epidemiologia e terapia delle infezioni protesiche
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EPIDEMIOLOGIA E TERAPIA ANTIBIOTICA
DELLE INFEZIONI PROTESICHE
Dr. Dino SgarabottoMalattie Infettive e Tropicali
Azienda Ospedaliera di Padova
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EPIDEMIOLOGIA• Infezioni protesi ortopediche:– Anca 1%– Ginocchio 0,7%
• Fattori di rischio:– Obesità/Diabete mellito– Denutrizione– Malattia cutanea– Artrite reumatoide (steroidi, immunosoppressori)– Sostituzione protesica o altro intervento pregresso nella
stessa sede– Infezione della ferita chirurgica– Neoplasia maligna in altra sede
J Antimicrob Chemother 2010; 65 Suppl 3: iii45–54
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EPIDEMIOLOGIA MICROBIOLOGICA
• Staphylococcus aureus 12-39%• Staphylococcus epidermidis 30-41%• Altri Gram positivi (Streptococchi,
Enterococchi e Difteroidi) 10%
• Altri Gram negativi 8%
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Presentazione dell’infezione protesica
• Infezione protesiche precoci (EARLY: entro 3 mesi): connesse all’atto chirurgico
• Infezioni protesiche ritardate (DELAYED: entro 3-12 mesi): quasi sempre connesse all’atto chirurgico
• Infezioni tardive (LATE: dopo 12 mesi): di solito non connesse all’atto chirurgico, prevalente origine ematogena (infezioni protesiche dopo batteriemia <0,5%, ma in caso di Staph aureus 34%!!)
J Antimicrob Chemother 2010; 65 Suppl 3: iii45–54
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Esami ematochimici
• PCR > 13,5 mg/L PPV 52,9%• PCR < 13,5 mg/L NPV 85,5%• Inutile nelle prime due settimane dopo
intervento• Tuttavia:– Una PCR normale non esclude un’infezione– Una PCR elevata può dipendere da una patologia
non ortopedica
Fink B et al: J Bone Joint Surg Br 2008; 90: 874–8
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Esami radiologici
• Rx anca o ginoccchio (per escludere altri problemi)
• Ecografia per ricerca di raccolte fluide con aspirazione e/o biopsia
• RNM (di solito inutile per artefatti per la presenza della protesi)
• Scintigrafia trifasica e leucociti marcati (accuratezza 88-98%) ma ci vuole 3-4 giorni per farla!
Palestro CJ et al: Radiographics 2006; 26: 859–70
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Microbiologia• Se possibile, l’uso di antibiotici va dilazionato fino a
quando i test microbiologici non sono stati completati• Non è possibile aspettare quando c’è uno stato settico
o un rapido deterioramento locale• Agoaspirato/artocentesi eventualmente in ecografia o
in scopia; artroscopia o chirurgicamente dopo almeno 2 settimane dalla sospensione della terapia antibiotica
• Colture e biopsia (campioni multipli “profondi”)• Il materiale per le colture è meglio sonicarlo (per
liberare i batteri dal biofilm)• Colture per 5-7 giorni in modo da individuare tutti i
possibili agenti eziologiciTrampuz A et al: N Engl J Med 2007; 357: 654–63
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Senza antibiotici per 2 settimane e “sonicare” il materiale prima di metterlo in coltura
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Terapia empirica in attesa delle colture
• Antibiotici attivi contro gli stafilococchi e contro Gram negativi MDR
• Glicopeptide(Vanco/Teico) e carbapenemico oppure Dapto e carbapenemico
• Durata non ben definita, di solito almeno 6 settimane
Maran E et al: J Infect 2007; 55: 1–7Stengel D et al: Lancet Infect Dis 2001; 1: 175–88
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Terapia antibiotica mirata
• Terapia di attacco endovena (8 settimane):– Quotidiana in ospedale– OPAT a domicilio in ADI
• Terapia di mantenimento (2-4 mesi):– Orale
• Di solito si usano 2 antibiotici insieme perché siano sinergici
• Preferenzialmente antibiotici a buona diffusibilità nell’osso
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Antibiotici specifici
• Vancomicina e Teicoplanina• Levofloxacina e Linezolid• Rifampicina e Gentamicina• Cotrimoxazolo e doxiciclina• Tigeciclina e Daptomicina• Oxacillina• (Acido fusidico)
