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ANALISI ECONOMICA A SUPPORTO DEL PIANO DELLA RISORSA IDRICA DELL’AUTORITA’ DI
BACINO DEL FIUME TEVERE
Rapporto finale IEFE, Università Bocconi, Milano
Marzo 2005
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IEFE Bocconi – Gruppo di lavoro: Marco Frey (coordinatore)
Antonio Massarutto (coordinatore) Alessandro de Carli Vania Paccagnan
Valeria Verga
Autorità di Bacino del Fiume Tevere – Gruppo di lavoro Alfredo Di Domenicantonio (responsabile) Leonardo Gatta (coordinatore operativo)
Referenti:
Manuela Ruisi e Paolo Traversa (valutazione della risorsa idrica) Leonardo Gatta (usi irrigui)
Paola Malvati (usi industriali) Ignazio Terranova, Silvio Bagnini, Cristina Villani Conti (usi idroelettrici)
Valentina Vitale (usi civili) Elisabetta Giannini (normalizzazione dati) Daniele Moretti (restituzione cartografica)
Per il prezioso aiuto fornito nella redazione degli Allegati del presente rapporto, un ringraziamento particolare a Roberto Baggio.
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ANALISI ECONOMICA A SUPPORTO DEL PIANO DELLA RISORSA IDRICA DELL’AUTORITA’ DI BACINO DEL FIUME TEVERE ................................................................................................................................... 1
1 – INTRODUZIONE .......................................................................................................................................................... 6 2 – L’ANALISI ECONOMICA DEGLI USI DELL’ACQUA E DEL COSTO DEI SERVIZI IDRICI: ASPETTI METODOLOGICI .............. 8
2.1 – Premessa ............................................................................................................................................................ 8 2.2 – Gli usi civili ..................................................................................................................................................... 10 2.3 – Gli usi irrigui.................................................................................................................................................... 13 2.4 – Gli usi industriali ............................................................................................................................................. 15 2.5 – Gli usi idroelettrici ........................................................................................................................................... 17 2.5.1 – Valutazione del costo privato e sociale per il rispetto del DMV................................................................... 17 2.6 – Gli usi ricreativi e ambientali........................................................................................................................... 19
3 – L’ANALISI ECONOMICA DEGLI USI DELL’ACQUA NEL BACINO DEL TEVERE ............................................................. 21 3.1 – Premessa .......................................................................................................................................................... 21 3.2 – I livelli di analisi .............................................................................................................................................. 21 3.3 – Gli usi irrigui.................................................................................................................................................... 23 3.3.1 – L’agricoltura nel sistema Italia, con particolare riferimento allo stato dell’irrigazione ................................ 23 3.3.2 – Le aziende agricole e le colture irrigate nel bacino del Tevere..................................................................... 25 3.3.3 – Il valore dell’acqua per gli usi irrigui............................................................................................................ 34 3.3.4 – Una stima del costo massimo dell’applicazione del DMV ........................................................................... 37 3.3.5 – I trend: prospettive ed evoluzioni ................................................................................................................. 40 3.4 – Gli usi industriali ............................................................................................................................................. 44 3.4.1 – Le imprese nel bacino del Tevere ................................................................................................................. 45 3.4.2 – Il valore dell’acqua per gli usi industriali ..................................................................................................... 51 3.4.3 – I trend: prospettive ed evoluzioni ................................................................................................................. 53 3.5 – Gli usi idroelettrici ........................................................................................................................................... 56 3.5.1 – Il sistema idroelettrico nel bacino del Tevere ............................................................................................... 57 3.5.2 – Il valore dell’acqua per gli usi idroelettrici ................................................................................................... 58 3.5.3 – I trend: prospettive ed evoluzioni ................................................................................................................. 60 3.6 – Gli usi civili ..................................................................................................................................................... 64 3.6.1 – Il valore dell’acqua per gli usi civili ............................................................................................................. 64
Glossario....................................................................................................................................................................... 71 Bibliografia................................................................................................................................................................... 75
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1 – INTRODUZIONE Il presente rapporto di ricerca contiene i risultati dell’analisi economica effettuata a supporto della redazione del Piano della Risorsa dell’Autorità di Bacino del Fiume Tevere.
Per comprendere meglio il ruolo dell’analisi economica, conviene riferirsi al quadro concettuale elaborato nell’ambito dei documenti predisposti per l’attuazione della Dir. 2000/60 (gruppo WATECO). Sostanzialmente, l’analisi economica interviene a supporto del processo di pianificazione in diversi momenti: 1) Nell’elaborazione del quadro conoscitivo:
a) Analisi economica degli usi: si tratta di caratterizzare le diverse “funzioni ambientali” che la collettività associa ai diversi corpi idrici, selezionando gli indicatori (monetari e non) che ne descrivano il “valore” per la collettività;
b) Analisi delle tendenze a medio-lungo termine dei principali fattori di pressione, dai quali si origina la domanda di “funzioni ambientali”.
2) Nell’analisi dei costi diretti e indiretti connessi con le azioni di piano e dei relativi impatti distributivi e allocativi: a) Analisi delle modalità di copertura dei costi dei servizi idrici e degli usi dell’acqua: si tratta
qui di comprendere come sono ripartiti i costi (industriali e ambientali) che la collettività sostiene per garantire le diverse funzioni ambientali;
b) Effetto dell’introduzione del “full-cost recovery” sulla domanda per le diverse funzioni ambientali e sull’accessibilità dell’acqua per i diversi utilizzatori;
c) Analisi dei costi delle misure infrastrutturali aggiuntive; d) Analisi dei costi delle misure non strutturali (che mirano a una riduzione dei fattori di
pressione). 3) Nella valutazione economica delle misure di politica idrica
a) Analisi costi-efficacia delle misure per garantire le funzioni ambientali giudicate “irrinunciabili” e poste come vincolo minimo;
b) Analisi costi-efficacia riferita agli obiettivi minimi (es. raggiungimento del livello “buono” al 2016 per tutti i corpi idrici superficiali): l’obiettivo è quello di confrontare fra loro le diverse azioni in modo da minimizzare il costo complessivo;
c) Individuazione delle situazioni in cui l’elevata compromissione di origine naturale o antropica rende “troppo costoso” il raggiungimento degli obiettivi minimi nei tempi stabiliti;
d) Analisi costi-benefici dell’introduzione di ulteriori funzioni ambientali oltre a quelle minime, in relazione alle misure alternative;
e) Valutazione dei benefici aggiuntivi correlati a destinazioni d’uso più esigenti (es. balneazione).
4) Nel supporto ai processi decisionali partecipativi: a) Implementazione degli indicatori di valutazione economica nel processo decisionale (es.
VALSAT); b) Definizione di schemi istituzionali, meccanismi operativi e di sistemi di supporto della
partecipazione.
E’ fondamentale comprendere che questi diversi obiettivi dell’analisi economica sono fra loro correlati e connessi logicamente. In particolare, è fondamentale rendersi conto che l’obiettivo principale è quello di supportare la scelta del mix di politiche socialmente ottimale, e favorire l’acquisizione del consenso politico alla decisione. Rispetto alle politiche idriche più tradizionali (fondamentalmente infrastrutturali, e con un costo che veniva posto in gran parte a carico della collettività), quelle sottese dal Dlgs 152/99 (e dalla Dir. 2000/60, di cui esso è in parte attuazione) si caratterizzano per una discrezionalità politica, per gradi di libertà delle scelte più elevati, e per una ripartizione dei costi e dei benefici molto eterogenea fra le diverse aree territoriali, categorie sociali, tipologie di usi dell’acqua. Proprio per questo motivo, è bene sottolineare l’importanza di valorizzare l’analisi economica soprattutto nel suo essere funzionale alla chiarificazione di questi
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fenomeni in vista di un confronto fra i diversi stakeholder nella logica di una politica idrica di tipo partecipato. L’ottimalità delle scelte non può essere valutata solo secondo il metro dell’efficienza complessiva (costi totali vs benefici totali) ma anche secondo quello dell’equità della ripartizione del costo fra i diversi stakeholder.
Il presente studio è così strutturato:
- Il cap. 2 è metodologico e affronta l’analisi del valore dell’acqua con riferimento ai principali usi idroesigenti, e del costo dei servizi idrici e delle modalità di copertura / finanziamento dei costi.
- Il cap. 3 (empirico) presenta una descrizione socio-economica dei sistemi agricolo, industriale e idroelettrico nonché di 2 ATO (ambiti territoriali ottimali) nel Bacino del Tevere, nonché una prima applicazione di metodologie di analisi del valore dell’acqua agli usi irrigui, industriali, idroelettrici e civili.
- In allegato è possibile consultare le schede (20: una per il Bacino e una per ogni Unità di gestione del bilancio idrico in cui è stato suddiviso il Bacino del Tevere) contenenti dati descrittivi derivanti dai censimenti, elaborazioni condotte dall’Autorità di Bacino del Fiume Tevere, e dati economici derivanti da nostre elaborazioni.
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2 – L’ANALISI ECONOMICA DEGLI USI DELL’ACQUA E DEL COSTO DEI SERVIZI IDRICI: ASPETTI METODOLOGICI
2.1 – Premessa
Il supporto dell’analisi economica nel processo di pianificazione trae la sua utilità dal fatto che in questo settore sono compresenti due categorie distinte di fenomeni di “scarsità” con cui è necessario fare i conti. Da un lato, scarsa è la risorsa idrica, nel senso che le modalità della sua circolazione la rendono atta a soddisfare solo un certo numero di funzioni ambientali. Con il concetto di funzione ambientale ci si riferisce qui in senso lato alle molteplici dimensioni di valore che possono essere correlate all’acqua: valori d’uso diretto (es. per l’irrigazione o per la produzione di energia), valori d’uso indiretto (es. uso ricreativo), valori economici di non-uso (es. supporto agli ecosistemi, valori paesistici) e infine anche valori non pertinenti alla sfera economica. Se la risorsa è “scarsa”, essa può soddisfare solo alcune di queste funzioni e altre resteranno insoddisfatte. La decisione pubblica ha quindi il compito di stabilire quali sono le funzioni ambientali prioritarie e allocare conseguentemente le risorse disponibili.
Da un altro lato, ad essere scarse sono le risorse economiche (lavoro e capitale) necessarie per realizzare le infrastrutture e gestire i servizi idrici. In generale, i servizi idrici permettono di ampliare la gamma delle funzioni ambientali disponibili da un dato corpo idrico, consentendo quindi una maggiore soddisfazione sociale; il valore associato a queste funzioni ambientali aggiuntive deve essere confrontato con il costo sostenuto per produrre i servizi.
Al primo concetto di scarsità è associato il concetto di costo ambientale; al secondo, quello di costo industriale (v. Fig. 2.1). In termini generali, la collettività dovrebbe cercare di ottenere il miglior rapporto benefici/costi considerato lo spettro di azioni disponibili, che riguardano sia le modalità di allocazione della risorsa naturale, sia l’eventuale messa in opera di servizi idrici. Questa valutazione è resa complessa da numerosi fattori:
• la presenza di esternalità, ossia costi e benefici che non vengono né compensati né contabilizzati;
• la multidimensionalità, contemporaneità e consequenzialità degli usi dell’acqua, in funzione del bilancio idrico qualitativo e quantitativo;
• l’eterogeneità delle dimensioni di valore in gioco; • l’assenza di mercati o altri meccanismi “spontanei” che permettano agli individui di
negoziare direttamente; • infine, non ultimo, il fatto che il settore pubblico si è caricato di molti di questi costi, che
non vengono dunque normalmente presi in considerazione dagli attori sociali al momento di esprimere la domanda di acqua e di servizi idrici.
Nel momento in cui si debba decidere come allocare lo stock di risorsa disponibile tra i diversi usi, allo scopo di garantire la riproducibilità della risorsa stessa, la considerazione del valore associato alle diverse funzioni ambientali consente di effettuare una scelta meno arbitraria, nel momento in cui si decida di privilegiare gli usi più meritevoli o di evitare soluzioni insostenibili, dal punto di vista economico, per la collettività.
Figura 2.1 – Definizione del valore dell’acqua
Costo totale di fornitura o costo industriale
Costi operativi
Costo del capitale
Costo pieno = Valore economico
Esternalità = Costo ambientale
La stima del valore economico dell’acqua riguarda solo le componenti economiche (derivino queste da una fruizione diretta o indiretta della risorsa), escludendo dall’analisi i valori di non uso, che fanno riferimento al valore intrinseco di una determinata risorsa, del tutto indipendente dalla possibilità di uso presente o futuro.
Gli usi economici dell’acqua sono comunemente distinti in: • usi diretti, dove l’acqua entra come input nei processi di produzione o di consumo; • usi indiretti, dove l’acqua crea utilità senza processi di scambio, (es. funzione ricreativa).
Nel caso degli usi diretti di tipo produttivo (es. irriguo, industriale e idroelettrico), il valore dell’acqua è valutabile attraverso il suo contributo marginale alla produzione oppure attraverso la stima del danno causato da un’interruzione della fornitura idrica.
Nel caso degli usi civili il valore della fornitura dell’acqua è stimato utilizzando come proxy il costo totale connesso alla fornitura del servizio, rappresentato dai costi operativi e del capitale (di manutenzione, di deprezzamento del capitale iniziale o per nuovi investimenti e della remunerazione del capitale investito). Le misure necessarie al raggiungimento di un livello minimo di qualità della risorsa, insieme alle misure infrastrutturali che consentono di godere di una disponibilità idrica sufficiente, indicano l’insieme delle azioni che la collettività pone in essere per avere una fornitura idropotabile adeguata senza impattare sull’ambiente.
In particolare, ipotizzando di coprire tutti i costi in tariffa, i fabbisogni di investimento, espressi in termini unitari (euro/m3), definiscono la Disponibilità a Pagare (DAP) degli utenti per poter usufruire del servizio idrico (costi industriali) e per mitigare gli effetti sull’ambiente (costi ambientali).
Nel caso degli usi indiretti, le tecniche per stimare le curve di domanda e di disponibilità a pagare di un bene, che non rivela direttamente il proprio valore su un mercato, sono molteplici. Le tecniche vengono generalmente divise in due grandi gruppi:
• metodi diretti: la valutazione avviene attraverso la stima del danno fisico verificatosi in seguito ad un fenomeno di inquinamento e, successivamente, una sua monetizzazione;
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• metodi indiretti: sono quei metodi che, per giungere alla stima del danno economico, passano attraverso una qualche forma di rilevazione delle preferenze del consumatore.
L’analisi economica si è limitata alla valutazione del valore dell’acqua per gli usi diretti in quando la valutazione degli usi indiretti richiede, a seconda delle metodologie adottate, un’analisi site-specific e tempi molto lunghi.
Nei paragrafi successivi vengono illustrate nello specifico le metodologie, i dati e le ipotesi adottati per la valutazione economica dei principali usi diretti dell’acqua.
2.2 – Gli usi civili
Il punto di partenza è necessariamente costituito da una valutazione della fornitura idropotabile esistente, in termini di costi diretti di approvvigionamento. Faremo riferimento, in particolare, ai documenti preparati dal gruppo WATECO, di supporto all’implementazione della direttiva Quadro.
Questi operano una distinzione tra costi diretti di fornitura del servizio, definiti come i costi necessari alla fornitura idropotabile nonché al collettamento e depurazione dei reflui, e costi indiretti, che nascono da una variazione della disponibilità della risorsa, sia in termini quantitativi, che in termini qualitativi.
I primi fanno riferimento sia ai costi della situazione attuale, sia ai costi delle misure infrastrutturali necessarie al raggiungimento degli obiettivi del Piano. Faremo riferimento al settore civile. Per i secondi facciamo riferimento principalmente alle misure non infrastrutturali (es. Deflusso Minimo Vitale – DMV) per tutti i settori.
La metodologia seguita distingue la componente di costi diretti connessi alla fornitura del servizio idrico integrato, sia in termini di mantenimento dell’attuale infrastruttura, sia considerando le misure necessarie al raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale definiti dal d. lgs. 152/99. In riferimento a quest’ultimo punto, la nostra analisi consentirà sia di valutare l’incidenza tariffaria delle misure previste (adottando il principio di copertura integrale dei costi, come stabilito dal d.lgs 152/99), sia di ragionare in ultima istanza in termini di costi efficacia delle diverse misure che il Piano della risorsa prevederà, individuando le misure che consentono il raggiungimento degli obiettivi di policy al minimo costo.
La definizione dei costi diretti di fornitura dà una misura delle risorse finanziarie necessarie al mantenimento dell’infrastruttura idrica nel tempo. Essa rende immediatamente conto dei livelli tariffari necessari a rendere i servizi idrici finanziariamente autonomi, in un’ottica di full cost recovery. Dopo aver quantificato l’entità di tali costi, saremo pertanto in grado di indicare la tariffa media, a livello di ATO, che consente la copertura integrale dei costi. Un confronto con le tariffe medie esistenti definirà immediatamente il sustainability gap, ossia il delta tariffario necessario a raggiungere una copertura integrale dei costi.
Il costo industriale è rappresentato dal valore delle risorse economiche (lavoro e capitale) necessarie a rendere disponibile il servizio idrico (ossia per consentire l’utilizzo dell’acqua nel luogo e nel momento desiderato dall’utente finale, e restituirla successivamente al corpo idrico).
Questo costo può essere a sua volta scisso in due componenti: • Costi operativi e di manutenzione ordinaria • Costo del capitale investito: costi per nuovi investimenti, deprezzamento degli asset esistenti e
remunerazione del capitale investito.
La prima componente è quella che pone meno problemi di valutazione; essa può essere facilmente ricavata dai bilanci dei gestori purché questi siano costruiti in modo separato (cosa che avviene in
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genere nelle gestioni effettuate attraverso aziende sia pubbliche che private), mentre può darsi il caso che le gestioni in economia non dispongano di contabilità specifica. Nel caso di comuni privi di dati contabili (es. gestioni in economia), i costi di gestione possono essere stimati a partire dalla formula econometrica del “Metodo tariffario normalizzato”1. Per la valutazione del costo per nuovi investimenti si è fatto riferimento alle stime del PRRA (Piano Regionale di Risanamento della Acque) della Regione Lombardia, rivalutati secondo gli indici ISTAT.
La determinazione del deprezzamento degli asset non è desumibile, a differenza dei costi operativi, dai dati di bilancio: le poste infatti non indicano il vero valore economico degli asset, in quanto gli investimenti sono stati realizzati con finanziamenti pubblici (viene contabilizzata solamente la componente di costo non coperta dai finanziamenti pubblici) in tempi anche molto lontani (non si tiene conto dell’inflazione). Fra i vari metodi di stima, quello che ci sembra più appropriato in questa sede è quello del costo del rifacimento al nuovo, ossia il costo che occorrerebbe sostenere oggi per ricostruire l’impianto; a questo costo, va applicata un’aliquota di ammortamento coerente con la vita utile dell’impianto. L’inconveniente di questo metodo è il fatto di doversi basare su dati di letteratura stimati, dunque non necessariamente corrispondenti con i costi realmente sostenuti (e nemmeno con quelli che si dovrebbero sostenere nel contesto specifico, influenzati spesso da variabili site-specific). Peraltro, si tratta di un metodo che garantisce una soddisfacente approssimazione come ordine di grandezza al “reale” costo di lungo periodo, che permette di tener conto in modo “automatico” dell’obsolescenza degli impianti e delle loro esigenze di rinnovo.
Per il costo del capitale, infine, è necessario distinguere fra diverse opzioni, a seconda che il capitale sia messo a disposizione dalla finanza pubblica oppure reperito sul mercato. In quest’ultimo caso, il costo del capitale sarà pari alla media ponderata fra il costo del capitale proprio e quello del capitale preso a prestito; in prima approssimazione, si utilizza nel calcolo il tasso di remunerazione del 7%, attualmente in vigore nel “Metodo tariffario normalizzato”. Nel caso in cui il capitale viene messo a disposizione dalla finanza pubblica, invece, la remunerazione “effettiva” è pari al costo dell’interesse sul debito pubblico. In realtà, questo ragionamento è solo in parte corretto, poiché si dovrebbe tener conto del fatto che anche la spesa pubblica ha un “costo implicito”, rappresentato dal fatto che se il cittadino non pagasse le imposte da cui si origina il bilancio pubblico, potrebbe investire quel capitale ottenendo una remunerazione di mercato.
La Tabella 2.1 riassume le componenti di costo sopra definite.
1 D.M. 1 agosto 1996 - “Metodo normalizzato per la definizione delle componenti di costo e la determinazione della tariffa di riferimento del servizio idrico integrato”
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Tabella 2.1 – Costi diretti di fornitura del servizio: definizioni
Tipologia di costo Definizione Metodo di calcolo
Operativi e manutenzione ordinaria
Costi necessari alla gestione ordinaria del servizio
Dati di bilancio o Metodo Normalizzato
Costi del capitale:
- nuovi investimenti Esborso monetario per nuovi investimenti
Dato che i costi per nuovi investimenti sono distribuiti su più anni, si fa riferimento al costo annuo
- deprezzamento Spesa necessaria al mantenimento della funzionalità delle infrastrutture idriche
La stima avviene sulla base del valore delle infrastrutture esistenti, valutate a costi di rinnovo.
- remunerazione del capitale investito
Costo opportunità del capitale, inteso come rendimento della migliore alternativa di investimento. È il rendimento atteso dagli investitori
Per i nuovi investimenti 7% (pari al tasso definito dal Metodo Normalizzato).
Per gli asset esistenti, 2%, pari a un tasso medio d’interesse sui titoli del debito pubblico
Fonte: WATECO (2002) e elaborazioni IEFE
Per il momento, ci si attiene alla l.36/94, ipotizzando che siano a carico del gestore (e dunque finanziati sul mercato) tutti gli investimenti, compresi quelli per il rinnovo delle infrastrutture esistenti. Il costo totale (espresso in euro/m3) dovrà tenere conto di tutte le componenti.
Questa ipotesi di lavoro ci consente di determinare la tariffa media necessaria a garantire la copertura di tutti i costi e di valutarne la sostenibilità in termini di affordability, facendo riferimento sia alla spesa media pro-capite sia alla spesa familiare.
La valutazione degli investimenti delle infrastrutture del servizio idrico integrato si basa sulle seguenti fonti: • le informazioni riguardanti le infrastrutture presenti fornite dall’Autorità di Bacino del Tevere; • le informazioni sulle infrastrutture di nuova costruzione individuate attraverso le indicazioni
fornite dall’Autorità di Bacino del Tevere. • le informazioni sui costi di costruzione delle infrastrutture basate sulle funzioni di costo
individuate nel Piano Regionale di Risanamento delle Acque della Regione Lombardia del 1991, opportunamente rivalutate2 e convertite in euro.
E’ fondamentale sottolineare che questa metodologia individua un “costo” che non necessariamente corrisponde al costo che risulta nel bilancio dei soggetti gestori. Questi ultimi infatti valutano come costo di investimento solo gli investimenti che effettivamente vengono da loro effettuati, e non quelli che sarebbero teoricamente necessari per conservare costante il valore dell’infrastruttura nel tempo. Va da sé che questi costi appariranno nel bilancio nel momento in cui sarà necessario intervenire per rinnovare l’infrastruttura: questo potrebbe tuttavia avvenire anche molto tempo dopo.
2 £2003 = 1,4541 * £1991 (Fonte: ISTAT)
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E’ altrettanto importante notare che il costo così individuato incorpora i costi di tutti gli interventi necessari per la manutenzione straordinaria e il rinnovo, indipendentemente dal momento in cui i relativi oneri economici si manifesteranno concretamente. In questo modo si semplifica notevolmente l’analisi, non rendendosi necessario conoscere lo stato effettivo di manutenzione di ogni componente dell’infrastruttura idrica.
2.3 – Gli usi irrigui
Per quanto riguarda gli usi irrigui, l’acqua è da considerarsi un fattore produttivo. Il valore dell’acqua per usi irrigui, quindi, è legato a quello della produzione agricola cui contribuisce.
L’utilizzo dell’acqua in agricoltura varia a seconda della stagione, del tipo di coltura, del terreno e della qualità dell’acqua utilizzata. L’utilizzo dell’acqua sarà tanto più profittevole, tanto più alto è il valore del raccolto, e tanto maggiore è la produttività marginale dell’acqua3.
Vanno considerati due orizzonti temporali, il primo di breve periodo, dove non è possibile sostituire capitale naturale con capitale artificiale (schemi di trasferimento a lunga distanza, miglioramento dell’efficienza delle reti di distribuzione, stoccaggio dell’acqua) o con altro capitale naturale (sostituzione di colture idroesigenti, tecniche di irrigazione più efficienti). Nel lungo periodo, sarà invece possibile agire sulle infrastrutture irrigue o sulle scelte colturali.
La domanda di breve periodo risulta generalmente molto più inelastica4 di quella di lungo periodo.
Nel lungo periodo è possibile infatti una parziale sostituibilità tra acqua e capitale: Sostituire colture idroesigenti con colture meno idroesigenti; Ricorrere a tecnologie di irrigazione più efficienti; Sostituire le risorse utilizzate con altre poste a maggiore distanza, attraverso schemi di trasferimento; Migliorare l’efficienza della rete di distribuzione, riducendone le perdite; Provvedere allo stoccaggio dell’acqua durante le stagioni piovose, costruendo ad esempio serbatoi artificiali.
In tutti questi casi il costo di investimento deve essere poi confrontato con quello di utilizzo della risorsa.
Nel breve periodo, invece, l’agricoltore potrà semplicemente decidere di sacrificare parte della produzione per compensare un aumentato prezzo dell’acqua o una diminuzione/interruzione di erogazione della risorsa (es. nei periodi di siccità).
Nei casi in cui il prezzo dell’acqua è molto basso, l’elasticità sarà presumibilmente piuttosto piccola.
Occorre tenere conto inoltre del fatto che in realtà a volte i prezzi effettivi del bene finale prodotto sono più o meno fortemente distorti da imposizioni fiscali, o da particolari politiche dei prezzi -come è stato ad esempio fino a poco tempo fa (ed è tuttora per alcuni prodotti) per i prodotti agricoli, venduti ad un prezzo garantito determinato in sede CEE. In questi casi, il prezzo effettivamente osservato deve essere opportunamente corretto tenendo conto degli specifici fattori
3 La disponibilità a pagare dell’agricoltore per poter usufruire di una unità aggiuntiva di acqua dovrebbe essere uguale al valore del prodotto marginale (VPM) della stessa: l'agricoltore non sarà disposto a pagare più di quanto l'unità aggiuntiva di acqua può produrre, poiché in tal caso conseguirebbe una perdita; d'altra parte gli converrebbe acquistare una unità aggiuntiva di acqua ad una data somma fino al punto in cui tale somma resta al di sotto del valore aggiuntivo da questa prodotto.
4 L’elasticità della domanda rispetto al prezzo è la percentuale di variazione nella quantità domandata risultante da una variazione di 1 nel prezzo.
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che di volta in volta lo distorcono. Una soluzione che a volte viene adottata, ad esempio in casi come quello dei prodotti agricoli dove il mercato locale è condizionato in maniera determinante da politiche pubbliche, è quella di prendere come prezzo di riferimento quello che si determina sul mercato internazionale dello stesso bene.
Relativamente alle metodologie di valutazione applicabili, possono variare a seconda: Del livello di approfondimento dell’analisi; Dell’unità di analisi presa in considerazione (colture irrigate – non irrigate, singola tipologia di coltura, singola
azienda agricola); Della tipologia di domanda (breve o lungo periodo).
L’obiettivo sarà quello di ottenere un indicatore dell’uso dell’acqua a breve e a medio-lungo termine.
A un primo livello di approfondimento, potrebbe essere utile calcolare il valore dell’irrigazione, rappresentato dal differenziale di reddito medio delle aziende “irrigate” e “non irrigate”. Il valore dell’irrigazione per ettaro sarà dato da:
Δ reddito aziende irrigate e non irrigateettari coltivati
La distinzione delle colture in funzione del diverso grado di dipendenza delle coltivazioni dalla risorsa idrica per il conseguimento di un livello produttivo soddisfacente, mirerà ad evidenziare l’importanza assunta dalla risorsa idrica nel determinare i risultati produttivi ed economici per le diverse colture attraverso il confronto tra la produttività e la redditività delle colture in asciutto e delle colture irrigate. Il confronto può essere realizzato sulla base dei dati relativi alle rese, ai prezzi praticati all’azienda, al valore delle produzioni e alle spese specifiche colturali. Il confronto tra i bilanci colturali che ne risultano vanno poi riferiti all’unità di superficie.
Se vogliamo spingerci a un maggiore livello di dettaglio, pur tenendo conto che a rigore non sarebbe corretto parlare di domanda d’acqua da parte dei singoli raccolti, nel breve periodo può essere giustificato ricorrere a una stima basata solo sul contributo dell’irrigazione a una particolare coltura. Questo metodo di stima è utilizzabile per valutare l’impatto a breve sull’attività agricola di una variazione una tantum del livello di deflusso, o dell’adozione di misure di emergenza (es. ordinanze che vietano l’irrigazione).
Il metodo di valutazione dell’acqua come bene intermedio, in agricoltura, associa il valore di tale risorsa alla sua produttività fisica, ai prezzi ed alle quantità degli altri fattori utilizzati ed ai prezzi dei prodotti risultanti dall’uso irriguo. L’analisi della funzione di produzione cerca una relazione matematica che esprima il legame esistente tra input e output nel processo produttivo. Questa relazione varia a seconda del tipo di terreno utilizzato, del clima e dell’efficienza del sistema di irrigazione, oltre che dipendere dall’interazione con altri fattori produttivi quali ad esempio i fertilizzanti. Così assumendo che l’impiego di diversi quantitativi d’acqua richieda lo stesso ammontare di lavoro, fertilizzanti e di altri input, è possibile derivare una funzione della produttività marginale fisica dell’acqua. Per la determinazione della curva resa-volume si conducono esperimenti in cui l’unico input che viene fatto variare è l’acqua. La funzione che si vuole stimare può essere espressa come:
Y = f(W X1,X2,…,Xn)
Dove Y è l’output, il prodotto finale, W è l’acqua e gli X1,X2,…,Xn sono gli altri fattori che partecipano al processo produttivo. Si assumerà quindi che l’obiettivo dell’agricoltore sia quello di massimizzare il ricavo netto dei costi variabili; in questo caso verrà utilizzato un volume d’acqua addizionale fino a quando l’incremento nel ricavo totale supera l’incremento nel costo totale.
A tal fine è possibile applicare una funzione di produzione (curva resa-volume) proposta dall’americano Mitchell. La sua espressione è la seguente:
2
1010 10101⎟⎠⎞
⎜⎝⎛ +−⎟
⎠⎞
⎜⎝⎛ +−
⋅⎥⎥⎦
⎤
⎢⎢⎣
⎡−⋅=
VbkVbcAR
dove R è la resa produttiva in q.li/ha; A è la massima resa della produzione, registrata nella zona considerata (q.li/ha), in assenza di effetti di depressione; b è la piovosità media espressa in mm, riferita al ciclo colturale (circa 120 giorni tra la semina ed il raccolto, periodo aprile-settembre); V è l’input di acqua irrigua in m3/ha; c è un parametro chiamato coefficiente di depressione della produzione, e rappresenta l’effetto di condizioni climatiche avverse.
Il valore unitario dell’acqua viene calcolato moltiplicando la sua produttività fisica per i prezzi di mercato, e non invece cercando di calcolare qual è il contributo marginale della stessa risorsa al profitto dell’agricoltore.
Un modello più sofisticato di valutazione, che non prende più in considerazione le singole colture bensì le aziende agricole, è il modello di programmazione lineare. Si presuppone che, dato il prelievo di acqua (data quindi la quantità q e il prezzo p dell’acqua prelevata), considerata uno degli input del processo produttivo, il coltivatore cercherà di massimizzare la funzione di produzione. La curva di domanda che ne deriva è una spezzata perché dà risposte del tipo “irrigo” – “non irrigo”. Il modello di programmazione lineare prende in considerazione la produttività e il fabbisogno idrico di un’azienda agricola. È necessario quindi avere a disposizione dati finanziari e di produzione tratti dai bilanci di un certo numero di aziende rappresentative. Si imposta un modello nel quale la funzione obiettivo è rappresentata dalla massimizzazione del profitto aziendale, con una serie di vincoli fisici (quantità d’acqua disponibile, rendimenti unitari, ecc.) ed economici (es. prezzo dei prodotti agricoli). Utilizzando poi diversi valori di prezzo dell’acqua, si trovano diverse soluzioni al modello che rappresentano altrettanti punti della funzione di domanda desiderata. Una volta conosciuta la funzione di domanda, è agevole valutare, calcolandone l’integrale, il valore che la risorsa ha per l’agricoltore, al quale egli dovrebbe ipoteticamente rinunciare nel caso in cui la risorsa fosse destinata ad altri usi.
Con i dati a nostra disposizione e volendo comunque dare una prima stima del valore dell’acqua per gli usi irrigui, abbiamo scelto di applicare la prima metodologia sopra descritta che confronta i redditi delle aziende irrigate e non irrigate.
2.4 – Gli usi industriali
Per quanto riguarda gli usi industriali, la maggior parte dell'acqua richiesta dall'industria, considerando a parte il settore idroelettrico, viene utilizzata per forza motrice, raffreddamento e condensazione; in misura minore viene utilizzata per lavaggio, trasporto, e come input nell'industria alimentare.
L’acqua viene domandata nel settore industriale con la più grande varietà di requisiti qualitativi.
Maggior rilievo rispetto ad altri usi acquistano inoltre anche i costi di trattamento delle acque di scarico, che si inseriscono al pari degli altri fra le variabili che determinano il profitto dell'impresa considerata, ed influenzano dunque in via indiretta il valore del prodotto marginale dell'acqua.
Tutti questi costi di trasporto e trattamento/ritrattamento, tuttavia, restano solitamente di modesta entità relativamente al reddito ed al profitto delle imprese considerate. Questo contribuisce a 15
spiegare la bassa elasticità della domanda per questi usi che viene generalmente riscontrata nelle stime empiriche.
Gli usi industriali rappresentano una pressione sullo stato della risorsa idrica soprattutto dal punto di vista qualitativo in relazione alla qualità degli scarichi. In senso strettamente quantitativo, in generale, le derivazioni per uso industriale rilasciano l'acqua prelevata praticamente nello stesso punto del prelievo, dando luogo a consumo solo in quei settori del manifatturiero che utilizzano l’acqua come input del proprio processo produttivo (v. paragrafo 3.4).
Per quanto riguarda i metodi per la stima della domanda, a un primo livello di analisi, di breve periodo, in cui la domanda d’acqua è rigida perché l’impresa non ha la possibilità di intervenire sul processo produttivo allo scopo di modificare i suoi consumi, il danno per gli operatori industriali è rappresentato dalla diminuzione della produzione derivante da uno stop della fornitura dell’acqua. Per gli usi industriali, allo scopo di valutare la perdita economica dovuta all’interruzione della produzione per un giorno, derivante dalla mancata fornitura d’acqua, si fa riferimento, per ogni settore industriale, al valore aggiunto medio giornaliero per addetto. Conoscendo l’”intensità idrica” di ogni settore, vale a dire il consumo d’acqua per addetto, è immediatamente calcolabile il contributo dato dall’utilizzo dell’acqua alla produzione. Attraverso un censimento delle attività industriali presenti sul territorio, sarà possibile fotografare la situazione produttiva dell’area in esame, in termini di settori di attività, addetti per settore e valore aggiunto per addetto per settore. Dividendo il contributo di ogni addetto alla produzione, per l’acqua consumata in quel settore, è possibile determinare la perdita derivante da una mancata fornitura d’acqua. Si individua quindi il valore aggiunto medio per settore per m3 di acqua che diviso per 365 giorni ci darà la perdita per l’interruzione della fornitura di acqua per un giorno.
Valore aggiunto medio (per settore)
365 gg
Se invece, si considera un orizzonte temporale di lungo periodo, in cui l’impiego di capitali non è più fisso, ma può variare in relazione alle decisioni del management, si può pensare in termini di maggior efficienza dei livelli produttivi dato il livello di consumo di acqua. Considerando il consumo di acqua totale come dato, può essere utilizzato il metodo di programmazione lineare dove la funzione di produzione viene stimata come consumo di acqua e l’incognita è quindi il coefficiente di consumo dell’acqua.
Dati quindi 1…m comuni e 1…n settori e n addetti per settore, avremo un’equazione per ogni comune (in un sistema a più equazioni) dove andiamo a moltiplicare il consumo di acqua per settore per il numero di addetti per settore. Conoscendo la quantità di acqua prelevata per usi industriali in ogni comune e il numero di addetti per settore avremo quindi:
j
n
iii VXA =∑
=1
dove Vj è il valore della produzione; sono noti gli Xi (addetti) per ogni comune e per ogni settore, mentre l’incognita (un’equazione per ogni comune) è il coefficiente di consumo di acqua per addetto per settore.
La curva di domanda ci darà il danno economico dell’attore se non gli viene erogata l’acqua. Ragionare in termini di funzioni di domanda, infatti, ci aiuta a capire il danno in caso di mancanza d’acqua.
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2.5 – Gli usi idroelettrici
Nella definizione del valore dell’acqua per gli usi idroelettrici è molto importante distinguere fra la domanda di breve e quella di lungo periodo, ove la discriminante nei due casi è rappresentata dal cambiamento del sistema idroelettrico - dighe, canali di gronda, turbine, ecc.
Nel lungo periodo bisogna prendere in considerazione i costi e i benefici della costruzione di nuovi impianti idroelettrici. A tale riguardo, viene ritenuto plausibile che lo sviluppo del settore idroelettrico italiano sarà caratterizzato dalla costruzione (o dal ripristino) di impianti di piccola taglia, considerata la grande penetrazione di grossi schemi idroelettrici ad accumulo attuata nel passato e i severi interventi sul territorio richiesti.
Nel breve periodo, in cui le infrastrutture sono date, il valore dell’acqua corrisponde al costo che occorrerebbe sostenere per produrre un kWh di energia elettrica da impianti alternativi. Dunque, la mancata produzione di energia elettrica da un impianto genera sia un costo privato, valutabile attraverso il mancato fatturato da parte del produttore, sia un costo che la società deve sopportare per la produzione della stessa quantità di energia elettrica da un impianto alternativo, generalmente di tipo termoelettrico.
2.5.1 – Valutazione del costo privato e sociale per il rispetto del DMV
Il processo di liberalizzazione del sistema elettrico in atto in Italia ha portato alla definizione di due mercati dell’energia elettrica: il mercato libero e quello vincolato. Al mercato libero accedono i clienti idonei, cioè gli utenti che, per effetto del D.Lgs. 79/99, possono scegliere il fornitore direttamente sul mercato elettrico e stipulare con questo contratti di fornitura. Al mercato vincolato accede chi non rientra nella precedente categoria.
Per la valutazione del costo privato, espresso attraverso il mancato fatturato da parte del produttore idroelettrico, sono stati utilizzati i prezzi all’ingrosso corrisposti per la generazione dell’energia elettrica nell’ambito del mercato vincolato, al netto delle componenti a copertura dei corsi di riserva e bilanciamento, distinti per fascia oraria di produzione (v. Tab. 2.2). Tabella 2.2 – Prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica del mercato vincolato (aggiornato al 31 marzo 2004)
Fasce orarie Prezzo all’ingrosso (€ / MWh)
F1 ore di punta 122,83 F2 alto carico 73,23 F3 medio carico 57,91 F4 ore vuote 39,84
media - 73,45 Fonte: Autorità per l’energia elettrica e il gas, 2004
Il costo sociale derivante dalla mancata produzione da fonte idrica è dato dal costo aggiuntivo che la società deve sopportare per produrre la stessa quantità di energia elettrica ed è calcolato come differenza tra i costi totali per produrre l’energia elettrica attraverso impianti termoelettrici e quelli
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per produrla attraverso impianti idroelettrici. Il costo totale di produzione tiene conto sia dei costi industriali che di quelli ambientali (o esterni).
