cap4 proget concet_cb221204
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1
Cap 4: La progettazione concettuale
2
Contenuti
• Strategie di progettazione di schemi• L’integrazione di schemi• L’astrazione di schemi • La integrazione-astrazione
Documentazione di schemi: il repository di schemi concettuali
• Esempi
3
La progettazione di schemi tratta e rielaborata
da P. Atzeni che ringrazio
4
Qualità di uno schema concettuale
• Correttezza, le categorie del modello ER devono essere usate coerentemente con la loro semantica (le loro definizioni).
• Completezza, tutte le specifiche devono essere rappresentate nello schema
• Pertinenenza, non vi devono essere nello schema concetti non descritti nelle specifiche
• Leggibilità, lo schema deve rappresentare i requisiti in modo comprensibile
• Minimalità, non vi devono essere concetti che rappresentano gli stessi requisiti
5
Strategie di progetto
• Top-down – si parte da un concetto o un insieme ristretto di concetti e successivamente li si raffina ciscuno in un insieme di concetti via via piu’ dettagliati, fino a comprendere tutte le specifiche.
• Bottom-up – si inizia a rappresentare frammenti di specifiche mediante piccoli schemi, che successivamente vengono collegati con i concetti rimaneneti, fino a comprendere tutte le specifiche.
6
• Strategia top down
7
Strategia top-down
SpecificheSchema inizialeSchema intermedioSchema intermedioSchema finale
8
Strategia top down: primitive di raffinamento
• Nella strategia top-down si possono disciplinare i raffinamenti, utilizzando sempre un numero limitato di promitive di raffinamento.
• Vedi trasparenze successive
9
Primitive di raffinamento top-down
EsameEsameStudente CorsoPersona
Persona
Uomo Donna
Impiegato
Cognome Età
Stipendio
Impiegato
10
• Strategia bottom up
11
Strategia bottom-up
SpecificheSpecifiche 2Specifiche 1
Specifiche 1,1
Specifiche 1,2
Specifiche 2,1
Specifiche 2,2
Schema 1,1
Schema 1,2
Schema 2,1
Schema 2,2
Schema finale
12
Primitive di raffinamento Bottom-up
Studente Corso
Persona
Uomo Donna
ImpiegatoSpecifica su
impiegatoEsameStudente Corso
Persona
Uomo Donna
13
Altre strategie
• Inside-out – si parte da un concetto, particolarmente rilevante nelle specifiche, e si espande successivamente lo schema a macchia d’olio, modellando i concetti vicini a quelli gia’ modellati.
• Mista – Si inizia da uno schema scheletro successivamente, se si modellano piccoli schemi parziali, essi vengono sempre subito integrati nello schema scheletro
14
Strategia inside-out: un esempio
15
Telefono
Dipartimento
Direzione
Afferenza
Data
(1,1)(0,1)
(1,N)(0,1)
(0,1)
(1,N)
Progetto
Partecipazione
NomeBudget
(0,N)
(1,N)
(1,1)
CittàIndirizzo
Composizione
Sede
Nome
Via
CAP
(1,N)
Impiegato
Cognome
Codice
16
In pratica: strategia mista
• si procede di solito con una strategia ibrida (mista):– si individuano i concetti principali e si
realizza uno schema scheletro– sulla base di questo si decompone– poi si raffina, si espande, si integra
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Definizione dello schema scheletro
• Si individuano i concetti più importanti, ad esempio perché più citati o perché indicati esplicitamente come cruciali e li si organizza in un semplice schema concettuale
18
Un esempio di progettazione concettuale
•Società di formazione
19
Frasi di carattere generaleSi vuole realizzare una base di dati peruna società che eroga corsi, di cuivogliamo rappresentare i dati deipartecipanti ai corsi e dei docenti.
20
Partecipante
Corso
Docente
Partecipazione Docenza
Schema scheletro
21
Frasi relative ai partecipantiPer i partecipanti (circa 5000), identificati daun codice, rappresentiamo il codice fiscale,il cognome, l'età, il sesso, la città di nascita,i nomi dei loro attuali datori di lavoro e diquelli precedenti (insieme alle date di inizioe fine rapporto), le edizioni dei corsi chestanno attualmente frequentando e quelliche hanno frequentato nel passato, con larelativa votazione finale in decimi.
22
Frasi relative ai datori di lavoroRelativamente ai datori di lavoro presenti epassati dei partecipanti, rappresentiamo ilnome, l'indirizzo e il numero di telefono.
Frasi relative a tipi specifici di partecipantiPer i partecipanti che sono liberiprofessionisti, rappresentiamo l'area diinteresse e, se lo possiedono, il titoloprofessionale. Per i partecipanti che sonodipendenti, rappresentiamo invece il lorolivello e la posizione ricoperta.
23
PosizioneLivello Titolo prof. Area
Partecipante
CF
Codice
…..
Impiegopassato
(0,N)
(0,N)
Dipendente Professionista
Datore Nome
…..Impiegocorrente
(0,N)
(1,1)
24
Frasi relative ai corsiPer i corsi (circa 200), rappresentiamo il titoloe il codice, le varie edizioni con date di inizio efine e, per ogni edizione, rappresentiamo ilnumero di partecipanti e il giorno dellasettimana, le aule e le ore dove sono tenute lelezioni.
25
(1,N)
(1,1)
ComposizioneTipologia
(1,1)
(0,N)
Corso
N.Part.Data fine
Data inizio
Edizionecorso
Orario Aula Giorno
Lezione
Titolo Codice
26
Frasi relative ai docentiPer i docenti (circa 300), rappresentiamo ilcognome, l'età, la città di nascita, tutti inumeri di telefono, il titolo del corso cheinsegnano, di quelli che hanno insegnatonel passato e di quelli che possonoinsegnare. I docenti possono esseredipendenti interni della società diformazione o collaboratori esterni.