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Associazioni antibiotiche
• Se possibile si utilizza un’associazione con Rifampicina 600-900 mg/die (≈10mg/Kg/die)
• La teicoplanina somministrata 3 volte alla settimana (dose settimanale invariata rispetto alla somministrazione quotidiana) conveniente in ADI (OPAT: Outpatient Parenteral Antimicrobial Therapy); livelli ematici presomministrazione 15-25ug/ml
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•Ri-protesi in due stadi (spaziatore antibiotato)
1
•Ri-protesi in uno stadio
(sostituzione protesica immediata)
2
3
•Conservazione della protesi – DAIR
4
Strategie chirurgiche
Miscellanea: nessuna chirurgia, rimozione della protesi, fusione articolare, amputazione
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• Questo è il nostro vademecum
• Versione aggiornata ogni anno
• Utilità medico-legale
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Sanford pag 4
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Sanford pag 29
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• Il biofilm protegge i batteri dal sistema immunitario e dagli antibiotici
• La matrice extracellulare e lo strato esterno di cellule impediscono il libero accesso all'interno
• Talora sono necessarie dosi superiori fino a 1000 volte di antibiotici per eradicare dal biofilm i batteri in esso contenuti: questo può anche contribuire allo sviluppo di ceppi batterici resistenti agli antibiotici
Cos’è un biofilm?
Antimicrobial Agents and Chemotherapy 2009, 53: 2719-2724 e 3505-7
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Biofilm nei materiali protesici
I batteri nel biofilm si legano insieme in una ragnatela appiccicosa di fibre polisaccaridiche che li ancora alle superfici e li uni agli altri.
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Esempi di biofilm in natura
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Efficacia dell’associazione Dapto/Rifamp
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P< 0,001Antimicrobial Agents and Chemotherapy 2009, 53: 2719-2724 e 3505-7
Effett
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l bio
film
6mg/Kg/die
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P< 0,001
P< 0,05
Antimicrobial Agents and Chemotherapy 2009, 53: 2719-2724 e 3505-7 6mg/Kg/die
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Considerazioni dell’infettivologo sulle strategie chirurgiche• Ri-protesi in due stadi: se c’è una terapia antibiotica
sistemica mirata in atto, bastano 2, 8 o più settimane prima della ri-protesi definitiva?
• Ri-protesi in uno stadio: dopo la rimozione della protesi infetta, “Re-scrub, re-drape, re-implant!!”
• DAIR (Debridement, Antibiotics and Implant Retention): dipende dalla sensibilità agli antibiotici del germe isolato (in pratica utilizzabile con successo solo per gli streptococci) solo in caso la protesi non sia mobilizzata (CID 2003;36: 845-9)
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DAIR: time to treatment failure for all patients
Byren I et al. J. Antimicrob. Chemother. 2009;63:1264-1271
![Page 25: Epidemiologia e terapia delle infezioni protesiche](https://reader036.vdocumenti.com/reader036/viewer/2022062300/556db372d8b42a875d8b52e9/html5/thumbnails/25.jpg)
DAIR: time to failure for (a) the presence or absence of S. aureus
Byren I et al. J. Antimicrob. Chemother. 2009;63:1264-1271
![Page 26: Epidemiologia e terapia delle infezioni protesiche](https://reader036.vdocumenti.com/reader036/viewer/2022062300/556db372d8b42a875d8b52e9/html5/thumbnails/26.jpg)
Prevenzione
• La frequenza di infezioni protesiche dagli anni 70 è calata drammaticamente come risultato di:– Miglior selezione e preparazione dei pazienti– Tecnica chirurgica e anestesiologica– Nuova progettazione delle sale operatorie– Profilassi antibiotica
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Profilassi antibiotica pag 177
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE E LA PAZIENZA!
E ORA DOMANDE?