n' giugno 2007 €4,so · 2020-05-28 · 44 mototurismo cremaschi. ohre ad altre specialità....
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N' 151 Giugno 2007 €4,SO
percorsi el gustoLombardia
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Rocca che a ragione è considerata, per lasua completezza e integrità della struttura originaria, fra i più notevoli ed interessanti esempi castellani dellaLombardia_ la costruzione ha la formatipica dei castelli di pianura, voluta daiVisconti nel XIV secolo, con pianta quadrata e quattro torri angolari, cortileinterno con porticato e due torri d'ingresso di epoca sforzesca. Nata comeresidenza di caccia, la zona era ricca diboschi e assunse anche funzioni milita·ri; all'interno numerosi i dipinti, conuna ricorrenza degli stemmi di famiglia,il biscione dei Visconti e la scala deisignori di Verona.Uscendo da Pandino, dopo quasi duechilometri troviamo un esempio caratteristico del sistema insediativo rurale nelterritorio cremasco: il complesso dellecascine Gandini. Presente una chiesa eun vasto corpo con portico e loggiatiantistanti per tutta la lunghezza dell'edificio.Un po' di zigzagare tra le quiete campagne e andiamo a scoprire il tesoro d!questo percorso del gusto: il formaggio~salva cremasco". Vi consigliamo diandare al caseificio Carioni di TrescortCremasco, una realtà agricola centena·ria, che si è diversificata e potenziata neltempo: dalla tradizionale coltivazione dzucche, all'allevamento di bovini e alblavorazione dellalle prodotlo in azienrunel caseificio di nuovo impiantoUn'alimentazione scelta, fra cui il pre-
Gradella, definito uno dei borghi piùbelli d'Italia, lo si raggiunge attraversando lo splendido viale alberato che portaal centro abitato. la campagna qui sembra avere il fascino di una volta, con isuoi silenzi, il verde dei prati, l'azzurrodell'acqua che scorre lentamente neicanali, i cascinali, i vecchi fienili, l'osteria ..Passando da Nosadello giungiamo aPandino: in questo centro dal simpaticonome andremo alla scoperta di una
come il fomlaggio che andremo a conoscere: il ~sa]va cremasco".Il percorso si snoda nella pane norddella provincia di Cremona; noi partiremo da Spino d'Adda, ma essendo il giroun itinerario ad anello, qualsiasi punto èbuono per partire in sella al nostro fidomezzo a due ruote_ Da Spino andiamosubito a toglierci i torpori del trasferimento, percorrendo una di quelle strade"giuste" che porta al borgo di Gradella,raccomandiamo solo un po' d'attenzione nel Lransitare su queste gradevolisLrade che si perdono in mezzo alle campagne, in quanto a volte i mezzi agricoli lasciano il "segno" sull'asfalto uscendo dai campi.
Sopra: Ricengo, Villa Ghisetti Giavarina. Nella pagina accanto: il castello di Pandino.
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con noiosi rettilinei,ma vedrete che non saràcosì, basta svoltaree prendere le strade"giuste"!
Lambiente che ci ospiteràin questo nuovoitinerario sarà la pianura;lasciamo per un attimole colline ed il vino ma nonpreoccupatevi:l'itinerario è moltointeressante e particolare,sia per l'aspetto storicoartistico sia per quellogastronomico, e nonmancherà di soddisfareil piacere di guidare la Immersa nella pianura Padana, la
. . "Strada del gusto cremonese nellanostra moto. Immaginiamo terra di Snadivari" è ulla meta in
già i vostri disappunti per una terra dalla forte tradizione agri-, . cola, in grado di offrire angoli lUri-
un percorso In pianura stici particolari e sapori dai gusti unici,
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zioso trifoglio dei prati stabili cemenari,pona alla produzione di lane di qualitàsuperiore, con un ouimo rappono grassoIproteine. dal gusto squisito, idealemateria prima per la uasfonnazione inprelibati formaggi.Fra le numerose chicche prodotte inazienda due sono da assaggiare e daconoscere meglio nel fornito spaccioaziendale: il ~sal\'a cremasc~o e il ~baciodi mamma mucca~, un formaggio davvero unico, morbido e cremoso, dall'inconfondibile sapore di panna c latte.
