Duna srl, Falconara, Ancona
Identificativo del progetto: Progettazione moda: concept duna easylife
Fattori di successo e lezioni apprese:
Il progetto evidenzia per il sostegno dell‟innovazione, in particolare nel settore della calzatura
(in questo caso ortopedica), è necessario:
un giusto mix di Qualità, customizzazione del prodotto,
Commitment dell‟impresa rapporto forza lavoro imprenditore
capacità di investire nella ricerca e sviluppo, in questo caso pre-esistente,
approccio manageriale al mercato che punti alla differenziazione produttiva, puntando a
prodotti in parte differenti e più vicini alle esigenze dell‟accompagnatore del malato che del
malato
Le risorse umane sono il migliore investimento per l'innovazione
Informazioni di contesto
Fattori esogeni: Crisi del settore della produzione di calzature ortopediche per la caduta, di
tipo strutturale, di contributi del sistema sanitario e crisi di sostenibilità finanziaria del
"settore" pubblico sanitario. Duna S.r.l., in questo contesto, progetta, produce e
commercializza con proprio marchio calzature ortopediche predisposte e terapeutiche per
donna, uomo e bambino, siano esse di serie che costruite su misura. Duna nasce 37 anni fa da
un artigiano cassa integrato che decide id aprire una piccola attività di calzatura ortopedica
basata sulla qualità della produzione. Dalla crisi nasce dunque un progetto aziendale. Tale
elemento ritorna anche per il rafforzamento o meglio la nascita di un vero e proprio reparto
di ricerca e sviluppo, in capo all'ingegner Bellelli, che aveva perso il lavoro alla Siemens.
Quindi la difficoltà occupazionale prima di un artigiano poi di un ingegnere altamente
specializzato, rappresentano da un lato la fortuna per la riattivazione di processi di lancio o di
rilancio aziendale e, dall'altro, costituiscono la misura della cifra dei tempi e delle modalità
dello sviluppo nel settore moda, da una produzione solo artigianale ad una molto orientata
alla ricerca e sviluppo per la garanzia di altissima qualità a basso costo.
Contesto di policy: L'investimento proposto ammonta a € 498100, l'investimento ammesso a
€ 405120, l'investimento finanziato a € 159428. L‟obiettivo del progetto è quello di creare un
prodotto per chi accompagna il “malato”, a fronte di un mercato “sanitario” che ha sempre
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 179
meno assistenza pubblica. Quindi “tecnologia e qualità del comparto della calzatura
ortopedica” vengono unite alla necessità di qualità estetica per un mercato più generalista.
L'ambito di innovazione è lo studio di materiali.
Implementazione
Bisogni affrontati dal progetto: necessità di investire in una nuova nicchia di mercato per la
crisi dei contributi pubblici nel calzaturiero ortopedico. Il bando ha contribuito alla
strutturazione di idee già presenti in azienda.
Rete: è cruciale il rapporto con l'Università Politecnica delle Marche
Problemi incontrati/soluzioni intraprese: nel raggiungimento del mercato e nel processo di
Ecolabeling, per quanto riguarda gli aspetti più burocratici.
Effetti
Fatturato: il fatturato è aumentato ma è difficilmente riconducibile solo a questo
progetto, senz‟altro però il progetto ha contribuito (C)
Investimenti: si registra un incremento in particolare per il processo produttivo e per la
Ricerca e sviluppo, in parte riconducibile anche al progetto (C);
Mercato estero, interno: si sono aperte grazie al progetto interessanti prospettive su
mercato estero (Russia e Giappone) grazie a Ottobock, non ancora concretizzate poiché la
produzione non è ancora arrivata al mercato (L);
Credito: non ci sono effetti riscontrabili (N);
Capitale relazionale: si è consolidato un rapporto stabile con l‟Università di Ancona e con
la multinazionale Ottobock, ora socia di Duna (P);
Capitale umano: il progetto contribuisce, almeno in parte, all'assunzione di occupati
nell'ambito della ricerca (P) e alla loro formazione (P);
Innovazione: Innovazione di processo e Ecolabel (P), innovazione di prodotto ancorché
non completamente ancora arrivato sul mercato al momento dell'intervista (P),
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 180
innovazioni organizzative (P), innovazione in termini di marchi (P).
Trasferibilità: La produzione promossa dal progetto, ovvero la flessibilità del prodotto e
della conoscenza per un mercato collegato al principale, ma in parte distaccato, è l'esempio di
un approccio strategico comune ad altre imprese anche intervistate, seppure con alterne
fortune (Informasistemi ad esempio.) Inoltre l'esito del lavoro e dei contributi di diversi
progetti (anche l'intervento Ricerca e Trasferimento Tecnologico indirettamente
contribuiscono) e il cospicuo investimento in ricerca e sviluppo di questi anni rappresentano
un bagaglio aziendale di grande trasferibilità anche per altre linee produttive future.
Sostenibilità: La sostenibilità del progetto è data dal suo inserimento all'interno di una
strategia aziendale improntata alla ricerca e sviluppo, all'innovazione di prodotto ed alla
proposta su nuove nicchie di mercato. L'attivismo aziendale è dimostrato dalla
partecipazione al Settimo Programma Quadro ad altri bandi in ambito ricerca del Por
Marche, avendo ricevuto anche contributi in tal senso. La continuazione del prodotto sul
mercato è prevedibile per la positiva pre-vendita sul mercato interno
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 181
Identificativo dell'azienda: Orvietani Service Srl, Pesaro
Identificativo del progetto: Acquisizione Macchinario “Saturn”
Fattori di successo e lezioni apprese:
promozione dell‟innovazione di tipo “green”
l‟innovazione consente di aumentare la customizzazione, la qualità e la flessibilità del
prodotto
l‟intervento colma il fallimento del mercato del credito locale, in quanto il progetto
sarebbe stato portato a termine comunque all‟interno del Gruppo Orvietani anche se con
un aggravio di costi e possibilità di indebitamento dell‟impresa
necessità di servizio di assistenza alle imprese per l‟accesso ai bandi, soprattutto per
quanto riguarda le micro-imprese
la rete territoriale, seppure non obbligatoria e non esclusiva può rappresentare un fattore
vincente di competitività se si basa su un rapporto fiduciario e su una relazione
“economica” a 360°
Informazioni di contesto
Fattori esogeni: La Orvietani Service è un‟azienda artigiana che ha dato inizio alla propria
attività verso la fine degli anni ‟70 attraverso la distribuzione di una gamma completa di
prodotti per l‟etichettatura manuale delle merci. Col passare degli anni il mercato
dell‟etichetta ha subito una profonda evoluzione, dall‟etichetta sovracollo di spedizione,
all‟etichetta codice a barre fino ad arrivare all‟etichetta con inserito all‟interno l‟elemento di
sicurezza. Tale evoluzione ha spinto l‟azienda a progettare e sostenere forti investimenti per
restare al passo col mercato consentendo all‟azienda di evolvere e specializzarsi nella
fornitura di tutto ciò che ruota attorno al concetto di etichettatura. La costante attenzione alle
nuove richieste provenienti dal mercato ha poi spinto l‟azienda nel 2004 ad organizzare le
quattro divisioni aziendali che avevano preso corpo col passare degli anni dando vita al
Gruppo Orvietani. La nascita del Gruppo ha permesso la creazione di un affidabile e celere
servizio di assistenza al cliente attraverso centri di assistenza diretti e indiretti dislocati su
tutto il territorio nazionale, dove esperti tecnici e specialisti di prodotto garantiscono
l‟installazione, l‟istruzione all‟uso e l‟ordinaria e straordinaria manutenzione su tutti i
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 182
prodotti offerti dal Gruppo.
Contesto di policy: L'investimento proposto ammonta a € 69000, l'investimento ammesso a
€ , l'investimento finanziato a € 20700. Dato che l‟azienda è stata già beneficiaria in
passato di finanziamenti, il de minimis precedente ammonta a 25740,89. L‟obiettivo del
progetto è l‟acquisizione di un macchinario finanziato dall'intervento e (non finanziato
direttamente) di un altro macchinario e di un tubo radiante per riscaldare l'etichetta per
consentire il compimento del ciclo produttivo.
