l2 base lezione 5. mara clementi
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Didattica di base dell'Italianop er stranieri.Correzione e autocorrezione degli errori.Sviluppo di un percorso comune di consapevolezza linguisticaTRANSCRIPT
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Vivere in Italia L’italiano per il lavoro e la cittadinanza
5° incontro Correzione e autocorrezione degli errori.
Sviluppo di un percorso comune di consapevolezza linguistica
Mara Clementi - F. ISMU
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glottodidattica e analisi dell'errore
L'analisi dell'errore ha assunto un ruolo sempre più centrale nel processo di insegnamento e apprendimento di una lingua.
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interlingua e analisi dell’errore
La sfida dell’analisi dell’errore nell’ottica dell’interlingua:passare dalla quantificazione degli errori comemancanza alla loro considerazione come informazionisul processo di apprendimento.
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interlingua ed errore
Valutare l’errore secondo l’ottica dell’interlingua significa: • cambiare punto di vista ponendosi dalla parte dell’apprendente
• ribaltare la valenza dell’errore: - da negativo a positivo
- da deviazione della norma a percorso
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il concetto di errore
• Si parla di errore in presenza di una deviazione dalla norma linguistica codificata nella lingua oggetto di studio.
• errore è diverso da sbaglio: entrambi sono una violazione delle norme rispetto alla lingua di arrivo: - l’errore riflette una regola sistematica dell’apprendente
(es. non coniugare i verbi, usare No, come particella negativa invariabile,…)
- lo sbaglio è un incidente momentaneo di produzione linguistica dell’apprendente che normalmente segue la regola.
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teorie e concezioni dell’errore
la concezione dell’errore dipende dall’approccio di insegnamentoa cui si fa riferimento
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teorie e concezioni dell’errore
anni ’50= metodo diretto(rif. teorie del comportamentismo): immersione diretta nel contesto linguistico, senza riflessione
grammaticale;
errore = - spia di mancanza nell’apprendimento - corretto immediatamente, senza riflessione - non è concepito come elemento da cui si impara - l’influenza della L1 come principale ostacolo all’apprendimento della nuova lingua
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teorie e concezioni dell’errore
anni ’60= prospettiva cognitivista: il focus viene spostato sul discente, sul suo modo di apprendere e
sui meccanismi dell’apprendimento linguistico.
• errore= spia del risultato delle strategie universali che l’apprendente mette in atto per imparare; elemento da cui ripartire per rinegoziare e riqualificare le proprie ipotesi sul funzionamento della lingua
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teorie e concezioni dell’errore
• anni ’60= prospettiva cognitivista: il focus viene spostato sul discente, sul suo modo di apprendere e
sui meccanismi dell’apprendimento linguistico. • errore= spia del risultato delle strategie universali che
l’apprendente mette in atto per imparare; elemento da cui ripartire per rinegoziare e riqualificare le proprie ipotesi sul funzionamento della lingua
• 1972 Selinker utilizza per primo il termine di interlingua
• I linguisti spostano il campo di interesse dalle lingue di partenza e di arrivo ai soggetti che apprendono e al loro modo di apprendere
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1972 Selinker utilizza per primo il termine di interlingua
I linguisti spostano il campo di interesse: dalle lingue di partenza e di arrivo ai soggetti che apprendono e al loro modo di apprendere
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• Il concetto di interlingua si basa e si sviluppa a partire dagli studi di Noam Chomsky
• LAD (Language Acquisition Device) = dispositivo di acquisizione linguistica innato che regola qualsiasi processo di acquisizione
• esistenza delle sequenze di apprendimento naturali e universali, cioè comuni a tutti gli individui che imparano una seconda lingua indipendentemente dall’età, dalla LM e dal contesto di apprendimento
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teorie e concezioni dell’errore
•Teoria Analisi Contrastiva = influenza L1 su L2: - errore = transfer negativo - difficoltà di apprendimento rapportate a somiglianza/differenza fra i sistemi linguistici. - gli errori sono prevedibili se si conoscono i 2 sistemi linguistici
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errore e approccio comunicativo
• nell’approccio comunicativo l’errore viene considerato un importante indicatore del processo di apprendimento della lingua;
l’errore viene valutato rispetto alla efficacia e proprietà comunicativa e non come correttezza «formale»
• l’errore non è: una infrazione del codice linguistico, un segnale di
non conoscenza delle regole• l’errore è: un indicatore di un sistema transitorio, di una fase di
apprendimento
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le tipologie dell’ errore
Secondo il criterio della correttezza
gli errori morfologici e sintattici
rientrano nell’insieme degli errori
grammaticali, quelli ortografici fra
gli errori fonologici
- lessicale
- fonologico (ortografico)- grammaticale (morfologico, sintattico)- registro linguistico
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le tipologie dell’ erroresecondo il criterio della correttezza linguistica
Ortografiaerrore fonologico
Morfologiaerrore grammaticale
Sintassierrore grammaticale
Lessicoerrore lessicale
Registro
StragnieriMuntagnaPellone
LeggionoAndaPrenduto
Ieri io leggoIo arrivatoIo ho andato
Più migliore Signora, dammi li giornale
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criterio dell’appropriatezza secondo la competenza comunicativa
lingua = veicolo di comunicazioneerrore = forma linguistica non adeguata alla
situazione, magari grammaticalmente corretta, ma non appropriata al conteso comunicativo.
