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COMUNE DI SANT'AGOSTINO (FE)
BANDO DI GARA MEDIANTE PROCEDURA APERTA PER LA PROGETTAZIONE ESECUTIVA E LA
REALIZZAZIONE DELLA NUOVA SCUOLA ELEMENTARE DI DOSSO, PREVIA ACQUISIZIONE DEL PROGETTO
DEFINITIVO IN SEDE DI GARA
RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA IMPIANTI MECCANICI
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INDICE
1 GENERALITÀ ........................................ .................................................................. 3
1.1 OGGETTO DEL DOCUMENTO ........................................................................ 3
1.2 AMBITI DELL’INTERVENTO ............................................................................ 3
1.3 PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI ............................................................... 4
1.4 DESCRIZIONE DI MASSIMA DEGLI INTERVENTI .......................................... 4
2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO .......................... ................................................... 5
2.1 IMPIANTO DI RISCALDAMENTO ..................................................................... 6
2.2 IMPIANTO IDRICO-SANITARIO E DI SCARICO .............................................. 9
2.3 IMPIANTO ANTINCENDIO ............................................................................. 10
2.4 TUBAZIONI ..................................................................................................... 11
3 DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI MECCANICI .............. ....................................... 18
3.1 IMPIANTO DI RISCALDAMENTO ................................................................... 18
3.1.1 Generalità ............................................................................................................. 18
3.1.2 Parametri di progetto ............................................................................................. 18
3.1.3 Affollamento dei locali ........................................................................................... 19
3.1.4 Volumi aria esterna di ricambio ............................................................................. 19
3.1.5 Fluidi termovettori.................................................................................................. 20
3.1.6 Produzione e distribuzione dei fluidi termovettori................................................... 20
3.1.7 Impianto di riscaldamento a pavimento ................................................................. 24
3.2 IMPIANTO ARIA PRIMARIA ........................................................................... 31
3.2.1 Impianto aria primaria aule piano terra .................................................................. 31
3.2.2 Impianto aria primaria aule piano primo ................................................................ 34
3.2.3 Impianto aria primaria palestra .............................................................................. 37
3.3 IMPIANTO IDRICO-SANITARIO ..................................................................... 42
3.4 IMPIANTO ANTINCENDIO ............................................................................. 44
3.5 IMPIANTO DI SCARICO ACQUE NERE ........................................................ 45
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1 GENERALITÀ
1.1 OGGETTO DEL DOCUMENTO
Il presente elaborato, allegato alla documentazione del PROGETTO DEFINITIVO, ha
per oggetto la Relazione tecnica specialistica degli impianti meccanici relativi alla
Scuola Elementare di Dosso nel Comune di Sant’Agostino (FE).
È scopo della presente specifica la definizione:
• dei contenuti e limiti di fornitura
• dei parametri tecnici di riferimento
• dei requisiti delle apparecchiature, dei materiali, nonché dei criteri di
esecuzione, per la realizzazione degli impianti meccanici previsti, come illustrato
nei successivi capitoli della relazione e nei disegni allegati al progetto.
1.2 AMBITI DELL’INTERVENTO
L’intervento comprende la realizzazione degli impianti meccanici relativi ai nuovi locali
oggetto di intervento ovvero:
• aule scolastiche al piano terra
• aule scolastiche al piano primo
• palestra al piano terra
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1.3 PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI
Il progetto degli impianti meccanici in oggetto è regolamentato ai sensi dell’art.5 del
Decreto 22 gennaio 2008 n.37 “Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 11-
quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n.248 del 2 dicembre 2005, recante
riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno
degli edifici” per l’installazione, la trasformazione e l’ampliamento dei seguenti impianti:
• comma 2, lettera h) “…per impianti antincendio se sono inseriti in una attività
soggetta al rilascio di certificato prevenzione incendi e, comunque, quando gli idranti
sono in numero pari o superiore a 4 o gli apparecchi di rilevamento sono in numero
pari o superiore a 10”
1.4 DESCRIZIONE DI MASSIMA DEGLI INTERVENTI
Gli impianti meccanici previsti sono i seguenti:
• Impianto di riscaldamento a pannelli radianti a pavimento
• Impianto di aria primaria aule piano terra
• Impianto di aria primaria aule piano primo
• Impianto di aria primaria palestra
• Impianto idrico sanitario
• Impianto antincendio
• Impianto di scarico
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2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Gli impianti devono essere eseguiti secondo i più moderni criteri della tecnica
impiantistica e nel fedele e costante rispetto di tutte le leggi e normative vigenti in
materia, anche se non menzionate nel presente capitolato. Si fa comunque esplicito
riferimento alle leggi sulla prevenzione degli infortuni, al Decreto 22 gennaio 2008 n.37,
alle norme UNI-CIG, al D.M. 12/04/96, al Regolamento di igiene tipo locale, alla Legge
9 gennaio 1991 n.10, al D.P.R. 28 agosto 1993 n.412, al D.L. 19 agosto 2005 n.192, al
D.L. 29 dicembre 2006 n.311, alla D.G.R. 26/09/2011 n. 1366.
Il rispetto delle norme sotto indicate è inteso nel senso più restrittivo, cioè non solo la
realizzazione dell'impianto, ma altresì ogni singolo componente dell'impianto stesso
sarà rispondente alle norme richiamate nella presente specifica ed alla normativa
specifica di ogni settore merceologico.
Per quanto concerne le prescrizioni riposte nella presente specifica, esse dovranno
essere rispettate anche qualora siano previsti dei dimensionamenti in misura eccedenti i
limiti minimi consentiti dalle norme.
Le caratteristiche degli impianti stessi, nonché dei loro componenti, saranno conformi
alle norme di legge e di regolamento vigenti ed in particolare:
• alle prescrizioni di Autorità Locali, comprese quelle dei VV.F.;
• alle prescrizioni e indicazioni del gestore delle reti idriche comunali;
• alle prescrizioni e indicazioni del gestore delle reti fognarie;
• alle Norme Antinfortunistiche.
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2.1 IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
• Decreto 22 gennaio 2008 n.37
Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 11-quaterdiecis, comma
13, lettera a) della legge n.248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle
disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli
edifici.
• D.L. 03.04.2006 N. 152
Norme in materia ambientale.
• D.L. 08.11.2006 N. 284
Disposizioni correttive e integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152,
recante norme in materia ambientale.
• D.L. 16.01.2008 N. 4
Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006,
n. 152, recante norme in materia ambientale.
• D.L. 29.06.2010 N. 128
Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante
norme in materia ambientale, a norma dell’articolo 12 della legge 18 giugno
2009, n. 69.
• UNI EN 13384-1:2008
Camini – Metodi di calcolo termico e fluido dinamico – Parte 1: Camini asserviti a
un solo apparecchio.
• UNI EN 14471:2005
Camini – Sistemi di camini con prodotti interni di plastica – Requisiti e metodi di
prova.
• UNI 5364
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Impianti di riscaldamento ad acqua calda, regole per la presentazione dell’offerta
e per il collaudo.
• UNI EN 12831:2006
Impianti di riscaldamento negli edifici - Metodo di calcolo del carico termico di
progetto.
• LEGGE 9.1.91 N. 9
Norme per l'attuazione del nuovo Piano energetico nazionale: aspetti istituzionali,
centrali idroelettriche ed elettrodotti, idrocarburi e geotermia, autoproduzione e
disposizioni fiscali.
• LEGGE 9.1.91 N. 10
Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale
dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia.
• D.P.R. 26/8/93 N. 412
Regolamento recante le norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e
la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei
consumi di energia, in attuazione dell’Art. 4, comma 4, della legge 9.1.1991,
n.10.
• D.P.R. 21/12/99 N. 551
Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 26
Agosto 1993, n. 412, in materia di progettazione, installazione, esercizio e
manutenzione degli impianti termici degli edifici, ai fini del contenimento dei
consumi di energia.
• D.L. 19/08/2005 N. 192
Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico
nell’edilizia.
• D.L. 29/12/2006 N. 311
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Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n.
192, recante l’attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento
energetico nell’edilizia.
• D.P.R. 02/04/09 N. 59
Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici.
• D.G.R. 26/09/2011 n.1366
Determinazioni in merito alle disposizioni per l’efficienza energetica in edilizia e
per la certificazione energetica degli edifici Regione Emilia.
• UNI 10338
Riscaldamento degli edifici – Rendimenti dei sistemi di riscaldamento – Metodo
di calcolo.
• UNI 10339
Impianti aeraulici ai fini di benessere – Generalità, classificazione e requisiti –
Regole per la richiesta d’offerta, l’offerta, l’ordine e la fornitura.