27
Docente
Collaboratore Interno
CF
Cognome
Età
Telefono
Città nascita
(1,N)
28
Partecipante
Corso
Docente
Partecipazione Docenza
Integrazione
29
PartecipazionePartecipante Corso
partecipazionepassata
(0,N) (0,N)
partecipazionecorrente
(0,1) (0,N)
PartecipanteEdizione
corso
30
DocenzaCorso Docente
Abilitazione(1,N)
(1,N)
Tipologia
Corso
CodiceTitolo
Datainizio
(0,N)
(1,1)
DocenzaEdizione
corsoDocente
Docenzapassata
(0,N)(0,1)
Docenzacorrente
(0,1) (0,1)
31
Una metodologia mista – caso 1
• Analisi dei requisiti– Analizzare i requisiti ed eliminare le ambiguità– Costruire un glossario dei termini – Raggruppare i requisiti in insiemi omogenei
• Passo base– Definire uno schema scheletro con i concetti più rilevanti
• Passo iterativo (da ripetere finché non si è soddisfatti)
– Raffinare i concetti presenti sulla base delle loro specifiche
– Aggiungere concetti per descrivere specifiche non descritte
• Analisi di qualità (ripetuta e distribuita)
– Verificare le qualità dello schema e modificarlo
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Una metodologia mista con integrazione
• Analisi dei requisiti• Passo base• Decomposizione
– decomporre i requisiti con riferimento ai concetti nello schema scheletro
• Passo iterativo, per ogni sottoschema • Integrazione
– integrare i vari sottoschemi in uno schema complessivo, facendo riferimento allo schema scheletro
• Analisi di qualità
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Vantaggi e svantaggi
Metodologia
Vantaggi Svantaggi
Top down Innaturale, richiede una elevata capacita’ di dominare specifiche complesse.
Non ci sono mai ristrutturazioni da effettuare, e in ogni momento il prog. rappresenta sempre l’intero insieme dei requisiti
Bottom up Naturale, permette di dividere il lavoro di progettazione tra diversi gruppi
Richiede ristrutturazioni, perche’ la progettazione separata di parti di schemi porta a possibili ridindanze e inconsistenze
Inside outside Naturale, perche’ parte dai concetti piu’ importanti e poi procede verso quelli di dettaglio.
Piu’ moderatamente della bottom up puo’ portare a ristrutturazioni.
Mista Coniuga tutti i vantaggi delle precedenti, mantenendo sempre una rappresentazione completa delle specifiche.
Piu’ moderatamente della top down richiede una visione complessiva delle specifiche.
34
L’integrazione di schemi
35
Motivi della integrazione
• Spesso la progettazione, come abbiamo visto nel caso della strategia bottom up, e’ fatta da gruppi diversi.
• Accade anche che nel corso del tempo le basi di dati di una organzizazione siano progettate in momenti diversi.
• Accade infine che organizzazioni diverse che intendano realizzare sistemi cooperativi debbano confrontare e integrare, almeno parzialmente, basi di dati diverse.
36
Fasi rilevanti della integrazione di schemi
Requisiti 1Requisiti 1Requisiti 2Requisiti 2
A B
C D
B
D
E
F
E
F
A B
C D
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Due forme di integrazione
• Integrazione di schemi concettuali• Integrazione di basi di dati
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Integrazione di schemi concettuali
• L’integrazione di schemi concettuali è l’attività di fusione dei concetti rappresentati in più schemi in un’unico schema globale che rappresenta il contenuto informativo degli schemi di partenza
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Integrazione di schemi concettuali
Schema 1 Schema 2 Schema n
Schema 1Schema 2
Schema n
Schema integrato
40
Integrazione di basi di dati
• L’integrazione di basi di dati è l’attività di fusione dei dati rappresentati in più sorgenti in un’unica base di dati globale che rappresenta il contenuto informativo dell’insieme delle basi di dati
41
Integrazione di basi di dati
42
Consideriamo un caso di integrazione congiunta
nel progetto “Servizi alle imprese”della PA italiana
43
Scopo del progetto: sostituire le notifiche di creazione e variazione che le
imprese devono fare a Inps, Inail, Camere di commercio ……
Inps Inail CamereC
Variazione di indirizzo
Variazione di indirizzo Variazione
di indirizzo
44
….attraverso un sistema condiviso ..
InpsCamere C.Inail
sistema condiviso
45
… con una unica comunicazione
amm.ne 1 amm.ne 2 amm.ne 3
Variazione di indirizzoVariazione
di indirizzo
Variazione di indirizzo
46
… con una unica comunicazione
amm.ne 1 amm.ne 2 amm.ne 3
Variazione di indirizzo
47
Gli aggiornamenti agli altri sistemi vengono fatti attraverso modalita’ asincrone e utilizzando uno
schema comune (archivio indici)
Varia-zioneArchivio
indici
amm.ne 1 amm.ne 2
Rete di trasporto
Servizio applicativo
Servizio applicativo
Archivio interno
Archivio interno
48
Schemi concettuali di partenza (semplificati)
Impresa
Impresa
Agente economico
Dati previdenziali
Anagrafica
Struttura
Dati assicurativi
Impresa
Agente economico
Schema Inps
Schema Inail
Schema Camere diCommercio
Indica una relazione
49
Scopi del progetto e decisioni “politiche” degli enti
•I tre enti hanno accettato di mettere in comune e condividere gli aggiornamenti su creazione e variazione di impresa
•Hanno pero’ voluto mantenere assoluta autonomia su tutti gli altri aspetti:– Schemi fisici– Modalita’ accesso – Gestione transazioni– Autorizzazioni e sicurezza– Recovery
•Il nuovo sistema ha dunque– Alta autonomia– Eterogeneita’ di rappresentazione dei dati e dei linguaggi– Distribuzione dei dati su tre basi di dati
50
Schema concettuale dell’archivio indici(schema concettuale condiviso)
Archivio indici
Impresa
Codice Inps
Codice Inail
Partita IVA
51
Un esempio di integrazione di datiId
NomeTipo di attivita’ IndirizzoCitta’
RI Registro imprese delle camere di commercioINPS INAIL
52
Problemi nella integrazione di schemi concettuali
• Lo scopo principale dell’integrazione è l’identificazione di tutte le porzioni dei diversi schemi concettuali che si riferiscono a uno stesso aspetto della realtà di interesse, per unificare la loro rappresentazione
• L’approccio è orientato alla identificazione, analisi e risoluzione di conflitti — terminologici, strutturali, di codifica
53
Esempio di conflitto
Persona Citta’ di nascita
Persona
Citta’
Nato
Schema 1 Schema 2
54
Conflitti: due tipi!
• L’integrazione di schemi richiede la risoluzione dei conflitti relativi a:
• rappresentazione concettuale e • rappresentazione dei dati
– Esempio di conflitto concettuale: un attributo “sesso” può essere rappresentato:
• con un carattere — M/F• con una cifra — 0/1• implicitamente nel codice fiscale • non essere rappresentato
– Esempio di conflitto sul formato dei dati: il nome e cognome di una persona
• “Mario”, “Rossi” • “Mario Rossi”• “Rossi, Mario”• “Rossi, M.”
