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Obiettivi dello studio
oggetto d’analisi: BOTTIGLIA DI PLASTICA da 1 ltampiezza ciclo di vita: DALLE MATERIE PRIME AL RICICLO/RIUSO
FINALITÀ:
Dai risultati dello studio del ciclo di vita di una bottiglia di PET si possono attuare delle scelte d'intervento nelle varie fasi analizzate con diverse tipologie di obiettivi:creare degli ecoprofili (dalla culla alla tomba) relativamente alle bottiglie in PET; valutare gli impatti ambientali e i carichi energetici ed ambientali associati ad ogni fase produttiva e di vita dell'imballaggio in questione; identificare i carichi energetico-ambientali e valutare i potenziali impatti associati alle diverse fasi dei cicli di vita considerati; individuare possibili priorità ambientali su basi oggettive al fine di concretizzare azioni di miglioramento; fornire informazioni oggettive con cui poter avviare procedimenti di comunicazione ambientale verso i gli utilizzatori finali.
Dunque riuscire ad ottenere dei dati oggettivi per tutto il ciclo di vita di una bottiglia in plastica, per esempio, permette di intervenire in quei processi con maggiori consumi energetici e maggior impatto ambientale per cercare di ridurre al minimo le emissioni, i costi o altro.Questo va a vantaggio sia del cliente sia dell'azienda che solo in questo modo può capire fino in fondo dove si concentrano determinati valori e dove, invece, scarseggiano.
Un mercato in continua espansione, quello delle acque minerali: solo in ITALIA si è registrato un incremento del 313% dal 1980 ad oggi.PRODUZIONE, TRASPORTO, SMALTIMENTO: ognuna delle fasi che accompagna la bottiglia di acqua minerale è caratterizzata da un forte impatto sulla qualità ambientale.Solo un terzo circa delle bottiglie di plastica utilizzate sono state raccolte in maniera differenziata e destinate al riciclaggio.
In particolare la PRODUZIONE DI PET è salita da 7,8 milioni di tonnellate nel 2001 a 12,3 milioni di tonnellate nel 2006.Il PET viene utilizzato principalmente per costruire contenitori per bevande (66%) e per cibi (8%).Il brevetto delle bottiglie in PET risale al 1973 e appartiene al chimico Nathaniel Wyeth.
Per PRODURRE UNA BOTTIGLIA DI PET da 1,5 litri si usano 35 g di plastica, pari a 100 cm³ di petrolio, e circa 36 litri di acqua, producendo 80 grammi di CO2.
Bisogna poi aggiungere i consumi per il trasporto dell'acqua dagli stabilimenti ai supermercati.Il TRASPORTO DI UNA BOTTIGLIA DI PET richiede un consumo di circa 20 cm³ di petrolio e genera l'emissione di 48 grammi di CO2. IN UN ANNO OGNI ITALIANO CONSUMA quindi 270 litri di acqua minerale, equivalenti a 180 bottiglie da 1,5 litri: l'impatto ambientale è pari a 22 litri di petrolio, 108 litri d'acqua e 23 kg di CO2.
La produzione di plastica prevede un consumo di risorse energetiche che, al momento attuale derivano quasi completamente da fonti non rinnovabili e, attraverso il loro utilizzo, vengono prodotti i gas serra (GHG). Nonostante ciò, si consumerebbero molte più risorse energetiche e ci sarebbero molte più emissioni di gas serra se le materie plastiche venissero sostituite da materiali alternativi. Tale affermazione venne fatta in uno studio svolto da GUA/Denkstatt nel 2004/2005 [Pilz et al., 2005].