• UNI 10349
Riscaldamento e raffrescamento degli edifici – Dati climatici.
• UNI EN ISO 13790:2008
Prestazione energetica degli edifici – Calcolo del fabbisogno di energia per il
riscaldamento e il raffrescamento.
• UNI/TS 11300-1:2008
Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 1: Determinazione del fabbisogno di
energia termica dell'edificio per la climatizzazione estiva ed invernale.
• UNI/TS 11300-2:2008
Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 2: Determinazione del fabbisogno di
energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la
produzione di acqua calda sanitaria.
• UNI/TS 11300-3:2010
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Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 3: Determinazione del fabbisogno di
energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva.
2.2 IMPIANTO IDRICO-SANITARIO E DI SCARICO
• UNI 9182:2010
Impianti di alimentazione e distribuzione d’acqua fredda e calda – criteri di
progettazione, collaudo e gestione.
• UNI EN 12506-1:2001
Sistemi di scarico funzionanti a gravità all'interno degli edifici – Requisiti generali
e prestazioni.
• UNI EN 12506-2:2001
Sistemi di scarico funzionanti a gravità all'interno degli edifici – Impianti per
acque reflue, progettazione e calcolo.
• UNI EN 12506-3:2001
Sistemi di scarico funzionanti a gravità all'interno degli edifici - Sistemi per
l'evacuazione delle acque meteoriche, progettazione e calcolo.
• UNI EN 12506-4:2001
Sistemi di scarico funzionanti a gravità all'interno degli edifici - Stazioni di
pompaggio di acque reflue - Progettazione e calcolo.
• UNI EN 12506-5:2001
Sistemi di scarico funzionanti a gravità all'interno degli edifici – Installazione e
prove, istruzioni per l'esercizio, la manutenzione e l'uso.
• UNI EN 12729:2003
Dispositivi per la prevenzione dell'inquinamento da riflusso dell'acqua potabile –
Disconnettori controllabili con zona a pressione ridotta - Famiglia B - Tipo A.
• UNI 4542:1986
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Apparecchi sanitari. Terminologia e classificazione.
• UNI 4543-1:1986
Apparecchi sanitari di ceramica. Limiti di accettazione della massa ceramica e
dello smalto.
• UNI 4543-2:1986
Apparecchi sanitari di ceramica. Prove della massa ceramica e dello smalto.
2.3 IMPIANTO ANTINCENDIO
• UNI EN 3
Lotta contro l’incendio – Estintori d’incendio portatili
• UNI EN 671/1:2003
Sistemi fissi di estinzione incendi – Sistemi equipaggiati con tubazioni – Naspi
antincendio con tubazioni semirigide.
• UNI EN 671/2:2004
Sistemi fissi di estinzione incendi – Sistemi equipaggiati con tubazioni – Parte 2:
Idranti a muro con tubazioni flessibili.
• UNI EN 671/3:2009
Sistemi fissi di estinzione incendi – Sistemi equipaggiati con tubazioni – Parte 3:
Manutenzione dei naspi antincendio con tubazioni semirigide e idranti a muro
con tubazioni flessibili.
• UNI EN 694:2007
Tubazioni antincendio – Tubazioni semirigide per sistemi fissi.
• UNI EN 1866-1:2008
Estintori d’incendio carrellati – Parte 1: Caratteristiche, prestazioni e metodi di
prova.
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• UNI 9487:2006
Apparecchiature per estinzione incendi – Tubazioni flessibili antincendio di DN
70 per pressioni di esercizio fino a 1,2 MPa.
• UNI 10779 – 07/2007
Impianti di estinzione incendi - Reti di idranti - Progettazione, installazione ed
esercizio
• UNI EN 14384:2006
Idranti antincendio a colonna soprasuolo.
• UNI EN 14540:2007
Tubazioni antincendio – Tubazioni appiattibili impermeabili per impianti fissi.
• D.M. 12.04.1996
Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la
costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi.
• D.M. 26.08.1992
Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica.
• D.M. 18.12.1975
Norme tecniche aggiornate relative all’edilizia scolastica, ivi compresi gli indici
minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica da osservarsi nella
esecuzione di opere di edilizia scolastica.
• D.M. 19.08.1996
Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la
costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo.
2.4 TUBAZIONI
• UNI EN 1329-1:2000
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Sistemi di tubazioni di materia plastica per scarichi (a bassa ed alta temperatura)
all'interno dei fabbricati – Policloruro di vinile non plastificato (PVC-U) –
Specifiche per tubi, raccordi e per il sistema.
• UNI EN 1329-2:2002
Sistemi di tubazioni di materia plastica per scarichi (a bassa ed alta temperatura)
all'interno dei fabbricati – Policloruro di vinile non plastificato (PVC-U) – Guida
per la valutazione della conformità.
• UNI EN 1401-1:2009
Sistemi di tubazioni di materia plastica per fognature e scarichi interrati non in
pressione – Policloruro di vinile non plastificato (PVC-U) – Parte 1: Specifiche per
i tubi, i raccordi ed il sistema.
• UNI EN 1401-2:2001
Sistemi di tubazioni di materia plastica per fognature e scarichi interrati non in
pressione – Policloruro di vinile non plastificato (PVC-U) – Guida per la
valutazione della conformità.
• UNI EN 1401-3:2002
Sistemi di tubazioni di materia plastica per fognature e scarichi interrati non in
pressione – Policloruro di vinile non plastificato (PVC-U) – Guida per
l’installazione.
• UNI EN ISO 1452-1:2010
Sistemi di tubazioni di materia plastica per adduzione d'acqua e per fognature e
scarichi interrati e fuori terra in pressione – Policloruro di vinile non plastificato
(PVC-U) – Parte 1: Generalità.
• UNI EN ISO 1452-2:2010
Sistemi di tubazioni di materia plastica per adduzione d'acqua e per fognature e
scarichi interrati e fuori terra in pressione – Policloruro di vinile non plastificato
(PVC-U) – Parte 2: Tubi.
• UNI EN ISO 1452-3:2010-12
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Sistemi di tubazioni di materia plastica per adduzione d'acqua e per fognature e
scarichi interrati e fuori terra in pressione – Policloruro di vinile non plastificato
(PVC-U) – Parte 3: Raccordi.
• UNI EN ISO 1452-4:2010
Sistemi di tubazioni di materia plastica per adduzione d'acqua e per fognature e
scarichi interrati e fuori terra in pressione – Policloruro di vinile non plastificato
(PVC-U) – Parte 4: Valvole.
• UNI EN ISO 1452-5:2010-12
Sistemi di tubazioni di materia plastica per adduzione d'acqua e per fognature e
scarichi interrati e fuori terra in pressione – Policloruro di vinile non plastificato
(PVC-U) – Parte 5: Idoneità all'impiego del sistema.
• UNI ENV 1452-6:2003
Sistemi di tubazioni di materia plastica per adduzione d'acqua – Policloruro di
vinile non plastificato (PVC-U) – Guida per l'installazione.
• UNI ENV 1452-7:2002
Sistemi di tubazioni di materia plastica per adduzione d'acqua – Policloruro di
vinile non plastificato (PVC-U) – Guida per la valutazione della conformità.
• UNI EN 1057:2010
Rame e leghe di rame - Tubi rotondi di rame senza saldatura per acqua e gas
nelle applicazioni sanitarie e di riscaldamento.
• UNI EN 1519-1:2001
Sistemi di tubazioni di materia plastica per scarichi (a bassa ed alta temperatura)
all'interno dei fabbricati – Polietilene (PE) – Specificazioni per i tubi, i raccordi ed
il sistema.
• UNI ENV 1519-2:2002
Sistemi di tubazioni di materia plastica per scarichi (a bassa ed alta temperatura)
all'interno dei fabbricati – Polietilene (PE) – Guida per la valutazione della
conformità.
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• UNI EN 1555-1:2011
Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione di gas combustibili -
Polietilene (PE) – Parte 1: Generalità.
• UNI EN 1555-2:2011
Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione di gas combustibili –
Polietilene (PE) – Parte 2: Tubi.
• UNI EN 1555-3:2011
Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione di gas combustibili –
Polietilene (PE) – Parte 3:Raccordi.
• UNI EN 1555-4:2004
Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione di gas combustibili –
Polietilene (PE) – Parte 4: Valvole.
• UNI EN 1555-5:2011
Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione di gas combustibili –
Polietilene (PE) – Parte 5: Idoneità all'impiego del sistema.