Il valore del kWh prodotto da una centrale idroelettrica è dunque pari al costo marginale di lungo periodo di generazione della stessa quantità di energia per mezzo di un impianto termoelettrico che possa soddisfare la stessa domanda.
Gli impianti ad acqua fluente producono l’energia elettrica in continuo, a meno di fermate di servizio per la manutenzione agli organi meccanici e alle opere di adduzione o nel caso di mancanza di acqua da derivare. L’energia elettrica prodotta fornisce un contributo costante alla domanda di base di energia elettrica durante tutto l’anno. La migliore5 alternativa a questa tipologia di impianto è rappresentata dagli impianti a ciclo combinato (CC), che producono energia elettrica di base a prezzi competitivi.
Gli impianti con bacini di accumulo stagionale, ed eventualmente di impianti di pompaggio, sono estremamente importanti per la sicurezza degli approvvigionamenti elettrici nei momenti di punta e della stabilità delle reti di interconnessione internazionali.
L’alternativa produttiva alle centrali idroelettriche ad accumulo sono gli impianti con turbine a gas (TG), unici impianti termoelettrici con una rapidità di regolazione paragonabile. Il valore del kWh prodotto da una centrale idroelettrica è dunque pari al costo marginale di lungo periodo di generazione della stessa quantità di energia per mezzo di un impianto termoelettrico che possa soddisfare la stessa domanda.
L’alternativa agli impianti ad acqua fluente è rappresentata dagli impianti a ciclo combinato (CC), che producono energia elettrica di base a prezzi competitivi. L’alternativa produttiva alle centrali idroelettriche ad accumulo sono gli impianti con turbine a gas (TG), unici impianti termoelettrici con una rapidità di regolazione paragonabile. I costi industriali dell’energia elettrica, per le tipologie di impianti individuati, sono riportati in tabella 2.3:
Come evidenziato in precedenza, oltre al costo industriale, si devono valutare le esternalità ambientali generate dalla produzione di energia elettrica attraverso impianti termoelettrici.
Il costo sociale derivante dalla mancata produzione da fonte idrica è pari alla differenza tra i costi totali per produrre l’energia elettrica attraverso impianti termoelettrici e quelli per produrla attraverso impianti idroelettrici. Tale valore tiene conto sia dei costi industriali che di quelli ambientali. Le metodologie di stima dei costi esterni della produzione elettrica più aggiornate ed approfondite fanno riferimento ai risultati del lavoro del programma ExternE, frutto di un lavoro di dimensioni notevoli portato avanti nei 15 Stati membri dell’EU nel quinquennio 1992-1997. Si ritiene che le stime ExternE diano informazioni ragionevoli sull’ordine di grandezza del danno espresso in termini economici e che possano essere prese come punto di riferimento per valutare l’impatto ambientale prodotto dal settore elettrico.
I costi esterni, valutati per alcune tipologie di impianti per la produzione di energia elettrica in Italia, sono riportati nella tabella seguente. Come si può notare gli effetti di impianti idroelettrici sono limitati alle aree limitrofe o alla regione mentre gli impianti termoelettrici hanno effetti anche di tipo globale.
Il costo totale dell’energia elettrica è dato dalla somma dei costi industriali e dei costi esterni: per gli impienti idroelettrici il costo si attesta mediamente a 47 €/MWh; nel caso di impianti turbogas il costo è pari a 122 €/MWh mentre nel caso di impianti a ciclo combinato il costo dell’energia elettrica è pari a 95 €/MWh.
5 Migliore è intesa come Best Available Technology (BAT) nel settore termoelettrico
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Tabella 2.3 – Costi per la generazione di energia elettrica
Costo industriale
Effetti locali e regionali
Effetti globali (emissione di CO2)
Costo esterno totale
Costo totale
(€/MWh) (€/MWh) (€/MWh) (€/MWh) (€/MWh) Idroelettrico 43 4 - 4 47 Gas Naturale (CC) 78 6 11 17 95 Gas naturale (TG) 100 7 15 22 122
Fonte: De Paoli e Lorenzoni (1999), elaborazione IEFE
Per effettuare il calcolo delle perdite bisogna poter conoscere la distribuzione delle ore di mancato funzionamento di ogni singolo impianto nelle quattro fasce in modo da quantificare l’energia elettrica non prodotta e quindi moltiplicarla per il prezzo all’ingrosso relativo.
2.6 – Gli usi ricreativi e ambientali
Come si è detto in precedenza, il valore economico degli usi produttivi dell’acqua può essere stimato a partire dal beneficio economico che l’acqua permette di ottenere e/o dal costo della migliore alternativa, nel caso di usi, come quello potabile, che si ritiene di dover garantire in ogni caso.
L’acqua svolge poi un gran numero di altre “funzioni ambientali”, sia legate a benefici goduti comunque dalle persone, sia ad altre dimensioni (es. ecologiche, culturali).
Almeno in parte, anche queste dimensioni di valore possiedono una componente “economica”: ciò equivale a dire che, almeno in parte, gli individui possono essere disposti a sacrificare queste componenti di valore, se adeguatamente compensati. Le funzioni di valore sono da considerarsi sostituibili, nel senso che l’individuo può accettare di privarsi di taluni benefici se riceve in cambio altri benefici che reputa almeno di pari valore.
Questo modello concettuale si applica in particolare a quelle funzioni ambientali che sono legate alla fruizione ricreativa (balneazione, pesca sportiva, navigazione da diporto, frequentazione delle zone fluviali) e paesistica (es. aspetto fisico del corso d’acqua, della flora e della fauna).
La valutazione di questa componente è importante per due motivi.
In primo luogo, essa permette di quantificare almeno in parte il beneficio derivante dal raggiungimento di un certo obiettivo di tutela ambientale del corpo idrico. Partendo da una situazione attuale, ogni miglioramento della qualità del corpo idrico rende possibili funzioni ambientali aggiuntive che prima risultavano impedite. Se ad esempio un certo fiume che si trova in una classe di qualità insoddisfacente venisse portato al “buono stato ecologico”, questo potrebbe rendere possibile, ad esempio, la pesca. Il beneficio goduto dai pescatori potrebbe approssimare, almeno in parte, il beneficio complessivamente goduto dalla collettività. Ulteriori miglioramenti rispetto all’obiettivo minimo potrebbero rendere disponibili ulteriori funzioni ambientali; conoscendo il valore di queste funzioni ambientali, si potrebbe effettuare un’analisi costi-benefici delle misure di piano aggiuntive.
In secondo luogo, essa permette di misurare l’effetto che gli altri usi dell’acqua hanno in termini di sacrificio delle componenti di valore d’uso indiretto. Questa valutazione si dovrebbe impostare partendo da quella che sarebbe la qualità “naturale” del corpo idrico in mancanza di qualsiasi fattore di pressione; e misurando il valore delle funzioni ambientali che dovessero essere sacrificate, qualora un certo fattore di pressione causi un deterioramento della qualità. Supponendo ad esempio
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che un certo fiume si trovi “naturalmente” in uno stato ecologico tale da permettere la balneazione, e uno scarico inquinante ne peggiorasse la qualità fino ad impedire la balneazione, il costo “esterno” dovuto allo scarico corrisponderebbe al valore del beneficio derivante dalla balneazione in quel corso d’acqua.
La letteratura economica ha sviluppato diverse metodologie volte a catturare almeno per approssimazione queste componenti di valore. Fra queste di rilievo per il nostro caso sono ad esempio il metodo del costo di viaggio e la valutazione contingente. Il primo ricostruisce il valore di un bene ambientale a partire dai costi che gli individui sono disposti a sostenere per goderne. Il secondo si avvale di metodologie di sondaggio volte a rivelare quanto gli individui sarebbero disposti teoricamente a pagare per poter fruire di un certo bene ambientale.
Numerose applicazioni di questi modelli sono state dedicate al settore idrico. Queste da un lato rivelano sovente delle dimensioni di valore piuttosto interessanti, tali perfino da eclissare, in non pochi casi, il valore degli stessi usi produttivi. Da un altro lato, peraltro, forniscono risultati difficili da generalizzare, perché non si tratta in genere di stimare solo il valore di una certa funzione ambientale (es. la balneazione o la pesca), ma il fatto di farlo in un particolare corpo idrico. Se ad esempio la balneazione fosse interdetta in un fiume, ma possibile in un altro fiume a poca distanza, il sacrificio per i bagnanti sarebbe inferiore rispetto al caso in cui non vi fossero alternative.
Poiché gli ordini di grandezza sono estremamente variabili, si è preferito in mancanza di studi ad hoc non effettuare valutazioni in questa sede, rinviando l’analisi a una fase successiva del processo di pianificazione. Va in ogni caso sottolineato che tutti questi usi non sarebbero certamente danneggiati – anzi, ricaverebbero un beneficio – dall’introduzione di norme relative al DMV.
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3 – L’ANALISI ECONOMICA DEGLI USI DELL’ACQUA NEL BACINO DEL TEVERE
3.1 – Premessa
Come abbiamo visto nel primo capitolo, le valutazioni economiche richieste dalla Direttiva 2000/60 riguardano: 1. l’utilizzo idrico (art. 5); 2. il recupero dei costi relativi ai servizi idrici (art. 9); 3. le misure adottate nei piani (allegato III).
Il rapporto, e in particolare il presente capitolo, si concentra sulla descrizione e valutazione degli usi dell’acqua, rimandando a un momento successivo le analisi relative ai punti 2 e 3.
Ci sembra utile mettere in evidenza qual è lo schema di analisi in base al quale abbiamo condotto la valutazione economica degli usi dell’acqua: • individuazione e descrizione dei diversi usi a livello di bacino e di unità di gestione (v. oltre,
paragrafo 3.2); • analisi del valore dell’acqua per ciascun uso, cioè della Disponibilità a Pagare (DAP) espressa
da ciascun utilizzatore; • confronto tra i diversi usi (irriguo, idroelettrico, industriale, civile) e gli usi ricreativi: confronto
tra il valore marginale (per l’agricoltore, l’imprenditore, il gestore, ecc.) per l’utilizzo di un m3 di acqua e il danno arrecato agli usi ambientali e ricreativi per la sottrazione di tale m3;
• individuazione delle domande (fabbisogni) soddisfatte e non soddisfatte; • analisi dei costi per la fornitura dei servizi idrici finalizzata a individuare “chi paga quanto” e
quindi a determinare un valore reale per ciascun utilizzo, individuando per es. quali costi sono sostenuti dai singoli attori privati e quali dal soggetto pubblico.
L’obiettivo finale di tale analisi sarà duplice: 1. Individuare le misure atte a garantire un’allocazione efficiente della risorsa idrica tra usi
alternativi, dal punto di vista del benessere collettivo; 2. Identificare, accanto ai costi diretti, i costi indiretti (o costi esterni); individuare cioè i costi,
sostenuti dalla collettività, dovuti all’utilizzo della risorsa da parte di un utilizzatore che determini un mancato utilizzo da parte di un altro utilizzatore
L’analisi economica diventa così un utile supporto al processo partecipativo e decisionale perché permette di analizzare in modo abbastanza dettagliato cosa succede e quali sono i costi e i benefici per i diversi soggetti e per la collettività, dal momento in cui il decisore pubblico adotta una politica delle tariffe che porti a un aumento delle stesse o stabilisce un valore per il deflusso minimo vitale che possa implicare un razionamento delle quantità d’acqua erogate per gli usi non idropotabili.
3.2 – I livelli di analisi
Il Piano della risorsa dell’Autorità di Bacino del Fiume Tevere ha come finalità la definizione dei criteri e degli indirizzi da perseguire per consentire l’uso sostenibile della risorsa idrica, attraverso il riequilibrio del bilancio idrico, il rispetto del deflusso minimo vitale, indicando nel contempo quali possono essere le condizioni che consentono di mantenere inalterata o di ripristinare la struttura originaria degli ecosistemi acquatici.
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L’equilibrio del bilancio idrico richiede che sia raggiunta la compatibilità degli usi dell’acqua con la disponibilità delle risorse idriche. Per il conseguimento di tale obiettivo il Piano, nella definizione del bilancio, adotta un approccio top – down, che a partire da obiettivi generali a scala di bacino e sulla base della scomposizione del bacino stesso in unità di gestione del bilancio idrico (UG), persegue obiettivi parziali per le singole unità di gestione, definiti in termini quantitativi in corrispondenza delle sezioni di chiusura delle stesse UG. Gli obiettivi assunti dal bilancio idrico rispondono al criterio di minimizzare gli usi dissipativi della risorsa idrica compatibilmente con le aspettative di sviluppo delle attività antropiche, in quanto la sottrazione di risorsa dai circuiti naturali, non solo limita le disponibilità idriche degli ecosistemi “acqua-dipendenti”, ma può indurre pesanti e irreversibili modifiche ai corpi idrici, impedire l’esercizio di specifici utilizzi delle acque (usi ricreativi, navigazione, ecc.) e ridurre il potere di diluizione degli inquinanti.
La definizione del bilancio idrico avviene quindi attraverso l’identificazione dei criteri e degli obiettivi del: • modello generale di gestione del bilancio idrico; • bilancio idrico a scala di bacino; • bilancio idrico a livello di singola unità di gestione; • bilancio idrico per le aste fluviali; • bilancio idrico nei bacini idrogeologici.
Gli obiettivi di bilancio idrico a scala di bacino sono perseguiti attraverso il progressivo riequilibrio delle aree di bacino soggette a pressioni significative. A tal fine, il Piano suddivide il bacino in unità di gestione del bilancio idrico (UG) che tengono conto dei corpi idrici superficiali e sotterranei e delle loro interazioni.
A ciascuna UG è associata una serie di attributi secondo i seguenti criteri: • in ciascuna unità di gestione viene definita la circolazione idrica di magra superficiale e
sotterranea, le interazioni tra di esse e le pressioni ed impatti significativi; • le unità di gestione possono prevedere ulteriori “subzonazioni” in relazione all’analisi delle
pressioni, degli impatti e delle relative azioni previste dai Piani regionali di tutela delle acque, che tuttavia debbono soddisfare le condizioni di bilancio delle unità di gestione in cui sono inclusi;
• per ciascuna unità di gestione sono definite le condizioni al contorno dei valori di bilancio idrico input – output;
• le relazioni tra unità di gestione sono determinate dai rapporti gerarchici del deflusso idrico. L’insieme delle condizioni al contorno o vincoli esterni di bilancio delle unità di gestione è coerente con gli obiettivi del bilancio idrico complessivo a scala di bacino;
• a ciascuna UG vengono associati come obiettivi da rispettare per l’equilibrio alla sezione di chiusura, e quindi rappresentativi della gestione complessiva della risorsa all’interno del bacino sotteso, un valore di salvaguardia che costituisce una soglia minima, e un valore ottimale.
Per la carta e l’elenco delle Unità di Gestione in cui è stato scomposto il bacino del Tevere v. gli Allegati I e II.
L’approccio sopra descritto viene adottato anche nell’analisi economica, dove sarà opportuno condurre un’analisi sia a livello dell’intero Bacino del Tevere sia a livello delle singole unità di gestione. Tale approccio, che in questa sede si limita a un inquadramento socio-economico del Bacino e delle UG, con una prima stima del valore attribuito all’utilizzo dell’acqua, mostrerà tutte le sue possibilità esplicative in un secondo momento, quando, raccolti dati più attendibili e dettagliati, sarà possibile condurre analisi ad hoc che evidenzino gli usi concorrenti nelle diverse unità di gestione e quantifichino i costi e i benefici per i diversi stakeholder operanti in una
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medesima UG riferibili all’uso o non uso della risorsa idrica (da rapportare alle caratteristiche della risorsa idrica, sotterranea e superficiale in quella particolare unità di gestione del bilancio idrico del bacino del Tevere). A tale analisi, che si strutturerà in una serie di scenari di utilizzo della risorsa nelle diverse UG e a livello dell’intero Bacino, potrà seguire una prima sperimentazione della public participation (soprattutto in quelle UG dove sono stati individuati usi concorrenti che implicano una pressione “non sostenibile” sulla risorsa) richiesta dalla stessa Direttiva quadro sulle acque (2000/60).
3.3 – Gli usi irrigui
Con riferimento al discorso fatto nella premessa del presente capitolo, uno degli obiettivi dell’analisi economica degli usi irrigui sarà quindi quello di simulare il comportamento delle aziende agricole prendendo in considerazione una serie di variabili decisionali (riparto colturale, livello di irrigazione, scelta della tecnica irrigua tra quelle già presenti in azienda, introduzione di nuove tecnologie, possibilità di aumentare le dimensioni aziendali, ecc.), nonché una serie di indicatori economici, sociali e ambientali (profitto aziendale, sussidi, occupazione, copertura del suolo, consumo d’acqua, ecc.). In questo modo si possono costruire scenari di riferimento e, in tali scenari, modelli di comportamento che permettano di analizzare le possibili conseguenze (teoriche e che quindi necessitano del momento della verifica, possibilmente in un processo partecipativo che metta intorno a un tavolo i decisori e i diversi stakeholder) di diverse politiche agricole e politiche idriche.
Tale obiettivo però, in questa fase del nostro lavoro, risulta essere ambizioso rispetto ai dati disponibili. Se infatti esistono già una serie di strumenti (DSS – Sistemi di Supporto alle Decisioni) che possono essere utilizzati in tal senso, i dati a nostra disposizione non sono ancora abbastanza dettagliati, completi e verificati sul campo per poter essere utilizzati all’interno di tali software.
In questa fase della nostra ricerca quindi, presentiamo, all’interno del presente capitolo e in allegato al rapporto: • Una descrizione delle principali grandezze che descrivono la realtà agricola sul territorio del
bacino del Tevere; • Una prima stima del valore attribuito all’acqua dagli agricoltori, cioè la loro disponibilità a
pagare (DAP) per usufruire dell’irrigazione, condotta per una grande tipologia di coltura – seminativi – che rappresenta allo stesso tempo la perdita che l’agricoltore subisce, in termini di mancato guadagno nel momento in cui non può più irrigare;
• La costruzione di uno scenario di base, per avere un’idea della situazione a livello di bacino nel 2009.
3.3.1 – L’agricoltura nel sistema Italia, con particolare riferimento allo stato dell’irrigazione
L'irrigazione è un elemento strategico per la maggior parte dei sistemi agricoli italiani. Rende possibile il mantenimento di paesaggi di notevole qualità, la realizzazione di produzioni agricole ad alto valore aggiunto e il mantenimento di culture locali socialmente preziose. L'irrigazione, tuttavia, determina un aumento notevole dei conflitti legati all'uso dell'acqua, anche a causa dell'alto livello di consumo e dell'efficienza relativamente bassa di impiego.
Tra i problemi più attuali, per il settore irriguo, la scarsità delle risorse idriche dovute a fattori climatici rappresenta il fatto più evidente. Ciò impone una migliore programmazione dell’impiego dell’acqua ed il coordinamento dell’uso con altri settori. E’ possibile, in tal senso, l’ulteriore sviluppo di politiche di intervento finalizzate a ridurre il consumo idrico, con un miglioramento dei sistemi di distribuzione e la disincentivazione all’uso mediante politiche di prezzo. Il futuro sembra pertanto lasciare intravedere un probabile ulteriore aumento dei costi dell'acqua e maggiori restrizioni all'uso a carico degli agricoltori. Tabella 3.1 – Consumo di acqua del comparto agricolo in Italia
anno Mld m3
1991 301999 20,1
Fonte: Istat, 1991b e Irsa-Cnr, 1999 Tabella 3.2 – Distribuzione geografica della superficie irrigata in Italia
1990 1997 variazione % 1990-1997Superficie irrigata (ha) Superficie irrigata (ha) %
Nord 1.693.673 2.290.862 35Centro 235.862 308.550 31Sud 781.862 1.039.688 33Italia 2.711.397 3.639.100 34 Fonte: Istat 2000
Il fabbisogno di acqua per l'agricoltura è diminuito in termini assoluti da 30 miliardi di m3 (60% sul totale del fabbisogno) nel 1991 a circa 20 miliardi di m3 (49,6%) nel 1999. È ragionevole pensare che il fabbisogno d'acqua in agricoltura si stabilizzerà su circa 20 miliardi di m3 nel corso dei prossimi anni. A livello nazionale, è evidente la centralità dell’irrigazione per la pratica agricola. Ben il 55% della produzione agricola si avvale dell’irrigazione. Vanno però messe in evidenza le differenze tra le aree geografiche. Dalla Tabella 3.2 infatti si evince come siano l’Italia settentrionale e quella meridionale, seppur per ragioni diverse (la prima perché affida all’irrigazione migliori performance produttive, la seconda per problemi di scarsità della risorsa, specie nella stagione estiva), ad affidarsi in modo consistente alla pratica irrigua, mentre nell’Italia centrale (che comprende sostanzialmente le stesse regioni presenti nel Bacino del Tevere) il fabbisogno d’acqua complessivo per l’agricoltura, messo a confronto con altri settori come il civile o l’idroelettrico, non sembra rappresentare un fattore critico di pressione.
Le colture più irrigate sono patate e ortaggi, seguiti da colture industriali ed alberi da frutta. I cereali sono irrigati per meno del 10%. Per le colture foraggere, i legumi e i prodotti trasformati l'irrigazione concerne meno del 40% della produzione totale. Sebbene alcune eccezioni esistano, i principali settori irrigui (ortaggi e frutta) sono quelli che producono il valore aggiunto per ettaro più alto, usano più lavoro per ettaro e mostrano i migliori trend della produzione e nelle prospettive commerciali. L'irrigazione non è solo importante in termini quantitativi. Infatti, ha un ruolo chiave nel garantire la qualità della produzione, ed è, pertanto, un elemento chiave nella strategia complessiva della maggior parte dell'agricoltura italiana. Data la natura dei prodotti, l'agricoltura irrigua produce anche un indotto notevole in termini di industrie associate.
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Tabella 3.3 - Aziende agricole e risultati economici per ripartizione geografica - anno 1999 variabili economiche nord centro sud italia
aziende agricole (%) 25,4 15,7 58,9 100aziende agricole (n) 628.924 388.744 1.458.412 2.476.081
produzione 48,7 16,9 34,4 100valore aggiunto 48,3 16,3 35,4 100costo del lavoro 30,1 25,1 44,8 100margine operativo lordo 51,2 14,8 34 100
valori medi aziendali (euro)valore aggiunto 15.829 8.574 5.008 8.320
composizione percentuale
Fonte: Istat, 2002
L’Italia è caratterizzata da un numero molto elevato di piccole e piccolissime aziende agricole. Nel 1999 le aziende con meno di 5 ettari erano ben il 72% del totale. Anche i dati economici sembrano confermare quanto detto in precedenza sulla pratica irrigua nelle diverse aree geografiche. Va sottolineata (v. Tab. 3.3) una netta prevalenza economica dell’agricoltura nel nord rispetto al centro e al sud. Il 48,7% della produzione e il 48,3% del valore aggiunto sono ottenuti in questa area del Paese dove è presente soltanto il 25,4% delle aziende nazionali. Queste, peraltro, presentano un costo del lavoro proporzionalmente più basso: infatti assorbendo solo il 30,1% del costo del lavoro, realizzano il 51,2% del margine operativo lordo nazionale. All’opposto, nel mezzogiorno si concentra il 58,9% delle aziende che realizza il 34,4% della produzione e il 35,4% del valore aggiunto, impiegando una quota del costo del lavoro pari al 44,8%. I valori medi aziendali del nord presentano, inoltre, una produzione e un valore aggiunto quasi doppi rispetto alla media nazionale. Le aziende agricole del centro hanno, invece, tutti i valori medi vicini alla media nazionale, segnalando con ciò che, sotto il profilo della performance economica, il sistema produttivo agricolo nazionale si modifica gradualmente passando dal nord al sud della penisola.
3.3.2 – Le aziende agricole e le colture irrigate nel bacino del Tevere
Le aziende agricole Nel bacino del Tevere il valore aggiunto per il settore agricolo nel 2002 è stato di 1093 milioni di euro, pari al 4% del valore aggiunto nazionale e al 24% di quello del centro Italia. Tra il 1999 e il 2002 le aziende agricole in Italia hanno incrementato il valore aggiunto dell’1,61%, nel centro Italia del 2,91% e nel bacino del Tevere del 2,82% (v. Tab. 3.4).
A livello dell’intero bacino, lungo i due decenni presi in esame (censimenti Istat 1981, 1991, 2001) la Superficie Agricola Utilizzata (SAU) si è significativamente ridotta, passando dagli 859.048 ettari dell’81 ai 718.251 ettari del 2001. La SAU irrigata, in contro tendenza rispetto all’andamento nazionale, ha subito una leggera flessione così come il numero delle aziende agricole, diminuite di 15.806 unità. La percentuale di SAU irrigata sulla SAU totale è passata dall’ 8,8% al 7,4%. La superficie effettivamente irrigata se nel 1991 corrispondeva a circa il 60% della superficie irrigabile, nel 2001 è scesa al 47%, a conferma di una riduzione della superficie irrigata a cui non ha corrisposto un’eguale riduzione della superficie irrigabile.
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Tabella 3.4 – Valore aggiunto ai prezzi di base per ripartizione geografica
1999 2000 2001 2002differenza %
1999-2000differenza %
2000-2001differenza %
2001-2002differenza %
1999-2002Italia 30.325,1 29.857,7 30.868,3 30.796,9 -1,54 3,38 -0,23 1,61Nord-ovest 6.147,8 6.191,5 6.495,0 6.311,4 0,71 4,90 -2,83 2,79Nord-est 7.450,5 7.563,6 7.951,9 7.890,2 1,52 5,13 -0,78 5,88Centro 4.389,1 4.306,2 4.410,1 4.515,5 -1,89 2,41 2,39 2,91Sud 12.337,7 11.796,4 12.011,2 12.079,9 -4,39 1,82 0,57 -2,00Bacino Tevere 1.070,8 1.093,4 1.085,3 1.101,1 2,11 -0,74 1,45 2,82 Fonte: Istat, 2004 Figura 3.1 – Sau, Sau irrigabile e Sau irrigata nel Bacino del Tevere
0
100000
200000
300000
400000
500000
600000
700000
800000
900000
1000000
SAU SAU irrigabile SAU irrigata
198119912001
26
Figura 3.2 – Numero di aziende agricole nelle UG
0
20000
40000
60000
80000
100000
120000
140000
160000
180000
Aniene
da S
ubiac
o a Tivo
li
Aniene
da Tivo
li a co
nflue
nza
Aniene
fino a
Sub
iaco
Chiani
Chiasc
io
Nera da
Veli
no a
confl
uenz
a
Nera fin
o a Veli
no
Nestor
ePag
lia
Tevere
area
urba
na di
Rom
a
Tevere
da C
hiasc
io a N
estor
e
Tevere
da M
.te Fum
aiolo
a S. L
ucia
Tevere
da N
era ad
Anie
ne
Tevere
da N
estor
e a P
aglia
Tevere
da P
aglia
a Nera
Tevere
da S
. Luc
ia a C
hiasc
io
Topino
e Maro
ggia
Trasim
eno
Velino
Totale
Bacino
198119912001
Figura 3.3 – Sau nelle UG
0
100000
200000
300000
400000
500000
600000
700000
800000
900000
1000000
Aniene
da S
ubiac
o a Tivo
li
Aniene
da Tivo
li a co
nflue
nza
Aniene
fino a
Sub
iaco
Chiani
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io
Nera da
Veli
no a
confl
uenz
a
Nera fin
o a Veli
no
Nestor
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lia
Tevere
area
urba
na di
Rom
a
Tevere
da C
hiasc
io a N
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e
Tevere
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.te Fum
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Tevere
da N
era ad
Anie
ne
Tevere
da N
estor
e a P
aglia
Tevere
da P
aglia
a Nera
Tevere
da S
. Luc
ia a C
hiasc
io
Topino
e Maro
ggia
Trasim
eno
Velino
Totale
Bacino
198119912001
27
Figura 3.4 – Sau e superficie totale (in ettari) delle UG – 2001
474506,15
738882
225190,42
450190
727250,01
489240
1443738
725730
878770
829659
279920
930620
622700
983826,025
1242943
1233800
31569,43
77400,43
2364259379970
2402916
15121,15
60764,92
50690,70
50725,46
117676,06
35377,71
17697,53
24759,51
38867,84
29161,24
50135,52
19966,71
33923,50
20695,71
4978,90
24572,53
14166,79
0 200000 400000 600000 800000 1000000 1200000 1400000 1600000 1800000 2000000
Aniene da Subiaco a Tivoli
Aniene da Tivoli a confluenza
Aniene fino a Subiaco
Chiani
Chiascio
Nera da Velino a confluenza
Nera fino a Velino
Nestore
Paglia
Tevere area urbana di Roma
Tevere da Chiascio a Nestore
Tevere da M.te Fumaiolo a S. Lucia
Tevere da Nera ad Aniene
Tevere da Nestore a Paglia
Tevere da Paglia a Nera
Tevere da S. Lucia a Chiascio
Topino e Maroggia
Trasimeno
Velino
SAUsuperficie UG
Per quanto riguarda le dimensioni delle aziende agricole presenti sul territorio del Bacino, si tratta di aziende di piccole (da 1 a 10 ettari) e piccolissime (meno di 1 ettaro) dimensioni. Infatti, le aziende con una superficie totale inferiore ai 10 ettari rappresentano circa il 90% del totale delle aziende agricole. Tale struttura non si è andata modificando negli ultimi due decenni. Si discostano dalla media del Bacino le seguenti UG: Tevere da S. Lucia a Chiascio, Tevere da Monte Fumaiolo a S. Lucia, Tevere area urbana di Roma, Chiascio, Paglia, Tevere da Nestore a Paglia, dove troviamo una minore preponderanza delle piccole aziende e percentuali più significative di aziende di medie (da 10 a 50 ettari, percentuali comprese tra il 12% e il 22% sul totale delle aziende) e grandi dimensioni (superficie superiore ai 50 ettari, percentuali comprese tra il 3% e il 7% sul totale delle aziende).
Da notare che: • la UG Tevere da Nera ad Aniene da sola comprende il 27% del totale delle aziende agricole
del Bacino, di cui ben il 94% hanno una superficie inferiore ai 10 ettari; • la UG Tevere area urbana di Roma presenta una progressiva diminuzione delle piccole
aziende a vantaggio di quelle di medie e grandi dimensioni, discostandosi in modo significativo dalla media di Bacino.
Va detto comunque che a livello di bacino le aziende di grandi dimensioni, che rappresentano il 2% del totale delle aziende, comprendono il 60% di tutta la SAU.
28
Figura 3.5 – Aziende per classe di superficie totale (%) nel Bacino del Tevere
1981
34%
54%
10% 2%
meno di 1 hada 1 a 10 hada 10 a 50 hapiù di 50 ha
1991
35%
53%
10%
1%
1%
meno di 1 hada 1 a 10 hada 10 a 50 hada 50 a 100 hapiù di 100 ha
2001
40%
49%
9%
1%
1%
meno di 1 hada 1 a 10 hada 10 a 50 hada 50 a 100 hapiù di 100 ha
Le principali colture A livello di bacino, la superficie totale coltivata a cereali si è ridotta significativamente negli ultimi vent’anni, passando da 242.874 ettari a 174.196 ettari. Le UG dove troviamo percentuali più alte di superfici coltivate a cereali sono (v. Tab. 3.6): Topino e Maroggia (11%), Tevere da Nera ad Aniene (10%), Tevere da S. Lucia a Chiascio (9%), Tevere da Paglia a Nera (9%), Paglia (7%), Chiascio (7%), Nestore (6%).
La superficie coltivata a foraggere avvicendate ha subito una flessione, passando dai 152.366 ettari del 1981 ai 96.240 del 2001. Le UG interessate dalle coltivazioni a foraggere avvicendate sono: Tevere da Nera ad Aniene (21%), Tevere da Paglia a Nera (10%), Nera fino a Velino (8%).
Per quanto riguarda i fruttiferi invece si è verificato un trend inverso anche se di lieve entità. La superficie investita è passata dai 22.713 ettari ai 30.650 ettari. È opportuno fare alcune considerazioni:
• i fruttiferi sono in generale molto idroesigenti; • se a livello di bacino i fruttiferi non sono presenti in modo significativo, nelle due UG
maggiormente interessate dalla presenza di fruttiferi (v. Tab. 3.6), troviamo una concentrazione di noccioli che rispetto ad altri fruttiferi, come il pesco o il ciliegio, presenti in altre aree del bacino, sono significativamente meno idroesigenti.
Ben il 62% della superficie totale coltivata a fruttiferi nel bacino si trova nell’UG Tevere da Nera ad Aniene, segue Tevere da Paglia a Nera con il 14%.
29
Figura 3.6 – Le colture principali del Bacino del Tevere
0
50000
100000
150000
200000
250000
300000
cereali ortive foraggere avvicendate fruttiferi
198119912001
La tabella 3.7 mostra l’andamento dei consumi di acqua, totali e per unità di superficie, degli ultimi vent’anni, calcolati per l’intero bacino e per singola unità di gestione. Tale tabella è stata costruita attraverso i seguenti passaggi: • sono stati presi i dati Istat dei censimenti ’91 e 2001 relativi alle superfici investite per tipologia
di coltura; • di tali superfici, applicando opportune percentuali, sono state prese solo le quote di superficie
irrigata, variabili da coltura a coltura; • ai totali, per ciascuna tipologia di coltura, di superficie irrigata sono poi stati applicati indici di
idroesigenza che rappresentano i diversi fabbisogni di acqua delle diverse colture; • è stato quindi possibile pervenire ai consumi (teorici) totali e per unità di superficie di acqua in
un anno.
Con l’avvertenza quindi che non stiamo parlando di dati censiti, ma che i dati che andiamo a commentare riguardano ulteriori estrapolazioni rese possibili dall’applicazione di indici teorici di fabbisogno idrico che danno quindi una stima del fabbisogno, ma che necessitano di essere verificati attraverso dati relativi ai prelievi effettivi, è possibile fare ulteriori elaborazioni, che i dati Istat in nostro possesso non ci permettevano, sulla superficie irrigata nel bacino del Tevere.
A livello di bacino, la superficie irrigata dal ’91 al ’01 si è ridotta del 26%. La stima dell’idroesigenza, effettuata dall’Autorità di Bacino del Tevere attraverso l’applicazione degli indici di fabbisogno teorico per tipologia di coltura, mostra (v. Tab. 3.7), per lo stesso periodo, un decremento di minore entità (circa il 3%) tra il ’91 e il 2001. Le stesse percentuali si riscontrano nelle idroesigenze per unità di superficie.
30
Tabella 3.6 – Le colture principali nel Bacino e nelle UG - 2001
Unità di gestioneha % ha % ha % ha %
Aniene da Subiaco a Tivoli 279 0 111 3 604 1 414 1Aniene da Tivoli a confluenza 4.015 2 248 6 4.243 4 1.452 5Aniene fino a Subiaco 24 0 14 0 24 0 2 0Chiani 6.289 4 40 1 2.045 2 90 0Chiascio 11.813 7 154 4 4.737 5 177 1Nera da Velino a confluenza 5.647 3 66 2 2.567 3 191 1Nera fino a Velino 5.993 3 33 1 7.752 8 111 0Nestore 10.596 6 226 6 2.163 2 115 0Paglia 12.480 7 70 2 6.320 7 189 1Tevere area urbana di Roma 8.198 5 684 18 6.836 7 220 1Tevere da Chiascio a Nestore 7.214 4 157 4 951 1 61 0Tevere da M.te Fumaiolo a S. Lucia 8.515 5 183 5 5.289 5 1.546 5Tevere da Nera ad Aniene 17.675 10 468 12 20.073 21 18.915 62Tevere da Nestore a Paglia 11.636 7 143 4 2.995 3 172 1Tevere da Paglia a Nera 15.140 9 149 4 9.709 10 4.192 14Tevere da S. Lucia a Chiascio 15.914 9 295 8 5.818 6 581 2Topino e Maroggia 18.464 11 421 11 6.548 7 585 2Trasimeno 6.421 4 246 6 938 1 95 0Velino 7.882 5 192 5 6.628 7 1.544 5Bacino 174.196 100 3.899 100 96.240 100 30.650 100
Cereali Ortive Foraggere avvicendate Fruttiferi
A livello di unità di gestione (v. Tab. 3.8) il mais irrigato risulta distribuito su gran parte del bacino del Tevere. Il 70% si trova nell’alto Tevere e in particolare in Umbria. Il 50% delle foraggere avvicendate irrigate interessa alcune UG del basso Tevere e di questo 50% ben il 76% è concentrato nelle tre UG che si trovano a cavallo degli ambienti vulcanico e alluvionale a sud del bacino. Da notare inoltre che le foraggere avvicendate irrigate rappresentano in queste tre UG una percentuale significativa sul totale della superficie irrigata di ciascuna UG(v. Tab. 3.8): Tevere area urbana di Roma (7% e 39%), Tevere da Nera ad Aniene (21% e 32%), Tevere da Paglia a Nera (10% e 28%). L’altro 50% risulta distribuito in modo abbastanza uniforme sul resto del bacino. La superficie irrigata di tabacco, girasole e barbabietola da zucchero si trova soprattutto nell’alto Tevere (67%). Le UG interessate presentano percentuali molto alte sul totale della superficie irrigata di ciascuna UG: Nestore (70%), Paglia (64%), Tevere da Monte Fumaiolo a S. Lucia (67%), Tevere da Nestore a Paglia (74%), Tevere da Paglia a Nera (46%), Tevere da S. Lucia a Chiascio (66%), Topino e Maroggia (56%) (v. Tab. 3.8). Per quanto riguarda i fruttiferi, il 78% della superficie irrigata interessa alcune UG del basso Tevere e nella sola Tevere da Nera ad Aniene è concentrato ben il 52% del totale della superficie irrigata coltivata a fruttiferi, corrispondente al 34% del totale della superficie irrigata di questa UG.
