la rinascita delle città le repubbliche marinare i comuni
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La rinascita delle città
Le repubbliche marinareI Comuni
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Città e feudalesimo
• L’età feudale ha i suoi centri nelle campagne, attorno ai castelli e ai monasteri: la vita urbana decade.
• Solo nelle aree di urbanizzazione più antica (Italia, Francia del Sud, Spagna) le città mantengono un certo ruolo, specialmente le sedi vescovili, ma su una scala più ridotta.
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Via Emilia
Via Emilia
Bologna in età romanaBologna nell’Alto medioevo
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Ripresa urbana
• A partire dall’XI secolo la vita urbana riprende: Nascono nuovi centri nell’Europa del Nord-
Est
Si sviluppano i centri preesistenti nel Sud.
• E’ un effetto dell’incremento demografico, ma soprattutto dello spostamento della popolazione dalle campagne.
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2° Cinta: fine XII sec.3° Cinta: metà XIII sec.
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Le repubbliche marinare
• La forza attrattiva delle città è legata soprattutto al loro ruolo economico: è in esse che si concentra l’attività artigianale e soprattutto quella commerciale.
• Su questo piano in Italia si distinguono quattro città portuali che diventeranno entità politiche autonome: Venezia, Amalfi, Genova e Pisa.
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Venezia
• Le isole della laguna si popolano ai tempi delle invasioni dei Longobardi (VI sec.)
• Inizialmente dominio di Bisanzio, diviene progressivamente autonoma (il dux bizantino diviene doge di nomina locale).
• Diventa il principale porto dell’Adriatico, egemonizzando i commerci del sale, del grano e dei prodotti orientali.
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L’espansione• Nel X secolo acquisisce il controllo della
Dalmazia (l’espansione in Italia rimane fino al XIV secolo molto limitata).
• Nel 1082 ottenne dall’Imperatore bizantino privilegi commerciali (esenzione dai dazi, possesso di fondachi) che ne fanno il principale intermediario con l’Oriente.
• Politicamente è controllata dall’aristocrazia mercantile (governo oligarchico).
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Amalfi
• Dal IX secolo si libera dal controllo bizantino e dalla minaccia saracena.
• Commercia sia con i Musulmani (Africa, Sicilia, Spagna) che con i bizantini, ottenendo privilegi commerciali.
• La sua decadenza è legata alla conquista normanna (XI secolo) e al prevalere di Pisa (1135).
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L’arte della navigazione
• Compì progressi grazie ai navigatori amalfitani che:
Iniziarono a disegnare carte nautiche di approdo (“portolani”);
utilizzarono sulle navi la bussola inventata dagli Arabi;
redassero il primo codice di diritto commerciale marittimo (le “Tavole Amalfitane”).
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Pisa e Genova
• Inizialmente soggette ai Longobardi e al Regno italico, si danno nel secolo XI istituzioni comunali.
• Il loro sviluppo è legato alla sconfitta dei musulmani cacciati dalla Sardegna (1022) e dalla Corsica (1091).
• Dominano soprattutto i commerci sul Tirreno e verso l’Africa.
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Le autonomie comunali
• Lo sviluppo di forme di autogoverno locale che si sovrappongono alle istituzioni feudali non è proprio delle città marinare: è un fenomeno che dal secolo XI caratterizza tutta l’Europa.
• In Italia il movimento comunale assume una forma particolare che darà luogo a vere e proprie citta-stato.
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All’origine del comune
• …c’è il particolare spirito solidaristico tipico del mondo medioevo.
Si formavano di frequente associazioniper la difesa dei vari interessi: religiosi (confraternite), professionali (corporazioni, gilde), di classe (consorterie nobiliari), ecc.
Il comune nasce come conjuratio, spontanea associazione giurata di privati cittadini, che intendono difendere propri diritti e interessi di fronte al signore feudale o del vescovo.
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Da privato a pubblico
• Queste associazioni ottengono dalle autorità il riconoscimento di alcuni diritti (esenzioni fiscali, diritti commerciali, uso delle acque, mura e fortificazioni, tribunali locali, guardia cittadina, ecc.)
• I loro rappresentanti si affiancano all’autorità locale (ad es. il vescovo) e progressivamente la sostituiscono, in modo per lo più pacifico.
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• Privilegio di Enrico V ai bolognesi (1116).
Dal “Registro Grosso” del Comune conservato presso l’Archivio di Stato di Bologna, vol. I c. 11r,
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Peculiarità italiane
• In Italia (centro-nord) il comune presenta caratteristiche diverse da quelle d’oltralpe:
Prevalenza della nobiltà inurbata (valvassori del vescovo)
Tendenza all’espansione fuori dalle mura, nel contado.
Raggiungimento di forme di pieno autogoverno (e non solo di autonomia amministrativa).
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Condizioni favorevoli• …allo sviluppo del “comune italiano”:
Assenza di una forte monarchia accentratrice (tranne che nel Sud).
Lotta contro il clero corrotto che contrappone i cittadini al vescovo.
Lotta per le investiture: papi e imperatori hanno bisogno di alleati.
Crociate: i signori feudali sono costretti a concessioni per procurarsi il denaro necessario per le spedizioni.
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Un laboratorio istituzionale
• Nonostante la diffusione, il comune non ha un modello istituzionale stabile (non c’è un comune uguale ad un altro).
• Inoltre subisce una continua evoluzione:
In Italia tra XI e XIII secolo si distinguono tre fasi: consolare, podestarile e popolare,
dopo le quali, tra XIII e XV, si determinerà una trasformazione in senso signorile e monarchico.
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Fase consolare
• Il comune (che non coinvolge tutta la città ma solo i maggiorenti) si esprime nell’assemblea (“Arengario”) che nomina i suoi rappresentanti (“boni homines”).
• Che vengono istituzionalizzati nella figura dei consoli, magistratura collettiva che regge la città, quando il comune conquista il potere politico (XI-XII secolo).
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Fase Podestarile
• Nel XII-XIII secolo lo sviluppo di nuove classi cittadine (artigiani e commercianti) insidia il primato di nobiltà e ricchi.
• Per garantire la pace nel comune: Si dà forma stabile alle istituzioni attraverso la
redazione di Statuti.
Si ricorre ad un magistrato professionista, il Podestà, straniero e temporaneo, in modo da poter esser garante tra le parti.
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Fase popolare
• Il “popolo” (piccola e media borghesia) per difendere i suoi interessi, si associa in un proprio “comune” con propri rappresentanti (gonfalonieri, capitani del popolo).
• Dalla metà del XIII secolo (a Bologna nel 1228 a Firenze nel 1250) il popolo conquista i controllo della città riducendo il ruolo dei “magnati” (nobili e ricchi).