Implementazione
Bisogni affrontati dal progetto: Il progetto rientra in una strategia aziendale che prevede la
presenza delle Orvietani anche nelle Marche per una produzione di piccoli lotti e
un‟assistenza continua al cliente. L‟acquisizione del macchinario in questione è centrale
all‟interno di tale strategia in quanto consente di personalizzare il prodotto (etichette
identificative di prodotto); di ottenerne l‟antisofisticazione (etichette anti contraffazione del
prodotto); di renderlo eco-compatibile (etichette eco friendly). Il macchinario, inoltre,
consente di aumentare esponenzialmente la produttività con la possibilità di ridurre i costi di
manodopera e presentare un prodotto economicamente e qualitativamente più competitivo.
Rete: il rapporto con le istituzioni, le associazioni idi categoria e le università sono nulli o non
particolari. Risultano invece fondamentali e potenzialmente e ulteriormente sviluppabili i
rapporti instaurati con altre imprese, soprattutto quelle fornitrici di inputs (“Ritrama”, che
fornisce all‟azienda circa il 90% del fabbisogno di carta o “Rotometrics” per i fustelli) e i
clienti presenti nel territorio.
Problemi incontrati/soluzioni intraprese: Lunga tempistica e costi per il bando con
conseguente aumento dei costi umani sostenuti internamente all‟azienda. Si riscontra inoltre
una certa difficoltà nel reperire le informazioni su internet; a riguardo, si suggerisce un
servizio di assistenza tecnica alle imprese. La costituzione e la collaborazione col Gruppo
Orvietani ha comunque consentito di affrontare e superare i problemi riscontrati.
Effetti
Fatturato: dato il periodo di forte crisi economica, l‟investimento ha probabilmente
consentito di aumentare il fatturato o quantomeno di smussare e contrastare gli effetti
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 183
negativi della crisi stessa. (L)
Investimenti: il progetto stesso prevede l‟acquisto di un macchinario e di addizionali
strumenti per inserire il macchinario stesso nel processo produttivo. Non si rilevano nè
vengono previsti ulteriori investimenti a seguito del progetto (L);
Mercato estero, interno: l‟investimento ha consentito all‟azienda di diventare il punto di
riferimento a livello regionale di un mercato di piccoli lotti e di servizi personalizzati al
cliente. Gli incrementi sul mercato estero sono allo stato potenziale. (L);
Credito: non ci sono effetti riscontrabili (N);
Capitale relazionale: dato il posizionamento dell‟azienda all‟interno della filiera
produttiva, non sono ritenuti utili i rapporti con le università (N); i rapporti con le
istituzioni sono non particolari, mentre vengono ritenuti di scarsa utilità i rapporti con le
associazioni di categoria (N). I rapporti con i fornitori/clienti invece sono sia permanenti
che momentanei ma in forte espansione. (T/P);
Capitale umano: il progetto contribuisce all‟assunzione a tempo indeterminato di un
diplomato addetto alla R&S (P);
Innovazione: Il progetto ha consentito di migliorare l‟efficienza e la qualità del processo
produttivo con conseguente riduzione dei costi generali (P); il progetto ha inoltre
consentito un‟innovazione di prodotto di tipo “green” con potenzialità di innovazioni
incrementali sui prodotti offerti (P).
Trasferibilità: Il progetto rappresenta un investimento particolare e mirato all‟interno
dell‟attività della Orvietani, specifico al tipo di prodotto proposto dall‟azienda e quindi non
trasferibile ad altre realtà al di fuori della tipologia di produzione in questione. Tuttavia, la
conseguente nascita e costruzione di una rete di clienti/fornitori radicata sul territorio può
essere replicata in altri interventi. (L)
Sostenibilità: Sono state riscontrate difficoltà di reperire finanziamenti per lo start-up, con
conseguente mancanza di una strategia di investimento di lungo termine. L'azienda
effettivamente ha intenzione e in parte sta già continuando la strategia intrapresa fino a
prevedere la predispozione di un futuro sistema di vendita e-commerce. È da notare, tuttavia,
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 184
che ciò non dipende dal finanziamento, che non si caratterizza come addizionale, ma
piuttosto come "prestito a tasso zero". Si rivela dunque una scarsa addizionalità del progetto.
(L).
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 185
Identificativo dell'azienda: Synbiotec, Camerino Urbino.
Identificativo del progetto: Processi innovativi per l'applicazione di batteri probiotici,
arricchiti con composti fenolici e con prebiotici, in nuovi alimenti funzionali con elevata
attività biologica
Fattori di successo e lezioni apprese:
Il progetto mette in evidenza che questo Spin-off
è una realtà di eccellenza per la ricerca;
non ha adottato un “approccio manageriale” che ha portato l‟“accesso al mercato
finanziario” e a fondi di investimento nonostante l'elaborazione di un business plan come
richiesto dal progetto regionale e la presenza della banca nel capitale sociale;
intende l'innovazione è intesa come un mix di principio inventivo ed ampio impatto
sociale legato ad un trasferimento del principio innovativo all'intera comunità;
considera quale principale investimento per l‟innovazione la valorizzazione delle risorse
umane e la spesa in ricerca e sviluppo;
rappresenta un centro di ricerca legato a grandi aziende (ad es. Sabelli) senza che però si
crei una vera relazione economica e di mercato stabile fra le aziende produttrici di
alimenti e l'impresa Synbiotec.
Informazioni di contesto
Fattori esogeni: I prodotti dello spinoff sono ingredienti e processi naturali per migliorare la
qualità del cibo e la salute dell'uomo. Lo spinoff è specializzato nello sviluppo di alimenti
funzionali contenenti simbiotici con capacità di modulare positivamente l'ecosistema
intestinale dell'uomo, utilizzando ceppi batteri, brevettati dalla ricerca guidata dal Prof.
Alberto Cresci, ordinario al Dipartimento di scienze morfologiche e biochimiche comparate
dell'Università di Camerino. La ricerca e la selezione dei ceppi, gli studi scientifici pubblicati
ed i controlli di qualità assicurano l'efficacia e la sicurezza dei probiotici e della qualità della
produzione di Synbiotec.
Contesto di policy: Intervento: 1.3.1.7.1 Spinoff - Il budget ammesso Intervento 1.3.1.7.1
Budget: 266420 Eur finanziati su 380600 Eur ammessi. Si tenga conto che ci sono
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 186
investimenti cumulati per Eu 2736288.
Implementazione
Bisogni affrontati dal progetto: trasferire i risultati della ricerca
Rete: non particolari parntership.
Problemi incontrati/soluzioni intraprese: non particolari evidenziati
Effetti
Fatturato: non si registrano effetti rilevanti (N)
Investimenti: si registrano effetti positivi, ma limitati al di fuori del progetto (L);
Mercato estero, interno: effetti potenziali (L);
Credito: non si registrano effetti rilevanti, nonostante la banca nel capitale sociale (L);
Capitale relazionale: non si istaurano rapporti particolari con clienti e fornitori (N).
Permanente è il rapporto con l'Università di Camerino, di cui lo Spinoff è emanazione;
Capitale umano: il progetto contribuisce all'occupazione (M) e alla formazione (M) in
modo però non permanente;
Innovazione: il progetto avviando di fatto l'attività dello Spinoff oltre che contribuire alla
continuazione della brevettazione (P), contribuisce a importanti innovazione di prodotto
(P).
Trasferibilità: non si riscontrano elementi rilevanti di trasferibilità (N).
Sostenibilità: non sono individuabili molte potenzialità di sostenibilità aziendale (N).
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 187
Identificativo dell'azienda: Erydel Spa, Urbino. Il nome dell'azienda è l'acronimo di
Erythrocyte delivery.
