nel mondo vegetale un viaggio nella scienza delle classi seconde del plesso «centro» a.s....
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Nel mondo vegetaleNel mondo vegetaleUn viaggio nella scienza delle classi seconde Un viaggio nella scienza delle classi seconde
del plesso «Centro» a.s. 2012-2013del plesso «Centro» a.s. 2012-2013
Come tanti scienziati, gli alunni delle classi seconde del plesso «Centro» hanno indagato la realtà applicando il metodo scientifico:•OSSERVARE per la prima volta un fenomeno;•PORSI delle domande;•ELABORARE un’ipotesi cioè formulare una possibile spiegazione;•VERIFICARE l’ipotesi con un esperimento;•TROVARE la giusta conclusione.Partendo da semplici semi di fagioli e di lenticchie, hanno scoperto …la vita delle piante!
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Vita da piante
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Traguardi formativi
• Prendere coscienza che le risorse del pianeta Terra sono preziose e vanno utilizzate con attenzione.
• Acquisire la capacità di osservare, descrivere, rappresentare la realtà cominciando ad utilizzare i linguaggi disciplinari.
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Obiettivi di apprendimento
Distinguere diversi tipi di piante.•Cogliere il processo di nutrizione delle piante.•Descrivere il corso della fotosintesi clorofilliana.•Conoscere varietà di ambienti diversi dal nostro.
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Competenze
L’alunno:•osserva l’ambiente naturale e lo descrive;•descrive processi naturali importanti;•assume comportamenti di rispetto e tutela di giardini pubblici e ambienti naturali con cui vive a contatto.
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Raccordi con le discipline
Geografia: gli ambienti geografici e la flora caratteristica.Italiano: testi descrittivi e argomentativi; acquisizione ed uso appropriato di una terminologia scientifica.Arte ed immagine: riprodurre le immagini del mondo vegetale. Osservazione di opere d’arte riproducenti il mondo vegetale.Matematica: Confrontare e misurare.Tecnologia: Ricerche in Internet.Musica: La colonna sonora. Canti.
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Le piante sono viventi
Le piante sono esseri viventi come gli animali, come tutti noi. Ma le piante non si muovono come noi e come gli animali in generale. Il solo movimento concesso è la crescita: le piante, in sostanza, si allungano, crescono sia alla luce del sole sia nel sottosuolo attraverso le loro radici talvolta corte e robuste, altre volte sottili e molto lunghe.
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Le piante: organismi autotrofi
Le piante sono autotrofe nel senso che si procurano il cibo da sole assorbendolo dal terreno. Esse, infatti, sono legate al suolo e non hanno nessuna possibilità di spostarsi.Gli animali (quindi, anche per l’uomo) sono eterotrofi perché si nutrono di altri viventi.
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Classificazioni delle piante
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Le piante con i fioriLe piante con i fiori
•Erbe, arbusti, alberi
La radiceIl fustoLa fogliaIl fioreI frutti e i semi
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(ANGIOSPERME)
Piante senza fioriPiante senza fiori
Milioni di anni fa esistevano sulla Terra soltanto piante senza fiori e senza frutti, sono le cosiddette piante semplici, che si originarono da alghe verdi che riuscirono ad adattarsi alla terraferma.
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(GIMNOSPERME)
Le piante senza fiori Le piante senza fiori
•Non hanno vere radici•Non hanno un fusto con i canali per il trasporto
•Non hanno un sistema di sostegno specializzato
•Hanno un corpo a organizzazione semplice
•Vivono in ambienti molto umidi
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Le piante senza fioriLe piante senza fioriAnche le felci sono piante senza fiori
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Le felciLe felciLe felci sono state le prime piante a ben adattarsi alla vita sulla terraferma.Un tempo erano grandi come alberi mentre oggi sono di dimensioni molto ridotte.
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Le felciLe felci
Le felci hanno:•Radici per ancorarsi al suolo e per assorbire il nutrimento.•Fusto con canali interni.•Foglie per la fotosintesi•Cellule con pareti cellulari contenenti la lignina adatte per sostenere la pianta. 15
Le piante con fioriLe piante con fioriSono le piante a noi più comuni: meli,
ciliegi, aranci ma anche le erbe dei prati e delle siepi. Tutte queste sono
“piante complesse”.
