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Ing. Davide RussoDipartimento di Ingegneria Industriale
TOLLERANZE DIMENSIONALI, RUGOSITÀ E
TOLLERANZE GEOMETRICHE
2
Quotatura
– Linee di quotatura e quote
– Disposizione delle linee di quotatura
– Disposizione e leggibilità delle quote
– Classificazione
... NELLA PRECEDENTE LEZIONE
3
Tolleranze dimensionali
Finitura superficiale e rugosità
Tolleranze geometriche
... IN QUESTA LEZIONE
4
TOLLERANZE
DIMENSIONALI
ERRORI
MACROGEOMETRICI
TOLLERANZE
GEOMETRICHE
ERRORI
MICROGEOMETRICI
RUGOSITA’
ERRORI DI LAVORAZIONE
ERRORI DIMENSIONALI
Deviazione delle dimensioni reali
da quelle nominali
ERRORI GEOMETRICI
Deviazione delle superfici reali
da quelle nominali
ERRORI DI REALIZZAZIONE DI PEZZI
5
Definizione
Tolleranza e Lavorazione
Tipi di accoppiamenti
Sistema ISO di tolleranze ed accoppiamenti
Indicazione delle quote con tolleranza
ERRORI DIMENSIONALI
6
Dimensione nominale– valore di riferimento per una data dimensione e
rappresenta dalla quota ideale
Linea dello zero (vd. rappr. grafica)– linea retta rappresentante la dimensione
nominale
Dimensioni limite, minima e massima– le due dimensioni estreme ammissibili di un
pezzo
Scostamento– differenza algebrica tra dimensione effettiva e
nominale
Scostamento inferiore– differenza algebrica tra la dimensione minima e
la dimensione nominale
Scostamento superiore– differenza algebrica tra la dimensione massima e
la dimensione nominale
.... ALCUNE DEFINIZIONI
Linea dello zero
Dim
en
sio
ni
Sco
sta
mn
en
to in
f.
Sco
sta
mn
en
to s
up
.
Zona di
tolleranza
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO 7
La tolleranza
Definizione
– differenza tra la dimensione massima e minima (cioè intervallo entro il quale può oscillare la dimensione effettiva): differenza algebrica tra scostamento superiore ed inferiore
Dim
. m
in
Dim
. m
ax
To
lle
ran
za
Linea dello zero
Dim
en
sio
ni
Sco
sta
mn
en
to in
f.
Sco
sta
mn
en
to s
up
.
Zona di
tolleranza Dim
en
sio
ni
Linea dello zero
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO 8
Tolleranza e lavorazione
Dimensioni
N. pezzi
Dimensioni
N. pezzi
-b +b+a-a
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO 9
Tolleranza e lavorazione
Dimensioni
N. pezzi
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO 10
Tipi di accoppiamenti
con interferenza
con gioco
incerto
INTERFERENZA
GIOCO
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO 11
Accoppiamento con gioco
Gioco MINIMO: differenza tra dimensione minima del foro e
dimensione massima dell’albero
Gioco MASSIMO: differenza tra dimensione massima del foro e
dimensione minima dell’alberoØ
9,7
Ø1
0,1
Ø1
0,3
Ø10
Gmin = Dmin - dmax = 10.1 – 10 = 0.1 mm
Gmax = Dmax - dmin = 10.3 – 9.7 = 0.6 mm
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO 12
Accoppiamento con interferenza
Interferenza MINIMA: valore assoluto della differenza tra
dimensione massima del foro e dimensione minima dell’albero
Interferenza MASSIMA: valore assoluto della differenza tra
dimensione minima del foro e dimensione massima dell’albero
Imin = dmin - Dmax = 20 – 19.9 = 0.1 mm
Imax = dmax - Dmin = 20.3 – 19.7 = 0.6 mm
Ø20
Ø19,7
Ø19,9
Ø20,3
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO 13
Accoppiamento incerto
Gioco MASSIMO: differenza tra dimensione massima del foro e
dimensione minima dell’albero
Interferenza MASSIMA: valore assoluto della differenza tra
dimensione minima del foro e dimensione massima dell’albero
Gioco?
Interferenza?