Identificativo del progetto: Eritrociti caricati con desametasone
Fattori di successo e lezioni apprese:
Il progetto mette in evidenza che questo Spin-off
è una realtà di eccellenza per la ricerca nell‟ambito degli eritrociti per la cura delle malattie
del sangue;
ha adottato un “approccio manageriale” che ha portato l‟“accesso al mercato finanziario” e a
fondi di investimento (venture capital) ed anche alla valorizzazione delle risorse umane, con
una relazione periodica gestionale, fornendo alcune indicazioni interessanti per un modello
di governance dello Spin-off. Il ruolo del dott. Giovanni Mambrini, general Manager di
Erydel, che arriva da Modena da un'azienda farmaceutica e rappresenta il principale
elemento di successo del modello gestionale di Erydel;
Intende l'innovazione è intesa come un mix di principio inventivo ed ampio impatto sociale
legato ad un trasferimento del principio innovativo all'intera comunità;
considera quale principale investimento per l‟innovazione la valorizzazione delle risorse
umane, al punto che oggi si sstrttura con 4 dipendenti e 5 co.co.pro
Informazioni di contesto
Fattori esogeni: La Erydel nata sul brevetto del Prof. Magnani diventa nel 2008 Spa con
struttura manageriale e l'entrata di un venture capital. Erydel punta ad entrare nel settore
farmaceutico con nuove terapie per aumentare l'efficacia della somministrazione del
cortisone nel sangue diminuendo radicalmente gli effetti collaterali. L'azienda sviluppa nuove
terapie nell'ambito del settore farmaceutico con una tecnologia proprietaria. I principali
clienti della Erydel spono i Centri di ricerca (Roma , San Giovanni Rotondo, Milano, Bologna,
Padova ed altri centri europei). Importante è la collaborazione con l'ospedale di Pesaro. I
competitor sono grandi e e potenti multinazionali: Sanofi Aventis, Johnson & Johnson, solo
in parte Angelini perché è orientato più su un altro ambito della farmaceutica
Contesto di policy: Intervento: 1.3.1.7.1 Spinoff - Il budget ammesso Intervento 1.3.1.7.1
Budget: Eu 583000 ammesso, di cui finanziato Eu 408.100 Altre risorse per il progetto che
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 188
complessivamente raggiunge un costo di circa 3 milioni di euro sono reperite sul mercato dei
capitali.
Implementazione
Bisogni affrontati dal progetto: Erydel punta ad entrare nel settore farmaceutico con nuove
terapie per aumentare l'efficacia della somministrazione del cortisone nel sangue
diminuendo radicalmente gli effetti collaterali. Una delel necessità fondamentali di Erydel
era quella di avere una struttura soprattuto gestionale dlal'unviersità
Rete: Ospedale di Pesaro e di San Marino per il progetto.
Problemi incontrati/soluzioni intraprese: non particolari evidenziati
Effetti
Fatturato: si registrano effetti positivi, principalmente attribuibili al solo progetto (C)
Investimenti: si registrano effetti positivi, principalmente attribuibili al solo progetto (C);
Mercato estero, interno: effetti potenziali (L);
Credito: si registrano effetti positivi, ma difficilmente attribuibili al solo progetto.
L'azienda ricorre al Venture Capital, principalmente, un fondo bancario e un fondo
diverso di tipo italiano (C);
Capitale relazionale: non si istaurano rapporti particolari con clienti e fornitori (N).
Permanente è il rapporto con l'Università di Urbino, di cui lo Spinoff è emanazione;
Capitale umano: il progetto contribuisce all'occupazione (P) e alla formazione (P)
nell'ambito della ricerca e della gestione di Spinoff;
Innovazione: il progetto avviando di fatto l'attività dello Spinoff oltre che contribuire alla
continuazione della brevettazione, con quattro domande avanzate (P), spingendo su
importanti innovazione di prodotto e di processo di analisi scientifica (P), contribuisce ad
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 189
un cambio radicale dell'organizzazione aziendale (P).
Trasferibilità: Erydel ha molti elementi per rappresenta un modello di riferimento come
gestionale degli Spin-off.
Sostenibilità: Sono individuabili molte potenzialità di sostenibilità aziendale. La
sostenibilità aziendale dipende dalla capacità di mantenere l‟alta qualità della produzione con
un elevato vantaggio di costo, a fronte della capcaità molto maggiore delle multinazionali di
accedere al mercato. Difficile forse la sostenibilità a lungo termine, possibile nel breve
termine, senza contributi pubblici.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 190
Identificativo dell'azienda: Spinoff DuePuntoZero, Jesi, Ancona
Identificativo del progetto: Orchestra - Sistema software per l'orchestrazione dei processi
aziendali
Fattori di successo e lezioni apprese:
Il progetto mette in evidenza che questo Spin-off
è una realtà importante per la ricerca nell‟ambito gestionale per le Pmi, settore che sembra
avere potenzialità economiche, solo in parte però ancora “verificate” per Due Punto Zero;
considera quale principale investimento per l‟innovazione la valorizzazione delle risorse
umane;
si appoggia a Nautes per l‟accesso al mercato e un‟organizzzione di tipo manageriale e
commerciale
non beneficia di una particolare cooperazione efficace “banca-impresa-università”
Problema di appropriabilità dell‟innovazione, poiché la brevettazione dei software per la
protezione dei prodotti innovativi non è utile poiché è facilmente replicabile.
Informazioni di contesto
Fattori esogeni: Il settore informatica e dell'ingegnerizzazione dei software è in espansione e
“di prospettiva futura” per le piccole e medie imprese. Le Pmi sono alla ricerca di sistemi
gestionali avanzati adattabili alla loro dimensione e in questo mercato si inserisce l'attività
dello Spin-off Due Punto Zero, con l'ausilio della rete commerciale di Nautes.
Contesto di policy: Intervento: 1.3.1.7.1 Spinoff - Il budget ammesso risale a € 600000, di cui
€ 420000 finanziati
Implementazione
Bisogni affrontati dal progetto: trasferire i risultati della ricerca e delle tecniche informatiche
in ambito gestionale per le piccole e medie imprese. Il progetto è stato anticipato da
un'analisi di maketing. Il progetto propone l'utilizzo dei social network per la gestione
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 191
aziendale.
Rete: ruolo fondamentale della Nautes per la rete commerciale e l'esperienza concreta
Problemi incontrati/soluzioni intraprese: non particolari evidenziati, a parte il fatto che la
conoscenza specificia prodotta ha la complicazione della brevettazione per l'elevata
possibilità di duplicare i software.
Effetti
Fatturato: si registrano potenzialità di effetti, ma difficilmente ancora quantificabili (L)
Investimenti: si registrano effetti positivi, ma difficilmente ancora quantificabili (C);
Mercato estero, interno: effetti potenziali, l‟esistenza dello Spin-off è legata a Orchesta
(L);
Credito: non si registrano effetti rilevanti (N);
Capitale relazionale: si istaurano rapporti momentanei con clienti e fornitori e diventa
stabile il rapporto con Nautes (P). Permanente è il rapporto con l'Università Politecnica
delle Marche (P). Lo Spinoff rappresenta il "centro di ricerca" della Nautes.
Capitale umano: il progetto contribuisce all'occupazione (P) e alla formazione (P)
nell'ambito della ricerca;
Innovazione: registrazione parziale del marchio (P), innovazione di prodotto ancorché
non completamente ancora arrivato sul mercato al momento dell'intervista (P),
innovazioni organizzative (P).
Trasferibilità: La trasferibilità risultata limitata e dipendente dal successo nella
commercializzazione dell‟innovazione e dalla sopravvivenza dello Spinoff
Sostenibilità: Ci sono potenziali di sostenibilità nel progetto da verificare. La sostenibilità
dipende dall‟investimento in “risorse umane”.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 192
A.6 APPROFONDIMENTO SETTORE CULTURA
Tale approfondimento si divide in due parti. La prima è relativa alla mappatura delle imprese
del settore cultura, la seconda alle schede dei casi di studio.
AA..66..aa MMaappppaattuurraa ddeellllee iimmpprreessee ddeell sseettttoorree ccuullttuurraa
Allo scopo di contribuire al primo popolamento del distretto culturale marchigiano, è stata
svolta una mappatura delle imprese del settore cultura interessate dall‟intervento regionale e
intervistate dal gruppo di lavoro.
Sono state seguite le indicazioni del Libro Verde della Commissione Europea del 30 luglio
2010 “Liberare il potenziale delle industrie culturali e creative”, in cui si riprende uno
schema, stabilito nel 2000 a livello europeo e riformulato nel 2009 con la creazione di
ESSnet-cultura. Tale schema individua per l‟analisi statistica del settore cultura:
otto domini: patrimonio artistico e monumentale, archivi, biblioteche, libri e stampa, arti
visive, architettura, arti dello spettacolo, media/multimedia audio e audiovisivi;
sei funzioni: conservazione, creazione, produzione, diffusione, commercio/vendita e
istruzione.