55
Integrazione di schemi - esempi di conflitti tra due schemi
prezzo (di produzione)Prodotto
prezzo (di vendita)Prodotto
Persona
DonnaUomo
sessoPersona
editoreLibroLibro
Editore
Impiegato
Dipartimento
Progetto
Impiegato
Progetto
Dipartimento
Divisione
Omonimia Sinonimia
Differenti concetti
56
Negozio nomecittà
codiceArticolo
nomeprezzocosto
marcacategoria
Vendita
scontrinodatanumero pezziincassonegozio
Schema vendite
Schema clienti Schema organizzazione
Esempio
codiceCliente
Occupazione
sessoanno nascita
città residenza
nome
Vendita
57
Negozio nomecittà
codiceArticolo
nomeprezzocosto
marcacategoria
Vendita
scontrinodatanumero pezziincasso(0,1)
negozio
Schema vendite
Schema clienti Schema organizzazione
Nel nostro esempio
codiceCliente
Occupazione
sessoanno nascita
città residenza
nome
Vendita
58
Negozio nomecittà
codiceArticolo nome
prezzocosto
marcacategoria
Vendita
scontrinodatanumero pezziincasso(0,1)
Schema vendite
Schema clienti Schema organizzazione
Soluzione
Negozio nome
codiceCliente
Occupazione
sessoanno nascita
città residenza
nome
Vendita
59
Schema integrato finale
Vendita
scontrinodatanumero pezziincasso
codice
Articolonomeprezzocosto
marcacategoria
codice
Cliente
Occupazione
sessoanno nascita
città residenza
nome
percentualetempo
Negozionomecittà
60
Una metodologia di integrazione
• Passo 1 - Trova i conflitti tra i concetti degli schemi– Omonimie – Sinonimie– Conflitti di tipo
• Risolvi i conflitti • Passo 2 - Fondi gli schemi ed evidenzia le
parti comune degli schemi• Passo 3. Cerca le proprieta’ interschema,
definite cioe’ su concetti nelle parti “non in comune”
61
Esempio di proprieta’ interschema
Persona
Uomo
Schema 1
Schema 2
62
Esercizio
63
Tre schemi di una organizzazione di produzione e vendite
Organizzazione
Produzione Vendite
Sono gia’ state realizzate tre basi di dati, relative alla intera organizzazione, al settore produzione e al settore vendite. I tre schemi e le rispettive specifiche sono mostrati nelle prossime trasparenze.
Attenzione: Esempio in parte in lingua ingleseAttenzione: per sintesi, quasi mai rappresenteremo gli attributi
64
1. Struttura produzione
• La struttura produzione e’ organizzata in dipartimenti. Ciascun dipartimento ha un codice e un nome; a ciascun dipartimento e’ associato un insieme di Articoli, a ogni articolo un codice e nome, e una garanzia, con codice, periodo, e Tipologia. A ciascun dipartimento e’ associato un insieme di impiegati, con codice, nome, cognome, e sesso. Tra gli impiegati, si vuole rappresentare per gli operai il tipo di contratto e per gli ingegneri il tipo di laurea. Di ogni impiegato si vuole rappresentare la citta’ di nascita. Di ogni impiegato si vuole rappresentare il capo.
65
1. Produzione
ITEM
DEPARTMENT EMPLOYEE
WORKER ENGINEER
WARRANTY
Prod.
Head
Citta’
66
2. Struttura vendite
• La struttura vendite e’ costituita da venditori, tutti dell’unico dipartimento Vendite; dei venditori si vuole rappresentare un codice, nome, cognome e sesso.
• Dei venditori si vuole sapere anche gli ordini di cui hanno causato la emissione, con codice e data. Ad ogni ordine e’ associata un’acquirente, caratterizzato da codice e nome, e un insieme di articoli, di ciascuno dei quali si vuole sapere il codice, il nome, la categoria, e il magazzino in cui e’ collocato, con codice e nome
67
2. Vendite
ITEM ORDER
VENDOR
PURCHASER
WAREHOUSE
Sit.
In Of
Acq
68
3. Struttura organizzativa dipartimenti
• L’organizzazione, localizzata in un unico edificio e’ divisa in dipartimenti; di ogni dipartimento si vuole sapere i luoghi dove sono localizzate le sedi, intesi nel senso di piani dell’edificio. Si vuole anche sapere l’impiegato che lo dirige e la citta’ dove e’ nato. Ai dipartimenti sono associati codici e nomi, ai luoghi codici, numero del piano e numero stanze, agli impiegati codici, nome, cognome e sesso, alle citta’ codici e regioni.
69
3. Struttura organizzativa dipartimenti
PLACE
DEPARTMENT EMPLOYEEManaged by
In Head
CITY
Born
70
I tre schemi di partenza
ITEM ORD
VEN
PUR
WARE
Sit.
In Of
Acq
PLACE
DEP EMPLOYEEMan
In Head
CITY
Born
3. Strutturaorganizzativa
2. Vendite
ITEM
DEP EMP
WORKER ENG
WARR
Prod.
Head
1. Produzione
Works City
71
• Passo 1: Individuazione e risoluzione dei conflitti
72
Conflitti
Tipo conflitto Concetto schema produzione
Concetto schema vendite
Concetto schema organizazione
Soluzione
Iponimia (sottoinsieme)
City - Place e City Place Floor
Conflitto di tipo
City e’ attributo
City e’ entita’
City entita’
73
I tre schemi dopo la risoluzione dei conflitti
ITEM
DEP EMP
WORKER ENG
WARR
Prod.
Head
ITEM ORD
VEN
PUR
WARE
Sit.
In Of
Acq
FLOOR
DEP EMPLOYEEMan
In Head
CITY
Born
3. Strutturaorganizzativa
2. Vendite
1. Produzione
Works CITYBorn
74
• Passo 2: Fondi gli schemi e evidenzia la parte comune degli schemi
75
Schema integrato (allo stesso livello di astrazione)
WARR
ITEM ORD
FLOOR
DEP EMP CITY
VEN
WORK ENG
Head
Works.
PUR
In
WARE
In.
Man
In Of
Acq
Head
Born
Type
76
• Passo 3: Trova le proprieta’ interschema
77
Proprieta’ interschema
Tipo proprieta’
Concetto schema produzione
Concetto schema vendite
Concetto schema organiz.
Soluzione
Sottoinsieme
Impiegato
Venditore Impiegato Venditore Impiegato
78
Aggiunta delle proprieta’ interschema (in rosso)
WARR
ITEM ORD
FLOOR
DEP EMP CITY
VEN
WORK ENG
Head
Works.
PUR
In
WARE
In.
Man
In Of
Acq
Head
Born
Type
79
Schema integrato finale
WARR
ITEM ORDER
FLOOR
DEP EMPLOYEE CITY
VEN
WORKER ENG
Head
Works.
PURCH
In
WARE
In.