• UNI CEN/TS 1555-7:2004
Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione di gas combustibili –
Polietilene (PE) – Parte 7: Guida per la valutazione della conformità.
• UNI EN 10208-1:2009
Tubi di acciaio per condotte di fluidi combustibili – Condizioni tecniche di fornitura
– Parte 1: Tubi della classe di prescrizione A.
• UNI EN 10208-2:2009
Tubi di acciaio per condotte di fluidi combustibili – Condizioni tecniche di fornitura
– Parte 2: Tubi della classe di prescrizione B.
• UNI EN 12201-1:2004
Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione dell'acqua –
Polietilene (PE) – Generalità.
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• UNI EN 12201-2:2004
Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione dell'acqua –
Polietilene (PE) – Tubi.
• UNI EN 12201-3:2004
Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione dell'acqua –
Polietilene (PE) – Raccordi.
• UNI EN 12201-4:2002
Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione dell'acqua –
Polietilene (PE) – Valvole.
• UNI EN 12201-5:2004
Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione dell'acqua –
Polietilene (PE) – Idoneità all'impiego del sistema.
• UNI CEN/TS 12201-7:2004
Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione dell'acqua –
Polietilene (PE) – Guida per la valutazione della conformità.
• UNI EN 10255:2007
Tubi di acciaio non legato adatti alla saldatura e alla filettatura - Condizioni
tecniche di fornitura.
• UNI EN 12666-1:2006
Sistemi di tubazioni di materia plastica per fognature e scarichi interrati non in
pressione – Polietilene (PE) – Parte 1: Specificazioni per i tubi, i raccordi e il
sistema.
• UNI CEN/TS 12666-2:2006
Sistemi di tubazioni di materia plastica per fognature e scarichi interrati non in
pressione – Polietilene (PE) – Parte 2: Guida per la valutazione della conformità.
• UNI EN 13476-1:2008
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REALIZZAZIONE DELLA NUOVA SCUOLA ELEMENTARE DI DOSSO, PREVIA ACQUISIZIONE DEL PROGETTO
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Sistemi di tubazioni di materia plastica per connessioni di scarico e collettori di
fognatura interrati non in pressione – Sistemi di tubazioni a parete strutturata di
policloruro di vinile non plastificato (PVC-U), polipropilene (PP) e polietilene (PE)
– Parte 1: Requisiti generali e caratteristiche prestazionali.
• UNI EN 13476-2:2008
Sistemi di tubazioni di materia plastica per connessioni di scarico e collettori di
fognatura interrati non in pressione – Sistemi di tubazioni a parete strutturata di
policloruro di vinile non plastificato (PVC-U), polipropilene (PP) e polietilene (PE)
– Parte 2: Specifiche per tubi e raccordi con superficie interna ed esterna liscia e
il sistema, tipo A.
• UNI EN 13476-3:2009
Sistemi di tubazioni di materia plastica per connessioni di scarico e collettori di
fognatura interrati non in pressione – Sistemi di tubazioni a parete strutturata di
policloruro di vinile non plastificato (PVC-U), polipropilene (PP) e polietilene (PE)
– Parte 3: Specifiche per tubi e raccordi con superficie interna liscia e superficie
esterna profilata e il sistema, tipo B.
• UNI CEN/TS 13476-4:2008
Sistemi di tubazioni di materia plastica per connessioni di scarico e collettori di
fognatura interrati non in pressione – Sistemi di tubazioni a parete strutturata di
policloruro di vinile non plastificato (PVC-U), polipropilene (PP) e polietilene (PE)
– Parte 4: Guida per la valutazione della conformità.
• UNI EN ISO 15874-1:2008
Sistemi di tubazioni di materie plastiche per le installazioni di acqua calda e
fredda – Polipropilene (PP) – Parte 1: Generalità.
• UNI EN ISO 15874-2:2008
Sistemi di tubazioni di materie plastiche per le installazioni di acqua calda e
fredda – Polipropilene (PP) – Parte 2: Tubi.
• UNI EN ISO 15874-3:2005
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BANDO DI GARA MEDIANTE PROCEDURA APERTA PER LA PROGETTAZIONE ESECUTIVA E LA
REALIZZAZIONE DELLA NUOVA SCUOLA ELEMENTARE DI DOSSO, PREVIA ACQUISIZIONE DEL PROGETTO
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RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA IMPIANTI MECCANICI
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Sistemi di tubazioni di materie plastiche per le installazioni di acqua calda e
fredda – Polipropilene (PP) – Parte 3: Raccordi.
• UNI EN ISO 15874-5:2005
Sistemi di tubazioni di materie plastiche per le installazioni di acqua calda e
fredda – Polipropilene (PP) – Parte 5: Idoneità all'impiego del sistema.
• UNI CEN ISO/TS 15874-7:2005
Sistemi di tubazioni di materie plastiche per le installazioni di acqua calda e
fredda – Polipropilene (PP) – Parte 7: Guida per la valutazione della conformità.
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3 DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI MECCANICI
3.1 IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
3.1.1 Generalità
I requisiti generali cui tali impianti sono finalizzati possono essere così brevemente
sintetizzati:
• assicurare le condizioni termoigrometriche di progetto nei vari ambienti, con le
accettabili tolleranze, tenendo conto di variabilità spesso considerevole del
livello di occupazione, carichi termici, condizioni climatiche esterne, ecc.;
• assicurare il ricambio di aria adeguato al tipo di attività che si svolge nei vari
ambienti, con le prescritte qualità e quantità di aria, con distribuzione e
velocità dell'aria stessa nell'ambiente tale da non dare sgradevoli sensazioni
alle persone presenti;
• mantenere il livello di rumorosità entro i limiti fisiologici accettabili e ammessi
dalle norme.
3.1.2 Parametri di progetto
L’impianto di riscaldamento è stato dimensionato a seguito di calcoli termici di cui alla
Legge 10 del 9 gennaio 1991, del DPR 412/93, del DL 192/05, del DL 311/06 e dovrà
risultare adeguato a garantire le condizioni di seguito specificate.
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Dati geografici
Località Sant’Agostino
Latitudine 44° 47’ N
Longitudine 11° 23’ E
Altitudine 19 m s.l.m.
Condizioni termoigrometriche esterne
Inverno -5 °C b.s. – 90%
Condizioni termoigrometriche interne
Inverno 20�1 °C, U.R. 50�10%
3.1.3 Affollamento dei locali
Uffici 0,06 persone/ m2
Sala insegnanti 0,30 persone/ m2
Aule 0,45 persone/ m2
Aule speciali 0,50 persone/ m2
Laboratori 0,30 persone/ m2
Palestra 0,20 persone/ m2
Tali affollamenti risultano conformi a quanto prescritto dalla Norma UNI10339.
3.1.4 Volumi aria esterna di ricambio
Uffici 39,6 m3/h per persona
Sala insegnanti 21,6 m3/h per persona
Aule 18,0 m3/h per persona
Aule speciali 25,2 m3/h per persona
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Laboratori 25,2 m3/h per persona
Palestra 59,4 m3/h per persona
Servizi igienici 6 Vol/h in servizio continuo
Spogliatoi 6 Vol/h in servizio continuo
Magazzino 6 Vol/h in servizio continuo
Tali ricambi risultano conformi a quanto prescritto dalla Norma UNI10339.
3.1.5 Fluidi termovettori
Esercizio invernale
Acqua calda circuito pannelli radianti a pavimento 35/30°C
3.1.6 Produzione e distribuzione dei fluidi termove ttori
La produzione del calore necessario al riscaldamento dei locali sarà assicurata da una
pompa di calore aria/acqua (PDC) installata all’esterno sulla terrazza del piano primo
con accesso esclusivo dall’esterno mediante una scala esterna. La pompa di calore
sarà a servizio del solo impianto di riscaldamento.
Pompa di calore (PDC)
Pompa di calore raffreddata ad aria per installazione esterna avente le seguenti
caratteristiche costruttive:
COMPRESSORE
Primo circuito: compressore ermetico scroll comandato da inverter, completo di
protezione del motore contro le sovratemperature, sovracorrenti e contro temperature
eccessive del gas di mandata. E' montato su gommini antivibranti ed è completo di
carica olio. Un riscaldatore dell'olio ad inserimento automatico previene la diluizione
dell'olio da parte del refrigerante all'arresto del compressore. Secondo circuito:
compressore ermetico scroll a spirale orbitante, completo di protezione del motore
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contro le sovratemperature, sovracorrenti e contro temperature eccessive del gas di
mandata. E' montato su gommini antivibranti ed è completo di carica olio. Un
riscaldatore dell'olio ad inserimento automatico previene la diluizione dell'olio da parte
del refrigerante all'arresto del compressore.