Curiosità
2001
2010
7,8milioni ditonnellate
37milioni ditonnellate
PROD
UZIO
NE P
ET
35 grPLASTICA
100 cm3 PETROLIO
=
36 litridi acqua
80 grdi CO2
PROD
UZIO
NE B
OTTI
GLIA
PET
Curiosità
Componenti unità funzionale
HDPE produzione
PET produzione PET composizione
Bottiglia in PET (1 l litro)
Bottiglia in polietilentereftalato (PET) 18,4 gTappo in polietilene ad alta densità (HDPE) 1,9 g
PESO TOTALE 20,3 g
fabbisogno energetico (Gj/t) 21,6potere calorifico (Gj/t) 43,0emissioni CO2 (kg/t) 1240
fabbisogno energetico (Gj/t) 33,4potere calorifico (Gj/t) 26,0emissioni CO2 (kg/t) 2070
Zn 0,003 %Fe 0,00998 %Ca 0,02994 %
Fasi ciclo di vita
PRODUZIONEMATERIE PRIME
CONSUMORICICLO
FINE VITA
DISCARICA
RECUPERO ENERGIA
input
output
sistemi
Procedura LCA
MATERIE PRIMERISORSE IDRICHE
RISORSE ENERGETICHECOMBUSTIBILI
EMISSIONI IDRICHEEMISSIONI ATMOSFERICHE
RIFIUTI SOLIDICO-PRODOTTI
ACQUISIZIONE MATERIE PRIME PRODUZIONE
• semilavorati (preforma, tappo)• prodotto finale
CONSUMOTRASPORTI FINE VITA
• riuso• riciclo
• discarica• termovalorizzatore
INPUT OUTPUTSISTEMA
Confini sistema e flussi
ACQUISIZIONE MATERIE PRIME
PRODUZIONETRASPORTI
RICICLO / RIUSO
UTILIZZO
SMALTIMENTO
ENERGIA
DISCARICA
inputoutput
passaggi fasi
Sistemi principali e sottosistemi
ACQUISIZIONE MATERIE PRIME PRODUZIONE CONSUMO TRASPORTI FINE VITA
preforma
riciclo
riuso
discarica
termovalorizzatore
tappo
bottiglia
in questa fase verranno analizzati i trasporti delle materie prime mediante gomma dalla aziende fornitrici all’azienda di produzione.
in questa fase verrà preso in considerazione un utente avente abitudini di consumo standard.Verranno analizzate le emissioni risultanti dagli spostamenti che esso compie dal punto vendita alla propria abitazione nell’arco temporale di un anno.
RPet è ottenuto da scaglie di PET riciclato proveniente dal recupero di bottiglie di plastica,selezionate per colore e rigenerate tramite riciclomeccanico.Il processo di rigenerazione del Re pet comporta il 76% di petrolio in meno rispetto a quello della materia vergine.Invece ogni chilogrammo di R-Pet permetterebbe di risparmiare 1,7 kg di petrolio equivalente con emissioni di CO2 pari a circa il 60% in meno rispetto al Pet vergine. A questi vantaggi si devono poi aggiungere quelli che ne deriverebbero in termini di risparmio energetico e di materie prime vergini con un duplice effetto positivo: sul prezzo del materiale Pet (circa il 10-30% in meno del materiale vergine) e sulla bolletta energetica.
La bioplastica è un tipo di plastica biodegradabile in quanto derivante da materie prime vegetali rinnovabili annualmente. Il tempo di decomposizione è di qualche mese in compostaggio contro i 1000 anni richiesti dalle materie plastiche sintetiche derivate dal petrolio. Le bioplastiche attualmente sul mercato sono composte principalmente da farina o amido di mais, grano o altri cereali.