Man
In Of
Acq
Head
Born
Type
80
L’ astrazione di schemi
81
Scopo della attivita’ di astrazione
• Passare da una rappresentazione dettagliata di uno schema ad una rappresentazione piu’ sintetica, raggruppando insiemi di concetti in singoli concetti
82
Diversi livelli di astrazione di uno schema
83
Astrazione: un esempio
84
Astrazione: primo passo
ITEM
DEP EMP
ORD
VEN
PURIn Of
Acq
CITYBorn
WARR
ITEM
PIANO
DEP EMP CITY
WORKER ENG
GManest
Works
In
WARE
Sit.
Man
VEN
ORD PURIn Di
Get
Head
Born
Tipo
ManWorks
85
Astrazione: secondo passo
ITEM ORD
DEP EMP CITY
SELL
Man
PURIn Of
Sends
Born
D-E
In
EMP-DATA
ORD-DATAITEM
DEP
ManOf
Works
86
Criteri di scelta delle parti di schema da astrarre
• Coesione dei concetti nello stesso insieme da astrarre - quanto sono vicini semanticamente
• Disaccoppiamento dei concetti in diversi insiemi - quanto sono diversi
• Criterio euristico: contare il numero di legami all’interno dei gruppi
87
Calcolo della coesione e del disaccoppiamento
ITEM
DEP EMP
ORD
VEN
PURIn Of
Acq
CITYBorn
WARR
ITEM
PIANO
DEP EMP CITY
WORKER ENG
GManest
Works
In
WARE
Sit.
Man
VEN
ORD PURIn Di
Get
Head
Born
Tipo
ManWorks
Legami interni: 4Legami esterni: 2
Legami interni: 4Legami esterni: 2
Legami interni: 2Legami esterni: 3
88
Esempi di scarsa coesione/disaccoppiamento
WARR
ITEM
PIANO
DEP EMP CITY
WORKER ENG
GManest
Works
In
WARE
Sit.
Man
VEN
ORD PURIn Di
Get
Head
Born
Tipo
Legami interni: 0Legami esterni: 2
Legami interni: 4Legami esterni: 4
89
Criteri di bilanciamento nelle trasformazioni:asimmetria delle trasformazioni
90
Diversi livelli di astrazio nelle trasformazioni:differente “velocita’” di astrazione
91
Me se io ho tanti schemi concettuali, come faccio a dagli una struttura? Non li posso certo integrare in
un unico schema….
?
92
Prima soluzione: schemi base raggruppati per materia
Previdenza
Giustizia
Ambiente
Salute
93
Seconda soluzione: utilizzare la integrazione astrazione
Previdenza Giustizia Ambiente Salute
94
Costruendo un repositoy strutturato di schemi
Previdenza Giustizia Ambiente Salute
95
La costruzione del repository di schemi
• Quando si hanno tanti schemi da organizzare secondo le operazioni della integrazione e della astrazione, e’ opportuno applicarle insieme, arrivando a costruire un repository du schemi.
• Vediamo dapprima quali nuove trasformazioni occorre utilizzare nella operazione elementare di integrazione/astrazione.
96
Integrazione e astrazione insieme: primo esempio
97
Integrazione e astrazione insieme viste come operazioni distinte
98
Integrazione e astrazione : secondo esempio
99
Integrazione e astrazione : sottocaso 1
100
Integrazione e astrazione : sottocaso 2
101
Integrazione e astrazione : sottocaso 3
102
Integrazione e astrazione : sottocaso 4
103
Integrazione e astrazione : caso completo
104
La griglia o repository di schemi
• Ci accorgiamo insomma che, a partire dagli n schemi da strutturare secondo le operazioni di integrazione astrazione, abbiamo bisogno di organizzarli in una matrice o griglia di schemi, in cui via via popoliamo le varie “caselle” secondo le due operazioni.
• Nel fare questo abbiamo diverse scelte a nostra disposizione. Vediamo diversi casi, a crescente livello di complessita’.
105
La griglia di schemi – caso 1
Dominio 1 Dominio 2 Dominio 3
106
La griglia di schemi - 1
Dominio 1 Dominio 2 Dominio 3
Schema 1.1 Schema 2.1 Schema 3.1
107
La griglia di schemi – 1 integrazione
Schema integrato
Dominio 1 Dominio 2 Dominio 3
Schema integrato 1
Schema 1.1 Schema 2.1 Schema 3.1
108
La griglia di schemi – 1 astrazione
Schema integrato
Dominio 1 Dominio 2 Dominio 3
Schema integrato 2
Schema integrato 1
Schema 1.1 Schema 2.1 Schema 3.1
109
La griglia di schemi – 2 integrazione astrazione insieme
Schema integrato
Dominio 1 Dominio 2 Dominio 3
Schema integrato 2
Schema 1.1 Schema 2.1 Schema 3.1
110
La griglia di schemi – 3 la griglia completa
Schema integrato
Dominio 1 Dominio 2 Dominio 3
Schema integrato 3
Schema 1.3 Schema 2.3 Schema 3.3
Schema integrato 2
Schema 1.2 Schema 2.2 Schema 3.2
Schema integrato 1
Schema 1.1 Schema 2.1 Schema 3.1
111
La griglia di schemi – 4 una griglia ragionevole
Schema integrato
Dominio 1 Dominio 2 Dominio 3
Schema integrato 3
Schema integrato 2
Schema integrato 1
Schema 1.1 Schema 2.1 Schema 3.1
112
E se ho tanti schemi? 5
S1 S2 S3 S4 S5 S6 S7 S8
113
Posso popolare la griglia in maniera sparsa
SI12 SI456 SI78
S1 S2 S3 S4 S5 S6 S7 S8
114
… utilizzando integrazioni astrazioni successive
SI12345678
SI12 SI456 SI78
S1 S2 S3 S4 S5 S6 S7 S8
115
DEP EMPMan
CITY
Born
DEP EMP-DATAD-E
PL
DEP EMPMan
In Head
CITY
BornITEM ORD
EMP
VEN
PUR
WARE
Sit.
In Of
Acq
ITEM ORD
EMP
VEN
PURIn Of
Acq
ITEM ORD-DATA
EMP-DATA
In
Acq
ITEM
DEP EMP
OP ENG
WARR
Prod.
Head
ITEM
DEP EMP-DATAD-E
Produce
ITEM
DEP EMP
Produce
Company SalesProduction
ITEM ORD
DEP EMP CITY
VEN
Man
PURIn Of
Acq
Born
Nato
CITY
Born
ITEM
DEP D-E
In
EMP-DATA
ORD-DATA
ManAcq
CITY
Department structure
integration
view
view
refinements
WARR
ITEM ORD
PIANO
DEP EMP CITY
VEN
OP ENG
Gest
Lav.
PUR
In
WARE
Sit.