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Le piante con fioriLe piante con fiori
Sono piante caratterizzate dalla presenza di fiori e di semi
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Le piante con fioriLe piante con fiori
Le piante complesse sono dunque caratterizzate dalla presenza di:•Radice•Fusto•Foglie•Fiore•Seme 18
Le piante con fioriLe piante con fiori
Le piante con fiori, a loro volta, si distinguono in:
•Gimnosperme che producono fiori ma non frutti
•Angiosperme che producono fiori e frutti
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La radiceLa radice
La radice svolge tre importanti funzioni:
•Assorbe l’acqua dal terreno
•Trattiene la pianta al suolo
•Accumula sostanze nutritive di riserva
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La radiceLa radice
Le radici possono essere:
•A fittone•Fascicolate
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La radiceLa radice
La cuffia è la parte terminale della radice; esercita un’azione protettiva sulla radice durante la sua penetrazione nel suolo
Attraverso i peli radicali avviene l’assorbimento
dell’acqua e dei sali minerali
La zona intermedia è responsabile
della crescita della radice verso il
basso
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Il fustoIl fusto
Il fusto mette in comunicazione le radici con le foglie.Nel suo interno corrono lunghi canali attraverso i quali circolano i liquidi.
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Il fustoIl fusto
Il fusto è percorso da due tipi di vasi:
•I vasi legnosi o vasi della linfa grezza. Sono formati da cellule morte, quindi vuote al loro interno.
•I vasi cribrosi o canali della linfa elaborata. Sono formate da cellule allungate, sovrapposte con pareti bucherellate
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Il fustoIl fusto
Sezione del tronco
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Il fustoIl fusto
Il fusto svolge anche l’importante funzione di sostegno garantendo alle foglie la massima esposizione al sole.
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Il fustoIl fusto
Ci sono fusti modificati che hanno il compito di immagazzinare l’acqua o l’amido prodotto dalla pianta.
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Il fustoIl fusto
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Il fustoIl fusto
La crescita in lunghezza del fusto avviene verso l’alto, “dalla punta”, o meglio dalla gemma apicale.
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La fogliaLa foglia
La foglia si sviluppa come un'appendice laterale di rami e fusti ed è deputata alla trasformazione dell'energia raccolta nell'ambiente esterno e alla sintesi delle sostanze nutritive. 30
La fogliaLa foglia
Sezione della foglia 31
La fogliaLa foglia
La fotosintesi
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La fogliaLa foglia
Gli stomi sono piccole aperture delimitate da cellule particolari a forma di bocca (cellule di guardia), che regolano il diametro dello stoma, consentendo gli scambi gassosi tra l’atmosfera esterna e le cellule della foglia.
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La fogliaLa foglia
Gli stomi controllano la traspirazione, cioè la perdita di acqua dalle foglie e da altre parti aeree della pianta. Attraverso gli stomi poi, la pianta si procura l’aria per la respirazione cellulare.
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Il trasporto dell’acquaIl trasporto dell’acqua
L’acqua persa per traspirazione dalle foglie produce un effetto di “aspirazione” dell’acqua provocandone la risalita dalle radici.
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Il fioreIl fiore
Le piante terrestri hanno escogitato uno stratagemma per riprodursi in un ambiente aereo: il fiore, un ambiente chiuso e riparato dal disseccamento, adatto per la fecondazione. 36
Il fiore delle angiospermeIl fiore delle angiosperme
Il fiore tipico delle angiosperme presenta al centro un organo cavo a forma di bottiglia, il pistillo, circondato da numerosi filamenti che terminano con una parte ingrossata, gli stami. 37
Il fiore delle angiospermeIl fiore delle angiosperme
Il pistillo ha una forma a bottiglia, presenta una parte allargata verso il basso (l’ovario) un collo più o meno allungato (lo stilo) e una parte terminale appiattita e appiccicosa (lo stimma)
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Il fiore delle angiospermeIl fiore delle angiosperme
Gli stami si compongono di un lungo filamento e di una parte ingrossata, formata da due sacchette affiancate, le antere.
