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DISEGNO dell’ ARCHITETTURA II
Richiami di geometria descrittiva - le proiezioni ortogonali applicate al disegno architettonico.
Le diapositive costituiscono unicamente una base per lo sviluppo della lezione e, come tali, non sostituiscono
in alcun modo i testi consigliati.
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FONDAMENTI DI GEOMETRIA
Si ritiene utile richiamare alcuni concetti fondanti della geometria descrittiva che sono
necessari per il disegno architettonico.
In particolare, la conoscenza della teoria delle proiezioni ortogonali diviene
indispensabile per il disegno architettonico nelle sue forme canoniche delle piante, dei
prospetti e delle sezioni.
Lasciando alla fase successiva il codice per il segno grafico, necessario alla lettura
dell’elaborato “disegnato”, si vuole focalizzare l’attenzione su alcune regole geometriche
delle p.o.
Relazione tra prospetti e pianta.
FONDAMENTI DI GEOMETRIA
Ricordiamo che un elemento geometrico, investito da un fascio con centro di proiezione
posto all’infinito, determina sui quadri principali le immagini dell’elemento presente nel
diedro.
FONDAMENTI DI GEOMETRIA
E’ fondamentale ricordare che per ottenere un disegno in vera grandezza, e quindi
misurabile sul foglio, anche se in scala opportuna, l’oggetto rappresentato deve essere
posto parallelamente al piano coordinato su cui si forma l’immagine proiettata.
Nel caso rappresentato, la figura è appartenente al piano α parallelo al piano coordinato
π’’
FONDAMENTI DI GEOMETRIA
Diversamente, se l’oggetto rappresentato non è parallelo al piano coordinato, la sua
proiezione non sarà in vera grandezza e quindi non sarà misurabile.
Nel caso rappresentato, la figura è appartenente al piano α non parallelo al piano
coordinato π’’. Per ottenere la sua p.o. in vera grandezza, e quindi misurabile, devo
ribaltare opportunamente il piano α in modo che questo sia parallelo ad uno dei piani
coordinati.
FONDAMENTI DI GEOMETRIA
Allo stesso modo, un elemento geometrico, che incide i quadri fondamentali, lascia su
questi delle tracce o sezioni, che sono il luogo dell’intersezione tra piano e quadro del
diedro.
PROIEZIONI ORTOGONALI ED ELABORATI CARATTERISTICI
La teoria delle proiezioni ortogonali viene applicata alla realizzazione dei disegni
architettonici in modo da rappresentare l’oggetto architettonico con le rappresentazioni
“canoniche” proprio realizzandone una proiezione ortogonale. L’apertura del diedro ci
consente di ottenere quindi il prospetto frontale, il prospetto laterale e la pianta.
Generalità sulle sezioni
Gli oggetti da rappresentare contengono spesso
delle parti che dall’esterno risultano nascoste; per
facilitare la loro rappresentazione si ricorre alla
sezione.
Questa operazione consiste nel taglio dell’oggetto
con un piano ideale (piano di sezione) e nella
rappresentazione di una delle due parti in cui
l’oggetto è stato diviso.
Per rappresentare una casa, la vista dall’alto non
consente di vedere i muri interni, che invece
risulteranno visibili sezionandola con un piano
orizzontale.
La scelta del piano di sezione è legata alla
posizione e alla forma dell’oggetto; si ricorre
pertanto a piani di sezione disposti nel modo
opportuno: orizzontali,
verticali, obliqui.
In generale, per la realizzazione della pianta si
utilizza un piano di sezione posto a circa 80 cm dal
piano di calpestio che si desidera rappresentare.
In genere nella rappresentazione degli edifici
vengono eseguite anche delle sezioni con
piani
verticali, che consentono la vista dei solai,
delle porte, finestre etc.
Le superfici sezionate, devono essere
rappresentate opportunamente a seconda
della scala in cui è realizzato il disegno o la
tipologia Dei materiali rappresentati.
Le campiture sono normate ed in funzione
della scala metrica.
In generale, la sezione viene realizzata per
rappresentare le situazioni altimetriche della
struttura. Nel caso siano presenti delle scale,
la sezione viene realizzata su questo
collegamento verticale in modo da chiarirne il
suo andamento spaziale.
La figura sezionata, và rappresentata
utilizzando una linea spessa per le parti
sezionate ed una sottile per le parti non
sezionate, me visibili in secondo piano (in
proiezione).
Nel caso il piano di sezione non intersechi la struttura, questo genera una sezione impropria, ovvero, sul piano si formerà l’immagine del prospetto. Nella convenzione europea, si disegna quello che si osserva. Per tale motivo, i prospetti che si formano sul piano di sezione improprio sono quelli di fronte all’osservatore.
In conclusione, tutti gli elaborati che si realizzano per la compilazione di un progetto, di qualsiasi tipo questo sia, sono sempre riconducibili ad una p.o.
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RAPRESENTAZIONE ARCHITETTONICA- piante e prospetti