Man
In Di
Acq
Capo
Nato
Tipo
refinements
La griglia completa nel nostro caso
116
PL
DEP EMPMan
In Head
CITY
BornITEM ORD
EMP
VEN
PUR
WARE
Sit.
In Of
Acq
ITEM
DEP EMP
OP ENG
WARR
Prod.
Head
Company SalesProduction
Nato
CITY
Department
I tre schemi di partenza
117
PL
DEP EMPMan
In Head
CITY
BornITEM ORD
EMP
VEN
PUR
WARE
Sit.
In Of
Acq
ITEM
DEP EMP
OP ENG
WARR
Prod.
Head
Company SalesProduction
WARR
ITEM ORD
PIANO
DEP EMP CITY
VEN
OP ENG
Gest
Lav.
PUR
In
WARE
Sit.
Man
In Di
Acq
Capo
Nato
Tipo
Nato
CITY
Department
integration
I tre schemi con lo schema integrato
118
PL
DEP EMPMan
In Head
CITY
BornITEM ORD
EMP
VEN
PUR
WARE
Sit.
In Of
Acq
ITEM
DEP EMP
OP ENG
WARR
Prod.
Head
Company SalesProduction
ITEM ORD
DEP EMP CITY
VEN
Man
PURIn Of
Acq
Born
Nato
CITY
Department structure
I tre schemi con lo schema integrato astratto
119
Un esempio piu’ complesso
120
EXAMPLE OF SCHEMA OF LAND EXAMPLE OF SCHEMA OF LAND DEPARTMENT: DEPARTMENT:
INTEGRATION/ABSTRACTIONINTEGRATION/ABSTRACTION
EXAMPLE OF SCHEMA OF LAND EXAMPLE OF SCHEMA OF LAND DEPARTMENT: DEPARTMENT:
INTEGRATION/ABSTRACTIONINTEGRATION/ABSTRACTION
LEGAL ENTITY
CADASTRALDOCUMENT
drawsup
LANDCLASSIFICATION
isreferred
to
contains
has/on
AMOUNT owns
IRREGULARITY
NOTE
owns
Figure 4: General Land Office: land database
FIRM INCHANGE
CADASTRALREFERENCE
owns
owns
owns
comefrom
CADASTRALDOCUMENTMODIFIED
PARTICLE
CADASTRALREGISTRATION
COMPILER
CLAIM
INDIVIDUAL
IDENTITY
NOTE
drawsup
isreferred
tocontains
has/on
owns
has
Figure 3: General Land Office: urban database
owns
owns
owns
draws
FIRM INCHANGE
URBANCLASSIFICATION
CADASTRALDOCUMENTMODIFIED
ADDRESS
CADASTRALREFERENCE
CADASTRALDOCUMENT
COMPILER
URBAN REALESTATE UNIT
IRREGULARITY
LEGAL ENTITYINDIVIDUAL
IDENTITY CLAIM
CADASTRALREGISTRATION
PUBLIC OFFICIAL
RECORD
REAL ESTATE
REGISTRATION
REGISTEREDREAL ESTATE
MORTGAGEREGISTRY
DOCUMENT
MARKING
drawsup
referenced/in
owns
LEGALFORMALITIESCOLLECTION
IDENTITYowns
Figure 5: Mortgage Registry Database
INDIVIDUAL LEGAL ENTITY
NOT REGISTEREDREAL ESTATE
rectifies/notes
REAL ESTATEUNIT
comefrom
isreferenced
in
ADDRESS owns
CADASTRALREFERENCE
owns
PARTICLEURBAN REALESTATE UNIT
LANDCLASSIFICATION
URBANCLASSIFICATION
owns owns
REAL ESTATE
IDENTITY
INDIVIDUAL LEGAL ENTITY
MORTGAGEREGISTRY
DOCUMENT
referenced/in
referenced/in
REAL ESTATEUNIT
owns
CADASTRALDOCUMENT
owns
PARTICLEURBAN REALESTATE UNIT
NOTE
containsCLAIM
owns
121
EXAMPLE OF SCHEMA OF LAND DEPARTMENT:EXAMPLE OF SCHEMA OF LAND DEPARTMENT: THE VIEWS OF THE SECOND LEVEL OF THE THE VIEWS OF THE SECOND LEVEL OF THE
GRIDGRID
EXAMPLE OF SCHEMA OF LAND DEPARTMENT:EXAMPLE OF SCHEMA OF LAND DEPARTMENT: THE VIEWS OF THE SECOND LEVEL OF THE THE VIEWS OF THE SECOND LEVEL OF THE
GRIDGRID
REAL ESTATE
IDENTITY
INDIVIDUAL LEGAL ENTITY
MORTGAGEREGISTRY
DOCUMENT
referenced/in
referenced/in
REAL ESTATEUNIT
owns
REAL ESTATE
IDENTITY
INDIVIDUAL LEGAL ENTITY
URBAN REALESTATE UNIT
owns
CADASTRALDOCUMENT
owns NOTE
containsCLAIM
owns
REAL ESTATE
IDENTITY
INDIVIDUAL LEGAL ENTITY
MORTGAGEREGISTRY
DOCUMENT
referenced/in
referenced/in
REAL ESTATEUNIT
owns
CADASTRALDOCUMENT
owns
PARTICLEURBAN REALESTATE UNIT
NOTE
containsCLAIM
owns
REAL ESTATE
IDENTITY
INDIVIDUAL LEGAL ENTITY
PARTICLE
owns
CADASTRALDOCUMENT
owns NOTE
containsCLAIM
owns
122
COMPILER
RECORD
REAL ESTATE
REGISTRATION
REGISTEREDREAL ESTATE
MORTGAGEREGISTRY
DOCUMENT
MARKING
drawsup
referenced/in
owns
IDENTITY
INDIVIDUAL LEGAL ENTITY
Figure 12A "Mortgage Registry Database" the first, the second, and the third level of abstraction
NOTREGISTEREDREAL ESTATE
rectifies/notes
REAL ESTATEUNIT
comefrom
isreferenced
in
ADDRESS owns
PARTICLEURBAN REALESTATE UNIT
"Mortgage Registry Database" schema: the third level of abstraction
IDENTITY
MORTGAGEREGISTRY
DOCUMENTREAL ESTATE
referenced/in
"Mortgage Registry Database" schema: the first level of abstraction "Mortgage Registry Database" schema: the second level of abstraction
REAL ESTATE
IDENTITY
INDIVIDUAL LEGAL ENTITY