STRUTTURA
Struttura portante realizzata in lamiera Zinco-Magnesio che garantisce ottime
caratteristiche meccaniche ed una elevata resistenza alla corrosione nel tempo.
PANNELLATURA
Pannellatura esterna in lamiera d'acciaio con trattamento superficiale zinco magnesio
preverniciato che assicura una superiore resistenza alla corrosione nelle installazioni
esterne ed elimina la necessità di periodiche verniciature. I pannelli sono facilmente
removibili per permettere il totale accesso ai componenti interni e sono rivestiti sul lato
interno con materiale fonoassorbente per contenere i livelli sonori dell’unità.
SCAMBIATORE INTERNO
Scambiatore ad espansione diretta del tipo a piastre saldobrasate INOX (AISI 316) con
elevata superficie di scambio e completo di isolamento termico esterno anticondensa.
Lo scambiatore è completo di:
- pressostato differenziale lato acqua
- resistenza antigelo a protezione dello scambiatore lato acqua per evitare la
formazione di ghiaccio qualora la temperatura dell'acqua scenda sotto un valore
prefissato.
SCAMBIATORE ESTERNO
Scambiatore a espansione diretta a pacco alettato, realizzato con tubi di rame disposti
su file sfalsate ed espansi meccanicamente per meglio aderire al collare delle alette. Le
alette sono realizzate in alluminio con una particolare superficie corrugata
adeguatamente spaziate per garantire il massimo rendimento di scambio termico.
VENTILATORE
Ventilatori elicoidali con pale profilate a falce con "Winglets" alla fine, direttamente
accoppiati al motore a controllo elettronico (IP54), azionato dalla continua
commutazione magnetica dello statore. L'assenza di spazzole (brushless) e la
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particolare alimentazione ne aumentano sia la vita utile che l'efficienza. I consumi si
riducono così anche del 50%. I ventilatori sono alloggiati in boccagli sagomati
aerodinamicamente, per aumentare l'efficienza e minimizzare il livello sonoro e sono
dotati di griglie antinfortunistiche. Forniti con regolazione a velocità variabile.
CIRCUITO FRIGORIFERO
Doppio circuito frigorifero completo, per ogni circuito, di:
- Filtro deidratore a cartuccia solida antiacido
- Pressostato di sicurezza alta pressione
- trasduttore di bassa pressione
- ricevitore di liquido
- separatore di liquido
- sonda temperatura refrigerante
- valvola di espansione elettronica
- valvola di inversione del ciclo a 4 vie
- valvola di non ritorno
- valvola di sicurezza per alta pressione
- valvola di sicurezza per bassa pressione
QUADRO ELETTRICO
La sezione di potenza comprende:
- sezionatore generale bloccoporta
- trasformatore di isolamento per l'alimentazione del circuito ausiliario
- magnetotermico protezione compressore scroll on-off
- fusibili protezione compressore scroll inverter
- inverter, completo di protezione termica, per controllo e regolazione continua dei giri
del compressore scroll modulante
- fusibili protezione ventilatori e protezione termica
- contattore comando compressore scroll on-off
La sezione di controllo comprende:
- terminale di interfaccia con display grafico
- funzione di visualizzazione dei valori impostati, dei codici guasti e dell'indice parametri
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- tasti per ON/OFF e reset allarmi
- regolazione proporzionale-integrale della temperatura dell'acqua
- programmatore giornaliero, settimanale del set point di temperatura e dell’accensione
o spegnimento dell’unità
- Compensazione del set point in funzione della temperatura dell'aria esterna
- Gestione accensione unità da locale o da remoto
- protezione antigelo lato acqua
- protezione e temporizzazione compressore
- funzionalità di preallarme per antigelo acqua e per alta pressione gas refrigerante
- sistema di autodiagnosi con visualizzazione immediata del codice guasto
- controllo rotazione automatica avviamenti compressori
- visualizzazione ore funzionamento compressore
- comando ON/OFF a distanza
- relè per la remotizzazione della segnalazione di allarme cumulativo
- ingresso per demand limit (limitazione potenza assorbita in funzione di un segnale
esterno 0÷10V)
- Ingresso digitale per abilitazione doppio set point
- contatti puliti per stato compressori
- monitore di fase
Caratteristiche prestazionali:
- Potenza termica nominale: 58,7 kW
- Potenza elettrica assorbita: 15,0 kW
- COP: 3,92
- Dimensioni: 2.400x1.100x1540 mm
- Peso: 605 kg
Distribuzione e regolazione dei fluidi termovettori
Dalla pompa di calore deriverà un unico circuito di circolazione primaria che collega il
generatore con l’impianto di riscaldamento a pannelli radianti a pavimento. La
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regolazione della temperatura di mandata dell’acqua sarà controllata dalla centralina di
regolazione a bordo della pompa di calore che adatterà la temperatura dell’acqua di
mandata in base alla temperatura esterna e alla temperatura di ritorno dall’impianto
dell’acqua.
A corredo della pompa di calore verranno installate tutte le apparecchiature di sicurezza
e regolazione necessarie come da Normativa vigente.
Per le posizioni e le caratteristiche di tutti i componenti dell’impianto di produzione e
distribuzione del fluido termovettore vedere le tavole di progetto.
3.1.7 Impianto di riscaldamento a pavimento
Tutti i locali saranno dotati di impianto di riscaldamento.
L'impianto di riscaldamento sarà del tipo a pannelli radianti a pavimento, in ogni locale
verrà installato un termostato ambiente che agirà sulle testine elettrotermiche relative ai
circuiti a servizio di quel locale.
Le tubazioni di distribuzione del fluido termovettore saranno posate nei controsoffitti fino
ai collettori di distribuzione. Tali tubazioni saranno realizzate in acciaio nero
opportunamente coibentate. Dovranno essere previsti punti alti di sfiato del circuito da
recapitare alla rete di scarico più vicina. Dai collettori di distribuzione deriveranno i
circuiti dell’impianto a pannelli radianti a pavimento realizzati con tubazioni in PE-Xa. I
collettori dovranno essere dotati di tutti gli accessori per la regolazione e lo sfiato
dell’impianto.
A completamento dell’impianto di riscaldamento a pannelli radianti a pavimento
verranno posati dei giunti di dilatazione e delle strisce di bordo per poter permettere la
corretta dilatazione dei massetti senza procurare danni alla pavimentazione ed al
massetto stesso.
Per le posizioni e le caratteristiche di tutti i componenti dell’impianto di riscaldamento a
pavimento vedere la tavola di progetto.
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Caratteristiche impianto di riscaldamento a pavimento e modalità di posa
Il sistema di riscaldamento a pavimento radiante permette la posa a chiocciola della
tubazione, con interasse variabile (10-15-20-30 cm), per ottimizzare la resa in ambiente
in funzione della potenza termica da erogare.
L’impianto di riscaldamento a pavimento è da considerarsi come unico sistema
completo, costituito dai seguenti componenti:
• Tubazione circuiti
• Pannello presagomato
• Isolante perimetrale
• Additivo per calcestruzzo
• Collettore di distribuzione
• Set raccordi e valvole a sfera
• Cassetta da incasso a parete
• Servomotore termico e termostato ambiente
• Giunto di dilatazione
Tutti i materiali del sistema dovranno preferibilmente avere un’unica origine (medesimo
costruttore), dovrà essere garantita dal fornitore dei materiali una opportuna assistenza
tecnica alla posa, alla taratura e al collaudo dell’impianto.
Dovrà inoltre essere fornita garanzia decennale sull’impianto e la certificazione di tutti i
materiali alla Norma ISO 9001.
Vengono descritte di seguito le caratteristiche dei vari componenti:
- Tubazione circuiti: in polietilene ad alta densità con reticolazione a perossidi
(PE-Xa), costruita secondo DIN EN 12318-2, dotata di barriera alla diffusione di
ossigeno secondo DIN 4726/DIN 4729, fissaggio al collettore mediante raccordi
a stringere, con i dati di produzione e di misura di ogni metro lineare riportati in
colore blu direttamente sul tubo (colore naturale – lattice). Diametro 16x2 mm.
- Pannello presagomato: in polistirene espanso (EPS 30), densità 30 kg/mc,
completo di pellicola in PVC termoformata da 0,2 mm di colore nero. Spessore
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totale minimo isolante 30 mm, spessore della nocca 23,50 mm, spessore totale
pannello 53,50 mm. Il pannello è certificato in opera (quindi sotto il peso del
massetto) conformemente alla normativa vigente sull’acustica.