Ø19,9
Ø20
Ø20,4
Ø20,3
Gmax = Dmax - dmin = 20.4 – 19.9 = 0.5 mm
Imax = dmax - Dmin = 20.3 – 20 = 0.3 mm
14
RIASSUMENDO
15
UNI adotta Sistema ISO di tolleranze ed accoppiamento
– insieme di tolleranze e scostamenti unificati e di accoppiamenti tra alberi e fori
Una tolleranza del sistema ISO viene detta tolleranza fondamentale e viene indicata con IT
Caratteristiche fondamentali dalle quali dipende la tolleranza
– dimensione nominale
– qualità della lavorazione
– posizione della zona di tolleranza
SISTEMA ISO DI TOLLERANZE ED
ACCOPPIAMENTI
foro albero
16
Il valore della tol. dipende dalledimensioni
– limitate tra 1 e 3150 mm
– suddivise in due campi
• da 1 a 500 mm
• oltre 500 fino a 3150 mm
suddivisi in gruppi:
• principali
• intermedi
GRUPPI DIMENSIONALI
17
GRADI DI TOLLERANZA NORMALIZZATE (1/2)
Qualità della
lavorazione
18
GRADI DI TOLLERANZA NORMALIZZATE (2/2)
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO 19
Posizione della tolleranza (1/3)
Designazione mediante una lettera o due
– maiuscola per fori pos H detta foro base
– minuscola per alberi pos h detta albero base
Linea dello zero
Dim
en
sio
ni
Scostamento
fondamentale
Rispetto alla dimensione nominale
20
POSIZIONE DELLA TOLLERANZA (2/3)
Es
Ei
21
POSIZIONE DELLA TOLLERANZA (3/3)
es
ei
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO 22
Scostamenti fondamentali
Alberi
ei = es - IT da a ad h
es = ei + IT da j ad zc
Fori
Regola generale
Es = Ei+IT da A ad H
Ei = Es- IT da J ad ZC
Regola speciale
Es = -ei+ = ITn- IT(n-1)
ei es
ei
es
Scostamenti da a ad h Scostamenti da k ad zc
es scostamento
fondamentale negativo
ei scostamento
fondamentale positivo
Ei Es
Ei
Es
Scostamenti da A ad H Scostamenti da K ad ZC
Ei scostamento
fondamentale positivo
Es scostamento
fondamentale negativo
23
mediante il simbolo della zona di tolleranza ISO e gli scostamenti limite
INDICAZIONE DELLE QUOTE CON TOLLERANZA
(2/2)
mediante le dimensioni finite
40 F7( )+0.050
+0.025
30.5
30.2
24
ACCOPPIAMENTI NEL SISTEMA ISO (1/3)
28 H7/h628 H7
h6 28 H7( )
28 h6( )
+0.021
0
0
-0.013
25
Sistema di accoppiamento foro base: insieme sistematico di accoppiamenti ottenuti combinando alberi aventi diverse zone di tolleranza con un foro base avente posizione H
– Esempio: 18 H6/g5
ACCOPPIAMENTI NEL SISTEMA ISO (2/3)
26
Sistema di accoppiamento albero base: insieme sistematico di accoppiamenti ottenuti combinando fori aventi diverse zone di tolleranza con un albero base avente posizione h
– Esempio: 40 G7/h6
ACCOPPIAMENTI NEL SISTEMA ISO (3/3)
27
SISTEMA ISO DI TOLLERANZE ED ACCOPPIAMENTI
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO 28
Esempio
Accoppiamento: 45 H8/g7– Dimensione nominale: 45 mm
– Tolleranza fondamentale foro IT8 = 39 mm = 0.039 mm
– Scostamento fondamentale foro: Ei = 0
– Scostamento superiore foro: Es = Ei + IT = 0 + 0.039 mm = 0.039 mm
– Dimensione minima foro: 45 + Ei = 45 mm
– Dimensione massima foro: 45 + Es = 45 + 0.039 = 45.039 mm
– Tolleranza fondamentale albero IT7 = 25 mm = 0.025 mm
– Scostamento fondamentale albero: es = – 9 mm = – 0.009 mm
– Scostamento inferiore albero: ei = es – IT = – 9 – (+25) = – 34 mm = – 0.034mm
– Dimensione massima albero: 45 – es = 44.991 mm
– Dimensione minima albero: 45 – ei = 44.966 mm
Dim
en
sio
ni
Linea dello zero
foro
albero
− Gioco minimo: Dmin - dmax = 45 – 44.991 = 0.009 mm
− Gioco massimo: Dmax - dmin = 45.039 - 44.966 = 0.073 mm
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO 29
