kant immaginazione1
DESCRIPTION
kant - immaginazione philosophy immanuel critique of pure reason - krv - critica della ragion puraTRANSCRIPT
L’immaginazione ritrae l’attività della ragione sotto specie sensibile e può produrre immagini al di là dei risultati della sensazione (VI sec.)
L’immaginazione conviene con il senso, in quanto percepisce cose particolari; supera il senso perché produce immagini anche senza che nulla ci sia (XV sec.)
Un'arte nascosta nelle profondità dell'anima
KANT
Critica della Ragion Pura
il ruolo conoscitivo dell’immaginazione
Immanuel Kant (1724-1804)
Critica della ragion pura
Kritik der reinen Vernunft
1781 (A)
1787 (B)
iscrizione alla lista di distribuzionehttps://www.dsa.unibo.it/
identificativo:annarita.angelini.kantL2
password:kant_immaginazione
***materiale didattico
http://campus.unibo.it/cgi/listaAlmaDigital Library
AMS Campus
stesse credenziali
Un'arte nascosta nelle profondità dell'anima
Kant
immaginazione produttiva
tradizioni
Critica della Ragion Pura
Analitica dei principischematismo
phantasia/immaginazione produttiva
Kant (KrV)
PlatoneAristotele
Neoplatonismo (Sinesio - Proclo)
Rianscimento (Ficino - Bruno)
CartesioBacone
d’Alembert
Kant, I. Kant, Critica della ragion pura, introduzione, traduzione e note di P. Chiodi, Torino, UTET, 1967 (e successive ristampe);
oppure Milano, TEA, 1996
da portare sempre a lezione
E. Cassirer, Vita e dottrina di Kant (1918), tr.it. a cura di G.A. De Toni, Firenze, 1977 (1942)
per tutti
1+1 a sceltaPhantasiaImaginatio, a cura di M. Fattori e M. Bianchi, Roma, Edizioni dell'Ateneo, 1988
C. Sini, I luoghi dell'immagine e la teoria dell'immaginazione, Milano, Unicopli, 198
M. Ferraris, L'immaginazione, Bologna, Il Mulino, 1996
E. Grassi, Potenza della fantasia. Per una storia del pensiero occidentale, Napoli, Guida, 1990
L. Lugarini, La logica trascendentale kantiana, Principato, Milano-Messina. 1950
P. Salvucci, La dottrina kantiana dello schematismo trascendentale, Urbino, 1957
M. Palumbo, Immaginazione e matematica in Kant, Laterza, Roma-Bari, 1985
H. Hohenegger, Kant, filosofo dell'architettonica, Quodlibet, Macerata, 2004
Plat., Rep., 6,509d-511e; 7, 514b-520a
(390-360c.a)
immaginazione
credenza
conoscenza discorsiva
intellezione
opinione
scienza
matematica
Aristotele, De anima, 427b-429a
scienza
opinione
percezione
senso comune
5 sensi
astrazione dai sensibili comuni
giudizio intelletto
immaginazione/ fantasia
sensazione
matematica
Platone, Repubblica, 6,509d-511e; 7, 514b-520a
Aristotele, De anima, 427b-429a
Kant, KrV
sensibilità intelletto
NEOPLATONISMO
Plotino, III sec.
Sinesio di Cirene, De somniis, IV-V sec.
Proclo, Commento al Primo libro degli Elementi, V sec.
Prisciano di Lidia (Commento a Teofrasto “la percezione dei sensi”), VI sec.
ProcloCommento al Primo libro degli Elementi
….occupando la regione intermedia tra le conoscenze, l’immaginazione si riscuote da se stessa [dianoia/anima] e pro-muove ciò che conosce, ma in quanto non è esterna al corpo [sensibilità], fa avanzare le sue conoscenze da ciò che nella vita non è ripartito [idea /concetto puro] verso ciò che è ripartizione, dimensione e figura [molteplice].
nous - intelletto
sensazione – realtà sensibile
dianoia
E’ da supporre che l’anima è la generatrice delle specie e dei rapporti matematici ... In effetti la facoltà immaginativa, a causa della facoltà di creare immagini e del fatto che esiste nel corpo e col corpo è atta a produrre modelli figurati di cose continuamente ripartite e divise, e tutto ciò che essa conosce ha tal sorta di esistenza ...
In effetti le conoscenze prime sono essenzialmente senza figura e senza forma perche’ contengono in se stesse l’intelligibile e operano su se stesse, e pur congiunte con le cose conoscibili sono esenti da ogni impressione e affezione provenienti dall’esterno…
le ultime [sensibili] invece agiscono mediante gli organi dei sensi, e sono piuttosto affezioni, che ricevono le conoscenze dall’esterno e mutano con i loro oggetti.
Proclo, Commento al Primo libro degli Elementi
pure Forme pure / concetti puri
a priori
Carattere recettivo /reattivo della sensibilità
Schemi trascendentali
Poiché questa [l’anima] non riceve dagli oggetti sensibili, i concetti delle cose che produce, bisogna ammettere che le forme matematiche sono proiezioni () di idee preesistenti nell’anima [a priori], e i travagli dell’anima e i suoi prodotti sono manifestazioni () delle specie permanenti ed eterne, Proclo, Commento, p. 34 -35 (13).
dianoia - immaginazione
L’intelletto non trova una tale congiunzione [di forma e di molteplicità] già pronta nel molteplice, ma la produce nel mentre il molteplice agisce su di esso
fenomeni