Sistema produzione granuli PET
ESTRAZIONE PETROLIO
PRODUZIONE DMT
POLIMERIZZAZIONE
materiali
acqua
emissioni in aria
emissioni in acqua
ri�utisolidi
energia
RAFFINAZIONE CRACKING
PRODUZIONE PTA
POSTPOLIMERIZZAZIONE
GLICOLE ETILENICO
GRANULI PET
REFORMINGCATALITICO
etilene
xileni
Sistema produzione PREFORMA
ESTRAZIONE MATERIE PRIME
PRODUZIONE MATERIALI DI BASE
PRODUZIONE MATERIALI AUSILIARI
TRASPORTI
PRODUZIONE PREFORMA
TRASPORTO MATERIE PRIME
materiali
acqua
emissioni in aria
emissioni in acqua
ri�utisolidi
trasporto alconfezionamento
energia
DALLA MATERIA PRIMA ALLA PRODUZIONE DELLA PREFORMA
STOCCAGGIO
CONSEGNA POLIMERO
ESSICCATORE
INPUT
FASI
OUTPUT
STAMPAGGIO E CONTROLLO DI PROCESSO
IMBALLAGGIOSTOCCAGGIO PREFORME IN MAGAZZINO CON CARRELLO ELEVATORE
TRASPORTO PREFORME
FILTRISCARTI PET
ELETTRICITA’ ACQUA ARIA
GAS PER ANALISIELETTRICITA’ARIA COMPRESSA
COLORANTIOLII E SOLVENTIREAGENTI CHIMICI ACQUA E GLICOLE
SCATOLONI E ALTRO MATERIALE DA IMBALLAGGIO
SCARTI PETOLII E SOLVENTI ESAUSTICONTENITORI METALLICI EMISSIONI IN ATMOSFERA
RIFIUTI IN CARTONERIFIUTI DA IMBALLAGGIO
LEGENDA
BATTERIE ESAUSTE SVERSAMENTI
SVERSAMENTI EMISSIONI
Sistema produzione PREFORMADALLA MATERIA PRIMA ALLA PRODUZIONE DELLA PREFORMA
Input e Output sistema produzione PREFORMA
INPUT OUTPUT
FONTE DATI:Università degli Studi di Padova Dipartimento di Processi Chimici dell’Ingegneria Centro Studi Qualità Ambiente
LEGENDA
INPUTPET
COLORANTI
SCATOLE INCARTONE
PALLETS
SACCHI PE
OLI
SOLVENTI
GASOLIO
ELETTRICITA’
35,61 gr
0,011 gr
1,38 gr
1,86 gr
0,07 gr
0,004 gr
0,001 gr
0,001 MJ
0,114 MJ
OUTPUTRIFIUTI PET
IMBALLAGGI
SACCHI PE
PROPANO
POLVERE
OLIO
ROTTAMIFERROSI
0,43 gr
0,33 gr
0,02 gr
0,067 mg
0,01 mg
0,004 gr
0,015 gr
PRODUZIONE DI UNA PREFORMA
Input e Output sistema produzione PREFORMA
Sistema produzione TAPPODALLA MATERIA PRIMA ALLA PRODUZIONE DEL TAPPO
FONTE DATI:Università degli Studi di Padova Dipartimento di Processi Chimici dell’Ingegneria Centro Studi Qualità Ambiente
HDPE
COLORANTE PRODUZIONE MATERIALI AUSILIARI
MATERIALI PER IMBALLO
materiali
acqua
emissioni in aria
emissioni in acqua
ri�utisolidi
energia
TAPPOPRODUZIONE TAPPO
OUTPUT0,43 gr
0,33 gr
0,02 gr
0,067 mg
0,01 mg
0,004 gr
0,015 gr
Sistema produzione BOTTIGLIADALLA PREFORMA ALLA BOTTIGLIA
LE PREFORME IN PET in ingresso nello stabilimento VENGONO INVIATE AD UNA MACCHINA DI STIROSOFFIAGGIO. La fase finale del processo di produzione delle bottiglie è costituita infatti dallo stiro della preforma mediante soffiaggio per ottenere un contenitore avente le desiderate PROPRIETÀ MECCANICHE E DI BARRIERA che sono importanti per il suo uso finale, come: •resistenza meccanica•resistenza all’urto•resistenza alla deformazione•bassa permeabilità
LE FASI FONDAMENTALI DEL PROCESSO DI STIRO SOFFIAGGIO SONO:
• RISCALDAMENTO PREFORMA AMORFE PORTATE A 110°-120°C
• PRESOFFIAGGIO CON ARIA FREDDA A 20 BAR
• STIRO-SOFFIAGGIO A 35-45 BAR PER LA FINITURA DELLA PREFORMA NELLO STAMPO DELLA BOTTIGLIA
Il riscaldamento della preforma è ottenuto mediante appositi forni muniti di riscaldatori elettrici a lampade IR orizzontali, davanti a cui passano a velocità costante le preforme, in posizione verticale e ruotando attorno al proprio asse.