MORTGAGEREGISTRY
DOCUMENT
referenced/ in
referenced/in
REAL ESTATEUNIT
owns
referenced/in
EXAMPLE OF SCHEMA OF LAND DEPARTMENT:EXAMPLE OF SCHEMA OF LAND DEPARTMENT:MORTGAGE REGISTRY DATABASE I-II-III LEVELMORTGAGE REGISTRY DATABASE I-II-III LEVELEXAMPLE OF SCHEMA OF LAND DEPARTMENT:EXAMPLE OF SCHEMA OF LAND DEPARTMENT:MORTGAGE REGISTRY DATABASE I-II-III LEVELMORTGAGE REGISTRY DATABASE I-II-III LEVEL
123
drawsup
RECORD
REAL ESTATE
REGISTRATION
REGISTEREDREAL ESTATE
MORTGAGEREGISTRY
DOCUMENT
MARKING
COMPILER
referenced/in
owns
LEGALFORMALITIESCOLLECTION
IDENTITYowns
"Mortgage Registry Database" schema: the fourth level of abstraction
INDIVIDUAL LEGAL ENTITY
NOTREGISTEREDREAL ESTATE
rectifies/notes
REAL ESTATEUNIT
comefrom
isreferenced
in
ADDRESS owns
CADASTRALREFERENCE
owns
PARTICLEURBAN REALESTATE UNIT
LANDCLASSIFICATION
URBANCLASSIFICATION
owns owns
PUBLICOFFICIAL
RECORD
REAL ESTATE
REGISTRATION
REGISTEREDREAL ESTATE
MORTGAGEREGISTRY
DOCUMENT
MARKING
drawsup
referenced/in
owns
LEGALFORMALITIESCOLLECTION
IDENTITYowns
Figure 12b "Mortgage Registry Database" the fourth and the fifth level of abstraction
INDIVIDUAL LEGAL ENTITY
NOTREGISTEREDREAL ESTATE
rectifies/notes
REAL ESTATEUNIT
comefrom
isreferenced
in
ADDRESS owns
CADASTRALREFERENCE
owns
PARTICLEURBAN REALESTATE UNIT
LANDCLASSIFICATION
URBANCLASSIFICATION
owns owns
"Mortgage Registry Database" schema: the fourth level of abstraction
EXAMPLE OF SCHEMA OF LAND DEPARTMENT:EXAMPLE OF SCHEMA OF LAND DEPARTMENT:MORTGAGE REGISTRY DATABASE IV-V LEVELMORTGAGE REGISTRY DATABASE IV-V LEVEL
EXAMPLE OF SCHEMA OF LAND DEPARTMENT:EXAMPLE OF SCHEMA OF LAND DEPARTMENT:MORTGAGE REGISTRY DATABASE IV-V LEVELMORTGAGE REGISTRY DATABASE IV-V LEVEL
124
LEGAL ENTITY
CADASTRALDOCUMENT
drawsup
LANDCLASSIFICATION
isreferred
to
contains
has/on
AMOUNT owns
IRREGULARITY
NOTE
owns
Figure 4: General Land Office: land database
FIRM INCHANGE
CADASTRALREFERENCE
owns
owns
owns
comefrom
CADASTRALDOCUMENTMODIFIED
PARTICLE
CADASTRALREGISTRATION
COMPILER
CLAIM
INDIVIDUAL
IDENTITY
NOTE
drawsup
isreferred
tocontains
has/on
owns
has
Figure 3: General Land Office: urban database
owns
owns
owns
draws
FIRM INCHANGE
URBANCLASSIFICATION
CADASTRALDOCUMENTMODIFIED
ADDRESS
CADASTRALREFERENCE
CADASTRALDOCUMENT
COMPILER
URBAN REALESTATE UNIT
IRREGULARITY
LEGAL ENTITYINDIVIDUAL
IDENTITY CLAIM
CADASTRALREGISTRATION
PUBLIC OFFICIAL
RECORD
REAL ESTATE
REGISTRATION
REGISTEREDREAL ESTATE
MORTGAGEREGISTRY
DOCUMENT
MARKING
drawsup
referenced/in
owns
LEGALFORMALITIESCOLLECTION
IDENTITYowns
Figure 5: Mortgage Registry Database
INDIVIDUAL LEGAL ENTITY
NOT REGISTEREDREAL ESTATE
rectifies/notes
REAL ESTATEUNIT
comefrom
isreferenced
in
ADDRESS owns
CADASTRALREFERENCE
owns
PARTICLEURBAN REALESTATE UNIT
LANDCLASSIFICATION
URBANCLASSIFICATION
owns owns
COMPILER
RECORD
REAL ESTATE
REGISTRATION
REGISTEREDREAL ESTATE
MORTGAGEREGISTRY
DOCUMENT
MARKING
drawsup
referenced/in
owns
IDENTITY
INDIVIDUAL LEGAL ENTITY
NOTREGISTEREDREAL ESTATE
rectifies/notes
REAL ESTATEUNIT
comefrom
isreferenced
in
ADDRESS owns
PARTICLEURBAN REALESTATE UNIT
"Mortgage Registry Database" schema: the third level of abstraction
"Mortgage Registry Database" schema: the second level of abstraction
REAL ESTATE
IDENTITY
INDIVIDUAL LEGAL ENTITY
MORTGAGEREGISTRY
DOCUMENT
referenced/in
referenced/in
REAL ESTATEUNIT
owns
IDENTITY
MORTGAGEREGISTRY
DOCUMENTREAL ESTATE
referencedin
"Mortgage Registry Database" schema: the first level of abstraction
referencedin
drawsup
RECORD
REAL ESTATE
REGISTRATION
REGISTEREDREAL ESTATE
MORTGAGEREGISTRY
DOCUMENT
MARKING
COMPILER
referenced/in
owns
LEGALFORMALITIESCOLLECTION
IDENTITYowns
"Mortgage Registry Database" schema: the fourth level of abstraction
INDIVIDUAL LEGAL ENTITY
NOTREGISTEREDREAL ESTATE
rectifies/notes
REAL ESTATEUNIT
comefrom
isreferenced
in
ADDRESS owns
CADASTRALREFERENCE
owns
PARTICLEURBAN REALESTATE UNIT
LANDCLASSIFICATION
URBANCLASSIFICATION
