la rete ospedaliera nelle zone di confine: cosa cambia con la direttiva
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P.O. San Polo di Monfalcone P.O. San Giovanni di Gorizia Dipartimento di Chirurgia Dipartimento di Chirurgia S.O.C. di Chirurgia Generale S.O.C. di Chirurgia Generale. La rete Ospedaliera nelle zone di confine: - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
P.O. San Polo di Monfalcone P.O. San Giovanni di GoriziaDipartimento di Chirurgia Dipartimento di Chirurgia S.O.C. di Chirurgia Generale S.O.C. di Chirurgia Generale
La rete Ospedaliera nelle zone di confine: cosa cambia con la direttiva
24/2011 del Parlamento europeo?
Prof. Alessandro Balani, Dott. Domenico CapizziPordenone 5 ottobre 2013
Ospedale di Gorizia Ospedale di Nova Gorica
La direttiva 24/2011 definisce i diritti dei pazienti nell’accesso all’assistenza sanitaria transfrontaliera
Obiettivi:
Offrire una migliore qualità e la tempestività delle cure. Garantire ai cittadini elevati standard di cura e di protezione
della salute. Garantire la libera circolazione delle persone negli stati
membri. Assicurare ai pazienti una maggiore vicinanza alla famiglia
(membri della stessa famiglia residenti in paesi diversi). Accedere a nuovi metodi di cura diversi da quelli dello stato
di residenza
Direttiva 2011/24/UE del Parlamento europeo del 9 marzo 2011
Conto alla rovescia verso il 25 ottobre 2013
Direttiva 24/2011 del Parlamento europeo
Turismo sanitario?
Gli sviluppi potenziali della mobilità sanitaria internazionale sono imprevedibili
Attualmente solo l’1% dei bilanci sanitari dei Paesi dell’UE è speso per le cure transfrontaliere.
I motivi che spingono le persone oltre confine per le cure mediche
La necessità di cure tecnologicamente più avanzate; La necessità di sicurezza e di una migliore qualità sanitaria; La maggiore informazione del paziente (internet, ecc). Ricerca di cure ad alta specializzazione
Gli italiani si rivolgono ai principalmente ai Paesi confinanti Francia, Germania, e Austria.
Quale collaborazione con la Slovenia?
Direttiva 24/2011 del Parlamento europeo
Nuove opportunità e nuove possibilità di collaborazione per le Strutture sanitarie transforntaliere
• Unificazione dei punti nascita
• Sviluppo di sinergie e collaborazioni
• Possibilità di valorizzare le rispettive eccellenze
• Vicinanza di centri specialistici non presenti nelle nostre Strutture ospedaliere (Chirurgia Plastica, Chirurgia della mano, ecc)
Ilfriuli.itPunto nascita Gorizia: sì a una cooperazione transfrontalieraLo ha detto la presidente Fvg incontrando i maratoneti del comitato 'Voglio nascere a Gorizia‘ 26.9.13
IL PICCOLOPunto nascita transfrontaliero italo-sloveno, sì alla convenzione 18.04.2013
IL MONDO news dal territorio Fvg: Serracchiani, a Gorizia punto nascita transfrontaliero 12.8.2013
Libero24x7Fvg: Serracchiani, punto nascita transfrontaliero con Slovenia 24 Settembre 2013
Messaggero Veneto Crociata contro il Punto nascita transfrontaliero: Manifestazione di protesta, sabato davanti all’ospedale, per bloccare il progetto 25Luglio 2013
Messaggero Veneto Punto nascita transfrontaliero decolla il progetto congiunto 10 aprile 2013
Sviluppo di sinergie e collaborazioni in campo chirurgico, medico e diagnostico tra i vari Reparti
delle Strutture Ospedaliere transfrontaliere•condivisione del Personale Medico e Infermieristico
•confronto di esperienze
•comuni percorsi di formazione per il personale sanitario.
•incentivazione della ricerca scientifica nel settore Bio-medico.
•condivisione di nuove tecnologie.
•Sviluppo di sinergie e collaborazioni (già avviati tra i sistemi sanitari della regione FVG, Veneto, Emilia Romagna e della Slovenia - Progetto E-Health)
•Realizzazione di network di database accessibili agli operatori sanitari sia sloveni che italiani contenenti i FEPS (fascicolo elettronico sanitario personale) con la storia clinica dei pazienti.
•Introduzione di una cartella clinica digitale transfrontaliera bilingue.
Collaborazione per le Strutture sanitarie transfrontaliere
Quali sono I problemi e gli ostacoli?
• Motivi e rivalità storico-culturali
• Nascita in una nazione diversa Ius soli
• Linguistici
• Timori legati ai costi
• Diffidenza per i Professionisti d’oltre confine
• Garanzie di risultato
• Difficoltà a mantenere una continuità di cure
Gorizia/Nova Gorica: quale collaborazione?
• Chirurgia laparoscopica e mini-invasiva• Chirurgia dell’obesità• Endocrinochirurgia• Chirugia e diagnostica proctologica• Endoscopia diagnostica ed operativa• Chirurgia laser applicata in campo flebologico• Condivisione delle tecnologie
• L’intento della norma europea è garantire, attraverso una adeguata pianificazione dei trattamenti, il libero accesso ad un ampio ventaglio di prestazioni sicure e di qualità, evitando, per quanto possibile, ogni spreco di risorse.
• La direttiva darà la possibilità di mettere a confronto servizi e prestazioni, creando così un circolo virtuoso di emulazione di qualità che coinvolgerà professionisti e Strutture.
• Nuove prospettive di cura per le persone affette dalle malattie rare. Creazione di una rete di contatti (medici, specialisti, ricercatori, centri di eccellenza).
• Nuove possibilità per i giovani Medici per l’accesso alla ricerca Bio-medica, all’esercizio della professione e al mondo del lavoro, con maggiori possibilità di crescita e di affermazione professionale e personale
• Ma……si può fare?
Conclusioni
Grazie per l’attenzione
L’Europa senza confini è una realtà consolidata sia per i cittadini che per i professionisti
Trattato di Schengen
Libera circolazione dei Medici e reciproco riconoscimento dei loro dei
titoli di studio D.Leg 368/99 di Attuazione della direttiva 93/16/CEE,
Direttiva 2005/36/CE
Libera circolazione dei pazienti (Direttiva 24/2011)
Competitività tra i modelli, i Sistemi Assistenziali e le Professionalità Mediche operanti all’interno nel contesto della UE
Miglioramento e Potenziamento degli standard di qualità dei Servizi,
condivisione delle risorse e miglioramenti nel campo della
Ricerca scientifica
Nuove possibilità per i Professionisti per l’accesso alla ricerca Bio-medica,
e per l’accesso all’esercizio della professione e al mondo del lavoro