31
Tabella 3.7 – Consumi di acqua (totali e per unità di superficie) nel Bacino e nelle UG
1991 2001
UNITA' DI GESTIONE Totale
(mln m3) Unitario (m3/ha)
Totale (mln m3)
Unitario (m3/ha)
TV23 Aniene da Subiaco a Tivoli 4,4 92 4,0 85TV21 Aniene da Tivoli a confluenza 21,8 294 17,2 233TV25 Aniene fino a Subiaco 0,3 14 0,2 8TV62 Chiani 16,5 366 16,2 359TV81 Chiascio 28,8 396 28,0 386TV41 Nera da Velino a confluenza 13,5 276 14,8 302TV43 Nera fino a Velino 22,5 156 20,6 143TV72 Nestore 22,0 303 24,3 335TV61 Paglia 33,7 383 31,5 358TV1 Tevere area urbana di Roma 28,3 341 20,8 251TV73 Tevere da Chiascio a Nestore 17,8 637 16,2 577TV93 Tevere da M. te Fumaiolo a S. Lucia 29,3 315 36,7 394TV3 Tevere da Nera ad Aniene 90,1 375 78,3 326TV71 Tevere da Nestore a Paglia 25,6 410 29,0 466TV5 Tevere da Paglia a Nera 41,3 420 40,7 414TV91 Tevere da S. Lucia a Chiascio 43,1 347 47,2 379TV82 Topino e Maroggia 41,9 340 45,2 367TV0 Trasimeno 16,4 432 14,6 383TV42 Velino 29,1 123 25,8 109 Bacino 526,3 302 511,2 293
32
Tabella 3.8 – Stima (in base ai coefficienti di idroesigenza) della superficie irrigata delle principali colture irrigue del Bacino del Tevere – anno 2001
Unità di gestione mais ortiveforaggere
avvicendate
altri seminativi (tabacco, girasole,
barbabietola) fruttiferi totaleha % ha % ha % ha % ha % ha
Aniene da Subiaco a Tivoli 39 0 111 3 302 1 739 1 414 2 1.606
% 2 7 19 46 26 100Aniene da Tivoli a confluenza 314 1 248 6 2.122 4 3.066 3 1.452 7 7.201
% 4 3 29 43 20 100Aniene fino a Subiaco 5 0 14 0 12 0 34 0 2 0 66
% 7 20 18 51 3 100Chiani 954 3 40 1 1.023 2 4.916 4 90 0 7.022
% 14 1 15 70 1 100Chiascio 2.563 9 154 4 2.369 5 5.874 5 177 1 11.137
% 23 1 21 53 2 100Nera da Velino a confluenza 930 3 66 2 1.283 3 3.782 3 191 1 6.253
% 15 1 21 60 3 100Nera fino a Velino 2.025 7 33 1 3.876 8 2.132 2 111 1 8.178
% 25 0 47 26 1 100Nestore 1.636 6 226 6 1.081 2 7.050 6 115 1 10.108
% 16 2 11 70 1 100Paglia 1.622 6 70 2 3.160 7 8.862 8 189 1 13.904
% 12 1 23 64 1 100Tevere area urbana di Roma 523 2 684 18 3.418 7 3.890 4 220 1 8.735
% 6 8 39 45 3 100Tevere da Chiascio a Nestore 994 4 157 4 475 1 5.128 5 61 0 6.816
% 15 2 7 75 1 100Tevere da Monte Fumaiolo a S. Lucia 1.603 6 183 5 2.645 5 9.713 9 1.546 8 15.690
% 10 1 17 62 10 100Tevere da Nera ad Aniene 1.821 6 468 12 10.037 21 8.342 8 10.645 52 31.312
% 6 1 32 27 34 100Tevere da Nestore a Paglia 1.528 5 143 4 1.497 3 9.339 8 172 1 12.678
% 12 1 12 74 1 100Tevere da Paglia a Nera 1.792 6 149 4 4.855 10 7.898 7 2.423 12 17.117
% 10 1 28 46 14 100Tevere da S. Lucia a Chiascio 2.989 11 295 8 2.909 6 13.080 12 581 3 19.854
% 15 1 15 66 3 100Topino e Maroggia 3.680 13 421 11 3.274 7 10.057 9 585 3 18.017
% 20 2 18 56 3 100Trasimeno 1.277 5 246 6 469 1 3.497 3 95 0 5.583
% 23 4 8 63 2 100Velino 1.780 6 192 5 3.314 7 3.254 3 1.544 7 10.083
% 18 2 33 32 15 100Totale Bacino 28.075 100 3.899 100 48.120 100 110.655 100 20.611 100 211.359
% 13 2 23 52 10 100
33
3.3.3 – Il valore dell’acqua per gli usi irrigui
Come abbiamo sottolineato nel secondo capitolo parlando delle metodologie di valutazione economica dell’acqua in agricoltura, una delle metodologie utilizzabili per valutare la disponibilità a pagare per l’acqua (DAP) ad uso irriguo, è quello di calcolare il valore dell’irrigazione, rappresentato dal differenziale di reddito medio delle aziende “irrigate” e “non irrigate”, dove il valore dell’irrigazione per ettaro è dato da:
Δ reddito netto aziende irrigate e non irrigate
ettari coltivati
L’applicazione di tale metodologia ha caratteristiche e implicazioni che non vanno trascurate: • permette una prima stima grossolana del valore dell’acqua in quanto non si addentra nella valutazione di dettaglio
dei benefici economici dell’utilizzo dell’acqua da parte dell’agricoltore, né tanto meno di quelli sociali; • fornisce una valutazione a livello territoriale e non a livello aziendale; • fornisce indicazioni sull’uso dell’acqua nel medio-lungo periodo; • dà risposte del tipo “irrigo-non irrigo”, valutando la perdita economica dell’agricoltore, in termini di mancata
produzione, che non può irrigare le proprie colture.
Per procedere nel calcolo ci siamo avvalsi della banca dati RICA6. I dati RICA vengono forniti in forma aggregata a livello provinciale e regionale. La banca dati contiene una serie di informazioni strutturali (giacitura, altitudine, SAU totale, superficie in proprietà/affitto, set aside, ecc.), relative all’irrigazione (SAU irrigabile e irrigata, fonti di approvvigionamento e tecnologie di irrigazione) ed economiche (PLV, reimpieghi, contributi, noleggi, costi variabili, costi fissi, reddito lordo, reddito netto, ecc.).
Per le nostre finalità, l’elaborazione fornita dall’INEA ha riguardato la distinzione tra aziende irrigate (superficie irrigata>30% della SAU) e aziende non irrigate (superficie irrigata< 30% della SAU). La soglia del 30% ci permette di individuare la media dei bilanci aziendali che “traggono giovamento” dall’irrigazione.
L’ulteriore elaborazione ha riguardato l’estrapolazione dell’OTE (orientamento tecnico economico, v. glossario) “seminativi”7.
L’OTE permette di individuare l’ordinamento produttivo prevalente, sia da un punto di vista tecnico che economico. Ciò vuol dire che è possibile individuare le aziende “irrigate” e “non irrigate”, e relativi bilanci medi, che coltivano prevalentemente seminativi. La scelta di analizzare le aziende per OTE invece che per prodotto deriva: • dalla constatazione dell'obiettivo imprenditoriale riferibile all'intera azienda e raramente alla
singola coltivazione; • dalla presenza di costi fissi e congiunti la cui ripartizione tra le colture risulta sempre
controversa;
6 Rete di Informazione Contabile Agricola (RICA): è uno strumento comunitario finalizzato a conoscere la situazione economica dell’agricoltura europea. In Italia, l’INEA ha la responsabilità dell’organizzazione e del funzionamento della RICA nazionale
34
7 L’OTE “seminativi” comprende: seminativi Pac, riso, piante sarchiate, cereali, ortaggi in pieno campo, tabacco, cotone, seminativi diversi
• dalla realizzazione delle produzioni in una pluralità di orientamenti produttivi che conseguono complessivamente risultati economici molto differenziati;
• infine le OTE costituiscono dei modelli di azienda che tengono conto delle differenti situazioni ambientali e socioeconomiche, nonché della diversa specializzazione professionale degli agricoltori.
Le seguenti tabelle riportano alcuni dati strutturali e indicatori economici delle principali colture irrigue presenti nel Lazio e in Umbria. Ci sembrano utili per dare una visione di insieme delle principali caratteristiche delle aziende agricole presenti sul territorio Tabella 3.9 – Dati strutturali e indicatori economici delle aziende Rica per le principali colture irrigue – Lazio
aziende Superficie Superficie Irrigata Margine Lordo della coltura n. ha % euro/ha
olivo - olive da olio 326 2,22 3,56 1.494frumento duro 246 10,91 2,05 857vite - vino comune 163 0,96 22,36 3.235nocciolo 126 7,27 68,49 2.657medica - fieno 126 7,01 18,90 793foraggere avvicendate in genere - fieno 123 13,44 4,19 702orzo 84 2,62 12,97 578frumento tenero 64 3,80 8,86 544mais ibrido 64 6,39 68,17 1.322prati e pascoli permanenti - fieno 40 8,44 1,04 440mais da foraggio - insilato 38 5,48 77,73 1.168trifoglio - Fieno 35 10,41 2,80 622avena 33 3,14 28,68 776patata e patata dolce 33 2,68 75,70 4.820prato monof. Avvicend. - fieno 30 2,89 30,01 141girasole 27 6,93 20,23 658vite - vino d.o.c. 26 3,31 23,11 4.217medica - Coltura pascolata 24 7,64 2,62 544
dati medi aziendali
Fonte: INEA, 2001
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Tabella 3.10 – Dati strutturali e indicatori economici delle aziende Rica per le principali colture irrigue – Umbria
aziende Superficie Superficie Irrigata Margine Lordo della coltura n. ha % euro/ha
olivo - olive da olio 301 2,43 0,16 1.970vite - vino comune 270 1,24 1,86 2.930frumento tenero 252 5,96 0,98 770orzo 240 3,73 0,34 635girasole 194 7,68 6,88 652mais ibrido 182 4,87 68,40 1.195foraggere avvicendate in genere - fieno 180 7,04 1,48 448medica fieno 113 5,46 3,64 555frumento duro 84 12,27 0,00 876avena 73 3,53 0,39 671tabacco secco 45 11,85 95,58 6.117fava e favetta 44 2,10 6,68 691vite - vino doc 36 6,02 0,00 3.970barbabietola da zucchero 33 6,57 61,42 1.845peperone 26 1,58 71,47 5.715prati e pascoli perm fieno 23 16,37 0,31 216mais da foraggio - insilato 21 5,70 74,77 1.320melone 20 1,74 88,02 6.149
dati medi aziendali
Fonte: INEA, 2001 Da un punto di vista metodologico, con i dati a nostra disposizione sopra descritti, si è proceduto nel seguente modo: • Per ogni anno censito (1997-2001) è stato ricavato il reddito netto per unità di superficie delle
aziende irrigate e delle aziende non irrigate ed è stata calcolata la differenza tra i due redditi, ovvero il delta (che, sulla base dei ragionamenti svolti, rappresenta la DAP dell’agricoltore per poter irrigare) tra il reddito netto (rapportato all’unità di superficie) delle aziende irrigate e quello delle aziende non irrigate anno per anno e la media, sui cinque anni, di tale delta.
• Il passaggio successivo è stato quello di riportare tali valori, che l’INEA fornisce a livello provinciale e regionale, alle unità di gestione del Bacino del Tevere. I valori a livello regionale sono stati utilizzati solo laddove mancavano i dati, più precisi, a livello provinciale.
• Tali dati sono stati poi moltiplicati per la SAU irrigata coltivata a seminativo per dedurre il valore aggiunto complessivo per il bacino e per le singole UG.
• Infine i valori risultanti sono stati rivalutati al 2004. Nella tabella 3.11 troviamo i risultati di tali elaborazioni. Premesso che le variabili che possono influire su tali risultati economici sono molte e necessitano di essere analizzate attraverso indagini conoscitive e strumenti di valutazione più precisi e site specific, si può concludere che per quanto riguarda l’ordinamento produttivo “seminativi”, la DAP dell’agricoltore, che ci dà una prima stima del valore dell’acqua per gli usi irrigui e che in tabella troviamo espresso in Euro per unità di superficie, a livello di Bacino risulta essere pari a 1539 Euro/ha. Si può notare, inoltre, che la variabilità tra le diverse unità di gestione non risulta essere particolarmente significativa.
Le UG nelle quali un eventuale conflitto tra usi alternativi che coinvolga anche il comparto irriguo potrebbe incidere in modo significativo, qualora il decisore pubblico intervenisse con una politica dei prezzi, con un razionamento della risorsa, o con una tassa sui prelievi, ecc., sono (v. Tab 3.11):
• Tevere da Nera ad Aniene; • Tevere da S. Lucia a Chiascio; • Tevere da Paglia a Nera; • Tevere da Monte Fumaiolo a Santa Lucia;
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• Topino e Maroggia. Tabella 3.11 – Valore dell’acqua (per unità di superficie e complessivo) per l’irrigazione dei seminativi nel Bacino del Tevere e nelle UG
Unità di gestione Valore unitarioSAU irrigata seminativi Valore complessivo
€/ha ha €Aniene da Subiaco a Tivoli 1.562 1.151,79 1.799.512Aniene da Tivoli a confluenza 1.562 5.435,29 8.491.859Aniene fino a Subiaco 1.562 59,23 92.540Chiani 1.209 5.978,92 7.228.512Chiascio 1.512 8.396,50 12.695.292Nera da Velino a confluenza 1.512 5.131,68 7.758.968Nera fino a Velino 1.391 6.041,43 8.405.394Nestore 1.496 8.357,74 12.503.828Paglia 1.397 12.092,40 16.898.559Tevere area urbana di Roma 1.562 7.992,18 12.486.624Tevere da Chiascio a Nestore 1.512 5.760,83 8.710.222Tevere da M.te Fumaiolo a S. Lucia 1.871 12.540,66 23.459.282Tevere da Nera ad Aniene 1.677 18.846,61 31.612.276Tevere da Nestore a Paglia 1.496 10.978,77 16.425.093Tevere da Paglia a Nera 1.821 12.902,04 23.491.927Tevere da S. Lucia a Chiascio 1.584 16.284,14 25.788.523Topino e Maroggia 1.496 13.752,01 20.574.070Trasimeno 1.496 4.211,95 6.301.401Velino 1.528 6.759,07 10.324.562Bacino 1.539 162.673,25 250.408.607
3.3.4 – Una stima del costo massimo dell’applicazione del DMV
Il concetto di DMV (Deflusso Minimo Vitale) è stato introdotto dalla L. 183/89, dove si precisa che “per conseguire le finalità della legge, va assicurato, tra l’altro, un razionale uso delle acque superficiali e sotterranee (…) garantendo che l’insieme delle derivazioni non pregiudichi il deflusso minimo costante vitale negli alvei sottesi”. Dieci anni più tardi il D.lgs. 152/99, ha previsto la definizione del concetto di DMV. Il D.M. di definizione8 chiarisce che “Il Deflusso Minimo Vitale (DMV) è la portata istantanea da determinare in ogni tratto omogeneo del corso d’acqua, che deve garantire la salvaguardia delle caratteristiche
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8 Decreto 28 luglio 2004 – Linee guida per la predisposizione del bilancio idrico di bacino, comprensiva dei criteri per il censimento delle utilizzazioni in atto e per la definizione del minimo deflusso vitale, di cui all’art. 22, comma 4, del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152
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•
•
•
•
•
fisiche del corpo idrico, chimico-fisiche delle acque nonché il mantenimento delle biocenosi tipiche delle condizioni naturali locali”9.
Il DMV costituisce quindi sia un indicatore utile per le esigenze di tutela, sia uno strumento fondamentale per la disciplina delle concessioni di derivazione e di scarico delle acque.
Sebbene con le notevoli incertezze dovute alla qualità dei dati utilizzati, è possibile fornire una stima di larga massima del costo totale derivante dall’applicazione del DMV. Si assumono le seguenti ipotesi:
L’applicazione del DMV comporta effetti di difficile quantificazione sul prelievo lordo di acqua, che dovrebbero essere valutati caso per caso in funzione delle specifiche condizioni locali. Mantenendo costante la dotazione irrigua per unità di superficie, l’effetto della riduzione dei prelievi lordi comporta l’impossibilità di irrigare una corrispondente superficie. Si fa cioè l’ipotesi che le uniche alternative a disposizione siano irrigare (utilizzando la dotazione ottimale) o non irrigare. Si trascura la possibilità che l’agricoltore possa decidere di irrigare con quantità inferiori, eventualmente al costo di una minore produttività. La tecnologia irrigua è data e costante; si suppone che non vi siano ulteriori interventi volti a modificare la tecnica irrigua (in particolare, da scorrimento ad aspersione) La riduzione di dotazione irrigua è proporzionale per tutte le tipologie di colture. Si esclude quindi la possibilità di una rimodulazione delle dotazioni a beneficio delle colture più critiche. Come valore di riferimento per i seminativi può essere considerato quello medio risultante dal paragrafo precedente: 1539 €/ha.
Con queste ipotesi, una riduzione dei prelievi totali di acqua corrisponde a una riduzione proporzionale delle superfici irrigate. Nella tabella 3.13 abbiamo simulato l’impatto (costo totale) con diverse ipotesi di impatto del DMV sulle varie colture, con una riduzione delle superfici irrigate da 0 a 7%. Le ipotesi molto restrittive su cui l’elaborazione si basa suggeriscono di considerare questi dati come stime per eccesso. Per i dati relativi alle singole unità di gestione si rimanda agli allegati. (v. allegato III)
9 Per salvaguardia delle caratteristiche fisiche del corso d’acqua si intende il mantenimento delle sue tendenze evolutive naturali (morfologiche ed idrologiche), anche in presenza delle variazioni artificialmente indotte nel tirante idrico, nella portata e nel trasporto solido. Per salvaguardia delle caratteristiche chimico-fisiche delle acque deve intendersi il mantenimento, nel tempo, dello stato di qualità delle acque, in linea con il perseguimento degli obiettivi di qualità previsti dagli artt. 4,5 e 6 del D. Lgs. 152/99, e della naturale capacità di autodepurazione del corso d’acqua. Per salvaguardia delle biocenosi tipiche delle condizioni naturali è da intendersi il mantenimento, nel tempo, delle comunità caratteristiche dell’area di riferimento, prendendo in considerazione anche i diversi stadi vitali di ciascuna specie
Tabella 3.12 Superficie irrigata (ha) dei seminativi nel Bacino e nelle UG – anno 2001
Unità di gestionecereali (mais) ortive
foraggere avvic.
tabacco-girasole-
barbabietola totaleAniene da Subiaco a Tivoli 39,5 111,1 301,9 738,8 1.191,3Aniene da Tivoli a confluenza 314,0 248,0 2.121,5 3.065,7 5.749,3Aniene fino a Subiaco 5,0 13,5 12,0 33,7 64,2Chiani 953,7 40,2 1.022,6 4.916,1 6.932,6Chiascio 2.563,2 153,6 2.368,7 5.874,2 10.959,7Nera da Velino a confluenza 929,8 66,0 1.283,3 3.782,4 6.061,4Nera fino a Velino 2.024,9 33,2 3.876,1 2.132,1 8.066,4Nestore 1.635,6 226,0 1.081,3 7.050,4 9.993,4Paglia 1.622,5 70,1 3.160,0 8.862,4 13.714,9Tevere area urbana di Roma 523,0 684,2 3.418,0 3.890,0 8.515,1Tevere da Chiascio a Nestore 994,1 157,2 475,5 5.128,2 6.754,9Tevere da M.te Fumaiolo a S. Lucia 1.603,1 182,7 2.644,6 9.713,4 14.143,8Tevere da Nera ad Aniene 1.820,9 468,0 10.036,7 8.342,0 20.667,5Tevere da Nestore a Paglia 1.527,9 142,7 1.497,2 9.338,9 12.506,7Tevere da Paglia a Nera 1.791,6 149,1 4.854,7 7.898,3 14.693,6Tevere da S. Lucia a Chiascio 2.989,3 294,9 2.908,9 13.080,3 19.273,5Topino e Maroggia 3.680,0 420,7 3.274,1 10.057,2 17.432,0Trasimeno 1.276,7 246,1 468,9 3.496,9 5.488,7Velino 1.780,0 191,7 3.313,8 3.253,5 8.539,1Totale Bacino 28.074,9 3.899,0 48.119,7 110.654,6 190.748,1
seminativi
Tabella 3.13 – Costi totali (mln. Euro) per il comparto irriguo (solo seminativi) nel bacino del Tevere , derivanti da diverse ipotesi di riduzione dei prelievi lordi
seminativi 1% 2% 3% 4% 5% 6% 7%cereali (mais) 0,4 0,9 1,3 1,8 2,2 2,7 3,1ortive 0,1 0,1 0,2 0,2 0,3 0,4 0,4foraggere avvic. 0,8 1,5 2,3 3,0 3,8 4,6 5,3tabacco-girasole-barbabietole 1,8 3,5 5,3 7,0 8,8 10,5 12,3totale 3,0 6,0 9,1 12,1 15,1 18,1 21,2 Fonte: elaborazioni IEFE
Va comunque sottolineato che tale metodologia stima un valore per eccesso, ipotizzando che alla riduzione delle dotazioni corrisponda un sacrificio proporzionale in termini di tutte le colture e non tiene conto della possibilità di allocare in modo più efficiente l’acqua disponibile, sacrificando per prime le colture a minore valore aggiunto, o riducendo le quantità di acqua realmente utilizzate rispetto alla dotazione teoricamente ottimale. È per queste ragioni che è auspicabile la realizzazione di un’analisi accurata dei possibili effetti che l’applicazione del DMV potrà provocare sul comparto irriguo così come su altri settori come il civile, l’industriale e l’idroelettrico.
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3.3.5 – I trend: prospettive ed evoluzioni
Premesso che la Direttiva quadro sulle acque, tra le altre cose, chiede che: • entro il 2004 venga condotta una caratterizzazione degli usi dell’acqua che metta in luce le
pressioni e gli impatti sulla risorsa e le relative variabili economiche. Tale caratterizzazione dovrà comprendere anche la costruzione di uno scenario di base (al 2009) che mostri le tendenze delle variabili socio-economiche che influiscono sulle pressioni e sullo stato della risorsa idrica;
• entro il 2009 venga definito il programma di misure per raggiungere gli obiettivi ambientali economicamente sostenibili;
• entro il 2009 vengano prodotti e pubblicati i piani di gestione del bacino; concludiamo il presente capitolo sugli usi irrigui nel Bacino del Tevere, delineando uno scenario di base, con i dati che abbiamo a disposizione, che metta in evidenza le linee di tendenza al 2009, a partire dai trend, già descritti nei paragrafi precedenti, relativi ai due decenni 1981-1991 e 1991-2001.
La figura 3.7 mostra come la distribuzione delle aziende agricole per dimensione, sarà caratterizzata da: • una sostanziale stabilità del numero di aziende di grandi dimensioni (oltre i 50 ettari); • una progressiva flessione del numero di medie aziende (da 10 a 50 ettari); • un progressivo incremento delle aziende di piccolissime dimensioni (meno di 1 ettaro); • un decremento significativo del numero delle aziende di piccole dimensioni (da 1 a 10 ettari).
Se confrontiamo tali elementi con la figura successiva (3.8), dove vengono messe in evidenza le superfici totali per dimensione aziendale, si può evidenziare: • una riduzione della dimensione media delle grandi aziende che porta quindi a una significativa
riduzione della superficie totale coltivata dalle aziende di grandi dimensioni; • una sostanziale stabilità della dimensione media delle medie aziende; quindi alla flessione del
numero di aziende corrisponde una flessione proporzionale della superficie totale coltivata dalle aziende di medie dimensioni;
• un incremento della dimensione media delle piccole aziende: infatti si può notare come a una riduzione significativa del numero di aziende non corrisponde un’eguale riduzione della superficie complessiva delle piccole aziende;
• una leggera riduzione della dimensione media delle aziende piccolissime, a un incremento del numero di aziende corrisponde una sostanziale stabilità della superficie totale di tali aziende.
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La tendenza sembra quindi essere una riduzione del numero delle aziende agricole (a esclusione delle piccolissime che subiranno un leggero incremento) che sembra andare nella direzione di una riduzione delle aziende grandi e piccolissime a favore delle piccole-medie. Tale dato è coerente con la tendenza a livello nazionale, dove si rileva un aumento della dimensione media aziendale in termini di superficie agricola utilizzata da ciascuna azienda (tra il 1998 e il 1999 +3,4%).
Figura 3.7 – Trend 1981-2009 della distribuzione delle aziende agricole per classe di superficie totale nel Bacino del Tevere
53.325 53.45055.554 56.116
83.16379.469
66.031
60.802
15.856 14.96213.021 12.062
3.718 3.523 3.352 3.202
0
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
70.000
80.000
90.000
1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010 2015
Anni
Num
ero
di a
zien
de
Aziende con meno di 1 ha Aziende da 1 a 10 ha Aziende da 10 a 50 ha Aziende con più di 50 ha
Figura 3.8 – Trend 1981-2009 della distribuzione della superficie totale per classe di superficie totale nel Bacino del Tevere
25.293 25.500 26.486 26.833
262.702 248.703208.406
191.071
312.002 295.562267.004 251.025
812.667
712.969 716.586
660.934
0
100.000
200.000
300.000
400.000
500.000
600.000
700.000
800.000
900.000
1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010 2015
Anni
Supe
rfic
i del
le a
zien
de (h
a)
Aziende con meno di 1 ha Aziende da 1 a 10 ha Aziende da 10 a 50 ha Aziende con più di 50 ha
Premesso che il censimento Istat del 1981 non fornisce i dati relativi all’irrigazione, la figura 3.11 mostra, coerentemente con l’andamento a livello nazionale, una progressiva e significativa
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riduzione della Superficie Agricola Utilizzata, del 6% tra il 1981 e il 1991, dell’11% tra il 1991 e il 2001 e del 10% tra il 2001 e il 2009. Tale riduzione sembra quindi poter essere destinata a una lenta stabilizzazione negli anni futuri.
Un discorso diverso va fatto per la SAU irrigabile e irrigata dove la prima sembra destinata a ridursi progressivamente e costantemente negli anni futuri – rispetto al 1991 infatti nel 2009 dovrebbe ridursi del 72% - a cui corrisponderà una sostanziale riduzione, seppur meno significativa (pari al 53%), della SAU irrigata. Figura 3.9 – Trend 1981-2009 della Sau, Sau irrigabile e Sau irrigata nel Bacino del Tevere
859.048810.445
718.252
644.497
71.379 52.807 37.950
119.499
71.37932.884
0
100.000
200.000
300.000
400.000
500.000
600.000
700.000
800.000
900.000
1.000.000
1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010 2015
Anni
SAU
(ha)
SAU totale bacino (previsioni) SAU irrigata totale bacino (previsioni) SAU irrigabile totale bacino (previsioni)
Per quanto riguarda i consumi di acqua totali e per unità di superficie, diversamente da quanto sta avvenendo a livello nazionale, dove il fabbisogno di acqua per l’agricoltura è diminuito di circa il 34% tra il 1991 e il 1999, il trend di riduzione a livello di Bacino dovrebbe in futuro subire una riduzione di minore entità (dell’ordine del 5%). Per cercare di spiegare tale trend è opportuno a questo punto riferirsi agli elementi di novità della PAC (Politica Agricola Comunitaria). La nuova politica agricola infatti tende sempre più a sviluppare il ruolo multifunzionale dell’agricoltura, favorendo aspetti come la qualità, l’ambiente e la riduzione della pressione sulle risorse naturali, il ricambio generazionale e l’insediamento di giovani agricoltori. In altre parole, all’agricoltura viene riconosciuto un ruolo non solo produttivo ma anche di protezione del territorio, di conservazione e mantenimento dell’ambiente e di sviluppo economico e sociale delle aree rurali. Inoltre, in linea con i principi ispiratori del processo di ripensamento della PAC, i nuovi orientamenti si muovono in direzione di uno sganciamento del settore agricolo dal sostegno pubblico. In questa direzione vanno l’abbassamento dei prezzi interni ed il loro riavvicinamento a quelli mondiali (apertura dei mercati) e il progressivo “condizionamento” del sostegno a comportamenti degli agricoltori meritevoli di essere premiati, piuttosto che un sostegno generico concesso agli agricoltori in quanto tali. Negli anni ’90, in applicazione del regolamento sulla nuova politica agraria comunitaria (PAC), l’Ue ha erogato fondi per il sostegno dei seminativi (soprattutto per frumento duro, mais, semioleosi
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e legumi proteici) e della zootecnia. Altri contributi sono giunti alle aziende agricole nell’ambito di interventi preesistenti (olio d’oliva, tabacco, vino) e mediante i fondi strutturali, le misure agroambietali, quelle per lo sviluppo della forestazione e quelle per il prepensionamento (sostegno ai redditi, agli investimenti e per far fronte a calamità naturali).
Come riflesso degli indirizzi della PAC e della struttura produttiva delle aziende italiane, la quota più rilevante delle erogazioni corrisposte nel corso del 1999 al sistema agricolo nazionale per il tramite dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), hanno riguardato il sostegno alle coltivazioni (55,9%) e agli allevamenti (9,3%).
La constatazione che circa il 50% del valore della produzione agricola europea sia dovuta al sostegno comunitario indica chiaramente come non sia possibile descrivere il futuro dell'agricoltura senza tenere conto degli scenari di riforma della PAC. Recentemente è stata presentata una comunicazione in cui si profila una revisione della riforma introdotta con Agenda 2000 prevedendo un’ulteriore riduzione degli aiuti comunitari e che è pertanto riconducibile ad una tendenza verso la completa liberalizzazione dei mercati.
Partendo dal presupposto che l’irrigazione permette una sostanziale crescita della produttività delle colture, migliora l’affidabilità dei raccolti, riduce la vulnerabilità della produzione e quindi accresce il profitto dell’agricoltore e la sua capacità di competere sul mercato mondiale, possiamo fare le seguenti considerazioni: • La PAC, basata fino a poco tempo fa su prezzi sussidiati pagati agli agricoltori in eccesso
rispetto al valore di mercato delle colture, potrebbe aver creato un incentivo a irrigare. Gli agricoltori godono dell’opportunità di usare l’acqua a prezzi più bassi al fine di ottenere prodotti che possono essere venduti a prezzi più alti di quanto il mercato permetterebbe.
• I prezzi dei prodotti agricoli hanno già subito un taglio drastico dopo la riforma “Mac Sharry” del 1992 (in media del 33%) e Agenda 2000 (di un ulteriore 15%); rimangono comunque ancora al di sopra del livello del mercato mondiale, particolarmente per quanto riguarda i prodotti COP (cereali, semi oleosi, proteiche) e specialmente il mais.
• Gli analisti della PAC hanno previsto, a seguito della riforma, una più o meno drastica riallocazione delle superfici coltivate (dai prodotti COP ad altre colture). Solo per caso, tuttavia, tale riallocazione influenza le aree irrigate, dal momento che queste sono solitamente le più produttive. Quello che succede è che dove sopravvive un’agricoltura produttiva, l’elasticità della domanda rispetto al prezzo dell’acqua viene ridotta e il mix di colture irrigate cambia in favore di quelle più redditizie dove invece non c’è l’opportunità di passare a colture più profittevoli, colture a basso profitto come il mais continuano a essere irrigate a dispetto della riduzione del prezzo.
Tali ipotesi possono spiegare perché il fabbisogno idrico per gli usi irrigui nel bacino del Tevere non si stia riducendo in modo consistente: è possibile infatti che, a dispetto di una progressiva riduzione della SAU irrigata, gli agricoltori si affidino sempre di più all’irrigazione per incrementare i propri profitti, passando a colture intensive a più alto reddito.
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3.4 – Gli usi industriali
Nonostante quasi tutta l’industria si avvalga della risorsa idrica, gli utilizzi hanno caratteristiche tra loro molto diverse e solo un certo numero di settori incide in modo significativo sui consumi di acqua, perché solo le industrie del manifatturiero utilizzano l’acqua come input nei propri processi produttivi (v. paragrafo 2.4). Non solo, è difficile pensare di fare una valutazione che si basi su un aumento delle tariffe dell’acqua per l’industria, perché, rispetto ai profitti delle aziende industriali, i costi relativi all’approvvigionamento idrico risultano minimi e quindi difficilmente incideranno sui comportamenti degli imprenditori. Si può ipotizzare quindi con una certa sicurezza che una curva di domanda dell’acqua per un’azienda industriale risulterà rigida rispetto a tariffe dell’acqua crescenti. Oltre a ciò va sottolineata la difficoltà di costruire un quadro realistico della realtà industriale in rapporto all’utilizzo dell’acqua (tipologia di approvvigionamento e relativi costi, tecnologie e costi per il riciclo e riuso, tecnologie e costi per la depurazione, ecc.).
Altro elemento di incertezza è legato ai dati in nostro possesso. L’analisi dei dati di consumo idrico nel settore industriale si basa sostanzialmente sulla stima quantitativa di risorsa prelevata: infatti nel bacino del Tevere sono localizzate soltanto poche aree a concentrazione industriale, mentre è molto più frequente la diffusione degli insediamenti industriali al di fuori di strumenti di settore particolari (piani ASI, ecc.) in cui, generalmente, si è provveduto alla costruzione di reti acquedottistiche dedicate al servizio industriale. Diversamente le aree industriali presenti nel territorio del bacino sono destinate a tale funzione dalla pianificazione urbanistica che generalmente non comporta la predisposizione di reti di servizi dedicati.
Alla luce di quanto detto è ipotizzabile che gran parte degli insediamenti industriali presenti nel bacino si sia dotata di un sistema di approvvigionamento idrico autonomo che trae la propria risorsa dall’emungimento di uno o più pozzi o che si alimenta dalle normali reti acquedottistiche o tramite concessioni di acque superficiali. Per la verifica sarà comunque necessaria una ricognizione sulle condizioni di sfruttamento delle risorse idriche da parte delle diverse attività industriali che tenga conto della varietà delle forme di approvvigionamento.
In questa fase della nostra ricerca, quindi, presentiamo, all’interno del presente capitolo e in allegato al rapporto: • una descrizione delle principali grandezze che descrivono la realtà industriale sul territorio del
bacino del Tevere; • una prima stima del valore dell’acqua per gli usi industriali, calcolato attraverso la perdita che
l’azienda subisce, in termini di mancato profitto, per l’interruzione della fornitura d’acqua per un giorno e una stima del valore aggiunto complessivo rappresentato dall’utilizzo dell’acqua per ciascun settore in ciascuna UG;
• la costruzione di uno scenario di base, per avere un’idea della situazione a livello di bacino nel 2009.
3.4.1 – Le imprese nel bacino del Tevere
Con l’obiettivo primario di mettere in evidenza il fabbisogno d’acqua da parte della realtà industriale presente nel Bacino che può produrre pressioni e impatti sulla risorsa idrica dal punto di vista quantitativo, in questa sede ci limitiamo a dare un quadro generale delle sole attività idroesigenti (cioè quelle attività che dissipano la risorsa). Va detto che tali attività corrispondono a quelle che nei censimenti Istat vengono classificate come attività manifatturiere.
La figura 3.10 mostra come dal 1981 al 2001 il numero di unità locali sia rimasto pressoché invariato mentre sono andati riducendosi gli addetti, del 13% tra il 1981 e il 1991 e del 14% tra l’81 e il 2001. Tale dato è per le nostre elaborazioni molto importante. Come vedremo in seguito, al fine di calcolare i consumi d’acqua per settore, sono stati applicati coefficienti di fabbisogno idrico per addetto e per settore. Questo primo dato fa pensare che in futuro i consumi idrici industriali andranno riducendosi nel Bacino del Tevere anche per una contrazione dell’occupazione nei settori più idroesigenti, con conseguenze quindi positive dal punto di vista strettamente ambientale ma che potrebbero essere negative dal punto di vista socio-economico. Questi elementi dovranno essere quindi analizzati ulteriormente e verificati sul campo al fine di condurre un’analisi del valore dell’acqua per gli usi industriali che descriva in modo più adeguato le aziende idroesigenti e i loro possibili comportamenti.
Figura 3.10 – Numero di unità locali e di addetti nei settori idroesigenti (valore complessivo) nel Bacino del Tevere
29.874
233.699
27.176
199.892
28.483
174.378
0
50.000
100.000
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250.000
unità locali addetti
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45
Figura 3.11 – Numero di addetti nei settori idroesigenti (valore complessivo) nelle UG
0
10.000
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A livello di unità di gestione la tendenza a una riduzione degli addetti delle attività idroesigenti sembra confermata. Si discostano dalla media di bacino le seguenti unità di gestione dove le attività manifatturiere, almeno nell’ultimo decennio, si sono mantenute stabili: Chiani, Chiascio, Nera fino a Velino, Paglia, Tevere da Nestore a Paglia, Trasimeno, Topino e Maroggia, Velino. Figura 3.12 – Addetti (%) nei settori idroesigenti10 nel Bacino del Tevere – anno 2001
13%
15%
2%
11%
13%
0%
1%
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8%
15%
6%
14% 1%
Industrie Alimentari, delle Bevande e del TabaccoIndustrie Tessili e dell'AbbigliamentoIndustrie Conciarie, Fabbricazione di Prodotti in Cuoio, Pelle e similariIndustria del Legno e dei Prodotti in LegnoFabbricazione della Pasta-Carta, della Carta e dei Prodotti di Carta; Stampa ed EditoriaFabbricazione di Coke, Raffinerie di Petrolio, Trattamento dei Combustibili NucleariFabbricazione di Prodotti Chimici e di Fibbre Sintetiche ed ArtificialiFabbricazione di Articoli in Gomma e Materie PlasticheFabbricazione di Prodotti della Lavorazione di Minerali non MetalliferiProduzione di Metallo e Fabbricazione di Prodotti in MetalloFabbricazione di Macchine ed Apparecchi Meccanici, compresi l'Installazione, il Montaggio, la Riparazione e la ManutenzioneFabbricazione di Macchine Elettriche e di Apparecchiature Elettriche ed OtticheFabbricazione di Mezzi di Trasporto
46
10 Corrispondono alla Sezione D – Attività manifatturiere (ad esclusione della Sottosezione DN – Altre industrie manifatturiere), secondo la classificazione Ateco 1991
47
La figura 3.12 mostra la composizione percentuale dei settori idroesigenti (prendendo in considerazione come variabile chiave il numero di addetti) nel Bacino del Tevere al 2001, dove risultano più consistenti i seguenti settori: • produzione di metallo e fabbricazione di prodotti in metallo (15%), • industrie tessili e dell’abbigliamento (15%), • Fabbricazione di macchine elettriche e apparecchiature elettriche ed ottiche (14%), • Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco (13%), • Fabbricazione della pasta-carta (13%), • Industria del legno e dei prodotti in legno (11%).
E’ interessante confrontare tali dati con i consumi idrici stimati per settore. L’Autorità di Bacino del Fiume Tevere ha condotto uno studio per stimare i consumi idrici delle diverse attività economiche in base a quanto previsto dallo studio originale dell’IRSA, aggiornato da studi successivi. Questi studi hanno interessato un vasto campione statistico di insediamenti industriali per arrivare a definire un valore di volume idrico necessario per addetto, relativamente ad una serie di attività manifatturiere. Il volume idrico necessario per addetto per le diverse attività manifatturiere considerate è riportato in Tab. 3.14.
Tabella 3.14 – Settori idroesigenti e volumi idrici annui per addetto
Attività economica Volume idrico (m3/addetto/anno)
Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco 2.461
Industrie tessili e dell'abbigliamento 1.725
Industrie conciarie, fabbricazione di prodotti in cuoio, pelle e similari 912
Industria del legno e dei prodotti in legno 1.100
Fabbricazione della pasta-carta, della carta e dei prodotti di carta; stampa ed editoria 7.360
Fabbricazione di coke, raffinerie di petrolio, trattamento dei combustibili nucleari 8.634
Fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali 5.115
Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche 1.100
Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 1.700
Produzione di metallo e fabbricazione di prodotti in metallo 1.950
Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici, compresi l'installazione, il montaggio, la riparazione e la manutenzione
424
Fabbricazione di macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche 280
Fabbricazione di mezzi di trasporto 1.164
Attraverso una semplice operazione di prodotto sono stati ottenuti i valori stimati dei volumi idrici consumati dalle singole attività manifatturiere considerate.