Per raggiungere il fiume Serio, in alternativa alla strada statale, possiamo percorrere una strada agricola parallela. ARicengo con sorpresa ci accoglie la VillaGhiseui Giavarina, dimora storica dalfascino inalterato, risaleniC al XVIIIsecolo. dalla facciata barocca con archi enicchie con statue di marmo. Una seriedi eleganti finestre dalla cornice rococòe un prezioso balconcino di ferro battuto dominano la parte centrale; unalunga cinta mmaria corre all'esternosenza nessuna decorazione e nascondendo alla vista la Villa da cui si accededa una porta cemrale con torreua. Sel'ora è quella giusta per un pit-slOp,all'osteria ~ll platano" possiamo degustare ottimi salumi c i prclibati tortelli
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cremaschi. ohre ad altre specialità.Siamo nel Parco Regionale del Serio, unparco fluviale che si estende da Seriatefino alla confluenza del fiume SerioneU'Adda. Una zona preservata all"antropizzazione del territorio che ci faricordare come alcuni secoli or sono ilpaesaggio si presentava ricco di boschi.Interessante è anche la Riserva Naturaledel Na\'iglio della Melotta, dove si ècreata una zona di meandri con habitatcaratteristici delle valli fluviali. Il bosco,lino dei più vasti rimasti, presema unaricca varietà floristica: ontano, 5.'llicc,querce, olmo campestre, carpino biancoe numerose altre ed anche un'imeressante fauna. Scomparsa la lomra neglianni '70, troviamo ancora il tasso, lavolpe, la faina, la donnola, la puzzola, ilmoscardino, il ghiro; l'avifauna è preseme con il picchio, il colombaccio, lacinciarella, la poiana e la lodola percitarne alcune.Lasciamo alle nostre spalle le riservenaturali e ritorniamo in sella alla motoper andare alla prossima tappa:Soncino.Proveniendo da sud dalla verde campagna cremonese, si proflla la suggestivaSoncino con i suoi bastioni di difesa e laposseme rocca. Tipica fortezza quaurocemesca tutta in laterizio, è preceduta
Qui a sinistra: Soncino, "casa degli stampatori", sede del Museo delia Stampa; sitratta delia struttura che ospitò la stamperiaebraica soncinesemuseo. Sopra: il castellodi Pandino.
da un rivellino: il quadrilatero minorecostituiva uno sbarmmento fortificatoche doveva assorbire gli attacchi di sfondamento degli assalitori. [ingresso allarocca era garantito da due ponti levatoi,uno pedonale e l'altro carrozzabile. NeiSQHermnei troviamo il locale della prigione, la cantina per conservare le provviste e il locale con la presa d'acqua e leaperture 'Ierso i camminamenti sotterranei d'emergenza. Dai sotterranei si accede alla tOrre del castellano, con localicoperti da volte a lunetle. La rocca sfor-
zesca possiede quattro torri: le due torriquadrate di sud-est e nord-est sonogemelle. quella di sud-ovest ha la particolarità di essere cilindrica: questafonna si deve al fano che era questo lospigolo più insidioso agli altacchi nemici e la costruzione in questa forma negarantiva una migliore resistenza ed unminore deperimento. Dal centro dellatorre si accede tramite una scala a chiocciola all'osservatorio con il tetto conico.Percorrendo il centro storico a piedi,troviamo la chiesa di San Giacomo, un