- funzionale- pragmatico- culturale
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criterio della comprensibilitàsecondo la competenza comunicativa
lingua = veicolo di comunicazioneerrore = elemento che rende difficile o impossibile la comunicazione; l’ errore grammaticale o lessicale non viene preso in considerazione se non limita la comprensione del messaggio.
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criterio della soggettività dell’insegnante
Il margine di tolleranza agli errori varia in base al rapporto che il docente ha con la lingua obiettivoProvare a riflettere sul proprio modo di correggere gli errori:Quali criteri si adottano?Quali errori non incontrano la tolleranza o flessibilità di ogni docente ?
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l’ importanza dell’analisi degli errori
per il docente:attraverso la “raccolta degli errori” può:• rilevare progressi e difficoltà
nell’apprendimento• monitorare lo sviluppo dell’interlingua• focalizzare la propria azione didattica su
attività ed esercizi vicini ai bisogni linguistici degli studenti
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analizzare le produzioni linguistiche degli studenti
• non solo elencare gli errori e le mancanze
• capire dove lo studente sta andando, qual è il suo sistema di ipotesi e strategie per progredire nella nuova lingua
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l’ importanza dell’analisi degli errori
per lo studente: può acquisire consapevolezza rispetto al proprio meccanismo di acquisizione linguistica (LAD)
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trattamento dell’errorechi correggestudente: - da solo per promuovere l’autovalutazione, riflessione metalinguistica (da avviare subito)- nel lavoro di gruppo insegnante:- errore come strumento diagnostico: individuazione tipologia
dell’errore- errore come conoscenza per adattare il programma in funzione
dei bisogni linguistici dell’alunno- errore come consapevolezza all’interno di unità di
apprendimento: che peso dare in rapporto a…
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trattamento dell’errorequando correggere
• ogni fase didattica importante per il rilevamento dell’errore
• non interrompere la produzione orale/scritta• segnare a parte gli errori e commentarli dopo
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trattamento dell’erroreche cosa correggereerrori e obiettivi: non tutti gli errori hanno la stessa rilevanza; la gravità dipende da - metodo/approccio - età, livello di istruzione, attività svolta - obiettivo di quel preciso momento “didattico” (se sto sviluppando l’abilità di comprensione orale, un errore nello scritto è secondario)
tipologie errori:- errori occasionali: prima delle conoscenza delle regole non vanno corretti- errori superflui: dovuti a distrazione, vanno spiegati e corretti- errori linguistici, comunicativi
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trattamento dell’erroreche cosa correggere
• più facile individuare e correggere gli errori formali (ortografia, fonetica, morfosintassi)
• più difficile quelli pragmatici comunicativi (messaggio appropriato rispetto al dest. e al contesto)
• più facile errori produzione scritta• più difficile errori produzione orale
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bibliografia di riferimento
Balboni P., Dizionario di glottodidattica, Guerra ed., Perugia, 1999 Bargellini C. (a cura di), Niaho e Salam, F. ISMU, Milano, 2002 Ciliberti A., Manuale di glottodidattica, La Nuova Italia, 1998 Corder S., Error analysis and interlanguage, Oxford University, Oxford,
Press 1981 D’Annunzio B., Serragiotto G., La valutazione e l’analisi dell’errore,,
Università Ca’ Foscari, Venezia 2007 Diadori P. , Insegnare l’Italiano a stranieri, Le Monnier, Firenze 2001 Pallotti G., Imparare e insegnare l’italiano come seconda lingua,
Bonacci editore, Roma, 2005 Consiglio d'Europa, Quadro comune europeo di riferimento per le
lingue, La Nuova Italia 2002