I maggiori consumi idrici si concentrano nei seguenti settori (v. Fig. 3.14): • Fabbricazione della pasta-carta (38%), • Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco (13%),
• Produzione di metallo e fabbricazione di prodotti in metallo (12%), • Industrie tessili e dell’abbigliamento (9%), • Fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche artificiali (9%), • Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (6%).
Un settore particolarmente delicato per il bacino del Tevere, dal punto di vista di un uso dissipativo della risorsa idrica, è sicuramente il cartario che conta il 13% degli addetti presenti sul territorio e utilizza in modo consistente l’acqua. Da notare inoltre come il settore chimico, che coinvolge solo l’1% degli addetti presenti sul territorio del bacino, rientri poi, essendo un “grande” utilizzatore di acqua, tra i settori che consumano più risorsa.
Figura 3.13– Numero di addetti dei settori idroesigenti nel Bacino del Tevere
0
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
30.000
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40.000
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I settori a più alto consumo idrico hanno subito una contrazione, o al più sono rimasti stabili, rispetto ai decenni passati. Sembra quindi confermata, la tendenza, già evidenziata in precedenza, di una contrazione dei settori industriali più idroesigenti.
Dai dati fin qui analizzati emerge come i settori ad oggi più sviluppati nel bacino del Tevere sono tra quelli più idroesigenti. È anche vero però che tali settori hanno subito una significativa contrazione negli ultimi 20 anni. Ciò implicherà, se tale tendenza verrà confermata (v. oltre) una contrazione dei consumi idrici.
Anche i consumi totali (v. Fig 3.15), hanno subito una netta riduzione dal 1981 al 2001 (del 17% dal 1981 al 1991 e dell’11% dal ’91 al 2001), passando dai circa 576 milioni di m3 del 1981 ai circa 427 milioni di m3 del 2001.
Premesso che è importante che tali dati vengano sottoposti a verifica attraverso la quantificazione dei prelievi effettivi per uso industriale, e che, fermo restando i coefficienti di idroesigenza applicati, i consumi totali non possono che variare col variare del numero degli addetti nei diversi
48
settori idroesigenti, questo dato è molto significativo e permette di ipotizzare una riduzione della pressione sulla risorsa idrica degli usi industriali negli ultimi vent’anni, che si conferma almeno in parte a livello di UG. Sembrano discostarsi da tale tendenza, dove i consumi idrici sono rimasti pressoché invariati, come invariato è rimasto il numero di addetti in tali settori, le seguenti UG: Chiani, Chiascio, Nera fino a Velino, Paglia, Tevere da Nestore a Paglia, Tevere da Paglia a Nera, Tevere da S. Lucia a Chiascio, Topino e Maroggia, Velino.
Figura 3.14 – Consumi idrici (%) dei settori idroesigenti nel Bacino del Tevere
13%
9% 1%
2%
38%
5%
9%
1%
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Industrie Alimentari, delle Bevande e del TabaccoIndustrie Tessili e dell'AbbigliamentoIndustrie Conciarie, Fabbricazione di Prodotti in Cuoio, Pelle e similariIndustria del Legno e dei Prodotti in LegnoFabbricazione della Pasta-Carta, della Carta e dei Prodotti di Carta; Stampa ed EditoriaFabbricazione di Coke, Raffinerie di Petrolio, Trattamento dei Combustibili NucleariFabbricazione di Prodotti Chimici e di Fibbre Sintetiche ed ArtificialiFabbricazione di Articoli in Gomma e Materie PlasticheFabbricazione di Prodotti della Lavorazione di Minerali non MetalliferiProduzione di Metallo e Fabbricazione di Prodotti in MetalloFabbricazione di Macchine ed Apparecchi Meccanici, compresi l'Installazione, il Montaggio, la Riparazione e la ManutenzioneFabbricazione di Macchine Elettriche e di Apparecchiature Elettriche ed OtticheFabbricazione di Mezzi di Trasporto
Va sottolineato che le UG dove non si riscontra la stessa tendenza alla riduzione dei consumi riscontrata a livello di bacino, sono quelle meno idroesigenti dal punto di vista degli usi industriali. Al 2001, le UG più idroesigenti sono infatti,: • Aniene da Tivoli a confluenza (ca. 134 milioni di m3); • Tevere area urbana di Roma (ca. 64 milioni di m3); • Tevere da Nera ad Aniene (ca. 46 milioni di m3).
49
Figura 3.15 – Consumi idrici dei settori idroesigenti (valore complessivo) nel Bacino del Tevere
512.292.705
427.097.240
576.493.126
0
100000000
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Figura 3.16 – Consumi idrici dei settori idroesigenti nel Bacino del Tevere
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Figura 3.17 – Consumi idrici dei settori idroesigenti (valore complessivo) nelle UG
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3.4.2 – Il valore dell’acqua per gli usi industriali
Nello stimare il valore dell’acqua per gli usi produttivi, abbiamo deciso di adottare un’ottica di breve periodo, assumendo quindi che i fattori produttivi siano dati e non modificabili. La metodologia applicata quindi (v. paragrafo 2.4) permette di dedurre il danno per gli operatori industriali che è rappresentato dalla diminuzione della produzione derivante da uno stop della fornitura di acqua. Allo scopo di valutare la perdita economica dovuta all’interruzione della produzione per un giorno, derivante dalla mancata fornitura d’acqua, si fa riferimento, per ogni settore industriale, al valore aggiunto medio giornaliero per addetto. Moltiplicando il contributo di ogni addetto alla produzione, per l’acqua consumata in quel settore, è possibile determinare la perdita derivante da una mancata fornitura d’acqua. Si individua quindi il valore aggiunto medio per settore che diviso per 365 giorni ci darà la perdita per l’interruzione della fornitura di acqua per un giorno.
Valore aggiunto medio (per settore)
365 gg
I dati utilizzati per le stime fanno riferimento ai censimenti dell’Industria e dei Servizi per gli anni 1991 e 2001 e ai Conti Economici delle imprese per l’anno 1991. Per il valore aggiunto regionale per settore relativo al 2001 si è partiti dal valore aggiunto per addetto del 1991 e lo si è rivalutato al 2001, applicandolo poi al numero di addetti rilevato dal censimento del 2001.
Si è proceduto nel modo seguente:
51
• Sono stati presi i risultati dello studio fatto dall’Autorità di Bacino del Tevere sui consumi idrici stimati per settore per unità di gestione (calcolati sulla base dei dati Istat e dei coefficienti di idroesigenza per addetto per settore, in Tab. 3.15).
• Tale studio ipotizza inoltre una sostanziale stabilità dei fabbisogni idrici per settore tra il 1991 e il 200111. Sono stati quindi utilizzati i medesimi coefficienti di idroesigenza per gli anni 1991 e 2001.
Per ogni unità di gestione e per l’intero bacino è stato applicato il valore aggiunto a livello regionale delle diverse regioni che compongono il bacino e che volta per volta compongono le UG, pesandoli a seconda della composizione.
Tabella 3.15 – Valore dell’acqua (per unità di superficie e complessivo) per gli usi industriali (per i soli settori idroesigenti) nel Bacino del Tevere
Codice attività ATTIVITA' ECONOMICA
Euro/mc/giorno Euro/giorno Euro/mc/giorno Euro/giornoDA Industrie Alimentari, delle Bevande e del Tabacco 0,03 2.031.636 0,04 2.381.183DB Industrie Tessili e dell'Abbigliamento 0,04 1.976.611 0,05 2.028.391
DCIndustrie Conciarie, Fabbricazione di Prodotti in Cuoio, Pelle e similari 0,06 173.885 0,08 189.869
DD Industria del Legno e dei Prodotti in Legno 0,06 564.980 0,09 786.543
DEFabbricazione della Pasta-Carta, della Carta e dei Prodotti di Carta; Stampa ed Editoria 0,01 2.758.037 0,02 3.011.053
DFFabbricazione di Coke, Raffinerie di Petrolio, Trattamento dei Combustibili Nucleari 0,01 171.467 0,01 287.061
DGFabbricazione di Prodotti Chimici e di Fibbre Sintetiche ed Artificiali 0,02 1.220.827 0,03 1.230.779
DH Fabbricazione di Articoli in Gomma e Materie Plastiche 0,07 320.661 0,10 370.612
DIFabbricazione di Prodotti della Lavorazione di Minerali non Metalliferi 0,05 1.524.811 0,08 2.113.225
DJ Produzione di Metallo e Fabbricazione di Prodotti in Metallo 0,04 1.817.749 0,06 2.745.366
DKFabbricazione di Macchine ed Apparecchi Meccanici, compresi l'Installazione, il Montaggio, la Riparazione e la Manutenzione 0,17 751.690 0,25 1.300.401
DLFabbricazione di Macchine Elettriche e di Apparecchiature Elettriche ed Ottiche 0,33 2.616.377 0,46 3.204.058
DM Fabbricazione di Mezzi di Trasporto 0,06 580.572 0,09 539.567
1991 2001
La figura 3.18 mostra il valore dell’acqua per gli usi industriali relativamente ai soli settori che dissipano la risorsa (attività manifatturiere). Il valore dell’acqua, come si è spiegato nel paragrafo 2.4, è stato calcolato stimando la perdita economica (in questo caso, di un determinato settore idroesigente) per l’interruzione della produzione per un giorno dovuta alla mancata fornitura di acqua. I settori in cui risulta più profittevole l’utilizzo della risorsa idrica sono: • Fabbricazione di macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche; • Fabbricazione della pasta-carta, della carta e dei prodotti di carta, stampa ed editoria; • Produzione di metallo e fabbricazione di prodotti in metallo; • Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco; • Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi; • Industrie tessili e dell’abbigliamento.
52
11 È stata scelta un’ipotesi conservativa che consente di pervenire ad una quantificazione della domanda idrica del settore industriale come volumi idrici presumibilmente massimi che possono essere richiesti da questo comparto
Figura 3.18 – Valore aggiunto complessivo (Euro/giorno) per gli usi industriali (settori idroesigenti) nel Bacino del Tevere
53
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Prod
otti in
Meta
llo
Fabbri
cazio
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i, c...
Fabbri
cazio
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Mac
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Elet
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Fabbri
cazio
ne di
Mez
zi di
Traspo
rto
3.4.3 – I trend: prospettive ed evoluzioni
Se costruiamo uno scenario all’orizzonte temporale del 2009, sulla base delle indicazioni fornite anche da rapporti internazionali sugli usi industriali, è ragionevole applicare una riduzione del 20% ai volumi di consumo stimati per il 1991. Tale riduzione permette di tenere conto di una serie di fattori: da un lato cioè l’insieme degli elementi che contribuiscono, attraverso l’innovazione tecnologica, alla riduzione del fabbisogno idrico dei diversi cicli di produzione, dall’altro, l’applicazione del coefficiente riduttivo vuole sintetizzare gli effetti delle politiche tese a ridurre l’impatto dei consumi idrici industriali sulle risorse idriche disponibili. La scelta del valore del 20% ha come riferimento il rapporto della Banca Mondiale del 1992, che stabilisce che il risparmio idrico del comparto industriale nei venti anni successivi al ’91 sarà compreso fra il 15% ed 25%. Figura 3.19 - Trend 1981-2009 del numero di addetti dei settori idroesigenti nel Bacino del Tevere
233.699
199.892
174.378
149.267
0
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010 2015
Anni
Num
ero
di a
ddet
ti ad
att
ività
idro
esig
enti
Previsioni addetti : totale Bacino
Come anticipato nei paragrafi precedenti due sono gli elementi da sottolineare: • Una tendenza costante e progressiva alla deindustrializzazione e quindi alla riduzione degli
addetti nei settori manifatturieri che, come abbiamo visto, sono i settori più idroesigenti che non potrà che incidere positivamente sullo stato della risorsa idrica. Sarà utile a tal fine verificare, con un ulteriore raccolta ed elaborazione di dati, se alla contrazione di tali settori corrisponderà una riduzione del benessere socio-economico o, al contrario, grazie all’espansione di altri settori, una sostanziale stabilità o addirittura una crescita dal punto di vista socio-economico.
• Una tendenza alla riduzione dei consumi idrici più che proporzionale alla riduzione degli addetti nei settori idroesigenti, dovuta da una parte al presumibile incremento dell’introduzione di tecnologie di riciclo e riuso dell’acqua nei processi produttivi industriali, dall’altra, a una tendenza ormai largamente affermatasi a livello europeo verso politiche idriche sostenibili.
54
Figura 3.20– Trend 1981-2009 dei fabbisogni idrici dei settori idroesigenti nel Bacino del Tevere
576.493.126
512.292.705
427.097.240
323.307.403
0
100.000.000
200.000.000
300.000.000
400.000.000
500.000.000
600.000.000
700.000.000
1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010 2015
Anni
Fabb
isog
no (m
ilion
i di m
c)
Fabbisogno attività idroesigenti : totale Bacino
55
3.5 – Gli usi idroelettrici
Gli impianti idroelettrici nel bacino del Tevere si sono storicamente sviluppati in coerenza con gli indirizzi di politica economica e industriale che il governo italiano ha perseguito a livello nazionale a partire dai primi decenni dello scorso secolo fino ai primi anni del dopoguerra. Se si eccettuano alcuni piccoli impianti ad acqua fluente con potenze nominali dell’ordine di decine o di qualche centinaio di Kw, che ancora oggi vengono progettati da gruppi d’interesse privato, si può affermare che il forte impulso dato alla produzione di energia idroelettrica fino agli ‘60 per favorire l’industrializzazione del paese si sia praticamente arrestato intorno agli anni ‘70.
Questa tendenza a carattere nazionale si è manifestata anche nel bacino del Tevere (v. Fig. 3.21) dove la realizzazione dell’ultimo impianto di produzione con una potenza installata significativa (dell’ordine di qualche decina di Mw) risale al 196312. Figura 3.21 – Produzione idroelettrica negli anni nel bacino del Tevere
Produzione idroelettrica negli anni nel bacino del Tevere
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
1890 1900 1910 1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000
Anno di entrata in funzione dell'impianto
Produzione Cum. (GWh)
Producibilità teorica max cumulata (GWh)
Questi semplici dati, unitamente alla maggiore sensibilità dell’opinione pubblica verso le tematiche ambientali, con particolare riferimento alle modalità di sfruttamento delle risorse idriche, nonché alla tutela della naturalità dei corsi d’acqua e del paesaggio dei siti che possono essere interessati da grossi interventi strutturali come la realizzazione di grandi sbarramenti e la creazione di laghi artificiali, fanno comprendere i motivi tecnici ed economici che hanno determinato il tramonto della produzione di energia di tipo idroelettrico.
56
12 La diga di Corbara (135 milioni di m3), costruita al solo scopo di produrre energia idroelettrica nell’impianto di Baschi (TR), in grado di produrre oggi una quantità d’energia media annua di 190 Gwh, con una potenza installata di circa 80 Mw
A tutto ciò va inoltre aggiunta la considerazione che nel bacino del Tevere le zone topograficamente favorevoli allo sfruttamento idroelettrico della risorsa sono state pressoché totalmente utilizzate, lasciando qualche residua convenienza solo nei tratti di fondo valle o di pianura, dove comunque l’eventuale impegno economico risulterebbe proibitivo.
I pochi impianti ad acqua fluente cui si è accennato sopra, che si concentrano nelle zone di pianura dei corsi d’acqua, non sono indicativi di una scelta strategica del mercato verso l’idroelettrico, rappresentano piuttosto una semplice operazione commerciale promossa da società di modeste dimensioni o addirittura da singoli privati, sostenuta da una non ottimale programmazione del settore energetico: la possibilità infatti di accedere ai finanziamenti europei tramite i “certificati verdi”, consente assai spesso di realizzare, praticamente a costo zero, piccoli impianti di produzione, con tempi ridottissimi di ammortamento dei costi iniziali e rapidi profitti ricavabili dalla vendita di energia, peraltro di tipo pregiato.
Tale polverizzazione può rappresentare in prospettiva un problema di difficile gestione: in futuro, a seguito di possibili strategie di “disinvestimento” da parte dei produttori, le opere e gli sbarramenti realizzati lungo i corsi d’acqua, rappresenteranno un complesso sistema inadeguato a garantire il buon regime delle acque così come previsto dalla normativa vigente. In figura 3.22 è chiaramente rappresentata la tendenza alla frammentazione cui si è accennato.
Figura 3.22 – Numero di impianti suddivisi per classe di produzione nel Bacino del Tevere
0
1
2
3
4
5
6
7
8
Fino a
10 G
W
Da 10 G
W a
20GW
Da 20 G
W a
30GW
Da 30 G
W a
40GW
Da 40 G
W a
50GW
Da 50 G
W a
60GW
Da 60 G
W a
70GW
Da 70 G
W a
80GW
Da 80 G
W a
100G
W
Da 100
GW
a 11
0GW
Da 110
GW
a 12
0GW
Da 120
GW
a 13
0GW
Da 130
GW
a 14
0GW
Da 140
GW
a 15
0GW
Da 150
GW
a 16
0GW
Da 160
GW
a 17
0GW
Da 170
GW
a 18
0GW
Da 180
GW
a 19
0GW
Da 190
GW
a 20
0GW
Da 200
GW
a 21
0GW
Da 210
GW
a 22
0GW
Da 220
GW
a 23
0GW
Da 230
GW
a 24
0GW
Da 240
GW
a 25
0GW
Da 250
GW
a 10
00GW
3.5.1 – Il sistema idroelettrico nel bacino del Tevere
Gli impianti idroelettrici oggi presenti nel bacino del Tevere possono essere classificati in vario modo: in base alla tipologia di funzionamento (acqua fluente – a bassa o ad alta caduta – a bacino, a serbatoio), oppure in base ai sottobacini sottesi e alle risorse utilizzate.
Gli impianti ad acqua fluente possono utilizzare le portate del corso d’acqua senza alcun potere di modulazione e dunque la produzione segue le vicende idrologiche del bacino sotteso. Possono 57
58
essere a bassa caduta, quando sono posti direttamente sul corso d’acqua con l’impianto di produzione in fregio, oppure ad alta caduta, con un’opera di trasporto generalmente di qualche Km e con impianto di produzione anche molto distante dall’opera di sbarramento.
Gli impianti a bacino sono invece alimentati da un invaso, di modesta capacità utile, che comunque consente una regolazione delle portate, generalmente di estensione al più bisettimanale, (400 ore di riempimento – capacità dell’ordine delle migliaia di m3)
Gli impianti a serbatoio, a seconda del volume invasato, dell’ordine comunque dei milioni di m3, possono essere indipendenti dall’idrologia del bacino sotteso e quindi modulare la produzione secondo regole di gestione che, nel rispetto di una serie di vincoli d’interesse generale imposti nel disciplinare tecnico di concessione, ottimizzano i profitti ricavabili dalla vendita dell’energia.
Nel bacino del Tevere, in base ai bacini sottesi si possono individuare due complessi sistemi: il primo, più datato, che in termini di realizzazione risale ai primi anni del secolo scorso, si sviluppa lungo l’asta del fiume Aniene ed è caratterizzato da impianti a bacino e a serbatoio con un alto livello di interconnessione, essendo quasi tutti gli impianti disposti in serie. Le risorse che si utilizzano sono in massima parte di natura sotterranea, vengono intercettate in corrispondenza degli affioramenti superficiali a valle delle sorgenti puntuali e lungo quelle lineari, complessivamente di notevole entità.
Il secondo grande sistema, di maggiore complessità, è quello impostato sui fiumi Nera e Velino che si sviluppano in territorio umbro e marchigiano; vengono utilizzate le immense risorse sotterranee dei massicci carbonatici della dorsale appenninica e in esso sono presenti tutte le tipologie d’impianto con un altissimo livello di interconnessione, tanto da rendere la circolazione della risorsa idrica nei corsi d’acqua praticamente artificiale.(v. allegati VIIa e VIIb)
3.5.2 – Il valore dell’acqua per gli usi idroelettrici
Come spiegato nel par. 2.5 del presente rapporto, il valore dell’acqua (nel breve periodo) corrisponde al costo, privato (calcolato come mancata produzione e quindi mancato fatturato da parte del produttore) e sociale (calcolato come differenza tra i costi totali per produrre l’energia elettrica attraverso impianti termoelettrici e quelli per produrla attraverso impianti idroelettrici).
Il calcolo della perdita di produzione che si verifica negli impianti idroelettrici a seguito dei maggiori rilasci imposti dal rispetto del DMV, può essere sviluppato a due differenti livelli di approfondimento, indipendentemente dal grado di approssimazione dei dati idraulici ed energetici utilizzati.
Il primo livello (adottato nel presente rapporto) corrisponde all’assunzione che tutti gli impianti idroelettrici censiti siano penalizzati dal rispetto del DMV l’uno indipendentemente dagli altri; in altri termini, il volume sottratto alla produzione e lasciato defluire a valle dell’opera di derivazione viene attribuito all’impianto direttamente alimentato, senza verificare un possibile contribuito al raggiungimento del predefinito valore del DMV dai rilasci di eventuali altri impianti idroelettrici posti a monte e già penalizzati dai rispettivi maggiori rilasci.
Il secondo livello di approfondimento supera l’assunzione precedentemente fatta definendo un modello di calcolo di tipo integrato che valuta la perdita di produzione del sistema degli impianti per il rispetto del DMV in tutti i tratti fluviali d’interesse, considerando la reale dislocazione delle opere di sbarramento e di derivazione, delle centrali di produzione e delle opere di restituzione in alveo. In questo modo il volume che deve essere sottratto alla produzione attribuito al singolo impianto idroelettrico concorre al rispetto del vincolo ambientale insieme agli altri impianti di monte e di valle.
59
Per quanto riguarda inoltre l’elaborazione e l’analisi dei dati socio-economici, soprattutto in vista della sperimentazione di processi di partecipazione pubblica a livello di singole unità di gestione, sembra opportuno fare le seguenti considerazioni:
Le implicazioni socio-economiche degli usi idroelettrici non possono essere valutate al solo livello locale: gli effetti economici, sociali e ambientali, infatti, di una riduzione della produzione di energia idroelettrica, dovuto all’imposizione di un vincolo ambientale (aumento dei rilasci per il rispetto del DMV), non necessariamente impatteranno sull’area territoriale (UG) presa in considerazione (le strategie produttive dei gestori vengono sviluppate a livello nazionale, l’energia prodotta, intesa come beneficio di cui gode la popolazione, non è localizzabile in quanto l’energia prodotta viene immessa in rete, ecc.).
Nello sviluppo della valutazione economica degli usi idroelettrici, se analizziamo i dati con riferimento all’unità di gestione dove è collocato l’impianto e l’opera di restituzione, privilegiamo un’ottica strettamente economica (costi e benefici economici del produttore); se invece ci riferiamo all’UG dove è collocata l’opera di presa, privilegiamo un’ottica ambientale (costi e benefici sociali e ambientali).
Il costo privato e sociale dell’applicazione del DMV nel bacino del Tevere
Il bacino del fiume Tevere ospita 34 sistemi idroelettrici con una potenza media totale pari a circa 463 MW ed una produzione lorda, valutata come media estiva sul periodo 2000-2003, pari a 446 GWh. La suddivisione per tipologia di impianto è riassunta nella tabella 3.16. Tabella 3.16 – Il sistema idroelettrico del bacino del Tevere
Tipologia impianto
N. impianti
Produzione lorda
Potenza efficiente
Potenza media
GWh MW MW Fluente a bassa caduta 7 52 56 43 Fluente ad alta caduta 15 73 112 77 Serbatoio 2 44 134 53 Bacino 10 278 392 290 Totale 34 447 695 463
Fonte: Autorità di Bacino del Fiume Tevere Secondo l’analisi condotta nel bacino del Tevere relativamente al periodo estivo13, la sottrazione del volume totale d’acqua per fini idroelettrici per il rispetto del deflusso minimo vitale risulterebbe pari a circa 335 milioni di m3, cui corrisponderebbe una perdita di produzione di circa 58 GWh, corrispondente ad una media del 14,4%.
La mancata produzione di circa 58 GWh provoca, in tutto il bacino, un costo privato, valutato come mancato reddito per i produttori, pari a 3,3 milioni di euro/anno ed un costo sociale pari a 4,2 milioni di euro/anno (per la metodologia utilizzata, v. Par. 2.5).
L’analisi è stata condotta a livello di singolo impianto e successivamente aggregato rispetto alla localizzazione delle opere di presa (v. Tab. 3.17) e a quella dell’impianto e delle opere di restituzione dell’acqua (v. Tab. 3.18).
Nel primo caso (v. Tab. 3.17), in termini di volume d’acqua sottratto alla produzione, il maggiore effetto si riscontra nell’UG Nera da Velino a confluenza (137 milioni di m3), mentre in quasi tutte le
13 Il periodo considerato critico per la scarsità della risorsa presente in alveo va da metà maggio a metà settembre
60
altre unità di gestione l’effetto risulta essere minore di un ordine di grandezza, compreso tra i 56 e i 20 milioni di m3/anno. Analizzando gli effetti sulla produzione di energia elettrica, il maggiore impatto si riscontra nell’unità di gestione Aniene fino a Subiaco (31,5%), mentre nelle unità di gestione Nera fino a Velino, Topino e Maroggia e Velino l’impatto è valutato pari a circa il 20%. Infine, dal punto di vista dei costi (privati e sociali) derivanti dal rispetto del DMV, il maggiore effetto lo si riscontra per l’impianto di Galletto Monte S. Angelo (v. allegato VIII), il cui bacino è alimentato da opere di presa distribuite nelle unità di gestione Nera fino a Velino e Velino: il costo privato e quello sociale sono stimati rispettivamente in 1,3 e 1,8 milioni di euro/anno.
Nel secondo caso (v. Tab. 3.18), in termini di volume sottratto alla produzione, il maggiore effetto si riscontra nuovamente nell’UG Nera da Velino a confluenza (204 milioni di m3), mentre in tutte le altre unità di gestione l’effetto risulta essere compreso tra 1 e 30 milioni di m3/anno. Analizzando gli effetti sulla produzione di energia elettrica, il maggiore impatto si riscontra nell’UG Velino (30,2%) e nell’UG Aniene fino a Subiaco (29%), mentre nelle altre unità di gestione la diminuzione di produzione si attesta tra il 3% e il 20%. Mediamente nel bacino del Tevere si ottiene una diminuzione della produzione elettrica di circa il 13%. Infine, dal punto di vista dei costi privati e sociali derivanti dal rispetto del DMV, il maggiore impatto viene registrato nell’UG Nera da Velino a confluenza, quantificati rispettivamente in 2 milioni e 2,7 milioni di euro/anno, circa i 2/3 dei costi di tutto il bacino del Tevere.
3.5.3 – I trend: prospettive ed evoluzioni
Da un esame dei programmi d’investimento e di sviluppo impiantistico dei due maggiori gruppi di produttori presenti nel bacino del Tevere (Endesa Italia S.p.A. ed Enel Produzione S.p.A.), si vede come l’orientamento dell’offerta nel mercato energetico, nell’ambito delle fonti rinnovabili, si stia sempre di più rivolgendo ad altri tipi di risorse come ad es.: le biomasse ad uso del turbogas14; il vento, per gli impianti eolici (che stanno avendo in questi ultimi anni un inaspettato successo).
Come si è detto già in precedenza ci troveremo con tutta probabilità di fronte a possibili strategie di “disinvestimento” da parte dei produttori (v. Fig. 3.22). Alla luce di quanto detto fino ad ora, la valutazione dei costi e dei benefici, privati e sociali, dovrà essere condotta senza trascurare i seguenti elementi: - La strategia di investimento in altri sistemi di produzione di energia elettrica porterà a una
dismissione degli impianti attualmente esistenti nel bacino del Tevere; - Con ogni probabilità, i gestori dismetteranno gli impianti conservando le concessioni
(mantenerle rappresenta un costo trascurabile per i gestori se confrontato con i benefici potenziali, connessi all’utilizzo di tali concessioni in futuro, nonché contrattuali nei confronti del decisore pubblico);
- I gestori investiranno sempre di più in tecnologie, come il turbogas, che a parità di prestazioni richiedono minori costi di manutenzione;
- I grandi produttori di energia elettrica che operano nel bacino del Tevere sono presenti su tutto il territorio nazionale; non è detto, quindi, che a una dismissione dell’idroelettrico nel bacino del Tevere corrisponderà una strategia di investimento nel turbogas sempre ne bacino del Tevere.
14 Il turbogas rappresenta oggi la tipologia più simile dal punto di vista prestazionale all’idrolettrico. Ha infatti tempi di adattamento alle improvvise richieste di energia dalla rete dell’ordine dei minuti
61
Queste sono considerazioni di cui si dovrà tener conto nel momento in cui, al fine di attivare un processo partecipativo a livello locale (a livello di singole UG), si organizzeranno tavoli di negoziazione degli interessi tra i diversi stakeholder. Come abbiamo già avuto modo di sottolineare in precedenza, infatti, se i costi ambientali (esternalità negative) dell’idroelettrico sono spiccatamente locali (messa in sofferenza del tratto sotteso al singolo impianto), al contrario i costi e i benefici sociali derivanti da una dismissione dell’idroelettrico a favore di altri sistemi di produzione di energia elettrica da fonti non rinnovabili (come il turbogas), potrebbero non ricadere sull’UG presa in considerazione o addirittura sull’intero bacino del Tevere.
Tabella 3.17 – Effetti dell’applicazione del DMV alla produzione idroelettrica nel bacino del Tevere: aggregazione per opere di presa
Unità di Gestione (1)
Produzione lorda (2)
Potenza efficiente
(3)
Potenza media
Produzione in F3 (4)
Produzione in F4 (4)
Volume totale
sottratto
Volume sottratto
in F3
Volume sottratto
in F4
Perdita di produzione
in F3
Perdita di produzione
in F4 Perdita % Costo
privato Costo sociale
GWh MW MW h h 106*m3 106*m3 106*m3 GWh GWh % M€/anno M€/anno Aniene da Subiaco a
Tivoli 32,4 57,9 38,0 2.958 423 21,0 18,3 2,6 4,0 0,6 5,9% 256 346 Aniene fino a
Subiaco 14,2 23,0 16,5 3.198 457 27,5 24,0 3,4 3,6 0,5 31,5% 230 246 Nera da Velino a
confluenza 96,4 149,6 92,1 5.912 845 137,6 120,4 17,2 10,1 1,4 11,0% 639 828 Nera fino a Velino 25,6 26,5 20,0 5.516 788 41,0 35,9 5,1 4,8 0,7 19,0% 302 268 Tevere da Nera ad
Aniene 54,0 81,0 58,2 4.245 606 - - - - - - - - Tevere da Nestore a
Paglia 30,3 86,0 36,2 733 105 21,1 18,5 2,6 2,2 0,3 8,4% 141 196 Topino e Maroggia 1,9 2,4 2,0 796 114 1,1 1,0 0,1 0,3 0,0 20,7% 21 19
Velino 19,5 58,2 25,0 2.567 367 29,9 26,1 3,7 5,2 0,7 20,1% 328 442 Nera fino a Velino e
Velino 172,2 210,0 174,8 862 123 55,9 48,9 7,0 21,3 3,0 14,1% 1.352 1.878 TOTALE 446,6 694,6 462,9 26.787 3.827 335,1 293,2 41,9 51,4 7,3 13,2% 3.270 4.222
Note: (1) Riferita alla localizzazione delle opere di presa (2) Media estiva 2000-2003 (3) Periodo 2000-2003 (4) Riferita ai quattro mesi estivi
Fonte: Elaborazioni Autorità di Bacino del Fiume Tevere e IEFE
62
Tabella 3.18 – Effetti dell’applicazione del DMV alla produzione idroelettrica nel bacino del Tevere: aggregazione per impianti e opere di restituzione
Unità di Gestione (1)
Produzione Lorda
(2)
Potenza efficiente
Potenza media
Produzione in F3
(4)
Produzione in F3 (4)
Volume totale
sottratto
Volume sottratto
in F3
Volume sottratto
in F4
Perdita di produzione
in F3
Perdita di produzione
in F4
Perdita %
Costo privato
Costo sociale
GWh MW MW h h 106 * m3 106 * m3 106 * m3 GWh GWh % M€/anno M€/anno Aniene da Subiaco a
Tivoli 3,7 6,9 5 1.202 172 9 8 1 0,3 0,0 9,2% 19 17 Aniene da Tivoli a
confluenza 28,7 51,0 33 1.756 251 12 10 1 3,7 0,5 14,8% 237 329 Aniene fino a Subiaco 14,2 23,0 16 3.198 457 27 24 3 3,6 0,5 29,0% 230 246
Nera da Velino a confluenza 272,3 366,7 271 9.007 1.287 204 179 26 32,1 4,6 13,5% 2.040 2.749
Nera fino a Velino 21,9 19,4 16 3.283 469 30 27 4 4,0 0,6 20,8% 254 225 Tevere da Nera ad
Aniene 84,4 167,0 94 4.979 711 21 18 3 2,2 0,3 3,0% 141 196 Topino e Maroggia 1,9 2,4 2 796 114 1 1 0 0,3 0,0 20,7% 21 19
Velino 19,5 58,2 25 2.567 367 30 26 4 5,2 0,7 30,2% 328 442 Totale 446,6 694,6 462,9 26.787 3.827 335,1 293,2 41,9 51,4 7,3 13,2% 3.270 4.222 Note:
(1) Riferita alla localizzazione dell’impianto idroelettrico e dell’opera di rilascio (2) Media estiva 2000-2003 (3) Periodo 2000-2003 (4) Riferita ai quattro mesi estivi
Fonte: Elaborazioni Autorità di Bacino del Fiume Tevere e IEFE
63
64
3.6 – Gli usi civili
3.6.1 – Il valore dell’acqua per gli usi civili
Come già accennato nel secondo capitolo del presente rapporto, il valore della fornitura dell’acqua per gli usi civili può essere stimato utilizzando come proxy il costo totale connesso alla fornitura del servizio. La valutazione riguarda:
- i costi diretti di fornitura del servizio, definiti come i costi necessari alla fornitura idropotabile nonché al collettamento e alla depurazione dei reflui;
- i costi indiretti, che nascono da una variazione della disponibilità della risorsa, sia in termini quantitativi, che in termini qualitativi.
Dati a disposizione e ipotesi effettuate
Non è stato possibile fare una valutazione per unità di gestione perché i dati necessari erano disponibili solo per 2 Ambiti Territoriali Ottimali (ATO). Abbiamo così deciso, a titolo esemplificativo e in attesa di un completo reperimento dei dati tecnico-economici necessari, di mettere alla prova la metodologia valutativa per i 2 ATO di cui ci sono stati forniti, pur con alcune lacune (v. oltre), i dati necessari. Per la valutazione del valore di ricostruzione a nuovo delle infrastrutture, si è fatto riferimento alle funzioni parametriche contenute nel Piano Regionale di Risanamento delle Acque (PRRA) della Regione Lombardia, opportunamente rivalutate secondo gli indici ISTATT
15, riportate in allegato (v. allegato IX). Tali formule parametriche non permettono di valutare tutte le scelte tecnologiche in quanto si basano su tipologie di impianti semplificate.
I dati tecnico-economici necessari alla valutazione del valore di ricostruzione a nuovo delle infrastrutture e dei costi operativi del servizio idrico integrato (SII) sono derivati dalle ricognizioni effettuate dalle Autorità dei seguenti Ambiti Territoriali Ottimali:
• ATO 1 – Viterbo; • ATO 2 – Roma.
I dati a disposizione non sempre sono risultati immediatamente utilizzabili: in alcuni casi il dato era presente ma aggregato (generalmente a livello comunale); in altri casi il dato mancava completamente. Quindi, per poter applicare le formule parametriche è stato necessario effettuare delle ipotesi (v. oltre).
Le informazioni disponibili per la filiera dell’acquedotto, a livello comunale, sono risultate le seguenti:
• Volumi d’acqua immessi, erogati e fatturati; • Popolazione e utenze allacciate; • Numero serbatoi e capacità totale; • Estensione e diametro medio delle adduttrici;
15 £2003 = 1,4541 * £1991
65
• Estensione e diametro medio della rete di distribuzione; • Numero di sollevamenti; • Potenza sollevamenti (solo ATO 2); • Numero potabilizzatori e portata totale trattata (nessun riferimento alla tipologia di
trattamento).
Per quanto riguarda i serbatoi, è stata fatta l’ipotesi che tutti i serbatoi siano di tipo interrato. Non è stato possibile valutare i costi delle infrastrutture per la potabilizzazione né degli eventuali pozzi.
Le informazioni disponibili per la filiera della fognatura e del collettamento sono risultate ad aggregazione comunale:
• Estensione della rete fognaria e dei collettori; • Diametro medio della rete fognaria e dei collettori; • numero sollevamenti; • Potenza installata per i sollevamenti (solo ATO 1); • Abitanti allacciati.
Non avendo ulteriori informazioni, sono state ipotizzate solo condotte a gravità. Non è stato possibile valutare gli eventuali costi di scaricatori di piena e vasche di prima pioggia.
Le informazioni disponibili per la filiera della depurazione, sempre ad aggregazione comunale, sono risultate:
• Numero degli impianti; • Potenzialità (AE) totale degli impianti; • Abitanti equivalenti serviti; • Portata trattata (solo ATO 2).
La potenzialità di ogni singolo impianto è stato ottenuto dividendo la potenzialità totale a livello comunale per il numero di impianti esistenti. Non avendo informazioni sui trattamenti presenti nei singoli impianti, sono state dunque fatte le seguenti ipotesi:
• per gli impianti con potenzialità inferiore a 10.000 AE è stato ipotizzato un trattamento secondario biologico tradizionale;
• per gli impianti con potenzialità superiore a 10.000 AE sono stati ipotizzati stadi di nitrificazione e denitrificazione;
• per gli impianti con potenzialità superiore a 10.000 AE è stato ipotizzato inoltre uno stadio di defosfatazione;
• per gli impianti di potenzialità superiore a 50.000 AE è stato ipotizzato uno stadio di affinamenti terziario per filtrazione.
Viste le informazioni disponibili e le ipotesi effettuate, è necessario premettere che i risultati ottenuti (costi e tariffe di Full Cost Recovery - FCR) ed esposti qui di seguito, possono essere sottostimati.
Esiti della valutazione economica delle infrastrutture del Sistema Idrico Integrato Gli esiti della valutazione economica delle misure infrastrutturali, volte alla riduzione dell’apporto inquinante nei corpi idrici recettori, vengono riportati a scala di Ambito Territoriale Ottimale. I costi individuati devono essere intesi come la spesa che gli utenti dovrebbero sostenere ogni anno per mantenere nel tempo le infrastrutture in condizioni tali da rispettare gli obiettivi di qualità ambientale definiti dalla legislazione attualmente vigente (D.Lgs. 152/1999 e s.m.i.). E’ bene sottolineare in questa sede che tali costi non necessariamente appaiono nei bilanci dei soggetti gestori, almeno finché gli investimenti di rimpiazzo non verranno materialmente effettuati.
Infatti l’attuale meccanismo tariffario prevede l’ammortamento dei soli investimenti effettuati dal gestore. Ciò significa che gli investimenti sin qui realizzati a spese pubbliche sono utilizzati dagli attuali gestori e utenti “a costo zero”. E’ peraltro chiaro che, prima o poi, gli investimenti di rimpiazzo dovranno essere effettuati, e in quella occasione i relativi ammortamenti verranno trasferiti sulle tariffe.