Lo schema prende in considerazione le attività delle imprese intervistate non limitandosi ai
contenuti del progetto cofinanziato, ma tenendo conto in maniera più ampia del loro intero
spettro di attività. In tal modo, si arriva a mettere a fuoco la fisionomia delle imprese
intervistate dal punto di vista dell‟offerta di servizi e prodotti, anche in riferimento al più
ampio sistema culturale marchigiano, evidenziando concentrazioni settoriali e funzionali.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 193
Tabella A.6.a Mappatura delle imprese del settore cultura
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CONSERVAZIONE
CREAZIONE Cattedrale DA.MA.
PRODUZIONE Cattedrale DA.MA.
Maxman
DISSEMINAZIONE Consorzio
Piceni
Rinascita Bookerang
Rinascita
Consorzio
Piceni
Consorzio
Piceni
Maxman
COMMERCIALIZZAZIONE Bookerang
Rinascita
Maxman
FORMAZIONE Cattedrale Maxman
Fonte: Elaborazioni T33 su indicazioni del libro verde
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 194
AA..66..bb RReeppoorrtt ddeeii ccaassii ddii ssttuuddiioo
Lo schema di redazione dei casi di studio, seppure contenendo specificità per il settore
cultura è analogo a quello dell'Allegato A.5.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 195
Identificativo dell'azienda: Bookerang srl con sede legale a Corridonia (MC) e sede
operativa a Macerata
Identificativo del Progetto: Bookerang Social Network 2.0
Fattori di successo e lezioni apprese
Come è noto a chi studia Open Innovation, un fattore che spesso facilita l‟avvio del processo
di innovazione è il contributo creativo di persone non appartenenti al settore di riferimento.
Il caso di Bookerang è in tal senso emblematico: nessuno dei soci fondatori appartiene al
mondo del libro, svolgendo essi attività professionali come quella dell‟architetto o del medico,
ma tutti sono accomunati dalla passione per la lettura e dalla consapevolezza circa le
potenzialità delle tecnologie interattive di comunicazione quanto a condivisione di contenuti.
Quello che è un punto di forza dal punto di vista dell‟innovazione, rischia però di diventare
un punto di debolezza dal punto di vista dello sviluppo imprenditoriale. Il progetto necessità
di maggiori energie manageriali e rischia di non arrivare a quella massa critica necessaria per
il suo pieno decollo. In particolare, occorre rafforzare la sua capacità di stabilire relazioni
proprio con gli operatori dell‟editoria e del commercio del libro. Il ruolo della Regione
Marche può essere decisivo in tal senso: una volta cofinanziato un progetto tanto innovativo
occorre continuare ad alimentare la sua crescita non tanto attraverso ulteriori erogazioni
finanziarie, quanto attraverso il potenziamento della rete da cui dipende la sua sostenibilità.
Informazioni di contesto
Fattori esogeni: Crisi grave nella vendita al dettaglio del libro (i librai indipendenti chiudono
continuamente; bassa tiratura (1.000 copie) del libro “medio” pubblicato in Italia e parallelo
fenomeno della “scaffale corto”, con conseguente difficoltà per la gran parte dei libri di
entrare nel circuito commerciale; crescente propensione dei lettori a scambiare informazioni
e consigli attraverso gli strumenti del web 2.0 (anche rispetto a pochi anni fa); progressivo
arretramento dell‟atteggiamento negativo degli operatori del libro (autori, editori, librai)
verso gli strumenti di internet, inizialmente percepito come minaccia (per il commercio
elettronico, in realtà ancora fermo ad un 7-8% del mercato); creazione da parte dei principali
editori di social network di lettori a matrice dichiaratamente commerciale.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 196
Contesto di policy: l'intervento è il 1.2.1.5.5 - Incentivi all‟innovazione volti al miglioramento
della competitività e dell‟innovazione delle PMI del settore Cultura. Entità del progetto
ammesso al cofinanziamento: 72.280,00 Eur. Cofinanziamento: 36.140,00 Eur (50%).
Implementazione
Bisogni affrontati dal progetto:
Combattere lo “scaffale corto” attraverso la “coda lunga”, e cioè il perdurante interesse dei
lettori verso libri che restano vitali se recensiti, discussi, promossi, consigliati, regalati.
Rete:
3200 iscritti, 65 librerie, 20 editori, scuole le cui classi entrano nel sistema come utente.
Problemi incontrati/soluzioni intraprese:
La modesta massa critica della rete è il problema chiave per il decollo di Bookerang. Il
progetto ha avuto bisogno di un rilancio, reso possibile dal finanziamento regionale che ha
consentito un nuovo sviluppo software, la realizzazione di una nuova interfaccia, la
definizione di un piano di marketing e l‟attivazione di una consulenza commerciale. La
partecipazione come media partner all‟innovativo festival Popsophia, svoltosi tra i mesi di
luglio e agosto 2011 a Civitanova Marche, è stato l‟episodio più significativo che testimonia
una rinnovata spinta a creare relazioni nuove.
Effetti
Fatturato: Bookerang non ha ancora avviato le sue attività commerciali (N).
Investimenti: Non si segnalano investimenti al di là di quelli realizzati nell‟ambito del
progetto (N).
Mercato estero: Vi è una ipotesi di internazionalizzazione in ambito europeo, ma è ancora
da vagliare (N).
Mercato interno: I riscontri dal mercato interno devono ancora arrivare (N).
Credito: Non è previsto il ricorso al credito, finora i soci hanno conferito capitali propri
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 197
nell‟azienda (N).
Capitale relazionale: Il progetto ha permesso un forte rilancio dell‟attività di relazione,
assolutamente centrale per il successo di Bookerang (P)
Capitale umano: Il progetto ha permesso il consolidamento e la crescita di un gruppo di
lavoro per lo sviluppo di software di social networking, oltre al coinvolgimento di un
borsista (retribuito dalla Regione Marche) cui è stato proposto di entrare nel CdA e al
quale si vogliono affidare responsabilità manageriali (T)
Innovazione: Lo sviluppo di software di social networking, inizialmente sottovalutato in
termini di difficoltà tecnica da parte dei soci di Bookerang, ha ricevuto un forte impulso
dal progetto (T). Si tratta di un ambito di lavoro specialistico che è stato affrontato, per
usare le parole dei soci di Bookerang intervistati, “da artigiani”, e cioè con un grande
dispendio di energie ma con grande attenzione verso la qualità del prodotto.
Trasferibilità
Bookerang nel suo complesso è un modello di relazioni altamente trasferibile. Nel mercato
italiano, accanto ad un soggetto consolidato come aNobii, vi è ancora spazio per social
network di lettori fortemente legati alla piccola editoria e al mondo dei librai indipendenti.
Non è detto che sarà Bookerang ad affermarsi: sebbene partito tempestivamente, potrebbe
ancora essere bruciato da altri soggetti capaci di trasferire il suo modello di lavoro e di
esprimere maggiore capacità relazionale e commerciale.
Guardando allo spazio marchigiano, le modalità di networking sperimentate in Bookerang
sono altamente trasferibili ai settori dell‟editoria e della vendita al dettaglio di libri.
Sostenibilità
Il progetto ha individuato la soglia di 25.000 utenti per raggiungere la sostenibilità. La
prospettiva che l‟azienda si dà è di divenire autonoma dal punto di vista finanziario, senza
comunque conseguire una significativa redistribuzione degli utili. Il modello di business
punta ad una strategia di tipo più associativo (fondata sul pagamento di quote da parte di
editori e librai) che non imprenditoriale. I soci si augurano di poter “passare la mano” a
soggetti professionalmente motivati a gestire l‟azienda dedicandovi tutte le energie
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 198
necessarie, cosa finora non possibile per professionisti e imprenditori “prestati” al mondo del
libro.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 199
Identificativo dell'azienda: Cattedrale srl, casa editrice di Ancona
Identificativo del progetto: Editoria digitale
Fattori di successo e lezioni apprese
L‟elemento di maggior interesse in questo progetto è il ribaltamento di prospettiva. Di fronte
ad un mercato editoriale fortemente polarizzato e in cui sembrano dominare i grandi editori e
pochi schiaccianti best seller, si apre uno spazio per l‟innovazione. Una innovazione di tipo in
fondo rinascimentale, che consiste nel coltivare i propri giovani autori (cosa che i grandi
editori dovrebbero fare ma di fatto non sono più disposti a fare) e nel curare l‟effettiva
produzione dei propri titoli, riuscendo a superare il problema della antieconomicità delle
piccole tirature (è questo l‟oggetto del progetto, che ha permesso l‟acquisto di macchine di
stampa digitale). L‟editore, figura di “intellettuale” in senso pieno, si fa “artigiano” per
sfruttare un vuoto lasciato dalla grande industria e dalla grande distribuzione. La scommessa
potrà essere vinta solo se l‟editore saprà agganciare come compagni di strada altri piccoli
editori e una università come regolare committente. Un banco di prova per il costituendo
distretto culturale marchigiano.