tipico esempio di architettura romanicolombarda con un incredibile ed inconsueto campanile enagonale. In piazzadel Comune si possono poi osservare laTorre ch'ica e il Palazzo PrelOrio.u Pie...e dedicata a S. Maria Assunta sipresenta nel modo attuale a seguito dinumerosi rimaneggiamenti, ma è all'interno che troviamo pregevoli dipinti esculture, anche se l'opera più importante è la tela dell'olandese M. Stom in unostile caravaggesco fiammingo con sorprendenti giochi di luci e contrasti e dal
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forte contenuto emotivo. Infine, !.appaobbligata alla "casa degli Slampatori~,
sede del Museo della Stampa: si tralla
della Slniltura che ospitò la stamperiaebraica soncinese, una delle prime e piùinsigni, nata intorno al 1480. Pochi annidopo rinvenzione di Gutemberg aSoncino si slampava. ciò si dc'-c allafamiglia del medico-rabbino ISTaelNathan che, lascial3. la Gennania per lepersecuzioni ami-ebraiche, trovò ospitalità in questO borgo grazie agli Sforza.Oggi è possibile ammirare le altrezzature di una \'ccchia stamperia, con i suoicaraueri in diverso stile, in legno ed inpiombo, vi sono anche macchine dastampa manuali del secolo scorso e sipuò vedere in funzione la fedele rieosiruzione di un torchio di legno del1400. Prima di giungere a Crema, p0s
siamo fare una deviazione per andare ascoprire alcune delle ingegnose opereidrauliche che caranerizzano la zona. 1\canale -Marzano-Vacchelli", adduttoredell'Adda, è un notevole esempio dimanufatto d'ingegneria idraulicacostruito nel 1883. ropera aveva la fInalità di irrigare il territorio cremonese alimentando un numero elevato di roggeminori.Percorrendo la sterrata che affianca ilfiume Serio, ci addentriamo nella tipicavegetazione delle ripe nuviali e possiamo osservare alcune interessanti presed'acqua che conducono 'li vari canali.Crema conserva pressoché intatte, entrola cerchia delle mura venete, le testimonianze del suo passato: un centro caratteristico della pianura Padana dalnucleo compatlo d'impianto medievale.Il Duomo è un edificio di stile goticolombardo con la facciata a KventoK, tuttain laterizi, con al centro un rosone ed ilportale marmoreo, l'interno è a tre na"ate con un abside rettangolare.Nella piazza è visibile anche il Palazzodel Comune con la tipica impronta stilistica del Rinascimemo veneziano e ilTorrazzo. Imeressante appendice allavisita di Crema è il santuario di S. Mariadella Croce,un'elegante costruzione circolare d'architellura rinascimentalelombarda a pianta centrale, ispirata aimodelli di Bramante e Leonardo.
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In questo assaggio della Kstrada delguslO cremonese" abbiamo percorso unitinerario in una terra dalla forte vocazione agricola in grado di offrire, comeabbiamo visto, innumerevoli tesori:chiese, ville, castelli disseminati nei centri urbani o nella quiete della campagna.Un percorso divertente da guidare con lanostra moto infilandoci in quelle stradeKgiuste" che ci portano alla scoperta dciveri sapori della buona tavola.
Sopra: la rocca di Soncino. Qui a destra:~ Parco Regionale del Serio, un parco flu-
viale che si estende da Seriate fino allaconfluenza del fiume Serio nell'Adda. Nellapagina accanto, in alto: cascine Gandini.A seguire: Crema, ~ santuario di S. Maria
della Croce.