Ancora una volta è utile precisare che in tal modo si introduce una modifica significativa rispetto ai piani del passato, nei quali l’attenzione veniva posta soprattutto sull’esborso diretto per la finanza pubblica, che comprendeva sia i nuovi impianti, sia gli adeguamenti e la ristrutturazione dei vecchi. Il metodo ipotizza invece che l’ingegneria finanziaria relativa agli investimenti sia di competenza del gestore, e che il costo corrisponda all’ammortamento degli investimenti effettuati.
L’analisi a scala di ATO ha lo scopo di delineare il sustainability gap dell’attuale gestione (ossia la differenza fra le tariffe attualmente pagate e il livello di equilibrio che consentirebbe anche di accantonare risorse per la ricostruzione della rete) e di valutare l’affordability per gli utenti del SII (v. Par. 2.7). I costi totali I costi totali annui del servizio sono stati valutati nelle loro componenti di deprezzamento del capitale (Dk), remunerazione del capitale (Rk) e costi operativi (COp). Nei due casi studiati (v. figure 3.27 e 3.28), i costi risultano di due ordini di grandezza differenti: il principale motivo è dato dall’elevata differenza di popolazione, circa 3,2 milioni per l’ATO di Roma e poco più di 200 mila per l’ATO di Viterbo. Considerando il servizio idrico nel suo complesso, è possibile constatare che le tre componenti di costo incidono in uguali proporzioni sul valore finale. Analizzando le filiere del servizio separatamente, è subito evidente come i costi operativi imputati al servizio di raccolta dei reflui risulti praticamente trascurabile rispetto alle altre componenti di costo della stessa filiera e nel confronto con i costi operativi degli altri servizi.
Figura 3.23 - Costi totali del Servizio Idrico Integrato (ATO 1 – Viterbo)
-
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
acquedotto fognatura depurazione SII
M€/anno
COpRkDk
66
Figura 3.24 - Costi totali del Servizio Idrico Integrato (ATO 2 – Roma)
-
200.000
400.000
600.000
800.000
1.000.000
1.200.000
1.400.000
acquedotto fognatura depurazione SII
M€/anno
COpRkDk
Le tariffe Il confronto tra le tariffe attuali e le tariffe FCR, calcolate sulle infrastrutture che compongono attualmente il capitale artificiale, fornisce una misura della “copertura dei costi” attraverso l’attuale sistema tariffario (sustainability gap). Il confronto tra tariffa attuale e quella calcolata per il capitale artificiale esistente del servizio idrico integrato e dei tre segmenti separati (acquedotto, fognatura e depurazione) è illustrato nelle figure da n. 3.25 a n. 3.28. Per rappresentare il livello tariffario attuale sono state prese in considerazione le tariffe base16 pagate dall’utente domestico. La tariffa base del servizio di acquedotto viene solitamente calcolata dai gestori come rapporto tra i costi sostenuti e il volume d’acqua fatturata. Le tariffe del servizio di fognatura e depurazione sono attualmente definite dalle delibere CIPE (v. Tab. 3.19). La sostanziale differenza tra la tariffa attuale e quella calcolata si concentra nella composizione dei costi del servizio.
Tabella 3.19 – Tariffe base medie attuali per gli usi domestici (ATO 1 e ATO 2)
tariffa base (€/m3)
ATO 1 Viterbo
ATO 2 Roma
Valore medio
acquedotto 0,51 0,37 0,44 fognatura 0,09 0,09 0,09
depurazione 0,26 0,26 0,26 totale 0,86 0,72 0,79
Fonte: CIPE, Ricognizioni ATO
Dalle analisi effettuate risulta che nel caso dell’ATO di Viterbo vi sia una leggera differenza tra la tariffa attualmente pagata e quella di copertura totale dei costi (FCR), pari a 0,19 €/m3. Il risultato è
6716 Si tratta della media delle tariffe base, calcolata per ciascun ATO
68
’analisi separata dei tre segmenti della filiera del SII mette in evidenza differenze sul livello di copertu
Figura 3.25 – Confronto delle tariffe attuali e quelle di copertura totale dei costi (FCR), calcolate per le infrastrutture esistenti per il servizio idrico integrato
completamente diverso nel caso dell’ATO di Roma, dove la variazione di tariffa risulta pari a 1,47 €/m3. L
ra dei singoli servizi.
Confronto tariffe medie SII
0,00
0,50
1,00
1,50
2,00
2,50
ATO 1 - Viterbo ATO 2 - Roma
Tariffa FCRTariffa attuale
Fc
igura 3.26 – Confronto delle tariffe attuali e quelle di copertura totale dei costi (FCR), alcolate per le infrastrutture esistenti per il servizio di acquedotto
Confronto tariffe medie acquedotto
0,00
0,10
0,20
0,30
0,40
0,50
0,60
ATO 1 - Viterbo ATO 2 - Roma
€/m
3 Tariffa FCRTariffa attuale
Figura 3.27 – Confronto delle tariffe attuali e quelle di copertura totale dei costi (FCR), calcolate per le infrastrutture esistenti per il servizio di fognatura
Confronto tariffe medie fognatura
0
0,2
0,4
0,6
0,8
1
1,2
1,4
ATO 1 - Viterbo ATO 2 - Roma
€/m
3 Tariffa FCR
Tariffa attuale
Figura 3.28 – Confronto delle tariffe attuali e quelle di copertura totale dei costi (FCR), calcolate per le infrastrutture esistenti per il servizio di depurazione
Confronto tariffe medie depurazione
0
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
ATO 1 - Viterbo ATO 2 - Roma
€/m
3 Tariffa FCR
Tariffa attuale
La valutazione della spesa media annua per famiglia fornisce un importante indicatore della sostenibilità sociale di tale livello tariffario. Considerando una famiglia costituita da 2,6 persone e un fabbisogno idrico pro capite pari a 170 l/g/ab, la spesa attuale risulta nei due ATO considerati pari a 138 €/anno; tale spesa ha un’incidenza del 2,3% sui redditi bassi17. Secondo i calcoli effettuati, applicando la tariffa FCR, tale spesa dovrebbe essere pari a 169 €/anno nell’ATO di Viterbo e pari a 354 €/anno per l’ATO di Roma, con un incidenza rispettivamente del 2,8% e del 5,8% sullo stesso livello di reddito.
6917 Il reddito considerato “basso” è stato scelto pari a 6000 €/anno
70
La soglia del 3% viene indicata da più parti come un valore “critico” per segnalare l’accessibilità del servizio idrico per le famiglie.
Tabella 3.20 – Spesa famigliare e incidenza percentuale sui redditi bassi Spesa famigliare (€/anno)
ATO 1 – Viterbo
ATO 2 – Roma
Spesa familiare attuale (€/anno) 138 138
Incidenza redditi bassi 2% 2%
Spesa familiare FCR (€/anno) 169 354
Incidenza redditi bassi 3% 6%
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Glossario
Addetti Sono costituiti dalle persone indipendenti e dipendenti occupate nelle unità economiche censite. Gli addetti censiti riguardano il personale occupato presso le unità locali ubicate sul territorio nazionale Adduzioni Insieme delle opere di acquedotto per l'avvicinamento dell'acqua verso i serbatoi degli abitati e possono distinguersi in diramazioni e subdiramazioni Acquedotto L'insieme delle opere necessarie all'accumulo, trasporto e distribuzione di acque Azienda agricola Unità tecnico-economica costituita da terreni, anche in appezzamenti non contigui, ed eventualmente da impianti ed attrezzature, in cui si attua la produzione agraria, forestale e zootecnica ad opera di un conduttore, cioè persona fisica, società od ente che ne sopporta il rischio aziendale. Tra le aziende agricole sono comprese anche le aziende esclusivamente zootecniche, prive di terreno agrario. Autoconsumo Valore dei beni, primari e trasformati, prodotti dall’azienda agricola e consumati dalla famiglia del conduttore. Biomasse Tutti i materiali direttamente o indirettamente provenienti dalla fotosintesi delle piante sono definiti “biomasse”(legna, residui agricoli e agroindustriali, residui animali). Da questi materiali può essere prodotta energia. La diversità dei materiali impone diverse tecniche per ricavare energia elettrica Captazione È la raccolta delle acque presso la sorgente Certificati verdi Il sistema di incentivazione della produzione di energia verde, introdotto dall’art.11 del decreto 79/99, prevede il superamento del vecchio criterio di incentivazione tariffaria noto come Cip6, per passare ad un meccanismo di mercato competitivo basato sui Certificati Verdi, titoli emessi dal GRTN che attestano la produzione di energia da fonti rinnovabili Contributi alle aziende Trasferimenti monetari, senza contropartita, che le amministrazioni pubbliche e le istituzioni dell’Unione europea versano all’azienda agricola, con finalità diverse. I contributi vengono classificati in contributi ai prodotti, alla produzione e in conto capitale. I primi comprendono gli aiuti della nuova PAC ai seminativi e agli allevamenti. Gli aiuti alla produzione comprendono gli altri contributi ai seminativi e agli allevamenti, quelli relativi alle coltivazioni biologiche e al set-aside volontario. I contributi in conto capitale comprendono gli aiuti per nuovi investimenti e i compensi per le calamità natuali. I contributi ai prodotti sono considerati per la valutazione ai prezzi base degli aggregati contabili, mentre i contributi alla produzione e in conto capitale sono considerati nella voce “altri proventi netti”.
Costi fissi Includono gli oneri sostenuti per l’impiego di fattori che esauriscono la loro durata in più anni: ammortamenti, interessi, affitto terreni, compensi per lavoratori dipendenti fissi. Costi variabili Corrispondono alla sommatoria dei costi sostenuti per l’impiego dei fattori a logorio totale, cioè: energia, noleggi, compensi per lavoro avventizio. Costo del lavoro Comprende tutte le voci che costituiscono la remunerazione del personale dipendente (sia a tempo indeterminato, sia a tempo determinato): retribuzioni lorde, contributi sociali e accantonamenti per trattamento di fine rapporto (TFR). È compresa nella retribuzione lorda la paga di base corrisposta direttamente, le corresponsioni in natura, le maggiorazioni per lavoro straordinario e per lavoro in condizioni gravoso, i compensi per ferie e festività, i premi di produttività, le indennità (di alloggio, trasporto, ecc.); le spese per contributi sociali versate a favore dei dipendenti dalle aziende, comprendono tutti i contributi obbligatori, contrattuali e volontari relativi all’assicurazione contro i rischi di malattia, maternità, invalidità, disoccupazione, infortuni sul lavoro, malattie professionali e simili; le quote per TFR accantonate nell'esercizio, per provvedere alla successiva corresponsione delle indennità di fine rapporto lavoro. Fatturato Comprende le vendite di prodotti dall'azienda agricola, gli introiti per lavorazioni agricole eseguite per conto terzi e le prestazioni di servizi. Il fatturato viene richiesto al lordo di tutte le spese addebitate ai clienti (trasporti, imballagi, assicurazioni e simili) e di tutte le imposte indirette (fabbricazione, consumo, ecc.), ad eccezione dell'IVA fatturata ai clienti, al netto degli abbuoni e sconti accordati ai clienti e delle merci rese. Invaso La capacità di un serbatoio naturale o artificiale, con riferimento sia al volume d'acqua effettivamente contenuto sia a quello che potrebbe contenere Margine operativo lordo (MOL) Calcolato sottraendo il costo del lavoro al valore aggiunto, rappresenta il surplus generato dall'attività produttiva, caratteristica dell’azienda, dopo aver remunerato il lavoro dipendente. Opere di distribuzione Sono quelle poste a valle delle condotte adduttrici e servono per alimentare le varie utenze e i servizi pubblici; tali opere sono costituite dai serbatoi urbani, dalle reti di distribuzione, dai manufatti ed organi accessori, come pozzetti di scarico, ecc. OTE - Orientamento Tecnico Economico La classificazione delle aziende agricole per OTE si basa sulla determinazione del peso economico delle varie attività produttive presenti in azienda e sulla loro combinazione. A tal fine utilizzando i RLS della zona in cui ricade l’azienda, si moltiplicano gli ettari coltivati o il numero dei capi allevati per il corrispondente RLS. La combinazione ottenuta si confronta con uno schema tipologico che serve ad individuare gli OTE secondo criteri a livello comunitario e validi per tutte le statistiche ufficiali. Un’azienda viene detta specializzata quando il RLS di una o più attività produttive affini supera i 2/3 del RLS totale dell’azienda.
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PLV - Produzione Lorda Vendibile È quella che può essere venduta dall’azienda ed è pertanto uguale a quella raccolta meno la quota parte riutilizzata nell’azienda stessa come mezzo di produzione. Portata Il volume di fluido che passa attraverso una generica sezione rapportata all'unità di tempo Normalmente, per i corsi d’acqua, si misura in m3/sec (metri cubi/secondo) o l/sec /litri/secondo) Potenza installata (potenza efficiente) La potenza massima totale che i gruppi turbina-alternatore presenti nel singolo impianto possono erogare.Generalmente la potenza realmente erogata è sensibilmente inferiore a quella installata. Produzione ai prezzi base È data dal valore dei beni e servizi ottenuti dall’azienda agricola con la propria attività “caratteristica”. Per la valutazione ai prezzi base, alla produzione sono aggiunti i contributi e sono sottratte le imposte ai prodotti. Reddito Netto Rappresenta la remunerazione di tutti i fattori di proprietà dell’imprenditore agricolo: terra, lavoro e capitale. RLS - Reddito Lordo Standard Si tratta di un parametro determinato per ciascuna attività produttiva aziendale mediante differenza tra la produzione vendibile e l’importo di alcuni costi specifici (sementi, concimi, antiparassitari, mangimi, foraggi, ecc.) esclusi quelli per l’impiego della manodopera e delle macchine. I redditi lordi così determinati vengono definiti “standard” in quanto la produzione vendibile ed i costi sono calcolati su una media triennale e con riferimento alla zona altimetrica di ogni regione. I RLS sono espressi in Unità di Conto Europea (ECU) ed aggiornati dall’INEA in occasione delle indagini strutturali e dei censimenti condotti dall’ISTAT. L’ammontare dei RLS corrispondenti alle attività produttive aziendali equivale alla dimensione economica dell’azienda ed è espressa in UDE. Servizio idrico integrato (SII) È costituito dall'insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue Superficie agricola utilizzata (SAU) Insieme dei terreni investiti a seminativi, coltivazioni legnose agrarie, orti familiari, prati permanenti e pascoli e castagneti da frutto. Essa costituisce la superficie effettivamente utilizzata in coltivazioni propriamente agricole. E’ esclusa la superficie investita a funghi in grotte, sotterranei ed appositi edifici. Superficie Totale Aziendale Per le indagini strutturali sulle aziende agricole, si intende l’insieme della SAU, delle colture boschive (boschi e pioppete), della superficie agraria non utilizzata e dell’altra superficie rientrante nel perimetro dei terreni aziendali. Essa, pertanto, differisce da quella adottata dalle statistiche agricole correnti in quanto quest’ultima comprende anche gli altri terreni abbandonati, non facenti parte di aziende agricole. Titolo di possesso della SAU Rapporto tra impresa e capitale fondiario. Si specifica in proprietà e affitto
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UDE - Unità di Dimensione Economica È un multiplo dell’ECU di riferimento con cui viene misurato il Reddito Lordo Standard (RLS) attribuito all’azienda. Dal 1995 viene adottato il RLS ’86 per il quale 1 UDE ’86 = 1.200 ECU ’86 = £ 1.783.200 Unità locale Deve intendersi il luogo variamente denominato in cui si realizza la produzione di beni o nel quale si svolge o si organizza la prestazione di servizi destinabili o non destinabili alla vendita Valore aggiunto ai prezzi base Rappresenta l'incremento che l'attività dell’azienda apporta al valore dei beni e servizi acquistati da altre aziende o prodotti dall’azienda stessa e reimpiegati, mediante l'impiego dei propri fattori produttivi (lavoro, terra e capitale). Tale aggregato, nel caso dell’agricoltura, è ottenuto sottraendo l'ammontare dei costi intermedi alla produzione ai prezzi base. I primi comprendono i costi per acquisti lordi e per godimento di servizi di terzi, le variazioni delle rimanenze di materie e di merci acquistate senza trasformazione e gli oneri diversi di gestione. La produzione contiene il valore del fatturato lordo, le variazioni delle giacenze di prodotti finiti, semilavorati ed in corso di lavorazione, gli incrementi di immobilizzazione per lavori interni ed i ricavi accessori di gestione.
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Allegato I
Allegato II
UNITÀ DI GESTIONE1 Aniene da Subiaco a Tivoli TV232 Aniene da Tivoli a confluenza TV213 Aniene fino a Subiaco TV254 Chiani TV625 Chiascio TV816 Nera da Velino a confluenza TV417 Nera fino a Velino TV438 Nestore TV729 Paglia TV6110 Tevere area urbana di Roma TV111 Tevere da Chiascio a Nestore TV7312 Tevere da M.te Fumaiolo a S. Lucia TV9313 Tevere da Nera ad Aniene TV314 Tevere da Nestore a Paglia TV7115 Tevere da Paglia a Nera TV516 Tevere da S. Lucia a Chiascio TV9117 Topino e Maroggia TV8218 Trasimeno TV019 Velino TV42
SUPERFICIE TERRITORIALE POPOLAZIONEKmq
1981199120012009
AGRICOLTURA
Totale meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a più di 50ha meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha più di 50ha Totale Irrigata Irrigabile
1981 156.062 53.325 83.163 15.856 3.718 25.293 262.702 312.002 812.667 859.050
1991 151.631 53.450 79.469 14.962 3.523 25.500 248.703 295.562 712.969 810.447 71.379 119.500
2001 137.959 55.554 66.031 13.021 3.352 26.486 208.406 267.004 716.586 718.254 52.808 112.425
2009 132.182 56.116 60.802 12.062 3.202 26.833 191.071 251.025 660.934 669.201 37.951 106.765
Cereali Ortive Foraggere Avvicendate
Fruttiferi mais ortive foraggere avvicendate
fruttiferi totale
1981 242.874 8.424 152.366 22.713 2000 28.075 3.899 48.120 20.611 211.359
1991 209.885 6.376 117.453 28.436
2001 174.196 3.899 96.240 30.650
2009 150.504 2.691 54.610 38.738
Totale (milioni m3)
Unitario(per ha)
Euro Unitario (Euro per ha)
Valore Complessivo
(Euro)
cereali (mais) ortive foraggere avvic.
tabacco-girasole-barbabietola
totale
1981 458 263 1999 1.071 1% 0,432 0,060 0,741 1,703 2,936
1991 526 302 2000 1.093 2% 0,864 0,120 1,481 3,406 5,871
2001 511 293 2001 1.085 3% 1,296 0,180 2,222 5,109 8,807
2009 546 313 2002 1.101 4% 1,728 0,240 2,962 6,812 11,742
5% 2,160 0,300 3,703 8,515 14,678
6% 2,592 0,360 4,443 10,218 17,614
7% 3,025 0,420 5,184 11,921 20,549
ATTIVITA' INDUSTRIALI IDROESIGENTI
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 3.074 7.457 647 5.159 2.637 448 827 1.957 1.820 2.071 165 29.874
1991 3.360 5.635 503 3.414 3.151 370 323 1.985 1.030 3.418 158 27.176
2001 3.651 4.256 502 3.050 3.708 407 386 2.160 1.683 4.019 185 28.483
2009 3.882 2.902 420 1.977 4.129 371 115 2.217 1.388 4.922 187 27.259
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 27.888 40.446 4.567 12.964 31.386 12.829 5.952 20.185 12.271 32.756 4.699 233.699
1991 26.230 29.866 3.191 8.334 28.405 10.851 4.046 16.489 10.133 28.312 8.171 199.892
2001 21.866 21.797 2.478 8.252 22.056 7.780 3.326 16.253 12.468 24.659 5.401 174.378
2009 19.907 13.919 1.533 5.610 18.885 5.943 2.078 14.103 11.802 21.289 6.722 149.267
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 68.633.574 69.768.746 4.165.131 14.260.059 230.999.709 65.620.284 6.547.244 34.314.381 5.202.806 9.171.607 5.470.102 576.493.126
1991 64.552.473 51.518.074 2.910.466 9.167.763 209.062.934 55.501.535 4.450.908 28.031.351 4.296.587 7.927.472 9.511.545 512.292.705
2001 53.811.192 37.600.343 2.260.337 9.077.299 162.329.142 39.795.825 3.658.754 27.629.709 5.286.508 6.904.562 6.287.183 427.097.240
2009 48.992.270 24.010.824 1.397.663 6.170.556 138.993.752 30.397.202 2.285.994 23.975.609 5.003.966 5.960.873 7.824.983 370.838.060
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 0,03 0,04 0,06 0,06 0,01 0,02 0,07 0,05 0,17 0,33 0,06
2001 0,04 0,05 0,08 0,09 0,02 0,03 0,10 0,08 0,25 0,46 0,09
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 2.031.636 1.976.611 173.885 564.980 2.758.037 1.220.827 320.661 1.524.811 751.690 2.616.377 580.572
2001 2.381.183 2.028.391 189.869 786.543 3.011.053 1.230.779 370.612 2.113.225 1.300.401 3.204.058 539.567
Nota Descrizione Attività Industriali Idroesigenti: Sottosezioni Attività Manifatturiera classificazione Ateco 1991DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
Industrie Alimentari,
delle Bevande e del Tabacco
Industrie Tessili e
dell'Abbiglia-mento
Industrie Conciarie,
Fabbricazione di Prodotti in
Cuoio, Pelle e similari
Industria del Legno e dei Prodotti in
Legno
Fabbricazione della Pasta-Carta, della Carta e dei Prodotti di Carta;
Stampa ed Editoria
Fabbricazione di Prodotti
Chimici e di Fibbre
Sintetiche ed Artificiali
Fabbricazione di Articoli in Gomma e Materie Plastiche
Fabbricazione di Prodotti della Lavorazione di Minerali non
Metalliferi
Fabbricazione di Macchine ed Apparecchi Meccanici, compresi
l'Installazione, il Montaggio, la
Riparazione e la Manutenzione
Fabbricazione di Macchine
Elettriche e di Apparecchia-ture Elettriche
ed Ottiche
Fabbricazione di Mezzi di Trasporto
IDROELETTRICO
Produzione lorda
Volume totalesottratto
Costo privato Costo sociale
GWh 106*m3 M�/anno M�/anno
447 335,11 3.270 4.222
Nota * Periodo 2000-2003, ** Media estiva
Fabbricazione di Coke, Raffinerie di
Petrolio, Trattamento dei
Combustibili Nucleari
Produzione di Metallo e Fabbricazione di Prodotti in Metallo
287.061 2.745.366
DF DJ
DF DJ
171.467 1.817.749
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/giorno)
0,04
0,06
24.147
51.729.678
46.076.004
DJ
26.528
23.629
25.381
SAU (Superficie Agricola Utilizzabile) (ha)
SUPERFICIE IRRIGATA DELLE PRINCIPALI COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha)
UNITA' LOCALI
Consumi annui di acqua, totali e per unità di superficie irrigata
VALORE AGGIUNTO AI
PREZZI DI BASE
VALORE DELL'ACQUA PER USI IRRIGUI SEMINATIVI
Costi totali (mln. �) per il comparto irriguo (solo seminativi) derivanti da diverse ipotesi di riduzione dei prelievi lordi
110.655
altri seminativi (tabacco, girasole,
barbabietola)
COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha)
DF
1.539
FABBISOGNO IDRICO (mc)
2.660
3.328
DJ
3.586
3.760
4.413
4.663
DF
Media 1997-2001
4.231.262
250.408.607
25
69
1.229
2.234
ADDETTI UNITA' LOCALI
DJ
Superficie Aziende per Classe di Superficie Totale
17.424,17 Popolazione Residente
4.412.3084.418.6564.263.798
Bacino Tevere
DF
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/mc/giorno)
DJ
62
86
DF
Aziende per Classe di Superficie Totale
2000-2003**
28.737.325 47.087.042
10.609.805
19.285.593
22.962.986 49.493.399
0,01
0,01
Perdita produzione
%
13,20
Effetti dell'applicazione del DMV alla produzione idroelettrica (aggregazione per opere dipresa)
Caratteristiche Impianti
Potenza efficiente*
MW
695
Potenza media*
MW
463
SUPERFICIE TERRITORIALE POPOLAZIONEKmq
1981199120012009
AGRICOLTURA
Totale meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha
più di 50ha meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha più di 50ha Totale Irrigata Irrigabile
1981 8.193 4.290 3.728 126 49 2.044 8.825 2.379 21.510 19.312
1991 7.583 4.131 3.288 98 24 1.951 7.732 1.769 8.941 17.420 252 604
2001 6.415 3.973 2.304 93 45 1.761 5.195 1.737 17.193 14.167 140 732
2009 5.782 3.845 1.825 76 36 1.664 3.983 1.384 11.995 12.336 50 834
Cereali Ortive Foraggere Avvicendate
Fruttiferi mais ortive foraggere avvicendate
fruttiferi totale
1981 759 199 691 605 2001 39 111 302 414 1.606
1991 436 117 438 588
2001 279 111 604 414
2009 -146 -32 -15 558
Totale (milioni m3)
Unitario (per ha)
Unitario (Euro per ha)
Valore Complessivo
(Euro)
cereali (mais) ortive foraggere avvic.
tabacco-girasole-barbabietola
totale
1981 5 108 1% 0,0006 0,0017 0,0047 0,0115 0,0186
1991 4 92 2% 0,0012 0,0035 0,0094 0,0231 0,0372
2001 4 85 3% 0,0019 0,0052 0,0141 0,0346 0,0558
2009 4 74 4% 0,0025 0,0069 0,0189 0,0462 0,0744
5% 0,0031 0,0087 0,0236 0,0577 0,0930
6% 0,0037 0,0104 0,0283 0,0692 0,1116
7% 0,0043 0,0121 0,0330 0,0808 0,1303
ATTIVITA' INDUSTRIALI IDROESIGENTI
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 72 38 2 62 12 1 5 14 10 8 0,06 246
1991 53 17 2 51 15 1 1 16 3 12 0,12 201
2001 47 11 4 39 15 1 4 19 4 13 0,06 194
2009 34 -3 4 30 17 0,18 3 21 1 16 0,08 167
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 195 228 3 160 264 4 106 50 15 28 0,18 1.088
1991 161 83 3 118 193 2 73 35 12 28 0,18 751
2001 133 17 5 133 159 1 38 57 14 22 0,06 648
2009 108 -81 5 112 110 -1 11 53 13 21 0,03 433
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 478.738 393.507 2.535 176.154 1.943.482 21.074 116.523 84.660 6.212 7.703 210 3.301.465
1991 396.000 142.830 2.426 129.437 1.417.904 9.360 79.882 58.837 4.940 7.759 210 2.339.284
2001 328.371 28.739 4.460 145.816 1.168.106 3.222 41.470 96.152 5.898 6.146 70 1.976.452
2009 265.706 -139.933 4.872 123.165 811.992 -4.847 11.744 90.226 5.401 5.801 37 1.346.555
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 0,04 0,04 0,06 0,06 0,01 0,02 0,07 0,05 0,18 0,33 0,06
2001 0,05 0,05 0,09 0,08 0,02 0,03 0,10 0,07 0,25 0,47 0,09
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 14.614 5.392 152 7.642 20.037 227 5.789 2.911 870 2.567 13
2001 17.038 1.525 391 12.105 23.209 110 4.225 6.689 1.461 2.859 6
Nota Descrizione Attività Industriali Idroesigenti: Sottosezioni Attività Manifatturiera classificazione Ateco 1991DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
Industrie Alimentari,
delle Bevande e del Tabacco
Industrie Tessili e
dell'Abbiglia-mento
Industrie Conciarie,
Fabbricazione di Prodotti in
Cuoio, Pelle e similari
Industria del Legno e dei Prodotti in
Legno
Fabbricazione della Pasta-Carta, della Carta e dei Prodotti di Carta;
Stampa ed Editoria
Fabbricazione di Prodotti
Chimici e di Fibbre
Sintetiche ed Artificiali
Fabbricazione di Articoli in Gomma e Materie Plastiche
Fabbricazione di Prodotti della Lavorazione di Minerali non
Metalliferi
Fabbricazione di Macchine ed Apparecchi Meccanici, compresi
l'Installazione, il Montaggio, la
Riparazione e la Manutenzione
Fabbricazione di Macchine
Elettriche e di Apparecchia-ture Elettriche
ed Ottiche
Fabbricazione di Mezzi di Trasporto
IDROELETTRICO
Produzione lorda
Volume totalesottratto
Costo privato Costo sociale
GWh 106*m3 M�/anno M�/anno
32 20,96 256 346
Nota * Periodo 2000-2003, ** Media estiva
58 38 2000-2003** 5,90
Fabbricazione di Coke, Raffinerie di
Petrolio, Trattamento dei
Combustibili Nucleari
Produzione di Metallo e Fabbricazione di Prodotti in Metallo
Caratteristiche Impianti Effetti dell'applicazione del DMV alla produzione idroelettrica (aggregazione per opere dipresa)
Perdita produzione
MW MW %
301 7.582
DF DJ
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/giorno)
DF DJ0 3.591
0,02 0,06
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/mc/giorno)
DF DJ0,00 0,04
155.992
0 89.700
13.296 134.706
FABBISOGNO IDRICO (mc)
DF DJ0 70.668
80
0 46
2 69
ADDETTI UNITA' LOCALI
DF DJ0 36
43
0 29
1 37
DF DJ0 23
Media 1997-2001 1.562 1.799.512
UNITA' LOCALI
739
Consumi annui di acqua, totali e per unità di superficie irrigata
VALORE DELL'ACQUA PER USI IRRIGUI
SEMINATIVI
Costi totali (mln. �) per il comparto irriguo (solo seminativi) derivanti da diverse ipotesi di riduzione dei prelievi lordi
SAU (Superficie Agricola Utilizzabile) (ha)
COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha) SUPERFICIE IRRIGATA DELLE PRINCIPALI COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha)
altri seminativi (tabacco, girasole,
barbabietola)
46.81746.47547.592
Aziende per Classe di Superficie Totale Superficie Aziende per Classe di Superficie Totale
474,51 Popolazione Residente
44.705
Aniene da Subiaco a Tivoli(TV23)
Potenza efficiente*
Potenza media*
SUPERFICIE TERRITORIALE POPOLAZIONEKmq
1981199120012009
AGRICOLTURA
Totale meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha
più di 50ha meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha più di 50ha Totale Irrigata Irrigabile
1981 13.212 7.851 4.745 474 142 3.407 11.730 9.084 27.082 38.311
1991 12.465 7.691 4.182 455 118 3.301 10.479 8.581 21.675 34.787 4.932 7.795
2001 10.388 7.179 2.862 256 90 2.982 6.825 5.067 20.010 24.573 1.698 4.396
2009 9.473 6.969 2.235 198 70 2.848 5.264 3.962 16.558 20.193 -889 1.677
Cereali Ortive Foraggere Avvicendate
Fruttiferi mais ortive foraggere avvicendate
fruttiferi totale
1981 8.385 1.006 7.538 1.835 2001 314 248 2.122 1.452 7.201
1991 7.116 820 5.607 2.318
2001 4.015 248 4.243 1.452
2009 4.832 485 2.133 3.187
Totale (milioni m3)
Unitario (per ha)
Unitario (Euro per ha)
Valore Complessivo
(Euro)
cereali (mais) ortive foraggere avvic.
tabacco-girasole-barbabietola
totale
1981 23 307 1% 0,0049 0,0039 0,0331 0,0479 0,0898
1991 22 294 2% 0,0098 0,0077 0,0663 0,0958 0,1796
2001 17 233 3% 0,0147 0,0116 0,0994 0,1437 0,2694
2009 16 211 4% 0,0196 0,0155 0,1326 0,1915 0,3592
5% 0,0245 0,0194 0,1657 0,2394 0,4490
6% 0,0294 0,0232 0,1988 0,2873 0,5388
7% 0,0343 0,0271 0,2320 0,3352 0,6286
ATTIVITA' INDUSTRIALI IDROESIGENTI
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 690 2.191 194 1.709 1.258 193 302 437 763 911 69 9.851
1991 784 1.270 108 1.047 1.423 142 87 473 300 1.380 65 8.330
2001 879 920 103 874 1.659 146 102 501 517 1.624 60 8.764
2009 954 317 53 459 1.807 118 -17 528 306 1.947 57 8.004
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 5.984 6.469 728 3.788 15.614 3.820 2.707 3.151 3.467 15.661 1.228 68.002
1991 5.933 3.683 305 2.177 13.357 3.755 1.714 2.911 2.185 12.226 2.563 57.138
2001 4.824 2.238 208 1.746 9.386 2.957 941 2.356 2.392 9.637 1.482 44.156
2009 4.536 323 -55 733 7.181 2.734 198 2.091 1.714 7.086 1.987 34.971
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 14.727.387 11.159.180 663.571 4.166.569 114.916.538 19.538.686 2.977.997 5.357.295 1.470.212 4.384.940 1.429.136 195.867.166
1991 14.601.261 6.353.279 277.722 2.395.239 98.306.269 19.208.104 1.885.642 4.949.363 926.465 3.423.395 2.982.843 175.605.943
2001 11.870.806 3.861.171 189.395 1.920.897 69.083.536 15.125.311 1.035.364 4.005.625 1.014.369 2.698.273 1.725.537 134.009.641
2009 11.162.228 556.335 -49.862 806.464 52.852.413 13.985.329 217.965 3.554.258 726.757 1.984.203 2.312.600 112.822.477
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 0,04 0,04 0,06 0,06 0,01 0,02 0,07 0,05 0,18 0,33 0,06
2001 0,05 0,05 0,09 0,08 0,02 0,03 0,10 0,07 0,25 0,47 0,09
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 538.839 239.861 17.347 141.422 1.389.199 465.384 136.643 244.900 163.204 1.132.643 182.872
2001 615.949 204.958 16.615 159.462 1.372.625 515.264 105.490 278.672 251.243 1.255.213 148.742
Nota Descrizione Attività Industriali Idroesigenti: Sottosezioni Attività Manifatturiera classificazione Ateco 1991DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
Industrie Alimentari,
delle Bevande e del Tabacco
Industrie Tessili e
dell'Abbiglia-mento
Industrie Conciarie,
Fabbricazione di Prodotti in
Cuoio, Pelle e similari
Industria del Legno e dei Prodotti in
Legno
Fabbricazione della Pasta-Carta, della Carta e dei Prodotti di Carta;
Stampa ed Editoria
Fabbricazione di Prodotti
Chimici e di Fibbre
Sintetiche ed Artificiali
Fabbricazione di Articoli in Gomma e Materie Plastiche
Fabbricazione di Prodotti della Lavorazione di Minerali non
Metalliferi
Fabbricazione di Macchine ed Apparecchi Meccanici, compresi
l'Installazione, il Montaggio, la
Riparazione e la Manutenzione
Fabbricazione di Macchine
Elettriche e di Apparecchia-ture Elettriche
ed Ottiche
Fabbricazione di Mezzi di Trasporto
Aniene da Tivoli a confluenza(TV21)
Fabbricazione di Coke, Raffinerie di
Petrolio, Trattamento dei
Combustibili Nucleari
Produzione di Metallo e Fabbricazione di Prodotti in Metallo
286.428 496.245
DF DJ
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/giorno)
DF DJ165.352 401.047
0,02 0,06
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/mc/giorno)
DF DJ0,02 0,04
15.694.928 9.018.861
10.278.432 10.017.930
12.663.056 8.816.301
FABBISOGNO IDRICO (mc)
DF DJ5.909.973 9.165.683
1.818 4.625
1.190 5.137
1.467 4.521
ADDETTI UNITA' LOCALI
DF DJ685 4.700
28 1.447
26 1.225
21 1.358
DF DJ11 1.123
Media 1997-2001 1.562 8.491.859
UNITA' LOCALI
altri seminativi (tabacco, girasole,
barbabietola)3.066
Consumi annui di acqua, totali e per unità di superficie irrigata
VALORE DELL'ACQUA PER USI IRRIGUI
SEMINATIVI
Costi totali (mln. �) per il comparto irriguo (solo seminativi) derivanti da diverse ipotesi di riduzione dei prelievi lordi
Aziende per Classe di Superficie Totale Superficie Aziende per Classe di Superficie Totale SAU (Superficie Agricola Utilizzabile) (ha)
COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha) SUPERFICIE IRRIGATA DELLE PRINCIPALI COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha)
1.020.9171.027.408974.883966.305
738,88 Popolazione Residente
SUPERFICIE TERRITORIALE POPOLAZIONEKmq
1981199120012009
AGRICOLTURA
Totale meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha
più di 50ha meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha più di 50ha Totale Irrigata Irrigabile
1981 823 323 451 37 12 175 1.165 752 16.006 4.606
1991 818 347 420 32 9 168 1.129 579 3.047 4.775 33 124
2001 424 187 207 23 7 84 529 422 13.868 4.979 27 59
2009 326 163 140 18 5 60 369 287 9.050 5.122 22 7
Cereali Ortive Foraggere Avvicendate
Fruttiferi mais ortive foraggere avvicendate
fruttiferi totale
1981 138 25 53 8 2001 5 14 12 2 66
1991 41 13 53 10
2001 24 14 24 2
2009 -134 -8 52 14
Totale (milioni m3)
Unitario (per ha)
Unitario (Euro per ha)
Valore Complessivo
(Euro)
cereali (mais) ortive foraggere avvic.
