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Indagine esplorativa sui Cifterritoriali
Fiorenza Deriu
Roma, 30 novembre 2012
Convegno Dirigenti Centro Italiano Femminile
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Validazione della rilevazione
10 Cif regionali su 20 (ader. 5.516 – 59%)
Province rispondenti anche in altre 8 Regioni(ader. 6.109 – 65,6%)
Comuni rispondono in tuttele Regioni (ader. 4.128 –44,4%)
Calabria e Umbria rimarrebbero scoperte se non fosse che comunque anche in queste Regioni alcuni Comuni hanno risposto dando il loro contributo
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Cif rispondenti per livello
162
49
10
162/411*100= 39,4%
49/89*100= 55,0%
10/20*100=50%
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Cif rispondenti per ripartizione geografica e livello
119
31
71
5 Regionali26 Prov.88 Comunali
1 Regionali8 Prov.22 Comunali
4 Regionali15 Prov.52 Comunali
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Le sedi di proprietà
210Cif Comunale
714Cif provinciale
NoNoNoCif regionale
SudCentro NordLivelli territoriali
E tutti gli altri?
Solo 46 Cif hanno specificato la soluzione trovata per la propria sede. In generale tra i Cif comunali prevalgono soluzioni trovate grazie all’aiuto della curia (parrocchie, sedi diocesane etc..) o del comune (comodato d’uso); tra i Cifprovinciali prevalgono soluzioni legate a forme di collaborazione con altre associazioni del territorio o del Terzo Settore
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Iscrizione ad Albi e Registri pubblici
Nessuna
Centro 48,4%
Sud 35,2%
Nord 28,6%
Ass. di promozione
sociale
Centro 12,9%
Sud 26,8%
Nord 31,1%
Ass. di volontariato
Sud 26,8%
Nord 26,9%
Centro 29,1%
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Incoraggiante la collaborazione con le Istituzioni…
Maggiori difficoltàCon quali?
Amministrazioni comunali e provinciali – In particolare con:Consulte del volontariatoAssessorati politiche socialiServizi sociali comunaliCommissioni Pari OpportunitàOsservatori politiche sociali
Chiesa, in particolare con:ParrocchieDiocesiConsiglio pastorale
Istituzioni culturali, in particolare con:
Istituti scolastici dei vari ordini e gradiUniversità, anche quelle della Terza EtàBiblioteche comunaliSovrintendenza Beni archivisticiMusei civici
Istituzioni sanitarie:AslAsp
Istituzioni ordine pubblico:
PrefetturaQuesturaTribunale minori
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…ma insufficiente la capacitàprogettuale
Maggiori difficoltà o cos’altro?
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Strategie di progettazione degli interventi
Attività
Servizi strutturati
Co-progettazione
53,6%
20%
26,4%
Quali?
Attività:
Attività socio-educative e formative (formazione operatrici centri di ascolto anti-violenza; corsi sulla legalità; corsi sulla genitorialità; formazione socio-politica; recupero e valorizzazione dei mestieri artigiani; prevenzione disagio giovanile)
Attività socio-culturali:
Incontri culturali,
Iniziative commissione Pari Opportunità
Sostegno scolastico
Promozione cultura del volontariato
Gite culturali
Attività laboratorio teatrale
Servizi strutturati:
Consultori
Centri di ascolto/Sportelli per donne in difficoltà
Sportelli di mediazione familiare/di aiuto per la famiglia
Centri assistenza all’infanzia
Case accoglienza per anziani e disabili
Servizio civile
Co-progettazione:
Domanda ambigua…ambigue le risposte
Chi ha indicato i partner di co-progettazione
-Regione
-Fondazione per il Sud, Cassa Risparmio
-Comunità montane
-Biblioteche
-CSV
-Ass.ti politiche sociali
-Ass.ti pari opportunità
-Istituti scolastici
-Terzo settore
Chi ha indicato le attività svolte in partenariato sulla base di una co-progettazione:
-Emergenza Abruzzo
-Baby parking estivo
-Interventi Comunità per anziani
-Sportelli di ascolto scolastico e servizio doposcuola
-Gestione Casa Famiglia
-Formazione
-Centri anziani
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La collaborazione con enti privati e associazionismo
Maggiori difficoltàCon quali?
Terzo settore associazionismo cattolico
Fondazioni
Diocesi
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La partecipazione a bandi di altri soggetti di diversa natura
Attività
Servizi strutturati
Co-progettazione
59,7%
11,9%
28,3%
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Le attività prevalenti
37,2
35,1
35,5
19,9
20,9
27,7
0 5 10 15 20 25 30 35 40
Formativa (1a pos)
Culturale (2a pos.)
Religiosa (3a pos.)