- Isolante perimetrale: fascia in polietilene a cellule chiuse PE-LT, spessore 8 mm,
altezza 130 mm, di colore rosso, necessaria per la dilatazione perimetrale del
massetto secondo UNI EN 1264-4, con film di polietilene da sovrapporre in fase
di posa al pannello presagomato sopra descritto.
- Additivo per calcestruzzo: superfluidificante da miscelare al calcestruzzo (1 litro
ogni 100 kg di cemento) per aumentarne la lavorabilità consentendo una
sensibile riduzione del rapporto acqua/cemento; confezionato in taniche da 25
litri da conservare ad una temperatura non inferiore a +5°C.
- Collettore di distribuzione: costituito da 2 corpi in ottone da 1”. Le caratteristiche
tecniche del collettore rispettano quanto richiesto dalla norma UNI EN 1264-4.
Caratteristiche:
- corpo collettore di mandata dotato di valvole di bilanciamento dei circuiti
smontabili (Kvs 3,82);
- corpo collettore di ritorno dotato di valvole predisposte al montaggio di
servomotori termici;
- attacco per raccordi Eurokonus 3/4";
- elemento terminale con rubinetto porta-gomma di carico/spurgo impianto;
- targhette adesive per l’identificazione dei locali;
- staffe di supporto per il montaggio a parete o in cassetta con antivibrante in
gomma;
- termometri a contatto con molla di fissaggio per temperature mandata/ritorno.
Note tecniche:
- materiale: ottone
- attacchi al collettore: da abbinare al raccordo da 1” a guarnizione piatta o al
raccordo per sottostazione
- temperatura massima d’esercizio: 60° C
- pressione di collaudo massima: 6 bar
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- portata massima: 3500 l/h
- Set raccordi Eurokonus 3/4": per il collegamento della tubazione PE-Xa 16x2
mm al collettore. Set composto da un raccordo per la mandata e uno per il
ritorno. Materiale: ottone. Contenuto: boccola di supporto con guarnizione O-ring
su Eurokonus, anello stringitubo, dado di serraggio. Allacciamento: 3/4".
- Set valvole a sfera: per l'intercettazione dei collettori di distribuzione. Materiale:
ottone nichelato. Contenuto: una valvola di mandata e una valvola di ritorno con
manicotti di collegamento per collettore con tenute a EPDM.
- Cassetta da incasso a parete: per l'installazione del collettore. Materiale: acciaio
zincato con zone a vista verniciate. Verniciatura: epossidica color bianco RAL
9010. Altezza: regolabile 670 - 750 mm; profondità: regolabile 115 – 160 mm.
- Servomotore termico: alimentazione 220 V con contatto di fine corsa per
eventuale intervento di fermo pompa.
- Termostato ambiente: da parete di tipo on-off con spia di funzionamento.
- Giunto di dilatazione: per aree di caldane superiori ai 40 mq è necessario
prevedere dei giunti di dilatazione passanti in senso verticale nel pavimento.
La lunghezza laterale dei pavimenti non deve superare gli otto metri, il rapporto
tra i lati non deve superare il rapporto di 1:2.
In corrispondenza delle porte come principio, i giunti di dilatazione si eseguono
sempre.
I giunti devono avere un’altezza di 100 mm e sono realizzati in polipropilene
espanso a cellule chiuse (colore rosso – classe di reazione al fuoco E).
INDICAZIONI PER L’INSTALLAZIONE:
1) Porre particolare attenzione nel trasporto dei materiali al cantiere, in particolare per la
tubazione di distribuzione in polietilene. Fare attenzione anche alla conservazione del
tubo in cantiere, in particolare non metterlo a contatto con materiali grossolani o aventi
spigoli vivi.
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2) Prima di montare il sistema di riscaldamento a pavimento è opportuno ultimare
l’installazione dei serramenti e l’intonacatura delle pareti, l’impianto idraulico ed elettrico
sottotraccia terminati.
È inoltre consigliabile consultare il fornitore dei materiali, il quale deve fornire indicazioni
di posa complementari alle presenti e concordare periodiche visite in cantiere.
3) La soletta portante sulla quale viene montato il sistema deve essere asciutta, pulita e
lisciata a livello, ed essere priva di irregolarità grossolane soprattutto a spigolo vivo.
4) Eventuali tubazioni principali di distribuzione, altri impianti quali impianto idrico-
sanitario, antincendio o elettrico dovranno essere posate perimetralmente alle pareti o
in massetto sottostante o in inserti in un apposito massetto ricoprente.
5) Le strisce di bordo vanno posate con una sovrapposizione almeno 5 cm nei punti di
giunzione con il foglio di polietilene incollato per una totale barriera all’umidità sui bordi,
e per evitare qualsiasi ponte termico tra il massetto e le altre parti della costruzione.
6) In locali umidi od in quelli il cui pavimento confina verso terrapieno deve essere
previsto un isolamento contro l’umidità.
7) Durante la posa delle tubazioni in polietilene il posatore dovrà misurare la tubazione
posata per ogni circuito e annotare le rispettive lunghezze (da collettore a collettore)
sulla pianta di progetto, necessarie per una precisa taratura finale di ogni singolo
circuito, nonché per una più completa stesura degli elaborati costruttivi dell’impianto.
8) La posizione e la quantità dei giunti di dilatazione deve essere concordata con la D.L.
considerando anche le esigenze architettoniche della realizzazione.
Si deve evitare che i circuiti di riscaldamento a pavimento o i loro tubi di collegamento
incrocino i giunti di dilatazione. In corrispondenza dei giunti i tubi devono essere avvolti
da una apposita guaina di protezione lunga 30 cm. Per i pavimenti in ceramica o in
marmo i giunti di dilatazione hanno una grande importanza.
9) Prima del getto della caldana addittivata è necessario effettuare una prova di
pressione a freddo dei circuiti ad una pressione di 1,5 bar (pressione di esercizio).
Il collettore di distribuzione e le tubazioni di raccordo alla caldaia devono essere posati
prima della posa in opera dell’impianto di riscaldamento a pavimento.
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10) Il calcestruzzo addittivato deve stagionare per almeno ventuno giorni, solo dopo tale
periodo di tempo si può dare inizio al riscaldamento.
Dopo questo periodo si accende l’impianto di riscaldamento e si porta la temperatura
dell’acqua a 25°C e la si mantiene per tre giorni, successivamente, giorno per giorno si
incrementa di 5°C la temperatura dell’acqua fino a raggiungere la temperatura di
mandata di progetto.
Dopo il quarto giorno di funzionamento alla temperatura di progetto il massetto deve
essere riportato gradualmente alla temperatura normale (18°C).
Solo dopo questa fase è possibile procedere al rivestimento dei pavimenti, questa fase
infatti, assicura l’asciugatura dell’umidità residua della caldana ed elimina il pericolo di
formazione di vapore, che potrebbe causare il distacco del pavimento di rivestimento
della caldana.
Se è prevista la pavimentazione in parquet, seguire le ulteriori indicazioni fornite dal
costruttore.
È necessario farsi rilasciare dall’impresa edile una dichiarazione di conferma
dell’avvenuta miscelazione degli additivi sulla “Richiesta del certificato di garanzia” o in
allegato alla stessa.
11) Nella posa dei circuiti evitare il più possibile giunzioni delle tubazioni, qualora fosse
necessario non utilizzarne più di una per ogni circuito, utilizzare solo giunti forniti dal
produttore del tubo e seguire le indicazioni per la giunzione; indicare inoltre sui disegni
AS-BUILT che dovranno essere forniti, la posizione del giunto.
12) Taratura dei circuiti: dopo la messa in funzione dell’impianto è necessario tarare i
singoli circuiti di riscaldamento, in funzione del circuito più sfavorito (quello con perdita
di carico maggiore).
La taratura deve avvenire in presenza della D.L. e del tecnico della ditta fornitrice dei
materiali costituenti l’impianto.
13) Per la posa del rivestimento consultare le indicazioni del costruttore e quelle date
dal fornitore dei pavimenti.
14) Al termine dei lavori dovrà essere rilasciato il certificato di garanzia, previo richiesta
al produttore dei componenti del sistema.
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Allegato al certificato di garanzia dovrà essere fornito il disegno costruttivo dell’impianto
(AS-BUILT) con indicati i materiali, le posizioni dei giunti del massetto, le eventuali
giunzioni delle tubazioni, le lunghezze, le superfici, le portate e le perdite di carico dei
singoli circuiti, il sistema di posa (a chiocciola, combinata o a serpentina) e il passo
della tubazione, la posizione degli organi di regolazione. la struttura del pavimento e la
composizione del massetto.