Informazioni di contesto
Fattori esogeni: Indisponibilità dei grandi editori a “fare magazzino” e drastica riduzione del
loro catalogo; costi alti, con tecnologie di stampa tradizionale, per le piccole tirature; bassa
tiratura (1.000 copie) del libro “medio” pubblicato in Italia e parallelo fenomeno della
“scaffale corto”, con conseguente difficoltà per la gran parte dei libri ad entrare nel circuito
commerciale.
Contesto di policy: 1.2.1.5.5 Incentivi all‟innovazione volti al miglioramento della
competitività e dell‟innovazione delle PMI del settore Cultura. Entità del progetto ammesso
al cofinanziamento: 167.849,37 Eur. Cofinanziamento: 83.924,69 Eur (50%).
Implementazione
Bisogni affrontati dal progetto: Dotare l‟azienda di un sistema completo di produzione del
libro attraverso tecniche di stampa digitale, tale da rendere economicamente sostenibile la
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 200
realizzazione di piccole (o piccolissime) tirature.
Rete: Studio Barbaresi come partner; giovani autori coinvolti nei corsi di scrittura come
“materia prima”; editori anconitani (Affinità elettive, Il lavoro editoriale, Pequod), e
maceratesi (Liberilibri, Quodlibet) come fruitori del sistema di stampa; Università
Politecnica delle Marche come committente.
Problemi incontrati/soluzioni intraprese: Difficoltà di seguire in maniera efficace l‟intero
ciclo di produzione del libro, affrontata coinvolgendo un artigiano come formatore al corretto
utilizzo della brossuratrice. La persona formata è il socio Moreno Puliti.
Effetti
Fatturato: Non vi è ancora alcuna evidenza relativa a effetti sul fatturato (N).
Investimenti: L‟azienda ha già affrontato un importante investimento in occasione del
progetto e non ha in programma di affrontarne altri analoghi. Intende invece investire
nella preparazione dei giovani autori, che considera la sua vera ricchezza, avendo
individuato un “giacimento” locale giudicato di assoluto valore (L).
Mercato estero: L‟azienda non opera su mercati esteri (N).
Mercato interno: L‟azienda ha già messo in produzione libri a bassa tiratura
sperimentando la convenienza del ciclo produttivo messo in piedi grazie all‟intervento
(L).
Credito: L‟accesso al credito rimane un punto debole per l‟azienda, che sa di poter
ottenere finanziamenti dalle banche solo a fronte di ipoteche e garanzie (N).
Capitale relazionale: Il progetto ha dato nuovo slancio al lavoro di rafforzamento della
rete in almeno tre direzioni: giovani autori (le cui opere si possono ora pubblicare anche
in tirature limitate), editori anconitani e maceratesi (cui si propone di usufruire del ciclo
di produzione del libro messo a punto), Università Politecnica delle Marche (che
attraverso alcuni professori è già committente di titoli nel catalogo di Cattedrale) (P).
Capitale umano: Si è avviato un corso professionale all‟interno dell‟azienda per imparare
a completare correttamente il ciclo di produzione del libro (P).
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 201
Innovazione: L‟internalizzazione del processo di produzione del libro grazie all‟acquisto
(1) di macchine di stampa digitale di recente generazione e (2) di macchine usate, ma del
tutto funzionali per il completamento del ciclo produttivo, è un fenomeno di grande
interesse dal punto di vista produttivo ma non costituirà per lungo tempo un vantaggio
competitivo rispetto ai concorrenti (T).
Trasferibilità
Se effettivamente confermata dai risultati di mercato, l‟internalizzazione del processo di
produzione del libro è una scelta aziendale altamente trasferibile.
Sostenibilità
Il progetto risulterà sostenibile se gli editori variamente legati a Cattedrale vorranno
utilizzare il ciclo di produzione del libro ora messo a disposizione per le loro produzioni a
piccola tiratura. In particolare, la prospettiva di creare (in partenariato con Il lavoro
editoriale) una Ancona University Press appare come una pista di effettiva sostenibilità. Un
ulteriore elemento di sostenibilità è dato dal lavoro di formazione dei giovani autori, definiti
come la vera “materia prima” per l‟attività più autenticamente editoriale di “Cattedrale”. Il
loro successo, come fu il caso di Enrico Brizzi negli anni ‟90 con il titolo “Jack Frusciante è
uscito dal gruppo”, può fare la fortuna della casa editrice che li ha scoperti, coltivati e portati
alla pubblicazione.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 202
Identificativo dell'azienda:Consorzio Piceni Art For Job.
Identificativo del progetto:La cultura comunica se stessa e il suo territorio.
Fattori di successo e lezioni apprese
Grazie a questo progetto giunge a realizzazione concreta un‟affermazione stancamente
ripetuta in tanti convegni: i prodotti di eccellenza non si vendono da soli ma attraverso il
territorio sul quale si fonda la loro identità. L‟aspetto incoraggiante di tale esperienza è che a
credere in tale strategia non è stato un ente pubblico, istituzionalmente vocato a promuovere
il territorio, ma un consorzio di imprenditori appartenenti al comparto dell‟artigianato
artistico, i quali hanno voluto innovare i loro strumenti promozionali proponendo una web tv
capace di veicolare in lingua inglese l‟offerta culturale del piceno. I prodotti degli artigiani
promotori sono stati quindi reinterpretati in chiave storica e territoriale, divenendo un
elemento organicamente inserito nell‟identità picena. Il grande sforzo compiuto viene
spiegato con la necessità, per il comparto dell‟artigianato artistico, di difendere prezzi
importanti su di un territorio comunque particolarmente ricco, quello degli Emirati Arabi.
L‟innovazione del progetto è quindi resa possibile da un precedente lavoro di
internazionalizzazione. Eppure, tale progetto paga il suo sbilanciamento in termini di
sostenibilità: la sua prosecuzione appare possibile solo attraverso un allargamento del nucleo
dei suoi originali promotori.
Informazioni di contesto
Fattori esogeni: Tradizione di artigianato artistico nel piceno particolarmente significativa
nel contesto del gioiello. Maturazione, nel tessuto imprenditoriale, della consapevolezza che il
prodotto si promuove attraverso la valorizzazione del territorio in cui è stato concepito e
realizzato. Riscontrata efficacia dei linguaggi video e parallela obsolescenza dei supporti fisici
(es. dvd) a favore della fruizione da internet.
Contesto di policy: 1.2.1.5.5 Incentivi all‟innovazione volti al miglioramento della
competitività e dell‟innovazione delle PMI del settore Cultura. Entità del progetto ammesso
al cofinanziamento: 173.700,00 Eur. Cofinanziamento: 86.850,00 Eur (50%).
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 203
Implementazione
Bisogni affrontati dal progetto: Gli artigiani del consorzio, e in particolare gli orafi, hanno
manifestato il bisogno di realizzare uno strumento promozionale (1) di qualità nel segno
dell‟approfondimento dei contenuti (2) “portabile” e quindi fruibile da internet (3)
internazionale e quindi in lingua inglese. La soluzione è stata identificata in una web tv di
approfondimento culturale legata all‟offerta del piceno nella sua globalità (in lingua inglese).
Rete: La rete stessa del progetto è particolarmente ampia e merita di essere ricordata, visto
che la sua costituzione testimonia il grande sforzo del Consorzio Piceni Art For Job di
rappresentare ad ampio spettro l‟offerta culturale del territorio piceno. Essa conta, oltre al
capofila, ben 8 partner: FIDEAS - consulenza per le piccole e medie imprese artigiane,
OPHISERVICE – consulenza del lavoro, PICENO CON NOI – servizi museali, turistici e di
organizzazione eventi, PROGETTO ZENONE – progettazione culturale e servizi museali che
coinvolgono la rete Musei Piceni, IDREA – archeologia e didattica sperimentale per bambini
e adulti, LA COMPAGNIA DEI FOLLI – teatro di strada e d'immagine, ARTE ON – arte
contemporanea e infine OIKOS – servizi nell'ambito dei musei e dei beni culturali del
Comune di Offida. Il legame con l'Accademia di Belle Arti di Macerata è stato organico, fino
all‟avvio di un corso di specializzazione incentrato sulla MULTIMEDIALITA'. Il rapporto con
almeno due fornitori (Carlo Mameli di Grosseto per la produzione video, Topnet
telecomunicazioni di Ascoli Piceno per la piattaforma web) è stato strategico per il progetto.