owns owns
MORTGAGE REGISTRY DBURBAN DATABASE LAND DATABASEINTEGRATED
REAL ESTATE
IDENTITY
INDIVIDUAL LEGAL ENTITY
URBAN REALESTATE UNIT
owns
CADASTRALDOCUMENT
owns NOTE
containsCLAIM
owns
REAL ESTATE
IDENTITY
INDIVIDUAL LEGAL ENTITY
MORTGAGEREGISTRY
DOCUMENT
referenced/in
referenced/in
REAL ESTATEUNIT
owns
CADASTRALDOCUMENT
owns
PARTICLEURBAN REALESTATE UNIT
NOTE
containsCLAIM
owns
REAL ESTATE
IDENTITY
INDIVIDUAL LEGAL ENTITY
PARTICLE
owns
CADASTRALDOCUMENT
owns NOTE
containsCLAIM
owns
125
•Uno studio di caso tratto dal Repository PAC
126
Schemi di partenza (da Repository dei 500 schemi PAC)
• Tre schemi di agricoltura (m3)– m3a Istituti di ricerca e sperimentazione – m3b Sian Centrale – Segmento economico– m3c Sisd centrale – Segmento finanziario
• Quattro schemi di Impiego privato, Lavoro e imprese (mj)– mja MDO Costo manodopera– mjb Elaborazioni europee social fund – mjc Sorveglianza– mjd Progetti di interesse comunitario
127
• I tre schemi di agricoltura
128
m3a Istituti di ricerca e sperimentazione
m3a svolge
m3aSTIPENDIO/COMPENSO
m3aSTANZIAMENTOPER RICERCA
m3aSTANZIAMENTO
PERFUNZIONAMEN
m3aSTANZIAMENTO
m3a m3b m3c siriferisce
m3a riceve
m3aRICERCATORE
m3a PROGETTODI RICERCA
m3aPERSONALE
m3aPERCEPISCE
m3aMANDATO/REVERSALE
m3a ISTITUTO DIRICERCA E
SPERIM
m3a INVIA
m3a FORNITORE
m3a FATTURA
m3a EMETTE m3a m3c E'LIQUIDATO
m3a E'LIQUIDATA
m3a E'FINANZIATO
m3a E'ATTRIBUITO
m3a CLIENTE
m3a m3cCAPITOLO DI
BILANCIO
129
m3b Sian Centrale – Segmento economico
m3b VENDEm3b UTILIZZA
m3b SUPERFICIEAGRICOLA
m3bSTRUTTURA
m3a m3b m3c siriferisce
m3b RIGUARDA
m3bRENDICONTA
m3b PRODOTTOAGRICOLO
m3b PRIMOACQUIRENTE
m3b m3cPRESENTA
m3b POSSIEDE
m3bORGANISMO DIINTERVENTO
m3b liquida
m3b INSISTE
m3b m3cGESTISCE
m3b EFFETTUA
m3b E'COLTIVATA
m3b m3cDOMANDA
m3bDICHIARAZIONEPRELIEVO DI CO
m3bDICHIARAZIONEDI PRODUZIONE
m3b AZIENDA
m3b ATTIVITA'DEI SOCI
m3bASSOCIAZIONE
m3bALLEVAMENTO
m3b si riferisce
m3b PRESENTA
130
m3c Sisd centrale – Segmento finanziario
m3a m3b m3c siriferisce
m3cRICHIEDENTE
m3cRENDICONTO
m3c PRODUCE
m3b m3cPRESENTA
m3c ORGANISMO
m3c mandato dipagamento
m3c ISTRUISCEm3b m3cGESTISCE
m3c FONDO
m3cFINANZIAMENTO
m3c e' relativo a
m3a m3c E'LIQUIDATO
m3c E'IMPEGNATO
m3b m3cDOMANDA
m3a m3cCAPITOLO DI
BILANCIO
m3c APPROVA
131
• I quattro schemi di Impiego privato, Lavoro e imprese
132
mja MDO Costo manodopera
mja VOCE DISPESA
PERSONALE
mja voce di spesa
mja PERSONALE
mja OPERAIOTEMPO
PARZIALE
mja OPERAIOEFFETTIVO
mja OPERAIOAPPRENDISTA
mja OPERAIO
mja IN
mja IMPIEGATOTEMPO
PARZIALE
mja IMPIEGATOEFFETTIVO
mja IMPIEGATOAPPRENDISTA
mja impiegato
mja HA SEDE
mja HA AVUTOSEDE
mja ENTESERVIZI
mja citta'
mja AZIENDAINDUSTRIALE
mja AZIENDA
mjaAPPARTENENTE
A
133
mjb Elaborazioni europee social fundmjb mjc
TITOLAREPRIMA DEL 1990
mjb mjcTITOLARE DI
mjb mjc regione
mjb mjcPROGRAMMAOPERATIVO
mjb mjc mjdPROGETTO
mjb mjcPREVISTO PER
mjb mjc personagiuridica
mjb mjc mjdpagamento
mjb MINISTERO
mjb mjcLIQUIDATO PER
mjb mjcINTERESSATA A
mjb ENTE ALTROTIPO
mjb mjcINTERESSATA-A
mjb TITOLARE-DI
mjb LIQUIDAT0PER
mjb PREVIST0PER
134
mjc Sorveglianzamjb mjc
TITOLAREPRIMA DEL 1990
mjb mjcTITOLARE DI
mjc mjdRELATIV0 A
mjb mjc regionemjb mjcPROGRAMMAOPERATIVO
mjb mjc mjdPROGETTO
mjb mjcPREVISTO PER
mjb mjc personagiuridica
mjb mjc mjdpagamento
mjb mjcLIQUIDATO PER
mjb mjcINTERESSATA A
mjb mjcINTERESSATA-A
mjcPREVIST0-PER
mjcLIQUIDAT0-PER
135
mjd Progetti di interesse comunitario
mjc mjdRELATIV0 A
mjdPROMOTORE
mjb mjc mjdPROGETTO
mjd PARTNER
mjb mjc mjdpagamento
mjd ISTITUTO
mjd DI
mjd RELATIVO A
136
Studio di caso
• Costruire lo schema integrato astratto di agricoltura
• Costruire lo schema integrato astratto di imprese
• Costruire lo schema integrato astratto dei due
137
• 1. Costruire lo schema integrato astratto di agricoltura
138
Esercizio PACI1
• Partendo dai tre schemi Agricoltura, si fa vedere:
• Lo schema intersezione, con evidenziati I tre schemi di provenienza
• Lo schema integrazione