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3.2 IMPIANTO ARIA PRIMARIA
Tutti i locali saranno dotati di impianto rinnovo dell'aria conformemente alla Normativa
vigente.
3.2.1 Impianto aria primaria aule piano terra
All’interno delle aule del piano terra verrà posato un impianto di ricambio dell’aria.
Il ricambio d'aria esterna sarà realizzato tramite una unità di trattamento dell’aria posta
all’esterno sulla terrazza del piano primo. L’unità di trattamento aria (UTA1) sarà dotata
di recuperatore ad altissima efficienza. L'aria esterna di rinnovo scambierà calore con
l’aria di ripresa in espulsione dalla macchina. La temperatura dell’aria in mandata negli
ambienti (temperatura neutra 20°C) sarà regolata mediante una resistenza elettrica
modulante posta sull’ingresso dell’aria esterna in macchina.
Unità di trattamento aria aule piano terra (UTA1)
Unità di recupero calore avente le seguenti caratteristiche costruttive:
Struttura
La struttura è costituita da profili in alluminio con taglio termico, collegati da angolari in
nylon caricato con fibra di vetro. I pannelli di tamponamento, di spessore 50 mm, sono
del tipo sandwich in lamiera pre-verniciata RAL 9002 (esterno) e lamiera zincata
(interno) coibentati con poliuretano con densità 45 kg/m3. L'espandente della schiuma
poliuretanica è a base d'acqua consentendo di raggiungere GWP=0 (Global Warming
Potential). L'involucro è in classe di reazione al fuoco M1 secondo la normativa
francese NF P 92-512:1986. Sono previsti inoltre pannelli rimovibili per l'accesso ai
componenti interni, muniti di serrature di sicurezza, vasca di raccolta condensa e
serranda modulante interna di bypass motorizzata e controllata per il free-cooling.
Ventilatori
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Ventilatori di mandata e ripresa di tipo plug-fan con motore sincrono a magneti
permanenti a controllo elettronico (EC). Le giranti sono orientate in modo da garantire il
flusso d’aria ottimale che attraversa i componenti interni, con la minima rumorosità.
Filtri
Filtrazione dell’aria affidata a filtro con efficienza G4 (secondo EN779) a bassa perdita
di carico sul flusso d’aria estratta e un filtro compatto con efficienza F7 (secondo
EN779) avente un’ampia superficie filtrante in carta di microfibra di vetro, inserito nel
flusso di rinnovo. Le due tipologie di filtri sono posizionate a monte dei componenti da
proteggere, in modo da garantire basse perdite di carico, disponendo di elevata
superficie. Le celle filtranti sono fissate ad apposito telaio di supporto con sistemi di
tenuta ermetica per evitare qualsiasi by-pass dell’aria non trattata. La loro estraibilità è
assicurata da apposita apertura laterale.
Recuperatore
Scambiatore statico controcorrente ad alta efficienza a piastre in alluminio. Il
recuperatore garantisce la non contaminazione dei flussi d'aria in quanto le piastre sono
opportunamente sigillate. Il suo rendimento non è inferiore al 90% (EN308) in funzione
delle condizioni esterne:
• Aria di rinnovo: -10°C/90% - Aria di ripresa 20°C/50% e portate uguali tra mandata e
ripresa.
E' inserita la funzione di sbrinamento automatico facilitato dall'apertura della serranda
interna modulante e dalla possibile modulazione con il flusso di rinnovo.
Regolazione
Costituito da quadro elettrico di potenza e controllore di tipo programmabile con display
grafico integrato. Il tutto montato interno macchina in posizione accessibile. Le funzioni
della regolazione sono:
• Controllo della ventilazione (controllo manuale della velocità dei ventilatori di serie);
• termoregolazione completa di tutti i componenti elettrici/ elettronici (modalità di
regolazione in ripresa di serie);
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REALIZZAZIONE DELLA NUOVA SCUOLA ELEMENTARE DI DOSSO, PREVIA ACQUISIZIONE DEL PROGETTO
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• logiche integrate di risparmio energetico: free-cooling / freeheating modulanti, antigelo,
night cooling, controllo qualità aria, set point dinamico, regime economy della
ventilazione, fasce orarie;
• Interfacciabilità completa con sistemi BMS.
Inoltre la macchina sarà completa dei seguenti componenti:
Serranda flusso di rinnovo
Pannello remoto
Controllo temperatura in mandata
Piedini di supporto per unità base
Servocomando on/off con ritorno a molla flusso di espulsione
Serranda flusso di espulsione
Giunto antivibrante flusso di mandata
Silenziatori in ripresa
Giunto antivibrante flusso di ripresa
Silenziatori in mandata
Batteria elettrica modulante di riscaldamento a 3 stadi 400/3/50
Servocomando on/off con ritorno a molla flusso di rinnovo
Pressostato filtro presa aria esterna e ripresa ambiente
Tetto di protezione per unità base verticale
Caratteristiche prestazionali:
- Portata aria mandata: 3.060 mc/h (250 Pa)
- Portata aria ripresa: 3.060 mc/h (250 Pa)
- Efficienza recuperatore: 90%
- Potenza batteria di pre-riscaldo elettrica: 6,75 kW
- Potenza elettrica assorbita: 5,26 kW - 400V
L’aria trattata verrà poi distribuita negli ambienti tramite canali in lamiera zincata
opportunamente coibentati ed eventualmente protetti esternamente se posti all’esterno.
I canali saranno posati nel controsoffitto, lungo le canalizzazioni sulla derivazione
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principale verranno installate delle serrande di taratura. Il collegamento tra le
canalizzazioni di distribuzione ed i terminali di diffusione sarà assicurato mediante
canali flessibili isolati.
Nelle aule la diffusione dell'aria primaria in ambiente avverrà mediante bocchette di
mandata a parete a doppio filare di alette complete di serranda di taratura e plenum
isolato, mentre la ripresa dell'aria avverrà mediante griglie aventi le medesime
caratteristiche delle bocchette di mandata. Una parte dell'aria di rinnovo immessa sarà
ripresa dai servizi igienici attraverso valvole di ventilazione poste nel controsoffitto.
Questa soluzione permette di garantire il ricambio d'aria richiesto e di mantenere in
depressione i bagni rispetto ai corridoi, evitando la diffusione degli odori. Per permettere
la libera circolazione dell’aria tra i locali si dovrà prevedere la posa di porte sollevate da
terra di 2 cm.
Per le posizioni e le caratteristiche di tutti i componenti dell’impianto di aria primaria aule
piano terra vedere le tavole di progetto.
3.2.2 Impianto aria primaria aule piano primo
All’interno delle aule del piano primo verrà posato un impianto di ricambio dell’aria.
Il ricambio d'aria esterna sarà realizzato tramite una unità di trattamento dell’aria posta
all’esterno sulla terrazza del piano primo. L’unità di trattamento aria (UTA2) sarà dotata
di recuperatore ad altissima efficienza. L'aria esterna di rinnovo scambierà calore con
l’aria di ripresa in espulsione dalla macchina. La temperatura dell’aria in mandata negli
ambienti (temperatura neutra 20°C) sarà regolata mediante una resistenza elettrica
modulante posta sull’ingresso dell’aria esterna in macchina.
Unità di trattamento aria aule piano primo (UTA2)
Unità di recupero calore avente le seguenti caratteristiche costruttive:
Struttura
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La struttura è costituita da profili in alluminio con taglio termico, collegati da angolari in
nylon caricato con fibra di vetro. I pannelli di tamponamento, di spessore 50 mm, sono
del tipo sandwich in lamiera pre-verniciata RAL 9002 (esterno) e lamiera zincata
(interno) coibentati con poliuretano con densità 45 kg/m3. L'espandente della schiuma
poliuretanica è a base d'acqua consentendo di raggiungere GWP=0 (Global Warming
Potential). L'involucro è in classe di reazione al fuoco M1 secondo la normativa
francese NF P 92-512:1986. Sono previsti inoltre pannelli rimovibili per l'accesso ai
componenti interni, muniti di serrature di sicurezza, vasca di raccolta condensa e
serranda modulante interna di bypass motorizzata e controllata per il free-cooling.
Ventilatori
Ventilatori di mandata e ripresa di tipo plug-fan con motore sincrono a magneti
permanenti a controllo elettronico (EC). Le giranti sono orientate in modo da garantire il
flusso d’aria ottimale che attraversa i componenti interni, con la minima rumorosità.