Problemi incontrati/soluzioni intraprese: Proprio l‟ampiezza del partenariato ha generato
alcuni problemi di tipo organizzativo.
Effetti
Fatturato: Non vi è ancora alcuna evidenza relativa a effetti sul fatturato (N).
Investimenti: Non vi è ancora alcuna evidenza relativa a effetti su ulteriori investimenti
(N).
Mercato estero: Già oggi i prodotti televisivi realizzati, di grande livello tecnico,
costituiscono uno strumento di eccellenza per la promozione sui mercati esteri, con
particolare riferimento agli Emirati Arabi. I bersagli della campagna di promozione della
web tv sono stati uffici turistici (es. ENIT), riviste di turismo e viaggi, riviste di cultura,
agenzie di viaggio (C).
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 204
Mercato interno: La strategia di comunicazione privilegia il mercato estero, ma ha un
riscontro anche su nicchie sofisticate del mercato interno (L).
Credito: Il Consorzio dichiara di non avere problemi nei rapporti con le banche, ma
questo grazie alla sua storia e non alla qualità di progetti innovativi che non verranno mai
letti dal bancario (N).
Capitale relazionale: Il progetto poggiava su di un capitale relazionale già forte, ma lo ha
comunque incrementato mettendolo alla prova in un‟esperienza di selezione e
armonizzazione di contenuti culturali che sono divenuti l‟architrave di prodotti televisivi
di grande qualità (P).
Capitale umano: La responsabile del progetto ha maturato una competenza specifica
nell‟ambito della predisposizione di contenuti per la produzione televisiva. Non vi è
evidenza di una crescita del capitale umano dei consorziati (T).
Innovazione: Il consorzio ha sperimentato un linguaggio oggi avanzato, ma comunque
destinato alla rapida obsolescenza se non vi sarà la capacità di svolgere continui
investimenti per l‟aggiornamento dei linguaggi e delle tecniche di comunicazione (T).
Trasferibilità
L‟esperienza appare fortemente legata alla forte motivazione del Consorzio a farsi carico di
una onerosa strategia di comunicazione di livello territoriale.
Sostenibilità
La sostenibilità di questo ambizioso progetto viene legata alla sua capacità di coinvolgere altri
settori (enogastronomia) e altri operatori (accoglienza, eventi culturali). Questo a
dimostrazione che il nucleo dal quale esso è nato (artigiani facenti parte del Consorzio) è
insufficiente per sostenerlo nel tempo.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 205
Identificativo dell'azienda:DA.MA. VIDEO
Identificativo del progetto:Sistema di ripresa – montaggio - distribuzione
Fattori di successo e lezioni apprese
In questo caso il finanziamento dell‟innovazione nel settore cultura è difficilmente
distinguibile da progetti calati in settori a più consolidato carattere innovativo. Un‟azienda
chiaramente collocata nella filiera del mercato televisivo come service per le riprese e il
montaggio individua un‟opportunità di mercato (l‟invio tramite tecnologia satellitare dei
servizi televisivi) e la trasforma in un progetto di innovazione, che si concretizza
nell‟allestimento di un furgone tecnologicamente attrezzato per tutte le operazioni di ripresa,
montaggio e invio. Il fattore prezzo, in un periodo di crisi economica, viene considerato con
attenzione: tale tecnologia innovativa permette di abbattere del 70% i costi della diretta
televisiva rispetto alle tecnologie tradizionali. L‟imprenditore attribuisce la massima
importanza alla preparazione della sua squadra. Considera tale fattore umano prevalente
rispetto alla tecnologia messa a punto, non brevettabile proprio perché strettamente
dipendente dalle modalità di utilizzo, ma comunque comune a non più di un paio di
concorrenti a livello nazionale.
Da un punto di vista distrettuale, è interessante seguire il confronto istituito
dall‟imprenditore tra il mercato marchigiano e quello emiliano romagnolo. La RAI è per
DA.MA. il committente chiave nei due mercati regionali. Ma nelle Marche il committente non
è la redazione regionale, che per le dirette fa lavorare le sue squadra affrontando quindi costi
estremamente superiori a quelli che DA.MA. riesce a proporre grazie al suo aggiornamento
tecnologico. Il committente, sul territorio regionale marchigiano, è la RAI nazionale che
richiede i servizi di DA.MA. quando ha bisogno di una copertura dalle Marche. Diverso è il
caso emiliano romagnolo, con una RAI regionale più sintonizzata sull‟aggiornamento
tecnologico e più orientata alle dirette televisive sui temi del turismo e della cultura (che in
un anno hanno visto raddoppiato lo spazio concesso dal tg emiliano romagnolo). Anche il
mercato degli enti pubblici e privati attivi nei campi della cultura e del turismo e pronti a
utilizzare in maniera attiva il linguaggio televisivo marca una differenza tra le due regioni. In
Emilia Romagna è più facile ottenere commesse da soggetti che hanno compreso quanto sia
improduttivo “chiamare le televisioni in occasione di un evento” e quanto sia più opportuno
confezionare in proprio i servizi televisivi, mettendoli tempestivamente a disposizione delle
redazioni e arrivando a confezionare a loro beneficio “la notizia”.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 206
Un‟azienda pesarese innovativa, giustamente sostenuta dal suo sistema di finanziamenti
regionale, rischia di trovare più mercato nella regione confinante. A conferma di tale
sbilanciamento sta un dato relazionale: il rapporto con la Scuola di Giornalismo di Bologna è
molto più soddisfacente di quello, ormai archiviato, con la Scuola di Giornalismo di Urbino.
Informazioni di contesto
Fattori esogeni: Caso del terremoto de L‟Aquila (aprile 2009), in cui un operatore televisivo
riuscì - attraverso un innovativo ed economico collegamento satellitare montato su di un
mezzo FIAT Doblò – a trasmettere per primo le immagini della tragedia. Crisi finanziaria ed
economica, che richiede di abbassare i costi dei servizi televisivi. Evoluzione del ritmo del
mondo televisivo, che richiede un abbattimento dei tempi di montaggio e invio dei servizi:
vince chi arriva prima con un prodotto televisivo già finito. Maggiore ricettività del mercato
di riferimento di DA.MA (sia RAI che enti e organizzazioni turistici e culturali) in Emilia
Romagna piuttosto che nelle Marche.
Contesto di policy:
1.2.1.5.5 Incentivi all‟innovazione volti al miglioramento della competitività e
dell‟innovazione delle PMI del settore Cultura. Entità del progetto ammesso al
cofinanziamento: 100.000,00 Eur. Cofinanziamento: 50.000,00 Eur (50%).
Implementazione
Bisogni affrontati dal progetto: Abbattere i tempi e i costi della sequenza delle operazioni di
ripresa, montaggio e invio del servizio da qualunque località sia raggiungibile con un furgone
attrezzato.
Rete: La relazione fondamentale per l‟azienda è quella con la RAI e in particolare con la sede
centrale di Roma, con la sede regionale di Bologna e, in misura minore, con la sede regionale
di Ancona. La RAI è più che un cliente: è un catalizzatore di relazioni che hanno consentito a
DAMA di crescere e di acquisire una padronanza a 360 gradi del linguaggio televisivo, con
particolare riferimento ai settori del turismo e della cultura. Si segnala un rapporto
dell‟imprenditore Davide Manocchi, in qualità di testimone del mondo professionale, con la
Scuola di Giornalismo di Bologna (mentre si è rivelato improduttivo il rapporto con la Scuola
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 207
di Giornalismo di Urbino).
Problemi incontrati/soluzioni intraprese: Problemi di accesso al credito, risolti offrendo
come garanzia le proprietà personali. La particolarità in questo caso è che la solidità della
storia aziendale, in termini di continuo investimento in risorse umane e tecnologie, non
modifica i rapporti con le banche. Frase dell‟imprenditore: “Io sto rischiando, la banca che ha
la garanzia dei miei immobili di famiglia cosa sta rischiando?”.