Esempio
Accoppiamento: 45 H8/g7– Dimensione nominale: 45 mm
– Tolleranza fondamentale foro IT8 = 39 mm = 0.039 mm
– Scostamento fondamentale foro: Ei = 0
– Scostamento superiore foro: Es = Ei + IT = 0 + 0.039 mm = 0.039 mm
– Dimensione minima foro: 45 + Ei = 45 mm
– Dimensione massima foro: 45 + Es = 45 + 0.039 = 45.039 mm
Dim
en
sio
ni
Linea dello zero
foro
albero
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO 30
Esempio
Accoppiamento: 45 H8/g7– Dimensione nominale: 45 mm
– Tolleranza fondamentale albero IT7 = 25 mm = 0.025 mm
– Scostamento fondamentale albero: es = – 9 mm = – 0.009 mm
– Scostamento inferiore albero: ei = es – IT = – 9 – (+25) = – 34 mm = – 0.034mm
– Dimensione massima albero: 45 – es = 44.991 mm
– Dimensione minima albero: 45 – ei = 44.966 mm
Dim
en
sio
ni
Linea dello zero
foro
albero
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO 31
Esempio
Accoppiamento: 45 H8/g7– Dimensione nominale: 45 mm
– Tolleranza fondamentale foro IT8 = 39 mm = 0.039 mm
– Scostamento fondamentale foro: Ei = 0
– Scostamento superiore foro: Es = Ei + IT = 0 + 0.039 mm = 0.039 mm
– Dimensione minima foro: 45 + Ei = 45 mm
– Dimensione massima foro: 45 + Es = 45 + 0.039 = 45.039 mm
– Tolleranza fondamentale albero IT7 = 25 mm = 0.025 mm
– Scostamento fondamentale albero: es = – 9 mm = – 0.009 mm
– Scostamento inferiore albero: ei = es – IT = – 9 – (+25) = – 34 mm = – 0.034mm
– Dimensione massima albero: 45 – es = 44.991 mm
– Dimensione minima albero: 45 – ei = 44.966 mm
Dim
en
sio
ni
Linea dello zero
foro
albero
− Gioco minimo: Dmin - dmax = 45 – 44.991 = 0.009 mm
− Gioco massimo: Dmax - dmin = 45.039 - 44.966 = 0.073 mm
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO 32
Esempio
Accoppiamento: 30 H7/p6– Dimensione nominale: 30 mm
– Tolleranza fondamentale foro IT7 = 21 mm = 0.021 mm
– Scostamento fondamentale foro: Ei = 0 mm
– Scostamento superiore foro: Es = Ei + IT = 0 + 0.021 mm = 0.021 mm
– Dimensione minima foro: 30 mm
– Dimensione massima foro: 30.021mm
– Tolleranza fondamentale albero IT6 = 13 mm = 0.013 mm
– Scostamento fondamentale albero: ei = 0,022 mm
– Scostamento superiore albero: es = 0,035 mm
– Dimensione massima albero: 30,035 mm
– Dimensione minima albero: 30,022 mm
Dim
en
sio
ni
Linea dello zeroforo
albero
− Interferenza minima: dmin – Dmax = 30.022 – 30.021 = 0.001 mm
− Interferenza massima: dmax - Dmin = 30.035 - 30 = 0.035 mm
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO 33
Esempio
Accoppiamento: 30 H7/p6– Dimensione nominale: 30 mm
– Tolleranza fondamentale foro IT7 = 21 mm = 0.021 mm
– Scostamento fondamentale foro: Ei = 0 mm
– Scostamento superiore foro: Es = Ei + IT = 0 + 0.021 mm = 0.021 mm
– Dimensione minima foro: 30 mm
– Dimensione massima foro: 30.021mm
Dim
en
sio
ni
Linea dello zeroforo
albero
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO 34
Esempio
Accoppiamento: 30 H7/p6– Dimensione nominale: 30 mm
– Tolleranza fondamentale albero IT6 = 13 mm = 0.013 mm
– Scostamento fondamentale albero: ei = 0,022 mm
– Scostamento superiore albero: es = 0,035 mm
– Dimensione massima albero: 30,035 mm
– Dimensione minima albero: 30,022 mm
Dim
en
sio
ni
Linea dello zeroforo
albero
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO 35
Esempio
Accoppiamento: 30 H7/p6– Dimensione nominale: 30 mm
– Tolleranza fondamentale foro IT7 = 21 mm = 0.021 mm
– Scostamento fondamentale foro: Ei = 0 mm