Filtri
Filtrazione dell’aria affidata a filtro con efficienza G4 (secondo EN779) a bassa perdita
di carico sul flusso d’aria estratta e un filtro compatto con efficienza F7 (secondo
EN779) avente un’ampia superficie filtrante in carta di microfibra di vetro, inserito nel
flusso di rinnovo. Le due tipologie di filtri sono posizionate a monte dei componenti da
proteggere, in modo da garantire basse perdite di carico, disponendo di elevata
superficie. Le celle filtranti sono fissate ad apposito telaio di supporto con sistemi di
tenuta ermetica per evitare qualsiasi by-pass dell’aria non trattata. La loro estraibilità è
assicurata da apposita apertura laterale.
Recuperatore
Scambiatore statico controcorrente ad alta efficienza a piastre in alluminio. Il
recuperatore garantisce la non contaminazione dei flussi d'aria in quanto le piastre sono
opportunamente sigillate. Il suo rendimento non è inferiore al 90% (EN308) in funzione
delle condizioni esterne:
• Aria di rinnovo: -10°C/90% - Aria di ripresa 20°C/50% e portate uguali tra mandata e
ripresa.
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E' inserita la funzione di sbrinamento automatico facilitato dall'apertura della serranda
interna modulante e dalla possibile modulazione con il flusso di rinnovo.
Regolazione
Costituito da quadro elettrico di potenza e controllore di tipo programmabile con display
grafico integrato. Il tutto montato interno macchina in posizione accessibile. Le funzioni
della regolazione sono:
• Controllo della ventilazione (controllo manuale della velocità dei ventilatori di serie);
• termoregolazione completa di tutti i componenti elettrici/ elettronici (modalità di
regolazione in ripresa di serie);
• logiche integrate di risparmio energetico: free-cooling / freeheating modulanti, antigelo,
night cooling, controllo qualità aria, set point dinamico, regime economy della
ventilazione, fasce orarie;
• Interfacciabilità completa con sistemi BMS.
Inoltre la macchina sarà completa dei seguenti componenti:
Serranda flusso di rinnovo
Pannello remoto
Controllo temperatura in mandata
Piedini di supporto per unità base
Servocomando on/off con ritorno a molla flusso di espulsione
Serranda flusso di espulsione
Giunto antivibrante flusso di mandata
Silenziatori in ripresa
Giunto antivibrante flusso di ripresa
Silenziatori in mandata
Batteria elettrica modulante di riscaldamento a 3 stadi 400/3/50
Servocomando on/off con ritorno a molla flusso di rinnovo
Pressostato filtro presa aria esterna e ripresa ambiente
Tetto di protezione per unità base verticale
Caratteristiche prestazionali:
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- Portata aria mandata: 2.940 mc/h (250 Pa)
- Portata aria ripresa: 2.940 mc/h (250 Pa)
- Efficienza recuperatore: 90%
- Potenza batteria di pre-riscaldo elettrica: 6,75 kW
- Potenza elettrica assorbita: 5,26 kW - 400V
L’aria trattata verrà poi distribuita negli ambienti tramite canali in lamiera zincata
opportunamente coibentati ed eventualmente protetti esternamente se posti all’esterno.
I canali saranno posati nel controsoffitto, lungo le canalizzazioni sulla derivazione
principale verranno installate delle serrande di taratura. Il collegamento tra le
canalizzazioni di distribuzione ed i terminali di diffusione sarà assicurato mediante
canali flessibili isolati.
Nelle aule la diffusione dell'aria primaria in ambiente avverrà mediante bocchette di
mandata a parete a doppio filare di alette complete di serranda di taratura e plenum
isolato, mentre la ripresa dell'aria avverrà mediante griglie aventi le medesime
caratteristiche delle bocchette di mandata. Una parte dell'aria di rinnovo immessa sarà
ripresa dai servizi igienici attraverso valvole di ventilazione poste nel controsoffitto.
Questa soluzione permette di garantire il ricambio d'aria richiesto e di mantenere in
depressione i bagni rispetto ai corridoi, evitando la diffusione degli odori. Per permettere
la libera circolazione dell’aria tra i locali si dovrà prevedere la posa di porte sollevate da
terra di 2 cm.
Per le posizioni e le caratteristiche di tutti i componenti dell’impianto di aria primaria aule
piano primo vedere le tavole di progetto.
3.2.3 Impianto aria primaria palestra
All’interno della palestra e degli spogliatoi verrà posato un impianto di ricambio dell’aria.
Il ricambio d'aria esterna sarà realizzato tramite una unità di trattamento dell’aria posta
all’esterno sulla terrazza del piano primo. L’unità di trattamento aria (UTA3) sarà dotata
COMUNE DI SANT'AGOSTINO (FE)
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REALIZZAZIONE DELLA NUOVA SCUOLA ELEMENTARE DI DOSSO, PREVIA ACQUISIZIONE DEL PROGETTO
DEFINITIVO IN SEDE DI GARA
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di recuperatore ad altissima efficienza. L'aria esterna di rinnovo scambierà calore con
l’aria di ripresa in espulsione dalla macchina. La temperatura dell’aria in mandata negli
ambienti (temperatura neutra 20°C) sarà regolata mediante una resistenza elettrica
modulante posta sull’ingresso dell’aria esterna in macchina.
Unità di trattamento aria palestra (UTA3)
Unità di recupero calore avente le seguenti caratteristiche costruttive:
Struttura
La struttura è costituita da profili in alluminio con taglio termico, collegati da angolari in
nylon caricato con fibra di vetro. I pannelli di tamponamento, di spessore 50 mm, sono
del tipo sandwich in lamiera pre-verniciata RAL 9002 (esterno) e lamiera zincata
(interno) coibentati con poliuretano con densità 45 kg/m3. L'espandente della schiuma
poliuretanica è a base d'acqua consentendo di raggiungere GWP=0 (Global Warming
Potential). L'involucro è in classe di reazione al fuoco M1 secondo la normativa
francese NF P 92-512:1986. Sono previsti inoltre pannelli rimovibili per l'accesso ai
componenti interni, muniti di serrature di sicurezza, vasca di raccolta condensa e
serranda modulante interna di bypass motorizzata e controllata per il free-cooling.
Ventilatori
Ventilatori di mandata e ripresa di tipo plug-fan con motore sincrono a magneti
permanenti a controllo elettronico (EC). Le giranti sono orientate in modo da garantire il
flusso d’aria ottimale che attraversa i componenti interni, con la minima rumorosità.
Filtri
Filtrazione dell’aria affidata a filtro con efficienza G4 (secondo EN779) a bassa perdita
di carico sul flusso d’aria estratta e un filtro compatto con efficienza F7 (secondo
EN779) avente un’ampia superficie filtrante in carta di microfibra di vetro, inserito nel
flusso di rinnovo. Le due tipologie di filtri sono posizionate a monte dei componenti da
proteggere, in modo da garantire basse perdite di carico, disponendo di elevata
superficie. Le celle filtranti sono fissate ad apposito telaio di supporto con sistemi di
tenuta ermetica per evitare qualsiasi by-pass dell’aria non trattata. La loro estraibilità è
assicurata da apposita apertura laterale.
COMUNE DI SANT'AGOSTINO (FE)
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REALIZZAZIONE DELLA NUOVA SCUOLA ELEMENTARE DI DOSSO, PREVIA ACQUISIZIONE DEL PROGETTO
DEFINITIVO IN SEDE DI GARA
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Recuperatore
Scambiatore statico controcorrente ad alta efficienza a piastre in alluminio. Il
recuperatore garantisce la non contaminazione dei flussi d'aria in quanto le piastre sono
opportunamente sigillate. Il suo rendimento non è inferiore al 90% (EN308) in funzione
delle condizioni esterne:
• Aria di rinnovo: -10°C/90% - Aria di ripresa 20°C/50% e portate uguali tra mandata e
ripresa.
E' inserita la funzione di sbrinamento automatico facilitato dall'apertura della serranda
interna modulante e dalla possibile modulazione con il flusso di rinnovo.
Regolazione
Costituito da quadro elettrico di potenza e controllore di tipo programmabile con display
grafico integrato. Il tutto montato interno macchina in posizione accessibile. Le funzioni
della regolazione sono:
• Controllo della ventilazione (controllo manuale della velocità dei ventilatori di serie);
• termoregolazione completa di tutti i componenti elettrici/ elettronici (modalità di
regolazione in ripresa di serie);
• logiche integrate di risparmio energetico: free-cooling / freeheating modulanti, antigelo,
night cooling, controllo qualità aria, set point dinamico, regime economy della
ventilazione, fasce orarie;
• Interfacciabilità completa con sistemi BMS.