Effetti
Fatturato: Gli effetti sul fatturato hanno bisogno di una maggiore base temporale per
essere valutati. D‟altra parte l‟azienda ha dimostrato di saper reagire efficacemente alla
crisi, attraverso la strategia di un abbattimento dei prezzi grazie a investimenti in
competenze e tecnologie. Se il 2009 aveva fatto registrare un fatturato limitato a 290.000
eur, il 2010 ha visto una crescita del 35% e dunque un fatturato di 450.000 eur (L).
Investimenti: DA.MA. sta investendo nelle risorse umane, attraverso attività di
formazione e la stabilizzazione di un dipendente che era a tempo determinato al
momento della domanda (C).
Mercato estero: L‟azienda non opera su mercati esteri (N).
Mercato interno: Attraverso l‟intervento l‟azienda ha rafforzato il suo rapporto di
fornitore privilegiato rispetto alla RAI. Sono infatti diminuiti i costi dei suoi servizi (ora
inferiori del 70% rispetto a quelli realizzati con metodi e tecnologie tradizionali) e sono in
parallelo diminuiti i tempi di confezione e invio del servizio (C).
Credito: Come evidenziato alla voce “Problemi incontrati”, la difficoltà nell‟accesso al
credito si conferma come un dato che questo tipo di progetti non modifica affatto,
neanche nel caso di aziende con un‟attività e un fatturato consolidati (N).
Capitale relazionale: Non si segnala uno specifico effetto sul capitale relazionale (N).
Capitale umano: La formazione viene svolta regolarmente in azienda, approfittando dei
“periodi in cui non c‟è lavoro”. L‟applicazione della tecnologia innovativa realizzata grazie
a questo progetto ha richiesto specifica formazione del personale. A tale proposito vanno
rilevati due punti: l‟imprenditore ritiene che la sua squadra di esperti in riprese e
montaggio non abbia avuto difficoltà ad apprendere la tecnica della trasmissione
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 208
satellitare, mentre non sarebbe stato facile per esperti di telecomunicazione diventare
professionisti delle riprese e del montaggio; l‟imprenditore ritiene che la specificità del
suo progetto innovativo risieda proprio nelle competenze maturate dalla squadra, oggi
capace di fare riprese, montare il servizio pronto per la messa in onda e inviarlo via
satellite (tempo di invio: 20 minuti). Il tempo necessario a formare un collaboratore
efficiente viene valutato in tre anni (P).
Innovazione: Dalle notizie di cui dispone l‟imprenditore, un furgone attrezzato con questa
tecnologia è nelle disponibilità di sole due altre aziende a livello nazionale. Era stata
formulata l‟ipotesi di brevettarlo, ma essa si è rivelata poi impraticabile. Il furgone
attrezzato, sul quale l‟imprenditore dichiara di intervenire continuamente con piccole
modifiche e aggiustamenti, è stato comunque omologato. Interessante il rapporto con il
fornitore della soluzione di trasmissione satellitare: si tratta di una azienda di Catania,
sviluppatasi nella grande stagione di sviluppo tecnologico propiziata dall‟università
locale, con problemi di gestione e digiuna del mercato e dei linguaggi della televisione (P).
Trasferibilità
L‟imprenditore considera la sua esperienza innovativa non trasferibile, ma per un motivo
particolarmente interessante: essa si basa non tanto e non solo su di una soluzione
tecnologica, quanto sulla formazione avanzata di un nucleo di professionisti esperti in
riprese, montaggio e trasmissione satellitare.
Sostenibilità
Da un punto di vista aziendale, l‟innovazione sperimentata è sostenibile perché, invece di
generare ulteriori costi, consente di abbattere del 70% il costo delle dirette televisive rispetto
alle tecnologie tradizionali. La sostenibilità è dunque garantita dalla commercialibilità dei
servizi sul mercato televisivo.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 209
Identificativo dell'azienda: Maxman coop.
Identificativo del progetto:Progetto di trasformazione del cinema Sala degli Artisti come
polo di sviluppo di cultura cinematografica – scuola di cinema.
Fattori di successo e lezioni apprese
Questo progetto ci pone un interrogativo che può generare spaesamento: è innovativo dotare
l‟abitato di Fermo - importante centro produttivo, sede distaccata di università, capoluogo di
provincia per uno breve scorcio di anni – di una sala da cinema fornita di tecnologia digitale?
è innovativo intendere tale sala da cinema come un polo di animazione cinematografica, a
partire dall‟interazione con il mondo scolastico? Secondo una vecchia definizione, la
tradizione altro non è che una innovazione ben riuscita. La trasformazione del cinema Sala
degli Artisti ci pone di fronte alla necessità di progetti innovativi per rimanere all‟interno
della nostra tradizione urbanistica, caratterizzata dalla disponibilità, all‟interno del centro
storico, dei servizi necessari alla vita cittadina. L‟alternativa è il monopolio della multisala,
collocata nell‟area commerciale e dunque raggiungibile solo in automobile. L‟alternativa è, si
faccia attenzione, rendere difficoltoso per fasce di utenti importanti come i minori e gli
anziani l‟accesso stesso alla sala da cinema. L‟interrogativo iniziale può quindi portare ad
un‟ulteriore riflessione: la fragilità che già oggi caratterizza i contesti urbani, e che nei
prossimi anni è destinata con ogni probabilità a crescere, sarà affrontata da singole imprese
culturali “innovative” o diverrà oggetto di una strategia più ampia? Il distretto culturale può
costituire una forma di risposta? Per soffermarsi sul settore del cinema, forme di
aggregazione tra sale con una programmazione d‟essai è già nei fatti in una regione come la
Puglia (con 24 sale associate) ed è di fatto imposta dal programma europeo “Europa cinemas”
(una rete di 342 cinema in Europa e in 183 paesi terzi per la proiezione di film europei,
mediterranei, asiatici e latinoamericani), che concede fondi solo a fronte di 30.000 presenze
annuali (oltre il doppio dei risultati del cinema Sala degli Artisti).
Informazioni di contesto
Fattori esogeni: Scomparsa delle sale da cinema nei centri cittadini, con l‟unica opzione per i
cittadini di frequentare le multisale localizzate nei centri commerciali e caratterizzate da una
programmazione puramente commerciale. Affermazione del digitale nella distribuzione
cinematografica, che diventerà l‟unica opzione nell‟arco di uno o due anni.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 210
Contesto di policy:
1.2.1.5.5 Incentivi all‟innovazione volti al miglioramento della competitività e
dell‟innovazione delle PMI del settore Cultura. Entità del progetto ammesso al
cofinanziamento: 153.114,50 Eur. Cofinanziamento: 76.557,25 Eur (50%).
Implementazione
Bisogni affrontati dal progetto: Restituire alla città di Fermo un cinema localizzato nel centro
storico trasformandolo in polo di sviluppo di cultura cinematografica – scuola di cinema.
Rete: La cooperativa viene dalla produzione (montaggio) e conta su di una rete di
professionisti del cinema che sono un elemento fondamentale per la trasformazione di una
sala da cinema in polo di sviluppo di cultura cinematografica.
Problemi incontrati/soluzioni intraprese: Problemi di accesso al credito, risolti offrendo
come garanzia le proprietà personali.
Effetti
Fatturato: Il fatturato della sala cinematografica, seppure limitato, è da attribuire alla
dotazione tecnologica resa possibile dal progetto (L).
Investimenti: Non vi è ancora alcuna evidenza relativa a effetti su ulteriori investimenti
(N).
Mercato estero: L‟azienda non opera su mercati esteri (N).
Mercato interno: il numero di spettatori, rispetto alla gestione precedente, è lievitato
assestandosi su circa 15.000 presenza all‟anno (L).
Credito: Il progetto non ha segnato alcun progresso nel campo dei rapporti con le banche,
che restano per Maxman un grave problema. Dichiara di non aver potuto sottoscrivere la
polizza fideiussoria in banca, ma di averlo dovuto fuori. Sottolinea l‟indisponibilità dei
bancari a analizzare progetti, e non perché si tratti del settore cultura: è un problema
comune a tutte le imprese (N).
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 211
Capitale relazionale: Il progetto gode di una serie di relazioni maturate nel mondo del
cinema grazie alla esperienza dei soci nel campo della produzione. Ciò a permesso di
coinvolgere nomi del cinema nella programmazione della sala cinematografica. Ma il
capitale relazionale più forte è di livello cittadino. La localizzazione della sala da cinema
all‟interno del centro storico, in un momento in cui i poli di sviluppo e gli erogatori di
servizi tendono anzi a lasciare il centro, conferisce al progetto un forte valore relazionale
rispetto alle categorie dei giovani e degli anziani (P).