La preforma calda viene inserita nello stampo di soffiaggio. Un’asta metallica calibrata entra nella preforma e ne effettua lo stiro in direzione assiale.In seguito viene immessa nella preforma l’aria di presoffiaggio, che inizia il gonfiaggio della preforma in senso radiale e fa aderire la bottiglia formata alle pareti raffreddate dello stampo dove il materiale “congela” sotto pressione.
La preforma poi viene rifinita in maniera definitiva facendo aderire al meglio il PET sullo stampo nei minimi particolari mediante getti d’aria a pressione maggiore.
Sistema produzione BOTTIGLIADALLA PREFORMA ALLA BOTTIGLIA
materiali
acqua
emissioni in aria
emissioni in acqua
ri�utisolidi
energia
PRODUZIONE TAPPO
BOTTIGLIA PET RIEMPITA
FORNO TERMORETRAIBILE
PALLETTIZZATORE
PRODUZIONE ETICHETTA
TRASPORTO SU NASTRO
MACCHINASTIROSOFFIAGGIO
PRODUZIONEARIA COMPRESSA
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA
RIEMPIMENTO
ETICHETTATRICE
FONTE DATI:Università degli Studi di Padova Dipartimento di Processi Chimici dell’Ingegneria Centro Studi Qualità Ambiente
Input sistema produzione BOTTIGLIA
INPUT
FONTE DATI:Università degli Studi di Padova Dipartimento di Processi Chimici dell’Ingegneria Centro Studi Qualità Ambiente
MACCHINA Potenzaassorbita (kW)
Ore di funzionamento
Energiaassorbita (kWh)
stiroso�aggio 74 8 592
compressore 8 0 trasporto 82 8 656
riempimento e confezionamento 6,5 8 52
etichettatrice 12 8 96pallettizzatore 12 8 96forno elettrico 65 10 650Totale (Mj/giorno) 7,711
PRODOTTO
STOCCAGGIO
VENDITA
1 Kg di PET27 bottiglie da 1 lt
1,2 kg petrolio
7 lt di H202,2 kg CO2
bottigliadi PET 8 gr CO2
4 gr petrolio
0,25 lt di H20
PRODUZIONE DI UNA BOTTIGLIA
PRODUZIONE ANNUA6,5 MILIARDIDI BOTTIGLIE
26000 ton petrolio
52000 ton CO21,6 miliardi di
litri di H20
Input e Output sistema produzione BOTTIGLIA
0,43 gr
0,33 gr
0,02 gr
0,067 mg
0,01 mg
0,004 gr
0,015 gr
PRODOTTO
SEMILAVORATI
CONSUMO
DISMISSIONE
PREFORMA
TAPPO HDPE
Sistema TRASPORTI
RIUSO/RICICLO
STOCCAGGIO
VENDITA
MATERIE PRIME
TERMOVALORIZZATORE
tragitti andata
tragitti ritorno
tragittianalizzati
FONTE DATI:Università degli Studi di Padova Dipartimento di Processi Chimici dell’Ingegneria Centro Studi Qualità Ambiente
0,43 gr
0,33 gr
0,02 gr
0,067 mg
0,01 mg
0,004 gr
0,015 gr
100 KM al gg. 4800 KM TIR
TIR
da azienda a centro logistico
1 gg a settimana per 1 anno
2 KM al litroTIR di 30 ton. a pieno carico
2400 litriTIR di 30 ton. a pieno carico
6360 gr di CO2 TIR di 30 ton. a pieno carico
200 KM al gg. 9600 KM 2 KM al litro TIR di 30 ton.a pieno carico
4800 litriTIR di 30 ton. a pieno carico
12720 gr di CO2 TIR di 30 ton. a pieno carico
da centro logistico a GDO
1 gg a settimana per 1 anno
10 KM al gg. 960 KM 14 KM al litroautovettura 1400 cc
69 litri 183 gr di CO2 da GDO a casa 2 gg a settimana