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Il fiore delle angiospermeIl fiore delle angiosperme
Queste parti centrali sono circondate da parti protettive: i petali colorati che formano la corolla e i sepali verdi che formano il calice. Il tutto è sostenuto dal peduncolo.
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La riproduzioneLa riproduzione
La fecondazione avviene nell’ovario, precisamente nell’ovulo, che contiene il gamete femminile.Al momento della riproduzione dalle antere esce il polline che posandosi sullo stimma forma un prolungamento, il tubetto pollinico, che scende lungo lo stilo giungendo fino all’ovulo.
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La riproduzioneLa riproduzione
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Dalla fecondazione si forma lo zigote che si moltiplica originando il piccolo embrione.A questo punto l’ovulo si è trasformato in seme, organo che protegge e nutre l’embrione.
La riproduzioneLa riproduzione
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Il seme è costituito anche da sostanze di riserva e da un rivestimento esterno, il tegumento.
La riproduzioneLa riproduzione
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L’ovario in cui si è sviluppato il seme, si gonfia e diventa il frutto.
La riproduzioneLa riproduzione
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Il fiore delle gimnospermeIl fiore delle gimnosperme
Anche le gimnosperme
(pini, abeti, larici…) hanno fiori, detti coni e sono a sessi
separati.
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Il fiore delle gimnospermeIl fiore delle gimnosperme
Ogni fiore è costituito da un
asse centrale dal quale si dipartono delle squame. Nel
cono femminile ogni squama porta
l’ovulo nudo, non protetto.
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Nel cono maschile ogni squama porta
una specie di sacca contenente il
polline.
Il fiore delle gimnospermeIl fiore delle gimnosperme
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Una volta che l’ovulo è stato fecondato, non si forma alcun frutto poiché manca l’ovario. In alcuni casi i fiori femminili si trasformano in pigna
Il fiore delle gimnospermeIl fiore delle gimnosperme
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L’impollinazione è il trasporto del polline dagli organi maschili agli organi femminili.
L’impollinazioneL’impollinazione
Impollinazione zoofila
Impollinazione anemofila
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L’impollinazioneL’impollinazione
In alcuni fiori come ad esempio la salvia sono presenti meccanismi particolari per il trasporto del polline da
parte degli insetti.
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A cosa serve il frutto?A proteggere il seme e a garantirne la dispersione nell’ambiente, non troppo vicino alla pianta madre.
Frutti e semiFrutti e semi
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Vi sono vari tipi di frutto, i più comuni sono quelli carnosi.
Frutti e semiFrutti e semi
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I frutti carnosi hanno una polpa zuccherina che attrae gli animali.Gli animali che se ne nutrono espellono poi i semi lontano da dove li hanno ingeriti.
Frutti e semiFrutti e semi
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Ci sono anche i frutti secchi, di dimensioni minori di quelli carnosi, che vengono trasportati in diversi modi.
Frutti e semiFrutti e semi
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Le noci di cocco sono dei frutti carnosi che si affidano all’acqua per la loro disseminazione.
Frutti e semiFrutti e semi
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Quando il seme è maturo e cade al suolo e trova le condizioni adatte di temperatura e umidità, germina.
La germinazioneLa germinazione
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Il seme si gonfia d’acqua, consuma le sue riserve alimentari e lascia spuntare la nuova pianta.
La germinazioneLa germinazione
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In alcuni semi di angiosperme le sostanze di riserva passano all’embrione attraverso due cotiledoni, per questo sono chiamate piante dicotiledoni.
La germinazioneLa germinazione
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In altri semi delle angiosperme, come quelle del granturco, vi è un solo cotiledone; queste piante sono dette monocotiledoni.
La germinazioneLa germinazione
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A cura delle insegnanti Maria Rosaria Della Rosa e Maria Pia Montone e degli alunni:Silvia AlfieriMaria Grazia AulicinoAngela CirielloMartina CresciAlfredo De BiasioGaia Di MeoArianna FiscoFrancesco S. FiscoChiara Grimaldi
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Melissa MatanoAlessandro MorettaAngelomaria NovielloFrancesco OmbratoSimona PagliucaGiorgia RoccoAlessandra SgammatoErnesto Jan SussolanoAlessandro Tella
Fine