tabacco-girasole-barbabietola
totale
1981 0,4 20 1% 0,0001 0,0002 0,0002 0,0005 0,0010
1991 0,3 14 2% 0,0002 0,0004 0,0004 0,0011 0,0020
2001 0,2 8 3% 0,0002 0,0006 0,0006 0,0016 0,0030
2009 0,1 3 4% 0,0003 0,0008 0,0007 0,0021 0,0040
5% 0,0004 0,0011 0,0009 0,0026 0,0050
6% 0,0005 0,0013 0,0011 0,0032 0,0060
7% 0,0005 0,0015 0,0013 0,0037 0,0070
ATTIVITA' INDUSTRIALI IDROESIGENTI
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 7 7 0 10 1 0 0 2 2 1 0 37
1991 7 3 0 10 1 0 0 2 0 1 0 28
2001 10 2 0 9 2 1 0 1 0 1 0 30
2009 10 -1 0 10 2 1 0 1 -1 1 0 26
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 18 56 0 14 47 0 0 5 2 7 0 159
1991 19 4 0 23 36 0 0 3 1 5 0 96
2001 18 2 0 17 30 1 0 3 0 3 0 85
2009 18 -28 0 20 22 1 0 2 0 1 0 47
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 44.446 95.755 420 15.895 345.331 2.353 253 8.993 810 1.868 0 533.711
1991 46.439 6.245 420 24.805 262.384 0 0 4.692 488 1.352 0 358.895
2001 44.249 3.174 210 18.865 221.757 5.064 0 5.474 98 792 0 323.212
2009 44.867 -48.265 161 22.528 165.274 6.148 0 3.219 -176 370 0 215.823
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 0,04 0,04 0,06 0,06 0,01 0,00 0,00 0,05 0,18 0,33 0,00
2001 0,05 0,05 0,09 0,08 0,02 0,03 0,00 0,07 0,25 0,47 0,00
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 1.714 236 26 1.465 3.708 0 0 232 86 447 0
2001 2.296 168 18 1.566 4.406 173 0 381 24 369 0
Nota Descrizione Attività Industriali Idroesigenti: Sottosezioni Attività Manifatturiera classificazione Ateco 1991DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
Industrie Alimentari,
delle Bevande e del Tabacco
Industrie Tessili e
dell'Abbiglia-mento
Industrie Conciarie,
Fabbricazione di Prodotti in
Cuoio, Pelle e similari
Industria del Legno e dei Prodotti in
Legno
Fabbricazione della Pasta-Carta, della Carta e dei Prodotti di Carta;
Stampa ed Editoria
Fabbricazione di Prodotti
Chimici e di Fibbre
Sintetiche ed Artificiali
Fabbricazione di Articoli in Gomma e Materie Plastiche
Fabbricazione di Prodotti della Lavorazione di Minerali non
Metalliferi
Fabbricazione di Macchine ed Apparecchi Meccanici, compresi
l'Installazione, il Montaggio, la
Riparazione e la Manutenzione
Fabbricazione di Macchine
Elettriche e di Apparecchia-ture Elettriche
ed Ottiche
Fabbricazione di Mezzi di Trasporto
IDROELETTRICO
Produzione lorda
Volume totalesottratto
Costo privato Costo sociale
GWh 106*m3 M�/anno M�/anno
14 27,48 230 246
Nota * Periodo 2000-2003, ** Media estiva
Aniene fino a Subiaco(TV25)
MW MW %
23 16 2000-2003**
Fabbricazione di Coke, Raffinerie di
Petrolio, Trattamento dei
Combustibili Nucleari
Produzione di Metallo e Fabbricazione di Prodotti in Metallo
Caratteristiche Impianti Effetti dell'applicazione del DMV alla produzione idroelettrica (aggregazione per opere dipresa)
Perdita produzione
31,49
90 1.101
DF DJ
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/giorno)
DF DJ0 483
0,02 0,06
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/mc/giorno)
DF DJ0,00 0,04
7.149 18.179
0 12.071
3.972 19.559
FABBISOGNO IDRICO (mc)
DF DJ0 17.589
1 9
0 6
0 10
ADDETTI UNITA' LOCALI
DF DJ0 9
0 1
0 4
0 3
DF DJ0 7
Media 1997-2001 1.562 92.540
UNITA' LOCALI
altri seminativi (tabacco, girasole,
barbabietola)34
Consumi annui di acqua, totali e per unità di superficie irrigata
VALORE DELL'ACQUA PER USI IRRIGUI
SEMINATIVI
Costi totali (mln. �) per il comparto irriguo (solo seminativi) derivanti da diverse ipotesi di riduzione dei prelievi lordi
Aziende per Classe di Superficie Totale Superficie Aziende per Classe di Superficie Totale SAU (Superficie Agricola Utilizzabile) (ha)
COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha) SUPERFICIE IRRIGATA DELLE PRINCIPALI COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha)
7.6447.5147.2157.072
225,19 Popolazione Residente
Potenza efficiente*
Potenza media*
SUPERFICIE TERRITORIALE POPOLAZIONEKmq
1981199120012009
AGRICOLTURA
Totale meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha
più di 50ha meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha più di 50ha Totale Irrigata Irrigabile
1981 2.890 940 1.360 448 142 431 4.831 9.491 26.653 22.370
1991 2.927 987 1.379 424 136 446 4.771 8.844 24.955 20.541 855 1.620
2001 3.019 1.070 1.394 418 138 517 4.936 8.993 24.827 20.696 952 2.019
2009 3.062 1.116 1.408 403 135 542 4.940 8.661 23.835 19.696 1.030 2.338
Cereali Ortive Foraggere Avvicendate
Fruttiferi mais ortive foraggere avvicendate
fruttiferi totale
1981 9.515 139 3.546 36 2001 954 40 1.023 90 7.022
1991 7.095 106 2.035 62
2001 6.289 40 2.045 90
2009 2.738 48 -684 110
Totale (milioni m3)
Unitario (per ha)
Unitario (Euro per ha)
Valore Complessivo
(Euro)
cereali (mais) ortive foraggere avvic.
tabacco-girasole-barbabietola
totale
1981 14 304 1% 0,0115 0,0005 0,0124 0,0594 0,0838
1991 17 366 2% 0,0231 0,0010 0,0247 0,1189 0,1676
2001 16 359 3% 0,0346 0,0015 0,0371 0,1783 0,2514
2009 18 393 4% 0,0461 0,0019 0,0495 0,2377 0,3353
5% 0,0577 0,0024 0,0618 0,2972 0,4191
6% 0,0692 0,0029 0,0742 0,3566 0,5029
7% 0,0807 0,0034 0,0865 0,4160 0,5867
ATTIVITA' INDUSTRIALI IDROESIGENTI
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 52 51 6 46 6 2 3 20 4 9 2 233
1991 51 48 5 39 8 2 2 22 6 16 0,00 225
2001 49 25 3 36 10 3 2 20 8 18 0,04 200
2009 48 17 2 31 12 3 1 21 9 23 -0,66 189
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 184 272 56 111 76 14 8 95 13 40 6 978
1991 173 207 42 96 82 23 4 183 13 79 0,00 994
2001 162 203 31 106 66 23 7 103 26 138 0,04 973
2009 153 165 20 100 66 27 5 134 29 173 -2 977
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 453.784 469.476 50.716 121.704 561.862 73.707 8.778 160.786 5.389 11.208 7.356 2.125.676
1991 426.688 357.127 37.912 105.996 603.520 115.292 4.631 311.712 5.313 22.196 0 2.182.430
2001 398.190 349.330 28.090 116.820 487.379 116.366 7.645 174.828 10.931 38.520 47 1.969.158
2009 376.186 283.846 18.542 110.444 483.886 140.182 5.998 228.413 12.198 48.555 -2.877 1.951.555
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 0,03 0,04 0,06 0,06 0,01 0,02 0,07 0,06 0,17 0,33 0,00
2001 0,04 0,05 0,08 0,09 0,02 0,03 0,10 0,08 0,24 0,46 0,08
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 12.118 13.951 2.262 6.649 7.527 2.327 326 17.672 922 7.322 0
2001 15.899 19.187 2.356 10.303 8.546 3.302 758 13.936 2.666 17.868 4
Nota Descrizione Attività Industriali Idroesigenti: Sottosezioni Attività Manifatturiera classificazione Ateco 1991DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
Industrie Alimentari,
delle Bevande e del Tabacco
Industrie Tessili e
dell'Abbiglia-mento
Industrie Conciarie,
Fabbricazione di Prodotti in
Cuoio, Pelle e similari
Industria del Legno e dei Prodotti in
Legno
Fabbricazione della Pasta-Carta, della Carta e dei Prodotti di Carta;
Stampa ed Editoria
Fabbricazione di Prodotti
Chimici e di Fibbre
Sintetiche ed Artificiali
Fabbricazione di Articoli in Gomma e Materie Plastiche
Fabbricazione di Prodotti della Lavorazione di Minerali non
Metalliferi
Fabbricazione di Macchine ed Apparecchi Meccanici, compresi
l'Installazione, il Montaggio, la
Riparazione e la Manutenzione
Fabbricazione di Macchine
Elettriche e di Apparecchia-ture Elettriche
ed Ottiche
Fabbricazione di Mezzi di Trasporto
Chiani(TV62)
Fabbricazione di Coke, Raffinerie di
Petrolio, Trattamento dei
Combustibili Nucleari
Produzione di Metallo e Fabbricazione di Prodotti in Metallo
210 11.192
DF DJ
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/giorno)
DF DJ75 6.729
0,01 0,05
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/mc/giorno)
DF DJ0,00 0,04
48.057 199.115
17.441 174.603
34.450 206.564
FABBISOGNO IDRICO (mc)
DF DJ0 200.909
6 102
2 90
4 106
ADDETTI UNITA' LOCALI
DF DJ0 103
0 23
0 25
0 26
DF DJ0 31
Media 1997-2001 1.209 7.228.512
UNITA' LOCALI
altri seminativi (tabacco, girasole,
barbabietola)4.916
Consumi annui di acqua, totali e per unità di superficie irrigata
VALORE DELL'ACQUA PER USI IRRIGUI
SEMINATIVI
Costi totali (mln. �) per il comparto irriguo (solo seminativi) derivanti da diverse ipotesi di riduzione dei prelievi lordi
Aziende per Classe di Superficie Totale Superficie Aziende per Classe di Superficie Totale SAU (Superficie Agricola Utilizzabile) (ha)
COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha) SUPERFICIE IRRIGATA DELLE PRINCIPALI COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha)
24.33623.86123.52823.182
450,19 Popolazione Residente
SUPERFICIE TERRITORIALE POPOLAZIONEKmq
1981199120012009
AGRICOLTURA
Totale meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha
più di 50ha meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha più di 50ha Totale Irrigata Irrigabile
1981 5.761 1.478 3.208 889 186 737 11.189 17.828 31.837 41.172
1991 5.592 1.505 3.049 842 194 762 10.592 16.848 33.384 39.626 3.183 6.065
2001 5.025 1.443 2.652 765 166 732 9.552 15.655 28.603 33.924 2.186 5.490
2009 4.797 1.443 2.469 721 164 739 8.971 14.821 28.364 31.717 1.388 5.030
Cereali Ortive Foraggere Avvicendate
Fruttiferi mais ortive foraggere avvicendate
fruttiferi totale
1981 15.846 276 8.359 104 2001 2.563 154 2.369 177 11.137
1991 13.866 138 6.348 129
2001 11.813 154 4.737 177
2009 10.302 -110 2.729 174
Totale (milioni m3)
Unitario (per ha)
Unitario (Euro per ha)
Valore Complessivo
(Euro)
cereali (mais) ortive foraggere avvic.
tabacco-girasole-barbabietola
totale
1981 24 333 1% 0,0388 0,0023 0,0358 0,0888 0,1657
1991 29 396 2% 0,0775 0,0046 0,0716 0,1776 0,3314
2001 28 386 3% 0,1163 0,0070 0,1074 0,2665 0,4971
2009 30 419 4% 0,1550 0,0093 0,1433 0,3553 0,6628
5% 0,1938 0,0116 0,1791 0,4441 0,8286
6% 0,2325 0,0139 0,2149 0,5329 0,9943
7% 0,2713 0,0163 0,2507 0,6217 1,1600
ATTIVITA' INDUSTRIALI IDROESIGENTI
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 113 330 17 152 42 11 38 164 38 34 6 1.059
1991 130 372 19 116 48 10 18 172 49 63 3 1.117
2001 151 321 11 101 56 8 25 192 86 94 1 1.195
2009 166 333 11 77 62 7 15 202 100 117 -0,45 1.247
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 1.586 2.898 343 421 300 55 413 2.380 466 199 90 9.911
1991 1.432 2.584 140 333 295 50 295 1.852 838 299 46 8.958
2001 1.398 2.158 33 360 383 82 359 1.896 884 368 18 8.980
2009 1.303 1.881 -108 317 400 86 307 1.607 1.106 441 -14 8.446
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 3.902.531 4.999.292 313.181 463.496 2.211.459 283.166 454.773 4.045.184 197.584 55.840 104.818 18.513.134
1991 3.524.669 4.458.073 127.233 366.366 2.170.685 256.517 324.962 3.148.672 355.278 83.625 53.172 16.444.705
2001 3.439.641 3.723.033 29.640 396.330 2.817.114 419.328 394.625 3.222.843 375.011 103.076 21.045 17.002.948
2009 3.205.680 3.244.833 -98.502 348.281 2.944.841 442.216 337.320 2.732.126 468.975 123.360 -15.717 15.961.095
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 0,03 0,04 0,05 0,06 0,01 0,02 0,07 0,06 0,17 0,32 0,06
2001 0,04 0,05 0,08 0,09 0,02 0,03 0,10 0,08 0,23 0,46 0,08
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 88.737 169.685 6.822 23.202 25.731 4.944 22.684 183.270 59.365 27.147 3.093
2001 121.754 199.247 2.234 35.291 46.951 11.364 38.731 263.752 88.104 47.048 1.721
Nota Descrizione Attività Industriali Idroesigenti: Sottosezioni Attività Manifatturiera classificazione Ateco 1991DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
Industrie Alimentari,
delle Bevande e del Tabacco
Industrie Tessili e
dell'Abbiglia-mento
Industrie Conciarie,
Fabbricazione di Prodotti in
Cuoio, Pelle e similari
Industria del Legno e dei Prodotti in
Legno
Fabbricazione della Pasta-Carta, della Carta e dei Prodotti di Carta;
Stampa ed Editoria
Fabbricazione di Prodotti
Chimici e di Fibbre
Sintetiche ed Artificiali
Fabbricazione di Articoli in Gomma e Materie Plastiche
Fabbricazione di Prodotti della Lavorazione di Minerali non
Metalliferi
Fabbricazione di Macchine ed Apparecchi Meccanici, compresi
l'Installazione, il Montaggio, la
Riparazione e la Manutenzione
Fabbricazione di Macchine
Elettriche e di Apparecchia-ture Elettriche
ed Ottiche
Fabbricazione di Mezzi di Trasporto
Chiascio(TV81)
Fabbricazione di Coke, Raffinerie di
Petrolio, Trattamento dei
Combustibili Nucleari
Produzione di Metallo e Fabbricazione di Prodotti in Metallo
159 108.305
DF DJ
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/giorno)
DF DJ107 58.608
0,00 0,05
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/mc/giorno)
DF DJ0,00 0,04
56.409 2.171.274
36.435 1.539.018
38.508 2.022.755
FABBISOGNO IDRICO (mc)
DF DJ5.698 1.476.111
7 1.113
4 789
4 1.037
ADDETTI UNITA' LOCALI
DF DJ1 757
2 156
2 116
1 148
DF DJ0 114
Media 1997-2001 1.512 12.695.292
UNITA' LOCALI
altri seminativi (tabacco, girasole,
barbabietola)5.874
Consumi annui di acqua, totali e per unità di superficie irrigata
VALORE DELL'ACQUA PER USI IRRIGUI
SEMINATIVI
Costi totali (mln. �) per il comparto irriguo (solo seminativi) derivanti da diverse ipotesi di riduzione dei prelievi lordi
Aziende per Classe di Superficie Totale Superficie Aziende per Classe di Superficie Totale SAU (Superficie Agricola Utilizzabile) (ha)
COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha) SUPERFICIE IRRIGATA DELLE PRINCIPALI COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha)
78.88179.85184.40486.016
727,25 Popolazione Residente
SUPERFICIE TERRITORIALE POPOLAZIONEKmq
1981199120012009
AGRICOLTURA
Totale meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha
più di 50ha meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha più di 50ha Totale Irrigata Irrigabile
1981 6.338 2.715 3.036 488 100 1.169 9.746 9.099 20.429 22.829
1991 6.133 2.603 2.957 474 95 1.148 9.560 8.958 19.510 22.886 1.553 2.478
2001 5.497 2.250 2.717 447 84 1.096 8.945 8.705 16.889 19.967 1.554 2.373
2009 5.231 2.104 2.616 432 79 1.072 8.697 8.566 15.757 19.318 1.555 2.289
Cereali Ortive Foraggere Avvicendate
Fruttiferi mais ortive foraggere avvicendate
fruttiferi totale
1981 7.816 203 4.067 44 2001 930 66 1.283 191 6.253
1991 7.228 132 2.215 122
2001 5.647 66 2.567 191
2009 6.169 3 -1.117 262
Totale (milioni m3)
Unitario (per ha)
Unitario (Euro per ha)
Valore Complessivo
(Euro)
cereali (mais) ortive foraggere avvic.
tabacco-girasole-barbabietola
totale
1981 11 225 1% 0,0141 0,0010 0,0194 0,0572 0,0916
1991 14 276 2% 0,0281 0,0020 0,0388 0,1144 0,1833
2001 15 302 3% 0,0422 0,0030 0,0582 0,1716 0,2749
2009 17 337 4% 0,0562 0,0040 0,0776 0,2288 0,3666
5% 0,0703 0,0050 0,0970 0,2859 0,4582
6% 0,0843 0,0060 0,1164 0,3431 0,5499
7%0,0984 0,0070 0,1358 0,4003 0,6415
ATTIVITA' INDUSTRIALI IDROESIGENTI
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 134 173 13 113 41 20 28 43 56 62 2 858
1991 156 158 5 79 52 16 19 47 31 146 0,09 856
2001 160 118 3 81 64 20 19 48 68 167 5 973
2009 174 99 -2 62 73 18 14 50 62 220 5 1.000
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 814 773 35 417 332 5.020 425 794 754 608 28 19.938
1991 926 511 65 176 389 3.216 207 461 446 754 6 13.380
2001 805 991 12 185 329 1.115 213 563 379 661 222 11.305
2009 840 954 16 51 347 -398 91 398 189 722 259 7.104
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 2.002.220 1.333.649 32.285 458.205 2.444.992 25.678.118 467.016 1.349.392 319.488 170.332 32.289 53.748.463
1991 2.278.788 881.613 58.833 193.622 2.861.642 16.451.426 227.337 783.309 189.155 211.198 6.740 36.279.448
2001 1.981.154 1.708.854 10.734 203.544 2.420.998 5.702.816 234.036 957.474 160.522 185.007 257.919 25.313.858
2009 2.068.428 1.645.723 14.555 55.929 2.554.283 -2.033.652 99.781 677.332 79.986 202.053 302.049 12.856.111
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 0,03 0,04 0,05 0,06 0,01 0,02 0,07 0,06 0,17 0,32 0,06
2001 0,04 0,05 0,08 0,09 0,02 0,03 0,10 0,08 0,23 0,46 0,08
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 57.371 33.556 3.154 12.262 33.921 317.094 15.869 45.593 31.607 68.562 392
2001 70.128 91.453 809 18.125 40.349 154.551 22.970 78.358 37.713 84.445 21.092
Nota Descrizione Attività Industriali Idroesigenti: Sottosezioni Attività Manifatturiera classificazione Ateco 1991DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
Industrie Alimentari,
delle Bevande e del Tabacco
Industrie Tessili e
dell'Abbiglia-mento
Industrie Conciarie,
Fabbricazione di Prodotti in
Cuoio, Pelle e similari
Industria del Legno e dei Prodotti in
Legno
Fabbricazione della Pasta-Carta, della Carta e dei Prodotti di Carta;
Stampa ed Editoria
Fabbricazione di Prodotti
Chimici e di Fibbre
Sintetiche ed Artificiali
Fabbricazione di Articoli in Gomma e Materie Plastiche
Fabbricazione di Prodotti della Lavorazione di Minerali non
Metalliferi
Fabbricazione di Macchine ed Apparecchi Meccanici, compresi
l'Installazione, il Montaggio, la
Riparazione e la Manutenzione
Fabbricazione di Macchine
Elettriche e di Apparecchia-ture Elettriche
ed Ottiche
Fabbricazione di Mezzi di Trasporto
IDROELETTRICO
Produzione lorda
Volume totalesottratto
Costo privato Costo sociale
GWh 106*m3 M�/anno M�/anno
96 137,64 639 828
Nota * Periodo 2000-2003, ** Media estiva
MW MW %
Fabbricazione di Coke, Raffinerie di
Petrolio, Trattamento dei
Combustibili Nucleari
Produzione di Metallo e Fabbricazione di Prodotti in Metallo
635 607.021
DF
Caratteristiche Impianti Effetti dell'applicazione del DMV alla produzione idroelettrica (aggregazione per opere dipresa)
Perdita produzione
150 92 2000-2003** 10,97
DJ
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/giorno)
DF DJ0 462.147
0,00 0,05
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/mc/giorno)
DF DJ0,00 0,04
131.527 7.058.117
0 12.135.786
153.772 11.337.027
FABBISOGNO IDRICO (mc)
DF DJ102.572 19.357.904
15 3.620
0 6.223
18 5.814
ADDETTI UNITA' LOCALI
DF DJ12 9.927
4 220
0 147
4 218
DF DJ1 171
Media 1997-2001 1.512 7.758.968
UNITA' LOCALI
altri seminativi (tabacco, girasole,
barbabietola)3.782
Consumi annui di acqua, totali e per unità di superficie irrigata
VALORE DELL'ACQUA PER USI IRRIGUI
SEMINATIVI
Costi totali (mln. �) per il comparto irriguo (solo seminativi) derivanti da diverse ipotesi di riduzione dei prelievi lordi
Aziende per Classe di Superficie Totale Superficie Aziende per Classe di Superficie Totale SAU (Superficie Agricola Utilizzabile) (ha)
COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha) SUPERFICIE IRRIGATA DELLE PRINCIPALI COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha)
135.907133.080130.126127.834
489,24 Popolazione Residente
Nera da Velino a confluenza(TV41)
Potenza efficiente*
Potenza media*
SUPERFICIE TERRITORIALE POPOLAZIONEKmq
1981199120012009
AGRICOLTURA
Totale meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha
più di 50ha meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha più di 50ha Totale Irrigata Irrigabile
1981 4.422 546 2.413 1.233 230 261 10.524 25.168 85.962 62.882
1991 3.926 494 2.026 1.158 231 238 8.821 24.032 77.913 58.938 842 1.680
2001 3.346 583 1.607 920 236 286 7.029 19.639 78.384 50.136 692 1.255
2009 2.924 574 1.290 822 238 284 5.645 17.970 73.932 45.847 572 915
Cereali Ortive Foraggere Avvicendate
Fruttiferi mais ortive foraggere avvicendate
fruttiferi totale
1981 7.760 130 10.836 42 2001 2.025 33 3.876 111 8.178
1991 6.972 81 10.485 69
2001 5.993 33 7.752 111
2009 5.553 -7 9.852 118
Totale (milioni m3)
Unitario (per ha)
Unitario (Euro per ha)
Valore Complessivo
(Euro)
cereali (mais) ortive foraggere avvic.
tabacco-girasole-barbabietola
totale
1981 22 155 1% 0,0282 0,0005 0,0539 0,0297 0,1122
1991 23 156 2% 0,0563 0,0009 0,1078 0,0593 0,2244
2001 21 143 3% 0,0845 0,0014 0,1618 0,0890 0,3366
2009 20 141 4% 0,1127 0,0018 0,2157 0,1186 0,4488
5% 0,1408 0,0023 0,2696 0,1483 0,5610
6% 0,1690 0,0028 0,3235 0,1779 0,6732
7% 0,1972 0,0032 0,3774 0,2076 0,7854
ATTIVITA' INDUSTRIALI IDROESIGENTI
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 69 32 4 41 3 0 2 7 8 7 0,02 207
1991 73 22 0 44 4 1 2 16 4 11 0,00 211
2001 88 12 2 42 5 0 1 14 6 11 0,10 216
2009 94 4 0 44 6 1 1 19 4 13 0,11 220
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 448 106 6 254 14 59 4 31 25 27 0,26 1.249
1991 434 54 0 82 14 36 24 69 9 30 0,00 950
2001 606 38 15 67 17 15 17 57 13 27 4 1.091
2009 638 4 15 -33 18 -3 26 76 5 28 5 955
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 1.102.356 182.885 5.034 279.202 102.010 301.274 4.521 52.258 10.787 7.680 303 2.584.344
1991 1.067.016 92.822 146 90.332 104.438 181.787 26.279 117.980 3.969 8.459 0 2.078.470
2001 1.490.480 64.826 13.242 74.228 125.709 78.873 18.293 96.951 5.495 7.518 5.098 2.401.520
2009 1.569.262 7.258 13.528 -36.556 132.048 -12.849 28.759 129.287 1.988 7.740 6.116 2.190.237
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 0,03 0,04 0,06 0,06 0,01 0,02 0,07 0,06 0,17 0,33 0,00
2001 0,04 0,05 0,08 0,09 0,02 0,03 0,10 0,08 0,24 0,47 0,08
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 29.813 3.495 8 5.655 1.292 3.624 1.851 6.655 674 2.804 0
2001 58.552 3.432 1.053 6.533 2.186 2.211 1.812 7.690 1.312 3.504 418
Nota Descrizione Attività Industriali Idroesigenti: Sottosezioni Attività Manifatturiera classificazione Ateco 1991DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
Industrie Alimentari,
delle Bevande e del Tabacco
Industrie Tessili e
dell'Abbiglia-mento
Industrie Conciarie,
Fabbricazione di Prodotti in
Cuoio, Pelle e similari
Industria del Legno e dei Prodotti in
Legno
Fabbricazione della Pasta-Carta, della Carta e dei Prodotti di Carta;
Stampa ed Editoria
Fabbricazione di Prodotti
Chimici e di Fibbre
Sintetiche ed Artificiali
Fabbricazione di Articoli in Gomma e Materie Plastiche
Fabbricazione di Prodotti della Lavorazione di Minerali non
Metalliferi
Fabbricazione di Macchine ed Apparecchi Meccanici, compresi
l'Installazione, il Montaggio, la
Riparazione e la Manutenzione
Fabbricazione di Macchine
Elettriche e di Apparecchia-ture Elettriche
ed Ottiche
Fabbricazione di Mezzi di Trasporto
IDROELETTRICO
Produzione lorda
Volume totalesottratto
Costo privato Costo sociale
GWh 106*m3 M�/anno M�/anno
26 41,04 302 268
172*** 55,86*** 1.352*** 1.878***
Nota * Periodo 2000-2003, ** Media estiva, *** Il dato si riferisce all'impianto di Galleto Monte Sant'Angelo il cui bacino è alimentato da opere di presa distribuite nelle U.G. Nera fino a Velino e Velino
175*** 2000-2003** 14,11***
MW MW
20 2000-2003** 19,03
210***
Fabbricazione di Coke, Raffinerie di
Petrolio, Trattamento dei
Combustibili Nucleari
Produzione di Metallo e Fabbricazione di Prodotti in Metallo
1 22.866
DF DJ
Caratteristiche Impianti Effetti dell'applicazione del DMV alla produzione idroelettrica (aggregazione per opere dipresa)
Potenza efficiente*
Potenza media*
Perdita produzione
27
%
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/giorno)
DF DJ0 14.895
0,01 0,05
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/mc/giorno)
DF DJ0,00 0,04
213 343.443
0 385.242
173 420.635
FABBISOGNO IDRICO (mc)
DF DJ0 536.036
0 176
0 198
0 216
ADDETTI UNITA' LOCALI
DF DJ0 275
0 35
0 33
0 34
DF DJ0 33
Media 1997-2001 1.391 8.405.394
UNITA' LOCALI
altri seminativi (tabacco, girasole,
barbabietola)2.132
Consumi annui di acqua, totali e per unità di superficie irrigata
VALORE DELL'ACQUA PER USI IRRIGUI
SEMINATIVI
Costi totali (mln. �) per il comparto irriguo (solo seminativi) derivanti da diverse ipotesi di riduzione dei prelievi lordi
Aziende per Classe di Superficie Totale Superficie Aziende per Classe di Superficie Totale SAU (Superficie Agricola Utilizzabile) (ha)
COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha) SUPERFICIE IRRIGATA DELLE PRINCIPALI COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha)
28.32027.17526.33425.489
1.443,74 Popolazione Residente
Nera fino a Velino(TV43)
SUPERFICIE TERRITORIALE POPOLAZIONEKmq
1981199120012009
AGRICOLTURA
Totale meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha
più di 50ha meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha più di 50ha Totale Irrigata Irrigabile
1981 4.096 1.293 1.961 629 212 636 6.518 12.711 37.427 35.053
1991 3.582 1.039 1.819 530 194 531 6.043 10.837 35.343 29.784 3.501 6.179
2001 3.980 1.444 1.850 495 191 715 6.113 10.349 35.029 29.161 3.355 6.832
2009 3.782 1.395 1.776 431 180 699 5.860 9.173 33.775 26.030 3.238 7.354
Cereali Ortive Foraggere Avvicendate
Fruttiferi mais ortive foraggere avvicendate
fruttiferi totale
1981 13.874 249 4.904 67 2001 1.636 226 1.081 115 10.108
1991 11.099 163 2.277 85
2001 10.596 226 2.163 115
2009 6.104 9 -2.451 119
Totale (milioni m3)
Unitario (per ha)
Unitario (Euro per ha)
Valore Complessivo
(Euro)
cereali (mais) ortive foraggere avvic.
tabacco-girasole-barbabietola
totale
1981 21 293 1% 0,0245 0,0034 0,0162 0,1055 0,1495
1991 22 303 2% 0,0489 0,0068 0,0324 0,2109 0,2990
2001 24 335 3% 0,0734 0,0101 0,0485 0,3164 0,4485
2009 25 348 4% 0,0979 0,0135 0,0647 0,4219 0,5980
5% 0,1223 0,0169 0,0809 0,5274 0,7475
6% 0,1468 0,0203 0,0971 0,6328 0,8970
7% 0,1713 0,0237 0,1132 0,7383 1,0465
ATTIVITA' INDUSTRIALI IDROESIGENTI
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 145 662 50 236 71 11 37 94 63 70 3 1.622
1991 144 628 49 152 91 10 34 77 66 106 5 1.552
2001 169 528 40 148 107 15 31 73 111 142 4 1.595
2009 174 486 37 100 123 15 29 63 123 171 5 1.566
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 2.999 6.004 918 895 650 193 381 1.296 874 572 43 16.232
1991 2.446 4.209 796 560 710 54 380 1.178 847 406 38 13.031
2001 1.857 3.107 422 733 696 122 377 1.229 930 572 204 11.875
2009 1.407 1.833 266 584 727 60 376 1.175 934 517 240 9.791
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 7.379.973 10.356.538 837.107 984.313 4.787.386 984.638 418.924 2.202.911 370.466 160.068 49.540 31.322.270
1991 6.019.163 7.260.646 726.280 616.484 5.225.894 275.801 418.187 2.003.042 359.120 113.806 44.092 25.954.920
2001 4.571.037 5.359.506 384.709 806.696 5.123.664 625.002 414.788 2.089.997 394.392 160.227 237.677 23.525.343
2009 3.462.015 3.161.568 242.207 642.642 5.348.299 304.808 413.577 1.997.027 396.193 144.844 279.760 19.916.943
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 0,03 0,04 0,05 0,06 0,01 0,02 0,07 0,06 0,17 0,32 0,06
2001 0,04 0,05 0,08 0,09 0,02 0,03 0,10 0,08 0,23 0,46 0,08
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 151.539 276.358 38.941 39.043 61.946 5.316 29.191 116.588 60.007 36.945 2.564
2001 161.803 286.826 29.001 71.832 85.393 16.938 40.710 171.042 92.657 73.134 19.436
Nota Descrizione Attività Industriali Idroesigenti: Sottosezioni Attività Manifatturiera classificazione Ateco 1991DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
Industrie Alimentari,
delle Bevande e del Tabacco
Industrie Tessili e
dell'Abbiglia-mento
Industrie Conciarie,
Fabbricazione di Prodotti in
Cuoio, Pelle e similari
Industria del Legno e dei Prodotti in
Legno
Fabbricazione della Pasta-Carta, della Carta e dei Prodotti di Carta;
Stampa ed Editoria
Fabbricazione di Prodotti
Chimici e di Fibbre
Sintetiche ed Artificiali
Fabbricazione di Articoli in Gomma e Materie Plastiche
Fabbricazione di Prodotti della Lavorazione di Minerali non
Metalliferi
Fabbricazione di Macchine ed Apparecchi Meccanici, compresi
l'Installazione, il Montaggio, la
Riparazione e la Manutenzione
Fabbricazione di Macchine
Elettriche e di Apparecchia-ture Elettriche
ed Ottiche
Fabbricazione di Mezzi di Trasporto
Fabbricazione di Coke, Raffinerie di
Petrolio, Trattamento dei
Combustibili Nucleari
Produzione di Metallo e Fabbricazione di Prodotti in Metallo
1.023 166.516
DF DJ
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/giorno)
DF DJ574 102.709
0,00 0,05
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/mc/giorno)
DF DJ0,00 0,04
339.394 3.184.608
195.301 2.697.104
247.709 3.109.938
FABBISOGNO IDRICO (mc)
DF DJ55.085 2.735.324
39 1.633
23 1.383
29 1.595
ADDETTI UNITA' LOCALI
DF DJ6 1.403
9 231
3 186
6 220
DF DJ1 180
Media 1997-2001 1.496 12.503.828
UNITA' LOCALI
altri seminativi (tabacco, girasole,
barbabietola)7.050
Consumi annui di acqua, totali e per unità di superficie irrigata
VALORE DELL'ACQUA PER USI IRRIGUI
SEMINATIVI
Costi totali (mln. �) per il comparto irriguo (solo seminativi) derivanti da diverse ipotesi di riduzione dei prelievi lordi
Aziende per Classe di Superficie Totale Superficie Aziende per Classe di Superficie Totale SAU (Superficie Agricola Utilizzabile) (ha)
COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha) SUPERFICIE IRRIGATA DELLE PRINCIPALI COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha)
111.495114.849120.433123.636
725,73 Popolazione Residente
Nestore(TV72)
SUPERFICIE TERRITORIALE POPOLAZIONEKmq
1981199120012009
AGRICOLTURA
Totale meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha
più di 50ha meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha più di 50ha Totale Irrigata Irrigabile
1981 6.396 2.101 3.275 770 250 996 10.527 16.669 48.999 44.127
1991 5.711 1.880 2.851 715 260 875 9.179 15.837 48.607 42.557 2.465 3.771
2001 5.572 2.070 2.566 680 256 990 8.196 15.013 44.940 38.868 2.094 4.779
2009 5.150 1.990 2.259 641 261 948 7.203 14.349 43.861 37.118 1.797 5.585
Cereali Ortive Foraggere Avvicendate
Fruttiferi mais ortive foraggere avvicendate
fruttiferi totale
1981 18.878 145 7.525 82 2001 1.622 70 3.160 189 13.904
1991 16.087 111 6.572 115
2001 12.480 70 6.320 189
2009 11.064 48 4.857 175
Totale (milioni m3)
Unitario (per ha)
Unitario (Euro per ha)
Valore Complessivo
(Euro)
cereali (mais) ortive foraggere avvic.
tabacco-girasole-barbabietola
totale
1981 26 294 1% 0,0227 0,0010 0,0441 0,1238 0,1916
1991 34 383 2% 0,0453 0,0020 0,0883 0,2476 0,3832
2001 32 358 3% 0,0680 0,0029 0,1324 0,3714 0,5748
2009 35 403 4% 0,0907 0,0039 0,1766 0,4952 0,7664
5% 0,1133 0,0049 0,2207 0,6190 0,9580
6% 0,1360 0,0059 0,2649 0,7428 1,1496
7% 0,1587 0,0069 0,3090 0,8667 1,3412
ATTIVITA' INDUSTRIALI IDROESIGENTI
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 110 129 42 108 17 7 12 52 21 26 3 594
1991 90 99 78 95 19 5 1 62 13 40 1 555
2001 109 72 127 97 21 5 2 77 23 36 4 633
2009 102 49 158 90 23 4 -5 86 22 43 4 629
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 429 931 244 272 51 22 27 259 61 211 18 2.669
1991 441 744 486 279 47 11 3 268 32 243 20 2.795
2001 466 567 936 348 58 12 5 368 112 242 21 3.376
2009 478 419 1.179 368 57 6 -8 396 114 260 22 3.582
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 1.055.006 1.605.768 222.446 299.332 378.304 114.167 29.326 439.960 25.915 58.990 20.859 4.532.101
1991 1.084.317 1.282.607 443.405 306.999 346.656 56.265 3.762 456.229 13.602 67.967 23.594 4.533.280
2001 1.145.940 977.609 853.833 382.580 423.200 60.357 5.500 625.209 47.382 67.752 24.351 5.086.821
2009 1.176.928 723.318 1.074.809 404.560 423.126 28.501 -8.581 673.857 48.287 72.788 26.077 5.216.649
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 0,03 0,04 0,06 0,06 0,01 0,02 0,07 0,05 0,18 0,33 0,06
2001 0,05 0,06 0,09 0,09 0,02 0,03 0,10 0,08 0,25 0,47 0,08
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 34.776 50.249 27.993 18.879 4.570 1.218 268 24.696 2.409 22.602 1.421
2001 51.675 53.849 75.790 33.081 7.844 1.837 551 47.585 11.797 31.678 2.062
Nota Descrizione Attività Industriali Idroesigenti: Sottosezioni Attività Manifatturiera classificazione Ateco 1991DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
Industrie Alimentari,
delle Bevande e del Tabacco
Industrie Tessili e
dell'Abbiglia-mento
Industrie Conciarie,
Fabbricazione di Prodotti in
Cuoio, Pelle e similari
Industria del Legno e dei Prodotti in
Legno
Fabbricazione della Pasta-Carta, della Carta e dei Prodotti di Carta;
Stampa ed Editoria
Fabbricazione di Prodotti
Chimici e di Fibbre
Sintetiche ed Artificiali
Fabbricazione di Articoli in Gomma e Materie Plastiche
Fabbricazione di Prodotti della Lavorazione di Minerali non
Metalliferi
Fabbricazione di Macchine ed Apparecchi Meccanici, compresi
l'Installazione, il Montaggio, la
Riparazione e la Manutenzione
Fabbricazione di Macchine
Elettriche e di Apparecchia-ture Elettriche
ed Ottiche
Fabbricazione di Mezzi di Trasporto
Fabbricazione di Coke, Raffinerie di
Petrolio, Trattamento dei
Combustibili Nucleari
Produzione di Metallo e Fabbricazione di Prodotti in Metallo
0 26.031
DF DJ
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/giorno)
DF DJ191 16.594
0,00 0,06
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/mc/giorno)
DF DJ0,01 0,04
0 565.034
23.830 424.047
0 473.109
FABBISOGNO IDRICO (mc)
DF DJ0 282.029
1 290
3 217
0 243
ADDETTI UNITA' LOCALI
DF DJ0 145
0 53
1 50
0 61
DF DJ0 67
Media 1997-2001 1.397 16.898.559
UNITA' LOCALI
altri seminativi (tabacco, girasole,
barbabietola)8.862
Consumi annui di acqua, totali e per unità di superficie irrigata
VALORE DELL'ACQUA PER USI IRRIGUI
SEMINATIVI
Costi totali (mln. �) per il comparto irriguo (solo seminativi) derivanti da diverse ipotesi di riduzione dei prelievi lordi
Aziende per Classe di Superficie Totale Superficie Aziende per Classe di Superficie Totale SAU (Superficie Agricola Utilizzabile) (ha)
COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha) SUPERFICIE IRRIGATA DELLE PRINCIPALI COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha)
51.22649.50448.05846.745
878,77 Popolazione Residente
Paglia(TV61)
SUPERFICIE TERRITORIALE POPOLAZIONEKmq
1981199120012009
AGRICOLTURA
Totale meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha
più di 50ha meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha più di 50ha Totale Irrigata Irrigabile
1981 4.288 1.751 1.666 668 202 739 5.619 12.761 35.165 43.975
1991 4.016 1.682 1.546 615 170 669 5.356 11.766 29.697 37.192 8.137 13.265
2001 1.927 717 753 338 119 309 2.770 7.073 23.773 24.760 2.849 7.849
2009 1.285 453 500 244 89 186 2.018 5.414 19.292 18.016 -1.381 3.516
Cereali Ortive Foraggere Avvicendate
Fruttiferi mais ortive foraggere avvicendate
fruttiferi totale
1981 15.693 1.898 14.056 490 2001 523 684 3.418 220 8.735
1991 13.264 1.612 10.430 525
2001 8.198 684 6.836 220
2009 8.891 1.097 3.903 588
Totale (milioni m3)
Unitario (per ha)
Unitario (Euro per ha)
Valore Complessivo
(Euro)
cereali (mais) ortive foraggere avvic.