per 1 annoautovettura 1400 cc
autovettura 1400 cc
32513 gr di CO2
=32,5 Kg CO2
Input e Output sistema TRASPORTIANALISI DELLE TRATTE PRESE IN CONSIDERAZIONE
Di seguito veranno analizzati gli spostamenti via gomma, considerato come sistema trasporto, per quanto riguarda gli operatori della distribuzione e per quanto riguarda l’utente, cioè un consumatore medio.
OPER
ATOR
I SIT
RIBU
ZION
ECO
NSUM
ATOR
EOP
ERAT
ORE
3 KM al litrocamion nettezza urbana
5000 litri 13250 gr di CO2 da casa alla discarica in 1 anno
15000 KM camion nettezza urbana
camion nettezza urbana
RACCOLTA E TRASPORTO DEI
RIFIUTI
COSTRUZIONEDELLA
DISCARICA
RECUPEROAMBIENTALE
SMALTIMENTO IN DISCARICA
GESTIONE DELLA DISCARICA
RECUPERO ENERGETICO
TRATTAMENTO DEL PERCOLATO
percolato
biogaspercolato
biogas
Sistema FINE VITA DALLA CONSUMATORE ALLA DISCARICA
materiali
acqua
emissioni in aria
emissioni in acqua
ri�utisolidi
energia
RACCOLTA ESELEZIONE
TERMOVALORIZZAZIONE18.9%
BOTTIGLIAPET
USATA
DISCARICA61,6%
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA
BIOGAS
RICICLO MECCANICO19.5%
FIBRE TESSILI55%
PET AMORFO45%
ELETTRICITA’
Sistema FINE VITA DALLA CONSUMATORE ALLA DISCARICA
FONTE DATI:Università degli Studi di Padova Dipartimento di Processi Chimici dell’Ingegneria Centro Studi Qualità Ambiente
Sistema FINE VITA DALLA CONSUMATORE ALLA DISCARICA
I principali impatti ambientali della raccolta dei rifiuti derivano dai MEZZI DI RACCOLTA e dalla PRODUZIONE DEI CONTENITORI come sacchetti e cassonetti.Gli impianti di selezione sono costituiti da una sezione di trattamento meccanico, finalizzata a separare differenti flussi. Questi impianti possono essere connessi e integrati con impianti di trattamento biologico o termico e con impianti di discarica.Si possono distinguere diversi LIVELLI DI SELEZIONE:
- la selezione di MATERIALI RACCOLTI SEPARATAMENTE, come carta/cartone, vetro, metalli ecc. Relativamente alla raccolta di bottiglie, flaconi ed altri imballaggi plastici domestici, questi vengono separati meccanicamente o manualmente dagli altri materiali tipo vetro, carta o altri polimeri. Successivamente vengono divisi per tipologie di plastiche e trasportati separatamente ai riciclatori.- la selezione di MULTIMATERIALE LEGGERO, un misto di imballaggi in plastica, vetro, acciaio e alluminio che avviene in impianti più sofisticati con consumi energetici più elevati- la selezione per la PRODUZIONE DI COMBUSTIBILE da rifiuti (CdR) che consiste nella separazione dei RSU misti in una frazione secca da inviare alla produzione di CdR, in una frazione umida da inviare al trattamento biologico e negli scarti da smaltire direttamente in discarica o in inceneritore. Spesso viene effettuata anche una deferrizzazione per recuperare il ferro presente nei RSU.