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o alla mostarda, da provare anchecon la salsa di zucca e zenzero.Può essere intinto nell'olio extravergine, dove macera con aggiunta dipepe, e gustato insieme al pipèto,una purea a base di verze, aglio epan grattato.Un prodotto caratteristico e tipico delcremasco, sicuramente da salvaguardare.
lato durante la stagionatura. Tra lespezie utilizzate una delle più importanti è il rosmarino, considerato il piùpotente antiossidante naturale.La stagionatura, fase molto delicata,awiene di solito presso aziende specializzate.Il "salva cremasco", che deve avereun minimo di stagionatura di 60 giorni, ha un sapore un poco acido che siaccompagna bene ad insala-te e pomodori. Se moltoinvecchiato - oltre 6 mesi·acquista un sapore asciuttoinconfondibile e si accompa·gna bene sia ai contorni dolcisia a quelli piccanti.Un metodo classico di servire il "salva cremasco" è conle tighe, peperoni verdi sottolio e sottaceto, ma c'è chipreferisce abbinarlo al mieled'acacia o alla marmellata dimele cotogne, alle olive verdi
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Formaggio tipico SALVA CREMASCO
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Ir "salva cremasco", tipico della zonadi Crema, è un prodotto agroalimentare tradizionale lombardo. Si
tratta di un formaggio a forma quadrata dalla crosta scura, del peso di circaquattro chilogrammi, che varia almutare dell'umidità e della duratadella stagionatura. Si dice che alcunistagionatori e produttori di questo formaggio, intorno alla seconda metàdell'Ottocento, portavano in transumanza le loro mandrie dalle montagne alla pianura Padana.Dopo aver pascolato e ruminato leerbe dei maggesi (ad aprile e maggio,quando l'erba è più ricca), le vaccheproducevano abbondanti quantitatividi latte che erano opportunamentesalvati attraverso la preparazione diquesto caratteristico formaggio.Gli ingredienti del "salva cremasco"sono il latte intero, il caglio, i fermentilattici, il sale e la salamoia con olio espezie con cui il formaggio è spennel-
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sottoprodotto diventa ottimo alimentoper suini, il letame e il liquame manotengono e migliorano la fertilità dellaterra, con correzioni dovute al problema dei nitrati, e gli artigiani prima e leindustrie poi trasformano il latte e lacarne.Nel marzo del 1995 nasce ilConsorzio di Tutela del SalameCremona con lo scopo di valorizzarela produzione del salume, vanto dellatavola cremonese.Il Consorzio ha ottenuto l'IndicazioneGeografica Protetta (IGP) ed è in arrivo il riconoscimento europeo.L'ingrediente principale del salameCremona è la carne suina ottenutadalla muscolatura. Da disciplinare leregioni di provenienza delle carnisono quelle del circuito del Prosciuttodi Parma e di San Daniele.
Piatto tipico:TORTELLO CREMASCO
Impastare la farina con l'acqua, tirare la sfoglia e ricavame dei dischetti. Pestare gli amaretti, tritare l'uvet
ta, il cedro candito, il grana, il mostaccino o la galletta e amalgamare iltutto. Dopo aver lasciato riposare peralmeno un giorno, riempire i dischettidi pasta e serrare i bordi con il pollice
e l'indice. Cuocere in abbondanteacqua salata e condire con abbon
dante burro dorato e formaggio.Ingredienti: 500g di farina, 1uovo, 250 g di amaretti, 50 gd'uvetta, 50 g di cedro candito, 100 g di grana padano,un mostaccino o galletta,sale e burro.
La presenza di allevamenti disuini sul territorio della provinciadi Cremona è documentata fin
da epoca romana.I documenti del 1500 forniscono dueimportanti notizie: il fatto che ilSalame di Cremona fosse moltoconosciuto anche al di fuori del territorio e che, proprio per la sua rinomanza ed il suo gusto, fosse presente sulle tavole di signori e nobili deltempo.La presenza di numerosi produttoridediti alla trasformazione delle camisuine e bovine nella pianura Padanaè dovuta alla perfetta integrazione tral'industria lattiero-casearia, la coltivazione dei cereali - soprattutto mais - el'allevamento di suini. Cereali ederbai forniscono l'alimento per suini evacche da latte, il siero del latte da
Salame Cremona
Qui a destra: Soncino, il mulino nel 001"90Sant' Angelo.