– Scostamento superiore foro: Es = Ei + IT = 0 + 0.021 mm = 0.021 mm
– Dimensione minima foro: 30 mm
– Dimensione massima foro: 30.021mm
– Tolleranza fondamentale albero IT6 = 13 mm = 0.013 mm
– Scostamento fondamentale albero: ei = 0,022 mm
– Scostamento superiore albero: es = 0,035 mm
– Dimensione massima albero: 30,035 mm
– Dimensione minima albero: 30,022 mm
Dim
en
sio
ni
Linea dello zeroforo
albero
− Interferenza minima: dmin – Dmax = 30.022 – 30.021 = 0.001 mm
− Interferenza massima: dmax - Dmin = 30.035 - 30 = 0.035 mm
36
Alberi
– a11, b11, c11, d8, d9, d10, e7, e8, e9, f6, f7, f8, g5, g6, h5, h6, h7, h8, h9, h11, js5, js6, is7, k5, k6, k7, m5, m6, m7, n5, n6, n7, p5, p6, p7, r5, r6, r7, s5, s6, s7, t5, t6, t7, u7
Fori
– A11, B11, C11, D9, D10, E8, E9, E10, F6, F7, F8, F9, G6, G7, H6, H7, H8, H9, H10, H11, JS6, JS7, JS8, K6, K7, K8, M6, M7, M8, N6, N7, N8, P6, P7, P8, R6, R7, R8, S6, S7, T6, T7
GLI ACCOPPIAMENTI RACCOMANDATI
37
TOLLERANZE
DIMENSIONALI
ERRORI
MACROGEOMETRICI
TOLLERANZE
GEOMETRICHE
ERRORI
MICROGEOMETRICI
RUGOSITA’
ERRORI DI LAVORAZIONE
ERRORI DIMENSIONALI
Deviazione delle dimensioni reali
da quelle nominali
ERRORI GEOMETRICI
Deviazione delle superfici reali
da quelle nominali
ERRORI DI REALIZZAZIONE DI PEZZI
38
Definizioni
Indicazione della rugosità
Esempi
Criteri per la scelta
FINITURE SUPERFICIALI E RUGOSITÀ
39
Rugosità: insieme delle irregolarità superficiali, che si ripetono con passo relativamente piccolo, lasciate dal processo di lavorazione e/o da altri fattori influenti
Superficie geometrica o ideale: superficie teorica rappresentata sul disegno
Superficie reale: superficie effettiva ottenuta con la lavorazione
Piano di rilievo: piano ortogonale alla superficie nominale del pezzo
Profilo ideale: linea risultante dall’intersezione del piano di rilievo con la sup. geometrica
Profilo reale: linea risultante dall’intersezione del piano di rilievo con la sup. reale
DEFINIZIONI
40
RUGOSITÀ (1/2)
Fig. 58
n
ynyyyRa
....321 R = Roughness
a = arithmetical average
41
Rugosità di una superficie: valore massimo di Ra tra quelli rilevati su zone di esplorazione diverse
RUGOSITÀ (2/2)
Fig. 59
L
a dxyL
R0
1
42
INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ (1/9) – ISO 1302
43
Segni grafici e indicazioni complementari sullo stato delle superfici
INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ (2/9)
Segno grafico di base
Superficie lavorata per
asportazione truciolo
Superficie da non lavorare
con asportazione
44
Per indicare delle caratteristiche specifiche
Tutte le superfici devono avere lo stesso stato
INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ (3/9)
45
Indicazioni complementaria valore della rugosità in micrometri preceduto dal simbolo Ra
b lavorazione, trattamento
c altezza dell’ondulazione in micrometri preceduta dalla lunghezza di base in millimetri
d irregolarità della superficie
e sovrammetallo di lavorazione
f valore di rugosità diverso da Ra preceduto dal simbolo (es. Ry)
INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ (4/9)
46
Indicazione numerica (in mm)
Per precisare un limite inferiore e uno superiore
INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ (5/9)
47
Il segno grafico deve poter essere
letto dal basso o da destra
INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ (6/9)
48
Indicazione di caratteristiche particolari dello stato delle superfici
– lavorazione
– trattamento superficiale (prima e dopo tratt.)
INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ (7/9)
49
INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ (8/9)
Segni grafici per
indicazione dei solchi
di rugosità
50
INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ (9/9)
Conversione dei vecchi simboli di rugolsità nei valori Ra
51
ESEMPIO
Superficie avente
valore massimo di
rugosità di 1.2 mm
Indica la rugosità del pezzo limitato al tratto di
lunghezza 2,5 mm:
Ra = 0,8 mm misurata parallela al profilo con Rz = 1,6
mm misurata su 2,5 mm
Altezza massima (Ry) non deve superare 3,5 mm
52
ESEMPIO
53
CRITERI PER LA SCELTA DELLA RUGOSITÀ (1/3)
RUGOSITA’
Ra mm APPLICAZIONE
0.025 Piani di appoggio di micrometri, specchi e blocchi di riscontro
0.05 Facce calibri di officina e piani di appoggio comparatori
0.1
Facce calibri a corsoio, perni d’articolazione, utensili di precisione, cuscinetti superfiniti, accoppiamenti stagni ad alta pressione in moto alternato, superfici accoppiate di parti in moto alternativo a tenuta di liquido sotto pressione e superfici levigate di tenuta senza guarnizione
0.2
Supporti alberi a gomito e alberi a camme, perno di biella, superficie camme, diametro cilindri pompe idrauliche, cuscinetti lappati, perni turbine, accoppiamenti stagni mobili a mano, guide tavole macchine utensili, reggispinta alte velocità, perni di alberi di rotori di turbine, di riduttori, ecc.
54
CRITERI PER LA SCELTA DELLA RUGOSITÀ (2/3)
RUGOSITA’
Ra mm APPLICAZIONE
0.4
Alberi scanalati, cuscinetti alberi motore, diametro esterno stantuffi, diametro cilindri, perni grandi macchine elettriche, accoppiamenti alla pressa, gambo valvola, superfici di tenuta di seggi ed otturatori di valvole, saracinesche, ecc., perni di alberi a gomito e portate di linee d’alberi, cuscinetti di metallo bianco, superfici di parti scorrevoli come pattini e relative guide
0.8
Tamburi, freni, fori brocciati, cuscinetti bronzo, parti di precisione, denti ingranaggi, cuscinetti rettificati, superfici di tenuta di flange senza guarnizione, perni di alberi a gomito e portate di linee d’alberi, cuscinetti di metallo bianco, superfici di parti scorrevoli come pattini e relative guide, superfici di tenuta dei seggi valvole motore
1.6 Facce particolari di ingranaggi, alberi e fori ingranaggi, teste cilindro, scatole ingranaggi di ghisa, faccia pistone, superfici di tenuta di flange con guarnizioni metalliche
3.2 Perni e cuscinetti per trasmissioni a mano, superfici di accoppiamento di parti fisse smontabili, (flange di accoppiatoi, imposte di centramento, ecc.)
