interazione sociale e vita quotidiana -...
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INTERAZIONE SOCIALE
E VITA QUOTIDIANA
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Lezione 7. obiettivi di apprendimento Etnometodologia
Comprensione condivisa
Aspettative inespresse
Goffman
Prontezza controllata
Interazione focalizzata non focalizzata
Il modello drammaturgico
La comunicazione non verbale è lo scambio di informazioni e significati attraverso:
- le espressioni facciali; - i gesti; - le posture; - i movimenti del corpo.
Tutti questi comportamenti sono usati per integrare e verificare la veridicità della comunicazione verbale. Infatti i gesti e le posture del corpo possono: - amplificare le parole; - contraddire il significato manifesto delle parole.
Per questo motivo, nell’interazione con gli altri, tutti noi manteniamo abilmente, quasi senza accorgercene, uno stretto e continuo controllo della mimica facciale, dei gesti e della postura.
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La maggior parte delle interazioni sociali ha luogo attraverso lo scambio verbale occasionale nel corso di conversazioni informali.
Il mezzo attraverso il quale questo scambio si realizza è il linguaggio e molti sociologi hanno incentrato i propri studi sul linguaggio.
Il significato di una comunicazione verbale risiede sia nelle parole, sia nel modo in cui il contesto sociale struttura ciò che viene detto.
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Harold Garfinkel è il fondatore
dell’etnometodologia:
lo studio degli etnometodi, cioè le pratiche di uso
comune, radicate in una certa cultura, di cui ci
serviamo per conferire senso a ciò che gli altri
fanno, in particolare a ciò che gli altri dicono.
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etnometodologia
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A.Schutz •1932 La fenomenologia del mondo sociale, (trad. it. 1974)
•atteggiamento naturale, si presume l'esistenza di un mondo in comune, esperito intersoggettivamente assenza di ogni dubbio che esso possa essere diverso da come appare
Garfinkel
•Studies n ethnometodology 1967
•Mondo sociale come prootto delle pratiche sociali messe in atto dai soggetti nella loro vita quotidiana
•Ricerca empirica sull’atteggiamento naturale
1. Agnes • A prima vista niente appare più fattuale,
determinato o costrittivo dell'appartenenza sessuale. In genere considerato un punto di partenza per l’analisi.
• Per Garfinkel questo punto di partenza diviene il punto di arrivo: l'oggetto dell'analisi consiste nella costituzione e nella continua riproduzione dell'appartenenza sessuale concepita come il prodotto di unvasto insieme di micropratiche socialmente organizzate.
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Gli esperimenti di rottura
• procedure di violazione delle normali aspettative dei soggetti che fanno divenire "antropologicamente strana" l'ostinata familiarità della vita quotidiana
• "le operazioni necessarie per produrre [...] un'interazione anomica e disorganizzata dovrebbero dirci qualcosa su come le strutture sociali sono ordinariamente mantenute" (v. Garfinkel, 1963, p. 187).
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…il senso delle espressioni ordinarie
• "Venerdì sera mio marito e io stavamo guardando la televisione. Mio marito disse di essere stanco. Io risposi: - Stanco come? Fisicamente, mentalmente o soltanto annoiato? - Non so, più che altro fisicamente, credo. -Vuoi dire che ti fanno male i muscoli o le ossa? - Non lo so. Non essere così tecnica.
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…il senso delle espressioni ordinarie
• (Qualche minuto dopo). - In tutti questi vecchi film i letti hanno lo stesso tipo di testate in ferro battuto, disse mio marito. - Cosa vuoi dire, in tutti i vecchi film, solo in alcuni di essi o solo inquelli che hai visto? - Ma che ti succede? Sai benissimo quello che voglio dire. - No, vorrei che tu fossi più specifico. - Piantala! Sai benissimo quello che voglio dire!" (v. Garfinkel, 1967, p. 43).
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ACCOUNTABILITY • Come appare da questi esempi, la violazione della
reciprocità delle prospettive non produceva soltanto la rottura di un ordine cognitivo, di un mondo esperito in comune, ma anche un senso di giustificata ostilità da parte dei soggetti. Essi consideravano l'intelligibilità di ciò che dicevano come qualcosa a cui avevano moralmente diritto, qualcosa la cui sistematica messa in questione era illegittima e richiedeva delle spiegazioni.
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ACCOUNTABILITY
• In breve, questi esperimenti mostrano che ordine cognitivo e ordine morale sono strettamente connessi tra loro, che gli attori si ritengono moralmente responsabili dello svolgimento delle attività necessarie a sostenere le apparenze normali, a rendere le loro azioni sensate e
intelligibili.
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Indessicalita’
Dana è riuscito ad infilare una moneta in un parchimetro
senza essere sollevato
Questo pomeriggio, mentre stavo ritornando a casa dalla
scuola materna, Dana, il nostro bambino di quattro anni, è
riuscito ad arrivare abbastanza in alto da infilare una moneta in un parchimetro, mentre in
precedenza bisognava sempre sollevarlo per fargli
raggiungere quell'altezza
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scegliete un’interazione conversazionale e riportare: da un lato, ciò che era stato detto (il “segno”) dall’altro, ciò di cui si era parlato (il “referente”)
La comprensione di ogni forma di conversazione quotidiana presume:
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comprensione condivisa aspettative inespresse
supposizioni tacite che sorreggono lo scambio verbale
condivisione di convenzioni culturali inespresse su quanto si
dice e perché
Erving Goffman Nelle situazioni interattive ci si aspetta costantemente quella che Goffman chiama la prontezza controllata:
una dimostrazione di competenza nelle routine della vita quotidiana.
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Un tipico esempio di ‘prontezza controllata’ sono i gridi di
reazione:
espressioni linguistiche che hanno la forma di esclamazioni
inarticolate (es. Oplà), che segnalano una capacità di controllo sui
dettagli della vita sociale.
Il significato e il modo di utilizzo dei gridi di reazione può variare al
variare del contesto sociale, nonché della cultura di appartenenza.
Erving Goffman
Erving Goffman distingue fra:
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Interazione non focalizzata Interazione focalizzata È regolata dalla disattenzione civile e
si verifica ogni volta che, in un dato contesto, gli individui si limitano a mostrare reciproca
consapevolezza dell’altrui presenza.
Si verifica quando un individuo presta direttamente attenzione a
ciò che altri dicono o fanno.
Incontro
è una ‘unità di interazione focalizzata’.
Erving Goffman
Le caratteristiche dell’incontro:
- prende avvio da un’apertura, che segnala il superamento della disattenzione civile ed è un momento che può risultare rischioso in quanto possibile fonte di fraintendimenti;
- necessità di parentesi, cioè di segnalatori che distinguono ogni episodio di interazione focalizzata dal precedente e dal successivo, nonché dall’interazione non focalizzata che avviene sullo sfondo.
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Erving Goffman
Goffman equipara la vita sociale a una rappresentazione teatrale, in cui il comportamento dell’individuo dipende dal ruolo che sta interpretando in un dato momento.
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Modello drammaturgico
La presentazione del sé Il controllo delle impressioni
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Retroscena Ribalta È costituita da quelle circostanze sociali in
cui gli individui agiscono secondo ruoli
formalizzati e codificati, allestendo delle
“rappresentazioni sceniche”.
È costituito da quegli spazi in cui gli
individui approntano gli arredi scenici e si
preparano all’interazione che avverrà nel
contesto più formale
della ribalta.