I principali impatti ambientali dei processi di selezione derivano dal consumo di energia elettrica per i macchinari (5 – 30 kWh / t) e dallo smaltimento degli scarti di selezione.
Nel nostro caso la raccolta della plastica come materiale raccolto separatamente, ha un rendimento dell’80%.
Sistema FINE VITA - riciclo
materiali
acqua
emissioni in aria
emissioni in acqua
ri�utisolidi
energia
RILAVORAZIONE DEL PET
PRODUZIONE DI PET AMORFO
PRODUZIONE FIBRE POLIESTERE
Sistema FINE VITA - discaricaSistema FINE VITA - discarica
Il processo di smaltimento di materiali non biodegradabili in discarica non provoca emissioni in aria. Inoltre le materie plastiche non provocano emissioni in acqua, almeno per decine di anni.
Il RICICLO MECCANICO, rappresenta una delle possibile vie di valorizzazione dei polimeri termoplastici. Il ricorso al riciclo meccanico come possibile via di valorizzazione implica che il materiale da trattare risponda a minimi requisiti di lavorabilità. Il riciclo meccanico consiste fondamentalmente nella rilavorazione meccanica della plastica dismessa come rifiuto che diventa materia prima-seconda per la produzione di nuovi manufatti.
A partire dal processo di selezione sono perseguibili due differenti percorsi di riciclo meccanico: • riciclo eterogeneo dei polimeri non differenziati: il PET viene mescolato in piccola misura ad un mix di PE (alta e bassa densità) e PP , ovvero a quei polimeri utilizzati nella produzione di contenitori per liquidi.• riciclo omogeneo in seguito alla separazione dei singoli polimeri: successivamente alla fase di raccolta, e separazione da altri materiali, la plastica viene accuratamente selezionata per tipologia di polimero.
Il RICICLO CHIMICO, invece, è rappresentato da una serie di processi chimici che decompongono il polimero nei monomeri d'origine. Il PET polietilentereftalato, può essere efficacemente depolimerizzato.
GESTIONE RIFIUTI PET Fonte:Buwal 250 in SimaPro (PRé Consultants et al. , 2009)
INCENERITORE 5%DISCARICA 5%RICICLAGGIO 70%RIUSO per altri prodotti 20%
GESTIONE RIFIUTI PET Banca Dati italiana a supporto della valutazione del ciclo divita, implementata da ANPA
INCENERITORE 18,9%DISCARICA 61,6%RICICLAGGIO 19,5 %
20092001
TERMOVALORIZZATORE:Dalla combustione dei rifiuti alla fine restano - come residui - scorie che rappresentano il 10-12% in volume ed il 15-20% in peso dei rifiuti stessi e ceneri pari al 5%. Le scorie vengono avviate in discarica oppure (se opportunamente inertizzate) utilizzate in alcuni Paesi come materiale per fondi stradali ed altri usi civili.La combustione di PET richiede 33,4 MJ/Kg
Sistema FINE VITA - termovalorizzatore
materiali
acqua
emissioni in aria
emissioni in acqua
ri�utisolidi
energia
INCENERIMENTO DEL PET
DISCARICA SCORIE INCENERIMENTO
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA
La fase di Produzione contribuisce per un 86% al potenziale IMPATTO ECOLOGICO mentre il 19,55% è da imputare alla fase di Confezionamento del prodotto e la Distribuzione da un contributo decisamente trascurabile (0,15%).