Capitale umano: Il rapporto con le scuole è stato curato con particolare attenzione,
attraverso corsi di montaggio e partecipazione, nel 2011, al David Giovani che prevede la
visione gratuita di film da parte di gruppi di giovani (T).
Innovazione: Appare innovativa la prospettiva di utilizzare la tecnologia digitale per
offrire ai cittadini spettacoli in diretta “in alternativa” all‟offerta unica oggi rappresentata
dal calcio (scherma, esecuzioni del liceo musicale). L‟innovazione, ancora, consiste
nell‟offrire momenti di socialità alla comunità cittadina (T).
Trasferibilità
Non si ravvisano specifici elementi di trasferibilità. Va comunque rilevato che la situazione di
partenza del progetto, rappresentata da una cittadina nel cui centro scompare l‟ultima sala da
cinema, e in cui l‟unica opzione resta quella della multisala localizzata nell‟area commerciale
e caratterizzata da una programmazione puramente commerciale, è molto diffusa in ambito
nazionale.
Sostenibilità
Un elemento di possibile sostenibilità del progetto poggia sulle due anime della società
(distribuzione cinematografica ma anche produzione). Le tecnologie digitali permettono oggi
di realizzare la laboriosa fase di post-produzione in qualunque residenza debitamente
attrezzata. Il territorio di Fermo viene considerato come una opzione valida dai soci di
Maxman. L‟eventuale attivazione di tale attività residenziale confermerebbe la vocazione
della sala cinematografica come vero polo di sviluppo cinematografico e costituirebbe per il
fermano una forma non convenzionale di marketing territoriale.
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 212
Identificativo dell'azienda: Libreria Rinascita
Identificativo del progetto: Bibliodiversità
Fattori di successo e lezioni apprese
Bibliodiversità è un caso di innovazione particolarmente solida perché nata da un‟impresa
capace di diversificare ed investire sulla base di una ampia conoscenza del mercato, sia lato
business to consumer (il mondo dei lettori in una città di provincia come Ascoli Piceno) che
su quello business to business (il mondo dei librai indipendenti a livello nazionale). Il
progetto poggia su di una visione particolarmente lucida del ciclo che lega i lettori forti, per
loro generosa natura fecondi nel fornire indicazioni di lettura nei loro ambiti di riferimento, i
librai indipendenti, oggi particolarmente bisognosi di rafforzare il loro profilo di esperti cui
rivolgersi per orientarsi nella selva dei titoli in pubblicazione, i clienti delle librerie, che
rischiano di rimanere rinchiusi nel recinto dei pochi best-seller vivacemente promossi dalle
grandi case editrici, le biblioteche dei comuni, le quali rischiano di interrompere i servizi
offerti ai cittadini se non sapranno istituire legami vitali con chi sul territorio anima il
circuito del libro. L‟utilizzo maturo del web, fino alla prospettiva di creare il “piccolo Google
delle bibliografie”, consente di disegnare un meccanismo di relazioni tra tutti questi soggetti,
reso più concreto dall‟eccellente punto di partenza che caratterizza Rinascita, fornitore del
gestionale a circa 500 librerie indipendenti in Italia (50% del totale).
Informazioni di contesto
Fattori esogeni: Decadenza del ruolo del libraio oggi ridotto a “magazziniere” o “vetrinista”;
crescente propensione dei lettori a scambiare informazioni e consigli attraverso gli strumenti
del web 2.0 (anche rispetto a pochi anni fa); progressivo arretramento dell‟atteggiamento
negativo degli operatori del libro (autori, editori, librai) verso gli strumenti di internet,
inizialmente percepito come minaccia (per il commercio elettronico, in realtà ancora fermo
ad un 7-8% del mercato).
Contesto di policy:
1.2.1.5.5 Incentivi all‟innovazione volti al miglioramento della competitività e
dell‟innovazione delle PMI del settore Cultura. Entità del progetto ammesso al
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 213
cofinanziamento: 131.498,72 Eur. Cofinanziamento: 65.749,36 Eur (50%).
Implementazione
Bisogni affrontati dal progetto: Restituire al libraio il suo ruolo di esperto capace di
consigliare percorsi di lettura. Istituire un legame tra due soggetti che hanno bisogno l‟uno
dell‟altro: le librerie indipendenti e le biblioteche dei piccoli centri.
Rete: Il progetto poggia sulla rete dei librai indipendenti italiani (500, circa il 50% del totale)
clienti del gestionale sviluppato da Rinascita. Ogni libraio ha alcuni settori specialistici e
conta su di un gruppo di lettori forti. Rispetto ad altri progetti, il partenariato di progetto
appare molto solido: Rinascita (libreria capofila) e Skianet (azienda di sviluppo software
partner) collaborano da tempo e dichiarano che continueranno a farlo a prescindere dai
progetti cofinanziati.
Problemi incontrati/soluzioni intraprese: E‟ stato impossibile ottenere la fidejussione in
banca, tanto che Rinascita ha rifiutato l‟anticipo. La banca non fa in alcun modo credito al
libraio: considera il patrimonio di 150.000 libri come “carta stracccia”.
Effetti
Fatturato: Non vi è ancora evidenza di un effetto sul fatturato. Rinascita è comunque
un‟azienda che ha raggiunto un milione di euro di fatturato e ha dimostrato di perseguire
un consapevole percorso di diversificazione e crescita aziendale. Il presente progetto
appare come un ulteriore tassello che darà effetti sul fatturato, se non di crescita almeno
di mantenimento in un mercato difficile, che vede la continua scomparsa si librai
indipendenti (N).
Investimenti: Nell‟immediato, Rinascita ha assunto la borsista della Regione Marche che
ha assunto la responsabilità di coordinatrice delle bibliografie di Bibliodiversità. Skianet,
per parte sua, ha assunto grazie al progetto un programmatore in più (l‟ottavo). Per i
prossimi anni, si prevede che Bibliodiversità richiederà il lavoro di due impiegati in
libreria e di due programmatori (C).
Mercato estero: Le aziende non operano su mercati esteri (N).
Valutazione Innovazione Marche Rapporto Finale, t33 snc // pag. 214
Mercato interno: Per ragioni di tempo il progetto non ha ancora generato effetti sul
mercato di riferimento. Il suo legame con il mercato di riferimento delle librerie è però
molto chiaro (N).
Credito: Come evidenziato alla voce “Problemi incontrati”, la difficoltà nell‟accesso al
credito si conferma come un dato che questo tipo di progetti non modificano affatto (N).
Capitale relazionale: Il progetto sta già attivando i lettori forti delle librerie coinvolte,
generando un meccanismo virtuoso sotto l‟aspetto sia sociale che economico: il libraio
diviene animatore di una comunità e ottiene proprio dai suoi migliori clienti gli strumenti
per rilanciare il suo ruolo commerciale di consulente per gli acquisti. In secondo luogo, il
progetto permette di qualificare il capitale relazionale rappresentato dai 50 librai
indipendenti clienti del gestionale sviluppato e venduto da Rinascita, offrendo loro nuovi
e altrettanto strategici servizi (P).
Capitale umano: L‟inserimento nelle due aziende di giovani lavoratori specializzati, tra i
quali si segnala la “nuova” specializzazione in bibliografie o percorsi di lettura,
rappresenta un prezioso incremento del capitale umano (P).
Innovazione: Modello del “piccolo Google delle bibliografie”, alimentato dai librai. Da
verificare se riuscirà ad affermarsi in tal senso (T).
Trasferibilità
Rispetto a Bookerang, la trasferibilità del sistema di alimentazione delle bibliografie è
facilitato dall‟esistenza di una rete di 500 clienti già fidelizzati.
Sostenibilità
L‟aspetto più sorprendente del progetto risiede nell‟alleanza con le biblioteche.
Bibliodiversità si avvale del patrimonio librario gestito dalle biblioteche per dare comunque
risposta ai lettori interessati a un libro magari uscito dal circuito commerciale. D‟altra parte,
si può prevedere che nei prossimi 10 anni i comuni non riusciranno più a gestire le loro
biblioteche. Bibliodiversità costituisce il primo atto di candidatura, da parte dei librai
indipendenti, di gestire i servizi di tali biblioteche.