allestire un preparato a fresco esercitazione di laboratorio
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Allestire un preparato a fresco
Esercitazione di laboratorio
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Gli allievi hanno raggiunto le loro postazioni ai banchi di lavoro del laboratorio di scienze per eseguire l’esercitazione che consisterà nell’allestimento di un preparato a fresco di epidermide di cipolla e successiva osservazione al microscopio ottico.
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I ragazzi sono disposti ai due lati di quattro banchi a semipettine costituendo otto gruppi di tre - quattro allievi.
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Sui piani portareagenti di cui sono dotati i banchi di lavoro sono posizionati i materiali occorrenti a ciascun gruppo: forbici, pinzette, bisturi, ago da dissezione, becher, pipetta (in ordine da sinistra).
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Una allieva asporta la buccia della cipolla.
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Nella sezione di cipolla sono osservabili gli strati di foglie modificate (brattee).
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Con l’aiuto della pinzetta viene asportato uno strato sottile e trasparente di epidermide.
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L’insegnante, dal banco cattedra, mostra la confezione di vetrini portaoggetti.
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Vetrino portaoggetti sul quale sarà posizionato un frammento di epidermide di cipolla.
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Sul frammento di epidermide, posto al centro del vetrino, viene messa una goccia d’acqua.
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Vetrini coprioggetti. I vetrini (sia portaoggetti che coprioggetti) vengono maneggiati evitando di lasciarvi impronte che possano alterare la visione del preparato.
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Il coprioggetti viene poggiato sul portaoggetti con inclinazione di 45° e poi abbassato delicatamente in modo che l’acqua si spanda uniformemente senza formazione di bolle d’aria.
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Il preparato è stato posto sul piano di lavoro del microscopio per effettuare l’operazione di messa a fuoco.
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L’immagine mostra l’obiettivo puntato sul preparato.
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Immagine del preparato dopo la messa a fuoco (la foto è stata ottenuta avvicinando un cellulare all’oculare del microscopio).
Si osserva un tappeto di cellule poligonali in cui sono ben evidenti i nuclei rotondeggianti; si nota, inoltre, che le cellule hanno contorni doppi in quanto possiedono una parete cellulare esterna alla membrana plasmatica.
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Nella parte in alto a destra della foto sono osservabili i ponti citoplasmatici (plasmodesmi) fra cellule adiacenti.
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Il lavoro è stato realizzato dalla classe III sez. C del liceo scientifico “G.Pellecchia”
di Cassino (Fr) sotto la guida della docenteMoretti Claudia