Educativo scolastica (4a pos)
Turist ico-ricreativa (5a pos)
Formazione socio-polit ica (6a pos)
Attenzione ai missing – si va dai 6 casi in prima posizione ai 156casi missing sulla sesta posizione…
1°pos. Dopo la formazione trovo la:
Culturale al 32%
Educativo scolastica al 10,2%
In 2°pos. Dopo la culturale trovo:
La formativa al 19,8%
La religiosa al 19,3%
L’educativo scolastica al 10,4%
In 3°pos. Dopo la religiosa trovo:
La culturale al 19,2%
La turistico ricreativa all’11,6%
La formativa al 10%
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La gestione dei servizi
Maggiori difficoltà
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I servizi dei Cif locali
1,7%
1,7%
3,3%
5,0%
5,0%
8,3%
11,7%
13,3%
13,3%
16,7%
20,0%
,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0%
casa protetta
casa anziani
scuola primaria
ludoteca
centro famiglia
casa per ferie
scuola infanzia
formazione professionale
asilo nido
consultorio familiare
centro ascolto
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Informazioni sui servizi
Gestione: 48,6% dei casi da Cif comunali; 27% da gruppi di intervento specifico; 24,3% da Cif provinciali
Ubicazione: solo nell’8% dei casi il servizio èubicato in una struttura del Cif; in un altro 8,6% è ubicato presso una struttura collegata al Cif; nel resto dei casi da enti pubblici e parrocchie
Si aggiunge che nel 78,6% dei casi la struttura in cui è ubicato il servizio èaccreditata secondo la vigente normativa; e in oltre la metà dei casi l’attività del servizio per essere svolta necessita di autorizzazione.
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Il finanziamento dei servizi
2,2%
3,3%
19,6%
23,9%
51,1%
,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0%
finanziamento pubblico nazionale
finanziamento pubblico europeo
finanziamento privato
finanziamento pubblico locale
autofinanziamento
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Cif e volontariato
� Il Cif si conferma un’associazione che fonda la sua opera sul volontariato – 57,2% (sì, totalmente) cui si aggiunge il 37,7% di chi risponde “in parte”
� Comunque solo il 5% afferma che l’associazione non si regge sul volontariato
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Operatrici Cif dipendenti
Nord
Centro
Sud
19 Cif rispondenti
Media è di 7 ma la mediana è di 4 dipendenti – più robusto come indicatore
Delle dipendenti in almeno il 50% dei casi una è anche aderente del Cif
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Le volontarie
Sud
Centro
Nord
Cif rispondenti 38
Distribuzioni più regolari – media delle volontarie è 12 ma la mediana è 10
Delle volontarie in media 9 sono del Cif – mediana 6
Collaboratrici/esperte volontarie - media 7,5 e mediana 5 di cui aderente in media 5 –
Collaboratrici/esperte retribuite – numero esiguo di dati
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Motivazioni alla base dell’attivazione dei servizi Cif
22,9
30
34,5
44,7
0 10 20 30 40 50
Valorizzazione delle capacità delle aderenti (4apos)
Culturale (3a pos)
Sociale (2a pos)
Promozione delle persone (1a pos)
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L’impatto sul territorio
� Quasi la totalità dei Cif raggiunti dalla rilevazione e aventi un servizio attivo hanno affermato che tale attività contribuisce alla promozione del territorio su cui insiste
� In che termini?
Per quanto concerne le attività a favore delle donne immigrate ne favorisce l’inserimento e l’integrazione sociale evitando la mera assimilazione
Azioni antidiscriminatorie – Si creano le condizioni per cui le donne possano accedere a dei benefici cui altrimenti dovrebbero rinunciare – Previsione di servizio di baby-sitting durante i corsi di italiano per straniere
Valorizzazione delle capacità delle aderenti
Miglioramento della qualità della vita delle persone anziane – sensibilizzazione alle esigenze della persona anziana – valorizzazione della persona anziana come risorsa (inv. Attivo) – reciproco aiuto tra le generazioni (insegnanti in pensione bambini stranieri)
Sostegno alla genitorialità – processo di responsabilizzazione e presa di coscienza delle famiglie rispetto alle difficoltà che incontrano nella educazione dei figli
Recupero dei mestieri artigianali (ricamo,. Ceramica) – memoria della manifattura artigiana di pregio
Avvicinamento dei giovani alla lettura – creazione di spazi di partecipazione aggregazione per ragazzi con l’obiettivo di garantire una scelta alternativa sana e consapevole nella gestione del tempo libero –convivenza civile, bene comune e legalità
Cultura della solidarietà e collaborazione - condivisione
Lavoro di rete sul territorio per favorire la cooperazione tra famiglie, gruppi, associazioni e istituzioni presenti sul territorio
Problemi?
In alcuni casi i servizi operano da troppo poco tem po per parlare di impatto e cambiamento – in alcuni casi l’effetto è limitato ai soggetti assisti ti – si sconta il fatto di essere una goccia nel mar e del bisogno
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Il rapporto associazione/servizio
49,3
36,4
41
25,5
0 10 20 30 40 50 60
Integrazione operativa con "mission" del Cif (1apos)
Collaborazione (2a pos)
Sostegno (3a pos)
Formazione reciproca (4a pos)
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Le cose che sappiamo fare…bene
� Rapportarci con le istituzioni
� Collaborare con il Terzo Settore e con gli enti privati a vocazione sociale (Fondazioni)
� Promuovere e sperimentare il volontariato
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Le cose in cui siamo ancora deboli…
� Accreditamento
� Progettare
� Approntare servizi strutturati
� Ricerca di finanziamenti per lo svolgimento delle attività
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Qualche proposta concreta
� Corso per dirigenti sulle modalità di accreditamento a livello locale
� Corso per giovani aderenti sulla progettazione sociale
� Corso per l’organizzazione e gestione di servizi di promozione sociale
� Corsi per dirigenti e tesoriere sulle strategie di “fundraising”