139
Intersezione m3
m3a m3c E'LIQUIDATO
m3cFINANZIAMENTO
m3aMANDATO/REVERSALE
m3aSTIPENDIO/COMPENSO
m3c mandato dipagamento
m3b m3cDOMANDA
m3a m3b m3c siriferisce
m3b m3cPRESENTA
m3c e' relativo a
m3c ISTRUISCE
m3b liquida
m3b si riferisce
m3a m3cCAPITOLO DI
BILANCIO
m3c E'IMPEGNATO
m3a E'ATTRIBUITO
m3b m3cGESTISCE
m3c ORGANISMO
m3bALLEVAMENTO
m3b AZIENDA
m3c FONDO
m3aSTANZIAMENTO
m3cRICHIEDENTE
m3bORGANISMO DIINTERVENTO
m3cRENDICONTO
m3b SUPERFICIEAGRICOLA
m3a
m3b
m3c
140
Integrazione m3
m3a m3c E'LIQUIDATO
m3cFINANZIAMENTO
m3aMANDATO/REVERSALE
m3aSTIPENDIO/COMPENSO
m3c mandato dipagamento
m3b m3cDOMANDA
m3a m3b m3c siriferisce
m3b m3cPRESENTA
m3c e' relativo a
m3c ISTRUISCE
m3b liquida
m3b si riferisce
m3a m3cCAPITOLO DI
BILANCIO
m3c E'IMPEGNATO
m3a E'ATTRIBUITO
m3b m3cGESTISCE
m3c ORGANISMO
m3bALLEVAMENTO
m3b AZIENDA
m3c FONDO
m3aSTANZIAMENTO
m3cRICHIEDENTE
m3bORGANISMO DIINTERVENTO
m3cRENDICONTO
m3b SUPERFICIEAGRICOLA
m3c PRODUCE
m3a E'LIQUIDATA
m3a EMETTE
m3a ISTITUTO DIRICERCA E
SPERIM
m3a FATTURA
m3aPERCEPISCE
m3a riceve
m3a INVIA
m3aPERSONALE
m3a CLIENTE
m3c APPROVA
m3a FORNITORE
m3b POSSIEDE
m3b UTILIZZA
m3b PRESENTA
m3b VENDE
m3bDICHIARAZIONEDI PRODUZIONE
m3b PRODOTTOAGRICOLO
m3b PRIMOACQUIRENTE
m3bSTRUTTURA
m3b EFFETTUA
m3b INSISTE
m3b RIGUARDA
m3b E'COLTIVATA
m3bDICHIARAZIONEPRELIEVO DI CO
141
Intersezione mjmjb mjc
LIQUIDATO PER
mjb mjcTITOLARE
PRIMA DEL 1990
mjb mjcPREVISTO PER
mjb mjc personagiuridica
mjb mjcPROGRAMMAOPERATIVO
mjb mjcINTERESSATA A
mjb mjc mjdpagamento
mjb mjcTITOLARE DI
mjb mjcINTERESSATA-A
mjb mjc mjdPROGETTO
mjb mjc regione
mjc mjdRELATIV0 A
mjb ENTE ALTROTIPO
mjb MINISTERO
mjd PARTNER
mjb
mjc
mjd
142
Esercizio PACI2
• Partendo dai quattro schemi Lavoro e Imprese, costruire:
• Lo schema intersezione, con evidenziati i 4 schemi di provenienza
• Lo schema risultato della integrazione
143
Integrazione mj
mjb mjcLIQUIDATO PER
mjb mjcTITOLARE
PRIMA DEL 1990
mjb mjcPREVISTO PER
mjb mjc personagiuridica
mjb mjcPROGRAMMAOPERATIVO
mjb mjcINTERESSATA A
mjb mjc mjdpagamento
mjb mjcTITOLARE DI
mjb mjcINTERESSATA-A
mjb mjc mjdPROGETTO
mjb mjc regione
mjc mjdRELATIV0 A
mjb ENTE ALTROTIPO
mjb MINISTERO
mjd PARTNER
mjd RELATIVO A mjb LIQUIDAT0PER
mjcLIQUIDAT0-PER
mjcPREVIST0-PER
mjb PREVIST0PER
mjb TITOLARE-DI
mjd DI
mjdPROMOTORE
144
Intersezione m3mj
m3b mjaAZIENDA
m3a mjaPERSONALE
m3aPERCEPISCE
mja VOCE DISPESA
PERSONALE
m3b m3cGESTISCE
m3b POSSIEDE m3b UTILIZZA
m3b PRESENTA
m3b VENDE m3b m3cPRESENTA
mja HA AVUTOSEDE
mja HA SEDE
mja IN
mjaAPPARTENENTE
A
m3aSTIPENDIO/COMPENSO
mja voce di spesa
mja AZIENDAINDUSTRIALE
mja ENTESERVIZI
mja citta'
m3b PRODOTTOAGRICOLO
m3b PRIMOACQUIRENTE
m3bSTRUTTURA
m3c ORGANISMOm3bALLEVAMENTO
m3c FONDOm3cRICHIEDENTE
m3b m3cDOMANDA
m3b SUPERFICIEAGRICOLA
m3bDICHIARAZIONEDI PRODUZIONE
m3a m3c E'LIQUIDATO
m3cFINANZIAMENTO
m3aMANDATO/REVERSALE
m3c mandato dipagamento
m3c APPROVA
m3a m3b m3c siriferisce
m3a
m3b
m3c
mja
145
Integrazione m3mj
m3b mjaAZIENDA
m3a mjaPERSONALE
m3aPERCEPISCE
mja VOCE DISPESA
PERSONALE
m3b m3cGESTISCE
m3b POSSIEDE m3b UTILIZZA
m3b PRESENTA
m3b VENDE m3b m3cPRESENTA
mja HA AVUTOSEDE
mja HA SEDE
mja IN
mjaAPPARTENENTE
A
m3aSTIPENDIO/COMPENSO
mja voce di spesa
mja AZIENDAINDUSTRIALE
mja ENTESERVIZI
mja citta'
m3b PRODOTTOAGRICOLO
m3b PRIMOACQUIRENTE
m3bSTRUTTURA
m3c ORGANISMOm3bALLEVAMENTO
m3c FONDOm3cRICHIEDENTE
m3b m3cDOMANDA
m3b SUPERFICIEAGRICOLA
m3bDICHIARAZIONEDI PRODUZIONE
m3a m3c E'LIQUIDATO
m3cFINANZIAMENTO
m3aMANDATO/REVERSALE
m3c mandato dipagamento
m3c APPROVA
m3a m3b m3c siriferisce
m3b EFFETTUA
m3bDICHIARAZIONEPRELIEVO DI CO
m3b RIGUARDA
m3b E'COLTIVATA
m3c e' relativo a
m3c E'IMPEGNATO
m3b INSISTE
m3a m3cCAPITOLO DI
BILANCIO
m3a E'ATTRIBUITO
m3aSTANZIAMENTO
m3a E'LIQUIDATA
m3a EMETTE
m3a FATTURA
m3c PRODUCE m3cRENDICONTO
m3a riceve
m3a INVIA
m3a ISTITUTO DIRICERCA E
SPERIM
m3a FORNITORE
m3a CLIENTE
m3c ISTRUISCE
m3b liquida
m3b si riferisce
m3bORGANISMO DIINTERVENTO