tabacco-girasole-barbabietola
totale
1981 33 395 1% 0,0082 0,0107 0,0534 0,0608 0,1330
1991 28 341 2% 0,0163 0,0214 0,1068 0,1215 0,2660
2001 21 251 3% 0,0245 0,0321 0,1602 0,1823 0,3990
2009 17 199 4% 0,0327 0,0428 0,2136 0,2430 0,5320
5% 0,0408 0,0534 0,2669 0,3038 0,6650
6% 0,0490 0,0641 0,3203 0,3646 0,7980
7% 0,0572 0,0748 0,3737 0,4253 0,9310
ATTIVITA' INDUSTRIALI IDROESIGENTI
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 333 1.086 110 822 602 93 141 185 362 442 35 4.755
1991 393 631 55 491 704 67 45 182 145 685 32 4.023
2001 432 445 50 412 814 67 55 199 236 813 41 4.203
2009 476 143 18 206 898 53 3 201 134 980 41 3.830
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 3.041 3.290 464 1.768 7.606 1.804 552 1.084 1.620 7.575 617 31.932
1991 3.060 1.786 161 965 6.695 1.749 304 892 1.053 5.834 1.264 26.685
2001 2.381 1.088 103 764 4.529 1.412 230 723 1.078 4.751 777 20.584
2009 2.234 73 -83 262 3.507 1.302 72 574 763 3.511 1.030 16.187
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 7.483.433 5.674.646 423.396 1.945.262 55.983.398 9.226.795 606.782 1.842.579 686.740 2.120.916 718.351 93.887.609
1991 7.530.586 3.080.074 146.978 1.061.313 49.276.893 8.947.925 334.840 1.515.839 446.480 1.633.484 1.471.459 85.024.763
2001 5.859.936 1.877.249 93.580 840.169 33.330.496 7.222.073 252.659 1.228.658 457.216 1.330.140 904.067 63.775.927
2009 5.496.838 126.332 -75.516 287.664 25.809.317 6.661.348 79.383 976.496 323.574 983.148 1.198.437 53.795.585
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 0,04 0,04 0,06 0,06 0,01 0,02 0,07 0,05 0,18 0,33 0,06
2001 0,05 0,05 0,09 0,08 0,02 0,03 0,10 0,07 0,25 0,47 0,09
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 277.906 116.285 9.180 62.663 696.348 216.795 24.264 75.005 78.651 540.444 90.212
2001 304.059 99.648 8.210 69.746 662.245 246.030 25.743 85.478 113.245 618.770 77.931
Nota Descrizione Attività Industriali Idroesigenti: Sottosezioni Attività Manifatturiera classificazione Ateco 1991DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
Industrie Alimentari,
delle Bevande e del Tabacco
Industrie Tessili e
dell'Abbiglia-mento
Industrie Conciarie,
Fabbricazione di Prodotti in
Cuoio, Pelle e similari
Industria del Legno e dei Prodotti in
Legno
Fabbricazione della Pasta-Carta, della Carta e dei Prodotti di Carta;
Stampa ed Editoria
Fabbricazione di Prodotti
Chimici e di Fibbre
Sintetiche ed Artificiali
Fabbricazione di Articoli in Gomma e Materie Plastiche
Fabbricazione di Prodotti della Lavorazione di Minerali non
Metalliferi
Fabbricazione di Macchine ed Apparecchi Meccanici, compresi
l'Installazione, il Montaggio, la
Riparazione e la Manutenzione
Fabbricazione di Macchine
Elettriche e di Apparecchia-ture Elettriche
ed Ottiche
Fabbricazione di Mezzi di Trasporto
Fabbricazione di Coke, Raffinerie di
Petrolio, Trattamento dei
Combustibili Nucleari
Produzione di Metallo e Fabbricazione di Prodotti in Metallo
146.605 219.420
DF DJ
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/giorno)
DF DJ80.665 182.738
0,02 0,06
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/mc/giorno)
DF DJ0,02 0,04
7.998.043 3.930.521
5.014.196 4.564.697
6.481.457 3.898.226
FABBISOGNO IDRICO (mc)
DF DJ2.942.036 4.233.275
926 2.016
581 2.341
751 1.999
ADDETTI UNITA' LOCALI
DF DJ341 2.171
17 660
13 580
13 626
DF DJ5 538
Media 1997-2001 1.562 12.486.624
UNITA' LOCALI
altri seminativi (tabacco, girasole,
barbabietola)3.890
Consumi annui di acqua, totali e per unità di superficie irrigata
VALORE DELL'ACQUA PER USI IRRIGUI
SEMINATIVI
Costi totali (mln. �) per il comparto irriguo (solo seminativi) derivanti da diverse ipotesi di riduzione dei prelievi lordi
Aziende per Classe di Superficie Totale Superficie Aziende per Classe di Superficie Totale SAU (Superficie Agricola Utilizzabile) (ha)
COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha) SUPERFICIE IRRIGATA DELLE PRINCIPALI COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha)
1.691.6531.661.3681.556.7861.515.222
829,66 Popolazione Residente
Tevere area urbana di Roma(TV1)
SUPERFICIE TERRITORIALE POPOLAZIONEKmq
1981199120012009
AGRICOLTURA
Totale meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha
più di 50ha meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha più di 50ha Totale Irrigata Irrigabile
1981 2.711 669 1.551 411 80 350 5.380 8.016 12.559 17.975
1991 2.739 703 1.559 389 88 377 5.468 7.597 13.692 18.989 3.747 5.171
2001 2.684 806 1.438 351 89 415 5.035 7.181 12.351 17.698 2.505 5.042
2009 2.686 849 1.414 330 93 440 4.983 6.847 12.680 17.971 1.511 4.939
Cereali Ortive Foraggere Avvicendate
Fruttiferi mais ortive foraggere avvicendate
fruttiferi totale
1981 7.738 126 3.255 47 2001 994 157 475 61 6.816
1991 7.238 122 1.942 53
2001 7.214 157 951 61
2009 6.340 116 -420 64
Totale (milioni m3)
Unitario (per ha)
Unitario (Euro per ha)
Valore Complessivo
(Euro)
cereali (mais) ortive foraggere avvic.
tabacco-girasole-barbabietola
totale
1981 12 427 1% 0,0150 0,0024 0,0072 0,0775 0,1021
1991 18 637 2% 0,0301 0,0048 0,0144 0,1551 0,2043
2001 16 577 3% 0,0451 0,0071 0,0216 0,2326 0,3064
2009 19 682 4% 0,0601 0,0095 0,0288 0,3102 0,4085
5% 0,0752 0,0119 0,0359 0,3877 0,5107
6% 0,0902 0,0143 0,0431 0,4652 0,6128
7% 0,1052 0,0166 0,0503 0,5428 0,7149
ATTIVITA' INDUSTRIALI IDROESIGENTI
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 50 101 1 48 4 0 9 263 12 10 0,11 535
1991 47 90 1 35 3 1 3 245 10 4 0,00 479
2001 35 67 0 28 5 1 2 254 22 6 0,04 467
2009 30 56 0 19 5 2 -2 246 23 4 -0,01 432
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 790 398 9 86 12 0 35 1.089 68 67 1 2.674
1991 1.052 401 12 90 12 1 25 816 106 11 0,00 2.702
2001 182 363 4 114 43 18 12 906 154 32 7 2.084
2009 127 356 3 122 50 23 3 772 186 5 8 1.956
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 1.942.984 686.912 8.491 94.699 87.805 0 38.412 1.851.334 28.904 18.813 1.665 4.990.177
1991 2.589.218 691.915 10.771 98.681 91.779 6.138 27.566 1.386.707 44.893 3.049 0 5.297.248
2001 447.262 626.917 3.219 125.411 315.891 91.763 12.760 1.539.503 65.241 9.013 7.962 3.743.836
2009 313.672 614.585 2.749 133.904 370.436 115.220 3.159 1.311.867 79.049 1.472 8.876 3.555.380
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 0,03 0,04 0,05 0,06 0,01 0,02 0,07 0,06 0,17 0,32 0,00
2001 0,04 0,05 0,08 0,09 0,02 0,03 0,10 0,08 0,23 0,46 0,00
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 65.186 26.336 577 6.250 1.088 118 1.924 80.714 7.501 990 0
2001 15.832 33.551 243 11.167 5.265 2.487 1.252 125.990 15.328 4.114 651
Nota Descrizione Attività Industriali Idroesigenti: Sottosezioni Attività Manifatturiera classificazione Ateco 1991DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
Industrie Alimentari,
delle Bevande e del Tabacco
Industrie Tessili e
dell'Abbiglia-mento
Industrie Conciarie,
Fabbricazione di Prodotti in
Cuoio, Pelle e similari
Industria del Legno e dei Prodotti in
Legno
Fabbricazione della Pasta-Carta, della Carta e dei Prodotti di Carta;
Stampa ed Editoria
Fabbricazione di Prodotti
Chimici e di Fibbre
Sintetiche ed Artificiali
Fabbricazione di Articoli in Gomma e Materie Plastiche
Fabbricazione di Prodotti della Lavorazione di Minerali non
Metalliferi
Fabbricazione di Macchine ed Apparecchi Meccanici, compresi
l'Installazione, il Montaggio, la
Riparazione e la Manutenzione
Fabbricazione di Macchine
Elettriche e di Apparecchia-ture Elettriche
ed Ottiche
Fabbricazione di Mezzi di Trasporto
Fabbricazione di Coke, Raffinerie di
Petrolio, Trattamento dei
Combustibili Nucleari
Produzione di Metallo e Fabbricazione di Prodotti in Metallo
53 26.028
DF DJ
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/giorno)
DF DJ11 13.052
0,00 0,05
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/mc/giorno)
DF DJ0,00 0,04
17.026 583.363
3.799 342.732
12.778 486.116
FABBISOGNO IDRICO (mc)
DF DJ0 230.159
2 299
0 176
1 249
ADDETTI UNITA' LOCALI
DF DJ0 118
1 48
0 39
1 46
DF DJ0 38
Media 1997-2001 1.512 8.710.222
UNITA' LOCALI
altri seminativi (tabacco, girasole,
barbabietola)5.128
Consumi annui di acqua, totali e per unità di superficie irrigata
VALORE DELL'ACQUA PER USI IRRIGUI
SEMINATIVI
Costi totali (mln. �) per il comparto irriguo (solo seminativi) derivanti da diverse ipotesi di riduzione dei prelievi lordi
Aziende per Classe di Superficie Totale Superficie Aziende per Classe di Superficie Totale SAU (Superficie Agricola Utilizzabile) (ha)
COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha) SUPERFICIE IRRIGATA DELLE PRINCIPALI COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha)
23.35323.98324.82025.372
279,92 Popolazione Residente
Tevere da Chiascio a Nestore(TV73)
SUPERFICIE TERRITORIALE POPOLAZIONEKmq
1981199120012009
AGRICOLTURA
Totale meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha
più di 50ha meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha più di 50ha Totale Irrigata Irrigabile
1981 4.560 739 2.492 1.062 268 379 9.744 22.180 48.646 37.827
1991 4.515 825 2.412 1.009 266 420 9.187 20.967 51.403 36.775 6.317 10.065
2001 4.401 994 2.165 995 247 506 8.387 21.602 44.989 35.378 5.448 10.113
2009 4.348 1.082 2.063 961 242 549 7.885 21.062 45.054 34.456 4.753 10.151
Cereali Ortive Foraggere Avvicendate
Fruttiferi mais ortive foraggere avvicendate
fruttiferi totale
1981 12.600 319 7.301 78 2001 1.603 183 2.645 1.546 15.690
1991 10.364 265 5.451 114
2001 8.515 183 5.289 1.546
2009 6.339 168 2.121 178
Totale (milioni m3)
Unitario (per ha)
Unitario (Euro per ha)
Valore Complessivo
(Euro)
cereali (mais) ortive foraggere avvic.
tabacco-girasole-barbabietola
totale
1981 24 258 1% 0,0300 0,0034 0,0495 0,1817 0,2646
1991 29 315 2% 0,0600 0,0068 0,0990 0,3635 0,5293
2001 37 394 3% 0,0900 0,0103 0,1484 0,5452 0,7939
2009 41 445 4% 0,1200 0,0137 0,1979 0,7269 1,0585
5% 0,1500 0,0171 0,2474 0,9087 1,3232
6% 0,1800 0,0205 0,2969 1,0904 1,5878
7% 0,2100 0,0239 0,3464 1,2722 1,8524
ATTIVITA' INDUSTRIALI IDROESIGENTI
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 103 401 56 170 94 8 22 51 60 38 7 1.152
1991 125 444 46 115 156 11 12 55 84 73 5 1.249
2001 140 333 35 137 186 13 18 54 103 83 12 1.288
2009 155 331 26 111 227 15 14 56 121 106 13 1.353
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 2.471 5.664 661 568 1.191 49 67 597 1.745 332 151 14.096
1991 1.740 5.008 474 489 1.442 87 99 377 1.236 420 147 12.326
2001 1.392 3.434 179 671 1.617 190 132 376 1.175 491 225 10.889
2009 897 2.695 4 668 1.801 236 158 251 873 558 241 9.551
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 6.079.950 9.770.918 602.376 625.174 8.763.037 251.044 73.766 1.014.696 739.719 92.960 175.880 29.409.146
1991 4.282.829 8.639.145 432.589 537.493 10.613.267 442.550 108.471 640.662 524.000 117.561 170.631 28.120.207
2001 3.425.466 5.923.978 162.901 737.968 11.903.475 973.640 145.189 638.588 498.314 137.511 261.981 26.791.678
2009 2.207.046 4.649.101 3.762 735.060 13.252.988 1.206.081 173.423 426.151 370.081 156.106 280.322 25.751.289
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 0,03 0,04 0,07 0,06 0,01 0,02 0,07 0,06 0,18 0,34 0,06
2001 0,05 0,06 0,09 0,09 0,02 0,03 0,10 0,08 0,25 0,47 0,08
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 137.163 347.111 28.742 33.427 139.350 9.372 7.757 35.310 94.739 39.522 10.310
2001 154.249 334.657 15.217 64.529 219.745 28.992 14.599 49.486 126.675 64.998 22.257
Nota Descrizione Attività Industriali Idroesigenti: Sottosezioni Attività Manifatturiera classificazione Ateco 1991DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
Industrie Alimentari,
delle Bevande e del Tabacco
Industrie Tessili e
dell'Abbiglia-mento
Industrie Conciarie,
Fabbricazione di Prodotti in
Cuoio, Pelle e similari
Industria del Legno e dei Prodotti in
Legno
Fabbricazione della Pasta-Carta, della Carta e dei Prodotti di Carta;
Stampa ed Editoria
Fabbricazione di Prodotti
Chimici e di Fibbre
Sintetiche ed Artificiali
Fabbricazione di Articoli in Gomma e Materie Plastiche
Fabbricazione di Prodotti della Lavorazione di Minerali non
Metalliferi
Fabbricazione di Macchine ed Apparecchi Meccanici, compresi
l'Installazione, il Montaggio, la
Riparazione e la Manutenzione
Fabbricazione di Macchine
Elettriche e di Apparecchia-ture Elettriche
ed Ottiche
Fabbricazione di Mezzi di Trasporto
Fabbricazione di Coke, Raffinerie di
Petrolio, Trattamento dei
Combustibili Nucleari
Produzione di Metallo e Fabbricazione di Prodotti in Metallo
205 107.882
DF DJ
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/giorno)
DF DJ267 61.352
0,01 0,06
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/mc/giorno)
DF DJ0,01 0,04
10.637 2.280.532
45.588 1.565.421
24.866 1.957.800
FABBISOGNO IDRICO (mc)
DF DJ62.165 1.157.462
1 1.170
5 803
3 1.004
ADDETTI UNITA' LOCALI
DF DJ7 594
1 175
0 123
1 175
DF DJ0 143
Media 1997-2001 1.871 23.459.282
UNITA' LOCALI
altri seminativi (tabacco, girasole,
barbabietola)9.713
Consumi annui di acqua, totali e per unità di superficie irrigata
VALORE DELL'ACQUA PER USI IRRIGUI
SEMINATIVI
Costi totali (mln. �) per il comparto irriguo (solo seminativi) derivanti da diverse ipotesi di riduzione dei prelievi lordi
Aziende per Classe di Superficie Totale Superficie Aziende per Classe di Superficie Totale SAU (Superficie Agricola Utilizzabile) (ha)
COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha) SUPERFICIE IRRIGATA DELLE PRINCIPALI COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha)
70.55270.62971.44771.681
930,62 Popolazione Residente
Tevere da M.te Fumaiolo a S. Lucia(TV93)
SUPERFICIE TERRITORIALE POPOLAZIONEKmq
1981199120012009
AGRICOLTURA
Totale meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha
più di 50ha meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha più di 50ha Totale Irrigata Irrigabile
1981 37.314 13.086 21.392 2.335 501 6.464 60.259 44.548 84.479 142.043
1991 38.794 14.411 21.594 2.285 455 7.111 59.931 43.451 71.420 137.728 10.703 16.980
2001 37.718 16.744 18.698 1.849 428 8.161 51.519 36.485 70.150 117.676 7.803 14.619
2009 38.290 18.039 18.136 1.719 395 8.772 49.370 34.238 62.453 110.552 5.483 12.730
Cereali Ortive Foraggere Avvicendate
Fruttiferi mais ortive foraggere avvicendate
fruttiferi totale
1981 28.129 1.495 27.284 15.984 2001 1.821 468 10.037 10.645 31.312
1991 24.189 1.092 24.728 19.813
2001 17.675 468 20.073 18.915
2009 17.098 367 20.127 26.704
Totale (milioni m3)
Unitario (per ha)
Unitario (Euro per ha)
Valore Complessivo
(Euro)
cereali (mais) ortive foraggere avvic.
tabacco-girasole-barbabietola
totale
1981 82 340 1% 0,0305 0,0078 0,1683 0,1399 0,3466
1991 90 375 2% 0,0611 0,0157 0,3366 0,2798 0,6932
2001 78 326 3% 0,0916 0,0235 0,5049 0,4197 1,0398
2009 80 334 4% 0,1221 0,0314 0,6733 0,5596 1,3864
5% 0,1527 0,0392 0,8416 0,6995 1,7330
6% 0,1832 0,0471 1,0099 0,8394 2,0796
7% 0,2138 0,0549 1,1782 0,9793 2,4262
ATTIVITA' INDUSTRIALI IDROESIGENTI
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 462 677 61 695 305 54 97 317 215 239 17 3.610
1991 503 447 40 477 371 46 30 286 118 405 16 3.255
2001 506 319 47 418 448 57 43 342 195 468 19 3.443
2009 530 158 36 280 504 55 8 337 158 577 19 3.286
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 2.605 2.277 280 1.469 3.344 847 332 5.822 870 3.597 357 23.524
1991 2.398 1.406 163 1.015 3.102 862 168 4.624 733 3.019 595 20.207
2001 2.018 939 133 895 2.397 754 212 4.825 829 2.734 396 18.369
2009 1.812 336 60 610 2.095 738 129 4.193 774 2.340 484 16.061
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 6.411.077 3.928.670 254.904 1.615.856 24.612.723 4.331.229 365.563 9.897.298 368.846 1.007.286 416.083 57.512.437
1991 5.902.142 2.424.505 149.003 1.117.006 22.833.590 4.408.670 184.811 7.860.902 310.745 845.326 692.161 52.861.066
2001 4.965.264 1.619.896 121.524 985.006 17.639.418 3.857.324 233.002 8.202.228 351.636 765.573 460.618 45.582.455
2009 4.458.263 579.793 55.102 671.524 15.419.269 3.772.560 141.820 7.127.913 328.253 655.187 563.035 41.248.335
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 0,04 0,04 0,06 0,06 0,01 0,02 0,07 0,05 0,18 0,33 0,06
2001 0,05 0,05 0,09 0,08 0,02 0,03 0,10 0,07 0,25 0,47 0,09
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 217.810 91.535 9.307 65.951 322.669 106.816 13.392 388.965 54.740 279.679 42.435
2001 257.636 85.987 10.661 81.770 350.479 131.405 23.740 570.631 87.095 356.138 39.706
Nota Descrizione Attività Industriali Idroesigenti: Sottosezioni Attività Manifatturiera classificazione Ateco 1991DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
Industrie Alimentari,
delle Bevande e del Tabacco
Industrie Tessili e
dell'Abbiglia-mento
Industrie Conciarie,
Fabbricazione di Prodotti in
Cuoio, Pelle e similari
Industria del Legno e dei Prodotti in
Legno
Fabbricazione della Pasta-Carta, della Carta e dei Prodotti di Carta;
Stampa ed Editoria
Fabbricazione di Prodotti
Chimici e di Fibbre
Sintetiche ed Artificiali
Fabbricazione di Articoli in Gomma e Materie Plastiche
Fabbricazione di Prodotti della Lavorazione di Minerali non
Metalliferi
Fabbricazione di Macchine ed Apparecchi Meccanici, compresi
l'Installazione, il Montaggio, la
Riparazione e la Manutenzione
Fabbricazione di Macchine
Elettriche e di Apparecchia-ture Elettriche
ed Ottiche
Fabbricazione di Mezzi di Trasporto
IDROELETTRICO
Produzione lorda
Volume totalesottratto
Costo privato Costo sociale
GWh 106*m3 M�/anno M�/anno
54 - - -
Nota * Periodo 2000-2003, ** Media estiva
58 2000-2003** 0,00
Fabbricazione di Coke, Raffinerie di
Petrolio, Trattamento dei
Combustibili Nucleari
Produzione di Metallo e Fabbricazione di Prodotti in Metallo
58.973 212.414
DF DJ
Caratteristiche Impianti Effetti dell'applicazione del DMV alla produzione idroelettrica (aggregazione per opere dipresa)
Potenza media*
Perdita produzione
81
MW MW %
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/giorno)
DF DJ41.453 142.336
0,02 0,06
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/mc/giorno)
DF DJ0,02 0,04
3.384.024 4.091.591
2.576.731 3.555.474
2.607.209 3.773.757
FABBISOGNO IDRICO (mc)
DF DJ1.218.430 3.084.471
392 2.098
298 1.823
302 1.935
ADDETTI UNITA' LOCALI
DF DJ141 1.582
7 616
8 509
4 578
DF DJ2 469
Media 1997-2001 1.677 31.612.276
UNITA' LOCALI
altri seminativi (tabacco, girasole,
barbabietola)8.342
Consumi annui di acqua, totali e per unità di superficie irrigata
VALORE DELL'ACQUA PER USI IRRIGUI
SEMINATIVI
Costi totali (mln. �) per il comparto irriguo (solo seminativi) derivanti da diverse ipotesi di riduzione dei prelievi lordi
Aziende per Classe di Superficie Totale Superficie Aziende per Classe di Superficie Totale SAU (Superficie Agricola Utilizzabile) (ha)
COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha) SUPERFICIE IRRIGATA DELLE PRINCIPALI COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha)
604.308628.589618.443629.834
2.402,92 Popolazione Residente
Tevere da Nera ad Aniene(TV3)
Potenza efficiente*
SUPERFICIE TERRITORIALE POPOLAZIONEKmq
1981199120012009
AGRICOLTURA
Totale meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha
più di 50ha meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha più di 50ha Totale Irrigata Irrigabile
1981 4.597 971 2.664 813 149 490 9.513 16.140 26.908 32.239
1991 4.446 991 2.571 728 154 508 9.188 14.754 27.461 30.649 2.220 3.332
2001 4.473 1.096 2.459 760 158 590 8.841 15.649 28.801 31.569 2.074 3.638
2009 4.393 1.132 2.380 719 162 620 8.575 15.072 29.427 30.883 1.957 3.883
Cereali Ortive Foraggere Avvicendate
Fruttiferi mais ortive foraggere avvicendate
fruttiferi totale
1981 14.577 172 6.572 55 2001 1.528 143 1.497 172 12.678
1991 12.199 128 4.047 126
2001 11.636 143 2.995 172
2009 7.919 50 -498 254
Totale (milioni m3)
Unitario (per ha)
Unitario (Euro per ha)
Valore Complessivo
(Euro)
cereali (mais) ortive foraggere avvic.
tabacco-girasole-barbabietola
totale
1981 20 313 1% 0,0229 0,0021 0,0224 0,1397 0,1871
1991 26 410 2% 0,0457 0,0043 0,0448 0,2794 0,3742
2001 29 466 3% 0,0686 0,0064 0,0672 0,4191 0,5613
2009 33 534 4% 0,0914 0,0085 0,0896 0,5588 0,7484
5% 0,1143 0,0107 0,1120 0,6986 0,9355
6% 0,1371 0,0128 0,1344 0,8383 1,1226
7% 0,1600 0,0149 0,1568 0,9780 1,3097
ATTIVITA' INDUSTRIALI IDROESIGENTI
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 57 114 11 73 8 4 9 29 18 15 0,01 382
1991 61 101 5 50 14 5 6 17 14 28 0,00 356
2001 59 63 4 49 15 5 4 22 18 43 0,99 344
2009 60 47 1 36 19 5,74 2 17 16 53 1 327
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 398 665 88 172 32 22 56 371 102 79 0,01 2.719
1991 466 549 42 173 47 26 31 230 219 164 0,00 2.379
2001 307 316 42 240 95 25 18 260 235 444 19 2.432
2009 308 196 16 256 115 26 1 187 305 557 24 2.251
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 980.487 1.146.677 80.074 189.178 234.858 112.070 61.072 630.258 43.040 22.134 12 4.934.083
1991 1.147.737 947.560 38.021 190.531 342.682 130.535 33.572 391.527 92.814 45.816 0 4.252.570
2001 754.641 544.652 37.994 263.692 701.702 126.034 20.185 441.915 99.547 124.256 22.326 3.996.049
2009 757.694 337.807 14.158 281.530 846.574 135.447 1.478 318.391 129.323 155.978 27.528 3.550.004
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 0,03 0,04 0,05 0,06 0,01 0,02 0,07 0,06 0,17 0,32 0,00
2001 0,04 0,05 0,08 0,09 0,02 0,03 0,10 0,08 0,23 0,46 0,00
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 28.896 36.066 2.039 12.067 4.062 2.516 2.343 22.789 15.509 14.873 0
2001 26.712 29.148 2.864 23.480 11.695 3.416 1.981 36.166 23.387 56.715 1.826
Nota Descrizione Attività Industriali Idroesigenti: Sottosezioni Attività Manifatturiera classificazione Ateco 1991DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
Industrie Alimentari,
delle Bevande e del Tabacco
Industrie Tessili e
dell'Abbiglia-mento
Industrie Conciarie,
Fabbricazione di Prodotti in
Cuoio, Pelle e similari
Industria del Legno e dei Prodotti in
Legno
Fabbricazione della Pasta-Carta, della Carta e dei Prodotti di Carta;
Stampa ed Editoria
Fabbricazione di Prodotti
Chimici e di Fibbre
Sintetiche ed Artificiali
Fabbricazione di Articoli in Gomma e Materie Plastiche
Fabbricazione di Prodotti della Lavorazione di Minerali non
Metalliferi
Fabbricazione di Macchine ed Apparecchi Meccanici, compresi
l'Installazione, il Montaggio, la
Riparazione e la Manutenzione
Fabbricazione di Macchine
Elettriche e di Apparecchia-ture Elettriche
ed Ottiche
Fabbricazione di Mezzi di Trasporto
IDROELETTRICO
Produzione lorda
Volume totalesottratto
Costo privato Costo sociale
GWh 106*m3 M�/anno M�/anno
30 21,12 141 196
Nota * Periodo 2000-2003, ** Media estiva
Tevere da Nestore a Paglia(TV71)
Fabbricazione di Coke, Raffinerie di
Petrolio, Trattamento dei
Combustibili Nucleari
Produzione di Metallo e Fabbricazione di Prodotti in Metallo
Caratteristiche Impianti Effetti dell'applicazione del DMV alla produzione idroelettrica (aggregazione per opere dipresa)
Potenza efficiente*
Potenza media*
Perdita produzione
MW
90 44.834
DF DJ
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/giorno)
DF DJ177 31.668
0,00 0,05
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/mc/giorno)
DF DJ0,00 0,04
-8.979 497.203
60.179 831.597
21.758 837.350
FABBISOGNO IDRICO (mc)
DF DJ0 1.434.225
5 255
7 426
3 429
ADDETTI UNITA' LOCALI
DF DJ0 736
3 66
3 52
1 60
DF DJ0 44
Media 1997-2001 1.496 16.425.093
UNITA' LOCALI
altri seminativi (tabacco, girasole,
barbabietola)9.339
Consumi annui di acqua, totali e per unità di superficie irrigata
VALORE DELL'ACQUA PER USI IRRIGUI
SEMINATIVI
Costi totali (mln. �) per il comparto irriguo (solo seminativi) derivanti da diverse ipotesi di riduzione dei prelievi lordi
Aziende per Classe di Superficie Totale Superficie Aziende per Classe di Superficie Totale SAU (Superficie Agricola Utilizzabile) (ha)
COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha) SUPERFICIE IRRIGATA DELLE PRINCIPALI COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha)
33.91333.03233.12432.647
622,70 Popolazione Residente
MW %
86 36 2000-2003** 8,36
SUPERFICIE TERRITORIALE POPOLAZIONEKmq
1981199120012009
AGRICOLTURA
Totale meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha
più di 50ha meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha più di 50ha Totale Irrigata Irrigabile
1981 12.313 4.185 6.881 1.010 237 2.112 20.602 20.527 37.926 53.735
1991 12.629 4.429 6.950 1.001 241 2.222 20.541 20.218 39.382 54.469 3.971 5.862
2001 12.762 5.208 6.362 947 245 2.640 18.811 19.776 36.227 50.725 2.933 6.934
2009 12.969 5.529 6.263 929 248 2.800 18.373 19.498 36.316 50.267 2.103 7.792
Cereali Ortive Foraggere Avvicendate
Fruttiferi mais ortive foraggere avvicendate
fruttiferi totale
1981 20.569 325 11.674 2.589 2001 1.792 149 4.855 2.423 17.117
1991 17.863 263 10.227 3.488
2001 15.140 149 9.709 4.192
2009 12.994 151 7.622 5.105
Totale (milioni m3)
Unitario (per ha)
Unitario (Euro per ha)
Valore Complessivo
(Euro)
cereali (mais) ortive foraggere avvic.
tabacco-girasole-barbabietola
totale
1981 30 302 1% 0,0326 0,0027 0,0884 0,1438 0,2676
1991 41 420 2% 0,0652 0,0054 0,1768 0,2877 0,5351
2001 41 414 3% 0,0979 0,0081 0,2652 0,4315 0,8027
2009 47 479 4% 0,1305 0,0109 0,3536 0,5753 1,0703
5% 0,1631 0,0136 0,4420 0,7191 1,3379
6% 0,1957 0,0163 0,5304 0,8630 1,6054
7% 0,2284 0,0190 0,6188 1,0068 1,8730
ATTIVITA' INDUSTRIALI IDROESIGENTI
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 205 228 5 181 36 8 30 51 54 51 0,03 991
1991 216 241 6 147 60 8 10 67 43 110 1 1.059
2001 234 196 2 138 70 10 12 81 58 107 4 1.082
2009 245 193 2 116 85 10 1 94 55 140 5 1.125
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 933 1.088 25 357 180 162 176 558 225 406 0,03 4.794
1991 1.075 1.065 17 316 195 44 222 427 165 724 3 5.087
2001 1.032 728 3 320 359 30 142 559 288 257 4 4.627
2009 1.102 636 -5 298 406 -40 149 516 282 329 6 4.685
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 2.296.334 1.877.335 22.399 393.162 1.321.194 831.034 193.710 948.379 95.421 113.568 35 9.487.131
1991 2.644.640 1.837.091 15.531 347.061 1.435.494 227.259 244.277 726.580 70.125 202.731 3.492 9.527.569
2001 2.540.146 1.256.128 2.472 352.297 2.639.590 155.547 155.760 950.130 121.904 71.974 4.691 10.135.915
2009 2.713.137 1.097.765 -4.467 327.395 2.985.317 -203.325 163.761 876.606 119.652 91.990 6.930 10.300.777
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 0,03 0,04 0,06 0,06 0,01 0,02 0,07 0,05 0,17 0,33 0,06
2001 0,04 0,05 0,08 0,09 0,02 0,03 0,10 0,07 0,24 0,46 0,08
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 84.570 69.595 912 21.117 18.912 5.033 17.429 38.614 12.086 66.545 209
2001 114.208 66.908 204 30.138 48.896 4.844 15.625 70.997 29.541 33.217 396
Nota Descrizione Attività Industriali Idroesigenti: Sottosezioni Attività Manifatturiera classificazione Ateco 1991DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
Industrie Alimentari,
delle Bevande e del Tabacco
Industrie Tessili e
dell'Abbiglia-mento
Industrie Conciarie,
Fabbricazione di Prodotti in
Cuoio, Pelle e similari
Industria del Legno e dei Prodotti in
Legno
Fabbricazione della Pasta-Carta, della Carta e dei Prodotti di Carta;
Stampa ed Editoria
Fabbricazione di Prodotti
Chimici e di Fibbre
Sintetiche ed Artificiali
Fabbricazione di Articoli in Gomma e Materie Plastiche
Fabbricazione di Prodotti della Lavorazione di Minerali non
Metalliferi
Fabbricazione di Macchine ed Apparecchi Meccanici, compresi
l'Installazione, il Montaggio, la
Riparazione e la Manutenzione
Fabbricazione di Macchine
Elettriche e di Apparecchia-ture Elettriche
ed Ottiche
Fabbricazione di Mezzi di Trasporto
Tevere da Paglia a Nera(TV5)
Fabbricazione di Coke, Raffinerie di
Petrolio, Trattamento dei
Combustibili Nucleari
Produzione di Metallo e Fabbricazione di Prodotti in Metallo
2.308 95.377
DF DJ
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/giorno)
DF DJ2.015 62.057
0,01 0,06
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/mc/giorno)
DF DJ0,01 0,04
211.216 1.914.803
190.725 1.582.562
155.412 1.729.865
FABBISOGNO IDRICO (mc)
DF DJ77.706 1.316.855
24 982
22 812
18 887
ADDETTI UNITA' LOCALI
DF DJ9 675
1 177
2 148
1 168
DF DJ1 141
Media 1997-2001 1.821 23.491.927
UNITA' LOCALI
altri seminativi (tabacco, girasole,
barbabietola)7.898
Consumi annui di acqua, totali e per unità di superficie irrigata
VALORE DELL'ACQUA PER USI IRRIGUI
SEMINATIVI
Costi totali (mln. �) per il comparto irriguo (solo seminativi) derivanti da diverse ipotesi di riduzione dei prelievi lordi
Aziende per Classe di Superficie Totale Superficie Aziende per Classe di Superficie Totale SAU (Superficie Agricola Utilizzabile) (ha)
COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha) SUPERFICIE IRRIGATA DELLE PRINCIPALI COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha)
83.80885.89487.87889.523
983,88 Popolazione Residente
SUPERFICIE TERRITORIALE POPOLAZIONEKmq
1981199120012009
AGRICOLTURA
Totale meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha
più di 50ha meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha più di 50ha Totale Irrigata Irrigabile
1981 6.080 1.264 3.063 1.369 384 652 11.608 28.170 62.882 60.076
1991 5.782 1.192 2.965 1.262 363 631 11.071 26.190 60.327 54.772 6.802 11.676
2001 5.229 1.156 2.565 1.168 340 607 9.733 25.205 53.958 50.691 6.298 13.935
2009 4.931 1.107 2.416 1.086 323 590 9.117 23.853 51.025 46.733 5.895 15.742
Cereali Ortive Foraggere Avvicendate
Fruttiferi mais ortive foraggere avvicendate
fruttiferi totale
1981 20.596 436 10.323 191 2001 2.989 295 2.909 581 19.854
1991 17.487 283 6.307 231
2001 15.914 295 5.818 581
2009 11.892 6 -921 304
Totale (milioni m3)
Unitario (per ha)
Unitario (Euro per ha)
Valore Complessivo
(Euro)
cereali (mais) ortive foraggere avvic.
tabacco-girasole-barbabietola
totale
1981 37 295 1% 0,0474 0,0047 0,0461 0,2072 0,3053
1991 43 347 2% 0,0947 0,0093 0,0922 0,4144 0,6106
2001 47 379 3% 0,1421 0,0140 0,1382 0,6216 0,9159
2009 52 416 4% 0,1894 0,0187 0,1843 0,8288 1,2212
5% 0,2368 0,0234 0,2304 1,0360 1,5265
6% 0,2841 0,0280 0,2765 1,2432 1,8318
7% 0,3315 0,0327 0,3225 1,4503 2,1370
ATTIVITA' INDUSTRIALI IDROESIGENTI
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 104 440 25 169 57 6 22 71 47 43 5 1.112
1991 112 437 23 99 74 8 15 68 62 73 10 1.102
2001 144 369 22 100 95 10 18 70 90 92 6 1.208
2009 155 351 21 60 109 11 15 68 105 114 8 1.227
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 2.099 3.771 240 557 579 40 178 825 633 476 70 10.296
1991 1.583 3.352 202 390 621 51 147 614 591 329 244 9.024
2001 1.396 2.561 101 475 680 81 210 581 720 344 190 8.979
2009 1.060 2.139 56 401 717 94 207 453 726 264 276 8.248
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 5.165.073 6.504.854 218.834 613.019 4.261.072 203.424 195.272 1.401.786 268.532 133.398 81.724 20.696.958
1991 3.896.674 5.782.148 183.786 428.549 4.573.357 258.819 161.227 1.043.307 250.715 92.005 284.028 18.909.153
2001 3.435.113 4.417.691 92.331 523.039 5.003.254 412.985 230.703 987.054 305.068 96.345 221.532 19.032.956
2009 2.608.656 3.689.784 51.131 440.554 5.280.525 480.348 227.622 770.790 307.654 73.902 321.589 18.048.754
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 0,03 0,04 0,06 0,06 0,01 0,02 0,07 0,06 0,17 0,33 0,06
2001 0,04 0,05 0,08 0,09 0,02 0,03 0,10 0,08 0,24 0,46 0,08
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 102.559 222.137 10.248 27.049 55.214 5.072 11.293 60.166 42.462 30.040 16.624
2001 127.122 238.623 7.239 46.416 84.929 11.379 22.721 80.034 72.645 44.229 18.230
Nota Descrizione Attività Industriali Idroesigenti: Sottosezioni Attività Manifatturiera classificazione Ateco 1991DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
Industrie Alimentari,
delle Bevande e del Tabacco
Industrie Tessili e
dell'Abbiglia-mento
Industrie Conciarie,
Fabbricazione di Prodotti in
Cuoio, Pelle e similari
Industria del Legno e dei Prodotti in
Legno
Fabbricazione della Pasta-Carta, della Carta e dei Prodotti di Carta;
Stampa ed Editoria
Fabbricazione di Prodotti
Chimici e di Fibbre
Sintetiche ed Artificiali
Fabbricazione di Articoli in Gomma e Materie Plastiche
Fabbricazione di Prodotti della Lavorazione di Minerali non
Metalliferi
Fabbricazione di Macchine ed Apparecchi Meccanici, compresi
l'Installazione, il Montaggio, la
Riparazione e la Manutenzione
Fabbricazione di Macchine
Elettriche e di Apparecchia-ture Elettriche
ed Ottiche
Fabbricazione di Mezzi di Trasporto
Fabbricazione di Coke, Raffinerie di
Petrolio, Trattamento dei
Combustibili Nucleari
Produzione di Metallo e Fabbricazione di Prodotti in Metallo
580 170.311
DF DJ
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/giorno)
DF DJ746 65.030
0,00 0,05
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/mc/giorno)
DF DJ0,00 0,04
231.777 3.564.423
254.099 1.700.439
140.475 3.167.366
FABBISOGNO IDRICO (mc)
DF DJ46.192 1.603.778
27 1.828
29 872
16 1.624
ADDETTI UNITA' LOCALI
DF DJ5 822
5 205
4 119
3 190
DF DJ0 123
Media 1997-2001 1.584 25.788.523
UNITA' LOCALI
altri seminativi (tabacco, girasole,
barbabietola)13.080
Consumi annui di acqua, totali e per unità di superficie irrigata
VALORE DELL'ACQUA PER USI IRRIGUI
SEMINATIVI
Costi totali (mln. �) per il comparto irriguo (solo seminativi) derivanti da diverse ipotesi di riduzione dei prelievi lordi
Aziende per Classe di Superficie Totale Superficie Aziende per Classe di Superficie Totale SAU (Superficie Agricola Utilizzabile) (ha)
COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha) SUPERFICIE IRRIGATA DELLE PRINCIPALI COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha)
107.358108.376111.605112.936
1.242,94 Popolazione Residente
Tevere da S. Lucia a Chiascio(TV91)
SUPERFICIE TERRITORIALE POPOLAZIONEKmq
1981199120012009
AGRICOLTURA
Totale meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha
più di 50ha meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha più di 50ha Totale Irrigata Irrigabile
1981 11.867 3.587 6.490 1.521 269 1.673 23.118 28.366 50.781 64.009
1991 11.452 3.511 6.219 1.464 256 1.691 21.907 27.304 49.716 61.142 6.420 12.750
2001 12.607 4.606 6.382 1.370 249 2.135 22.532 26.429 47.361 60.765 5.842 12.344
2009 12.641 4.819 6.266 1.315 241 2.248 21.992 25.622 46.208 59.052 5.380 12.019
Cereali Ortive Foraggere Avvicendate
Fruttiferi mais ortive foraggere avvicendate
fruttiferi totale
1981 20.541 508 12.550 124 2001 3.680 421 3.274 585 18.017
1991 18.165 403 9.164 204
2001 18.464 421 6.548 585
2009 13.889 214 3.069 349
Totale (milioni m3)
Unitario (per ha)
Unitario (Euro per ha)
Valore Complessivo
(Euro)
cereali (mais) ortive foraggere avvic.