PRODUZIONE
Nella produzione della bottiglia in PET, il 58% DEL TOTALE DI CO2 gassosa emessa, la sostanza cui è attribuita la quasi totale responsabilità del potenziale di impatto complessivo, proviene dall’utilizzo di combustibili: - 30% da energia termoelettrica, - 34% da petrolio- 36% da gas naturale e altri.Il 41% proviene dalla produzione di questi combustibili e principalmente dalla produzione di energia termoelettrica per l’83% e a seguire dalla produzione di metano per il 17%.SOLAMENTE L’ 1,2% PROVIENE DA PROCESSI DI LAVORAZIONE CIOÈ L‘EMISSIONE DIRETTA E DA OPERAZIONI DI TRASPORTO. IL PROCESSO DI PRODUZIONE DELLA PREFORMA IN PET (granuli di PET) HA IL 97%, mentre il trasporto della stessa al confezionamento per il 2% circa.
PRODUZIONE
EMISSIONE DI CO2 NELLA FASE DI PRODUZIONE
il 58% delle emissioni é CO2
produzione PREFORMA
97%
trasporto/confezionamento
3%
LA CO2 E’ LA MAGGIOR RESPONSABILE DELL’EFFETTO SERRA
IMPATTO ECOLOGICO bottiglia PET
CONFEZIONAMENTO
Per la fase di confezionamento:- PRODUZIONE DEL TAPPO IN HDPE PER IL 90%, - LA PRODUZIONE DELL’ETICHETTA PER L’8%, - IL 2% PER L’UTILIZZO DI ENERGIA ELETTRICA NELLE MACCHINE CONFEZIONATRICI
tappo HDPE90%
CONFEZIONAMENTO etichetta8%
macchine confezionatrici
2%
IMPATTO ECOLOGICO bottiglia PET
IMPATTO ECOLOGICO bottiglia PET
FINE VITA
Per la fase di fine vita:-TERMOVALORIZZAZIONE PER 63,7% : PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA - RICICLAGGIO DEL PET PER 36,3%
termovalorizzazione63,7%
FINE VITA
riciclaggio PET36,3%
CONCLUSIONI
L’elemento principale delle emissioni totali nel life cycle di una bottiglia di PET è l’anidride carbonica CO2.Le fasi che più incidono su queste emissioni sono in ordine decrescente:- UTILIZZO DEL COMBUSTIBILE- PRODUZIONE E TRASPORTO DEL COMBUSTIBILE- PROCESSI DI LAVORAZIONE- TRASPORTI
IMPATTO ECOLOGICO bottiglia PET Il restante 40% delle emissioni date dalla produzione di una bottiglia di PET sono:
- SOx OSSIDO DI ZOLFO - NOx MONOSSIDO D’AZOTO- IDROCARBURI
OSSIDO DI ZOLFO
La caratterizzazione delle emissioni di SOx nel ciclo di vita del PET è: - 56,6% dalla produzione e trasporto di combustibili - 41,8% dall’utilizzo di combustibili - 0,5 % emissioni dirette da processi vari- 1% da operazioni di trasporto
PRODUZIONE E TRASPORTO COMBUSTIBILI
- 50% dalla fase Produzione
- 50% dalla fase Confezionamento
55% energia elettrica per lo stabilimento di produzione della preforma
45% produzione dei granuli in PET
89% energia elettrica
11% produzione del tappo in HDPE
UTILIZZO DI COMBUSTIBILI
- 96,4% dalla fase Produzione
- 3,6% dalla fase di confezionamento
IDROCARBURI
- 52% delle emissioni in aria di idrocarburi è data dal processo di lavorazione- 40,5% dalla produzione di combustibili- 5% dall’utilizzo di combustibili- 2,5% dai trasporti
Questo diagramma a colonna mette a confronto ENERGIA, CONSUMI IDRICI e RIFIUTI SOLIDI nelle varie fasi del life cycle della produzione di una bottiglia in PET
IMPATTO ECOLOGICO bottiglia PET
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