6.3 Superfici di tenuta di flange con guarnizioni comuni
55
CRITERI PER LA SCELTA DELLA RUGOSITÀ (3/3)
Valori massimi di rugosità compatibili con tolleranza
56
TOLLERANZE
DIMENSIONALI
ERRORI
MACROGEOMETRICI
TOLLERANZE
GEOMETRICHE
ERRORI
MICROGEOMETRICI
RUGOSITA’
ERRORI DI LAVORAZIONE
ERRORI DIMENSIONALI
Deviazione delle dimensioni reali
da quelle nominali
ERRORI GEOMETRICI
Deviazione delle superfici reali
da quelle nominali
ERRORI DI REALIZZAZIONE DI PEZZI
57
Classificazione
Indicazione
Elementi di riferimento
Esempi
TOLLERANZE GEOMETRICHE
58
UNI 7226 (ISO 1101)
stabilite in funzione delle esigenze funzionali, di forma e dimensione
vincoli di rettilineità dell’asse
cilindricità della superficie
TOLLERANZE GEOMETRICHE (1/2)
59
Principio di indipendenza
– ciascuna prescrizione dimensionale o geometrica specificata su un disegno deve essere rispettata in se stessa in modo indipendente, salvo, non sia prescritta, sul disegno, una relazione particolare. Pertanto, in mancanza di indicazioni specifiche, le tolleranze geometriche si applicano senza tener conto delle dimensioni dell’elemento, e le sue prescrizioni (dimensionali e geometriche) devono essere trattate come esigenze tra loro indipendenti
Le tolleranze geometriche limitano lo scostamento di un elemento in rapporto alla sua forma od al suo orientamento od alla sua posizione, considerati teoricamente esatti, senza tener conto delle dimensioni dell’elemento
TOLLERANZE GEOMETRICHE (2/2)
60
Tolleranze di forma– stabiliscono i limiti di variazione di una superficie o una singolarità dalla
forma ideale (es. rettilineità)
Tolleranze di orientamento– stabiliscono i limiti di variazione di una superficie o una singolarità rispetto
ad uno o più elementi assunti come riferimento (es. parallelismo)
Tolleranze di posizione– stabiliscono i limiti di variazione di una superficie o una singolarità rispetto
ad una posizione ideale ed ad uno o più elementi assunti come riferimento (es. concentricità)
Tolleranze di oscillazione– stabiliscono i limiti di variazione di una superficie o una singolarità rispetto
ad una forma stabilita nel disegno durante una rotazione della parte attorno ad un elemento di riferimento
CLASSIFICAZIONE (1/2)
61
CLASSIFICAZIONE (2/2)
62
Riquadro suddiviso in due o tre caselle
– Simbolo della tolleranza geometrica
– Il valore della tolleranza (nell’unità di misura usata per le dimensioni lineari)
– Elementi di riferimento
INDICAZIONE DELLE TOLLERANZE GEOMETRICHE
(1/2)
forma
orient.
Posizione
63
INDICAZIONE DELLE TOLLERANZE GEOMETRICHE
(2/2)
ASSE O PIANO MEDIANO
linea del contorno
dell’elemento
o su una linea di
prolungamento
LINEA O
SUPERFICIE
in corrispondeza della linea di misuta
64
ELEMENTI DI RIFERIMENTO
65
Rettilineità
linea, ma anche sup. piane e cilindriche
Planarità
TOLLERANZE DI FORMA: ESEMPI
0,03
0,1
60
,1
59
,96
0
66
RETTILINEITÀ
L’asse del cilindro deve essere
compreso in una zona cilindrica
avente diametro 0,08 mm.
Ogni linea della superficie
superiore è compresa tra
due rette parallele distanti
0,1 mm.
Ogni parte della
generatrice del cilindro
compresa tra due rette
parallele distanti 0,1 mm
67
CIRCOLARITÀ
68
PLANARITÀ
69
CILINDRICITÀ
70
Parallelismo
– di un asse rispetto ad un asse
– di un asse rispetto ad un piano
– di una superficie rispetto ad un asse
– di una superficie rispetto ad un piano
TOLLERANZE DI ORIENTAMENTO: ESEMPI
Perpendicolarità
– di una linea o asse rispetto ad una linea di rif.
– di una linea o asse rispetto ad un piano
– di una superficie rispetto ad una retta
– di una superficie rispetto ad un piano
Inclinazione
71
Localizzazione: scostamento consentito rispetto ad una posizione teoricamente esatta
Simmetria: Gli elementi sono disposti simmetricamente rispetto ad un asse od un piano mediano
Concentricità
TOLLERANZE DI POSIZIONE: ESEMPI
73
Tolleranze dimensionali
Rugosità
Tolleranze geometriche
... RIASSUMENDO
74
Filettature
– Concetti generali
– Elementi di una filettatura
– Tipi di filettature
Rappresentazione degli elementi filettati
LA PROSSIMA LEZIONE
75
Manuali UNIMI: “Norme per il Disegno Tecnico”, Vol I. e Vol. II, U.N.I., Milano
E. Chirone, S. Tornincasa, “Disegno Tecnico Industriale”, Vol. 1, 2, Edizioni Il Capitello, Torino, 1997
DOCUMENTAZIONE