Inoltre la macchina sarà completa dei seguenti componenti:
Serranda flusso di rinnovo
Pannello remoto
Controllo temperatura in mandata
Piedini di supporto per unità base
Servocomando on/off con ritorno a molla flusso di espulsione
Serranda flusso di espulsione
Giunto antivibrante flusso di mandata
Silenziatori in ripresa
Giunto antivibrante flusso di ripresa
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REALIZZAZIONE DELLA NUOVA SCUOLA ELEMENTARE DI DOSSO, PREVIA ACQUISIZIONE DEL PROGETTO
DEFINITIVO IN SEDE DI GARA
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Silenziatori in mandata
Batteria elettrica modulante di riscaldamento a 3 stadi 400/3/50
Servocomando on/off con ritorno a molla flusso di rinnovo
Pressostato filtro presa aria esterna e ripresa ambiente
Tetto di protezione per unità base verticale
Caratteristiche prestazionali:
- Portata aria mandata: 3.530 mc/h (225 Pa)
- Portata aria ripresa: 3.530 mc/h (225 Pa)
- Efficienza recuperatore: 90%
- Potenza batteria di pre-riscaldo elettrica: 13,5 kW
- Potenza elettrica assorbita: 5,26 kW - 400V
L’aria trattata verrà poi distribuita negli ambienti tramite canali in lamiera zincata
opportunamente coibentati ed eventualmente protetti esternamente se posti all’esterno.
I canali saranno posati nel controsoffitto della zona spogliatoi e a vista all’interno della
palestra, lungo le canalizzazioni sulla derivazione principale verranno installate delle
serrande di taratura. Il collegamento tra le canalizzazioni di distribuzione ed i terminali di
diffusione sarà assicurato mediante canali flessibili isolati.
Negli spogliatoi la diffusione dell'aria primaria in ambiente avverrà mediante diffusori
circolari a coni regolabili completi di serranda di taratura, mentre la ripresa dell'aria
avverrà mediante valvole di ventilazione poste nel controsoffitto delle zone docce e
servizi igienici.
Questa soluzione permette di garantire il ricambio d'aria richiesto e di mantenere in
depressione i bagni rispetto ai corridoi, evitando la diffusione degli odori. Per permettere
la libera circolazione dell’aria tra i locali si dovrà prevedere la posa di porte sollevate da
terra di 2 cm.
Nella palestra la diffusione dell’aria primaria in ambiente avverrà mediante diffusori
circolari a geometria variabile, mentre la ripresa dell’aria avverrà mediante una grigia di
ripresa posta a parete.
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Per le posizioni e le caratteristiche di tutti i componenti dell’impianto di aria primaria
palestra vedere le tavole di progetto.
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3.3 IMPIANTO IDRICO-SANITARIO
L'acqua potabile proveniente dall'acquedotto viene utilizzata per:
• distribuzione acqua fredda uso sanitario;
• produzione di acqua calda sanitaria;
• alimentazione dei circuiti tecnologici.
Le tubazioni interrate esterne saranno in polietilene ad alta densità PN16, mentre le
tubazioni di distribuzione all’interno dell’edificio saranno in acciaio zincato
opportunamente coibentato.
L’impianto di riscaldamento a circuito chiuso è indipendente mediante interposizione di
disconnettore.
All’ingresso della tubazione nel locale tecnico posto sul terrazzo al piano primo, a monte
di tutti gli stacchi, verrà posto un filtro dissabbiatore.
La produzione di acqua calda sanitaria sarà assicurata mediante tre bollitori a pompa di
calore ad accumulo. Più precisamente sono previsti due bollitori a pompa di calore
rispettivamente di capacità di 80 litri e 110 litri a servizio dei vari corpi bagni della zona
aule. I bollitori di cui sopra sono posizionati nel sottotetto al di sopra del controsoffitto al
piano primo. E’ previsto un terzo bollitore a pompa di calore della capacità di 300 litri
posto nel locale tecnico sul terrazzo del piano primo, tale bollitore è a servizio degli
spogliatoi della palestra.
Tutti i bollitori asserviranno dei collettori di distribuzione sia per l’acqua fredda che per
l’acqua calda sanitaria. Verrà previsto un ciclo settimanale anti-legionella mediante
l’innalzamento della temperatura dei bollitori sanitari a pompa di calore. A tale scopo i
serbatoi di accumulo acqua calda sanitaria saranno completi di resistenza elettrica per
eseguire l’innalzamento della temperatura.
L’alimentazione per ciascun apparecchio sanitario avverrà mediante collettori di
distribuzione, posti in apposite cassette ad incasso nelle pareti. Le tubazioni a valle dei
suddetti collettori saranno realizzate in multistrato opportunamente coibentate.
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REALIZZAZIONE DELLA NUOVA SCUOLA ELEMENTARE DI DOSSO, PREVIA ACQUISIZIONE DEL PROGETTO
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Tutti i sanitari saranno in vetrous china dotati di rubinetteria di primaria ditta, di proprio
scarico e tubazione di adduzione dell'acqua sanitaria. Sono previsti bagni per disabili
allestiti con sanitari specifici conformi alle Norme vigenti.
Per le posizioni e le caratteristiche di tutti i componenti dell’impianto idrico sanitario
vedere le tavole di progetto.
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BANDO DI GARA MEDIANTE PROCEDURA APERTA PER LA PROGETTAZIONE ESECUTIVA E LA
REALIZZAZIONE DELLA NUOVA SCUOLA ELEMENTARE DI DOSSO, PREVIA ACQUISIZIONE DEL PROGETTO
DEFINITIVO IN SEDE DI GARA
RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA IMPIANTI MECCANICI
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3.4 IMPIANTO ANTINCENDIO
È prevista la realizzazione di una nuova rete antincendio interna per l'alimentazione di
naspi UNI 25. I naspi saranno distribuiti in modo da consentire l'intervento in tutte le
aree dell'attività, in posizione visibile e facilmente accessibile. A completamento della
rete antincendio, sarà installato un attacco autopompa VVF posto nelle vicinanze
dell’ingresso.
In base alle Normative vigenti, a supporto della rete naspi saranno installati degli
estintori portatili del tipo pressurizzato a polvere, omologati e disposti nei punti ritenuti
più idonei.
Verrà posata una nuova tubazione esterna interrata in polietilene ad alta densità di
opportuno diametro per poter garantire le prestazioni minime di Norma. All’interno
dell’edificio, nel controsoffitto, verranno posate delle tubazioni in acciaio zincato in modo
da creare un anello chiuso dal quale deriveranno le tubazioni di alimentazione dei
naspi.
Per le posizioni e le caratteristiche di tutti i componenti dell’impianto antincendio vedere
le tavole di progetto.
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REALIZZAZIONE DELLA NUOVA SCUOLA ELEMENTARE DI DOSSO, PREVIA ACQUISIZIONE DEL PROGETTO
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3.5 IMPIANTO DI SCARICO ACQUE NERE
La rete di scarico delle acque nere raccoglie gli scarichi nei vari punti del fabbricato e li
convoglia alla rete fognaria esterna. La rete di scarico all'interno dei singoli bagni sarà
realizzata con tubi di polietilene ad alta densità con giunti a saldare, completa di pezzi
speciali per il collegamento dello scarico degli apparecchi sanitari; le tubazioni verranno
posate nel massetto impianti. Le colonne di scarico saranno in polietilene ad alta
densità con giunti ad innesto. Dopo il collegamento con gli apparecchi sanitari, ogni
colonna viene prolungata con lo stesso diametro fino in copertura, dove viene munita di
torrino esalatore, per fornire la ventilazione naturale allo scarico. Ogni scarico confluirà,
alla base, nella rete di raccolta acque nere che confluirà all’esterno dell’edificio
passando nel vespaio. All’esterno successivamente ad ogni innesto verrà posto un
pozzetto con chiusino contenente un’ispezione con tappo a vite installata lungo la
tubazione. Le tubazioni correnti nel vespaio e le tubazioni esterne verranno realizzate in
PVC pesante.
La tubazione esterna confluirà in una fossa biologica tipo “imhoff” e successivamente
collegata alla rete fognaria esistente lungo Corso Roma previo l’installazione di un
gruppo ispezione sifone braga.
Le pendenze previste per le tubazioni sub-orizzontali di scarico sono le seguenti:
• diramazione scarico apparecchi sanitari 1,5 - 2%
• collettori scarico 1%
Per le posizioni e le caratteristiche di tutti i componenti dell’impianto di scarico acque
nere vedere le tavole di progetto.