tabacco-girasole-barbabietola
totale
1981 35 279 1% 0,0551 0,0063 0,0490 0,1505 0,2608
1991 42 340 2% 0,1101 0,0126 0,0980 0,3009 0,5216
2001 45 367 3% 0,1652 0,0189 0,1469 0,4514 0,7823
2009 50 408 4% 0,2202 0,0252 0,1959 0,6018 1,0431
5% 0,2753 0,0315 0,2449 0,7523 1,3039
6% 0,3303 0,0378 0,2939 0,9027 1,5647
7% 0,3854 0,0441 0,3429 1,0532 1,8255
ATTIVITA' INDUSTRIALI IDROESIGENTI
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 217 594 37 269 57 13 46 97 59 63 12 1.644
1991 235 475 48 163 71 19 20 104 50 129 12 1.522
2001 271 347 42 156 80 23 28 109 84 130 17 1.536
2009 290 249 46 95 89 27 15 114 87 167 19 1.471
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 1.609 3.716 393 680 590 367 278 1.170 762 664 2.046 13.761
1991 1.765 2.792 202 406 505 273 159 953 1.098 679 3.120 13.364
2001 1.853 2.048 238 475 530 350 252 971 2.650 479 1.676 13.770
2009 1.962 1.351 138 336 487 315 207 853 3.203 440 1.947 13.639
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 3.958.592 6.409.876 358.471 748.209 4.341.296 1.879.507 305.701 1.988.558 323.279 185.996 2.381.765 25.904.327
1991 4.344.576 4.815.372 184.443 446.556 3.719.008 1.397.316 174.559 1.619.420 465.374 190.123 3.631.645 24.124.252
2001 4.560.307 3.533.594 217.010 523.006 3.898.298 1.791.887 277.706 1.651.329 1.123.761 133.986 1.950.561 24.141.872
2009 4.829.368 2.330.960 125.994 369.908 3.587.502 1.610.712 227.460 1.449.596 1.357.905 123.226 2.266.574 23.137.275
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 0,03 0,04 0,05 0,06 0,01 0,02 0,07 0,06 0,17 0,32 0,06
2001 0,04 0,05 0,08 0,09 0,02 0,03 0,10 0,08 0,23 0,46 0,08
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 109.379 183.285 9.889 28.281 44.084 26.933 12.185 94.259 77.762 61.720 211.220
2001 161.423 189.108 16.359 46.571 64.971 48.562 27.256 135.142 264.013 61.157 159.509
Nota Descrizione Attività Industriali Idroesigenti: Sottosezioni Attività Manifatturiera classificazione Ateco 1991DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
Industrie Alimentari,
delle Bevande e del Tabacco
Industrie Tessili e
dell'Abbiglia-mento
Industrie Conciarie,
Fabbricazione di Prodotti in
Cuoio, Pelle e similari
Industria del Legno e dei Prodotti in
Legno
Fabbricazione della Pasta-Carta, della Carta e dei Prodotti di Carta;
Stampa ed Editoria
Fabbricazione di Prodotti
Chimici e di Fibbre
Sintetiche ed Artificiali
Fabbricazione di Articoli in Gomma e Materie Plastiche
Fabbricazione di Prodotti della Lavorazione di Minerali non
Metalliferi
Fabbricazione di Macchine ed Apparecchi Meccanici, compresi
l'Installazione, il Montaggio, la
Riparazione e la Manutenzione
Fabbricazione di Macchine
Elettriche e di Apparecchia-ture Elettriche
ed Ottiche
Fabbricazione di Mezzi di Trasporto
IDROELETTRICO
Produzione lorda
Volume totalesottratto
Costo privato Costo sociale
GWh 106*m3 M�/anno M�/anno
2 1,15 21 19
Nota * Periodo 2000-2003, ** Media estiva
Fabbricazione di Coke, Raffinerie di
Petrolio, Trattamento dei
Combustibili Nucleari
Produzione di Metallo e Fabbricazione di Prodotti in Metallo
Caratteristiche Impianti Effetti dell'applicazione del DMV alla produzione idroelettrica (aggregazione per opere dipresa)
Potenza efficiente*
Potenza media*
Perdita produzione
MW
535 232.962
DF DJ
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/giorno)
DF DJ1.444 100.657
0,00 0,05
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/mc/giorno)
DF DJ0,00 0,04
230.988 4.627.083
492.656 2.643.206
129.510 4.350.918
FABBISOGNO IDRICO (mc)
DF DJ164.046 2.859.032
27 2.373
57 1.355
15 2.231
ADDETTI UNITA' LOCALI
DF DJ19 1.466
1 269
4 191
1 249
DF DJ2 179
Media 1997-2001 1.496 20.574.070
UNITA' LOCALI
altri seminativi (tabacco, girasole,
barbabietola)10.057
Consumi annui di acqua, totali e per unità di superficie irrigata
VALORE DELL'ACQUA PER USI IRRIGUI
SEMINATIVI
Costi totali (mln. �) per il comparto irriguo (solo seminativi) derivanti da diverse ipotesi di riduzione dei prelievi lordi
Aziende per Classe di Superficie Totale Superficie Aziende per Classe di Superficie Totale SAU (Superficie Agricola Utilizzabile) (ha)
COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha) SUPERFICIE IRRIGATA DELLE PRINCIPALI COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha)
145.345147.529147.865149.181
1.233,80 Popolazione Residente
Topino e Maroggia(TV82)
MW %
2 2 2000-2003** 20,67
SUPERFICIE TERRITORIALE POPOLAZIONEKmq
1981199120012009
AGRICOLTURA
Totale meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha
più di 50ha meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha più di 50ha Totale Irrigata Irrigabile
1981 3.385 1.581 1.369 332 103 614 4.308 6.962 13.178 18.028
1991 3.048 1.261 1.348 334 105 553 4.318 6.939 13.643 18.438 3.178 4.723
2001 2.228 795 1.060 288 85 379 3.626 6.109 10.305 15.121 2.292 4.686
2009 1.846 505 981 279 81 303 3.470 5.903 9.790 14.579 1.583 4.656
Cereali Ortive Foraggere Avvicendate
Fruttiferi mais ortive foraggere avvicendate
fruttiferi totale
1981 7.225 200 1.707 72 2001 1.277 246 469 95 5.583
1991 7.785 199 1.051 134
2001 6.421 246 938 95
2009 8.791 197 -129 246
Totale (milioni m3)
Unitario (per ha)
Unitario (Euro per ha)
Valore Complessivo
(Euro)
cereali (mais) ortive foraggere avvic.
tabacco-girasole-barbabietola
totale
1981 13 340 1% 0,0191 0,0037 0,0070 0,0523 0,0821
1991 16 432 2% 0,0382 0,0074 0,0140 0,1046 0,1642
2001 15 383 3% 0,0573 0,0110 0,0210 0,1569 0,2463
2009 16 424 4% 0,0764 0,0147 0,0281 0,2093 0,3284
5% 0,0955 0,0184 0,0351 0,2616 0,4106
6% 0,1146 0,0221 0,0421 0,3139 0,4927
7% 0,1337 0,0258 0,0491 0,3662 0,5748
ATTIVITA' INDUSTRIALI IDROESIGENTI
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 36 87 8 56 6 1 3 17 12 10 2 279
1991 40 77 9 39 6 1 1 9 11 11 4 256
2001 31 53 5 34 6 2 0 7 12 25 6 239
2009 31 42 5 23 6 2 -1 3 12 28 7 221
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 443 825 36 173 29 7 6 81 77 74 16 2.264
1991 360 483 75 147 23 5 4 60 108 82 79 1.652
2001 162 360 14 142 15 8 2 56 35 202 104 1.431
2009 69 137 23 126 10 7 0 44 35 234 145 1.033
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 1.090.863 1.422.608 32.412 190.707 212.851 35.600 7.117 137.479 32.712 20.812 19.066 4.170.227
1991 885.960 833.399 68.418 161.183 167.219 24.910 3.916 102.782 45.788 23.036 91.490 2.863.223
2001 399.470 620.241 13.169 156.189 113.050 40.664 2.321 95.778 14.776 56.454 121.289 2.279.070
2009 169.843 236.619 20.681 138.293 74.552 38.282 135 74.482 14.950 65.511 169.282 1.402.132
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 0,03 0,04 0,05 0,06 0,01 0,02 0,07 0,06 0,17 0,32 0,06
2001 0,04 0,05 0,08 0,09 0,02 0,03 0,10 0,08 0,23 0,46 0,08
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 22.305 31.721 3.668 10.208 1.982 480 273 5.982 7.651 7.478 5.321
2001 14.140 33.194 993 13.908 1.884 1.102 228 7.838 3.472 25.768 9.919
Nota Descrizione Attività Industriali Idroesigenti: Sottosezioni Attività Manifatturiera classificazione Ateco 1991DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
Industrie Alimentari,
delle Bevande e del Tabacco
Industrie Tessili e
dell'Abbiglia-mento
Industrie Conciarie,
Fabbricazione di Prodotti in
Cuoio, Pelle e similari
Industria del Legno e dei Prodotti in
Legno
Fabbricazione della Pasta-Carta, della Carta e dei Prodotti di Carta;
Stampa ed Editoria
Fabbricazione di Prodotti
Chimici e di Fibbre
Sintetiche ed Artificiali
Fabbricazione di Articoli in Gomma e Materie Plastiche
Fabbricazione di Prodotti della Lavorazione di Minerali non
Metalliferi
Fabbricazione di Macchine ed Apparecchi Meccanici, compresi
l'Installazione, il Montaggio, la
Riparazione e la Manutenzione
Fabbricazione di Macchine
Elettriche e di Apparecchia-ture Elettriche
ed Ottiche
Fabbricazione di Mezzi di Trasporto
Trasimeno(TV0)
6 34.493
DF DJ
Fabbricazione di Coke, Raffinerie di
Petrolio, Trattamento dei
Combustibili Nucleari
Produzione di Metallo e Fabbricazione di Prodotti in Metallo
DJ51 16.674
0,00 0,05
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/giorno)
DF
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/mc/giorno)
DF DJ0,00 0,04
-11.172 391.934
17.268 437.853
1.468 644.202
FABBISOGNO IDRICO (mc)
DF DJ0 968.000
1 201
2 225
0 330
ADDETTI UNITA' LOCALI
DF DJ0 496
0 63
1 48
0 58
DF DJ0 42
Media 1997-2001 1.496 6.301.401
UNITA' LOCALI
altri seminativi (tabacco, girasole,
barbabietola)3.497
Consumi annui di acqua, totali e per unità di superficie irrigata
VALORE DELL'ACQUA PER USI IRRIGUI
SEMINATIVI
Costi totali (mln. �) per il comparto irriguo (solo seminativi) derivanti da diverse ipotesi di riduzione dei prelievi lordi
Aziende per Classe di Superficie Totale Superficie Aziende per Classe di Superficie Totale SAU (Superficie Agricola Utilizzabile) (ha)
COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha) SUPERFICIE IRRIGATA DELLE PRINCIPALI COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha)
27.06127.47928.97729.563
379,97 Popolazione Residente
SUPERFICIE TERRITORIALE POPOLAZIONEKmq
1981199120012009
AGRICOLTURA
Totale meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha
più di 50ha meno di 1ha da 1ha a 10ha da 10ha a 50ha più di 50ha Totale Irrigata Irrigabile
1981 16.816 3.955 11.419 1.240 202 1.963 37.496 21.151 124.237 98.481
1991 15.471 3.767 10.334 1.147 163 1.898 33.429 20.091 82.853 88.979 2.268 5.360
2001 10.263 3.234 5.993 857 179 1.582 19.832 15.917 108.928 77.400 2.066 5.330
2009 8.266 3.003 4.365 737 160 1.471 14.355 14.342 91.561 69.314 1.904 5.306
Cereali Ortive Foraggere Avvicendate
Fruttiferi mais ortive foraggere avvicendate
fruttiferi totale
1981 12.234 572 10.126 261 2001 1.780 192 3.314 1.544 10.083
1991 11.389 328 8.074 250
2001 7.882 192 6.628 1.544
2009 9.868 -113 4.381 230
Totale (milioni m3)
Unitario (per ha)
Unitario (Euro per ha)
Valore Complessivo
(Euro)
cereali (mais) ortive foraggere avvic.
tabacco-girasole-barbabietola
totale
1981 28 117 1% 0,0272 0,0029 0,0506 0,0497 0,1305
1991 29 123 2% 0,0544 0,0059 0,1013 0,0994 0,2610
2001 26 109 3% 0,0816 0,0088 0,1519 0,1491 0,3914
2009 26 109 4% 0,1088 0,0117 0,2025 0,1989 0,5219
5% 0,1360 0,0146 0,2532 0,2486 0,6524
6% 0,1632 0,0176 0,3038 0,2983 0,7829
7% 0,1904 0,0205 0,3544 0,3480 0,9133
ATTIVITA' INDUSTRIALI IDROESIGENTI
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 113 117 5 199 17 16 20 44 18 33 3 709
1991 142 75 4 164 30 17 17 65 18 124 4 800
2001 139 58 2 151 50 22 19 75 42 145 4 871
2009 155 29 1 128 62 24 18 90 48 202 4 939
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 845 1.015 40 800 474 343 202 530 492 2.132 27 7.415
1991 765 946 7 500 640 607 188 535 442 2.981 48 8.374
2001 875 640 2 459 667 584 161 365 554 3.257 52 8.724
2009 856 530 -18 279 768 728 147 328 552 3.802 65 9.349
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM TOTALE
1981 2.078.339 1.750.202 36.480 879.923 3.490.112 1.752.399 221.738 900.575 208.752 597.094 31.009 12.972.700
1991 1.883.772 1.631.626 6.548 550.110 4.710.253 3.102.861 206.987 909.789 187.323 834.585 55.988 15.535.282
2001 2.153.720 1.103.759 1.824 504.746 4.912.506 2.987.569 176.748 619.973 234.947 911.999 60.412 16.008.529
2009 2.106.453 913.396 -16.240 307.267 5.651.111 3.725.930 161.333 557.571 233.916 1.064.640 75.599 17.571.082
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 0,03 0,04 0,06 0,06 0,01 0,02 0,07 0,05 0,18 0,31 0,06
2001 0,05 0,05 0,09 0,08 0,02 0,03 0,10 0,07 0,25 0,44 0,09
DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
1991 65.866 59.217 402 31.249 66.001 74.789 14.957 44.598 33.038 258.858 3.620
2001 105.879 56.324 157 40.314 96.784 101.249 17.957 42.731 58.263 397.717 5.491
Nota Descrizione Attività Industriali Idroesigenti: Sottosezioni Attività Manifatturiera classificazione Ateco 1991DA DB DC DD DE DG DH DI DK DL DM
Industrie Alimentari,
delle Bevande e del Tabacco
Industrie Tessili e
dell'Abbiglia-mento
Industrie Conciarie,
Fabbricazione di Prodotti in
Cuoio, Pelle e similari
Industria del Legno e dei Prodotti in
Legno
Fabbricazione della Pasta-Carta, della Carta e dei Prodotti di Carta;
Stampa ed Editoria
Fabbricazione di Prodotti
Chimici e di Fibbre
Sintetiche ed Artificiali
Fabbricazione di Articoli in Gomma e Materie Plastiche
Fabbricazione di Prodotti della Lavorazione di Minerali non
Metalliferi
Fabbricazione di Macchine ed Apparecchi Meccanici, compresi
l'Installazione, il Montaggio, la
Riparazione e la Manutenzione
Fabbricazione di Macchine
Elettriche e di Apparecchia-ture Elettriche
ed Ottiche
Fabbricazione di Mezzi di Trasporto
IDROELETTRICO
Produzione lorda
Volume totalesottratto
Costo privato Costo sociale
GWh 106*m3 M�/anno M�/anno
19 29,85 328 442
172*** 55,86*** 1.352*** 1.878***
Nota * Periodo 2000-2003, ** Media estiva, *** Il dato si riferisce all'impianto di Galleto Monte Sant'Angelo il cui bacino è alimentato da opere di presa distribuite nelle U.G. Nera fino a Velino e Velino
210*** 175*** 14,11***
Velino(TV42)
Fabbricazione di Coke, Raffinerie di
Petrolio, Trattamento dei
Combustibili Nucleari
Produzione di Metallo e Fabbricazione di Prodotti in Metallo
4.157 115.974
DF DJ
53.882
0,02 0,06
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/giorno)
DF DJ1.001
VALORE DELL'ACQUA PER USO INDUSTRIALE (Euro/mc/giorno)
DF DJ0,01 0,04
299.139 2.490.967
78.915 1.376.525
233.118 2.107.209
FABBISOGNO IDRICO (mc)
DF DJ25.902 1.000.175
35 1.277
9 706
27 1.081
ADDETTI UNITA' LOCALI
DF DJ3 513
5 173
2 136
4 159
DF DJ1 122
Media 1997-2001 1.528 10.324.562
UNITA' LOCALI
altri seminativi (tabacco, girasole,
barbabietola)3.254
Consumi annui di acqua, totali e per unità di superficie irrigata
VALORE DELL'ACQUA PER USI IRRIGUI
SEMINATIVI
Costi totali (mln. �) per il comparto irriguo (solo seminativi) derivanti da diverse ipotesi di riduzione dei prelievi lordi
Aziende per Classe di Superficie Totale Superficie Aziende per Classe di Superficie Totale SAU (Superficie Agricola Utilizzabile) (ha)
COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha) SUPERFICIE IRRIGATA DELLE PRINCIPALI COLTIVAZIONI IRRIGUE (ha)
121.524121.717121.397121.432
2.364,26 Popolazione Residente
2000-2003**
Caratteristiche Impianti Effetti dell'applicazione del DMV alla produzione idroelettrica (aggregazione per opere dipresa)
Potenza efficiente*
Potenza media*
Perdita produzione
MW MW %
58 25 2000-2003** 20,09
Allegato IV Usi irrigui � Stima della superficie irrigata delle principali colture irrigue nelle Unità di Gestione � anno 2001
Aniene da Subiaco a Tivoli - TV23
0
100
200
300
400
500
600
700
800
mais ortive foraggere avvicendate altri seminativi (tabacco,girasole, barbabietola)
fruttiferi
Aniene da Tivoli a confluenza - TV21
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
mais ortive foraggere avvicendate altri seminativi (tabacco,girasole, barbabietola)
fruttiferi
Aniene fino a Subiaco - TV25
0
5
10
15
20
25
30
35
40
mais ortive foraggere avvicendate altri seminativi (tabacco,girasole, barbabietola)
fruttiferi
Chiani - TV62
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
mais ortive foraggere avvicendate altri seminativi (tabacco,girasole, barbabietola)
fruttiferi
Chiascio - TV81
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
7.000
mais ortive foraggere avvicendate altri seminativi (tabacco,girasole, barbabietola)
fruttiferi
Nera da Velino a confluenza - TV41
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
mais ortive foraggere avvicendate altri seminativi (tabacco,girasole, barbabietola)
fruttiferi
Nera fino a Velino - TV43
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
3.500
4.000
4.500
mais ortive foraggere avvicendate altri seminativi (tabacco,girasole, barbabietola)
fruttiferi
Nestore - TV72
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
7.000
8.000
mais ortive foraggere avvicendate altri seminativi (tabacco,girasole, barbabietola)
fruttiferi
Paglia - TV61
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
7.000
8.000
9.000
10.000
mais ortive foraggere avvicendate altri seminativi (tabacco,girasole, barbabietola)
fruttiferi
Tevere area urbana di Roma - TV1
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
4500
mais ortive foraggere avvicendate altri seminativi (tabacco,girasole, barbabietola)
fruttiferi
Tevere da Chiascio a Nestore - TV73
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
mais ortive foraggere avvicendate altri seminativi (tabacco,girasole, barbabietola)
fruttiferi
Tevere da M. te Fumaiolo a S. Lucia - TV93
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
mais ortive foraggere avvicendate altri seminativi (tabacco,girasole, barbabietola)
fruttiferi
Tevere da Nera ad Aniene - TV3
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
mais ortive foraggere avvicendate altri seminativi (tabacco,girasole, barbabietola)
fruttiferi
Tevere da Nestore a Paglia - TV71
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
7.000
8.000
9.000
10.000
mais ortive foraggere avvicendate altri seminativi (tabacco,girasole, barbabietola)
fruttiferi
Tevere da Paglia a Nera - TV5
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
7.000
8.000
9.000
mais ortive foraggere avvicendate altri seminativi (tabacco,girasole, barbabietola)
fruttiferi
Tevere da S. Lucia a Chiascio - TV91
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
14.000
mais ortive foraggere avvicendate altri seminativi (tabacco,girasole, barbabietola)
fruttiferi
Topino e Maroggia - TV82
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
mais ortive foraggere avvicendate altri seminativi (tabacco,girasole, barbabietola)
fruttiferi
Trasimeno - TV0
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
3.500
4.000
mais ortive foraggere avvicendate altri seminativi (tabacco,girasole, barbabietola)
fruttiferi
Velino - TV42
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
3.500
mais ortive foraggere avvicendate altri seminativi (tabacco,girasole, barbabietola)
fruttiferi
Allegato V Usi industriali � Stima dei consumi idrici dei settori idroesigenti nelle Unità di Gestione
Aniene da Subiaco a Tivoli - TV23
0
500.000
1.000.000
1.500.000
2.000.000
2.500.000
Indus
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Aniene da Tivoli a confluenza - TV21
0
20.000.000
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80.000.000
100.000.000
120.000.000
140.000.000
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Elet
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Chiani - TV62
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Chiascio - TV81
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Nera da Velino a confluenza - TV41
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Nera fino a Velino - TV43
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Paglia - TV61
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Tevere area urbana di Roma - TV1
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Tevere da Chiascio a Nestore - TV73
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Tevere da M. te Fumaiolo a S. Lucia - TV93
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Tevere da Nera ad Aniene - TV3
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Tevere da Nestore a Paglia - TV71
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Tevere da S. Lucia a Chiascio - TV91
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Trasimeno - TV0
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Velino - TV42
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Allegato VI Usi industriali � Valore aggiunto complessivo (Euro/giorno) dei settori idroesigenti
Aniene da Subiaco a Tivoli - TV23
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Aniene fino a Subiaco - TV25
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Topino e Maroggia - TV82
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19912001
Trasimeno - TV0
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19912001
Velino - TV 42
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19912001
Allegato VIIa
Allegato VIIb
Allegato VIII � Dislocazione degli impianti idroelettrici nelle UG Nome Impianto Unità di Gestione
Centrale Opera di presa Opera di restituzione Arci Aniene da Subiaco a Tivoli Aniene da Subiaco a Tivoli Aniene da Subiaco a Tivoli Vesta Aniene da Subiaco a Tivoli Aniene da Subiaco a Tivoli Aniene da Subiaco a Tivoli Acquoria-Mecenate Aniene da Tivoli a confluenza Aniene da Subiaco a Tivoli Aniene da Tivoli a confluenza Acquoria-Vescovali Aniene da Tivoli a confluenza Aniene da Subiaco a Tivoli Aniene da Tivoli a confluenza Acquoria-S.Giovanni Aniene da Tivoli a confluenza Aniene da Subiaco a Tivoli Aniene da Tivoli a confluenza Scalelle Aniene fino a Subiaco Aniene fino a Subiaco Aniene fino a Subiaco Subiaco Aniene fino a Subiaco Aniene fino a Subiaco Aniene fino a Subiaco Cartiera di Subiaco Aniene fino a Subiaco Aniene fino a Subiaco Aniene fino a Subiaco Comunacqua Aniene fino a Subiaco Aniene fino a Subiaco Aniene fino a Subiaco Galleto-Pennarossa Nera da Velino a confluenza Nera fino a Velino Nera da Velino a confluenza Cervino Nera da Velino a confluenza Nera fino a Velino Nera da Velino a confluenza Sersimone Nera da Velino a confluenza Nera da Velino a confluenza Nera da Velino a confluenza Marconi Orte Nera da Velino a confluenza Nera da Velino a confluenza Nera da Velino a confluenza Nera Montoro-Recent. Nera da Velino a confluenza Nera da Velino a confluenza Nera da Velino a confluenza Galleto Monte S.Angelo Nera da Velino a confluenza Nera da Velino a confluenza e Velino Nera da Velino a confluenza Monte Argento Nera da Velino a confluenza Nera da Velino a confluenza Nera da Velino a confluenza Narni Nera da Velino a confluenza Nera da Velino a confluenza Nera da Velino a confluenza Nera Montoro-Stifone Nera da Velino a confluenza Nera da Velino a confluenza Nera da Velino a confluenza Visso Nera fino a Velino Nera fino a Velino Nera fino a Velino Preci Nera fino a Velino Nera fino a Velino Nera fino a Velino Triponzo Nera fino a Velino Nera fino a Velino Nera fino a Velino Ponte Sargano Nera fino a Velino Nera fino a Velino Nera fino a Velino Ponte Felice Tevere da Nera ad Aniene Tevere da Nera ad Aniene Tevere da Nera ad Aniene Nazzano Tevere da Nera ad Aniene Tevere da Nera ad Aniene Tevere da Nera ad Aniene Castel Giubileo Tevere da Nera ad Aniene Tevere da Nera ad Aniene Tevere da Nera ad Aniene Farfa 1 Tevere da Nera ad Aniene Tevere da Nera ad Aniene Tevere da Nera ad Aniene Baschi Tevere da Nera ad Aniene Tevere da Nestore a Paglia Tevere da Nera ad Aniene Alviano Tevere da Nera ad Aniene Tevere da Nera ad Aniene Tevere da Nera ad Aniene Farfa 2 Tevere da Nera ad Aniene Tevere da Nera ad Aniene Tevere da Nera ad Aniene Altolina Topino e Maroggia Topino e Maroggia Topino e Maroggia Cotilia-Canetra Velino Velino Velino Cotilia-Peschiera Velino Velino Velino Cotilia Salto e Turano Velino Velino Velino Sigillo Velino Velino Velino
Allegato IX Funzioni parametriche per la valutazione dei costi relativi alle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato
Per la valutazione dei costi delle infrastrutture del SII si è fatto riferimento su valori desunti dalla letteratura (PRRA - Regione Lombardia) Con particolare riferimento agli investimenti, il metodo prescelto esprime il livello dei costi di investimento delle diverse tipologie impiantistiche in funzione della dimensione. Alla relativa facilità di impiego si accompagna peraltro il limite di non distinguere fra le diverse componenti di costo (es. opere civili ed elettromeccaniche), non permettendo dunque di calcolare gli ammortamenti in base alla rispettiva usura. I tempi di ammortamento sono stati calcolati avendo a riferimento la vita utile degli impianti e i principi contabili generalmente accettati per il settore1, e precisamente: • Opere fognarie: 80 anni • Vasche di prima pioggia: 30 anni • Impianti di depurazione: 15 anni2 • Vasche Imhoff: 30 anni • Serbatoi e reti acquedotto:50 anni • Pozzi e opere di presa: 40 anni • Impianti elettromeccanici:10 anni • Impianti di trattamento acque potabili: 15 anni Di seguito si descrivono solo le formule parametriche utilizzate nel calcolo dei costi totali delle infrastrutture del servizio idrico integrato, in funzione dei dati realmente disponibili.
Acquedotto
Condotte Costo al metro lineare = 0,5636 * D + 37,549
Costi condutturey = 0,5632x + 37,549
R2 = 1
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1 Cfr. Dei B. e Passarelli M. , 2000, I principi contabili per il bilancio delle aziende del Servizio Idrico Integrato. FrancoAngeli, Milano. 2 Tale valore come detto sovrastima il costo, dal momento che risulta da un compromesso fra la vita utile delle opere elettromeccaniche (stimabile in 10 anni) e quella delle opere civili (stimabile in 20 anni).
Serbatoi in cemento armato costo serbatoi pensiliy = 961,08x-0,3578
R2 = 0,8873
0
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0 0,5 1 1,5 2 2,5
capacità (milioni di m3)eu
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m3
serbatoi interrati y = -127,67x + 750,98R2 = 0,9797
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500,00
600,00
700,00
800,00
0 0,5 1 1,5 2 2,5
capacità (mgliaia m3)
euro
/m3
Impianti di sollevamento (esclusi quelli da pozzo)
Impianto di sollevamento
y = 20204x-0,4757
R2 = 0,994
-
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
0 50 100 150 200 250
kW
euro
euro (rivalutati)
Potenza (euro(rivalutati))
Fognatura
Tubazioni a gravità y = 6,1124x + 194,65R2 = 0,9973
0200400600800
1000120014001600
0 50 100 150 200 250
diamentro (cm)
euro
/met
ro li
near
e
Tubature in pressione y = 5,6771x + 35,537R2 = 0,9994
0100200300400500600
0 20 40 60 80 100diametro (cm)
euro
/ m
etro
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Stazioni di sollevamento y = 1609,2x + 54178R2 = 0,9986
0
50000100000
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200000
250000300000
350000
0 20 40 60 80 100 120 140 160
Potenza installata totale (kW)
Euro
Impianti di depurazione Per quanto riguarda gli impianti di depurazione, si distingue tra costi necessari alla costruzione di nuove opere, da quelli necessari all�adeguamento della tipologia di trattamento.
Costi di costruzione di nuovi impianti I costi base sono stati riferiti a normali processi di depurazione a fanghi attivi con disidratazione meccanica dei fanghi, secondo due tipologie di impianti: ! impianti con digestione aerobica dei fanghi, costituiti dalla fase di pretrattamento (sollevamento,
grigliatura e dissabbiatura), ossidazione biologica (senza nitrificazione), sedimentazione finale, clorazione, ispessimento, digestione aerobica, disidratazione meccanica e opere complementari (impianti elettrici, strade, fognature e sistemazione ambientale);
! impianti con digestione anaerobica costituiti dalla fase di pretrattamento (sollevamento, grigliatura e dissabbiatura), sedimentazione primaria, ossidazione biologica (senza nitrificazione), sedimentazione secondaria, clorazione, ispessimento, digestione anaerobica, disidratazione meccanica e opere complementari (impianti elettrici, strade, fognature e sistemazione ambientale).
Il costo di costruzione ha un andamento iperbolico, in funzione della potenzialità dell�impianto. Nel caso di impianti a digestione aerobica, per popolazione inferiore ai 1.000 AE si è considerato come costo base 375.49 �/AE e per popolazione superiore a 50.000 AE un costo base costante di 112.64 �/AE. Nel caso di impianti a digestione anaerobica, per popolazione superiore ai 200.000 AE si assume un costo base di 120.16 �/AE. Costo base impianti a digestione aerobica y = 3829,1x-0,3235
R2 = 0,9817
050
100150200250300350400450
0 10000 20000 30000 40000 50000 60000
Potenzialità (AE)
euro
/AE
Costo base impianti a digestione anaerobica y = 710,99x-0,1462
R2 = 0,9982
100
110120
130
140
150160
170
0 50000 100000 150000 200000 250000
Potenzialità (AE)
euro
/AE
Vasche Imhoff
Vasche Imhoff y = -0,1502x + 135,18R2 = 1
80
90
100
110
120
130
140
0 50 100 150 200 250 300 350
Potenzialità (AE)
euro
/AE
Rispetto al costo base, le integrazioni impiantistiche presentano una integrazione di costo espressa in termini percentuali. Le maggiorazioni percentuali di costo sono descritte nelle tabb. 1 e 2, in base alla tipologia di impianto (a digestione aerobica o anaerobica) suddivise per classi di potenzialità. Tabella 1 � Maggiorazioni percentuali di costo per le opere integrative rispetto al costo base, per impianti a digestione aerobica.
Potenzialità (AE) Fino a
1.000 3.000 5.000 10.000 20.000 30.000 50.000
(*) Defosfatazione chimica (pre-co) 10 10 10 10 9.5 9.5 9.0 Defosfatazione chimica (post) - - - - 17 16 15 Defosfatazione biologica 16 16 16 16 16 16 16 Filtrazione finale (eliminazione solidi sospesi) - 15 15 18 20 20 20 Rimozione colore (adsorbimento su carbone, ozonizzazione e simili)
- 15 15 20 20 20 20
Trattamento chimico-fisico - 18 18 17 17 16 15 Vasche di pioggia 6 6 6.5 7 8 9 10 Essiccamento termico - - - - - - - Recupero energetico - - - - - - - Incenerimento fanghi - - - - - - - Copertura sed. primaria - - - - - - - Copertura completa (**) 30 28 24 21 19 18 17 Nitrificazione 12 12 12 12 12 12 12 De-Nitrificazione (***) 8 8 8 8 8 8 8 (*) Per impianti con potenzialità superiore si assumono le stesse percentuali relaive ad impianti per 50.000 AE (**) La presente maggiorazione va applicata sul costo complessivo dell�impianto, comprese cioè le eventuali maggiorazioni della presente tabella (***) La denitrificazione richiede comunque la presenza nell�impianto della sezione di nitrificazione
Tabella 2 - Maggiorazioni percentuali di costo per le opere integrative rispetto al costo base, per impianti a digestione anaerobica.
Potenzialità (AE) 30.000 50.000 100.000 150.000 200.000 Defosfatazione chimica (pre-co) 8.5 8.5 8.5 8 8 Defosfatazione chimica (post) 15 15 14.5 14.5 14 Defosfatazione biologica 15 14 12 11 11 Filtrazione finale 18 18 19 20 20 Rimozione colore 18 18 18 18 18 Trattamento chimico-fisico 15 15 14.5 14.5 14 Vasche di pioggia 11 11 11 11 11 Essiccamento termico - 35 25 20 15 Recupero energetico 15 13 10 9 8 Incenerimento fanghi - 60 45 30 25 Copertura sed. primaria 5 6 7 8.5 10 Copertura completa (**) 13 15 19 23 25 Nitrificazione 9 9 9 9 9 De-Nitrificazione (***) 7 7 7 7 7 (*) Per impianti con potenzialità superiore si assumono le stesse percentuali relative ad impianti per 200.000 AE (**)La presente maggiorazione va applicata sul costo complessivo dell�impianto, comprese cioè le eventuali maggiorazioni della presente tabella (***)La denitrificazione richiede comunque la presenza nell�impianto della sezione di nitrificazione
Valutazione dei costi operativi (Metodo Tariffario Normalizzato) Servizio acqua potabile
COAP = 0.9 (VE)0.69 (L)0.33 (IT)0.3 e (0.2*Utdm/UtT) + EE COAP = spese per funzionali all�approvvigionamento e alla distribuzione di acqua potabile (milioni di lire all�anno); VE = volume erogato L = lunghezza rete (km) Utdm = utenti domestici con contatore del diametro minimo; UtT = Utenti totali; EE = costo energia elettrica; IT = indicatore di difficoltà dei trattamenti di potabilizzazione, ricavato dalla formula:
IT = 100 * [∑(Vi * Cui) + Vnt * 0.01] / [∑Vi + Vnt] dove: Vi = volume trattato dall�impianto i-esimo ed erogato all�utenza; Cui = coeff. Del costo unitario per l�impianto i-esimo; n = numero impianti; Vnt = volume non sottoposto a trattamento Servizio fognature
COFO = 0.15 * (Lf)0.4 * (Ab)0.6 + EE COFO = Spese per il collettamento fognario (milioni di lire all�anno); Lf = Lunghezza rete fognaria (km); Ab = abitanti serviti; EE = costo energia elettrica Servizio trattamento reflui
COTR = ∑ a *(Ct)b * A * F dove: COTR = costo operativo per i trattamenti (milioni di lire all�anno) Ct = carico inquinante trattato (kg/giorno di COD) n = numero di impianti a, b =coefficienti funzione della classe di impianto; A = coefficiente di difficoltà dei trattamenti � linea acque; F = coefficiente di difficoltà dei trattamenti - linea fanghi;
I parametri sono raccolti nelle tabelle seguenti:
Classi di impianto a b Grandi impianti: oltre 2.000 kg/g di COD 0.45 0.90 Medi impianti: fino a 2000 kg/g di COD (<15.000 AE) 0.40 0.95 Piccoli impianti: fino a 300 kg/g di COD (2.500 AE) 0.35 1.00
Linea acque � tipologia di trattamento A3 Solo sedimentazione primaria 0.42 Solo massa sospesa 1 Secondario massa adesa 0.57
Linea fanghi � tipologia di trattamento F Ispessimento, digestione aerobica, essiccazione in letto 1 Digestione anaerobica 1.35 Disidratazione senza digestione anaerobica 1.35 Digestione anaerobica con disidratazione 1.7 Digestione anaerobica, disidratazione, essicamento 2.0 Disidratazione, essiccamento 1.75 Digestione anaerobica, disidratazione, incenerimento 2.1 Disidratazione, incenerimento 1.8
3 In presenza di trattamenti terziari il coeff. A va moltiplicato per 1.4